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Il Dispari 2016-01-11
Editoriale
Forse qualcuno di voi ricorderà che in una delle precedenti puntate di questi piacevoli incontri del lunedì avevo accennato a possibili progetti da realizzare con la collaborazione della soprano Paola Occhi, considerando la sua indubbia bravura canora sorretta da un dinamismo difficilmente riscontrabile negli artisti.
Paola Occhi e Santina Amici, infatti, durante la loro pur breve permanenza ad Ischia si son distinte per quella che a me pare essere la più importante prerogativa affinché si possa entrare da protagonisti nella nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Mi riferisco all’umiltà di saper porre in primo piano l’Arte nella sua generalità, tralasciando tutte quelle forme di deleteria vanità personale che comportano l’isolamento dei singoli artisti pur senza aggiungere un qualche valore alla “riconquista del palco di primo piano che compete alla cultura nell’attuale società”.
La soprano Paola Occhi è donna dinamica, impegnata verso lo stesso obiettivo che Roberta Panizza ed io andiamo inseguendo ormai da quasi un decennio.
Per uscire dai concetti e tornare nei fatti, è accaduto che, non appena è rientrata alla sua Mirandola dalla tournée ischi tana, si è subito messa in moto per realizzare quei programmi che avevamo avuto modo di “imbastire” durante la sua permanenza qui da noi.
Non posso illustrare molti dettagli in quanto quasi tutti i progetti sono tuttora in fase di realizzazione, però le notizie che seguono potranno rendere bene l’idea di come stia procedendo a pieno ritmo lo sviluppo di un made in Ischia culturale esportato in Emilia Romagna e a Roma… con prossime destinazioni anche in Basilicata.
Bruno Mancini
MEMORIE D’INCIAMPO
PER NON DIMENTICARE I DEPORTATI AD AUSCHWITZ
Uno dei dramma più grandi vissuti dall’umanità, lo sterminio degli ebrei nei lager nazisti durante il secondo conflitto mondiale, ha lasciato una traccia indelebile negli animi e nei corpi di quanti hanno visto, vissuto e raccontato gli orrori di una tragedia senza precedenti.
Articoli, inchieste, interviste, documentari, film, a distanza di anni hanno raccontato la tragedia della shoah che ha lasciato attonito il mondo intero. Una pagina di storia atroce che non va dimenticata.
A ricordare quanti scomparvero in seguito delle persecuzioni naziste (tra ebrei, politici, militari), attraverso il simbolo “artistico” di una pietra è stato l’artista tedesco Gunter Demnig che a partire dal 1995 a Colonia iniziò a realizzare incisioni su una sorta di sampietrini – dette Stolpersteine pietre “d’inciampo” per immortalare i nomi di quanti furono deportati a Auschwitz: una straordinaria mappa della memoria europea che anno dopo anno si è estesa fino a includere oltre 45.000 pietre.
Luogo deputato per queste opere antimonumentali, ma concrete e tangibili a tenere viva la memoria nel presente, è il marciapiede prospiciente la casa in cui hanno vissuto i deportati. Sul marciapiede sono installate le “pietre d’inciampo”, sampietrini del tipo comune e di dimensioni standard (10×10) sulla cui superficie superiore di ottone lucente sono incisi: nome e cognome del/lla deportato/a, età, data e luogo di deportazione e, nel caso si conosca, anche la data di morte.
Gunter Demnig ha portato questa opera in Italia facendo così entrare il nostro paese a far parte di questo grande circuito internazionale della memoria. è stato dato così inizio al progetto MEMORIE D’INCIAMPO giunto alla settima edizione, che ha visto l’artista tedesco a partire dal 2011 al 2015 posizionare 226 “pietre d’inciampo”. Questa edizione, curata da Adachiara Zevi, promossa tra gli altri da ANED (Associazione Nazionale ex Deportati); ANEI (Associazione Nazionale ex Internati); Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane di Italia; Fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea), IRSIFAR (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza) sarà inaugurata lunedì 11 gennaio 2016 alle ore 12.00 a Roma in Via Po, 42 alla presenza del Presidente del Municipio di Roma II Giuseppe Gerace. Lo stesso giorno Gunter Demnig sarà a Roma per installare 11 Stolpersteine (pietre d’inciampo) in memoria di deportati razziali e politici.
Ad affiancare questa edizione sarà il progetto didattico curato da Annabella Gioia e Sandra Terracina: ogni Municipio coinvolto sceglierà una o più scuole cui affidare una ricerca storica sui perseguitati. In ricordo delle vittime della Shoah anche ad Ischia vi sono stati e vi saranno eventi di grande spessore socio culturale: citiamo la celebrazione della Shoah presso la Biblioteca Antoniana dello scorso anno (27 gennaio 2015) cui hanno partecipato tra gli altri Gaetano Di Meglio e Bruno Mancini Presidente di DILA Associazione Culturale Da Ischia L’Arte.
Silvana Lazzarino
Chiara Pavoni: “Ischia non è solo la bellezza ineguagliabile del suo mare”
Attrice di origini marchigiane, da anni impegnata nel sociale, Chiara Pavoni spazia dal teatro al cinema, dalla televisione alla fotografia come modella, con disinvoltura e professionalità. Dopo un percorso iniziale nella danza studia recitazione, canto e percussioni fino a diventare un’icona del cinema thriller. Da oltre un anno è in scena con un monologo contro la violenza sulle donne “Tragicamente rosso”, diretto da Giuseppe Lorin e sta lavorando a nuovi progetti rivolti a sensibilizzare l’opinione pubblica. La incontriamo per i lettori de Il Dispari e della rubrica “Leggere Cultura”.
Dare voce ad una tematica come il femminicidio attraverso il teatro che cosa comporta nel panorama culturale attuale?
“Nonostante la sempre più evidente espansione di altre forme di comunicazione che hanno generato i media cine-televisivi e l’universo del web, un immenso mare di immagini e messaggi in cui spesso si perde la concretezza e l’emozione artistica, il teatro ha un ruolo ancora molto importante nella società, poiché è tuttora in grado di suggestionare ed plasmare emotivamente ogni anima del pubblico.”
