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DILA & Artés 20220212 articolo pubblicato
DILA & Artés 20220212
SINTESI BIOLETTERARIA DI GIUSEPPE LORIN
Giuseppe Lorin, attore, regista, romanziere, critico letterario, autore, conduttore e giornalista, è uno degli Attori maggiormente impegnati nella realizzazione dei progetti teatrali ideati ed organizzati dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“.
La sua rappresentazione scenica in video del monologo “Metempsicosi spirituale”
https://www.youtube.com/watch?v=Th05bNCF4so
scritto per lui da Bruno Mancini, effettuata durante la fase più restrittiva della pandemia, è un importante esempio di come si possa egregiamente continuare a coniugare l’Arte, in tutte le sue forme di scrittura, pur disponendo di mezzi di riproduzione insufficienti ma affrancati da professionalità e tenacia.
Ci ripromettiamo di pubblicare il testo integrale del monologo “Metempsicosi spirituale” prossimamente in questo stesso spazio.
Giuseppe Lorin ha studiato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e si è specializzato all’International Film Institute of London con Richard Attenborough e in Pubblicità e Marketing presso l’Università Luigi Bocconi di Milano.
È docente di Interpretazione con il Metodo Mimesico e Dizione interpretativa, oltre ad essere giornalista pubblicista.
Ha vinto diversi premi e riconoscimenti ed è giurato in importanti premi letterari nazionali ed internazionali.
Con “Transtiberim. Trastevere, il mondo dell’oltretomba” che tratta di tutti i luoghi che si trovano sulla riva del Tevere – Bibliotheka edizioni – l’autore è alla sua sesta pubblicazione dopo l’apprezzato “Manuale di Dizione” (Nicola Pesce, 2009) con prefazione di Corrado Calabrò e contributi di Dacia Maraini, consultabile anche nelle biblioteche statali di settore.
Giuseppe Lorin ha scritto due volumi dal titolo “Cistiberim, Umbilicus Urbis Romae” e “Cistiberim, il potere e l’ambizione” che si pregiano della prefazione dell’ultimo discendente di Gian Lorenzo Bernini.
“Cistiberim” tratta di tutti i luoghi della sponda sinistra del Tevere.
Tra aprile e maggio uscirà un libro dedicato alla figura di Cleopatra “Cleopatra, la schiava dei romani” (edito da Bonfirraro Editore) che vuole essere un viaggio introduttivo nella terra dei faraoni.
L’ incommensurabile amore di Giuseppe Lorin per Roma l’ha portato a scrivere “Da Monteverde al mare” (David and Matthaus, 2013), “Tra le argille del tempo” (David and Matthaus, 2015), primo romanzo postfantastorico, “Roma, i segreti degli antichi luoghi” (David and Matthaus, 2016) e “Roma, la verità violata” (Alter Ego, 2017), romanzo pensato per una fiction di cui tre personaggi sono visibili su Youtube.
Nella primavera 2019, ed in occasione della elezione di Matera a Città della Cultura, Bibliotheka edizioni presenta “Dossier Isabella Morra”, la storia di un femminicidio del ‘500, nel materano, voluto dai fratelli di Isabella, la poetessa uccisa a 29 anni!
Sette poeti hanno apportato per questo dossier di Giuseppe Lorin, i loro contributi poetici, dalla prefazione di Dante Maffia e alla sua poesia per Isabella Morra a Dacia Maraini, da Corrado Calabrò a Michela Zanarella, da Marcella Continanza a Vittorio Pavoncello e ad Antonella Radogna.
“Transtiberim. Trastevere, il mondo dell’oltretomba”, Bibliotheka edizioni, è da considerarsi un amico che vi ha invitato nella sua casa di Trastevere, uno dei quartieri più suggestivi di Roma, e immaginate di passeggiare per i vicoli, le piazze, le vie, avendo accanto a voi una guida che vi sveli la storia e il significato simbolico di ogni edificio, monumento, fontana e chiesa incontrati.
È proprio lo scopo di quest’agile volume illustrato: partendo dalle origini di Trastevere, esso vuole ricostruirne e renderne al lettore il fascino, non soltanto tramite analisi di tipo artistico-architettonico, ma anche attraverso il racconto di aneddoti che si perdono tra il verosimile e il leggendario e vicende di personaggi più o meno celebri che hanno legato le loro azioni a questo storico rione.
