Il Dispari 20210412 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20210412 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210412

Origine differente ma identico risultato

Il brano che propongo oggi, tratto dal mio racconto “La notizia virgola, la condanna punto” – inserito nel volume secondo della serie “Per Aurora”, scritto alla fine degli anni ’80 -, è di palese attualità anche se l’origine della riflessione in esso descritta (l’automatizzazione dei processi produttivi) è totalmente differente da quella odierna (la pandemia) che in questi mesi sta portando gran parte del popolo italiano alle identiche conclusioni.
Il personaggio descritto è effettivamente vissuto sulla nostra isola d’Ischia, godendo di una notevole notorietà.

Dal Racconto “La notizia virgola, la condanna punto”

Edoardo: -«Durante gli anni a cavallo del 1960, l’uomo più conosciuto in tutte le contrade dell’isola non era governato da abitudini, nel senso che non veniva posseduto da azioni ripetitive incontrollate.
Certamente era consuetudinario, totalmente, ma sempre in quanto poteva vantarsi di aver costruito razionalmente quel tipo di comportamento.»
Edith: -«Metodico abitudinario.»
Edoardo: -«Per non dimenticare le chiavi di casa, non lasciare il tempo alla pietanza di scuocersi, per ricordare le scadenze dei pagamenti, i santi ed i compleanni, per passare dall’uscio al letto la notte, dal letto al bagno la mattina (il pomeriggio e la sera riti adeguati), per trovare il libro il disco la penna la cravatta i calzini il numero di telefono del petulante sconosciuto, e poi dormire su un lato, sedere in un modo, guardare parlare pensare, finanche pensare, tutto veniva snocciolato dalla costruzione programmata che lui aveva preteso di organizzare.
Quando si accorse che aveva acceso una sigaretta (ne fumava quaranta al giorno) senza esserne cosciente, smise di fumare.
Ad un amico francese scrisse di non poter accettare che una sigaretta entrasse nella sua vita senza un avallo proveniente da una sua decisione.»
Tom: -«L’amico ribatté “Ma cosa dici! Fumare è un vizio”.»
Edoardo: -«E lui rispose: “Ed io lo uccido”.
I suoi standard ripetitivi erano coccolati, difesi, abbelliti, dichiarati.
Prodotti geniali di un assoluto epicureismo.
Come un orologio svizzero giapponese robotizzato satellitare della generazione che verrà, super garantito, iper indistruttibile, solennemente perfetto.»
Edith: -«Guarda che… »
Tom: -«Sì lo so.»
Edith: -«Vorrei che tu…»
Tom: -«Già fatto.»
Edith: -«Mi passi il bicchiere?»
Tom: -«Quale dei due?»
Edoardo: -«Provate ad invertire, andava dicendo, il senso di apertura e chiusura del frigorifero che avete da dieci anni, cambiate posto all’interruttore della luce nell’ingresso della vostra casa, modificate la posizione dei numeri sul disco telefonico, fate un esperimento, e poi ditemi per quante migliaia di volte vi sarete comportati come se non ci fossero stati cambiamenti.
Quasi sradicherete con un colpo la cerniera del caro vecchio frigo, riempirete di manate la parete ormai vedova dell’interruttore, cercherete di parlare con Bruno Mancini sulla linea telefonica riservata della donna più inchiappettabile secondo gli italiani.»
Tom: -«Ed aveva ragione.»
Edoardo: -«Fino a quando la sua mente, assolutamente mai distratta da attività lavorative e comunque neppure da quotidiane necessità di sopravvivenza, ebbe un parto che lui, per gli amici Scisciò, paragonò ad un miracolo.
E come tale voleva gridarlo al mondo intero.»
Tom: -«Scisciò nel ricordo di due suoi contemporanei veniva chiamato Scisciotto.»
Edoardo: -«Scisciò Scisciotto non era fesso.