Come viene recepita la violenza dagli spettatori?
“In questo anno in cui le repliche di Tragicamente Rosso si sono susseguite in giro per l’Italia grazie alla bellezza del testo e alla sapiente regia di Giuseppe Lorin ho avuto la possibilità di raccontare una storia verosimile e toccante che sempre ha raggiunto l’anima degli spettatori facendoli commuovere e riflettere su questo tema tanto tragico, scottante e attuale.”
Qual è il tuo legame con Ischia e che cosa rappresenta per te quest’Isola?
“Ischia non è solo la bellezza ineguagliabile del suo mare e la meraviglia incomparabile della sua natura, ma l’isola Verde è già dagli anni 50 il germoglio del genio creativo, un punto di riferimento culturale di rilievo europeo, un crocevia di esperienze, sensibilità e valori che hanno reso questa isola come un punto di incontro di grandi artisti ed intellettuali, una meravigliosa passerella sul mondo, aperta a tutte le culture.”
Il mondo femminile raccontato attraverso l’arte. Sono state e saranno sempre le donne al centro dei tuoi prossimi spettacoli? Qualche anticipazione.
“Prevalentemente mi piace raccontare attraverso il teatro il mondo femminile e nei prossimi mesi continuerò a portare in scena storie di donne, ad ottobre sono stata ospite del Premio Italia Diritti Umani della Free Lance International Press e ho avuto modo di dare voce con l’arte a tematiche delicate, come la violenza e i diritti negati. Continueremo a girare l’Italia con Tragicamente rosso e chissà magari arriveremo anche ad Ischia!”
Michela Zanarella
Redazione|Meravigliosamente-Retrò & DILA nella Chiesa degli Artisti
Paola Occhi e Santina Amici tra musica e poesia
Nella serata del 10 Gennaio 2016 si è tenuto un concerto a Roma nella Chiesa degli Artisti – Basilica Santa Maria Inmontesanto Via del Babuino (Piazza de Popolo).
Protagonista musicale è stato il duo “Meravigliosamente-Retrò” composto dall’organista Santina Amici e dalla soprano Paola Occhi, la quale si è proposta anche nelle vesti di Ambasciatrice, Responsabile delle Regioni Emilia Romagna e Basilicata in rappresentanza dell’Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte-DILA”.
Alla fine dell’applaudito concerto, durante il quale non sono mancati interventi poetici ideati da Silvana Lazzarino (seconda classificata nella quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”), la cantante Paola Occhi ha consegnato al Rettore Don Walter Insero una lettera a firma di Valentina Coppola (sua assistente personale) della quale vi riportiamo il testo integrale:
«Egregio Rettore Don Walter Insero,
Siamo lieti di comunicarle che, grazie ad un benefattore della Scuola di Canto Lirico, possiamo donare, nei prossimi mesi, alla Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo in Roma un pianoforte digitale, affinché possa essere usato in sostituzione dell’organo non funzionante.
Tutto ciò è stato possibile attraverso la collaborazione tra il Presidente Bruno Mancini e la Direttrice Artistica Roberta Panizza dell’Associazione Culturale “Da Ischia l’Arte – DILA” e la Scuola di Canto Lirico con Santina Amici Coordinatrice Onoraria e Pianista, Anna Bruno Direttore Artistico, e Paola Occhi nel duplice ruolo di Direttore della Scuola di Canto Lirico nonché Ambasciatrice, responsabile delle Regioni Emilia Romagna e Basilicata per conto dell’Associazione DILA. Distinti Saluti. Valentina Coppola (Assistente Personale di Paola Occhi).»
Possiamo dire che ciò è stato possibile solo grazie alla grande bontà e generosità della nostra Soprano, insieme alla collaborazione di DILA e di questo quotidiano!
C’è da precisare che il prossimo 31 Gennaio Paola Occhi assumerà l’incarico di Direttrice della “Scuola Di Canto Lirico” realizzata in collaborazione con Santina Amici che fungerà da Coordinatrice Onoraria e con Anna Bruno nel ruolo di Direttore Artistico. All’inaugurazione, programmata appunto il 31 Gennaio in S. Possidonio (MO), DILA sarà presente con numerosi associati tra i quali va ricordato VOX, al secolo Antonio Mencarini, che leggerà alcune poesie tratte dalle antologie pubblicate da Roberta Panizza e da Bruno Mancini.
E poi… Paola Occhi l’apprezzeremo anche nelle vesti di Direttrice del coro SOL-LA-RE che ha fondato recentemente.
Tutto questo nella prospettiva di una nuova e più ampia serie di eventi che coinvolgeranno tutti loro durante un corposo programma non solo musicale e poetico che inizierà nella nostra isola d’Ischia a partire dalla prossima primavera.
Ringraziando lei e il suo gruppo di collaboratrici, auguriamo loro un futuro all’insegna della musicalità e pieno di soddisfazioni.
Il Dispari 2016-01-04
Editoriale
L’anno che è appena iniziato, ha visto la nascita di due nuovi premi made in Ischia.Si tratta di due premi ideati per rendere sempre più aperta ad altre discipline artistiche la partecipazione all’ormai consolidato premio di poesia “Otto milioni”. In particolare, si tratta di un premio di grafica e di un premio musicale. Con queste nuove iniziative si vuole non solo coinvolgere pittori e musicisti, ma si punta anche ad ottenere una maggiore dinamica di penetrazione dei contenuti, sia culturali e sia pubblicitari, collegati al premio di poesia. Ciò avverrà, certamente attraverso l’ancora più ampia diffusione dell’Antologia nella quale saranno pubblicati i testi delle poesie finaliste, ma anche mediante i molteplici interessi culturali che saranno attivi durante la lunga serie d’incontri programmati per le varie fasi di divulgazione del premio: a partire dalla presentazione dei testi, fino alla cerimonia di premiazione dei vincitori.
