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Il Dispari 20220404 – Redazione culturale DILA
Il Dispari 20220404
CS | Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
Nazionale Cantanti Lirici
Dando seguito al ns. CS del 21 febbraio 2022, comunichiamo i nominativi degli Artisti e dei Collaboratori DILA dei quali è stata accettata l’iscrizione al progetto culturale, sportivo e sociale denominato “Nazionale Cantanti Lirici” (nato nel 2016 da una iniziativa della compianta carissima Paola Occhi nell’ambito della sua partecipazione in qualità di Presidente della Sede Operativa DILA dell’Emilia Romagna):
Bruno Mancini – Presidente; Rosalba Grella – Vice Presidente; Gaetano Di Meglio – Addetto stampa; Angela Maria Tiberi – Scrittrice; Liga Sarah Lapinska – Traduttrice; Maria Luisa Neri – Musicista; Dalila Boukhalfa – Traduttrice; Chiara Pavoni – Regista; Milena Petrarca – Pittrice; Anna Di Trani – Direzione Commerciale; Christian Starinieri – Baritono; Francesca Palmentieri – Soprano; Graziano De Pace – Basso Baritono; Tiziano Barbafiera – Tenore; Alessandro Fantoni – Tenore; Elisa Benadduce – Soprano; Leonardo Cortellazzi – Tenore; Aleandro Marian – Tenore; Emanuele Cordaro – Basso; Tiziano Barontini – Tenore; Alberto Bianchi Lanzoni – Basso; Leonardo Caimi – Tenore; Marco Iezzi – Tenore; Orlando Polidoro – Tenore; Alessandro Carmignani – Tenore e Controtenore; Alessandro Fantini – Tenore; Carlo Giacchetta – Tenore; Claudio Sgura – Baritono; Luciano Ganci – Tenore; Paolo Lardizzone – Tenore; Francesco Malapena – Tenore; Nicholas Ceragioli – Controtenore Pianista.
Con votazione palese i suddetti iscritti hanno nominato MARCO IEZZI loro portavoce nel rapporto con l’Associazione DILA, ciò allo scopo di fare in modo che tutte le iniziative che verranno attivate da DILA siano preventivamente concordate con gli iscritti in elenco.
A partire dal prossimo lunedì pubblicheremo, su questa stessa pagina, succinte schede informative delle professionalità di tutti i membri della Nazionale Cantante Lirici, ed entro le prossime settimane metteremo a punto un calendario delle prime attività che intenderemo intraprendere.
Ringraziando per l’attenzione e per la diffusione, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
INFO: dila@emmegiischia.com
Liga Sarah Lapinska intervista la pittrice Irina Befa
D: -Nei tuoi dipinti racconti la storia della tua vita?R: -Sono nata in Kazakistan nella città di Kizil – Orda, ho vissuto diversi momenti difficili, proprio come tutti noi.Sono arrivata in Germania nel 2003 e sei mesi dopo ho perso la mia figlia maggiore, Ludmila, in un incidente d’auto. Aveva 15 anni.In quel momento io sono morta spiritualmente. La vita è diventata priva di significato per me.Ma per l’altra mia figlia più giovane, mi sono imposta di combattere per la vita, e quindi ho deciso di dipingere in modo che Ludmila, in paradiso, fosse orgogliosa di sua madre.Ora dipingo quando ho ispirazione e uno stato mentale creativo, insomma dipingo con cuore, anima ed emozioni.Amo questo mondo e il mondo dell’arte, ammiro la rugiada che riflette il sole in tanti colori, la pioggia, l’arcobaleno che sorge dopo la pioggia, i fiocchi di neve tutti unici e irripetibili.Le astrazioni sono il mio stile. I miei dipinti non possono essere ripetuti, come la natura.Potrei dipingere per interi giorni. I miei primi dipinti erano neri. Erano come il mio dolore e la mia tristezza per la figlia perduta.Dipingere è stata la mia salvezza: il ritorno alla vita. Ringrazio le persone che