Sappiamo per certo che in quel tempo si era già allenato a pensare, e forte della nuova abitudine che chiamava cogito, trascorse un quarto della vita, per lui breve, a decidere se rendere urbi et orbi manifesta la gestazione mentale (ricevendone i dovuti applausi e complimenti), oppure se organizzarsi in maniera tale da consentire che il miracolo fosse comprensibile, misterioso ma non troppo, cioè sfruttabile.
Naturalmente a totale beneficio di sé veggente profeta mago cartomante astrologo, paragonabile a Fidel Bud Cri Hit XIV – XII – VIII Greg Pio Giov Ma Maome, oltre che dei suoi aventi causa: pastorelli e pastori d’Abruzzo e Molise che ogni anno percorrevano due volte la dorsale Appenninica con i loro greggi.»
Tom: -«L’uomo è un animale di abitudini e la sua più grande abitudine è quella di lavorare.» Edoardo: -«Lavorare, lavorare diciotto ore il giorno.
Sono trascorsi poco più di duecento anni dall’epoca degli schiavi dell’America pre-rivoluzionaria. Quando arrivarono le lotte di classe diventarono dieci ore.
Ora otto ore e quaranta, vero?
Falso?
Scisciò viaggiava nel mondo al tempo delle canzoni di Gino (sapore di sale, il cielo in una stanza), il giorno in cui fu illuminato dalla risposta al suo dilemma… »
Tom: -«… se le dodici ore sono diventate otto e quaranta, domani con le nuove tecnologie potrebbero ridursi a trenta per settimana e forse se un inquilino importante di Londra lo richiedesse, forse, anche a meno.»
Edoardo: -«Un veggente, un indovino.
La birra è finita, concludi con i suoi pensieri.»
Edith: -«L’uomo è un animale di abitudini e la sua più grande abitudine è lavorare, lavorare, lavorare.
Toglietegli il lavoro e non saprà più come comportarsi, cosa fare, perché esistere.
Quasi aprisse il frigo dalla parte sbagliata.
Boccheggiante in apnea.
Quindi io, che non ho mai lavorato, prenderò posto su un balcone di Piazza Venezia ed alla folla oceanica osannante, confermerò la già sussurrata notizia della mia disponibilità.
Pronto ad istruirli, inquadrarli, gerarchizzarli, come un missionario, forte della cultura delle mie esperienze a governare le abitudini, e, in particolare, con la inattaccabile verità della mia assoluta adattabilità a vivere senza lavorare.
Allora sì, senza dubbio, tutti coloro che avevano gridato con rabbia “Vogliamo lavorare vogliamo lavorare”, mi acclameranno portandomi in trionfo.
Come il loro Re Custode Balia Allenatore Imperatore Comandante Duce!
Che voglio, un titolo una medaglia un tesoro un impero un esercito pronto a duellare morire sacrificarsi samurai donne prone e maschi incazzati… ?
AVRO’ TUTTO.»
Edoardo: -«Complimenti per aver ripetuto il suo pensiero tutto in un fiato.
Comunque, un terribile giorno, sbalordito, capì di essere incompleto.»
Edith: -«Si sentì privo di lavoro gratificante?»
Tom: -«Gli mancava una medaglia?»
Edith: -«Voleva un figlio?»
Edoardo: -«Ormai era quasi calvo, la vista indebolita gli concedeva a stento di leggere i giornali, aveva smesso di scazzottarsi con invadenti e rompicoglioni, non fumava, non beveva, non inseguiva sottane, per scelta, per abitudine.»
Tom: -«Abitudine voluta.»
Edith: -«Allora?»
Edoardo: -«Allora aveva dolorosamente compreso che nonostante tutti gli sforzi (ormai erano decenni che ci provava), neppure usando la super tecnica più raffinata della super benzina da formula uno che trascinava nel bagagliaio delle sue esperienze, mai avrebbe potuto rendere perfettamente organizzata ogni parte della sua vita.»
Edith: -«Infatti, gli sarebbe mancata in ogni caso l’abitudine del sogno, perché i sogni, quelli veri, non si possono governare.»

