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Bimbi verranno a lacerare i sonni – Davanti al tempo-50
Davanti al tempo 50
Bimbi verranno a lacerare i sonni
Bimbi verranno a lacerare i sonni
gridando da forti braccia paterne.
Volano.
E ridono.
Ridendo oltre il roveto.
Roveto e risate;
risate, risate pazze,
o roveto pungente
pungente che strazia.
Bimbi verranno a lacerarmi i sonni
mentre senza voli,
passo dietro passo,
varco in nenia la valle
– il francescano cenere in testa e zappa sulle spalle –
a che tutto sia nitido e nudo e primitivo.
Delirare:
“Sei troppo bella perché io possa non desiderarti
ma al di là del campo di rovi e di ortiche,
… … … al di là… … da solo…
lasciami…
lasciami… Voglio.”
E la notte si spezza.
Ora si vede.
Essa è qui.
Toccala
su toccala
vischiosa mente.
È pur essa di terra che credi!
Esiste.
Ed è sorella che soffre
e non grida e soffre
e non piange
“Se temerai di respirare insetti
tu mi vedrai polvere e sputo”
Ma maledice.
Distendermi a fronte di stellata angoscia
ora che nel vicino silenzio senza luce
ho massacrato una vita!
Certo è questa la notte
alba e passato.
Il gelo fugge da sotto cieli pieni di ombre.