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Il Dispari 20221219 Redazione culturale DILA
Il Dispari 20221219
Cari amici lettori,
con questo numero termina un nuovo anno di pubblicazioni riservate alla nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” dalla speciale attenzione che ci concede il Direttore Gaetano Di Meglio... che ringraziamo a go go.
Poiché, per ovvi motivi, non saremo in edicola il prossimo lunedì 26 dicembre, ritengo opportuno, oltre che massimamente gradito, esprimervi la gratitudine per tutta l’attenzione che in questo tribolato 2022 avete riservato alle nostre proposte/informazioni culturali e, a nome di tutta l’Associazione augurarvi uno splendido Natale e felicissime feste.
Bruno Mancini
Presidente DILA
Demo Martelli
Grande e storico amico dei progetti Made in Ischia ideati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, vincitore del premio speciale “Bruno Mancini” nella prima edizione – 2012 – del premio “Adotta una poesia“ ideato da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza sponsorizzato dal settimanale “Il Dispari“ di Gaetano Di Meglio, Demo Martelli ci regala l’anteprima di queste sue poesie.
Grandi auguri e complimenti a lui da tutta la nostra DILA e da tutto IL DISPARI.
RASCHIO DEL VENTO
Aveva il raschio del vento
l’energia senza forma né volume
quando il vortice asciugava
con la logica il codice all’idea.
S’infilava nelle crepe
a pizzicar le corde del pensiero
e dare i giusti limiti
al ritorno del canto e controcanto.
Dicono che sia mancato
al bulbo verde del versante buono
quel solfeggio giocoliere
che piena di dolcezza a chi l’ascolta.
Il rimpiangere non serve
perché quello che conta non è il sogno
né la gloria di un minuto
ma è il crescere, anche di un centimetro.
LE CREPE
Seduto all’ombra
tra il tuo viso e il sole,
chiudo le crepe delle ore.
Aperte dall’assenza dell’amore
quando di notte…
non mi prendi la mano.
MI SON FATTO DA SOLO
Restare senza il babbo a quattro anni
e avere da badare alla famiglia,
è come camminar senza lucerna,
nella notte, quando non c’è la luna.
Eppure son riuscito
convinto di riuscire,
con la luce mentale
con forza intellettuale
guardando positivo.
Ho usato le mie forze
per scavalcare le difficoltà.
E adesso, ultraottantenne,
mi abbraccio, mi bacio,
e mi accarezzo,
straripante di gioia,
senza dover ringraziamenti
a chicchessia:
mi son fatto da solo.
Demo Martelli
Via Don Mariano Clerici, 10
18017 San Lorenzo al Mare ( IM )
Cell. 338.82.27.683 e-mail: demomartelli@libero.it
Tina Bruno | La poesia è la realizzazione dell’impossibile.
Leggendo la poesia di Bruno Mancini “Agli angoli degli occhi”Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile.
Le poesie del poeta Bruno Mancini hanno sempre un richiamo sentimentale che le unisce e le accomuna con il grande sentimento dell’amore.
La poesia che mi accingo a commentare oggi è inserita nella omonima raccolta ”Agli angoli degli occhi”, che lui ventenne ha scritto tra il 1962 e il 1964.
In questa poesia il poeta usa il linguaggio del corpo, comunicazione non verbale ma ricca di espressioni, capace di coinvolgere gli occhi in veri e propri discorsi senza parole.
Gli occhi rappresentano, sin dalla più tenera età, lo specchio dell’anima, comunicano e percepiscono corrugando le palpebre e, anche se un velo di tristezza rivela in età avanzata tanta malinconia, sono capaci di trasmettere stati d’animo, ricordi, sentimenti, emozioni, evocando fatti vissuti, allontanando la nostalgia che si prova quando il tempo passa velocemente e anche il corpo umano trascorre il proprio pensando al passato: a ciò che è stato e più non sarà.
A questo punto, l’autore con una similitudine, tra la viola e l’essere umano, mostra la differenza: la viola germogliando fa nascere il pensiero, mentre gli innamorati, invecchiando, amandosi nostalgicamente, lasciano agli occhi la voglia di continuare il racconto attraverso i ricordi, gli atteggiamenti, la fantasia, gli sguardi e i contenuti che trasmettono guardando.
