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Il Dispari 20190520 – Redazione culturale
Il Dispari 20190520
IL MONDO CHIEDE PACE
Da Sermoneta le risorse territoriali collaborano con DILA per la pace
Domenica 12 maggio nell’ambito della XXIV Rassegna Maggio Sermonetano, ricca di artisti, concerti, incontri di cultura, laboratori di robotica per bambini, spettacoli di strada, nell’antica Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita sulle rovine di un tempio pagano dedicato alla dea Maia, il Presidente delegato per la Regione Lazio dell’Associazione Internazionale “Da Ischia L’Arte – DILA”, Angela Maria Tiberi, ha organizzato un bellissimo pomeriggio per parlare di Pace, Ambiente, Veganesimo, Salute, Inquinamento, Valori, Territorio, Amicizia, insieme all’Assessore all’istruzione, politiche educative e formative del Comune di Sermoneta, Mafalda Cantarelli.
Ospiti della kermesse diversi personaggi della cultura, tra cui l’architetto Alfonso Gurreri, Giuliana Sodano e Andrea Del Buono che hanno sottolineato la necessità della tutela della salute così come nella Terra dei Fuochi anche nel territorio pontino.
Il ricercatore dott. Del Buono ha parlato dei suoi studi relativi alle caratteristiche metaboliche dei chelanti vegetali, piante capaci di “pulire” il terreno inquinato.
L’architetto Gurreri ha ricordato l’importanza, la storia e la bellezza dei nostri territori, maltrattati e contaminati ogni giorno da veleni e discariche abusive, che potrebbero vivere di turismo, grazie ai numerosi e bellissimi reperti antichi come la Coppa di Nestore, conservata a Ischia, che invita l’uomo al piacere del vino e dell’amore.
Natalina Stefi ha letto una poesia di rara forza sulla necessità di accordo tra persone e popoli.
Anche io ho letto una poesia dialettale “Ermonno more” e ho auspicato un mondo vegano per l’armonia universale.
Enzo Casagni, Ambasciatore DILA per il Libano ha letto diverse poesie di una poetessa libanese.
Intensa la testimonianza dello scrittore Giuliano Moretto.
Il giornalista Rino Sortino ha sottolineato quanti e quali personaggi di valore hanno vissuto e amato il nostro territorio.
L’Ambasciatore Popular messicana, Cecilia Salaices ha rimarcato che tutto il mondo è terra dei fuochi, anche il Messico, e si è soffermata ad illustrare il valore della donna rappresentata nel suo paese dalla grande pittrice Frida Khalo.
Le pittrici Milena Petrarca e Flora Rucco hanno esposto diversi lavori, molti ispirati alla pittrice messicana, altri a personaggi del cinema italiano e alla donna in generale.
I meravigliosi dipinti delle due sensibili e brave artiste hanno dato un tocco di colore e forti emozioni alle mura della chiesa medievale.
La cantante lirica Floriana Pinto ha allietato il pomeriggio con diversi intensi canti napoletani, accompagnata dalla bella chitarra di Mimmo di Francesco.
Flora Rucco ha raccontato ad un pubblico attento e innamorato che a Procida è stato organizzato il primo museo delle Donne del Mediterraneo.
La prof. Sabrina Fardello ha raccontato l’impegno con i suoi alunni per la coscienza ecologica e il rispetto della natura.
Il poeta Gianfranco Giannini ha letto una bella poesia che auspica pace nella meravigliosa terra di Palestina e Israele, e il suo bambino, Riccardo, ha letto i suoi giovani pensieri poetici che sono stati particolarmente apprezzati dalla preside Marina Adamini dell’ IC. di Borgo Faiti, che ha spiegato quanto sia importante per i nostri giovani imparare sì le competenze digitali, ma anche quelle sociali e civiche, per attuare un futuro sostenibile e vivibile per tutti.
