Il Dispari 20200217– Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20200217– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200217

Editoriale | Il racconto “così fu” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.

Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume quinto

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-quinto/paperback/product-4636773.html
IL RACCONTO

Così fu – Capitolo 8°

Mercoledì ore 9: “Oggi le figlie e i figli di puttane che vanno in chiesa, non a supplicare perdono, ma per sentirsi importanti nel rapporti con l’eterno (come dire voler corrompere la forza del destino, sottomettere il dio al loro interesse), loro, i santarelli amici di merende, le femmine tradite e traditrici, i miserabili che smerciano cocaina eroina sballina mortina e sigarette dinanzi alle questure, ai palazzi dei tribunali, agli ingressi dei giardini pubblici, ai portoni dei vigili comunali, del fuoco, del mare, della merda, oltre che tra i banchi delle scuole delle metropoli meridionali, delle scuole di ogni grado di tutti i rioni di tutte le rimbecillite metropoli meridionali di tutte le nazioni, oggi le figlie e i figli di puttane che impazziscono se non possono mostrare le chiappe adipose, le zizze gualdrappate, le zampe microbiche, le cosce microscopiche, le vene varicose, le voci stridule e sguaiate, i coltelli a molla, girando in bella mostra tra le boutique ed i pub schiamazzanti lungo tutta la viuzza Riviez ed il largo Maroz del quartiere top secondo Novella 300, oggi, uno o alcuni figli di puttane in attività nella zona in cui vivo ha, o hanno, rubato la mia sgangherata bicicletta parcheggiata in via Coppi 27.

Aiuti non ne voglio.

Mi basterebbe saperli spiaccicati contro un muro.

Darei in cambio 100 rupie”.

Bruno Mancini

JEANFILIP con “IL PARNASO 2020” nell’antologia ARTE ALTROVE

dell’associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

In arte Jeanfilip, vive e lavora in provincia di Milano dove, per alcuni anni 1985/1991, ha frequentato la scuola d’arte “Accademia Nania”.

Dopo una profonda maturazione artistica, abbandonò il Figurativo, studiò il colore per approcciarsi alla pittura Impressionista – poi Cubista-, scomponendo le forme per giungere, in ultimo, alla forte matrice Astratto-Informale di composizioni ed equilibrio tra colore e forme.

Nelle sue opere, la linea e il colore sono gli assoluti protagonisti: la linea è alternata e dinamica, il colore viene espresso nei cromatismi più vari.

Usa un substrato materico per creare zone dense e, soprattutto, una materia tattile.

Il colore è la sua gioia di vivere che cerca di esprimere attraverso un’arte scevra da ogni condizionamento.

Alle classiche tele, predilige supporti diversi, come plexiglas, legno e vecchie porte.

Ha esposto in numerose Gallerie, non soltanto in Italia, ma in varie nazioni del mondo.

La realtà, mi offre sensazioni forti, la natura attraverso i suoi colori e la sua sinuosità armonica, mi offrono un grande spunto per riuscire a rielaborare il mondo che mi circonda” è una delle frasi con cui Jeanfilip, nel corso di un’intervista esclusiva che ha rilasciato per questa pagina culturale e che pubblicheremo in una delle prossime settimane, ha motivato la sua attività pittorica.

Quest’anno, in occasione del 500° anno dalla morte del grande Raffaello Sanzio, ne ha voluto omaggiare l’immensa maestria scegliendo, come tema per una sua opera, la parte centrale del famoso affresco “Il Parnaso“.

L’affresco è custodito nelle sale del Vaticano, precisamente nella stanza della segnatura ove, poiché vi è una finestra rivolta verso il giardino, Raffaello, con grande genialità, superò il problema architettonico dipingendo l’affresco ad arco.

La scena è una rappresentazione del monte Parnaso, che secondo la mitologia greca è la dimora delle Muse.

Al centro della scena, Apollo coronato di alloro, Dio del Sole, custode della luce e della ragione, protettore di tutte le arti, suona una Lira per condurre l’uomo alla totalità dello spirito e alla ebbrezza dei sensi.

Apollo è circondato dalle sue Muse, protagoniste dell’armonia del cosmo e della bellezza, e la musica si fonda sulle leggi ritmiche e armoniche dell’universo.

Nella società di oggi, in questo secolo di rumore e di caos, Apollo si traveste da incantatore e muta i linguaggi, così che le parole e i concetti si riducono a semplici Twitt i cui algoritmi sono subdoli trascinatori di masse verso la più anonima mercificazione.

