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Gio08 Articolo finalista Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020
Gio08 Articolo finalista
Michela Zanarella intervista Tiziana Mignosa
Dalla poesia alle favole
Una poesia affascina sempre, esplora i territori dell’anima, crea emozioni.
La poesia è colore, suono, parole e Tiziana Mignosa sa far rivivere con passione e competenza questa preziosa linfa d’espressione.
L’autrice nasce a Siracusa ma vive e lavora a Roma ormai da diversi anni.
Pittrice, poetessa e scrittrice, nel 2007 pubblica con edizioni Creativa “I segreti del cielo” una silloge poetica.
Nel 2008, sempre con la stessa casa editrice, “La storia senza fine” romanzo.
Nel 2009 con Narrativa e Poesia è la volta di “Perché” romanzo e, sempre nello stesso anno, “Piume d’Anima” una silloge poetica scritta insieme ai poeti Rita Minniti, Maria Grazia Vai e Nunzio Buono.
Nel 2010 la prima raccolta di favole “Le 7 favole per imparare a sorridere” opera vincitrice del 3° Premio letterario “favole, cammini e percorsi 2010” edizione Miele.
Da molti anni è presente con le sue poesie in diverse raccolte antologiche e dal 2007 anche in rete con poesie, racconti e fiabe.
Oggi per i nostri lettori, conosciamo meglio la poetessa Tiziana Mignosa.
D:- Qualche volta il Poeta riesce con pochi tratti a dare di una esistenza umana quella piena sofferenza intima che lo caratterizza.
Ti riconosci in questa possibilità poetica?
R:- Ovviamente sì, la poesia è la sintesi della gioia e dei dolori che caratterizzano la vita visibile e invisibile dell’umanità in cammino.
D:- Il Poeta quando è catturato dalla Poesia è come se si trovasse in una realtà atemporale dove il suono delle parole rappresentano degli arpeggi spirituali che mettono in vibrazione le parti più recondite dell’essere, ancora incatenato alla propria esperienza terrena.
Cosa pensi di questa definizione di ispirazione poetica?
R:- Sono d’accordo: il poeta è colui che attraversa il ponte che collega la terra all’infinito, è un viandante assetato di bellezza che coglie le ore della terra e la magia che sfiora la sua anima per trasformarle in parole da donare a chi ne vuole respirar l’essenza.
È uno specchio magico che viaggia al di là del tempo e dello spazio e mentre narra del sentimento del mondo riflette il cuore di chi legge che in esso vede la luce o il buio della sua anima.
D:- La proprietà della sintesi, il lampo dell’immagine, il gesto cruento, la critica sociale sono tutti elementi che risultano indispensabili e si dipanano qualche volta nell’espressione poetica.
Nella tua “poesia” riscontri qualche elemento appena accennato?
R:- Quando un autore scrive una poesia segue sempre una sua traccia mentale, una sorta di trama a matita sulla quale passa, dopo, l’inchiostro trasferendo così l’emozione di un attimo dall’impalpabilità del pensiero alla realtà tangibile.
Per quanto mi riguarda non attraverso territori già battuti, non seguo regole comuni ma solo quelle del mio sentire legate al momento esatto in cui scrivo e a nient’altro.
Ascolto il linguaggio dell’anima e per me quello è già poesia.
La tecnica è un’altra cosa, quella s’impara leggendo i grandi del passato o i contemporanei e facendo esperienza diretta.
Ovviamente la capacità di sintesi e il riuscire a immortalare attimi di vissuto è determinante per una poetica che abbia una sua musicalità e un’armonia d’insieme.
D:- Il tuo essere Poeta, è nato da cosa? Cos’è che ami di più nello scrivere e nelle parole?
R:- Scrivo da quando ero bambina e un po’ di tutto, le parole, insieme ai colori, rappresentano per me, e da sempre, la libertà di viaggiare oltre il visibile e l’udibile umano.
Quando la poesia decide di mettersi in contatto con me mi martella la mente fin quando non l’assecondo.
Insomma sono una di quelle persone che se è folgorata dall’ispirazione, e sta guidando, si mette a scrivere al semaforo mentre è rosso o mette la freccia e si accosta lasciando il motore acceso perché un pensiero vagante richiede un’immediata attenzione e pretende di essere fermato su carta. Insomma ogni momento può essere quello giusto, quindi sono sempre vigile e pronta e, soprattutto, con carta e penna a portata di mano, notte compresa!
Quello che amo di più nello scrivere è l’immensa gioia che provo nel poter essere e fare qualsiasi cosa.
Lo scrittore, infatti, soprattutto nel momento in cui decide di creare, fa un viaggio verso luoghi e identità infinite e contemporaneamente entra in contatto con l’anima del mondo e la sua parte più autentica.
Questo è sempre un momento di grande importanza, un momento di grazia anche se, a volte, la gioia che si prova, ha le sembianze del dolore.
Cosa è la POESIA per te? E’ l’incontro con la nostra parte migliore, quella che vive al di là del quotidiano, quella che si avvicina di più ai nostri sogni. Chi veramente è poeta diventa poesia, respira poesia, si nutre di poesia e riesce a scovarla e a vederla ovunque anche in quelle cose che sembrano all’antitesi della poesia stessa.