Guerra di Nina Lavieri

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Guerra di Nina Lavieri

Presentazione dell’opera
Libro

La Poesia di Nina Lavieri non è solamente canto di rivolta e d’amore. Giunge ad avere un profondo significato ideale, in una scelta morale che si schiera contro la guerra, contro ogni violenza assassina. Per questo la denuncia ideologica di Nina Lavieri è intrisa di attualità e disegna un avvenire di pace.

Dettagli
Genere Poesia / Letterature – poesia
Edizione: 1
Anno pubblicazione: 2019
Formato: 15×23
Foliazione: 36
Copertina: morbida
Interno: bn
Formato cartaceo
Prezzo 10,00 €

Guerra

A mio Padre Nicola

“…. vorrei aver immerso le mie mani di carne
nelle rose piene di spine, sulla mia tomba…”

Antologia di Spoon River di
Edgar Lee Masters

Nina Lavieri

Guerra
poesie

Disegni di
Giuseppe Tampieri

Disegni grafici di
Nina Lavieri

Associazione culturale
“Da Ischia L’Arte – DILA”

Ringrazio Monsignor Luigi Sartori, Edoardo Gugliemino e
l’Associazione DILA

Copertina di Davide Castaldelli

© Associazione culturale
“Da Ischia L’Arte – DILA”
Via Gemito 27 – 80077 Ischia (NA)
Tel. 3914830355
www.emmegiischia.com
e-mail emmegiischia@gmail.com
ISBN 978-0-244-73925-6

Questa raccolta inedita è stata presentata dal Dottor Edoardo Guglielmino il 18 novembre 2004 alla COMMENDA DI PRE di Genova

La Poesia di Nina Lavieri
Non è solamente canto di rivolta e d’amore.
Giunge ad avere un profondo significato ideale,
in una scelta morale che si schiera contro la guerra, contro ogni violenza assassina.
Per questo la denuncia ideologica di Nina Lavieri è intrisa di attualità e disegna un avvenire di pace.

Edoardo Guglielmino

A mio Padre

Sono tornata
Oramai grande
E busso sulla tua tomba Picchio sul marmo freddo con la mia fronte
e mi sento più dentro di te. Ho camminato il mondo Ho dimenticato
E poi ricordato ancora. Ti ho ritrovato
Negli occhi di una formica
E l’ho tenuta con me fino alla sua fine
Le sue spoglie sono nel mio taccuino
Ma, in mezzo al mare infinito
Ti ho ritrovato nell’allegria di un delfino
E mi sono rappacificata.

Guerra

Rombo d’aerei
Bombe Fucili Pallottole
Mi fanno orfano.
L’acqua che cade
Dal cielo basso e cupo Crea cerchi di isolamento Ciò che rimane
Un mondo senza riparo.

Ponte 20 Settembre 1943

Una bomba
Sotto le botti di vino
Al di là del fiume
Fedeli alla forzata volontà
In quella notte del 1943

Sotto il sole del mattino
Un lacerante boato

B O O M !!!!!

14 giovani padri di bimbi
Saltarono in aria
I loro brandelli
Fecero fuggire gli uccelli
Sui cavi alti
Della corrente.

Battaglia nel fiume

Le urla della bimba smarrita
Venivano ingoiate Dal ventre molle Del fiume
Dentro pozzanghere
D’acqua e sangue.

Fiume

Di colpo Sono qui Nel fiume Alla ricerca
Di un miracolo Non c’è più nulla C’è una lapide Che segna
Il tempo di sangue.

Ponte 1942

Brandelli di 14 uomini Saltati col ponte Sventrato
L’avevano minato
Nella notte
E l’aria di vento Stupita annusava L’odore di sangue.

Rovine

Un deserto di rovine
Un soldato ferito a morte Vede una bambina Mascherata di sangue Che urla e piange
Il soldato
Si solleva a fatica
Ricade
Si fa coraggio
Striscia verso la bimba
La raggiunge
La prende tra le braccia e spira
La bambina si addormenta.