TWITTERONE dalla Lettonia

Helena Komarova ha ricevuto in dono da Liga Sarah Lapinska alcune antologie Made in Ischia

Liga Sarah Lapinska ci presenta così Helena Komarova ritratta in una foto con una dalle nostre antologie “Penne Note Matite“.
«Questa signora legge, da tempo, le nostre poesie con buon umore.
Ha fatto tanto bene nella sua lunga vita.
Ha perseguito, con le sue attività durante la sua vita, il pensiero che dice :”Mi piace dare ma talvolta sono troppo timida nel ricevere.”
Ora che è diventata fragile vorrebbe che la gente più giovane di lei fosse più entusiasta nel seguire il suo esempio.
Anche se lei orma ha grossi problemi nell’uscire di casa da sola, nonostante tutto, lei prova non solo ad aiutarci con un buon consiglio ma anche a rallegrarci con la sua ospitalità.
Ringraziamo Lei di tutto cuore!»

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210329

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

Spazio magico “Interno 4” di Chiara Pavoni, a Roma,

sede cerimonia premiazione OTTO MILIONI 2020

A chiusura della nona edizione del Premio internazionale “Otto Milioni“, la cerimonia di consegna degli attestati decorati in oro dalla pittrice Milena Petrarca, si terrà a Roma sabato 10 aprile 2021 alle ore 11 nello spazio magico “Interno 4” di Chiara Pavoni in via Della Lungara 4.

Ovviamente, perdurando l’incertezza sulle restrizioni agli spostamenti imposte per il contenimento della pandemia COVID, l’incontro sarà intenso ma informale con tutti i finalisti che vorranno/potranno parteciparvi, riservandoci di effettuarlo on-line e trasmetterlo in streaming nel caso fosse impossibile realizzarlo in presenza.

A nome dell’Associazione DILA ringrazio vivamente Chiara Pavoni che metterà a disposizione il suo spazio magico “Interno 4” con tutta la sua organizzazione e che fungerà da speciale Madrina della cerimonia in rappresentanza della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Rinnovando i complimenti per i risultati, saranno premiati:

Angela Maria Tiberi

Anna Alessandrino

Chiara Pavoni

Dalila Boukhalfa

Daniel Hooper

Daniele Bartocci

Domenico Umbro

Elena Puccinelli

Emanuela Di Stefano

Gaetano Di Meglio

Jeanfilip

Liga Sarah Lapinska

Liliana Manetti

Luciana Capece

Maria Francesca Mosca

Maria Luisa Neri

Mariapia Ciaghi

Michela Zanarella

Milena Petrarca

Nicola Pantalone

Roberta Panizza

Roberto Prandin

Sacha Savastano

Santina Amici

Sergey Kyrychenko

Silvana Lazzarino

Soledad Lamas Gonzalez

Stefano Degli Abbati

Valerien Bressy

 

Bruno Mancini

Presidente DILA

 

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

“Da Ischia L’Arte – DILA” nel palinsesto di IL MAGGIO DEI LIBRI

La notizia è che ben 30 eventi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con il titolo “EVVIVA GLI ARTISTI” sono stati inseriti nel palinsesto di “IL MAGGIO DEI LIBRI”.

Poiché questo è il quarto anno consecutivo che DILA prende parte a “IL MAGGIO DEI LIBRI”, molti lettori di questa pagina conoscono già l’importanza della manifestazione e le modalità di accesso ai progetti DILA.

L’auspicio è che molti artisti ischitani vorranno intervenire come portatori di iniziative in linea con le indicazioni dell’Associazione.

Per meglio illustrare la straordinaria valenza, anche mediatica e non solo nazionale, ascrivibile a “IL MAGGIO DEI LIBRI” basterà precisare che “IL MAGGIO DEI LIBRI” è una iniziativa del “CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA” in concorso con il “MINISTERO DELLA CULTURA”, che si sviluppa con l’intervento della “FARNESINA” e del “MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITà E DELLA RICERCA”, con la collaborazione di “ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani”, “CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME”, “Comitato nazionale Dante 2021”, “IO LEGGO CON TE”, “LIBRIAMOCI A SCUOLA”, “PREMIO STREGA RAGAZZE E RAGAZZI”, “CITTà CHE LEGGE”, “SCRIVIAMOCI”, “IPZS (Poligrafico e zecca dello Stato italiano)”, “FAI (Fondo Ambiente italiano)”, “AICI (Associazione delle istituzioni di cultura italiane)”, “ROMICS (Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games)”, “Messaggerie libri”, “La Feltrinelli”, “IBS (catalogo di prodotti culturali)”, “Cric (coordinamento riviste italiane di cultura)”, “Rai cultura”, “Radio Kids”.

Nel sito ufficiale di IL MAGGIO DEI LIBRI si legge che “Nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, “Il Maggio dei Libri” è una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. Ogni anno, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura anche alcune scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in: Argentina (Buenos Aires e Morón), Belgio (Liegi e il sito UNESCO Blegny-Mine), Brasile (San Paolo), Canada (Toronto), Croazia (Albona e Zara), Francia (Lione e Parigi), Germania (Berlino), Grecia (Atene), Perù (Lima), Romania (Bucarest), Slovenia (Pirano), Spagna (Barcellona), Svizzera (Lugano e Poschiavo) e Turchia (Smirne).

