Il Dispari 20191118 – Redazione culturale

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Il Dispari 20191118 – Redazione culturale

Il Dispari 20191118

Adriana Iftimie Ceroli, Silvana Lazzarino, Alessandro Corsi,
Chiara Pavoni, Mirjana Milanovic, Abdel Malek Zeroual

sono i vincitori delle sei sezioni della ottava edizione del premio internazionale “Otto milioni” 2019

Sabato 16 novembre 2019, a Milano, nell’Aula Magna della “Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri – SIAM”, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, durante l’evento “Otto milioni 2019”, ha comunicato i nomi dei vincitori delle sei sezioni (poesia, narrativa, giornalismo, musica, arti grafiche, recitazione) in cui quest’anno è stato organizzato il Premio Made in Ischia “Otto milioni” ideato nel 2013 da Bruno Mancini per onorare la memoria del Comm. Agostino Lauro.

L’evento “Otto milioni”, inserito per il quinto anno consecutivo nella programmazione di Bookcity, ha beneficiato della notevole diffusione nazionale ed internazionale riservata a #BCM19 riscuotendo lusinghieri apprezzamenti dal pubblico e dalla lunga catena dei media accreditati.

Esprimendo le più vive congratulazioni ai vincitori, ci piace ricordare che le opere di ari grafiche classificare ai primi cinque posti sono state pubblicate nella prima edizione dell’Antologia di Arti varie “Magari un’emozione” (edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi), e cogliamo l’occasione per annunciare che le opere classificate ai primi cinque posti di tutte le altre sezioni saranno pubblicate nella seconda edizione, della già citata antologia “Magari un’emozione!“, che sarà disponibile in concomitanza con la cerimonia di premiazione dei vincitori in programma a Roma nel prossimo mese di dicembre.

Infine c’è da dire che le votazioni di ciascuna delle sei sezioni del Premio sono state effettuate da quattro differenti giurie.
Le opere finaliste sono state 153,
I voti totali sono stati 34.864.

 

Otto milioni Arti grafiche 2019 classifica finale pdf.

Codice Artista Voti Premio
AG28 Mirjana Milanovic 2 1967 1° Premio
AG35 Valerien Bressy 2 1023 2° Premio
AG21 Maurizio Pedace 1 819 3° Premio
AG02 Aleem Uddin Arts 1 697
AG17 Liga Sarah Lapinska 2 669
AG23 Milena Petrarca 1 648
AG25 Milena Petrarca 3 501
AG34 Valerien Bressy 1 355
AG16 Liga Sarah Lapinska 1 321
AG05 Dita Dīķe 2 273
AG09 Flora Rucco 241
AG06 Dita Dīķe 3 239
AG04 Dita Dīķe 1 236
AG37 Valerien Bressy 3 220
AG19 Liga sarah Lapinska 4 199
AG27 Mirjana Milanovic 1 184
AG22 Maurizio Pedace 2 181
AG15 Larachiche Mohamed 2 167
AG10 Frank W. Tansey 1 159
AG26 Milena Petrarca 4 156
AG07 Einars Repše 153
AG31 Yuri Serebryakov 150
AG14 Larachiche Mohamed 1 137
AG01 Aldo Gallina 134
AG13 Janis Drozdovs 2 132
AG36 Janis Drozdovs 1 131
AG11 Frank W. Tansey 2 120
AG18 Liga Sarah Lapinska 3 114
AG08 Ēriks Bāris 103
AG38 Valerien Bressy 4 102
AG03 annullato 100
AG24 Milena Petrarca 2 79
AG12 Guna Oškalna Vējiņa 74
AG29 Nadeem Ansari 73
AG32 Zhayna Ilyasova 1 69
AG20 Marcos Robson Mota 58
AG30 Simasilver Konya 58
AG33 Ritirato 38

 

Mirjana Milanovic 2

Mirjana Milanovic 2

Mirjana Milanovic

Valerien Bressy 2

Valerien Bressy 2

Maurizio Pedace 1

Maurizio Pedace 1

Otto milioni Giornalismo 2019 classifica finale pdf

Codice Giornalista Titolo articolo Voti Premi
GI06 Silvana Lazzarino Adriana Iftimie Ceroli 339 1° Premio
GI03 Angela Maria Tiberi  La vera amicizia 207 2° Premio
GI09 Daniele Bartocci Gli investimenti digitali 204 3 Premio
GI08 Liga Sarah Lapinska Le canzonette 108
GI01 Adriana Iftimie Ceroli Simbolicamente Ischia 103
GI02 Adriana Iftimie Ceroli Simbolicamente la scrittura 103
GI05 Daniele Bartocci Roberto Mancini 97
GI04 Angela Maria Tiberi Giuliano Moretto 96
GI07 Liga Sarah Lapinska Guntars Jirgensons 90

GI06 Silvana Lazzarino – Adriana Iftimie Ceroli

GI06 Silvana Lazzarino – Adriana Iftimie pdf

Coraggio, determinazione, profonda sensibilità e un’innata curiosità sono state le motivazioni principali che hanno accompagnato Adriana Iftimie, scrittrice e poetessa bella, colta, sensibile, amante della letteratura e della poesia.

Nata in Romania, Adriana nel suo percorso di bambina, giovane donna e madre ha saputo cogliere gli aspetti positivi della vita nonostante la sua infanzia e adolescenza siano state dolorose e difficili per la critica situazione familiare e l’atmosfera del regime.

Sotto il regime di Ceausescu ha dovuto trovare in se stessa quella forza ed energia per fare di ogni suo giorno un’opportunità per essere felice.

Curiosa da sempre, fin da piccolissima a farle compagnia non erano giocattoli e bambole, bensì i libri della libreria del padre tra i quali Proust, Schopenhauer e Zola.

Così già a 4- 5 anni riusciva a leggere testi di letteratura e filosofia con cui trascorreva molti pomeriggi.

Lo studio è stato importante per la sua formazione culturale e personale: attenta e interessata ai vari argomenti che apprendeva a scuola, Adriana si mostrava molto portata per le diverse materie fin dalle elementari quando ha scoperto una particolare predisposizione per la poesia con cui dare vita alle proprie emozioni e stati d’animo.

A sei anni ha scritto la sua prima poesia intitolata “Il cuore è una foglia”.

Caduto il regime, espatria, e dopo diversi spostamenti, incontri ed esperienze come fotomodella e nel cinema in diverse fiction, giunge a Roma dove vive da 24 anni con i figli Alessia e Kevin ed il suo compagno il Maestro Mario Ceroli scultore noto al pubblico per il Cavallo alato posto di fronte alla sede RAI di Saxarubra.

Ceroli è anche autore di 4 chiese: una a Porto Rotondo, una a Tor Bella Monaca, una a Napoli ed una all’Istituto Superiore di Polizia e di tante altre opere collocate in Italia e nel mondo.

Adriana è autrice di una sceneggiatura e ha pubblicato due libri e vinto un primo premio internazionale di poesia con “InimaPierduta” scritto completamente in italiano.

Un libro che ha ricevuto molte testimonianze di stima ed apprezzamento da parte di personaggi illustri tra i quali vanno menzionati: Paolo Villaggio, Luca Cordero di Montezemolo, Bimba De Maria.

D: – Alla poesia ti sei accostata fin dall’età di sei anni quando hai scritto il tuo primo componimento “Il cuore è una foglia”, quali gli autori che amavi leggere più di frequente? Quali tematiche affronti nei tuoi versi con cui parli delle tue emozioni?

R: – Naturalmente leggevo autori romeni. In adolescenza ho scoperto Pirandello, Alighieri, Montale; miei versi raccontano parole mai dette, ricordi sottili dell’anima, amori proibiti, sogni, presente, passato, futuro, stagioni. Potrei dire che scrivo di getto ciò che sento al momento.

D: – Lasciare la tua terra la Romania ha rappresentato un distacco difficile, ma hasegnatol’inizio di una nuova vita, seppur attraverso spostamenti da un luogo ad un altro.Cosa ti ricordi a livello di sensazioni di quando hai messo piede in Europa?