In questa pagina, per ragioni di spazio, ci limitiamo a pubblicare il regolamento del premio di poesia, mentre gli altri due regolamenti di partecipazione (comunque già diffusi sulla sezione on-line di questa testata) li pubblicheremo in questa pagina a partire dalla prossima settimana. Intanto, qui di seguito, vi riassumiamo le loro principali caratteristiche.
Il premio di grafica “Otto milioni” prima edizione, ad iscrizione del tutto GRATUITA, premierà la migliore elaborazione grafica delle copertine che saranno utilizzate per la stampa dell’Antologia “Otto milioni 2016” contenete i testi finalisti della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.
Il premio musicale “Otto milioni” prima edizione, ad iscrizione del tutto GRATUITA, premierà la migliore realizzazione musicale di un inno che fungerà da colonna sonora della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.
A tutti i tre premi possono partecipare artisti di qualsiasi nazionalità e la scadenza relativa alla presentazione degli elaborati è fissata 20 Febbraio 2016. Info: e-mail emmegiischia@gmail.com – Tel. 3914830355.
Passando ad un altro argomento di attualità la scelta, nel “mare magnum” delle proposte culturali più o meno spettacolari che Ischia ha in calendario in questi ultimi giorni di “vacanze natalizie”, è caduta sulla segnalazione di due mostre di arti visive (che vi invitiamo a visitare) in quanto esse spiccano per le caratteristiche che le contraddistinguono.
Infatti, la prima, ossia la bottega/esposizione “Monna Lisa” nel borgo antico a ridosso del Castello Aragonese è stata realizzata da Graziella Esposito (nome d’arte GratiArt) proponendo in visione sculture e pannelli realizzati in terracotta e in legno. L’invito è di raggiungere la “bottega” MONNA LISA di Graziella Esposito quanto prima, possibilmente in compagnia di amici e di apparecchi fotografici.
La seconda proposta (alla quale avrete l’opportunità di accedere solo fino al prossimo 6 Gennaio) è la visita alla mostra collettiva di arti grafiche “Natale sotto le stelle ischitane “Colori negati”, esposta su un’antica scalinata di Via Giovan Battista Vico ad Ischia Ponte. Questa mostra, infatti, oltre alle peculiari caratteristiche delle varie opere esposte, seduce per il tema “Colori negati”(ossia opere rigorosamente in bianco e nero) che richiama ideologicamente la perenne, stolta, ed asociale mancanza di attenzione nei confronti dell’Arte, in questo caso pittorica, da parte delle istituzioni e delle associazioni culturali locali. In definitiva, gli Artisti intendono esprimere, e ne scriveremo ancora ogni volta che ne avremo l’opportunità, una silenziosa protesta per la mancanza di un luogo ove poter esporre le proprie opere.
Bruno Mancini
Premio internazionale di poesia “Otto milioni”
- L’iscrizione al Premio è completamente gratuita per TUTTI.
- Una Commissione nominata da Bruno Mancini provvederà a selezionare le poesie che parteciperanno alla fase finale del premio.
- Gli Associati all’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA avranno diritto ad iscrivere UNA poesia direttamente nel gruppo delle finaliste, purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Sono esclusi da questa opportunità i Soci DILA che saranno, eventualmente, inseriti nelle Giurie del Premio.
- Gli Autori che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini(Autori partecipanti alle Antologie) sono equiparati agli Associati DILA.
- Autori italiani e stranieri potranno partecipare al Premio con un numero illimitato di poesie.
- Le poesie iscritte al Premio
a) potranno essere edite oppure inedite
b) dovranno essere scritte esclusivamente in lingua italiana
c) dovranno essere composte da un massimo di 30 righi compreso il titolo ed eventuali spazi bianchi tra i versi e/o tra le strofe. - Le poesie selezionate come finaliste saranno pubblicate, solo se i loro Autori ne faranno richiesta, in un volume antologico dal titolo “Otto Milioni 2016”. Tale loro pubblicazione sarà subordinata all’ordine di acquisto di almeno due copie dell’antologia. L’antologia sarà regolarmente provvista di un codice ISBN. Il prezzo di copertina del volume sarà di 22.00 €.
- L’Autore per partecipare al Premio dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione pubblicata su http://www.ildispari24.it/it/premio-otto-milioni-2016/ (Dichiarazione autori “Otto milioni” 2016) e dovrà inviarla debitamente firmata insieme al testo proposto.
- La votazione conclusiva, che designerà, tra le poesie finaliste, le poesie vincitrici, avverrà:sommando i punti ricevuti mediante
a) link ai siti web che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 1 punto)
b) coupon inseriti nelle testate giornalistiche che aderiranno all’iniziativa (1 voto = 10 punti)
c) schede allegate all’antologia “Otto milioni 2016” (1 voto = 30 punti)
d) voti espressi da giurie appositamente nominate (1 voto = 50 punti). Tutte le votazioni termineranno entro il 20 Agosto 2016 - I testi delle poesie partecipanti al Premio dovranno pervenire ESCLUSIVAMENTE IN FORMATO WORD e nella loro stesura finale a emmegiischia@gmail.com, unitamente alla dichiarazione richiesta al punto 8 di questo regolamento, entro e non oltre il 20 FEBBRAIO 2016.
- In aggiunta ai premi convenzionali (targhe e pergamene per i primi cinque classificati), verranno donate 10 copie dell’Antologia “Otto milioni 2016” a ciascuno dei primi 10 Autori classificati. Inoltre, così come è avvenuto nelle passate edizioni, verranno donati altri interessanti premi offerti dagli sponsor del premio
- I nomi dei finalisti saranno annunciati entro il 10 Marzo 2016.
- I nomi dei vincitori saranno annunciati entro il 30 Agosto 2016
- La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 20 Settembre e il 30 Ottobre 2016. La data e la località saranno rese note su questa pagina e con un preavviso di almeno 20 giorni.
- Bruno Mancinisi riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.
