Fabio Isman parla di capolavori fuggiti e collezioni disperse

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Fabio Isman e il suo libro L’ITALIA DELL’ARTE VENDUTA. Collezioni disperse, capolavori fuggiti

alle Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini a Roma

Scrigno di bellezze artistiche e paesaggistiche l’Italia, luogo di riferimento privilegiato e fonte di ispirazione per grandi nomi della letteratura e dell’arte, racchiude un patrimonio artistico senza tempo. Grazie a opere, considerate capolavori di grandi Maestri che hanno reso uniche città quali Roma, Firenze, Venezia, Milano, Napoli, Torino, Bologna e ancora Ferrara, Mantova e Pisa, l’arte italiana ha lascito un segno indelebile.

Molte opere tra dipinti, sculture, icone, codici miniati, porcellane, manufatti pregiati, appartengono a collezioni private e solo di rado in occasioni di grandi mostre diventano visibili al grande pubblico. Il collezionismo inoltre è un privilegio di pochi, come sempre meno sono i mecenati che investono su un determinato artista. Molti capolavori inoltre non sono sul nostro territorio nazionale per questioni legate ai bottini di guerra o perché trafugate e ancora molte sono andate distrutte in seguito a conflitti, catastrofi naturali. Resta il fatto che sebbene molto ancora sia presente in musei, palazzi e chiese d’Italia, oltre che presso collezionisti, gran parte di questo patrimonio è andato perduto.

Fabio Isman libro L’ITALIA DELL’ARTE VENDUTA

A raccontare come l’interesse per l’arte sia mutato nel corso dei secoli domandandosi il perché vi sia sempre meno attenzione alla conservazione di tale patrimonio, e come mai a quanti abbaino commissionato per decenni non resti solo che il blasone, è il giornalista e scrittore Fabio Isman con la sua opera L’ITALIA DELL’ARTE VENDUTA. Collezioni disperse, capolavori fuggiti (edizioni Il Mulino).

Nell’ambito della Rassegna Libri/Barberini Corsini, a cura di Silvia Pedone, dopo il successo della presentazione tenutasi lo scorso 5 aprile del libro di Luca Calenne Le “tenebre oneste” di Mattia Preti presso la sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barbierini, è in programma il prossimo 26 aprile alle ore 17.30 quella del citato volume di Fabio Isman alla quale sarà presente Dario Franceschini, Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo.

Ad introdurre l’opera e a discuterne con l’autore saranno Marco Fabio Apolloni, Augusto Gentili e Claudio Strinati.

A di là delle catastrofi causate dai conflitti, sempre irrispettosi dell’arte, o dei criminali scavi archeologici che alimentano i lucrosi mercati internazionali, molte opere di valore si trovano fuori dall’Italia e questo forse è una perdita che fa riflettere sebbene siano presenti moltissimi capolavori apprezzati in tutto il mondo. Il collezionismo d’arte è un primato italiano, ma tantissimi fra i gioielli più pregiati delle raccolte create nella penisola durante i secoli si possono ammirare ormai soltanto fuori dai nostri confini, o quando vengono prestati per qualche mostra.

Silvana Lazzarino

 

NOTIZIE SULL’AUTORE

Fabio Isman, giornalista e scrittore, è stato per molti anni inviato del “Messaggero”. Fra i suoi numerosi libri: “I predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia” (2009) e “Il ghetto di Venezia” (2010), entrambi editi da Skira, e per il Mulino “Andare per le città ideali” (2016).

 

Rassegna LIBRI BARBERINI / CORSINI

a cura di Silvia Pedone

PRESENTAZIONE LIBRO

L’ITALIA DELL’ARTE VENDUTA. Collezioni disperse, capolavori fuggiti

di Fabio Isman, edizioni Il Mulino

Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini

Via delle Quattro Fontane 13, Roma

mercoledì 26 aprile 2017, ore 17.30

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Informazioni: tel. 06-4824184

email: Gan-aar@beniculturali.it;  silvia.pedone@beniculturali.it

UFFICIO STAMPA

Maria Bonmassar: +39 06 4825370 | +39 335 490311 | , ufficiostampa@mariabonmassar.com

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Grande concerto del Maestro Franco Micalizzi

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Grande concerto a Roma all’Auditorium del Maestro Micalizzi, LE CHIAMAVANO” COLONNE SONORE”  Golden 70’s

Tra gli autori di colonne sonore che hanno saputo dare vita ad atmosfere musicali intense e d’ampio respiro per film indimenticabili, contribuendo a decretarne il successo, FRANCO MICALIZZI è tra quelli che hanno saputo esaltare attraverso la combinazione di ritmi e melodie le emozioni dei personaggi tra rabbia e gelosie, entusiasmo e passione, giustizia e vendetta.