Considerando questo nostro come il secolo del caos, il mondo contemporaneo risulta non specchiarsi in nessuna mitologia, ignorandone e disattendendone gli ideali tramite i quali, esse tutte, miravano solo e comunque ad un’armonia cosmica dello spirito e della materia.

Fortunatamente Artisti e Poeti come Jeanfilp custodiscono le nostre Muse con le loro opere e con le memorie che esse tramandano.

Se essere liberi vuol dire conoscere la nostra storia per capire il presente e immaginare il futuro, allora essere liberi vuol dire Amare e comprendere la vera essenza del bello.

Solo attivando le nostre coscienze a farsi stendardi di libertà riusciremo ad uscire dalla falsa musica del Dio Apollo moderno, e saremo abili a smettere di essere solo vittime indotte a trasformarsi in nuova linfa per nuovi e vecchi mercanti.

Ammirando la forza impulsiva dei messaggi lanciati dalle opere di Jeanfilip, potevamo noi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” tralasciare l’ipotesi di chiedergli la benevolenza di consentirci di utilizzare una sua opera per comporre la copertina della nostra prossima antologia “ARTE ALTROVE”?

Non potevamo!

E quando il Presidente Bruno Mancini ha avuto l’opportunità e il piacere di contattarlo, Jeanfilip non solo ha accettato con palese entusiasmo, ma ha anche acconsentito alla realizzazione di una sua mostra da realizzare nella nostra isola durante la prossima stagione estiva.

Ringraziamo Jeanfilip e ringraziamo Mariapia Ciaghi che ci ha messi in contatto, potendo già annunciare che lei sarà la curatrice sia dell’antologia e sia della mostra, entrambe in fase di organizzazione a cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in sintonia con la Casa Editrice “Il Sextante“, con il magazine “Eudonna“, con la testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio e con alcune decine di Associazioni che collaborano ai progetti culturali Made in Ischia ideati da Bruno Mancini.

Per ammirare in tutte le loro componenti i colori e le forme del dipinto potrete accedere a  https://www.emmegiischia.com/wordpress/wp-content/uploads/2020/02/Parnaso-2020-comp.jpeg

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200210

Editoriale | Il racconto “LA MENOPAUSA DI MIA SORELLA” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume quinto
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-quinto/paperback/product-4636773.html
IL RACCONTO
La menopausa di mia sorella – Capitolo 3°

Quasi a fuggire da questi nuovi e vecchi invadenti ed inopportuni pensieri, effettuai di botto un profondo respiro, spinsi la testa sottacqua, ruotai il capo verso il basso, e, dando un deciso colpo di pinne, mi lasciai cadere nella profonda fenditura tra due masse rocciose.

Nel chiarore indeciso delle strisce di sole che, penetrando i circa otto metri di profondità, in una prospettiva parevano sciamare entro gruppi aghiformi tra i filari delle posidonie, mentre invece, in un angolo opposto, squarciavano il fondale trafiggendo l’incastro della falda sulla scogliera -come un fantasma di pura luce- seguendo la corrente sottomarina con un docile movimento a pendolo che non ne spostava granché la posizione, fin dove come un fantastico enorme agglomerato, perfettamente mimetizzato tra le rare pietre, le variegate alghe, e gli spigoli di sabbia, giaceva come un polpo.

Un polpo?
Una piovra!

Otto metri circa sotto di me, un polpo di dimensioni mai prima affrontate sbatacchiava fra i suoi enormi tentacoli: una macchia nerastra simile ad una delle rotondeggianti rocce laviche stracciate dai bordi del magma solidificato.
A meno che non si fosse trattato di un riccio gigante o di un grappolo di cozze, la macchia non mi sembrava giustificata in quel luogo.
Non ebbi in mente altre ipotesi.
Neppure che potesse trattarsi di un totano.

Le pulsazioni m’incalzavano risucchiando quanto più ossigeno possibile dai polmoni, l’adrenalina mi eccitò rendendo secchi e decisi i movimenti con i quali proseguii la discesa, gli occhi sbarrati dietro il vetro perlato della maschera molto compressa sulla faccia puntarono il centro dell’ammasso spiaccicato indifeso sul fondo, la mano destra strinse l’asta d’acciaio del tridente fino a procurarmi dolore per l’improvvida compressione, il braccio sinistro si mosse a cavare il pugnale dalla guaina legata al polpaccio.

