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Claudia Wieser e le architetture tra tradizione e innovazione in mostra a Genova al Museo di Villa Croce
Design, architettura con rimandi alle atmosfere della filmografia di richiamo mistico futurista che guarda alla fascinazione della classicità e dei contesti sumero babilonesi, si intrecciano nella ricerca espressiva di CLAUDIA WIESER nata a Freilassing ( Germania) nel 1973 affermatasi sulla scena internazionale anche grazie a mostre collettive e personali tenute in Germania e all’estero che l’hanno fatta conoscere al grande pubblico. Tra queste in particolare vanno citate le più recenti come quelle presso la Fondazione Memmo, Roma (2017), il Kunstverein Reutlingen (2014), il Petit Palais di Parigi, la Galerien der Stadt Esslingen, il Drawing Room di Londra,e il Signal Center for Contemporary Art di Malmö (2013).
Linearità e semplificazione della forma proprie del primo astrattismo si combinano con la capacità di indagare il rapporto tra strutture architettonica e decorazioni proprie della Bauhaus che diventa occasione per superare il confine tra “arti alte” e arti applicate facendo uso di carta da parati, ceramica, legno, specchi, tessuti, fotografie e foglie d’oro, Lo spazio secondo la sua ottica va vissuto nelle sue potenzialità progettuali: accanto ai grandi architetti come Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Mallet-Stevens, Claudia Wieser guarda alle opere di architettura espressionista o a progetti utopici del secolo scorso per realizzare scenari suggestivi e talora spiazzanti dove carte da parti riproducono elementi architettonici quasi a grandezza naturale, come scale o colonne che trasformano lo spazio in cui sono collocate, restituendo, a chi osserva, la sensazione di trovarsi in un contesto diverso. onirico e spirituale. A Claudia Wieser che a partire dalla tradizione ricrea spazi e luoghi nuovi in cui ridefinire le armonie tra gli ambienti e gli oggetti , il Museo Villa Croce di Genova ha dato la possibilità di realizzare il suo lavoro entro gli spazi dello stesso museo, visibile fino al 18 giugno 2017.
Il lavoro di Claudia Wieser riguarda lo scalone del Museo: con il wallpaper l’artista tedesca fa uso di immagini riferite ad antichi capolavori ripresi da vecchie foto per combinarle con i suoi disegni e le sue sculture. Per questo progetto ideato da Ilaria Bonacossa, Claudia Wieser si è ispirata ad una serie televisiva degli anni Settanta della BBC I, Claudius”, che raccontava le vicende dell’Impero Romano negli anni del passaggio dall’Impero di Augusto alla morte di Claudio. Si tratta di una rappresentazione quasi teatrale di quasi un secolo di storia: una suggestiva rappresentazione di una reinvenzione del mondo classico che ha permesso all’artista di sviluppare una serie di immagini che nel loro anacronismo riescono a raccontare la politica contemporanea. Il titolo della mostra “Waiting in the Wings” che significa “aspettare che qualcosa di più grande accada” o semplicemente “attendere dietro le quinte” evoca la volontà di un’opera di trasformare lo spazio rimanendo sullo sfondo. La carta da parati seduce creando una scenografia stratificata attraverso cui sembra di aver accesso a diversi mondi ,dove si alternano scaloni nobiliari, vasi antichi che diventano colonne e profili inquietanti di eroi romani. Sullo sfondo dietro questi elementi si intravedono due occhi giganti di una misteriosa donna contemporanea che sembra scrutare lo spettatore e allo stesso tempo osservare il palcoscenico dove si svolge l’azione..
Alla realizzazione della mostra hanno collaborato il Goethe-Institut Genua e lo Studio Sales di Norberto Ruggieri, Roma.
Claudia Wieser
WAITING IN THE WINGS
installazione Site-Specific / Scalone di Villa Croce
da un progetto di Ilaria Bonacossa assistente curatore Ginevra D’oria
in collaborazione con Goethe-Institut Genua
Museo d’Arte Contemporanea/ Villa Croce/
Via Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova
telefono 010 580069/585772
fino al 18 giungo 2017
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