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Il ciclamino attonito
Per la serie “Esopo news”
«Mentre sboccio per primo in questa stupenda giornata dell’8 marzo dedicata alla condanna delle violenze sulle donne, gli spifferi tra i gli arbusti spezzati dai venti invernali e le foglie secche e marcite che rinnovano i ricordi dell’autunno orma lontano mi parlano dell’ambiente nel qualche trascorrerò forse solo pochi giorni.
Mi sussurrano che, non appena sbocceranno altri ciclamini, gruppi di bimbi allegri saltelleranno tra viali e rocce di questa pineta della Città d’Ischia per divertirsi a coglierci, scovandoci seminascosti tra siringhe e schifezze di vario genere.
Ma ecco, in questo momento, stanno arrivano leggere brezze di maestrale ed è tutto un vociare di notizie incredibili:-“Siringhe usate non si sa da chi, né per quali scopi, iniziano a fare sconcia mostra dei loro tubicini un po’ dovunque.”
-“Le siringhe stanno avanzando in massa.”
-“Sono giunte fino ai margini degli Hotel di super lusso.”
-“Hanno conquistato postazioni strategiche come parcheggi e strade panoramiche”
Il brusio sembra interminabile però, all’improvviso, tutto si è fermato perché è giunto LUI, il flutto del mare vaporizzato.
Ci gira intorno, ci scruta ed infine, bagnandoci di salsedine ha sentenziato:-“Le siringhe hanno conquistato anche le spiagge!”
Aggiungendo dopo una breve pausa carica di silenzio
-“Hanno creato teste di ponte su alcune spiagge trafficate anche d’inverno. Alcune di esse hanno occultato gli aghi tra la sabbia creando un terreno praticamente minato.”
LUI, così come è giunto senza clamore, ugualmente è andato via silenziosamente. Gli spifferi si sono ritirati in attesa della notte imminente ed io, ciclamino attonito, ho capito d’essere capitato in un paese assediato ed indifeso.
Un paese martoriato sì da gente incivile che abbandona in luoghi pubblici ogni tipo di schifezza, ma oltretutto e purtroppo un paese abbandonato all’incuria da parte di coloro che sono stati delegati alla responsabilità della pulizia, del decoro, e della salvaguardia della salute dei cittadini nei luoghi pubblici comunali.
Speculazione? Camorra? Inettitudine? Questi sono tutti termini che nella natura in cui germoglio ed appassisco non esistono.
E allora dico, a voi “scribacchini da quattro soldi”, che non vale più la pena che buttiate in faccia ai responsabili del luridume in cui sono tenuti i vostri spazi pubblici le tante inefficienze che risultano palesi non appena si guardi la realtà con l’occhio obiettivo della natura.
Perché, quelli, i così detti “responsabili”, sono, in verità, esseri speciali sui quali scorre “olio santo” che li rende intoccabili.Il ciclamino attonito»
Fino a qui il racconto del ciclamino attonito
Il ciclamino attonito
ma poi, per curiosità, andando a consultare testi di storia, di leggende e di favole, ho scoperto che nella lingua ciclaminica “olio santo” è un sinonimo di alcuni termini che il ciclamino attonito afferma di non conoscere e, naturalmente, lascio al ciclamino attonito la valutazione su questa interpretazione perché io faccio lo scrittore e non il paladino della giustizia.
Bruno Mancini
P.S. Forse ha ragione il ciclamino attonito quando dice che siamo (sono) “…scribacchini da quattro soldi…” però, a mio parere, con tutto il dovuto rispetto per i “colleghi” paesani, la valutazione andrebbe estesa anche ai cittadini sudditi che restano indifferenti e non alzano la voce davanti a macroscopiche e condannabili inefficienze come sono quelle che abbiamo documentate nei vari articoli pubblicati ultimamente sull’argomento “siringhe e scempi nei parchi pubblici”.
Il ciclamino attonito
Il ciclamino attonito
Siringhe sulla spiaggia
Il ciclamino attonito