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GI07 Liga Sarah Lapinska – Guntars Jirgensons
GI07 Liga Sarah Lapinska Guntars Jirgensons pdf
Guntars Jirgensons è Direttore di una scuola in Riga.
Lo conosco da molto tempo: è nato a Sarkandaugava, Riga, come me.
Ricorda di essere stato colpito, da bambino, dalle registrazioni di Robertino Loretti che stava ascoltando con sua madre.
A Guntars piacerebbe vedere di nuovo il Duomo prestante di Milano, l’aeroporto di Genova e la soleggiata Sicilia, Catania, la città dove vive il mio amico pittore Sebastiano Grasso, con la sua famiglia.
Guntars è d’accordo con me che in Italia la maggior parte delle persone è più aperta che in Lettonia.
Impauriti?
Rainis aveva ragione: è meglio organizzarsi insieme che non scegliere volutamente l’esilio per non sentirsi impauriti o troppo soli.
Alcuni ascoltano la TV dei mafiosi, e leggono i scritti di storici e futurologi, e, mentre leggono, non si accorgono di ciò che sta accadendo qui e ora.
Alcune delle nostre antologie sono nella biblioteca scolastica di Guntars.
È orgoglioso della sua scuola.
Molti suoi colleghi e scolari stanno aspettando il Festival della canzone e delle danze, in lettone Dziesmu un deju svētki, così come i partecipanti.
Lui e una sua collega gestiscono la Fondazione di Rainis e Aspazija.
La Fondazione ha sostenuto un museo in un edificio a due piani a Riga, grazie al sostegno della Fondazione di Friedrich Ebert e ha ripagato le attività di tanti entusiasti.
Rainis e Aspazija, due persone molto diverse, entrambi scrittori, sono stati per molto tempo marito e moglie.
Tra gli scopi di questa Fondazione c’è non solo quello di ricordarci di Rainis e di Aspazija, ma anche quello di avviare eventi culturali, sopratutto tra i più giovani.
Purtroppo, attualmente la Fondazione non si può permettere di prendere in fitto un qualsiasi locale per l’esposizione delle sue opere.
Tempi duri?
Non solo oggi è difficile poter spendere se stessi e le proprie finanze non solo per le necessità quotidiane, ma anche per memoria, anche per gli altri.
Guntars ha iniziato a lavorare nel progetto perché rispetta Rainis non solo come letterato ma anche come attivista sociale, giornalista, avvocato, cioè uomo che oltre ad averle scritte ha anche realizzate le proprie idee.
Rifugiato ed esiliato nella Svizzera italiana, a Lugano insieme con Aspazija, è poi tornato in Lettonia.
Rainis, per fortuna, non è stato dimenticato.
Guntars sente più vicine le poesie sociali di Rainis e quelle, dolcissime, di Luna e di Sole, simili alle canzoni popolari lettoni per bambini, chiamate Dainas.
Guntars, volentieri, spenderebbe più tempo su questo lavoro, ma il tempo libero non c’è, perché lui, Guntars, non è solo un direttore scolastico e un politico, ma capisce, come Rainis, che solo le persone molto forti possono vivere in solitudine forzata per tempo lungo.
Fratellanza, solidarietà, capacità di unirsi, sì, insieme nella gioia e nel dolore, e sì, essendo in grado di fidarsi di un altro per obiettivi che sembrano possibili per tutti.
Ho parlato con Guntars al telefono.
Ci eravamo incontrati spesso prima.
L’ultima volta di persona, in una conferenza a Jelgava.
Lui è arrivato con la speranza che il nostro partito socialdemocratico di Jelgava potesse raccogliere insieme un numero sufficiente di adesioni.
Quelli che vogliono liquidare le fratellanza, e i partiti specialmente, sognano la dittatura.
Quanto ottimismo c’è in questo poema di Rainis:
In un libro con pagine nere,
registriamo le nostre canzoni.
Lascia che lamenti e pericoli
si coprano come notti nere.
In un libro con pagine nere,
vieni seppellito dietro il nero suolo.
Dormiranno questa notte e
il giorno, di nuovo arriva.
In un libro con pagine nere,
ogni lettera, silenziosa, fiammeggia.
Per essere clementi con i più stanchi
e per riscaldare quelli ancora bravi.
Il libro con pagine nere,
al mio seno porterò
finché, insieme con la speranza di tempi nuovi,
cominceranno a bollire le pagine nere.
Liga Sarah Lapinska