R: -Lasciare la mia terra, nonostante i successi avuti come modella e fotomodella mi ha restituito una nuova occasione. L’Europa l’ho vissuta da privilegiata, continuando a fare la modella a Francoforte, Düsseldorf e Zurigo.

D: – Il tuo primo libro di poesie è la raccolta INIMA PIERDUTA. Me ne parli?

R: – “InimaPierduta”(anima perduta), significa l’inizio di una nuova me, in una lingua che parlavo bene. Fui incoraggiata dal mio compagno a riprendere la scrittura. Mi fece scrivere la prefazione di un suo catalogo “Il Sesto Senso”. Un lavoro complesso che rappresentava me, esposto anche al museo PS 1 di New York. Presentando il libro fui colpita dall’accoglienza ricevuta dal pubblico e dai personaggi famosi arrivati per me nelle librerie. Ho tanti articoli nei giornali dell’anno 2002.

D: – Quali personaggi di spicco del mondo dello spettacolo hai conosciuto con il tuo lavoro nelle fiction e come modella?

R: – Ne ho conosciuti tanti! Alcuni sono morti. Posso nominare Paolo Villaggio, Pasquale Squittieri, Claudia Cardinale, Franco Nero, Luca Cordero di Montezemolo, Vittorio Sgarbi, Califano, Umberto Tozzi, Corinne Clery, Serena Grandi, Lorenzo Flaherty… A parte gli amici scomparsi, con gli altri sono tuttora in contatto ed ottimi rapporti.

D: – Importante è stato l’incontro con la DILA Associazione Culturale da Ischia l’Arte e Bruno Mancini. Come hai conosciuto Bruno Mancini, affermato scrittore?

R: – L’incontro con il grande amico e scrittore Bruno Mancini fu uno dei più storici legami. È nato in facebook, per caso.I miei figli per prendermi in giro, circa 14 anni fa, più o meno, mi hanno creato un profilo nella rete social e poi creai un gruppo, e mi sono iscritta nel gruppo di Bruno Mancini.

D: – Quale la prossima pubblicazione in uscita?

R: – La prossima pubblicazione sarà “Il Cantico del Cigno”, sempre poesie. In seguito un’antologia in 5 lingue. (….)

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

GI03 Angela Maria Tiberi – La vera amicizia

GI03 Angela Maria Tiberi – La vera amicizia pdf 

Intervista a Luigi Sergianni e a Raffaele Walter Poli

Raffaele Walter Poli e Luigi Sergianni hanno lavorato fianco a fianco l’uno come location manager e l’altro come scenografo e scenotecnico in tanti film girati a Sermoneta tra cui Seta (del 2007 diretto da François Girard, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco) e i film Gomorra I e Gomorra II e Suburra ambientati nella malavita del napoletano i primi due, e nell’ambiente corrotto di Roma l’ultimo.

D- Luigi Sergianni, come si caratterizza la vera amicizia?

R- La vera amicizia dura nel tempo e supera ogni ostacolo della vita.
Lo dimostra l’amicizia che da oltre quaranta anni c’è fra me e Raffaele Walter Poli.

D- Luigi Sergianni, chi è Raffaele Walter Poli?

R- Raffaele Walter Poli è il proprietario della “Trattoria Da Elena” di Sermoneta ed è un location manager con oltre quarant’anni di attività cinematografica alle spalle.
Vive a Sermoneta fin dalla nascita e fin da piccolo è stato incuriosito dall’attività cinematografica del suo paese.

D- Luigi Sergianni, su cosa si basa la sua amicizia con Walter Poli?

R- Non dimenticherò mai quando Walter lasciò nel mezzo del lavoro il suo ristorante pieno di gente per accompagnarmi a Roma perché era scoppiato un incendio a casa mia… e di quanto mi è stato vicino durante la malattia di mia moglie… fra noi c’è solidarietà… sincerità

D- Luigi Sergianni, da assiduo frequentatore di Sermoneta sia per lavoro che per motivi di amicizia ci può’ dire la manifestazione sermonetana che si è svolta in questi anni e che le è rimasta più impressa come spettatore?

R- Sicuramente la mostra tenuta dall’ Archeo Club di Sermoneta nel 2017 dove è stata evidenziata la storia cinematografica del paese.

D- Luigi Sergianni, come lavoratore del cinema che ha frequentato Sermoneta per le riprese di diversi film, ci può elencare la partecipazione di alcuni attori e registi famosi?

R- Ricordo la partecipazione di attori e registi famosissimi come Totò, Vittorio Gasmann, Amedeo Nazzari, Sofia Loren, Monica Vitti, Tony Curtis, Franco Zeffirelli, Vittorio de Sica, Massimo Troisi, Roberto Benigni, Raul Bova, Jean Reno, Jude Law, Vincent Cassel e tanti altri.

D- Luigi Sergianni, che tipo di location sono offerte dal nostro territorio provinciale latinense?

R- Grazie alla varietà di location offerte dal nostro territorio, i film qui ambientati rappresentano tutti i generi cinematografici.
Dalla commedia al film storico, dall’horror al drammatico.
Le splendide dune di Sabaudia, i vicoli medievali di Sermoneta, le vaste campagne dell’Agro Pontino, le verdi vallate dei monti Lepini, le architetture neoclassiche di Latina, sono solo alcuni esempi dei diversi scenari scelti dai registi François Girard, Rainer Werner Fassbinder, Nathan Juran, Joe D’Amato, Wes Anderson, Hal Roach, Charles Rogers, Guy Hamilton, John Huston, Paul Weiland, o da famosi registi italiani, come Paolo Sorrentino, Daniele Luchetti, Nanni Moretti, Carlo Verdone, Ferzan Ozpetek, Sergio Castellitto, Michele Placido, Roberto Benigni, Massimo Troisi, Nino Manfredi, Federico Fellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Alberto Sordi, Mario Bava, Alessandro Blasetti.

D- Raffaele Walter Poli, ci può dire qualcosa sull’attività di produzione cinematografica a Sermoneta di questi ultimi anni?

R- Sono state girate circa 10 pellicole, alcune anche internazionali: tra le più importanti si annoverano Silk (prodotto dalla Fandango, 2007) con Keira Knightely e Michael Pitt; o “L’amico di Famiglia” del premio Oscar Paolo Sorrentino (2006); Un ciclone in Famiglia (2005); Christine (di Stefania Sandrelli e con Raul Bova, 2009); Five Hours South (prodotto per il mercato statunitense, 2009); I Borgia (2012); Il XIII Apostolo (Canale5, 2013); Io ti salverò (2014).
Qui passarono Totò (Totò contro il Pirata nero), Vittorio De Sica (Furono girate alcune scene de «La Ciociara»), Franco e Ciccio, Amedeo Nazzari, Silvana Pampanini, Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Franco Zeffirelli (definì la scalinata del Belvedere «una piccola Trinità dei Monti»), Roberto Benigni e Massimo Troisi («Non ci resta che piangere»), solo per citarne alcuni.

D- Raffaele Walter Poli, perché Sermoneta è un territorio strategico della produzione cinematografica?

R- Penso che sia la sua bellezza autentica e unica: Sermoneta è un antico e splendido borgo medievale molto ben conservato ed è immersa nel verde del Monti Lepini.

Desidero concludere che l’amicizia è il sentimento universale in grado di riunire tutti i popoli del mondo, in grado di abbattere ogni distinzione di razza, differenza di pelle, ogni odio e violenza fra gli uomini.

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi

GI09 Daniele Bartocci – Gli investimenti digitali

GI09 Daniele Bartocci – Gli investimenti digitali

Gli investimenti digitali e le inarrestabili performance degli esports
Nuovi orizzonti, nuovi prodotti esclusivi pronti a guadagnarsi intere fette di mercato.

Accessibilità, fruibilità, economicità e rapidità fuori dal comune.

Il mondo si evolve continuamente e vede sempre più protagonisti il pianeta degli eSports, brand sponsor e istituti di credito che intendono innovare la propria “business card”’ tradizionale.