Non ebbi un pensiero.
Che fosse un totano…

Bruno Mancini

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

OTTO MILIONI

L’unico premio al mondo che presenta le opere finaliste al Bookcity di Milano.
Nei prossimi anni qualcuno potrà copiarci, ma fino ad ora questa opportunità l’abbiamo offerta GRATUITAMENTE solo noi dell’Associazione culturale
“Da Ischia L’Arte – DILA”

Premio internazionale di Poesia “Otto milioni”
REGOLAMENTO nona edizione 2020 – TEMA LIBERO

1. L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI.

2. Una commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare in maniera insindacabile le poesie che parteciperanno alla fase finale del Premio.

3. Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avranno diritto ad iscrivere UNA loro poesia direttamente nel gruppo delle finaliste, purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Sono esclusi da questa opportunità i Soci DILA che saranno, eventualmente, inseriti in una Giuria della sezione poesia del Premio. Gli Autori che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini sono equiparati agli Associati DILA.

4. Autori italiani e stranieri potranno iscrivere al Premio non più di 4 poesie ciascuno.

5. Le poesie iscritte al Premio:
a) non dovranno avere ricevuto precedenti premi DILA;
b) dovranno essere inviate in formato word a emmegiischia@gmail.com;
c) dovranno essere scritte in lingua italiana
d) dovranno essere composte da un massimo di 30 righe (compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe).
e) potranno essere scritte in una delle seguenti lingue <arabo, francese, inglese, lettone, russo, spagnolo> purché, SOLO in questo caso, siano accompagnate dal versamento di 10.00€ ciascuna come contributo per la traduzione in italiano che verrà effettuata da poeti collaboratori dell’Ass. DILA. Tali versamenti andranno effettuati sull’IBAN che verrà indicato in maniera privata.

6. A richiesta degli Autori, TUTTE le poesie iscritte al Premio potranno essere pubblicate nell’antologia “ARTE ALTROVE”. Tale loro pubblicazione sarà subordinata al versamento, relativo all’ordine di acquisto di almeno due copie dell’antologia, che dovrà essere effettuato sull’IBAN IT52V0514239930CC1331129692. La ricevuta andrà allegata all’invio della documentazione necessaria all’iscrizione della poesia al Premio.

7. La mancata adesione alla suddetta opportunità editoriale NON pregiudicherà in alcun modo la partecipazione delle poesie al Premio.

8. L’antologia sarà regolarmente provvista di un codice ISBN. Il prezzo di copertina del volume in bianco e nero sarà di 22.00 € e la stampa avverrà entro settembre 2020.

9. L’Autore, per partecipare al Premio, dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa a questo regolamento e dovrà inviarla a emmegiischia@gmail.com debitamente firmata, insieme al file della poesia proposta.

10. La votazione conclusiva che designerà la poesia vincitrice, avverrà sommando i punti ricevuti mediante: a) link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto); b) coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti); c) schede allegate all’antologia “ARTE ALTROVE” (1 voto = 30 punti), d) voti espressi da giurie nominate da DILA e dagli sponsor del premio -i punti totali assegnati a ciascuna Giuria saranno pari al totale dei punti espressi al capo a).

11. Le poesie per partecipare al Premio dovranno pervenire a emmegiischia@gmail.com nella loro stesura finale entro e non oltre il 10 MARZO 2020.

12. Il mancato rispetto di una qualsiasi delle norme di questo regolamento sarà causa di esclusione della poesia dal premio.

13. I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 30 marzo 2020.

14. La classifica finale sarà resa nota in una data compresa tra il 10 ottobre e il 31 dicembre 2020.

15. La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 ottobre e il 31 dicembre 2020. La data e la località della premiazione saranno rese note ai finalisti con un preavviso di almeno 10 giorni.

16. Trattandosi di un premio ad iscrizione COMPLETAMENTE GRATUITA, Bruno Mancini si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento, e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.

I regolamenti di tutte le sei sezioni della nona edizione del Premio “Otto milioni” (poesia, arti grafiche, musica, letteratura, giornalismo, recitazione) sono consultabili e scaricabili dalla pagina

https://www.emmegiischia.com/wordpress/otto-milioni-2020/

INFO:
3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23;
dila@emmegiischia.com

Il Dispari 20200210 – Redazione culturale DILA

Twitterone

Da Liga Sarah Lapinska – Lettonia.
Insieme al sindaco di Jelgava, Andris Rāviņš, abbiamo presentato due mie opere di arte grafica “The Southland Finias” e “The Maritime Emotions”, regalate a Andris Rāviņš e a Iveta Šurma. Il mio augurio è che Andris Rāviņš, supportato dai suoi amici, resti ancora per tanti anni come sindaco di Jelgava e che Iveta Šurma possa lavorare tranquilla e contenta.
Andris da tanto tempo mostra interessi verso i nostri progetti artistici e culturali Made in Ischia, poiché capisce che nessuno può dedicarsi solo all’arte escludendo qualsiasi altro lavoro.