Premio internazionale di poesia
“Otto milioni”
Quinta edizione 2016 con la collaborazione del quotidiano
“Il Dispari”
Il regolamento di partecipazione è disponibile alla pagina
http://www.ildispari24.it/it/premio-otto-milioni-2016/
Info: tel. 3914830355; e-mail emmegiischia@gmail.com
LE LEGGENDARIE MARIONETTE
DI VITTORIO PODRECCA TORNANO IN SCENA
Omaggio a Vittorio Podrecca e al suo teatro di marionette che nel 2014 ha festeggiato cento anni di storia.Guardando all’antica tradizione delle marionette con un’ottica innovativa Vittorio Podrecca regala a questi attori di legno una espressione universale grazie al potere della musica.
Lui diceva: “Le marionette son fatte della stessa stoffa della musica, anche per il fatto di essere guidate da fili, le marionette sono quasi strumenti musicali, sono intessute di musica…”.
Il teatro Argentina di Roma diventa nelle giornate del 5 e 6 gennaio 2016 il palcoscenico di queste leggendarie marionette che daranno vita allo spettacolo “DAI 3 AI 93. UNA MERAVIGLIOSA INVENZIONE” di e con Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato, e con Carlo Furlan, Lorenza Muran, Tiziana de Guarrini. Interventi di Fausta Braga, Antonio Cipolla, Eugenio Monti Colla, Giuseppina Volpicelli, visual design Antonio Giacomin. Sulla scena si esibiscono una narratrice, i marionettisti e i grandi protagonisti del varietà di Podrecca: il pianista Piccolowski e la cantante Silforosa, i Divisionisti, Bill. Anche Ischia aspetta di assistere alle suggestive atmosfere di questo spettacolo dove dominano divertimento e fantasia.
Silvana Lazzarino
Editoriale
Poiché, grazie alla disponibilità concessaci dal Direttore Gaetano Di Meglio (al quale vanno i ringraziamenti di tutta l’Associazione culturale “Da Ischia l’Arte – DILA”), continueremo a pubblicare questa pagina anche nel 2016, tutta la nostra redazione si sente impegnata ad utilizzarla, in quest’ultima del 2015, per formulare i migliori auguri di un sereno prossimo anno per tutti voi, e lo facciamo a modo nostro: con l’attestazione delle forti emozioni che possono derivare dalla Poesia.
Salvatore Di Bella, Sam per gli amici, è un giovane novantacinquenne che si è avvicinato lo scorso anno ai nostri progetti culturali attraverso la partecipazione alla quarte edizione del premio internazionale di Poesia “Otto milioni”. Entrata tra le finaliste, la sua poesia “Immanenza” è stata pubblicata nell’antologia “Da Ischia L’Arte” presentata, tra l’altro, all’EXPO di Milano e come evento del Bookcity nello scorso mese di Ottobre.
Ebbene, nei giorni scorsi Sam ha scritto la e-mail riportata qui di seguito, e posso personalmente affermare, in tutta tranquillità, che la notizia di aver contribuito alla ripresa della sua produzione poetica dopo oltre 70 anni di silenzio, ritengo sia il più gratificante riconoscimento in favore dell’attività culturale prodotta dalla nostra Tribù (come ama definirla il valente giornalista Vincenzo Savarese). Se qualcuno vorrà unire i suoi ai nostri auguri di uno splendido 2016 per il caro amico Sam Di bella, potrà scrivergli a essedib@gmail.com
Qualche rigo, riservandomi di proporvi prossimamente una sua intervista, desidero riservarlo ad un’artista ischitana che ha aperto la bottega/esposizione “Monna Lisa” nel borgo antico a ridosso del Castello Aragonese. Si tratta di Graziella Esposito (nome d’arte GratiArt) impegnata nella realizzazione di sculture e pannelli realizzati in terracotta e in legno. Due materiali collegati dalla vivace fantasia cromatica e figurativa esplosa, in maniera molto evidente, in seguito all’emotività propria di chi, come Graziella Esposito, non si accontenta di subire il fascino indiscreto dell’isola d’Ischia, ma osa tentare di bloccarlo e di renderlo fruibile nel tempo e nello spazio attraverso la propria sensibilità artistica. L’invito è di aggiungere la sua “bottega” in uno dei vostri tour tra presepi, luminarie e frittatine di baccalà!
Suggerimento che ritengo sia valido estendere anche alla suggestiva mostra collettiva di arti grafiche “Natale sotto le stelle ischitane: Colori negati”, esposta fino al 6 Gennaio 2016 su un’antica scalinata di Via Giovan Battista Vico ad Ischia Ponte. Questa mostra, infatti, oltre alle peculiari caratteristiche delle varie opere esposte, seduce per il tema “Colori negati”, ossia opere rigorosamente in bianco e nero, che richiama ideologicamente la grave mancanza di attenzione nei confronti dell’Arte, in particolare pittorica, da parte delle istituzioni e delle associazioni culturali locali. In definitiva, gli Artisti intendono esprimere, e ne scriveremo ampiamente in un articolo che pubblicheremo la settima prossima, una silenziosa protesta per la mancanza di un luogo ove poter esporre le proprie opere. Gli espositori, quasi tutti ischitani e quasi tutti giovanissimi, sono gli Artisti: Massimiliano Lombardi, Angelica Mazzella, Fabiano Di Meglio, Ylenia Pilato, Renato d’Alessandro, Claudia Rech, Mario Di Meglio, Francesco Mazzella, Pasquale Mazzella, Anna Maria Mazzella, Polysciutuu Lombardi, Anna Mazzella, Maria Mazzella, Maria Esposito, Dario Esposito, Restituta Mazzella, Caterina Della Volpe, Laura Di Massa, Maria Colella-Cerciello, Rosa Calise, Luciano Castaldi, Susy Russo, Patrizia Smiraglia.
Bruno Mancini
IL CORAGGIO DI CREDERE NEI SOGNI
COME è ACCADUTO A PAULINA OBANDO ACOSTA
Tutto ha inizio quando la vita ti porta verso una direzione diversa rispetto a quanto desiderato e costruito. Tutto ha inizio quando Paolina, la protagonista e autrice di questo avvincente libro è costretta a staccarsi dai suoi affetti restando nel suo paese l’Equador per finire gli studi.