Giuseppe Lorin, che allo studio della città eterna ha dedicato gran parte della sua vita e della sua esperienza letteraria, ci regala un’opera consultabile dunque a più livelli: dal semplice piacere narrativo all’uso turistico-didattico.
Per non dimenticare la grandezza e la bellezza di Roma, nonostante le scellerate azioni di chi dovrebbe tutelarne lo sterminato patrimonio culturale, ma non sempre lo fa.
Giuseppe Lorin di se stesso dice: “Il mio interesse per Roma, la città dove sono nato, si è sviluppato gradualmente negli anni.
Avendo genitori non di Roma; mio padre di Padova e Venezia, mia madre di Capua e Napoli, quando venivano a trovarci i parenti dal nord e dal sud d’Italia, mia madre, avendo da sbrigare le faccende domestiche per l’accoglienza dei parenti, delegava me che avevo una decina d’anni, per portarli a visitare Roma, città unica nel suo genere.
Poi, negli studi superiori, con la prof di Storia dell’Arte si andava il sabato in giro per l’Urbs a conoscere nello specifico i posti storici degli eventi che hanno reso insuperabile questa nostra Roma.
I sentimenti che mi legano a questi luoghi spaziano dai ricordi a momenti quotidiani di emozioni a volte dovute a profumi, a voli improvvisi di pappagalli verdi che ormai a migliaia colorano i parchi della capitale d’Italia.
A ricordi che all’improvviso si fanno vivi solo a vedere un volto che ne ricorda un altro, un gesto affabile nei miei confronti mi emoziona e nel contempo mi meraviglia specialmente se viene da persone che non si conoscono.”
DILA & Artés 20220209
Bruno Mancini |La “visione” di Raffaele La Capria
Per la serie Esopo news
Nei giorni scorsi ho ricevuto due telefonate da persone amiche che si trovano in grandi difficoltà nella lotta contro malattie incurabili o quasi.
Vivono su paralleli molto distanti tra di loro, eppure ho sentito nelle loro parole la stessa ansia di contatto umano capace di dare un sollievo al pianto della disperazione.
Ed ho pensato a tutta l’insipienza del genere umano impegnato nel costruire armi per offendere piuttosto che medicine per difendersi… ed alla morte che spadroneggia per tale follia collettiva.
Resta la voglia di operare affinché sia realizzata la visione ideologica espressa nel brano scritto nel 1952 da uno degli innovatori della narrativa italiana del ‘900: “Non ci sono paesini abbastanza isolati, non ci sono giorni abbastanza privati, né paralleli abbastanza lontani. Un rapporto si stabilisce sempre, prima o poi, non c’è scampo.- Raffaele La Capria”.
Dalla mia raccolta di poesie
“Sasquatch”
(1968 – 2009)
https://www.lulu.com/en/en/shop/bruno-mancini/sasquatch/paperback/product-1m27mjyv.html
https://www.lulu.com/en/en/shop/bruno-mancini/sasquatch/ebook/product-1nqkwr9z.html
A loro
Non conosco le ragioni,
eppure sono attento,
dei suoi silenzi che ammantano distacchi.
Io vivo ancora.
I figli scalzano
immortali ambizioni, i porti certi dei fratelli.
Il nostro tetto
è il limite del nostro sguardo.
Dalla mia raccolta di poesie
“Sasquatch”
(1968 – 2009):
Adesso no
Adesso no.
Sonori squillano sopiti palpiti.
Ignazio è briciola
ondivaga in cerca di assonanze.
Nella discesa dal barchino di Caronte,
lui fu quel remo
ruotante in aria
che ne squarciava nebbie.
Vorrei capire,
verbo completo,
se il tempo mi scoppietta tra le mani
o sono stato il fabbricante dei petardi.
Dalla mia raccolta di poesie
“Sasquatch”
(1968 – 2009)
dedicata a Lina D’Onofrio:
Conversazione solitaria
Un mostro sacro s’aggira
sfiorendo
i teneri baccelli di versi smarriti
nel simplex
“futileggiante” click
di chi distrugge il proprio tempo,
nemmeno molto,
magari tutto,
contro smodato non svelare il sesto senso,
mai ultimo e mai privo di tormento,
per chi Poeta nasce e muore.