Se da un lato l’Nba ha stabilito di recente di immergersi in una nuova esaltante avventura, quella griffata eSports, dall’altro il pianeta bancario sembra lentamente interessarsi al pianeta dello sport interattivo, un settore che sta facendo registrare trend e performance estremamente interessanti.

Ma andiamo per ordine.
Il più celebre torneo di pallacanestro Usa, in sintonia con Take Two Interactive Software (produttore del videogame NBA 2K), ha dato vita circa un anno fa alla prima lega di eSports correlata al 2K: la Nba 2K League metterà sul piatto circa 1 milione di dollari di premio per il suo campionato inaugurale, con tanto di contratto salariale ai vari player di riferimento interessati.

Anche la Premier League ha ufficializzato che nell’annata 2019 lancerà una competizione denominata ePremier League con incontri trasmessi in streaming da SkySports UK e sui modelli comunicativi social appartenenti alla stessa Premier League.
Ci sarebbero tanti altri aneddoti da citare, tra questi segnaliamo Vodafone che è partner dell’Esl Vodafone Championship che prevede tornei in 4 videogame diversi ovvero League of Legends, Counter-Strike: Global Offensive, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege e ClashRoyale.

Anche gli eventi specializzati in tema eSports stanno riscuotendo un enorme successo, basti pensare alla Milan Games Week della settimana scorsa a cui hanno partecipato oltre 160.000 visitatori, con un trend positivo del 10% rispetto alla precedente edizione e circa 70 titoli tra i quali ben 30 anteprime assolute.

Sulla stessa lunghezza d’onda, il pianeta bancario comincia a riflettere attentamente a tal proposito.
Probabilmente, adesso più che mai, è arrivato il momento dell’investimento efficace a livello di eSports, come detto una branca che sta mostrando numeri importanti a livello di performance economico-finanziaria.
Tanto per fare un esempio, l’Intesa Sanpaolo E-Football Cup ha in parte finanziato una competizione di PES 2017, organizzato da Personal Gamer in collaborazione con la banca torinese. Superpremio finale?
Un consistente montepremi, traducibile in oltre 5.000€.
“Ciò a testimonianza di come le banche, e in maniera analoga sembrano voler agire i grandi brand e colossi della revisione aziendale e contabile, cominciano a prendere in considerazione a quanto pare l’ideologia e filosofia dell’eSports – sostengono alcuni esperti del settore bancario e finanziario– .
A nostro parere è un settore considerato ormai un bocconcino prelibato dal panorama della finanza globale che intende a quanto pare innovare il suo più tradizionale biglietto da visita caratterizzato da consulenza e servizi finanziari, il tutto a beneficio anche dei giovani di oggi che saranno i protagonisti del domani”.

Daniele Bartocci

Otto milioni Musica 2019 classifica finale pdf

Codice Musicista Titolo brano voti Premi
MU06 Abdel Malek Zeroual Chitarra 121 1° Premio
MU010 Nicola Pantalone Il brivido più lungo 115 2° Premio
MU04 Eva Strazdiņa Besame 94 3° Premio
MU01 Ivan De Fabiani Nessun dorma 54
MU08 Valentina Gavrish Tecla 54
MU02 Antonio Di Nauta Nel sole 53
MU05 Eva Strazdiņa Dimmi quando 32
MU09 Valentina Gavrish Gilda 31
MU03 Antonio Di Nauta Luna rossa 28
MU07 Polina Zvezdniy Malchik 22

MU06 Abdel Malek Zeroual – Chitarra 1° Premio

MU06 Abdel Malek Zeroual – Chitarra

MU10 Nicola Pantalone – Il brivido più lungo 2° Premio

MU10 Nicola Pantalone – Il brivido più lungo

MU04 Eva Strazdiņa – Besame 3° Premio

MU04 Eva Strazdiņa – Besame

Otto milioni Narrativa 2019 classifica finale pdf

Codice Scrittore Titolo Voti Premi
NA04 Alessandro Corsi La ballata del mare incantato 345 1° Premio
NA02 Adriana Iftimie Ceroli Simbolicamente il fulmine 341 2° Premio
NA06 Liga Sarah Lapinska Fiaba Rossa 81 3° Premio
NA09 Angela Maria Tiberi Ritorno alla terra 73
NA08 Andrea Giostra Donna vita 64
NA010 Angela Maria Tiberi Debutto in teatro 53
NA03 Adriana Iftimie Ceroli Simbolicamente Ischia 45
NA07 Andrea Giostra Mastr’Antria 33
NA05 Liga Sarah Lapinska Fiaba bianca 25
NA01 RITIRATA

NA04 – Alessandro Corsi – La ballata del mare incantato

NA04 Alessandro Corsi – La ballata del mare incantato pdf

La ballata del mare incantato

“Almeno a volte non conta la destinazione, ma soltanto il cammino” filosofeggiò Marcello, atteggiandosi a persona che avesse scorrazzato in lungo ed in largo per l’intero pianeta.

In realtà non si era mai allontanato più di tanto dalla sua città natale, per un massimo di due o tre giorni.

Abitava nel vasto appartamento in cui erano nati lui e suo padre.

Da quando i suoi genitori erano morti e si era ritrovato solo al mondo aveva gradatamente liberato tutte le stanze, tranne la cucina ed il bagno, dei mobili che non gli erano indispensabili.

Li aveva sostituiti con delle capaci scaffalature, alte fino al soffitto.

Ve ne erano persino nel corridoio, lungo una dozzina di metri.

Vi aveva raccolto in bell’ordine la sua biblioteca, dopo avere comprato uno ad uno i libri che la formavano.

Ogni acquisto era stato fatto con un amore che non era mai stato capace di provare per un altro essere umano.

“È da quando ero un ragazzino che li colleziono” sorrise l’uomo, pensando con un certo disagio ai propri capelli radi e grigi.

Per distrarsi tornò con la mente al suo costante frequentare bancarelle, negozi di libri usati e librerie, spinto dal suo morboso desiderio di titoli interessanti.

Non c’era momento della giornata libero da impegni lavorativi, o da quelle incombenze quotidiane strettamente necessarie alla mera sopravvivenza, che non lo vedesse intento a leggere o a procurarsi dei nuovi volumi.

Immerso nelle pagine di quanto amava svisceratamente dimenticava l’intero universo e persino se stesso, in perenne partenza per viaggi più avventurosi ed affascinanti di quelli di Ulisse.

“Domani sarà l’ultimo giorno in cui lavorerò” si disse Marcello, pensando all’agognata pensione che gli avrebbe consentito di dedicare ai libri quelle ore quotidiane che non lo avrebbero più visto impegnato a procurarsi il necessario per vivere.

Avrebbe potuto dedicarsi completamente alla sua collezione: a quanto, con il trascorrere degli anni, era diventato sempre più la sola ragione della sua esistenza.

“Sono il mio mare incantato” sorrise l’uomo, immaginando inesistenti vele gonfie del vento della fantasia “I miei viaggi non conoscono confini, o limitazioni di tempo o di luogo”.

Si era sempre compiaciuto, pure se unicamente con se stesso, nel pensare che in qualsiasi momento poteva partire per ogni dove ed ogni quando con una libertà così assoluta, totale, da dargli un senso di onnipotenza.

Non aveva mai sentito la mancanza di una figura femminile, al suo fianco: si sentiva del tutto compiuto in se stesso, appagato.

Specialmente quando poteva stringere un libro fra le mani.

“Perché avere dei figli?” si domandò per l’ennesima volta, non capendo come si potesse desiderarne “Perché mettere al mondo degli individui che sarebbero ancora vivi, quando sarò soltanto concime?”

Lucidamente consapevole dell’inevitabile trapasso, destino d’ogni essere vivente, aveva disposto che alla sua morte la sua raccolta di libri fosse donata alla principale biblioteca pubblica cittadina.

Aveva imposto la condizione che rimanesse indivisa: e che i volumi che la costituivano non uscissero mai, per nessuno motivo, dall’edificio che li avrebbe accolti.