Angela Maria Tiberi ha recitato la poesia “Giovane Apache” tratta da volume “Io fui mortale” di Bruno Mancini in cui viene descritta la solitudine del giovane Apache incompreso dal mondo, e come l’ombra dell’autore ogni notte sarà con lui nel deserto della solitudine.
Si è soli nel mondo se non ci tendiamo la mano nell’amore.
Ha letto inoltre il Manifesto della Pace con cui Bruno Mancini chiama tutti gli artisti ad essere attivi nella scena sociale e a condannare in modo unanime razzismo, mafie, abusi di potere e speculazioni di ogni tipo, che sono guerre contro l’umanità, spronando gli artisti affinché “innalzino lo stendardo della pace” combattano e contrastino con ogni mezzo non violento ”… tutti coloro che hanno voluto, vogliono o vorranno intingere le penne d’oca utilizzate per la scrittura della parola PACE in calamai pieni delle lacrime dei popoli affamati, oppressi, schiavizzati, così come nel sangue innocente dei morti sul lavoro.”
La Tiberi ha messo in evidenza le immagini della mostra di arti grafiche “L’eco della pace” presentate il 20 settembre 2018 presso la Galleria Micro di Paola Valori a Roma nel progetto posto in essere da Maria Pia Ciaghi (Sextante editore) in collaborazione con DILA.
Ha parlato di CUSIV (acronimo di Cooperativa Uniti SI Vince), cioè la programmata costituzione di una cooperativa delle Associazioni atta a promuovere pace e progresso sociale.
Ha parlato anche di tante altre associazioni che collaborano con la DILA.
Ha evidenziato le antologie artistiche della serie “Otto milioni”, la rivista Eudonna, il quotidiano “Il Dispari”, la rivista del Cenacolo Accademico Europeo Poeti nella Società e il giornale AltIrpinia, concludendo il suo intervento con l’invito a partecipare al secondo incontro che avverrà il 19 maggio alle 16,30, per parlare ancora di pace, sempre nella Chiesa di S. Michele Arcangelo dove sono attese la scrittrice Assunta Gneo, la prof. Gea Palumbo, molti poeti, scrittori ed importanti risorse del territorio, tra cui la Corale di Pontinia diretta dal maestro Roberta Cappuccilli.
La mostra artistica di Petrarca e Rucco resterà aperta fino al 19 maggio.
Gentile e delicata padrona di casa, Angela Maria Tiberi ha terminato ringraziando i presenti, Bruno Mancini presidente DILA, Gaetano Di Meglio direttore del giornale Il Dispari, il presidente dell’Associazione Maggio Sermonetano Massimo Gentile, e ricordando i cari collaboratori Giovanni Monti, e Pierluigi Coggio ambasciatore DILA che ha presieduto e garantito il buon andamento dell’evento.
Sermoneta 14 maggio 2019
Lucia Fusco
Il Dispari 20190429 – Redazione culturale
Il Dispari 20190513
Editoriale
RiTratti : 7 donne si raccontano
L’identità è un bisogno fondamentale dell’essere umano che si costruisce sull’esperienza.
Questa contribuisce alla creazione di STORIE di vita in cui confluiscono memorie, emozioni, origini, cultura.
La mostra RiTratti ruota intorno a sette donne come CENTRO della comunità, vettori di cambiamento, snodo di linguaggi e competenze.
La mostra evidenzia il rapporto di sette donne con il territorio di Roma e rileva il mutamento dell’identità femminile, così come essa è andata cambiando dagli anni sessanta (identità italica di Pasolini) ad oggi (identità internazionale).
RiTratti è il vernissage dell’artista Mimmo Martorelli, progetto realizzato in collaborazione con Il Sextante di Mariapia Ciaghi che, partendo dal libro fotografico Donne di Roma di Pasolini, ne ha allargato i confini sino a mettere insieme donne di tutto il mondo che sono riuscite a determinare cambiamenti significativi nelle loro vite e nelle comunità romane.