PUREZZA
Il gran “magone” non lo porgo
a peso,
affumicato,
a scaglie,
dorato,
in pillole,
stracciato tra due servi ed un padrone.
SEVIZIA
Diario di giorni non vissuti
smaltati con lacche giapponesi,
io soffio
in torride fornaci
dove gl’impasti
catturano fanghi e detriti
-magmatici anacronistici
“un giorno ancora
e sarà maggio allora
il mese delle rose o dei traslochi!”-
e i miei bizzarri
sparire in sabbie mobili
che… attenta… sembrano miele
intanto che mi tolgono respiro e forze.
DILA & Artés 20220205
MAURO RESTIVO
La sua musica simile alla malia di nostalgiche apparenze, profonda nelle tinte di sdegno e di sconfitte, soave nell’accompagnare il canto liberatorio, segue con cadenze appropriate tutte le fasi recitative e ogni silenzio riflessivo snocciolato nel video monologo “Dialogo di una schiava” scritto da Bruno Mancini ed interpretato da Chiara Pavoni
Nato a Roma nel 1960, ha ricevuto le prime lezioni di chitarra classica dal M° Gino Palombo, ottenendo il relativo diploma.
Parallelamente ha conseguito i diplomi in Arti applicate e in Maestro D’Arte, finalizzando gli studi alla realizzazione di mostre e concerti.
Per circa quindici anni ha ricoperto il ruolo di Presidente della sezione artistica dell’ATAC.
Ha svolto attività concertistica in Italia e all’estero, con particolare riferimento alla Repubblica Ceca dove si è esibito più volte in recital trasmessi da emittenti radiofoniche.
Il suo interesse per il repertorio musicale bandistico gli ha procurato l’invito, da parte del M° Olivio di Domenico, a collaborare come chitarrista nella Banda Musicale dell’ATAC.
Degno di nota è stato il suo concerto eseguito in occasione della beatificazione di Padre Pio, trasmesso in diretta su tre emittenti Vaticane.
Si è esibito nell’ambito del Fiuggi Guitar Festival con musiche di A. Lauro, F. Tarrega e L. Almeida.
In seguito al successo ottenuto ha iniziato a collaborare con il M° Massimo Delle Cese e con l’Accademia Romana della Chitarra.
Sua è anche l’organizzazione del Frascati Guitar World Festival dedicato alla Chitarra Classica.
Ha suonato al Palazzo dei Congressi di Roma ed ha composto musiche in abbinamento con le poesie di numerosi scrittori.
Ha collaborato con l’Associazione Rosso Rossini.
Ha eseguire delle Master nel “Festival i Colori della Musica di Celano” nel quale ha fatto anche parte della Giuria.
Ha composto alcuni brani per chitarra classica ispirati ai disegni da lui stesso realizzati.
Insegna presso varie Associazioni.
Responsabile delle Relazioni Esterne della Ass. Circolo Culturale Lya de Barberiis può annoverare il successo d’importanti concerti.
Mauro Restivo, con la sua splendida interpretazione musicale in accompagnamento al monologo “Dialogo di una schiava” scritto da Bruno Mancini ed interpretato da Chiara Pavoni , su youtube al link <https://youtu.be/mF4SlGAKxT4>, entra a far parte a pieno titolo degli amici dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, di questo quotidiano diretto da Gaetano Di Meglio, della casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi e dell’Associazione culturale algerina “ADA” di Dalila Boukhalfa.
Benvenuto da tutti noi.
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DILA & Artés
CS | Tra Bruno Mancini
Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
editore della testata giornalistica “Il Giornale di ArtesTv”
registrata presso il Tribunale di Salerno, si è stabilita un’intesa di collaborazione che vedrà l’Ass. DILA partecipare con interviste, recensioni notizie ecc. alla redazione della sezione cultura del giornale.
Antonio Auricchio
ha iniziato la sua carriera ponendo l’attenzione all’amore verso il prossimo, dedicandosi alla salute dei suoi pazienti attraverso il ruolo di dipendente dell’ASL di Salerno e di infermiere specializzato nel reparto di rianimazione.