Chi avesse voluto leggerli, od anche soltanto consultarli, avrebbe dovuto farlo esclusivamente nello stesso luogo che li ospitava.

Marcello si mise a gironzolare per le stanze della sua abitazione, con gli occhi umidi d’amore e di commozione.

Rammentava dove e quando aveva comprato ogni singolo volume, ricordando pure l’emozione suscitata in lui prima di tutto per averlo trovato: e poi per averlo acquistato.

Leggerlo era stata un’esaltante avventura.

“E tutte queste emozioni, tutte queste memorie, andranno perse con la mia morte” si rammaricò, domandandosi, al contempo, se quel suo sentire non fosse altro che una futile emozione.

Magari con qualcosa di morboso.

Scacciò dalla mente ogni considerazione con un controllatissimo gesto di stizza, lasciando fluire soltanto il proprio totalizzante ed egoistico amore per i libri.

Con un sorriso, talmente cinico che avrebbe messo a disagio chiunque lo avesse visto, tolse da un ripiano un romanzo che da tempo voleva rileggere.

Carezzandolo come se fosse il volto di un’amante con la quale si apprestava a fare l’amore si diresse verso la sua poltrona.

Era da lì che partiva per i suoi viaggi nel mare incantato della carta stampata.
E non aveva bisogno di altro.

Alessandro Corsi

Alessandro Corsi

Alessandro Corsi

NA02 – Adriana Iftimie Ceroli -Simbolicamente il fulmine

NA02 Adriana Iftimie Ceroli – Simbolicamente il fulmine pdf

Simbolicamente il fulmine

È la scintilla della vita e delle energie fertili.
La potenza di questo fuoco celeste è enorme, potendo essere benefattrice o distruttiva.

Gli ebrei lo interpretavano come la luce nella storia della genesi.

Quando Dio si faceva vedere, reggeva nelle mani i fulmini e li mandava contro i nemici (dal profeta Daniele 10,6).

Questo tema è stato portato anche nelle tradizioni babilonesi.

Anche per i greci Zeus era il dio del tuono e del fulmine.

Sul piano spirituale, esso fa nascere una luce dentro, forzando la persona a chiudere gli occhi e a rassegnarsi a quella forza imposta.

Nonostante questo è anche un’energia che da equilibrio.

Fra le tribù africane il fulmine rivela un attributo del Dio supremo uraniano.

Secondo un mito dei pigmei, esso sarebbe il fallo divino che compare nella ierogamia primordiale cielo-terra, che ricorda anche la mitologia indo-europea in cui il fulmine è l’arma del dio Indra.

Per i pigmei, esso punisce l’adulterio.

Universalmente parlando, è collegato alla pioggia, come seme del cielo, insieme mostrando la dualità acqua-fuoco che potrebbe scatenare disastri di grandi e grave conseguenze.

La correlazione tra il fulmine e la fecondità compare di frequente nel pensiero orientale, evocata da un’esplicita frase taoista: “Come il fulmine, forte e invincibile, spaccando le nuvole per creare la pioggia, così debba liberare esso anche il latte dal seno di questa donna incinta, aiutandola a partorire subito”

Adriana Iftimie Ceroli

Adriana Iftimie Ceroli

Adriana Iftimie Ceroli

NA06 – Liga Sarah Lapinska – Fiaba Rossa

NA06 Liga Sarah Lapinska – Fiaba Rossa pdf

Fiaba rossa

Un giovane commerciante di nome Ba meditava accanto ad un ruscello scintillante e si interrogava sull’amore che associa, una donna a un uomo o un uomo con un uomo, una volta nella vita.

Una rispettabile vedova Phan era intelligente e virtuosa, quindi Ba era curioso di visitarla e le offrì un affare.

Il suo giardino si può decorare di più con le torce argentate e le lampade.

Rispettabile Phan era d’accordo.
Il suo costume di seta nera è costosissimo, ornato di aironi bianchi, ma tra le vignette di fiori multicolori era cucita, con fili d’argento semisommersi, una nave che sta affondando.

Il suo viso, la sua siluette?
Non importa, se lei si può permettere d’avere il giardino lussuoso e gioielli del prezzo di due, tre piccoli atolli nell’oceano dell’India.

Poi Ba cercò una taverna, Kuan in Vietnam, per sdraiarsi fino al mattino.

Sulla scala sedeva un vecchio magro dalla barba candida e lunga.

Accanto aveva una borsa rossa. Nell’oscurità della luce perlacea il vecchio lesse un pesante libro che teneva sulle ginocchia.

– Che cosa leggi?

– Il libro dell’Amore , – disse il vecchio.

 E cosa c’è in quella borsa rossa? Oro o argento?

– Aspetto che tu sia qui perché so quali pensieri ora vengono presi dal tuo cervello.
Questa borsa contiene più di tutto l’oro e l’argento insieme.
Fili rossi con cui io, il Dio dell’Amore, lego due eletti, sposa e sposo.
Niente può rimpicciolire la vita con cui connetto due cuori, senza equivoci, senza lungo divorzio, senza morte.

Se qualcuno scioglie questo nodo da solo, fa male a se stesso e agli altri eletti come nessuna afflizione terrena e nessuna aperta ferita.

Ma poi questo nodo, come un anello, cerca di nuovo gli eletti e i due che ho legato si troveranno di nuovo l’un l’altro.
Inevitabilmente.
Meglio nei giardini di questo mondo, in modo che non ci si cerchi l’un l’altro nell’altra vita.

Nessuno degli universi che conosciamo esisteva prima della nascita del Tempo.

Non ho intenzione di parlarti di quale sia l’Uovo Cosmico da cui è nato il Tempo, e delle tue appiattite ali infuocate, e delle stelle nel cielo scintillanti stasera negli specchi ondulati dei ruscelli.
– Non mi sveli il grande mistero? Forse la vedova Phan è quella con cui mi hai legato?

– L’uomo di Phan era quel disperato che si è strappato la pancia, scoprendo che Phan lo tradiva e dormiva con i nemici di suo marito che sul divano si erano accordati su come umiliare il suo marito e uccidere i suoi amici giusti.
Tu sei tanto più fortunato.
Sono le donne leggere che hanno i rapporti con tanti.
Niente da criticare.

Invece, Phan non ama nulla, sottraendo se stessa e la sua proprietà legale.
La madre della tua sposa è Nama, la figlia di Chana che vende per strade le pipe e i souvenir, fatte da Nama, ancora ragazzina.”

Già il giorno dopo Ba incontrò per la prima volta la sua sposa, insieme a sua madre Chana, che offrì a Ba un talismano di carta bianca, dipinto da Nama, a buon mercato.
Ba rifiutava il talismano fatto di carta economica.

Gli occhi di Nama guardavano su verso quelli di Ba verdi scuri a mandorle, la sua faccia era filigranata come una bambola di porcellana, ma aperta per tutti i venti, non bianca.

Il cuore di Ba ha già capito tutto.

Però,la madre di Nama è una quasi mendicante, e Nama ha il vestito di cenci.
Un agente di Phan seguiva Ba.

Il giovane tornò a Kuan e, come per caso, lo aspettava lì.

Ba parlava con la spia del suo incontro con il Dio dell’Amore e di Nama.

L’agente di Phan credeva nel Destino, quindi contattò la sua signora Phana e prese in mano un lungo coltello.

L’agile Nama è fuggita, ma al suo mento è rimasta la cicatrice per il resto della sua vita.
Ba ha quasi dimenticato la profezia di Dio dell’Amore.
Nama divenne artista famosa, e aveva una seta su cui dipingere.
Il governatore della provincia apprezzava i talenti di Nama.
Non era nato governatore Bao sulla strada come Ba, era nobile che non voleva isolarsi dall’altra gente.

Ha invitato Nama nel suo palazzo come figlia insieme con la sua madre.

Ba, sperando di concludere un accordo, dal governatore incontrò la sua figlia, vestita in rosso, con un ventaglio con infilati i cigni d’oro e la nave che naviga a vele spiegate.