Poi, il bisogno di raggiungere la madre ed i fratelli in Italia la mettono innanzi ad una nuova realtà fitta di ostacoli, inganni e ferite che la segnano e la fortificano, ma anche di sfide vinte che le danno la forza per proseguire aiutandola a diventare, col tempo, una donna sicura di sé, affermata e soddisfatta del proprio lavoro e di quanto costruisce ogni giorno collaborando con gli altri.
“Il volo del colibrì” è un libro sorprendente e pieno di verità, che lancia una sfida: quella di credere in se stessi e non smettere mai di sognare, perché, come Paolina Obandosi, tutti possono raggiungere traguardi anche impensabili quando lo si vuole davvero.
A Roma Paulina si sente sola, lontana dalla sua terra e dalle sue abitudini, costretta a confrontarsi con una società completamente diversa dove fatica a integrarsi e a crearsi amicizie. Piena di volontà passando da un lavoro ad un altro: dal dare assistenza e accompagnare ragazzi down all’aiutare una signora di età per la spesa e i servizi domestici, dal fare la baby-sitter alle pulizie presso alberghi, Paulina va avanti sperando che qualcosa possa cambiare.
Con il permesso di soggiorno prosegue su questa dura strada e, senza perdersi d’animo, si iscrive a diversi corsi trovando altri lavori come cameriera in un ristorante di un hotel ed è in questo periodo che incontra un ragazzo che chiama “guru” destinato a diventare il suo migliore amico. Lavori nel settore del tour operator e corsi specifici di formazione le permettono di crescere professionalmente fino a diventare imprenditrice.
Una professionalità acquisita con sacrifici, esperienze e anni di duro lavoro che l’hanno portata ad essere figura di rilievo per la formazione di manager e imprenditori e per l’organizzazione di eventi importanti, oltre che esperta nel creare progetti legati al marketing.
Una giovane donna che ha saputo volare alto grazie al suo coraggio e alla capacità di mettersi in gioco ogni volta e soprattutto di cambiare acquisendo da ogni esperienza lavorativa strategie comportamentali e professionali utili per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze. Un percorso anche di crescita interiore che le ha permesso di sentirsi realizzata come donna e come persona dalle profonda sensibilità, pronta a sostenere gli altri.
Questo libro è infatti come sostiene il life Coach Evaldo Cavallaro: “un bello agile ed istruttivo piccolo manuale di sopravvivenza e di eubiotica; proprio quello che ci vuole per iniziare una nuova e buona vita!”.
Insieme all’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” all’AICS Il Dragone e ad altre realtà associative locali, si sta prendendo in considerazione l’ipotesi di organizzare un incontro di lettura/presentazione del libro ad Ischia presso la Casa dei Popoli.
IL VOLO DEL COLIBRI’
autrice Paulina Alexandra Obando Acosta
ilmiolibro.it http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/biografia/208194/il-volo-del-colibr-2/
Silvana Lazzarino
Seconda classificata alla quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”
Caro Bruno ,
dopo una settantina di anni durante i quali non avevo più scritto poesie, adesso, dopo “Immanenza” (n.d.r. poesia partecipante alla quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”) ne ho scritte altre, forse altrettanto stupide.
Te li invio per sentire il tuo giudizio, e ti invio anche un link ad un video della festa del mio 95esimo compleanno.
Intanto voglio augurare… ecc.
Sam Di Bella
Della vita
Arrampicato a nuvole vaganti
aspetto qua il ritorno dei miei sogni
dell’era verde quando i miei bisogni
erano pochi e non così pesanti.
Cos’è la vita, mi domando spesso.
Forse è un errore di madre natura
mancanza di improbabile cultura
o di un inconfessabile processo.
Di quello che può essere la vita
a dirla tutta, a me non me ne importa,
dell’immortalità forse è la porta.
Nel caso mio sembra essere infinita.
Dovea morir quando ero appena nato
non riuscivo a far la prima cacca
ma la mia mamma che tutto sbaracca
mi diede un po’ di purga e son tornato.
Ora son qui pien d’anni e di dolori
chiedendomi che cosa ci sto a fare,
non posso più danzar né camminare
son diventato il re dei scocciatori.
Premio internazionale di poesia
“Otto milioni”
Quinta edizione 2016 con la collaborazione del quotidiano
“Il Dispari”
Il regolamento di partecipazione è disponibile alla pagina
Info: tel. 3914830355; e-mail emmegiischia@gmail.com
Un inedito di ANGELA MARIA TIBERI
(Vincitrice della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”)
CIRO
Ciro ha il volto scuro brunito dal sole,
gli occhi lucidi come i raggi della luna.
Le persone sono deluse dall’amarezza della vita.
Napoli è lontana, ma non dal cuore e
mi invita a sognare albe luminose dall’amore che
riscalda l’anima afflitta da infiniti orrori.
Il suo mestiere è la pesca e con la barca
si dirige verso l’orizzonte allontanandosi da tante delusioni.
Si vive secondo la giornata,
amara e salata come la vita di un pescatore.
Una canzone si sente ed infonde allegria,
c’è tanta dolcezza e un bimbo gioca sulla spiaggia.
Editoriale
Buongiorno amici e lettori,
l’auspicio che preferisco dedicare a tutti voi è che possiate trascorrere le prossime festività all’insegna della serenità.
Qualcuno è certo che la salute, i soldi, il successo siano i “doni!”più desiderati, ma il Babbo Natale che è in me crede che, quando predomini la serenità, anche tutti gli altri aspetti positivi della vita umana siano per lo meno soddisfacenti. Se c’è serenità tutto il resto diventa secondario.
La scorsa settimana, in modo piuttosto empirico e veloce, abbiamo pubblicato, utilizzando qualche opportunità offerta da internet, il “bando” di partecipazione che potrete leggere qui di seguito
ATTENZIONE, pubblicazione GRATUITA!
Lunedì 21 Dicembre 2015 pubblicheremo nella pagina culturale del quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio una poesia e un disegno in b/n che esprimano il tema “PACE”.
L’iscrizione è GRATUTA.
Vi possono partecipare SOLO i membri iscritti a questo gruppo LENOIS
Le poesie dovranno essere inviate in formato word e i disegni in jpeg.