Martorelli ha realizzato 7 installazioni di 2×2 metri che rappresentano altrettante donne viventi, iconiche e contemporanee in un reading interpretato dagli attori Danilo Vanella e Federica Bassetti e curato dal critico Massimo Sgroi.
La mostra è sviluppata per suscitare un’atmosfera inclusiva grazie all’unione di immagini con le parole delle interviste -realizzate ed elaborate dalla giornalista e regista Mariapia Ciaghi- alle donne protagoniste dei ritratti inediti.
Le sette donne protagoniste sono:
Maria Victoria Arenillas – ARGENTINA; Dalila Boukhalfa – ALGERIA (Presidente della Sede operativa in Algeria dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”); Emilia De Gennaro -ITALIA; Ana Maria Petrova Ghiuselev – BULGARIA; Adriana Iftime Ceroli – ROMANIA (Poetessa, Opinionista della testata giornalistica Il Dispari di Gaetano Di Meglio, nonché Presidente della Sede operativa in Romania dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”); Nazareth Romero – SPAGNA ; Sumi Jo – COREA.
Sono loro i personaggi iconici che, come detonatori di un accadere, incontrano il sentimento del sublime associato a quello del dolore… esattamente nel punto in cui il soggetto viene in contatto con i propri pensieri profondi, rovesciandoli verso l’esterno.
Ed è proprio la fascinazione della città di Roma, determinate virus mutogeno, che provoca questo accadere.
Al di là della soggettiva forza estetica della città e delle personali attitudini, vale la pena di intraprendere il viaggio con Mimmo Martorelli e con queste sette donne straordinarie verso l’inconoscibile mutazione urbana, sociale e poetica del terzo millennio.
Per Francesca Cioffi, fondatrice di IPACS, il racconto di sette donne è “… Il filo conduttore del progetto istituzionale che si articola in due fasi, la prima che si è svolta il 6 aprile con l’evento 7 Direttori si raccontano in cui il focus è lo sviluppo di competenze delle Istituzioni, e la seconda che fa da ponte verso l’area sociale usando il linguaggio universale dell’arte, enfatizzando il ruolo nevralgico delle donne nelle comunità.”
Per Mariapia Ciaghi, organizzatrice di eventi culturali e artistici internazionali e titolare di il Sextante (Casa editrice che pubblica le antologie Made in Ischia della serie “Otto milioni”), passare alla concretezza di una linea culturale effettiva significa “… Far avanzare lo sviluppo del progetto interculturale RiTratti di donne su due linee parallele: da una parte, il riconoscimento delle diversità, il rispetto delle tradizioni, l’atteggiamento paritario, l’apprezzamento del valore aggiunto e della novità che le differenze apportano al patrimonio comune; dall’altra, il confronto, la crescita collettiva, la costruzione e la ricerca di punti di vista condivisi, il riconoscimento e l’esperienza di una condizione che tutti ci accomuna, per il semplice fatto di vivere nel medesimo spazio e nella stessa congiuntura.”
La mostra RiTratti aprirà i battenti il 25 maggio al Museo Crocetti (Via Cassia, 492) e si concluderà il 6 giugno.
Mariapia Ciaghi, Dalila Boukhalfa e Adriana Iftimie Ceroli saranno a Ischia, tra fine maggio e inizio giugno, per presentare alcune loro proposte editoriali, culturali e sociali durante una serie di eventi organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” con la partecipazione di Gaetano Di Meglio direttore di questa testata giornalistica.
A Sermoneta, DILA ha coinvolto un gran pubblico con “Le risorse territoriali collaborano per la pace”.
Ieri, nell’ambito degli eventi inseriti nel “Maggio sermonetano”, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato “Le risorse territoriali collaborano per la pace” al cospetto del pubblico della grandi occasioni presente nella Chiesa di San Michele Arcangelo in Sermoneta,
Con la Presidenza di Pierluigi Coggio, il programma è stato organizzato e condotto da Angela Maria Tiberi (Presidente DILA sede Operativa Lazio), con la partecipazione di Flora Rucco, Milena Petrarca, Assunta Gneo, Lucia Fusco, e numerosi collaboratori dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, del quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, della Casa Editrice “Il Sextante” di Maripia Ciaghi e del magazine trimestrale “Eudonna”.