Nama raccontava la sua storia a Ba.

Come lei e sua madre Chana attaccarono l’assassino, e dopo al mento di Nama rimase la cicatrice.
La stessa storia a Ba, qualche tempo fa nel Kuan, la sapeva l’agente di Phan, certo, non accettando d’essere lui quel bandito.

Il Dio dell’amore è venuto al matrimonio di Nama e Ba, entrambi giovani hanno posto le loro mani in modo che il vecchio le avvolgesse con fili di lana rossi come regalo di nozze, simbolicamente: entrambi gli eletti dell’intrico erano legati dalla nascita.
Che fortunati!

Liga Sarah Lapinska

Liga Sarah Lapinska

Liga Sarah Lapinska

Otto milioni Poesia 2019 classifica finale pdf

Codice Poeta Titolo poesia Voti Premi
PS04 Adriana Iftimie Ceroli La mia mente 4022 1° Premio
PS02 Aldo Gallina Il pegno 3823 2° Premio
PS44 Silvana Lazzarino Dove sussurra il vento 3535 3° Premio
PS10 Antonio Fiore Dove finisce il cielo 565
PS01 Adriana Iftimie Ceroli Poema 1 531
PS34 Liga Sarah Lapinska Acque blu 465
PS12 Adriana Iftimie Il mio nome 446
PS18 Adriana Iftimie Andiamo via 249
PS24 Casagni Enzo I poeti 245
PS16 Dante Ceccarini Urla e silenzi 229
PS27 Flora Rucco Figlia 204
PS07 Angela Maria Tiberi Zoccola 194
PS39 Liga Sarah Lapinska Appena nati 192
PS28 Franco Maccioni Risveglio 184
PS06 Alessandro Corsi Sola parola 182
PS13 Antonio G D’Errico Valzer 158
PS03 Flora Rucco Neri 149
PS05 Aleksandra Zavišjus Fa veramente male 138
PS08 Anita Zvaigzne Il giorno grigio 120
PS22 Enzo Casagni Profumo e… amore 119
PS43 Sanita Simsone In Memorium 100
PS09 Anna Rancāne Solo un singolo 94
PS11 Antonio G D’Errico Le parole che ci sono mancate 94
PS26 Antonio G D’Errico Rifugi sotto la neve 91
PS48 Giovanna Guzzardi Il sole dall’aereo 89
PS46 Vera Roķe Sono 86
PS51 Milena Petrarca Antico Tramonto 86
PS49 Milena Petrarca Pensiero inesistente 79
PS35 Lucia Fusco Rimprovero 73
PS29 Giuseppe Ruotolo Onda marina 70
PS21 Lucia Fusco Delusioni 65
PS40 Aldo Gallina Nella stanza di Chet 64
PS56 Elita Viškere Oggi 64
PS41 Modris Andžāns L’ultimo viaggio 63
PS20 Angela Maria Tiberi Aida 62
PS52 Anita Ķēķe Barche dei lini 62
PS32 Ilze Zeimule Stepanova Sotto i rami di salice 61
PS17 Angela Maria Tiberi Nicoletta Tartaglino 57
PS30 Ingvar El Voron Il motivo 57
PS14 Assunta Gneo Quando una mamma 55
PS38 Lucia Fusco Fiori recisi 53
PS47 Angela Maria Tiberi Cleopatra 52
PS25 Eva Strazdiņa Senti 51
PS37 Aldo Gallina Transumanesimo 50
PS53 Eva Mārtuža Gli uccelli gridano 50
PS19 Elīna Zālīte Benedetta 44
PS15 Broņislava Broņislava Dzene Ho disegnato il tuo sorriso 24
PS50 Mairita Ķērpe Dūze Il mare 23
PS31 Ingrīda Zaķe La gioia del vento 21
PS42 Nika Kolinz Non con giusti 20
PS23 Dante Ceccarini Manciate di terra 6
PS54 Eduards Aivars Siamo passati sopra l’arcobaleno 6
PS33 Janis Jan Zarins Nel calore estivo 1
PS55 Marija Gadaldi Oh, anima mia! 1
PS36 Ligija Kovaļevska Permette di vivere così 0
PS45 Ritirata 0

PS04 Adriana Iftimie Ceroli – La mia mente 1° Premio

PS04 Adriana Iftimie Ceroli – La mia mente pdf

La mia mente

Vola l’anima nei tuoi odori vivi,
di terra che non c’è.
Volo con premura nei tuoi discorsi aridi,
affamati di un sì, di un consenso all’attimo,
con fame di pane, di madre perduta,
affamato di tutto.
Vola la mia carne. grembo stordito,
ancora incompiuto
pasto alla mia destinazione.
Vola la mia mente malata.
Forse vola
cercando lo stesso ristagno tuo,
la stessa casa di perdizione,
la stessa notte perversa,
per dire che va bene così.
Vola la mia pelle in cerca delle tue rughe,
approfondite sui miei pensieri.
Volano i miei anni
contro l’autunno tuo in cerca del volo.

Adriana Iftimie Ceroli

Adriana Iftimie Ceroli

PS02 Aldo Gallina – Il pegno 2° Premio

PS02 Aldo Gallina – Il pegno pdf

Il pegno

In purezza di intenti
la morte spolvera il mio perimetro
come gravoso pegno
per una coscienza luminosa.

Aldo Gallina

Aldo Gallina

PS44 Silvana Lazzarino – Dove sussurra il vento 3° Premio

PS44 Silvana Lazzarino – Dove sussurra il vento pdf

Dove sussurra il vento

Verso quel principio
dove sussurra il vento,
dove rinasce il verde di prati rigogliosi
mentre il sole domina l’orizzonte,
dove le stelle fanno da soffitto
a “stanze” di primaverili ricordi
conduce l’abbraccio
di una natura ancora intatta
in cui semplicità e complessità,
principio e fine
coincidono.
È lo scoccare
del tempo
oltre la riscoperta di sé:
un viaggio interiore
che rivela il continuo divenire delle emozioni
sospese in un tempo senza tempo
a desiderare l’assoluto.

Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino

Otto milioni Recitazione 2019 classifica finale pdf

Codice Artista Titolo brano Voti Premi
BR43 Chiara Pavoni Erotismo, sì! 860 1° Premio
BR04 Antonio Mencarini Il volo verticale 269 2° Premio
BR17 Katia Massaro In un carcere ammazzano un uomo 227 3° Premio
BR01 Adriana Iftimie Ceroli Ombra Rossa 220
BR44 Chiara Pavoni Volteggio 131
BR14 Giuseppe Lorin L’estate con la parrucca 106
BR22 Nicola Pantalone ta 90
BR05 Antonio Mencarini L’inganno d’Ignazio 90
BR39 Manuel Panizza Temerario 89
BR07 Carmen Auletta L’aspra vicissitudine 73
BR02 Alessia Palomba Eppure tu 73
BR41 Manuel Panizza Segni 70
BR30 Michela Zanarella Domani all’alba 67
BR36 Peter Ciani Rimuovo licheni 59
BR10 Don Backy Io forse ladro 52
BR25 Massimo Colella Alla carezza gelida 52
BR16 Itala Cosmo Ceri nel buio 51
BR23 Nicola Pantalone Quel giorno 51
BR32 Giuseppe Lorin Equivoco 50
BR24 Katia Massaro Stop and go 49
BR35 Peter Ciani Sono quella cornice vuota 49
BR40 Carmela Di Lustro Non rubate la mia vita 37
BR18 Lucia D’Ambra E sento bestemmiare il cielo 34
BR42 Salvatore Ronga La forza di Ignazii 32
BR29 Tiziana Mignosa Agli angoli degli occhi 28
BR09 Daniela Baldassarri Nel buio, donna 25
BR20 Luciano Somma Perché andiamo 22
BR26 Massimo Colella Non fosti pioggia 21
BR28 Nunzia Zambardi Cicala – formica 15
BR31 Viktor Mishin Promo 14
BR27 Nunzia Zambardi La frana e noi 13
BR34 Maria Calise Nel manto unisono 12
BR06 Carmen Auletta Intorno a Mezzanotte 11
BR11 Don Backy Più fine che amore 11
BR19 Lucia D’Ambra L’ultima rivista in voga 11
BR21 Luciano Somma Parliamo sotovoce 11
BR08 Daniela Baldassarri No, no 10
BR12 Eduardo Cocciardo Eppure tu 10
BR13 Eduardo Cocciardo T’azzannano 10
BR15 Itala Cosmo Bagna la pioggia 10
BR33 Maria Calise Ancora hai voglia 10
BR37 Enrico Pietrangeli La zingara 10
BR38 Salvatore Ronga I tuoi occhi 9
BR03 Alessia Palomba Non sono io il suo dannato problema 2


BR43 Chiara Pavoni – Erotismo, sì!