Le opere dovranno essere regolarmente firmate e dovranno essere inviate tramite email a emmegiischia@gmail.com entro e non oltre le ore 14 di giovedì 17 Dicembre.
La selezione delle opere prescelte sarà INSINDACABILE.
L’invio dovrà essere accompagnato dall’allegata autorizzazione alla pubblicazione.
Buon divertimento-
Fra tutte le opere pervenute abbiamo scelto quella inviata da Liga Sarah Lapinska per il settore disegni e quella inviata da Silvana Lazzarino per il settore poesia. La notizia interessante è che, in seguito alla favorevole diffusione del progetto, in concerto con il Direttore di questo giornale, Gaetano Di Meglio, abbiamo deciso di ripetere ad libitum questo tipo di micro premio al quale vi invitiamo ad iscrivervi già da subito. Così, ogni primo lunedì del mese pubblicheremo una poesia e un disegno scelti tra quelli inviati a emmegiischia@gmail.com
Contrariamente al solito, questa settimana la pagina propone una recensione che ne occupa gran parte dello spazio disponibile. Il motivo è da ricercare nella nuova funzione operativa che verrà assunta il 27 Dicembre (salvo imprevisti) da Roberta Panizza, Vicepresidente dell’associazione “Da Ischia L’Arte –DILA”. Infatti, per i motivi già precisati in un precedente comunicato stampa, a partire dal prossimo anno sociale le trasferirò ampia delega per la gestione dell’Associazione.
Quindi, mi è parso di buon auspicio pubblicare l’articolo con il quale Anna Alessandrini presenta le caratteristiche emozionali e i simbolismi della poetica di Roberta Panizza.
Auguri a tutti!
Roberta Panizza: la simbologia delle porte
Quante porte avrà chiuso e aperto Roberta? Sicuramente più di mille, che è un numero simbolico, dato che ogni giorno se ne aprono o se ne chiudono tante di porte, perché non c’è momento che non si entri o si esca da un luogo fisico o interiore o immaginario.
Infatti, qualsiasi movimento da uno stato all’altro dell’essere, dal conosciuto allo sconosciuto, dal passato al futuro, è una porta che ci mostra una realtà diversa, una realtà che può risultare a volte invitante, a volte terrificante, splendida o indecifrabile.
Sì, mi ha subito intrigato il titolo del libro di Roberta, perché la porta identifica la vita, nella quale non facciamo altro che varcare soglie, quando passiamo da una fase all’altra, da un evento ad un altro. Passaggi comuni che ognuno di noi deve affrontare attraversando una serie di transiti intermedi, fino all’uscita… che è varcare ancora un’altra soglia.
Ma la porta può essere, altresì, il collegamento tra stati d’animo, o l’accesso ad uno spazio segreto dove andare per soffrire.
E poi ci sono le porte che per lungo tempo rimangono chiuse, sprangate, quelle che ci incutono paura e disagio, nonostante qualcuno ci faccia capire che non è poi così devastante attraversarle.
A questo qualcuno, in tal caso la Poesia, si rivolge Roberta quando dice:
Lo so che mi aspettavi…
So che mi aspettavi al varco
di porte sempre chiuse
che solo te vedo oltrepassare
e… a te mi arrendo che sola mi vuoi…
E perché non dire di porte che si nascondono al nostro sguardo per celare un passato che ostinatamente non lasciamo andare? Si continua a cercarle, sempre e dappertutto:
sostando
dove tu stavi,
accarezzando
ciò che tu stringevi…
O di porte che si aprono proprio nel mezzo della notte per farci intendere che è possibile costruire impalcature di gioia, anche se non si è avvezzi a farlo?
Nel libro di Roberta, tuttavia, non c’è solo la simbologia della porta.
Infatti, nelle sue poesie si mescolano, in modo più o meno evidente, i quattro elementi naturali (acqua, fuoco, aria, terra), archetipi dell’inconscio collettivo che, fin dai tempi più antichi, sono connessi ai più vari rituali di iniziazione, cioè a riti di passaggio, porte attraverso cui si entra in una vita nuova, dopo aver preso consapevolezza delle luci e delle ombre di ciò che si è vissuto.
Chissà se è un caso che Roberta cominci la sua raccolta di poesie con Versi dispersi, in cui è evidente l’elemento acqua. Nella speculazione simbolica e psicologica è l’elemento più significativo perché l’acqua assomiglia all’anima dell’essere vivente, è principio e fine, è energia fecondatrice e purificatrice. Implica sempre una metamorfosi, una rinascita, come quella che si intuisce soprattutto nelle ultime righe della poesia:
Sulle rive del fiume
orfani versi
ondeggiano fronde
al sospiro
di cuori in attesa
e piogge
di inverni fuori stagione.
Ma quando una foglia
la corrente rapisce
cessa il poeta
i ghirigori salmastri
di sabbia e dolore
e sorridendo saluta
chi è partito e ritorna
Ma l’acqua diventa, anche solo per un attimo, mezzo di rigenerazione in cui:
l’Atomico io
s’espande
oleosa goccia
nel profondo
immenso
liquido nero…
e in quell’attimo annichilisce; o è speranza da cui attingere una possibile primavera, o attesa che semplici gocce diventino rugiada.
Nelle sue varie forme è, inoltre, fiume, mare, pioggia, neve, ghiaccio… o nebbia, in cui, dopo un primo momento di smarrimento,
il bianco scolora di nuove tonalità
E produce musica e suoni, come l’infrangersi delle onde, il gorgoglio di un ruscello, il ticchettio della pioggia: …
Tic.
Una goccia
Tic.
Un’altra goccia,
si legge in Acqua
L’acqua si adatta alle circostanze, aggira gli ostacoli che incontra, corre verso il mare o scorre verso il basso, riempiendo ogni spazio vuoto o cavo, si espande in orizzontale. Tende così al riposo, alla calma, il che consente di accostare la sua passività alla dolcezza femminile, o all’amore materno, l’unico che sa placare le tempeste:
Berrò il tuo viso
nel luccichio
di lacrime senza dolore.
