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Il condannato Berlusconi
Berlusconi è
condannato.
Il Senato ne prenda atto,
non occorre alcuna discussione.
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In questi giorni, il condannato Berlusconi e i suoi sodali, con i loro atteggiamenti e le loro gravissime affermazioni, stanno offendendo lo Stato di diritto e mettendo a rischio la tenuta della nostra democrazia.
Infatti, Berlusconi, invece di accettare il verdetto definitivo, emesso dalla Cassazione, ha dato il via ad una pericolosa escalation di accuse nei confronti della magistratura, cercando di propinare, a reti unificate, la sua versione dei fatti, chiaramente costruita ad arte.
Solo in una dittatura può verificarsi un simile abuso, una così grave invasione degli spazi d’informazione del servizio pubblico.
Ed è grave che, davanti tutto questo, i rappresentanti delle istituzioni restino, come al solito, silenti e complici.
Ma ci rendiamo conto che a parlare è un individuo condannato in via definitiva per frode fiscale?
Lo dico dal 1994 e non mi stanco di ribadirlo: siamo davanti ad una persona che è entrata in politica, solo ed esclusivamente, per scappare dalle Aule dei Tribunali, per utilizzare le istituzioni a proprio uso e consumo e farsi leggi ad personam.
Ora che giustizia è fatta, Berlusconi deve rassegnarsi.
Tolga il disturbo, una volta per tutte e non aggiunga danni a danni, visto che ha già fatto perdere credibilità al nostro Paese davanti al mondo intero.
E non si cerchino scappatoie che non esistono.
Nei confronti della sentenza definitiva, emessa dalla Cassazione, deve esserci, da parte del Senato, una semplice presa d’atto.
Silvio Berlusconi, infatti, è già decaduto dal ruolo di parlamentare nel momento della notifica.
Non occorre nessuna discussione e men che meno nessun voto.
Questo perché il voto potrebbe contrastare con la decisione dell’autorità giudiziaria e, in quel caso, sarebbe una negazione dello Stato di diritto.
Senza alcuna esagerazione, si tratterebbe di un vero e proprio colpo di Stato davanti al quale ci sarà una vera e propria sommossa sociale.
Noi dell’Italia dei Valori non permetteremo che si violenti lo Stato di diritto.
Firmato Antonio Di Pietro
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C O N T A T T A C I emmegiischia@gmail.com
il condannato Berlusconi
mai amico dei Progetti culturali
Il condannato Berlusconi
Il voto sulla decadenza dal mandato di parlamentare di Berlusconi da parte della Camera d’appartenenza non dovrebbe essere affatto pronunciato, giacché il Senato non deve votare se rispettare o non rispettare il dispositivo della sentenza, ma solo prenderne atto.
E’, quindi, sufficiente e necessario che il Presidente del Senato, Piero Grasso, si limiti ad informare l’Assemblea dell’esito della sentenza, che stabilisce l’interdizione di Silvio Berlusconi dai pubblici uffici.
Infatti, Berlusconi è già decaduto dal ruolo di parlamentare nel momento della notifica.
Non occorre nessuna discussione, né voto.
Questo perché il voto potrebbe contrastare con la decisione dell’autorità giudiziaria e, in quel caso, sarebbe una negazione dello Stato di diritto.
Senza alcuna esagerazione, si tratterebbe di un vero e proprio colpo di Stato. Insomma, davanti alla sentenza emessa dalla Cassazione, deve esserci una presa d’atto e basta. Perché la volontà espressa dai magistrati e’ fin troppo chiara. – See more at: http://www.antoniodipietro.it/#sthash.XRHPqSyL.dpuf
il condannato Berlusconi
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Come volevasi dimostrare, anche Berlusconi, come Al Capone, è caduto sulla classica buccia di banana.
E’ stato accusato di tanti reati e, finora, è riuscito a farla franca confezionando leggi ad personam e inventandosi persecuzioni inesistenti.
Alla fine è stato condannato, in via definitiva, per frode fiscale. Voi affidereste le chiavi di casa vostra ad un individuo che compie un reato di questo genere? Sarebbe come affidare a Dracula la gestione di un ospedale. Ecco perché prima ce ne liberiamo e meglio è. È dal 1994 che sto dicendo agli italiani che Berlusconi si è messo a fare politica per motivi giudiziari. C’è chi, scoperto con le mani nel sacco, si è dato alla fuga, chi, invece, si è consegnato alla giustizia e, poi, c’è Berlusconi che ha inventato la terza via: si è messo a fare politica perché tra San Vittore e Montecitorio ha preferito quest’ultimo. Ma tutti i nodi vengono al pettine e oggi sappiamo che quest’individuo è un condannato in via definitiva per frode fiscale. Ora, mi chiedo: che senso ha continuare a credere alle stupidaggini che racconta con l’intento di far passare il messaggio che è stato perseguitato dalla magistratura? E’ una persona alla quale non si possono affidare le chiavi di casa e men che meno gli si può affidare la gestione della res publica. Per questa ragione chiediamo che, al più presto, si torni alle elezioni e che i cittadini possano scegliere a chi affidare le chiavi di casa. –
Firmato Antonio Di Pietro
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Il condannato Berlusconi
Ora abbiamo la certezza che Berlusconi è un evasore fiscale e, come tale, non era degno di governare l’Italia ieri, né oggi è degno di rappresentare le istituzioni. Ci auguriamo che lo capiscano anche quei cittadini che, in buona fede, sono stati raggirati e presi in giro da un sistema d’informazione malato che risponde agli ordini di Silvio Berlusconi e che, per suo conto, ha disinformato l’opinione pubblica. Infatti, con questo sistema ha venduto agli italiani la sua innocenza, facendo credere che erano i magistrati ad accanirsi contro di lui. Invece come ho sempre detto dal primo giorno, Berlusconi è entrato in politica solo per sfuggire alla giustizia. – See more at: http://www.antoniodipietro.it/#sthash.XRHPqSyL.dpuf
Il condannato Berlusconi
Ischia, un’isola di poesia
Ischia, un’isola di…
Antologie Poetiche a cura di
realizzate per consentire che, sponsorizzando i nostri volumi di poesie, senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.
Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
Da Ischia, l’Arte – terza serie
Anniversario “Il Dispari” e presentazione “Adotta una poesia”
Da Ischia, l’Arte – seconda serie
Video poesie di Roberta Panizza
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