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Quante volte ho vinto – Davanti al tempo-129
Davanti al tempo 129
Quante volte ho vinto l’inferno
Rivedo lo smalto dei prati improvvisi
quel ritmo ossessione è qui nei miei orecchi.
La fuga, l’orrore
di tutti, da tutti;
una prece, velata
paurosa, di vivido oblio.
Poi molti pensieri,
poi molte contese estenuanti
e lenta
la purificazione.
Salvezza dei miseri uomini di
quei numi colpiti nel cuore
è la mente rasserenatrice;
più divina più possente
più perfetta di quelli a cui è serva.
Così come svanisce nell’aria una
macchia pur grande di acqua per
la forza del lume del mondo,
quella sola d’Olimpo padrona
di miracoli effettuatrice
farà pregni lontani paesi
dei vapori del mio oceano di pena.