E sarai mio.
Nel brevissimo per sempre
dove l’ora scioglie/
i quando e i come./
Questo scrive Roberta in Per sempre mio, dedicata al figlio. Un altro elemento, che si scopre leggendo i versi della poetessa, è il fuoco, simbolo di trasformazione anche quando può sembrare che il fuoco distrugga. In realtà, in quel momento, avviene una conversione di energia da una forma ad un’altra, proprio come ben descrive, Roberta, in Big Bang:
Fuoco, amore
scintillio di passione
multicolore.
L’Universo
attorno esplose
irrefrenabile invasione
di sognanti atomi
impazziti
atomi, passioni che solo nelle mani dell’uomo possono diventare indifferenza.E per indicarci la via, questo fuoco non si fa scrupolo di emergere a tutti i costi, pur sapendo di farci male. Così, in “Ho visto un giorno” rende visibili:
tre pugnali
fuori dal petto
e tre sorrisi
ma nel cassetto
un sogno.
Ma sa essere ancora più devastante quando spinge a togliere la vita, diventando allora gelido inferno che paralizza.
Ecco, su ogni verso di Roberta ci sarebbe tanto da dire, scrivere, scoprire. E tante soglie da varcare. Ma i giochi son fatti e mentre:
si aprono chiare
oltre le ciglia assorte
silenziose danze
chiudo delicatamente il libro, la porta che per un attimo si è aperta su un intero universo, quello racchiuso in ognuno di noi, quello segreto, quello che sussurra, che ci indica il cammino, che piange, urla o ci zittisce, ci insegna ad amare o a odiare, ci invita alla danza o a stare a guardare. è un universo in cui esplodono tutti i colori, anche il nero con tutte le sue sfumature, con il quale a volte lasciamo che le mani “dipingano” il nostro corpo.
PREMIO IL DISPARI– poesia sulla “pace”
Poesia di Silvana Lazzarino
UNITI DALLO STESSO DESIDERIO
Non più indifferenza e violenza,
a colpire e ferire corpi, volti e animi
che sperano e chiedono accoglienza;
non più potere e vendetta
a sopprimere popoli e nazioni
distanti e diversi per culture e religioni.
Non più inganni e ricatti
per inseguire false ambizioni,
ma solo altruismo e comprensione
per rinascere insieme
diversi e distanti
uniti dall’amore e dallo stesso desiderio
che vede la pace
restituire armonia al mondo intero.
Roma, 15/12/2015
Editoriale
Da oggi, una nuova penna si aggiunge su queste colonne al vasto gruppo dei poeti, scrittori, saggisti, opinionisti, critici d’arte e collaboratori dei progetti culturali proposti da DILA con la Direzione Artistica di Roberta Panizza, che amano identificarsi nella così detta Tribù Made in Ischia (il termine Tribù ci è stato assegnato con lungimiranza, quando in effetti eravamo poco più di una mezza dozzina di sognatori, dall’amico giornalista Vincenzo Savarese).
Si tratta di Silvana Lazzarino, la quale, durante la sua recente permanenza ad Ischia dove ha presenziato alla cerimonia di premiazione della quarta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni” che l’ha vista seconda classificata, sì è tanto entusiasmata per l’accoglienza e per, lei dice, la professionalità dell’organizzazione dell’evento, al punto da rendersi disponibile per una collaborazione attiva, sia nel segno della produzione di nuovi progetti, e sia nella trattazione di articoli di recensione critica riguardanti particolari episodi artistici. Sarà per noi interessante seguirne le proposte anche perché lei potrà sceglierle utilizzando lo speciale osservatorio privilegiato costituito dalla città di Roma.
Inizia alla grande con un artista di spessore internazionale, Paul Klee, nella cui pittura, lei scrive, “Non mancano riferimenti al mare e alle sue creature (stelle marine, conchiglie, minerali) che ha avuto modo di ammirare nei viaggi lungo le coste italiane anche di Napoli ed Ischia”.
A Sivana Lazzarino riserviamo il più caloroso “Benvenuta”!
Intanto, sulla scia dalle performance proposte all’EXPO e al Bookcity di Milano, il “Carro di Tespi” in versione “Slitta natalizia”, con il Campione del mondo Pasquale “Dragon” Di Costanzo nei panni di Babbo Natale, è andato in giro per le piazze dell’isola d’Ischia (e lo farà ancora fino al 10 Gennaio) ottenendo un successo incredibile durante ogni sosta.
Nella Piazza degli Eroi di Ischia il giorno 8 Dicembre, nella Piazza San Rocco di Barano il 12 Dicembre e nella Piazza Marina di Casamicciola il 13 Dicembre, centinaia di bambini e genitori si sono accalcati intorno ai “guitti” per ricevere doni e per ascoltare letture di poesie tratte dall’Antologia “Da Ischia L’Arte” pubblicata da DILA con la Direzione Artistica di Roberta Panizza e la collaborazione di Antonella Ronzulli (edizione LITHO commerciale).
Ma la cosa davvero emozionante è consistita nello scoprire che molti fanciulli, dopo aver ascoltato le poesie, chiedevano decisamente in dono “IL LIBRO” piuttosto che palloncini, caramelle, pupazzi o gli altri cadeaux che erano disponibili per loro.
Una scena davvero indimenticabile che tutti noi che da anni ci stiamo impiegando a far sì che l’Arte in generale e la Poesia in particolare, riconquistino il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana.
Nei prossimi giorni potrete vedere i video nell’edizione web di questa testata http://www.ildispari24.it/it/
Per finire, desideriamo rivolgere un doveroso ringraziamento all’Ambasciata cinese in Italia nella persona del Dottor Janmin Ren, che vi occupa il ruolo di Segretario, in quanto è stato principalmente lui ad attivarsi affinché lo Stato Cinese, tramite appunto l’Ambasciata, donasse alla Casa dei Popoli AICS Il Dragone le pregiate tavole fotografiche che possono essere ammirate nell’esposizione della mostra permanente allestita da Pasquale Dragon Di Costanzo.