Una volta lasciato l’impegno verso coloro che soffrono, ha ben pensato di proseguire la sua vita, passando, dopo aver visto e vissuto in prima persona il dolore delle persone al divertimento, profondendo il suo impegno, nella passione che aveva già da prima coltivato per la TV, per il mondo dello spettacolo e del cinema, iniziando come organizzatore di eventi e venendo in contatto con persone illustri e di un certo calibro.
Poi cameraman e patrón di “Miss Arte’sTv”, il concorso dedicato alla selezione delle ragazze baciate da Venere sia del territorio Campano che Nazionale, e che esaltassero principalmente le bellezze del suo amato Sud e quelle delle giovani aspiranti al mondo della televisione e dello spettacolo dello stivale tricolore intero.
La passione che lo anima lo ha spinto fino a prendere le redini in mano e ideare, registrare e dirigere da dietro la camera da presa programmi, notiziari e dossier televisivi, impegnandosi anche nella ricerca di notizie di rilevante importanza sia nazionale che estera per gli articoli giornalistici all’interno del canale ArtesTv.
Francesca Durante
https://ilgiornale.artestv.it/
Bruno Mancini
scrittore e poeta, è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri:
Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.
… si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna, che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni.
… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti.
Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?
Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…
…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.
…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.
Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…
…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.
…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.
…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.
Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!
Una poetica lacerata e sfuggente…
Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…
Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.
Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.
Al sole tenero
Vederla piangere di gioia
INFO:
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 15 alle 23
DILA&Artés
Regolamento partecipazione e modulo iscrizione
1) L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in pieno accordo con l’editore Antonio Auricchio, Patron della testata giornalistica Artés registrata presso il Tribunale di Salerno, ha dato vita al nuovo progetto culturale DILA&Artés di ampio respiro mediatico adatto alla valorizzazione delle attività dell’Associazione e di tutti gli Artisti che hanno comunque collaborato con i nostri progetti culturali.
2) Il progetto culturale DILA&Artés prevede la pubblicazione a cura dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA” di interviste, recensioni, notizie ecc. nella sezione cultura della testata giornalistica Artés.
3) La partecipazione al progetto culturale DILA&Artés, per testi e immagini, è aperta ai contributi degli Artisti italiani e stranieri che, dopo averne fatta richiesta, saranno selezioni da una Commissione nominata dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.
Tale Commissione provvederà a selezionare in maniera insindacabile le richieste di partecipazione al progetto culturale DILA&Artés.
4) I Soci dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” avranno diritto ad iscriversi direttamente nel gruppo dei partecipanti purché rispettino quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento e siano in regola con il tesseramento DILA
5) Gli Artisti che hanno già partecipato ad una qualsiasi delle Antologie pubblicate da Bruno Mancini sono equiparati agli Associati DILA.
6) L’Artista, per partecipare al progetto culturale DILA&Artés, dovrà compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa a questo regolamento e dovrà inviarla a dila@emmegiischia.com debitamente firmata.
7) Trattandosi di una partecipazione a titolo completamente GRATUITO, L’Associazione DILA si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento e gli Artisti, inviando le proprie iscrizioni, ne prendono atto in maniera definitiva.
8) INFO: 3914830355 tutti i giorni dalle 15 alle 23 – dila@emmegiischia.com
DICHIARAZIONE RICHIESTA per la partecipazione al progetto culturale DILA&Artés
Io sottoscritto/a____________________________________________
residente a _______________ in Via____________________ N:_____ CAP________
tel. ______________________ e-mail________________________________________________
avendo letto ed accettando tutte le norme del regolamento relativo alla partecipazione al progetto culturale DILA&Artés pubblicato anche tramite web all’url https://www.emmegiischia.com/wordpress/dila-artstv/ esprimo l’intenzione di partecipare al progetto culturale DILA&Artés nella mia qualità di
Scrittore □ – Attore □ – Musicista □ – Pittore □
A tale scopo DICHIARO di
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Ai sensi dell’art. 1341 cod. civ., approvo specificatamente le clausole 1) 2) 3) 4) del regolamento relativo alla partecipazione al progetto culturale DILA&Artés pubblicato anche tramite web all’url https://www.emmegiischia.com/wordpress/dila-artstv
Data e Luogo…………………. Firma dell’autore …………………….
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