mi hanno supportata.Sono grata al mio destino che mi ha dato l’opportunità di incontrare il grande personaggio e pittore Ajub Ibragimov che, vedendo le mie opere, creduto in me.Ajub mi ha aiutato molto. Ha anche lui incontrato molte difficoltà .Non è facile a 40 anni ricominciare la vita da zero.Poi il destino mi ha fatto un altro regalo facendomi conoscere te, Liga Sarah, che sei una meravigliosa giornalista dall’anima grande e pura.D:- C’è forza interiore e speranza nei tuoi dipinti ed anche la tragedia. Assomigliano alla musica. Cosa ti ispira?R: -Sì, paragono i miei dipinti alla musica. Con sinfonie e suite. Quando dipingo, ascolto musica. Secondo il diverso umore. Ascolto Bach, Beethoven, Bellini, Lara Fabian, Alice. A volte canto mentre dipingo, imparando le lingue nello stesso tempo.I miei dipinti sono unici, il tema è l’universo, ecco perché piacciano. Amo la natura e spesso dipingo nella natura quando splende il sole. Dipingo e mi rilasso.Mi piace nuotare… sono una ex atleta.
D: -Dipingi solo?
R: -No, sto scrivendo anche un libro. O meglio, saranno diversi libri.
Della la mia vita. Non ne rivelerò il contenuto per mantenere l’intrigo.
Sono anche fotografa e come tale preferisco ritrarre gli anziani e le vedute.
D: -Sei stata in Italia?
R: – Non sono stata in Italia, ma sogno di andare anche nella vostra bella isola d’Ischia.
Mia figlia è stata lì e si è innamorata di questa terra. Voglio innamorarmi anch’io dell’Italia.
Perché c’è tanto sole in Italia e persone divertenti e reattive.
Bella architettura, molti pittori, grandi cantanti e compositori.
D: – Come vivi in Germania?
R: – Cerco di realizzarmi come artista.
Nel 2021 ho partecipato alla mostra internazionale di Zurigo.
La mostra si è svolta nonostante i problemi della pandemia.
Ha avuto luogo anche la mia prima mostra personale.
Ho una piccola galleria, Kunst Schtube.
Nel salone di bellezza, Bella Luna Thalasso Institut, non solo si ha l’opportunità di indossare una maschera, ma anche di godere e apprezzare l’arte.
D: -Hai nostalgia per i luoghi nativi?
R: -Sì, sono molto nostalgica della terra in cui sono nata. La mia infanzia è stato il periodo più importante della mia vita, quello in cui si forma il carattere e si sviluppa l’idea di come reagire in una situazione o nell’altra.
Ma, soprattutto, è importante per l’amore che ricevi.
Quanto a me, da mia madre.
È poi capire cosa significa amare e rispettare le persone.
E un’altra fase della vita in cui ami tutti, ma in modo già diverso.
D: – Un tuo desiderio per noi tutti?
R: -Amatevi uno per l’altro perché la vita è breve.
La pace sulla terra è fondamentale.
Due poesie di BRUNO MANCINI
Dalla raccolta di poesie
“Davanti al tempo”
(1960 – 1963):
Lampi di vitrea luce
Lampi di vitrea luce
riflessi
da universi di lacrime
la fantasia scolorano.
—————————-
Dalla raccolta di poesie
“Agli angoli degli occhi”
(1962 – 1964):
Le vacche magre
Le vacche magre
le vacche grasse
le vacche bianche
gli urli di morte
gli sgoccioli di pioggia
le fughe di treni
gli incontri, le attese, le pause
lo sguardo che attende
che posa
che cerca
che rompe.
La mano è buttata nella tasca
Il Dispari 20220404
Il Dispari 20220328 – Redazione culturale DILACS | Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
La nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha ricevuto la seguente comunicazione da redazione@ilmaggiodeilibri.it tramite aruba.it, il giorno 23 marzo 2022 alle ore 09.37:
“Complimenti Da Ischia L’Arte – DILA Mancini
La tua iniziativa e’ stata convalidata.