Bruno Mancini
I Soci Fondatori DILA: Michela Zanarella
La poesia di Michela Zanarella arriva in Romania con “Imensele coincidenţe”
Un nuovo progetto editoriale di respiro internazionale per l’autrice Michela Zanarella, Socia Fondatrice della nostra Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”.
La poetessa veneta arriva in Romania, con una raccolta di poesie originali tradotte in rumeno da Daniel Dragomirescu, che è anche editore della rivista letteraria “Orizont Literar Contemporan” e curatore del libro.
La silloge intitolata “Imensele coincidenţe“, in italiano “Coincidenze d’immenso” è stata pubblicata da Bibliotheca Universalis e presentata a Bucarest nei giorni scorsi.
La raccolta contiene poesie dal valore universale, dove le emozioni, la natura, gli elementi e gli affetti diventano stimolo di riflessione per una riscoperta dei valori dell’esistenza.
E saranno le tante coincidenze a guidare la creatività dell’autrice alla sua decima pubblicazione.
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980, è cresciuta a Campo San Martino (PD), dal 2007 vive e lavora a Roma.
Ha iniziato a scrivere poesie nel 2004 e da allora ha pubblicato vari libri: “Credo” (2006), “Risvegli” (2008), “Vita, infinito, paradisi” (2009), “Sensualità” (2011), “Meditazioni al femminile” (2012), “L’estetica dell’oltre” (2013), “Le identità del cielo” (2013). Per la narrativa ha pubblicato il libro di racconti “Convivendo con le nuvole” (2009) e la biografia della cantautrice Linda d “Nuova identità. Il segreto” (2015). Molte sue poesie figurano in antologie a tiratura nazionale. La sua poesia è tradotta in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno.
Alcuni articoli specifici sulla sua vocazione poetica sono presenti in quotidiani quali «Il Mattino» di Padova, «Il Gazzettino» di Padova, «Il Padova»; in mensili come quali «Passaparola», in trimestrali come «Orizzonti» distribuito da Feltrinelli.
È alla direzione della collana poesia ARTeMUSE, collabora con la rivista internazionale “Orizont Literar Contemporan“, la rivista di letteratura “Euterpe” e “Poeti nella società“, da free lance con la Free Lance International Press. È nella redazione di Laici.it e Periodico Italiano Magazine.
Membro di Giuria in vari concorsi letterari tra cui “Ponte Vecchio-Firenze”, “L’arte in versi” “Saltino-Vallombrosa”, “Nuovi occhi sul Mugello”, “Città di Latina” , “Un libro per l’inverno”, “Memorial Guerino Cittadino“.
È Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” e responsabile della sezione musica di Flipnews.
KLEE E IL PRINCIPIO GENERATIVO
EVOCATO DAI SUOI DIPINTI IN MOSTRA AL MAN DI NUORO
Il mondo esterno nell’arte di Paul Klee (Berna 1878- Muralto Locarno 1940) è punto di partenza da cui nascono le emozioni che fanno parte di una realtà vista, vissuta e immaginata. Tra gli artisti più significativi e originali del XX secolo, Klee presenta un linguaggio denso di sinergie astrattiste e surrealiste che ruota intorno alla realtà, trasformata, idealizzata dal ricordo. Così diceva: “io sono astratto con qualche ricordo”.
Il principio generativo insito nella natura delle cose, l’energia che attraversa la natura sono una costante nell’opera di questo artista, svizzero di nascita e tedesco di origine, musicista oltre che pittore.
Egli attraverso la funzione espressiva dell’arte vista come operazione comunicativa, puntando sulla forza dei colore e di linee semplici e avvolgenti, restituisce il visibile e l’invisibile, la forma e l’essenza di ogni aspetto della realtà: da quella legata al mondo umano a quella degli animali e degli oggetti.
Alla sua opera che riflette l’idea di un pensiero vitale insito nelle cose, il MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro, dedica la mostra PAUL KLEE. Mondi animati, aperta fino al 14 febbraio 2016. Curata da Pietro Bellasi e Guido Magnaguagno, con il coordinamento scientifico di Raffaella Resch, la mostra attraverso 50 opere tra dipinti, acquerelli e disegni provenienti da collezioni pubbliche e private, sia svizzere sia italiane, ripercorre la costante ricerca da parte dell’artista di un principio vitale, generativo presente nella realtà, esplorato attraverso l’azione creativa. Rappresentazioni di bambini, animali, oggetti, paesaggi e architetture sono proiezioni del principio naturale che sta alla base dell’ordine delle cose sia esse infinitamente piccole, sia grandi.
Accanto alla descrizione degli animali, i cui vizi e virtù fanno riferimento alla natura umana: “Tierfreundschaft” (1923) dove un cane e un gatto si fanno compagnia in una tranquilla passeggiata, incarnando il senso di amicizia che può nascere tra due esseri umani, è quella delle raffigurazioni di architetture di cui Klee studia la presenza organica connaturata alla loro stessa forma “Americanisch–Japanisch (1918)”. E poi il mondo dell’infanzia dove ancor più viene evocato questo principio generativo attraverso lavori dallo stile essenziale proprio alla maniera dei bambini come in “HierderbestellteWagen!” (1935), “Getrübtes” (1934) e “GebärdeeinesAntlitzes” (1939).
Klee offre una visione magico-fenomenica dell’universo elaborata indipendentemente dalle nuove teorie della quantistica, della relatività e dell’evolversi della psicanalisi che in quegli anni prendevano piede. Indagine introspettiva, cultura letteraria e passione per la musica (in particolare Mozart) si intrecciano nel suo linguaggio che mette in luce sensazioni legate al mondo interiore e alla realtà circostante. Non mancano riferimenti al mare e alle sue creature (stelle marine, conchiglie, minerali) che ha avuto modo di ammirare nei viaggi lungo le coste italiane anche di Napoli ed Ischia.
Silvana Lazzarino
PAUL KLEE. Mondi animati
MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta 27 – 8100 Nuoro
Orario: dal martedì alla domenica 10:00/13:00 – 15:00/19:00; chiuso il lunedì.
Info: 0784.252110; info@museoman.it