Vi hanno partecipato le Associazioni: CENACOLO ACCADEMICO EUROPEO POETI NELLA SOCIETÀ, NUOVO CENACOLO DELLA POESIA DI APRILIA, ACCADEMIA ITALIA AUSTRALIA A.L.I.A.S., MAGNA GRECIA LATINA NEW YORK, IBEDARTPEACE, LA PULCE LETTERARIA, FONDAZIONE INTERNAZIONALE SILVANA ARBIA, ALTIRPINIA, CLUB UNESCO DI LATINA.
Sono stati presentati i poeti e le poetessa: FLORA RUCCO, MILENA PETRARCA, MARIA LUISA PETRONI, GIANFRANCO GIANNINI, RICCARDO GIANNINI, LUCIA FUSCO, NATALINA STEFI, GIOVANNI ROTUNNO, ANGELA MARIA TIBERI, VINCENZO CACCAMO, ENZO CASAGNI, ADRIANA IFTIMIE CEROLI, ROBERTA PANIZZA, BRUNO MANCINI.
“Le risorse del territorio” hanno proposto le loro iniziative affidandole alle presentazioni di: ARCH. ALFONO GURRERI, ARCH. ANDREA RICCI, DOTT. RICERCATORE ANDREA DEL BUONO, FELICE CAVANI I.C. “N°12” DI BORGO FAITI, PROF.SSA MARINA
ARAMINI, ANGELO VALERIO, MASSIMO SALVINI, GINO DI PROSPERO, PROF. GIUSEPPE LATTANZI, LATINA FLASH – RINO DOTT. MAURO MACALA SORTINO, ENZO CASAGNI, AURELIO MAZZAROPPI, CARLO QUATTROCCHI AVIS SERMONETA, ARCHEO CLUB SERMONETA, SABRINA FARDELLO, ASSOCIAZIONE LATINA LIRICA, FLORIANA PINTO, AMBASCIATORE POPULAR MESSICO CECILIA SALAICES, PIETRANTONIO DI LUCIA.
Nelle prossime edizioni di questa pagina ci dilungheremo nel riportare idee, discorsi, testi, commenti e fotografie dell’evento.
“Promo uno” di Bruno Mancini – Sesta puntata
Continuiamo a pubblicare, in anteprima e in ordine alfabetico, tutte le poesie inserite in “Promo uno” che è un’antologia composta da 52 poemi tratti da tutte le raccolte edite da Bruno Mancini: Davanti al tempo (1964); Agli angoli degli occhi (1966); Segni (1988); Sasquatch (2000); La sagra del peccato (2006); Incarto caramelle di uva passita (2007); Non rubate la mia vita (2008); Io fui mortale (2010); La mia vita mai vissuta (2013); Non sono un principe (2014).
Dalla raccolta “Davanti al tempo”
Davanti al tempo
Vanire in dolcezza di forma,
sospesa apparenza,
nel gorgo di volute fughe
è l’ultimo ponte.
E tutto si genera nuovo
sparso tra fossili addii.
Poi l’ombra assorbe.
“Ora che odi
lo schiudersi del labbro
stimoli palpiti inganni”.
Acuminata nullità
passione senza pensiero.
Dalla raccolta “Incarto caramelle di uva passita”
Domani all’alba
Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni semplici
e il fascino del brusio
mi spinge lontano, fino.
All’attimo che colsi,
morbida,
perlate di rugiada
forse le labbra
forse le bacche rosate
al culmine dei seni.
°———°———°———
Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni turbolente
e lo struscio di carta contorta
mi spinge lontano, fino.
Ai giochi tra i muschi,
morbida,
in un taglio di luce
forse le dita
forse le labbra rosate
al culmine dei sensi.