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

L’edizione di quest’anno si svolgerà fra il 23 aprile e il 31 maggio 2021.

I 30 eventi made in Ischia “EVVIVA GLI ARTISTI” avranno la durata di circa 20 minuti ciascuno, saranno trasmessi on-line con inizio alle ore 19, abbracceranno tutte le forme letterarie (non ci sono vincoli né preclusioni, si possono organizzare reading, letture all’aperto, bookcrossing, incontri letterari, gruppi di lettura, laboratori, letture ad alta voce…) con intermezzi di ogni arte: dalla musica alla recitazione, dalle mostre pittoriche alla recitazione ecc.

Ecco, pertanto, che nelle 30 puntate saranno inseriti singoli video della durata massima di 5 minuti, selezionati tra quelli che perverranno, entro e non oltre il prossimo 10 aprile, all’indirizzo e-mail dila@emmegiischia.com

I video dovranno essere privi di contenuti coperti da copyright, e i loro autori si assumeranno tutte le responsabilità relative ai diritti personali (privacy -decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196-, diritti d’immagine ecc.) eventualmente vantati dalle persone che vi parteciperanno.

TUTTE le forme d’arte vi potranno essere rappresentate.

Oltre alla già indicata durata massima di 5 minuti, i video dovranno essere inviati in un formato NON compresso (avi, mp4, mpeg-2, ecc.)

Questo è il link degli eventi DILA sul sito ufficiale di il maggio dei libri

https://www.ilmaggiodeilibri.it/edizione_2021/appuntamenti.html

Questa è la pagina web in cui saranno pubblicate tutte le notizie degli eventi EVVIVA I POETI

https://www.emmegiischia.com/wordpress/il-maggio-dei-libri-2021/

Questo è il link fb per l’accesso agli eventi

https://www.facebook.com/events/797510477530234/

INFO: dila@emmegiischia.com

Ischia 25 marzo 2021

Bruno Mancini

Presidente DILA

Il Dispari 20210329 – Redazione culturale DILAIl Dispari 20210329 – Redazione culturale DILA

 

Il Dispari 20210322 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210322

Il Dispari 20210322

Bruno Mancini | Emanuela Eleonora Di Stefano

ideatrice e voce narrante di video poesia

«Pochi versi per narrare il senso d’inquietudine “imperfetto” dell’animo umano.
La voce dolce e pulita, se pur decisa di Emanuela Eleonora Di Stefano, non lascia spazio a dubbi, sposandosi perfettamente con un contesto in stile dark, sottolineato da un sound post punk davvero impressionante, facendo riaffiorare alla mente le atmosfere tipiche post apocalittiche dei movie in stile anni ‘80, mescolate con una sub cultura spesso presente nella letteratura psichedelica tipica degli anni ’60 (nata in California) nella quale la ragione spesso si confondeva con la follia».

Questa recensione di Daniele Borgia sottolinea l’ingegnosa realizzazione di un video in cui Emanuela Eleonora Di Stefano si è proposta come voce narrante di una mia poesia.

Che Emanuela fosse una straordinaria poetessa, una delicatissima pittrice, una donna di grande spessore sociale, una fanciulla con anima adulta, una seduttrice innocente, un’amica affidabile e che racchiudesse nella sua estroversa umanità tante altre qualificanti bellezze… lo sapevo da un po’ di anni in una costante costruzione – a partire da nostro ormai più che decennale incontro virtuale – ma con il suo video ha stupito anche me per l’invadente acquisizione con la quale ha messo in stupenda cornice una delle mie poesie di più difficile articolazione nella presentazione scenica.

Emanuela è riuscita nell’impossibile e posso solo ringraziarla, perché costruire un video interessante presentando la lettura di frasi d’amore non è un processo di straordinaria complessità come lo è, invece, il temerario tentativo di esprimere il senso, più o meno recondito, di queste poche frase prive di effetti speciali tratte dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita” (2005 – 2007):

 Poesia sporca

La radio avanza sulle curve magnetiche.
Nel suo frantoio
spirano avanzi
innominabili
di belle speranze.
Nessun arpeggio interrompe la macina.
Stritolata
da robuste ganasce
sporca poesia mi imbratta.