A breve verra’ pubblicata sul sito di ‘Il Maggio dei Libri 2022’.
Grazie e a presto.
La redazione del Maggio dei Libri 2022”.
L’iniziativa in riferimento nella e-mail, è denominata
DILA in vetrina
e consiste in ben 38 puntate di eventi web che andranno in rete dal 23 aprile al 31 maggio 2022 tutti i giorni alle ore 19.00 sulla pagina
e su tutti i social e i siti web che affiancano i nostri progetti culturali.
Le puntate conterranno video letture, interviste, musiche, arti grafiche, eventi organizzati e realizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, in sinergia con la testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e l’Associazione “ADA” di Dalila Boukhalfa.
Le puntate saranno dedicate a degenti, adulti, anziani, donne, insegnanti, professionisti, stranieri. studenti, artisti, scrittori, pittori, musicisti, giornalisti, editori e si svilupperanno sui seguenti temi: arti, arti visive, folklore, letteratura, paesaggio, sociale, musica, teatro, culture estere, artigianato.
Alla produzione dei video, che saranno realizzati a cura del sottoscritto, sono invitate ad intervenire tutte le Sedi operative di DILA attive sul territorio nazionale e all’estero, tutti coloro che ricoprono cariche operative nell’ambito delle varie attività di DILA, e mi riferisco, in particolare, ad Adriana Iftimie, Anes Chenah, Angela Maria Tiberi, Anna Di Trani, Assunta Gneo, Cecilia Salaices, Chiara Pavoni, Dalila Boukhalfa, Domenico Umbro, Enzo Casagni, Flora Rucco, Giuseppe Lorin, Jeanfilip, Lucia Fusco, Luciano Somma, Mafalda Cantarelli, Manal Serry, Maria Luisa Neri, Milena Petrarca, Natalina Stefi, Nicola Pantalone, Roberta Panizza, Rosalba Grella, Rosaria Zizzo, Stefano Degli Abbati, Virgilio Violo, Yousra Chenah, ed anche tutti i miei contatti.
Tenendo presente che TUTTI i vostri contributi dovranno pervenire a dila@emmegiischia.com entro e non oltre il prossimo 10 aprile, per concordare le modalità di realizzazioni e i tipi di contenuti da inserire nelle puntate potrete contattarmi al tel. 3914830355 (tutti i giorni dalle 15 alle 23).
CS | Concorso Musicale Internazionale “Note sul Mare”
Il Concorso si svolgerà nelle mattinate dei giorni compresi tra il 2 e il 7 Maggio 2022 in via Paolo di Dono 31 a Roma in zona Eur.
Potrete leggere il Bando al link
https://www.emmegiischia.com/wordpress/concorso-note-sul-mare-x-edizione/
Si dà la possibilità di partecipare alle selezioni inviando un dvd o un link con la registrazione della propria esecuzione che dovranno pervenire insieme alla domanda di iscrizione entro il 5 Aprile 2022 all’indirizzo mail nerimarialuisa@libero.it oppure per posta all’indirizzo: Neri Maria Luisa, via Aniene 5, 00010 Sant’Angelo Romano RM.
Qualora si venisse ammessi al Concerto dei finalisti, per partecipare ai premi finali sarà necessaria l’esecuzione in presenza.