BR43 Chiara Pavoni legge la poesia “Erotismo, sì!” scritta da Bruno Mancini

BR43 Chiara Pavoni – Erotismo, sì!

Dalla raccolta di poesie “Erotismo, sì!” (2012 – 2017):
Il brivido più lungo

Ti vedo seduta ogni giorno.
Una mano gingilla tra i riccioli
accarezzandoti la gola.
Il cavalletto attende le curve le tinte le forme.
A volte una coda di auto rallenta il percorso del bus.
Ed io ti guardo fremere per un attimo più lungo.

Ti voglio sdraiata una notte.
Una mano gingilla sul mio petto
accarezzandomi innocente.
Il calice attende le bollicine dello sballo.
A volte un sorriso ferma del tutto il tempo,
ed io ti guardo nuda, prima del brindisi più lungo.

Tunnel dietro la curva.
Un attimo e tu già mostri
avvinto il prima con il dopo.
Il buio mescolerà per noi il sogno e la realtà.
A volte, stavolta, vincente è la passione,
e tu m’inviterai al brivido più lungo.

BR04 Antonio Mencarini – Il volo verticale 2° Permio

Vota il seguente brano finalista della sezione “Recitazione” del Premio “Otto milioni” 2019 ideato da Bruno Mancini ed organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA

BR04 Antonio Mencarini legge la poesia “Il volo verticale” scritta da Bruno Mancini


BR17 Katia Massaro – In un carcere ammazzano un uomo

BR17 Katia Massaro legge la poesia “In un carcere ammazzano un uomo” scritta da Bruno Mancini

 

Il Dispari 20191111 – Redazione culturale

Il Dispari 20191111

Il Dispari 20191111 – Redazione culturale

Editoriale | “Ambiguità” al Bookcity 2019

Il prossimo 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM di Milano, DILA presenterà l’evento “Otto milioni” il cui focus sarà l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li pubblicheremo tutti in questa pagina augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Come i cinesi volume secondo

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/come-i-cinesi-volume-secondo/paperback/product-470704.html

IL RACCONTO
Ambiguità – Capitolo 5°

Il tempo seguente venne avanti con incollato ad ogni attimo un dubbio, lo stesso dubbio, sempre lo stesso dubbio, che simile ad un galoppo, avvicinandosi l’ora, attecchiva con percussioni più rapide e sonore alla radice del mio sistema nervoso.
Seduto, le gambe per propria scelta vibravano con moto sempre più accelerato, la vista della porzione di strada affollata che per anni mi aveva affascinato nella varietà e nella moltitudine di abbigliamenti, personaggi, situazioni, sembrava come stamparsi, fotografata, ad ogni ritorno del dubbio.
Se c’era il dubbio non c’era altro, solo fissità ed i miei arti vibranti.
Lo stesso dubbio sembrava pretendere la propria esistenza, dileguandosi dopo comparse che sempre più brevi si imponevano giungendo con maggiore frequenza. Troppo brevi per consentirmi di prendere una decisione, troppo frequenti per liberarmene.
è tutto un bluff; aspetto che crolli.
E se arrivo tardi?
È tutto un bluff, aspetto che crolli; le consegno le pagine che ho scritto, e che mi ha visto scrivere dicendole; “Vedi, sapevo già tutto, non hai segreti.”
E se arrivo tardi?
Se tardando a prendere l’iniziativa me la trovo davanti con un saluto di circostanza per una lontananza ormai scontata?
Il dubbio, lo stesso dubbio, sempre lo stesso dubbio, è chiaro, era l’altro.
Era la sostanza, l’identità, l’anima.

Bruno Mancini

Il Dispari 20191111 – Redazione culturale

Savi Galdi: “Ischia è una finestra sul mare”

Savi Galdi è un giovane cantautore di talento.
Ha iniziato a studiare canto all’età di 9 anni e da allora non ha mai smesso di dedicarsi con passione alla musica, alla danza, alla recitazione.
È un artista poliedrico, innamorato della sua terra e della sua professione.
È uscito da poco il suo terzo singolo “Anime a metà”, un brano intenso che affronta il complesso tema dell’amore, tra distanze e ricongiungimenti.
Lo abbiamo incontrato per una breve intervista.

D:- Savi Galdi, quali sono le principali tappe della tua carriera artistica?

R:- Voglio citare la tournée negli USA e in Canada, la partecipazione come vocalist per due anni al Festival di Napoli su rete 4, per quatto anni ho lavorato come ballerino nel programma Amici di Maria de Filippi, poi il musical dal titolo “Il giovane Padre Pio”, dove ricoprivo il ruolo di protagonista.
Devo dire la verità, le esperienze sono state così tante tra televisione e teatro, che ognuna ha lasciato e dato qualcosa di prezioso.

D:- Da poco è uscito il tuo nuovo singolo “Anime a metà”, come lo definiresti?

R:- Anime a metà è un pezzo di crescita.
Il mio terzo figlio.
I brani li definisco figli come tanti artisti, perché in realtà è proprio così.
Qualcosa che esce dalle parti più profonde e intime di noi, mettendo a nudo sempre qualcosa di speciale che si ha dentro.
“Anime a metà” mi ha dato e fatto vivere emozioni forti, mi sta dando grandi soddisfazioni.

D:- Sei di origini campane. Ischia, cosa rappresenta per te?

R:- Io sono orgoglioso di essere campano.
La mia terra non ha eguali.
Ischia credo sia un’isola davvero preziosa con profumi, panorami, storia… che chi non ha mai visitato dovrebbe assolutamente farlo.
La prima volta che ci sono stato me ne innamorai.
Spero di ritornarci presto perché da un po’ che non ci vado per questioni di tempo e lavoro.
Ischia qualcuno l’ha definita una finestra sul mare, è proprio vero… Ischia va visitata e vissuta, perché è stupenda.

Michela Zanarella

Il Dispari 20191111 – Redazione culturale

Santina Amici con DILA al Bookcity 2019

Santina Amici si è laureata in pianoforte presso il Conservatorio di Frosinone “L. Refice”, sotto la guida del M° D. D’Alessio. Ù

Ha seguito un corso di musica d’insieme presso l’Associazione “La Bottega dei Musici” con i Maestri G. Magliocca e A. Bracchi.

Ha svolto attività concertistica in Italia e all’estero in importanti Associazioni musicali quali Cattolica Artistico Operaia, Brutium, Ciac, Umbri, Italia-Cina e Italo-Germanica, e, in Galles, nelle città di Port Talbot, Cwmafan, Castello di Margam.

Ha partecipato alla tournée teatrale “Chanson de Bilitis”, suonando musiche di C. Debussy dirette da S. Aletta, ottenendo consensi di critica nelle pagine culturali d’importanti giornali quali: Tribune, Courier, Guardia.

Ha animato la S. Messa presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli Artisti), di Roma, sotto la direzione artistica di M° Ann Reesn.
Nel novembre 2015, Santina Amici ha partecipato alla cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio di Poesia “Otto milioni” 2015, che si è tenuta nell’isola d’Ischia, eseguendo, tra l’altro, il concerto “Meravigliosamente Retrò”.