Daniele Borgia ha aggiunto un ulteriore commento al video:

Un poema all’avanguardia e un interpretazione sublime… solo tu sai dare vita a perle cosi intense ed intellettualmente stimolanti create per pochi occhi e per poche orecchie.”

Emanuela Di Stefano gli ha risposto chiarendo, nel profondo, il modo del suo approccio alla poesia in particolare e alla vita in generale:

“La mia tendenza è valorizzare le cose che mi sfiorano l’emisfero emozionale.
“Non possiedo “minimalismo” nelle mie espressioni e nutro sana ribellione nei confronti dell’ignoranza (chi ignora).
Quando ci si libera dalle catene della ristrettezza mentale si smette di giudicare, e si riesce a guardare oltre poche parole.
Il valore delle cose si basa sulla costruzione di infinite possibilità e sulla scoperta di nuove vedute, dello stesso oggetto… ed è ciò che ho fatto con questi versi di Bruno Mancini!”

Per chi abbia voglia di partecipare attivamente alla verifica delle loro considerazioni questo è il link al video:

https://youtu.be/TRFAjuV-GDs

POESIA SPORCA

Versi di Bruno Mancini
Idea e narrazione Emanuela Eleonora Di Stefano
Progetto a cura di Daniele Borgia (Produttore discografico, responsabile della sezione musicale della EtroMirror edizioni/ed. musicali)
Recensione di Daniele Borgia
Musiche di “Trudging Along” Godmode
Videoediting Roberto Scorta (Fotografo freelance, video maker, specializzato in eventi musicali e manifestazioni live).

Emanuela Eleonora Di Stefano

Emanuela Eleonora Di Stefano

ROBERTO SCORTA

ROBERTO SCORTA

DANIELE BORGIA

DANIELE BORGIA

Il Dispari 20210322

TWITTERONE dalla Lettonia

Andris Rāviņš Sindaco di Jelgav,e Sylvester Stallone, Viesturs Āboiņš e Vera Roķe hanno ricevuto in dono da Liga Sarah Lapinska alcune antologie Made in Ischia

 Per conto di DILA.

1) Andris Rāviņš, Sindaco di Jelgava, ha ricevuto la nostra antologia più recente “Arte Altrove“.
Già prima aveva accettato con piacere la nostra antologia “Una pagina un emozione” e una dalle mie grafiche.
Lui, come tanti di noi, attualmente è piuttosto preoccupato per le regole troppo severe imposte dalla pandemia del Covid. Infatti, in ogni campo, non è facile lavorare in maniera sempre più distanti uno dall’altro.

2) Ho inviato a Sylvester Stallone, uomo forte ed intelligente, attore e pittore, la mia grafica “La Meditazione” e la nostra antologia, secondo me particolarmente speciale, “Una pagina, un emozione“.
Alcune poesie, per esempio di Roberta Panizza e di Bruno Mancini, le ho tradotte per Sylvester in inglese.
Anche le narrative e le fiabe di Ksenia Svetlova, di Angela Maria Tiberi, di Boriss Cilevičs, di Valery Chursanov e, di conseguenza, le mie, le ho tradotto per Sylvester in inglese.
Nato in America, egli ha origini pugliesi.
Suo padre, morto ben tanto tempo fa, era, infatti, di origini pugliesi come tanti nostri amici
Auguriamo a Sylvester Stallone, ai suoi figli e s tutti i suoi più cari affetti la possibilità di realizzare i loro sogni.

3) A Viesturs Āboiņš, che attualmente sta scrivendo un interessante libro in cui si parla della guerra e dei suoi istigatori, di storia e dei tempi moderni.
Viesturs ha ricevuto con piacere le nostre antologie “Arte Altrove”, “Penne Note Matite”, “Premio internazionale di poesia Otto milioni” (dedicato al Commendatore Agostino Lauro) e “Adotta una poesia”.
È stato contento di poter leggere le nostre poesie anche nella sua lingua madre lettone.
Ha ricevuto anche due mie grafiche “We Are Eternal” e “The Presence”.
Ringrazio Viesturs, perché non solo sa scrivere importanti libri di storia, ma opera anche per aiutarci nelle situazioni di emergenza provando a capire le nostre storie personali, le nostre tragedie, i nostri desideri, i nostri talenti e le nostre abilità.

