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GLI SCATTI DI LISETTA CARMI DOCUMENTANO IL SENSO DELLA VITA
GENOVA LE RENDE OMAGGIO CON UNA MOSTRA CHE RIPERCORRE LE FASI PIU’ SIGNIFICATIVE DEL SUO LAVORO
Attenta alla realtà quotidiana a lei vicina, a quella distante eppure avvertita in modo intenso nei suoi rumori e silenzi, Lisetta Carmi, di origine ebraiche, talento indiscusso della fotografia italiana e internazionale, con partecipazione visiva ed emotiva ha saputo attraverso i suoi scatti cogliere l’anima delle cose e delle persone a partire dalla sua città Genova.
Dai luoghi più vicino a lei a quelli più desolati e lontani, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica ha dato risalto a volti di personaggi noti e famosi nel panorama culturale e artistico, ma anche a sguardi di gente comune, senza dimenticare quella rassegnazione rubata agli occhi di quanti devono lottare ogni giorno con la povertà, la fame e la solitudine.
Lisetta Carmi nel suo lavoro ha intuito il potere di questo mezzo quale è la fotografia: le sue immagini vivono di emozioni proprio grazie alla capacità di aver saputo cogliere l’inquadratura giusta, quella perfetta. Emozioni che traspaiono da sguardi e gesti di uomini, donne, bambini di cui ha voluto lasciare una testimonianza perché a parlare fossero proprio i loro stati d’animo tra entusiasmi e speranze, desolazione e desiderio di libertà.
Due sono state le sue passioni: la musica e la fotografia. Quest’ultima ha preso il sopravvento sulla possibilità di diventare una concertista per il fatto che attraverso l’obiettivo Lisetta Carmi aveva finalmente la possibilità di comunicare quanto a lei vicino e lontano, di esplorare la realtà umana e sociale. E lo ha fatto iniziando con il riprendere i luoghi legati alla Sicilia e alla Sardegna.
A questa artista contemporanea la città di Genova rende omaggio con una suggestiva mostra che riunisce i suoi lavori più interessanti esposti presso Palazzo Ducale nella Loggia degli Abati fino al 31 gennaio 2016.
Le 220 immagini della mostra LISETTA CARMI “Il senso della vita. Ho fotografato per capire” a cura di Giovanni Battista Martini ripercorrono il suo iter artistico raccontando con verità e poesia storie di vita legate a Genova durante gli anni Settanta dando spazio al lavoro e alla crescita dell’edilizia, alle mode legate alla realtà culturale tra teatro e musica, soffermandosi sui ritratti di importanti personaggi tra cui Abbado e Ezra Pound. Così l’identità culturale e sociale della sua Genova è restituita con autenticità attraverso le immagini di uomini intenti a lavorare al porto dai cui volti traspare la fatica, e quelle di volti di bambini, belli e indifesi, ripresi anche entro vicoli desolati, e ancora quelle che riprendono i travestiti nel loro sfidare il pudore di una società perbenista.
Il desiderio di viaggiare per conoscere altre realtà la porta non solo nelle terre della Sicilia e della Sardegna, ma anche verso paesi come l’America Latina, l’India e l’Afghanistan. Questi ultimi diventano territori di cui testimoniare il dramma che accompagna ogni giorno miglia e migliaia di uomini, donne e soprattutto bambini, costretti a sopravvivere.
Su un altro piano sono volti di figure importanti e di successo che si sono affermati in diversi campi per talento e bravura come il musicista e direttore d’orchestra Claudio Abbado, il poeta Ezra Pound e ancora Luigi Dallapiccola, Leonardo Sciascia, Carmelo Bene e Lele Luzzati.
Da sottolineare gli undici scatti, per molti ancora oggi scioccanti, che ritraggono la sofferenza propria della vita legata al parto. Sono immagini che riprendono la vita che emerge negli attimi cruciali del parto, attimi forti che appartengono al ciclo vitale dell’umanità.
Silvana Lazzarino
LISETTA CARMI
Il senso della vita. Ho fotografato per capire
Palazzo Ducale- Loggia degli Abati
piazza Matteotti 9 – Genova
Orari: da martedì a domenica 15-19, sabato e domenica 11-19, lunedì chiuso
biglietti: intero €.5, ridotto €.4, scuole €.3
Catalogo: Peliti Editore
Info e prenotazioni: 0108171663
Fino al 31 gennaio 2016