Tina Bruno
Il Dispari 20221212
CS DILA | Annullamento eventi
Coinvolti da sentimenti di tristezza e di pena per i nostri concittadini morti e per tutti gli oltre mille che si trovano in una situazione di precarietà fisica, emotiva ed economica la quale, purtroppo, non sarà né di facile soluzione né di breve periodo, la nostra Associazione DILA, in PIENO accordo con la Dottoressa Lucia Annicelli, Direttrice della Biblioteca Antoniana di Ischia, e in sintonia con Gaetano Di Meglio Direttore della testata giornalistica IL DISPARI e con Dalila Boukhalfa Presidente dell’Associazione ADA, ha deciso l’annullamento degli eventi relativi alla cerimonia di premiazione dei vincitori delle quattro sezioni della undicesima edizione del Premio internazionale OTTO MILIONI in programma, appunto, nella Biblioteca Antoniana di Ischia, nei giorni 22, 23 e 28 dicembre 2022.
Sappiamo benissimo il disagio che ciò provocherà per alcuni vostri già programmati viaggi e ve ne chiediamo scusa, ma la disgrazia che sta coinvolgendo tutta la nostra isola non consente (almeno a noi del CD DILA) la serenità di organizzare festeggiamenti che, per di più, dovremmo attuare nel periodo natalizio.
Personalmente non ho mai creduto che lo “show must go on” valga ad ogni costo, ma ritengo che i nostri incontri dovranno sempre essere connotati con forte spinte certamente artistiche, ma sempre umanitarie, sociali e, in definitiva, umane.
Sarà certamente nostro impegno comunicarvi tempestivamente luogo e data decisi per la cerimonia di premiazione che, molto probabilmente, effettueremo in occasione di uno spettacolo di beneficenza a favore di cittadini coinvolti nella frana di Casamicciola.
Infine, quale Presidente DILA, mi renderò personalmente disponibile alla consegna del premio, in maniera privata, a coloro che volessero, comunque, giungere nella nostra isola durante i giorni precedentemente programmati per la cerimonia di premiazione.
Grazie per la comprensione
Bruno Mancini
Presidente DILA
Ischia 8 dicembre 2022
Adriana Iftimie Ceroli
Simbolicamente “La rosa”
Bella e meravigliosa, profumata, la rosa è il fiore più utilizzato come simbolo nel Occidente, corrispondendo, come forma, alle ninfee in Asia, e entrambe sono simbolo della ruota. Nell’iconografia cristiana, la rosa può essere la coppa in cui gocciolava il sangue di Gesù, o la trasfigurazione delle gocce di sangue.
Il simbolo delle ferite di Gesù compare raffigurato in cinque rose, una in centro e le altre disposte su ogni braccio della croce.
Qui stiamo parlando della rosa che sta nel centro della Santa Croce, dove c’è il cuore di Gesù, il Santo Cuore.
Si tratta dello stesso simbolo, come la Rosa Candida nella Divina Commedia, che a sua volta evoca la rosa mistica dei testi sacri cristiani, simbolo della Vergine Maria.
Quindi, attraverso il sangue versato, la rosa diventa simbolo di una rinascita mistica.
Nella virtù del simbolo della rigenerazione, sulle tombe vengono posate le rose sin dall’antichità. La rosa è anche simbolo dell’amore, dell’amore puro, pulito.
Dante parla dell’amore paradisiaco paragonandolo con il centro della rosa.
Bianco o rosso, questo fiore diventa il preferito dagli alchimisti.
Spesso i loro trattati si chiamavano la rosa dei filosofi.
La rosa azzurra è simbolo dell’impossibile.
BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie “La mia vita mai vissuta”
(1990 – 2014):
La Frana-E Noi
Sono le tre e tredici minuti
un’ora insignificante,
digiuna di attese
sterile di affanni
e
penso alla Madre in auto con la figlia
Quindicianni
meno di quaranta anni in due
trasportate in un fiume di fango
sputo dell’ingordigia umana
fino a che lei
Quindicianni
lei muore annegata…
… e scrivo in prosa
mentre ora soffro per quanto è sciocca la poesia
– inutile –
che genera emozioni
soltanto in chi ne ha già di proprie,
lasciando indifferenti
speculatori
politici collusi
giudici compiacenti
la malavita della bella vita
i giornalisti fuochi di paglia
assuefatti poliziotti-carabinieri
finanzieri-guardie forestali marine montane
pluviali
divine (i bravi sacerdoti con le loro assoluzioni
a meno di trenta denari)
i settemila imputati
di
“Luculliana reiterata perversione
tra Sodoma e Gomorra
d’abusivismi e scempi”
oppure
“Anime scure soggiogate al carro fetido
del mattatore vincente”
comprese mogli figli nipoti e consanguinei
di chi ha lo scettro del potere
i cinquanta e più milioni d’italiani pensanti
sempre
ma che agiamo
solo
quando ad essere pestato è il nostro callo
me
gli altri come me
me ed il mio io
che già fra un’ora mi stenderà sul divano
sigaro avana
whisky di vecchia conoscenza
il dito in cerca di canali
– notturni –
per uomini soli.
Quindicianni
è morta.
La Madre vaga nel mondo dei vivi.
Grazie a questa bella società!
Qualcuno ha detto che il Vesuvio scoppierà…
e Noi?
Noi, sì, Noi!
Noi siamo pronti a sopraffarci per un dollaro bucato
una parola di troppo
la conquista di un posto a capotavola
il sorriso di un’altra donna
la fede e la non fede
la Juve
un semaforo rosso
un sigillo negato
il ruolo di Caronte
nel turbinoso fango del nostro dramma umano.
Fine.
Fine?
Io voglio.
Mi voglio-Ti voglio-Lo voglio
mentre la frana sghignazza sulla collina
forzando l’alveo
per tracimarci fino a mare.
La Frana-E Noi.
La Frana siamo Noi.
Non è delirio avere pena di Quindicianni “MORTA”.
Non è delirio avere pena per la Madre “VIVA”.
Non è delirio lanciare oltraggi agli “ASSASSINI”.
Supplico
per capire se le stelle
Quindicianni
nuotano o volano
innocenti
nei loro nuovi cieli senza albe!
15/16 Novembre 2009
https://youtu.be/TZcIw2Krx4E
Il Dispari 20221205
Opere vincitrici della 11a edizione del
Premio di Poesia “Otto Milioni” 2022
Il premio internazionale “Otto milioni”, ideato da Bruno Mancini e giunto alla undicesima edizione, è stato definito in quattro sezioni: poesia, arti grafiche, giornalismo, recitazione.
Queste che offriamo alla vostra lettura sono le poesie vincitrici, con l’avvertenza che i testi di alcune di esse, contengono imperfezioni linguistiche in quanto non siamo intervenuti nella correzione delle traduzioni effettuate, grazie alla versatilità della poetessa lettone Liga Sara Lapinska (che ringraziamo), da idiomi piuttosto desueti.
Potrete esprimere i vostri gradimenti accedendo alle pagine web indicate nei titoli di ciascuna poesia.
Primo premio voti 152 – Poesia18
Milena Petrarca – Italia
Nausicaa
“Nausicaa” come farfalla in volo.
Cascate di luce
i tuoi capelli
tu NAUSICAA
Fanciulla Eterea
sogno
bocciolo
di rosa
ti ergi
dolcemente
e ti affacci
alla vita come farfalla in volo…
——————-
Secondo premio voti 50 – Poesia08
Sandra Švarca – Lettonia
E la felicità dura
La sera nel colore delle prugne mature cade in mare
e l’ultimo raggio di sole annega,
le onde si placano con compresso espettorato,
dopo gli squali rosa di ninna nanna il canto
e ci sediamo. Il tempo è a fianco rannicchiato,
ringhia come un gatto,
che ha smesso di correre.
Per un mese si accende la lampada,
e la felicità dura un secolo intero…
———————-
Terzo premio voti 49 – Poesia13
Liga Sarah Lapinska – Lettonia
Lo smistamento
Lo smistamento
è il Dio dalle mani rosse come
un macellaio che ordina -sporco o pulito?