4) La nostra “Giardiniera” Vera Roķe con l’interesse e la simpatia di sempre ha ricevuto l’antologia “Magari un’emozione” nella quale vi partecipante anche lei.
I suoi vasi, i suoi candelabri, le sue poesie, la sua casa piccola ma ospitale, tutto è grazioso e auguriamo a lei, alla sua cagnolina e alla sua famiglia buona salute!

Il Dispari 20210322

Il Dispari 20210322Il Dispari 20210315 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210315

Il Dispari 20210315

Marcia Sedoc, da Renzo Arbore a Federico Fellini,

intervistata per IL DISPARI da Liliana Manetti

Marcia Sedoc, nata nell’ex colonia olandese del Suriname da Richel Bell e Ronald Sedoc, due medici di etnia creola/indios, è la prima di sei fratelli.

Verso la fine degli anni sessanta emigrò nei Paesi Bassi, divenendo una top model a soli 17 anni. Trasferitasi a Roma nel 1988, si è distinta come soubrette, ballerina, cantante, attrice di teatro e di cinema.

Nei primi anni ottanta, in Italia venne scelta con un’altrettanto giovane Moana Pozzi da Federico Fellini, per una piccola ma significativa parte in Ginger e Fred.

Dopo poco, Renzo Arbore la vide e le fece fare i provini Rai per il suo programma “Indietro tutta!”

Dotata di forme dolci e provocanti, Marcia si mise ben presto in luce, tanto da essere considerata la capogruppo delle ragazze Cacao Meravigliao e un sex symbol.

Successivamente, per la popolarità raggiunta, Marcia Sedoc è stata spesso ospite in varie trasmissioni Rai quali “Telethon”,” L’Italia in diretta”, “Serata mondiale con Alba Parietti e Valeria Marini”, “Pronto, Raffaella?”, “Maurizio Costanzo Show” e “Uno Mattina”.

Ha preso parte anche alle miniserie “I vigili urbani” con Lino Banfi e “Il commissario Corso”.

È tornata al cinema lavorando per Lamberto Bava in “Le foto di Gioia” con Serena Grandi, dove interpretava il ruolo di Kelly; per Tinto Brass in “Snack Bar Budapest”, per Claudio Fragasso in “After Death”, e per Claudio Bonivento in “Le giraffe”con Sabrina Ferilli e Veronica Pivetti; ha lavorato, inoltre, con i registi Pupi Avati, Gianni Lepre e Bruno Corbucci.

Liliana Manetti, collaboratrice della redazione di questa pagina, ha intervistato Marcia Sedoc in esclusiva per IL DISPARI

D:- Dov’è nata e come è cresciuta?

R:- Io sono nata in Suriname nella capitale Paramaribo dove ho vissuto qualche anno con la mia zia e i miei cugini, perché i miei erano partiti verso l’Olanda per lavoro.
Sono stata molto felice perché era accolta come una loro figlia. Ho dei bellissimi ricordi.
Poi sono partita anche io per Amsterdam per raggiungere la famiglia.

D:- Come è iniziato il suo successo?

R:- È iniziato in Olanda a 16 anni come modella.
Poi in Italia ho fatto cinema e teatro e televisione.
Un bel giorno ho sostenuto il provino per “Indietro tutta” con Renzo Arbore e da quel momento ho spiccato il volo ed ho avuto modo con il famoso gruppo “Cacao meravigliao” di conoscere tutta la penisola d’Italia.

D:- Quali sono state le esperienze artistiche più importanti per lei?

R:- In teatro come protagonista di “Antonio e Cleopatra” tutto il testo in Shakespeare ed è stata la prova più difficile per me, ma è stata anche una scuola di vita.
Lavoravo anche 12 al giorno facendo le prove.
Poi “Ginger and Fred”, e ancora prima con il grande maestro Fellini.
Inoltre ho lavorato con Mastroianni e anche con la grande attrice Moana Pozzi.
Quindi sono andata avanti con un altro film in cui ho partecipato: “Le giraffe” con la regia di Bonivento dove ho lavorato con un’altra grande attrice Irene Pivetti e la grande e mitica Sabrina Ferilli.
Posso andar avanti ma troppo lunga la lista!

D:- Come è stato il rapporto lavorativo con Renzo Arbore?

R:- È stato molto bello e divertente lui è molto allegro ed era molto avanti con il varietà.
È stata  un un’esperienza bellissima.