Nel suo repertorio ci sono composizioni musicali che spaziano dal sacro al profano, con brani che comprendono musiche che vanno dal periodo barocco a quello contemporaneo.

INFO:
santina.amici@hotmail.com

Reportage fotografico esclusivo:

Alberto Ghirardini dal “Fronte oceanico del Massachusetts”

Alcune belle foto esclusive del “nostro inviato speciale” Alberto Ghirardini che documentano una mattinata settembrina sulla costa Atlantica di Cape Cod: onde, oceano, cieli, sabbia, nuvole, colori, contrasti, panorami, le scritte su sassi, del tutto spontanee del “Kindness Rock Project”, lasciate come souvenir dai villeggianti estivi in spiaggia… ma anche le istruzioni relative al “pericolo sharks/squali”

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Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Il Dispari 20191104

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Il Made in Ischia in viaggio con un “plotone” di Artisti verso il Bookcity di Milano 2019

L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” renderà onore alla prestigiosa occasione di potere esprimere tutta la potenzialità dei suoi progetti culturali organizzando ben tre eventi nel contesto della rassegna internazionale del libro e della cultura #BCM19 giunta alla ottava edizione.

Lo farà in collaborazione con la Casa editrice Eudonna di Mariapia Ciaghi e con l’adesione della testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio che qui ci ospita.

In contemporanea con la gratuita distribuzione del giornale contenente questa pagina, verranno donati alcuni numeri del magazine Eudonna di Mariapia Ciaghi, come preambolo alla presentazione dei libri il cui elenco pubblichiamo in una scheda a parte.

Tutto ciò sarà variamente illustrato dal fantastico “plotone” di Artisti, provenienti anche da Nazioni africane, che ci è gradito omaggiare con le foto che riempiono questa pagina.

Ringraziando il Comitato Organizzatore di Bookcity, brevemente e per chi non lo sapesse diciamo che BOOKCITY MILANO 2019 è una grande festa partecipata dei libri, degli autori, dei lettori e dell’editoria che si sviluppa attraverso incontri con gli autori / reading / laboratori / mostre dal 13 al 17 novembre 2019.

Essa è una manifestazione internazionale dedicata al libro e alla lettura, dislocata in diversi spazi della città metropolitana, che fin dalla prima edizione ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico.

È promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

BookCity Milano è sostenuto da Intesa Sanpaolo (main partner), da Esselunga (premium partner), da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia. Partecipano inoltre SEA – Società Esercizi Aeroportuali, Borsa Italiana, Treccani Cultura, ATM, Burgo Group, Enel, Pirelli, Federazione Carta e Grafica, Fondazione AEM, Gruppo San Donato, Arclinea, V-Zug, Volvo, Flou, Lavazza Flagship Store, Intesa Sanpaolo Assicura, Rotolito, Messaggerie Libri, Action Aid (Charity partner), Bird&Bird, Campari. BookCity Milano è realizzato sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, in collaborazione con AIE (Associazione Italiana Editori), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ALI (Associazione Librai Italiani) e LIM (Librerie Indipendenti Milano).

Bruno Mancini

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

1 Adriana Iftimie Ceroli

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

2 Alessandro Olla

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

3 Angela Maria Tiberi

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

4 Benito Corradini

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

5 Benmaiza Mohamed

6 Bruno Mancini

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

7 Chiara Pavoni

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

8 Dalila Boukhalfa

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

9 David Wilkinson con la moglie Caterina Dominici

10 Domenico Umbro

11 Flora Vona

12 Fouad Dahmani

13 Hadrig Abdekljadhe

14 Ishak Zeerrout

15 Larachiche Mohamed

16 Lucia Marchi

17 Lucilla Trapazzo

18 Maria Luisa Neri

18 Maria Luisa Neri

20 Matteo Tuveri

21 Moahmed Aomer

22 Mohamed Larachiche

23 Paola Occhi

24 Pierluigi Albertoni

25 Raffaele Pagliaruli

26 Ricardo Nicolai

27 Roberto Prandin

28 Santina Amici

29 Seyyd Ali

30 Silvana Arbia

31 Silvana Lazzarino

Il Dispari 20191104 – Redazione culturale

Evento n. 1

Italia – Africa. Cascina Casottello Sala Musica Via Fabio Massimo, 19 15/11/19 ore 16:00

Protagonisti:

Bruno Mancini, Dalila Boukhalfa, Angela Maria Tiberi, Silvana Arbia, Paola Occhi, Larachiche Mohamed, Domenico Umbro, Raffaele Pagliaruli, Amri abdeldjalil

Libri:

Sinfonia con l’Africa – AAVV – Traduzioni Dalila Boukhalfa, Bruno Mancini, Liga Sarah Lapinska; Game of love in Sermoneta – Angela Maria Tiberi – Traduzioni di Liga Sarah Lapinska, Bruno Mancini;
Signes – Bruno Mancini – Traduzione di Dalila Boukhalfa;
Una pagina, un’emozione – AAVV – A cura di Bruno Mancini e di Roberta Panizza;
Penne Note Matite – AAVV – A cura di Bruno Mancini e di Roberta Panizza.

Evento n. 2

Premio Otto Milioni 2019. SIAM – Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri Aula Magna via Santa Marta 18, Milano 16/11/19 10:30:

Protagonisti:

Bruno Mancini, Maria Luisa Neri, Angela Maria Tiberi, Mariapia Ciaghi, Flora Vona, Santina Amici, Domenico Umbro, Adriana Iftimie Ceroli, Dalila Boukhalfa, Silvana Lazzarino, Raffaele Pagliaruli, Roberto Prandin, Stefano Degli Abbati

Libri

Magari un’emozione – AAVV – Illustrazioni di Mario Ceroli – A cura di Bruno Mancini;
Promo uno – Bruno Mancini;
La sagra del peccato – Bruno Mancini;
Il furto della foto di Maradona – Bruno Mancini;
Otto milioni 2016 – AAVV – A cura di Roberta Panizza e di Bruno Mancini

Evento n. 3

Il Sextante, Eudonna, il Dispari, DILA. SIAM – Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri Aula Magna via Santa Marta 18, Milano 17/11/19 14:00:

Protagonisti

Bruno Mancini, Lucilla Trapazzo, Alessandro Olla, Lucia Marchi, Matteo Tuveri, Pierluigi Albertoni, Micaela Bertolfìdi, Mariapia Ciaghi, Jeanfilip, Maddalena Foschetti, Eleonora Corti, Michele Benvenisti, Sveva Corallo, Alessandro Rosace, Federico Casazza

Libri

Trentagiorni – Lucilla Trapazzo – Foto di Aldo Sacco;
Erotismo, sì! – Bruno Mancini;
Pioggia inversa – Matteo Tuveri con illustrazioni di Antony Fachin;
Granelli di sabbia – Lucia Marchi con opere di Jeanfilip;
De amicitia cum Roma complice – Micaela Bertoldi;
Testi teatrali – Pierluigi Albertoni.

Dispari 20191028 – Redazione culturale

Dispari 20191028

Dispari 20191028 – Redazione culturale

Editoriale | “Il libro di Sonia” al Bookcity 2019

Il prossimo 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM di Milano, DILA presenterà l’evento “Otto milioni” il cui focus sarà l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li pubblicheremo tutti in questa pagina augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Come i cinesi volume primo
http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/come-i-cinesi-volume-primo/paperback/product-470699.html
IL RACCONTO
Il libro di Sonia – Capitolo 1°

[…] Gino smise di leggere, le giunse accanto, pose una mano sulle dita infreddolite, e, con l’altra, calmò lo svolazzo dei capelli poggiandoli accanto al viso.

Io c’ero.

Restavo seduto, nello stesso scompartimento dal quale Gino si era alzato, fingendo il più assoluto disinteresse per i loro movimenti, così come non avevo fatto intendere di percepire l’inquietudine che l’aveva sommersa, e la voglia d’ignoto in cui si era immerso, fusi nell’istante in cui il nostro imprevisto incontro, pur senza una regia, si materializzò in necessità ineluttabile di un lungo percorso comune.