°———°———°———
Incarto caramelle
di uva passita
con sensazioni allucinanti
e lo sfascio di stagnola stracciata
mi spinge lontano, fino.
Al soffio spento,
morbida,
domani all’alba
forse una rete
forse le dita rosate
attanagliate al collo.
Il Dispari 20190506 – Redazione culturale
Il Dispari 20190506
Editoriale
DILA – IL Dispari – Il Sextante – Eudonna nel palinsesto del Maggio sermonetano
Si svolgerà dal 5 Maggio al 26 Maggio 2019, nello stupendo scenario di uno dei borghi medioevali meglio preservati dalla speculazione edilizia e più conosciuti in Italia e all’estero, il programma voluto dall’Associazione “Maggio sermonetano” sostenuto dalla civica Amministrazione comunale, dalla locale pro loco e da un notevole gruppo di sponsor che, almeno in quella parte d’Italia, sono ben lieti di accompagnare i processi artistici verso una visibilità internazionale.
Con l’organizzazione e la direzione artistica di Massimo Gentile, Guido Di Falco, Francesco Monti; illustrazioni di Misfoh Wallace; grafica di Francesca Cocco; ufficio stampa di Stefano Cortelletti e con la collaborazione di Elvio Cesarano, Pietro Melia, Antonella Stemperini, Anna Maria Gentile, Angelica Minieri, Lidano Cantarelli, Veronica Tecchio, Mauro e Paolo Sezzi, Carol Yaple, Richard Klass, Sebastian Coluzzi, Marco Cambon, Gabriele Fusco, Gjovanna Faggiani, Reginaldo Falconi, Alfredo Pisano, Unitre Sermoneta, Centro Anziani e la Fondazione Caetani; diverse decine di artisti esibiranno la loro Arte tra piazze e palazzi,
All’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” è stato concesso il privilegio di entrare a far parte del calendario della manifestazione con ben due eventi che si svolgeranno domenica 12 maggio e domenica 19 maggio, a partire dalle ore 16.30, nell’antica Chiesa di San Michele Arcangelo.
“Le risorse territoriali collaborano per la pace”, è questo il titolo del programma DILA organizzato e condotto da Angela Maria Tiberi (Presidente DILA sede Operativa Lazio) e da Pierluigi Coggio, con la partecipazione di Flora Rucco, Milena Petrarca, Assunta Gneo, Lucia Fusco, e numerosi collaboratori dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, del quotidiano “Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, della Casa Editrice “Il Sextante” di Maripia Ciaghi e del magazine trimestrale “Eudonna”.
Ingresso libero, il microfono sarà aperto, previo accordo telefonico, per tutti gli interventi di carattere artistico, culturale e sociale.
Vi aspettiamo e, certamente, anche nelle prossime settimane vi terremo informati sul proseguimento dell’iniziativa.
Info: emmegiischia@gmail.com – Cell: 3914830355 (ore 12-23).
Bruno Mancini
Liga Sarah Lapinska intervista, in esclusiva per Il Dispari, Miguel Pinero
Miguel Pinero, artista venezuelano, ha partecipato a molte edizioni del Premio “Otto milioni” ottenendo lusinghieri piazzamenti ed alcune sue opere di arte grafica sono state pubblicate nelle antologie Made in Ischia presentate, dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, alle ultime edizioni del Bookcity di Milano nelle pubblicazioni della Casa editrice Il Sextante di Mariapia Ciaghi.
Lapinska:- “Namaste, Miguel!
Nelle tue opere vediamo, per esempio, riflessioni di Pablo Picaso, Gustav Klimt, Raffaello, che non sono certamente copie.
Perché questi artisti sono a te particolarmente vicini?”
Pinero:- “Nei paesi in cui la situazione è tesa, in cui si continuano le guerre classiche, le guerre ibride o le guerre civili la gente di solito capisce meglio il senso di pace.