D:- Ha partecipato anche a concorsi importanti di bellezza?

R:- Sì. Come modella a 18 anni ho vinto miss Black Holland.

D:- Le piace fare sport e viaggiare?

R:- Mi piace molto lo sport. Ho fatto taekwondo, pugilato, calcio, e bicicletta e anche
danza.
Poi amo viaggiare e conoscere tante altre realtà, confrontarmi e imparare.

D:- Ci vuole raccontare i suoi progetti futuri?

R:- Uno dei mie progetti e il Asdbrasilsportclub dove sono vice presidente e porto avanti la nostra squadra femminile.
Poi c’è un altro progetto che abbiamo per i ragazzi speciale per il calcio.
E ancora un laboratorio per lo spettacolo, moda, portamento, teatro e musica
Un programma TV tutto mio prodotto dalla assfajalobyitalia olanda suriname
Prossimamente sullo schermo condotto e ideata da me “Non Solo Cacao”.
Questo sarà l’anno della rinascita, mai perdere la speranza!

Che dire? Un’artista completa e di grande successo che sa sempre andare avanti con grinta e rinnovarsi con le maggiori energie positive.

Liliana Manetti

Il Dispari 20210315

Il Dispari 20210315

 

Monologo per Giuseppe Lorin

” Il Paradiso non è eterno”

 

Giuseppe Lorin, dopo l’applaudita interpretazione video del monologo “Metempsicosi spirituale”

https://youtu.be/FazVBQ4gF9s

(con testo del sottoscritto e musiche di Roberto Prandin eseguite da Domenico Umbro e Raffaele Pagliaruli), è attualmente impegnato nella registrazione di altri testi (tra cui ” Il Paradiso non è eterno” che pubblichiamo qui di seguito) da lui stesso selezionati tra quelli proposti dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in collaborazione con questa testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, con la regista scenografa e attrice Chiara Pavoni, con l’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa, con il magazine EUDONNA e la Casa editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi.

 

Il Paradiso non è eterno

Quando ero ragazzo la spiaggia dei Maronti incarnava significati di gran lunga superiori ad ogni altra bellezza naturale di tutta l’Isola d’ Ischia.

La sabbia dell’arenile, doppia da non lasciare sul corpo la minima traccia di un granello. L’orizzonte sgombero da qualsiasi terra emersa, mare e cielo a cento ottanta gradi.

Neanche uno sparuto scoglio oltre la riva.

Rarissima, una nave da carico lontana molte miglia, poteva essere scambiata per un’ombra di nuvola.

Subito a ridosso dell’arenile, un canneto africano: arso approdo di uccelli migratori affaticati da traversate di giorni interi.

Le quaglie stremate da avvicinare quasi fossero pulcini.

Dopo pochi metri di terriccio tufaceo giallo, misto a ciottoli levigati dalle lunghe risacche, ecco che appariva, immensa, la parete scoscesa di una collinetta ricoperta da arbusti e da cespugli.

Bisognava percorrerla, in salita oppure in discesa, seguendo un viottolo angusto il quale, simile ad un rigagnolo, in molte anse s’interrompeva costringendo sia a saltare tra speroni di rocce sia a compiere pericolose arrampicate.

Inerpicati ed aggrappati a radici e sassi, graffi e ginocchia sbucciate, di solito, targavano i nostri corpi.

Le ragazze dai capelli a trecce e grandi occhi scuri non osavano affrontare l’avventura, a meno che non avessero il petto adolescente pieno di passione, e forte la volontà di cedere abbandonate in un abbraccio segreto e rubato.

Noi rubavamo alla vista degli altri i sentimenti della nostra spontanea ingenuità e la sincerità dei nostri gesti.

Ai Maronti, sulla sabbia, in un anfratto di grotta, con la mia amata tra le braccia, al tramonto, di fronte al sole tiepido delle primavere ischitane, potevo anche pensare che “Il paradiso non è eterno” mentre la dondolavo con una poesia:

Prima dell’alba   
regalami un verso   
così che io possa   
sfrontata babbuccia   
ricamo sulla brina  
imprimere.   
 
Al sole tenero   
vederti piangere di gioia.
 

Bruno Mancini

Il Dispari 20210315

Giuseppe Lorin

Il Dispari 20210315

DILA

NUSIV

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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