Colpevole o innocente?
Il Dio dei Consigli, crociati, ingannati.
Un altro dice – führer, un altro dice – guru.
Credente o ateo?
Sia i Salmi, sia l’Alto Cantico,
sia aneddoti come parole di incantesimo.
Il Dio della sorte – ariano, forse, ebreo.
Una donna combatte contro un uomo
e chiede un’assurda uguaglianza
da usare secondo le idee di Woodstock:
gli orinatoi per tutti simili.
E un uomo che ride della rosetta
tra i capelli di una donna.
E chi non sia capace di amare
combatte contro i gay a Sodoma.
Sia zar, sia führer si arrendono
gettando i loro baroni dai portici
e rilasciando ai tribunali internazionali
i loro soldatini di solo sedici anni.
Soldatino ignorante, dove sei?
Non abbastanza coccolato, e dove sono
i tuoi trenini o le tue bamboline,
sotto quale zolla tu, kaddish,
dimenticato fascista, tu dormi, dormi?
————-
Quarto premio voti 44 – Poesia14
Vija Laganovska Birkova – Lettonia
Tuttavia, non è chiaro
Il sole viene catturato sempre più spesso tra le ciglia
le palpebre dovrebbero essere abbassate,
riscaldato così che sarà,
premere il lato di questo calore invisibile
farsi prendere nel gomito
le dita dell’arricciatura dei capelli si attorcigliano
parlare e parlare di curiosità
e così via fino all’autunno
ma la statura cadrà nel vuoto
dove la neve non ha nemmeno fermato il vento
tuttavia, non è chiaro.
O attraverso la terra incantata
castagna
ora germogliando.
——————-
Quinto premio voti 37 – Poesia19
Milena Petrarca “ – Italia
Parole di fuoco
Due brillanti nocciole
guardano lontano…
in quell’azzurro
di saette
papaveri rossi
sussurrano parole
di fuoco
onde dolci
frastagliate
di lingue di caldi
colori inondano
il tuo corpo
vestito di sogni
d’amore
e tu stai lì con il cuore
negli occhi aspettando
un domani migliore.
Twitterone DILA
1) DILA | Grazie alla iniziativa della Vice Presidente Angela Maria Tiberi e di molti altri Soci e Collaboratori della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA, abbiamo attivata una raccolta fondi da destinare all’acquisto di strumenti didattici da donare ai minorenni coinvolti nella frana di Casamicciola. Per qualsiasi tipo di adesione siete invitati a rivolgervi alla suddetta Angela Maria Tiberi: 3205584216. Grazie. 2) DILA | A luglio il Ministero delle Finanze si era accorto di aver sbagliato i conti del riparto 2×1000, IRPEF 2021, da Assegnare alle Associazioni senza scopo di lucro e ieri (dopo QUATTRO mesi) li ha ripubblicati, così risulta che su 3021 Associazioni ammesse c’è solo DILA (al posto 1584) x tutta l’isola d’Ischia.3) Liga Sarah Lapinska |
Ilze Strēle, fotografa e dottoressa lettone, è stata molto felice di ricevere in regalo, per il nome di DILA, la nostra antologia “Una pagina, un emozione”.
4) CS DILA| Da oggi, le pubblicazioni dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” potrete trovarle in vendita diretta, e anche in prenotazione, presso l’Edicola Trani a Ischia – Piazza degli Eroi. Dettagli di contatto 081982475..
5) Liga Sarah Lapinska | La professoressa di agricoltura Baiba Rivža, con vero entusiasmo, ha ricevuto una copia del nostro giornale “Il Dispari”.
Lei è già stata menzionata tante volte nelle pagine del “Il Dispari” come un’ottima organizzatrice di eventi culturali con un gusto delicato per l’arte. Insieme con la sua amica, poeta e scrittrice Rasma Urtāne ha scritto la sua autobiografia “Baiba” in lingua lettone. Occorrerebbe tradurre questo libro in lingua italiana. Auguriamo per Baiba e per Rasma la forza e la creatività!
6) DILA CS Sede Regione Lazio | La pittrice e poetessa Milena Petrarca si è fatta fotografare con un’antologia e un diploma DILA.