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Torrente bianco – Davanti al tempo-137
Davanti al tempo 137
Torrente bianco
Sfuggo ruvidi muri
discontinui
laghi di cielo
con isole di monti
dirigendo
su rigidi fiumi d’acciaio
mia vita
cui amore d’amore
dona preziosità
incorruttibile.
Forme
novelle strane forme
di gialli che son
case
di verdi
pietre.
Solo il mare non muta.
Con quel torrente bianco
scia di lenta nave.
E’ simile al cielo:
quando un uccello umano
gli spruzza
schiuma in seno.
Da questa altura
con negli orecchi
stridori
e raschiature di ruote
rombanti
posso fingermi seduto
su la lenta nave bianca.
Solo non odo
l’urlo sghignazzante
del gabbiano;
né il brivido dell’aria ferita
dalla mia faccia in lacrime.