I criteri di valutazione attuati dalle varie Commissioni saranno:
Per i solisti
- 1) base minima di 60/100
- 2) padronanza tecnica del brano: correttezza delle note eseguite, intonazione, ritmo, uso del pedale, espressività musicale suddivisa in dinamica, fraseggio, ricerca del suono
- 3) bonus all’interno delle categorie in considerazione delle varie età dei candidati
- 4) i singoli commissari avranno una scala da 1 a 5 per dare un loro parere sul “poco-abbastanza-pienamente” raggiungimento degli obiettivi
- 5) tutti i commissari voteranno per tutti i candidati ed il risultato sarà la media di tutte le somme dei punteggi dati alle varie voci, il risultato finale sarà dato dalla media di tutti i punteggi di tutti i commissari
- 6) le valutazioni saranno pubbliche e il concorso verrà videoregistrato
Per la musica da camera oltre ai criteri di cui sopra verranno valutati
- 1) L’identità interpretativa
- 2) L’equilibrio sonoro
- 3) L’equilibrio delle difficoltà tecniche. Per i gruppi scolastici saranno valorizzate oltre i criteri di cui sopra le seguenti voci: intonazione, insieme, orchestrazione, ritmo complesso, uniformità dell’abbigliamento, con bonus in base all’età
Bruno Mancini
Dalla raccolta di poesie
“Incarto caramelle di uva passita”
(2002)
Just
–Just Walking on the rain…–
Io ero
nel ventre di mia madre
-… of english, american…-
io ero
contratto, assordato, sballotto lato
-…bombs-.
io non ero ancora nato
in fuga tra i vicoli di Napoli.
Chi mai può dirmi stai calmo?
Sono le quattro all’alba
e tutto va bene.
Il Dispari 20220321 – Redazione culturale DILA
Dal libro di Bruno Mancini “Per Aurora volume terzo”
La sesta firma – 13a puntataCapitolo sesto
[—]
Correvo, credevo di correre, credevo di ricordare di correre, correvo ricordando di credere.
Correvo in bicicletta, correvo in bicicletta per una salita, per una salita sterrata, per una sterrata buia, immerso nella buia notte senza luna, nella notte buia senza luna, correvo in bicicletta per una salita sterrata nella notte senza luna successiva, credevo di correre in bicicletta per una salita sterrata nella notte senza luna successiva a… al giorno in cui Gilda, bambina, inseguita dalla madre era finita a rotolare tra le mie gambe e le ruote della bicicletta che mi era stata regalata per la promozione scolastica. Al Corso Colonna, davanti al bar Italia.
Sudavo, sbuffavo, pedalavo, ma le curve in salita non finivano.
Al termine di un tornante, un filare di vigne a malapena riconoscibili sul bordo della strada priva di parapetto, mi aveva dato l’impressione, solo l’impressione, di un falsopiano finalmente
scollinante.
Niente.
Riprendevo a pigiare sui pedali nel buio quasi assoluto, mettendo in continua discussione, oltre che il tratto da seguire per superare più agevolmente l’ennesima fatica imposta dalla curva a gomito, anche ed in ogni istante, la mia non programmata sete di avventura.
A soli tredici anni, su per un colle di settecento metri, lungo una via mai percorsa prima, inforcando una bicicletta dal cambio Campagnoli a tre soli rapporti e costruita con i pesanti materiali dell’epoca, in una notte senza luna, lungo un percorso disseminato da insidiosi burroni e continue innumerevoli curve cieche e svolte allucinanti, non mi rendevo conto di stare vivendo le mie prime quattro ore di assoluta solitudine.
Sdoppiato tra tempo e spazio, tra la brace e la padella, forse montavo in sella alla mia infanzia.
Gilda la rossa, non più irrequieto scugnizzo ma ora padrona assoluta di un intuito animalesco, non ebbe bisogno di voltarsi per comprendere.
Volle impedirmi d’essere partecipe, complice, corresponsabile della sua rivincita, e stingendomi il polso con la mano ancora priva dell’anello nuziale, alzò l’altra, a palmo aperto oltre la criniera dei capelli rossi sparsi sugli omeri (Mosè nel passaggio del Mar Rosso, la carica dei cinquecento, ALT, lo giuro), oltre il mantello della chioma adagiata sulle spalle in boccoli rossi, a palmo aperto senza voltarsi:
-«SPARISCI BASTARDO»
fece rimbombare nella semivuota sala consiliare.