In paesi più stabili molte persone pensano che guerre o semplicemente tragedie abbiano luogo lontano, nei paesi vicini, ma loro stessi sono troppo ricchi o vivono troppo perfettamente per affrontare improvvisamente un problema inaspettato.”
Lapinska:- “Cosa vorresti dire a queste persone dalla tua esperienza, Miguel?”
Pinero:- “I grandi maestri dell’arte sono fonte d’ispirazione.
Quando la pace è assente, comprendiamo meglio che nella condizione senza libertà e senza giustizia non è facile sviluppare la pace, sia qui, sia su tutta la nostra terra, perché la pace è un diritto universale.”
Lapinska:- “Quando dipingi, senti il bisogno di stare da solo? Di cosa hai più bisogno per creare un’opera d’arte?”
Pinero:- “Per creare ho bisogno solo dei miei pensieri e della mia immaginazione.”
Lapinska:- “Parlaci di te, dei tuoi amici e della tua storia! So che sei un artista. Che cosa altro fai?”
Pinero:- “Sono un dottore in medicina pediatrica.
Sono già in pensione, quindi ora mi dedico all’arte e alla promozione dell’idea della pace nel mondo.
I miei amici sono i colleghi dell’arte e della medicina.
Mi piace la medicina orientale, come lo yoga.
Ho interesse per la filosofia buddista, tge, namaste.”
Lapinska:- “Cosa pensi sia l’amore?”
Pinero:- “Come diceva Albert Einstein, l’energia che muove il mondo e con essa possiamo trasformarci per sempre.”
Lapinska:- “Vuoi dire a me e ai tuoi lettori in Italia come vivono ora le persone in Venezuela? Se vuoi, raccontami una breve storia della tua vita. La tua vita o quella del tuo amico.”
Pinero:- “Attualmente il popolo venezuelano vive in una tragedia provocata dal regime di oppressione.
Abbiamo qui una grave crisi umanitaria. I miei 3 bambini sono andati via dal Venezuela.
Sogno la libertà nel mio paese.
Prego il nostro Signore per un aiuto internazionale che possa farci superare questa ignoranza e questa oscurità. Vorrei che, un giorno, tutte le persone vivessero la vita in pace.
C’è il messaggio di John Lennon: la pace è qualcosa in cui credi, sognando qualcosa che fai, qualcosa che sei e qualcosa che decidi.
Abbraccio cordiale della pace e molte benedizioni!
Namaste!”
Liga Sarah Lapinska
Simbolicamente il mare
Tutto fuoriesce dal mare e tutto ritorna dentro esso: luogo delle creazioni, trasformazioni e rinascite.
Acqua in movimento, il mare simbolizza uno stato intermediario tra le virtù ancora informali e le realtà formali, una situazione ambivalente che appartiene all’incertezza, fosse un bene o un male.
Da qui si dice che il mare è l’immagine o della vita o della morte.
Gli antichi greci e romani sacrificavano tori o cavalli, animali simbolo della fecondità, al mare.
Dalla Bibbia si nota il fatto che si era già a conoscenza del simbolo orientale delle acque primordiale di cui persino gli Dei avevano paura.
Secondo la cosmologia babilonese, Tiamat, cioè il mare, dopo che ebbe partecipato alla creazione degli dei, venne sconfitta e sottomessa ad uno di loro.
Questa vittoria, anteriore alla vita post caos, fu attribuita a Yahve.
Lui doveva padroneggiare il mare coi suoi mostri e i suoi ospiti.
Ecco perché nella Bibbia il mare è spesso considerato una creazione contro la volontà di Dio.
I visionari dell’Apocalisse declamano un nuovo mondo in cui il mare non esisterà più.
Per i mistici, il mare rappresenta il mondo ed il cuore umano, come nido delle passioni e dei peccati: il mare si trova tra noi e Dio.
Per noi invece è un dono, un posto incantevole, sbattuto da tempeste, agitato ma inaffondabile.
Tra poco arriverà l’estate ed io vi auguro di godere del meraviglioso mare dell’isola d’Ischia.