Tu-Sonia, Gino-io; binomi esistenziali a scelta negli ampi confini del normale-anormale, semplice-contorto, intuitivo-logico, sereno-passionale, sempre-perché, tempo addietro scissi dai nuovi rapporti di coppie; amicizie conflittuali dimenticate per un lungo reciproco silenzio; per caso di nuovo faccia a faccia.
Sonia-Gino, tu-io; talee.

Accarezzare attraverso uno sguardo le forme di Sonia e sentirle fremere al pensiero che scelgo te a simbolo, e curare i particolari di una seduzione tanto subdola nella gestualità quanto attesa, sfacciata nei contenuti perché voluta tale e pure agghiacciante, appiccicosa, paralizzante, e percepire, nel folle autocontrollo del camaleonte che attende, il brivido appagante di un do-re-mi-fa sempre più acuto nell’inno alla catarsi, esasperava, di contro, il malessere invadente per non averti lasciata a Gino per sempre, ed aver impedito quindi che, tu, potessi sopportare e gestire anche il vostro lento declino.

Bruno Mancini

Dispari 20191028 – Redazione culturale

Franco Di Carlo: “L’incontro con Pasolini…”

Liliana Manetti, opinionista di questa redazione, ha ottenuto da Franco Di Carlo, poeta, professore e critico letterario, in esclusiva per il Dispari, questa intervista della quale abbiamo pubblicata la prima parte in data 21/11.
Ringraziamo entrambi per la cortese disponibilità e siamo certi che questo incontro sarà prodromo di notevoli collaborazioni nel solco dell’arte e della cultura.

Liliana Manetti intervista Franco Di Carlo
Parte seconda

D- Il critico letterario Giorgio Linguaglossa si è occupato molto delle sue opere e ha illuminato ed elogiato molto la sua poesia in diversi articoli, come ad esempio in “Della Rivelazione” del 2013. In tale articolo cosa andava a sottolineare il noto critico?
R- Sicuramente Giorgio Linguaglossa tra i critici e i poeti nell’ultimo ventennio è stato quello che si è occupato di più, e più a fondo, della mia opera e non solo poetica. Nel 2002 ha scritto un saggio critico introduttivo alle poesie de “Il nulla celeste”, ma è intervenuto anche su miei saggi critici su Tasso e Leopardi, Pasolini e sulle mie recenti raccolte poetiche: “Della Rivelazione” e “La morte di Empedocle”.

D-Hanno parlato di lei e si sono occupati della sua opera nomi molto noti come Pier Paolo Pasolini. Guardando la foto che la ritrae insieme a Pier Paolo Pasolini, vuole raccontarci il modo in cui Pasolini le ha parlato della propria opera poetica, ed indicarci anche qual è, tra le poesie che lei ha dedicate a Pasolini, quella che, a suo parere, rispecchi meglio la figura di intellettuale di Pasolini, contro ogni tipo di omologazione sociale dalla quale sempre più veniamo schiacciati in questa società moderna in crisi?
R- Ricorderei tra i vari scrittori alcuni molto cari: Dario Bellezza, Lea Carducci, Gualtiero de Santi, Remo Pagnanelli, Oreste Macrì, Giuliano Manacorda, Nelo Risi, il filosofo Emanuele Severino, Mario Miccinesi ecc.
L’incontro con Pasolini, e quindi la sua conoscenza diretta, avvennero l’11 gennaio 1975. Mi ero
appena laureato nel dicembre 1974 e tramite la collaborazione di Giuliano Manacorda (di cui ero
diventato assistente universitario), contattai Pasolini e sua cugina Graziella Chiarcossi.
Si stabilì la data dell’incontro pubblico nella Biblioteca di Genzano di Roma. Io naturalmente avevo letto e studiato le opere fino ad allora pubblicate da Pier Paolo Pasolini.
Feci un lungo intervento critico sull’opera di Pier Paolo Pasolini (che pubblicai diviso in tre parti sulla rivista “Punto Interpretativo” nel 1976) che il poeta apprezzò molto, congratulandosi con me per l’analisi puntuale ed esaustiva dell’intera sua opera.
Purtroppo Pasolini non poté fare lo stesso con le mie poesie che io iniziai a pubblicare solo nel periodo 1977/79.
Diverse mie poesie sono ispirate all’opera di Pasolini (poi pubblicate ne “Il nulla celeste”, in “Della
Rivelazione” e nella più recente raccolta “La morte di Empedocle”(vedi la poesia “La libertà espressiva”).
Le più significative sono due: “Necrologio” e “Come in un racconto giallo” in quanto, insieme ad altre, rappresentano e manifestano il sottile connubio vita-morte-rinascita nel progetto del Mistero presente delle opere di Pasolini.
Naturalmente i numerosi interventi di Pier Paolo Pasolini, tutt’ora inediti, che fece a Genzano l’11/1/1975 costituiscono un vero e proprio documento storico che io pubblicherò in appendice al mio prossimo volume “Pasolini critico”.

D- Conosce l’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” ed è mai stato ad Ischia?
Vorrebbe venire nella nostra Isola e, tramite l’Associazione DILA, proporre una sua presentazione di un suo volume, oppure un suo intervento critico sulla nostra Isola?
R- No, sfortunatamente non conosco l’Associazione DILA, ma sì, sono stato ad Ischia, anche se più di 30 anni fa, invitato da un amico. Ero un ragazzo ed ho passato dei giorni delle ferie estive nella vostra meravigliosa isola.
Verrei molto volentieri a conoscere la vostra Associazione DILA appunto, magari, per una presentazione di un mio volume. Grazie infinite.

Liliana Manetti

Tumore al seno, è tornato l’Ottobre Rosa.

Carla Pitarelli: “Sono uscita dal male anche grazie all’arte e al design”.

Anche nel 2019 ottobre è rosa. “Ottobre Rosa” è infatti il nome dato al mese dedicato alla campagna di prevenzione e informazione sul tumore al seno.

Sono stati tanti gli eventi in tutta Italia dedicati dalle associazioni e non solo per questa iniziativa. In questo twitterone vogliamo dare brevemente la testimonianza di Carla Pitarelli, donna immersa nell’arte e ne disign da sempre che è riuscita a superare la malattia brillantemente anche grazie al benessere psicologico dovuto al suo impegno artistico.

Come?

Ha creato oltre a dei bellissimi quadri di luce illuminati da LED, anche un progetto di designer dopo i suoi interventi, ben tre recidive: questo progetto si chiama Cristalbra, ed è un reggiseno bustino bendaggio ideato insieme al chirurgo dell’ospedale di Tor Vergata di Roma che l’ha curata che corrisponde ad un aiuto fondamentale per il post operatorio delle donne con questa malattia, un aiuto per affrontare facendosi una coccola anche all’insegana della comodità e praticità, quel periodo cosi’ delicato ma anche salvaguardando anche la propria femminilità.

Carla Pitarelliinoltre si è battuta per proteggere il suo prodotto con dei brevetti italiani europei ed internazionali, e inizialmente ha autoprodotto il suo progetto facendo leva solo sulle sue forze.

Anche quelle economiche. Tutte.

E’ una donna davvero fuori dal comune, un esempio di come attraverso la forza di volontà e investendo nelle proprie risorse e passioni si può uscire anche dai periodi più bui.

Carla ci ha così confidato: “E’ stata una cosa molto naturale creare Cristalbra, ma non semplice. E’ stata una conseguenza del mio cancro al seno: o meglio un’ispirazione che è venuta dal momentopiu’difficile della mia vita, il carcinoma al seno. E’ scaturito dalla mia esigenza di dare un messaggio molto forte per aiutare partendo da me stessa a tutte le donne che hanno il mio stesso problema e questa mia scelta mi ha dato un motivo per continuare a lottare. Cristalbra è stato la svolta della mia vita. Ma farlo accettare come progetto utile è per me tutt’ora difficilissimo”.

Liliana Manetti.

 

DILA

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Bruno Mancini