Il Dispari 20200203

Il Dispari 20200203 – Redazione culturale DILA

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume quarto
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/465471/il-furto-della-foto-di-maradona-2/
IL RACCONTO

Il furto della foto di Maradona

PARTE TERZA – I SOGNI – Capitolo 4°

[…] … se un uomo sconosciuto continuasse a suonare in un angolo appartato, con il trombone di Vic Dickenson il brano Cryn’ out my heart for you (di Hopkins) tu credi che qualcuno vorrebbe sapere chi sia o chi non sia il solitario sconosciuto e tenterebbe di abbracciarlo?
È più comune -consueto- attendere il miracolo, che non riconoscerlo nell’istante di un suo avvento non programmato.
L’amore del popolo napoletano verso Diego Armando Maradona è stato lo sguardo al cielo stellato, ed allo stesso tempo, il personale esclusivo abbraccio al solitario sconosciuto suonatore di tromba.
Diego Armando Maradona, in piena autonomia, aveva eletto il Suo Popolo Napoletano alla dimensione di un Mito.
Il Suo Mito.
Un mito d’amore.
Nella storia dei grandi avvenimenti pubblici e sociali, quasi mai ci si è trovati di fronte ad un reciproco amore tra l’autorevole emblema e la spontanea sudditanza.
O l’una o l’altra.
È anche vero che la mia promessa di indulgenza attiene ai protagonisti di “Le belle storie d’amore” ma questa volta mi hai sorpresa ed imbarazzata.
Non posso negare di…

Bruno Mancini

Il Dispari 20200203

Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019
Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203

Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

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Editoriale | Il racconto “IL FURTO DELLA FOTO DI MARADONA” al Bookcity 2019

Il furto della foto di Maradona

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

Presentazione di Laila Scorcelletti, intervista di Silvana Lazzarino
e letture a cura di Federica Sciandivasci.

La vita è un dono da scoprire ogni giorno anche se non mancano le difficoltà.
Lo sanno bene i campioni dell’handbike messi di fronte ad una limitazione fisica- quella motoria- che ha tolto loro la completa autonomia, ma non quella luce negli occhi e nel cuore dettata dall’amore per la vita.

Al loro coraggio e capacità di reagire partendo dall’accettazione del proprio limite, al loro desiderio di vivere facendo proprio di quel limite fisico, un punto di forza per rinascere, è dedicato il libro FILI DI RUGIADA edito da Ibiskos Ulivieri (2019) scritto da Maria Francesca Mosca per la celebrazione del 10° anno del Giro d’Italia HandBike.

L’autrice, medico di medicina generale presso l’ASL di Biella, affermata autrice di racconti e poetessa, nelle pagine del libro restituisce con sensibilità e attenzione le emozioni di otto tra questi “campioni di vita” incontrati e conosciuti durante le competizioni, mettendone in risalto smarrimento e forza, paura e determinazione nel ricominciare.

La partecipazione allo sport dell’handbike (al quale gli atleti giungono in seguito a percorsi molto diversi tra loro e che, in molti casi, sono punti di arrivi di chi ha visto andare in frantumi sogni e progetti di vita), diventa non solo un‘occasione per ricominciare, ma percorso di condivisione, confronto, sfida e crescita personale,supportato dall’amore e dall’entusiasmo per la vita: amore e speranza sottintesi fin dal titolo del libro in cui i “Fili di rugiada”stanno a rappresentare i sottili fili che legano questi protagonisti alla vita.

Fili invisibili con la vita da cui non separarsi.

Ciascuna delle otto storie in queste pagine diventa testimonianza di forza di volontà, amicizia, solidarietà reciproca, ma anche spirito di competizione e scoperta che niente è impossibile quando si è spinti da una forza indescrivibile quale l’amore per la vita e quindi per se stessi.

Nel loro percorso di rinascita, questi sportivi hanno trovato sostegno anche negli affetti delle persone loro accanto, pronte ad incoraggiarli senza invadenza come genitori, fidanzati, mogli o mariti.