Grassano Scalo

Sto seduta
A fianco al finestrino Le gambe appese Corte, i piedi
non toccano per terra Sono una bambina Affidata al capotreno. I binari suonano
Con rumori di ferro
Gli alberi corrono in fretta
Contro il vetro gelato Mi tiro giù, più giù Dopo le ginocchia Sotto i calzettoni
Il vestitino di lana nera
Ho freddo
Si apre la porta dello scompartimento
Il controllore mi scruta
“La prossima stazione è Grassano Scalo,
verrà il capotreno”
La porta si chiude
Il soffio d’aria è gelido.

Cimitero

Filari di cipressi Esasperati dal vento cupo Di novembre
Lungo il viale della sconfitta Dietro la collina acquattata Che scagliava foglie rosse
Sulla distesa di lapidi senza fine.

Eredità

L’eredità
Di un’orfana:

Un mondo senza riparo.

Dopo

Dopo che
Gli ultimi respiri si spensero
Dopo che
L’agonia aveva il volto rigido
Della morte
Ebbi paura!

Dopo
Fui sola a giocare la mia parte
Il pubblico s’en’era andato.

Sotto la densità
Dell’aria gelida
Persino i lampioni reclinarono il capo
E quel dannato unico viandante
Non si era più voltato.

Binario 1945

Camminare su un binario
Un piede dopo l’altro
Gli occhi fissi
Sulle piccole scarpe di vernice nera
Allacciate alla caviglia
Sui calzini corti e bianchi
Il vento muove il grande fiocco d’organza
Che raccoglie i capelli neri d’ebano.

Quattro ex bambini

Vorremmo tornare bambini
Per mangiare tanti gelati da scoppiare…
Quando eravamo bambini noi
C’era la Guerra !!!!

Soli

Solo chi è malato di solitudine riconosce chi è solo.

Breve Curriculum circa la vita artistica di Nina
Lavieri

Nina Lavieri vive ed opera a Genova
Nel 1964 lascia l’Italia e si reca in Inghilterra per motivi di studio e di lavoro: Nel 1968
Consegue
il diploma di laurea all’Università di Cambridge in lingua inglese e letteratura anglosassone. Nel 1970 rientra nella sua città di Genova ed inizia il lavoro d’insegnate della lingua inglese. Nel 1975 e 1978 è invita negli Stati Uniti d’America con due borse di studio: la prima in California e l’Oregon, la seconda nello Stato di New York.

Nel 1982, ritorna in America con un Master, a Washington D.C. I suoi lavori sono stati pubblicati in otto volumi per ora:
“Poeti e novellieri” Milano 1964
“Poeti al Video” Roma 1965
“ Il Sud negli occhi ” Genova 1972
“ L ’inquietudine dell a luna” 1978
“ Sensazi oni” Genova (prima edizione 1981 – seconda edizione 1989)
“ Fiori di Vento ” Genova 1989
“ T rascendersi ” Genova 1996
“ Poesia” Genova 2001

Alcune delle sue poesie e racconti, sono stati inseriti in due Antologie. I premi più rilevanti sono:

Poeti e novellieri d’oggi e domani – Edizione Ippocampo Milano 1964 con cinque poesie.
Poeti al Video a cura d’Alessandro Cutolo 1965 con la poesia “Una casa in campagna” che fu recitata in televisione da Giorgio Albertazzi. In altre occasioni le sue poesie sono state declamate più volte da Sandro Bobbio e lette da Alfredo Bianchini sia in Televisione e Radio, sia in Teatri.
Inoltre, Nina Lavieri, ha collaborato per circa 5 anni come pubblicista, de IL GIORNALE sulle pagine di Genova, con articoli di cultura e colore, la cui raccolta è depositata presso la Sede de Il Giornale.

Una delle sue commedie teatrali è stata rappresentata al Teatro Margherita di Genova nel 1974.

Primi Premi

Premio Città di LEVANTO Presieduto da Vittorio Sgarbi
Premio Internazionale CESARE PAVESE Santo Stefano Belbo
Premio SANVALENTINO
Premio SANTACHIARA Assisi con un saggio su Santa Chiara. Premio Internazionale IL MACCHIAVELLO ROMA 1981
Premio DIASCURO CAPITOLINO Roma 1991
Premio CITTA’ DEI POETI GENOVA 2004

Nina Lavieri

DILA

NUSIV

VIRUSISCHIA

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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