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Gene Pompa, presso le sale della Pinacoteca Contemporanea di Spin Banca San Paolo Invest.
Gene Pompa
Siena al Palazzo Chigi Zondadari, dal 19 agosto al 20 settembre 2021, la nuova personale del maestro Gene Pompa, presso le sale della Pinacoteca Contemporanea di Spin Banca San Paolo Invest.
23 le opere in mostra, realizzazioni di prestigio che fanno parte della bella raccolta Monografia “GENE” che ben si è collocata nella collana SIGNA ARTIS, Monografie d’Autore, realizzata da Giorgio Mondadori.
Natura che sorprende è quella delle opere di Gene Pompa.
L’artista non dipinge uno scorcio con in capo la luna, ma affida ai suoi colori, l’incanto melodioso sussurrato dei tasti del pianoforte del “Clair de lune” di Claude Debussy; è cosi che i colori di Gene si fanno impressioni che diventano suoni; l’artista, non dipinge mai “un bosco”, ma ti accoglie nello stormire di rami e di foglie tremanti, dove uno stormo d’uccelli ha appena preso il volo, ed ora svolazzano e danzano liberi nel cielo.
“La natura non può essere quindi rappresentata ma solamente evocata; e lo è col movimento dell’aria, con gli effluvi dei profumi, con la temperatura, con il senso vitale delle stagioni. – lo ha scritto, di recente, il compianto Phiilippe Daverio – La natura viva non è mai still life, cioè natura silente o come si dice in italiano “natura morta”. Ecco la sfida che affronta in modo innovativo assai Gene Pompa in arte Gene. E lo fa con una intuizione inattesa: la natura per lui è anzitutto pulsione poetica…
– E, sono ancora con le parole di Daverio – “La natura è un tempio dove colonne vive lasciano talvolta uscire confuse parole; l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli che lo osservano con sguardi famigliari. Come lunghi echi che da lontano si confondono in una tenebrosa e profonda unità, vasta come la notte e come il chiarore, i profumi, i colori e i suoni si rispondono”.
Gene, è un’artista della contemporaneità, è nato ad Alessandria d’Egitto, si è imposto nel pianeta dell’arte per l’unicità della sua tecnica pittorica in rilievo, che se è vero che risente delle tematiche d’impronta paesaggista, ha una sua poetica singolare unica, e per questo che negli anni scorsi, è stata scelta per accompagnare come immagini il noto programma GEO di RAI 3.
Italiano giovane, nato ad Alessandria d’Egitto l’11 marzo del 1952, dove rimane fino all’età di dieci anni. Poi la famiglia, durante gli anni 60, per le pericolose tensioni che agitavano il popolo Egiziano decide di emigrare in Australia. Invece – come molte volte accade, quasi un segno del destino – si ferma con la famiglia a Roma, dove il Maestro si stabilisce e, vive tutt’ora con la sua bella famiglia.
Gene suol ripetere che: “In Egitto, essendo nato da genitori italiani, mi chiamavano “l’italiano”, mentre in Italia, essendo nato nella terra delle piramidi, mi chiamano “l’egiziano.”
I suoi esordi, come pittore, risalgono ai primi anni settanta, poi è dal 1990, che si dedica con assiduità e con grandi risultati, alla realizzazione di straordinarie opere surreali e di opere squisitamente e sorprendentemente “paesaggistiche”.
Gene è oggi un’artista consolidato, conosciuto e stimato da galleristi, collezionisti, editori e critici d’arte; egli ha, oramai alle spalle, più di 100 esposizioni personali, ha partecipato ad una serie infinita di grandi rassegne d’arte, Nazionali ed Internazionali. Tantissime sono, le sue presenze presso le più prestigiose Gallerie, spazi d’arte, Musei pubblici e privati di mezzo mondo.
La mostra Senese verrà inaugurata il 19 agosto alle ore 17:00, alla presenza delle autorità cittadine, di personaggi del mondo dell’arte e della cultura. Durante il vernissage verrà presentata al pubblico la sua ultima opera editoriale: la Monografia “GENE” pezzo pregiato della Collana SIGNA ARTIS, “Monografie d’Autore”, serie ideata da Domenico Monteforte, e ottimamente realizzate dalle edizioni Giorgio Mondadori.
Il volume è a cura del professor Giammarco Puntelli (Commissario di “Pace e Amore” Official Event di Arte Contemporanea EXPO 2021 a Dubai), e l’opera ha i contributi di Philippe Daverio, Giovanni Faccenda, Vittorio Sgarbi e Carlo Serafini. La mostra resterà aperta da lunedì a venerdì, ore 9-13 / 15-18 sino a fine settembre 2021.