-«SPARISCI BASTARDO».
Due volte in una successione che non consentiva equivoche interpretazioni.
-«SPARISCI BASTARDO».
Gilda per tre volte, senza voltarsi, con la voce profonda di mio padre, come una condanna definitiva, ripeté la frase della sua vittoria, quindi piegò verso il basso il busto con i movimenti armonici di mia sorella (un canneto nella bufera, la planata di un aquilone, curve fattezze di Renoir, quando sarò vecchio col bastone, l’omaggio finale al pubblico del San Carlo).
Spavalda, mostrò tra le dita affusolate di mia madre, la stilografica delle grandi occasioni dall’inchiostro nero nero nero con i decori dorati ed il pennino luccicante (la lancia di Don Chisciotte, un palo di telegrafo, la statua della libertà).
Decisa, sicura, veloce, zac, zac, zac, nel silenzio tombale della sala comunale, come nell’atto finale di una corrida, toreador ed animale, zac zac zac crivellò il registro con il suo nome.
Continua lunedì prossimo
https://www.emmegiischia.com/wordpress/bruno-mancini/prose/per-aurora-vol.3/
Alberto Liguoro
Poesia inedita
Chest’è UCRAINA
È un canto di guerra
. è un pianto scontato
.. è un cortile di Mariupol
… è la tartaruga Marlene
…. è un viale alberato
….. è saluti dalle Maldive
…… è un rombo lontano, una raffica di mitra, e… ‘a voce d’e criature
….… è ‘na carta sporca, è ‘na figura ‘e merda
…….. è un tappeto macchiato
……… è un volto spento, è un sorriso aperto
………. è una bambina senza sorriso
……….. è una nonna senza le chiavi
………… è una piazza del popolo e dei popoli in piazza
…………. è l’ultimo bacio prima dell’addio
………….. è sul mare senza addore d’o mare
…………… senza Europa, sente profumo d’Europa
……………. è i pompieri sulle scale appoggiate ai grattacieli in fiamme
……………. è Brent Renaud che tornò a casa nell’abbraccio della sua bandiera
……………. è una partita a scacchi, è un concerto in metropolitana
…………… è un aperitivo con Kasparov
……….. …sei tu che ti guardi allo specchio
.…………è la Morte che ti guarda specchiarti
….…….. è un falso ideologico
…….… è un corpo sventrato
……… è verità senza onore
………è sangue senza colore
……. è un orrore senza commento
…… è uno “speciale” senza audio
….. è un albero bruciato, un’ombra dietro una finestra
…. è la fuga attraverso un bosco di notte
… è un cane
.. era Anastasiia Yalanskaya che quel cane, inutilmente cercava
. sono fiamme divoranti dentro uno specchio
Ucraina è
Forio 21 Marzo 2022
Alberto Liguoro
Bruno Mancini
Dalla raccolta di poesie
“Agli angoli degli occhi”
(1962 – 1964)
In un carcere ammazzano un uomo
L’arco s’apre rotondo
lampade a coppe aeree
sbadigli:
avanza un uomo dal fondo.
Colonne reggono l’arco
passa guardiano
sbadigli:
prende il suo posto di un’ora.
Colonne reggono travi
s’alza e cammina.
Silenzio.
Conta le lampade
passando
pesta le colonne
con forza
misura l’arco
uscendo.
In un carcere ammazzano un uomo.
—————————-
Bruno Mancini
Dalla raccolta di poesie
“Incarto caramelle di uva passita”
(2002)
Just
–Just Walking on the rain…–
Io ero
nel ventre di mia madre
-… of english, american…-
io ero
contratto, assordato, sballotto lato
-…bombs-.
io non ero ancora nato
in fuga tra i vicoli di Napoli.
Chi mai può dirmi stai calmo?
Sono le quattro all’alba
e tutto va bene.