Haker bloccano mezzo mondo: tecnologia italiana li contrasta

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Haker bloccano mezzo mondo: tecnologia italiana li contrasta

Fa enorme impressione leggere i bollettini delle disfatte che hanno subito in queste ultime ore molte tra le più importanti reti web dell’intero pianeta a seguito di un virulento attacco effettuato da un attacco haker che non trova precedenti di tale portata nella storia di internet.

L’attacco, effettuato tramite un virus denominato “Wannacry” (voglio piangere),ha messo KO i PC

  • d’importanti  strutture sanitarie pubbliche inglesi come i computer di FedEx, fino ai server della telco spagnola Telefonica;.
  • l’impianto di produzione della Nissan a Sunderland, nel nordest dell’Inghilterra
  • i sistemi informatici di Deutsche Bahn, la società ferroviaria della Germania,
  • la società di sicurezza informatica Avast parla di circa 75 mila casi di siti infestati in tutto il mondo
  • un discreto numero di banche spagnole,

Nel frattempo si susseguono le dichiarazioni più o meno ufficiali relative alle origini dell’attacco e ai sistemi di contrasto resi possibili dalle attuali tecnologie

  • Sono saliti a 99 i Paesi colpiti dall’attacco pirata: tra essi ci sono anche la Russia e la Cina, riferisce la BBC online
  • Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano afferma che  “Siamo tutti sotto assedio”. L’attacco hacker “dimostra che oggi siamo tutti sotto assedio”,
  • “Questo attacco, che probabilmente ha sfruttato una vulnerabilità presente in sistemi più datati, impressiona per l’estensione nel giro di poche ore”.
  • il ministro dell’Economia italiana, Pier Carlo Padoan, entrando al Castello Svevo per nella giornata conclusiva del vertice G7 ha dichiarato “Siamo d’accordo su molte cose, sulla riforma delle banche multiregionali di sviluppo e sulla lotta al cyber crime, che è molto attuale”
  • l’amministratore delegato della Cyber Intuition, Stefania Ranzato ha dichiarato che “È italiana la tecnologia che sta neutralizzando l’attacco ransomware mondiale in corso ‘Wannacry'”,
  • La tecnologia made in Italy, si chiama Raptor, ed è stata sviluppata nei laboratori della Cyber Intuition, il primo software anti – ransomware creato per contrastare anche le più recenti evoluzioni dei malware.

Telegraph: “Virus rubato da russi”. Si ipotizza che l’attacco sia stato messo in atto da un gruppo di hacker con collegamenti con la Russia. Ciò anche in relazione al fatto che fu rubato il virus agli 007 americani all’indomani del raid aereo statunitense in Siria, probabilmente come rappresaglia per il bombardamento ordinato dal neo eletto presidente Donald Trump nella base aerea siriana.

 

 

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Bruno Mancini