A chiusura di ogni ritratto vi è una poesia con cui Maria Francesca Mosca ha voluto dare risalto all’unicità di ciascun atleta con il proprio modo di essere e sentire lo scorrere della vita verso il cambiamento.

Così, ad esempio, la lirica“Farfalla” chiude la prima storia dedicata a S… mentre “Spazio di luce” conclude quella di F…

Parlano si sé, del proprio passato della paura di non farcela, della consapevolezza della disabilità da cui trarre nuove occasioni per scoprire altri aspetti di sé rimasti nell’ombra e sono grati alla vita in cui hanno costruito speranze.

Il libro di Maria Francesca Mosca oltre a Biella, città dove vive e lavora, e a Bologna, è stato presentato al Book festival di Modena, al Salone del Libro di Torino, a New York presso il BEA (Book Expo America) e durante le tappe della 10° edizione del Giro d’Italia Handbike conclusesi ad Assisi lo scorso settembre 2019.

Queste le parole del Presidente del GIHB Fabio Pennella:

Abbiamo da subito creduto nel progetto propostoci dalla Dott.ssa Maria Francesca Mosca e siamo grati a Lei per averci permesso di poter avere un libro che parlasse dei nostri Campioni e del nostro Giro, in occasione della decima edizione della manifestazione”.

Anche l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” sarà lieta di rendere omaggio a Maria Francesca Mosca durante la prossima presentazione del libro, che avverrà a Roma il prossimo 8 febbraio presso la Libreria Hora Felix in Via Reggio Emilia 89.

E lo farà tramite Silvana Lazzarino, storica collaboratrice dell’Associazione DILA, pluripremiata poetessa, vincitrice della quarta edizione del Premio di Poesia Made in Ischia “Otto milioni”, nonché valente opinionista della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI.

Infatti, l’8 febbraio, l’autrice Maria Francesca Mosca sarà intervistata da Silvana Lazzarino
che provvederà poi a rendere l’intervista disponibile per la pubblicazione in questa pagina in una delle prossime settimane.

A moderare la serata sarà Maria Rizzi, Presidente dell’Associazione IPLAC e autrice di gialli di successo; relatrice sarà Laila Scorcelletti Vice-Presidente IPLAC, insegnante, scrittrice, cantante, ballerina e attrice; giornalista/pubblicista e poetessa; le letture saranno a cura della scrittrice, e poetessa Federica Sciandivascila, la cui voce avvolgente donerà ancora più luce alle emozioni espresse nei brani.

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA “FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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“FILI DI RUGIADA” DI MARIA FRANCESCA MOSCA

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Twitterone

1) Il 27 Gennaio è uscito il CD “CI STO TROPPO MALE” con 15 canzoni tutte con testi di Luciano Somma e musica di Fabio Martoglio.
Una neonata collaborazione tra due autori di grandissima esperienza: Fabio Martoglio ha scritto canzoni per grandi interpreti e colonne sonore per diversi film; Luciano Somma, storico opinionista di questa pagina, è un poeta e paroliere conosciutissimo ad Ischia, dove è stato presente per oltre 20 anni operando per di più in ambito radiofonico, e collabora da numerosi anni ai vari progetti artistici e culturali di Bruno Mancini.
Presente in tutti i network con la distribuzione mondiale della Italian Way Music di Milano, sono 10 brani di grande intensità emotiva e coinvolgente che sicuramente faranno felici tutti coloro che amano la dolce melodia.

2) Per conto di DILA, Liga Sarah Lapinska ha regalato tre dalle sue opere d’arte (“Kaddish” ,The Portrait by Raffi Kharajanyan” e “The Pray for Love“) al meraviglioso pianista armeno Raffi Kharajanyan (del quale, ultimamente, abbiamo pubblicato un’intervista esclusiva rilasciata a Liga Sarah Lapinska per questa pagina) dichiarando che: “Disegnando, ho pensato non solo a lui, ma anche alla sua signora Nora Novik, adesso già morta. Per tanti anni loro hanno suonato insieme. Il loro Riga Piano Duo è stato ben famoso in tutto il mondo. E poi, pensando ai talismani differenti e significativi nel nostro destino.”

3) Per conto di DILA, Liga Sarah Lapinska ha regalato la sua opera “Gauja’s Melody” alla professoressa Baiba Rivža, aperta e positiva per i progetti culturali Made in Ischia dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” e capace di trovare sempre una parola dolce per noi.

Il Dispari 20200203– Redazione culturale DILA

Sinfonia con l’Africa

Il Dispari

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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