A decretare il successo dei grande Maestro Micalizzi fu l’indimenticabile film con Terence Hill e Bud Spencer “Lo Chiamavano Trinità” del 1970 che riscosse un successo strepitoso sia in Italia, sia all’estero, inaugurando l’inizio di una nuova serie di Western all’italiana. Seguono i successi con la colonna sonora per “L’ultima neve di primavera “, del 1974 il cui tema conduttore balza ai primi posti delle hit parade internazionali, e per la serie di film polizieschi, i cui temi verranno ripresi dallo stesso Maestro con la Big Bubbling band formata nel 2005

Il prossimo 28 aprile 2017 il celebre compositore e Direttore d’Orchestra torna a Roma con un concerto da non perdere con cui si potrà rivivere la magia degli anni Settanta e Ottanta attraverso una nutrita scelta di brani tratti dalle sue più famose colonne sonore con grandi ospiti che ne hanno contribuito a decretarne il successo. Ad ospitare questo favoloso concerto sarà l’Auditorium Parco della Musica di Roma presso la Sala Petrassi a partire dalle ore 21.00.

Grande concerto di Franco Micalizzi

Un concerto unico e raffinato, che guarda con un filo di nostalgia e anche di ironia ai memorabili temi musicali che il celebre compositore e direttore d’orchestra ha creato negli anni ‘70 e ‘80 per tanti film di successo da “Lo chiamavano Trinità” a “L’ultima neve di Primavera”, da “Napoli violenta” a “Non c’è due senza quattro” fino a “Italia a mano armata”, solo per citare i più noti.

Per l’occasione s riproporre questi temi sono stati chiamati molti di quei cantanti che all’epoca li eseguirono con successo, come ad esempio EDOARDO VIANELLO e WILMA GOICH (Roma parlaje tu); confermata l’adesione di una grande concertista come GILDA BUTTA’; si sono aggiunte autorevoli presenze canore che corrispondono ai nomi di VALENTINA DUCROS, MIKY INTRONA, DOUGIE MEAKIN e del tenore internazionale Gianluca Paganelli.

Considerato che i temi musicali destinati al cinema e composti da Micalizzi hanno suscitato un forte interesse perfino nel mondo dell’hip hop, che ha attinto a larghe mani nel suo repertorio musicale, campionando e rappando sulla sua musica, durante il concerto si faranno cenni anche a queste partecipazioni. Altri ospiti a sorpresa, seduti in platea, saliranno in serata sul palco, a ricordare e raccontare pezzi di vita cinematografica del nostro Paese, a cui le Musiche del Maestro hanno fatto da indimenticabile cornice. A sostenere il concerto, una grande orchestra dal vivo e la partecipazione come pubblico di tanti fedelissimi appassionati. Un grande concerto in omaggio al grande attore Bud Spencer scomparso l’anno scorso, dove sarà presente la famiglia dell’attore e lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni figlio del regista E.B. Clucher.

Silvana Lazzarino

LE CHIAMAVANO” COLONNE SONORE”  Golden 70’s

FRANCO MICALIZZI E I SUOI TEMI PER IL CINEMA

Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi

Viale Pietro de Coubertin 30 – 00196 Roma

Venerdì 28 aprile 2017 ore 21.00

CONTATTI  www.auditorium.com Biglietti in vendita su circuito ticketone (www.ticketone.it) e www.auditorium.com, call center 892101 (numero a pagamento), botteghino Auditorium parco della Musica  Posto unico 30,00 euro

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Luce e trionfo di colori con Milena Petrarca

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LUCE E TRIONFO DI COLORI NELL’OPERA DI MILENA PETRARCA IN MOSTRA A NETTUNO IN OCCASIONE DELL’EVENTO  “PER BACCO CHE LIBRO!”

Artista di fama internazionale che con disinvoltura si muove tra tematiche legate all’universo femminile e ai diversi aspetti della realtà tra paesaggi e scenari naturali, sospesi tra mito e sogno, verità e speranza, Milena Petrarca non è soltanto una pittrice di fama internazionale, ma anche poetessa di grande sensibilità, scultrice, stilista e ritrattista che con la sua creatività dona ogni volta emozioni che durano nel tempo, legate all’uomo e alla sua vita sospesa tra gioie e malinconie, passioni e speranze.  Figlia d’arte, essendo la madre Maria Panetty Petrarca drammaturga, autrice di opere teatrali, canzoni napoletane,

Luce e trionfo di colori con Milena Petrarca in mostra a Nettuno

Milena Petrarca, nata a Pozzuoli, ma attiva tra Latina, Napoli, Roma e New York ha esposto con grande successo in Italia e all’estero ottenendo prestigiosi riconoscimenti. Tra le più note promotrici della cultura del Mezzogiorno in tutto il mondo, è organizzatrice di eventi a carattere storico-culturale come il Premio internazionale Magna Grecia Latina-New York istituito nel 1995 con l’approvazione di Rocco Caporale e di Mario Fratti direttore della Magna Grecia a New York e quello dedicato al Cinquecentenario di Cristoforo Colombo che le è valso il riconoscimento “Artistic Achivement Award Gallery”.

La sua ricerca che si sofferma sulla forza del colore e della luce che ad esso da origine mira a cogliere l’infinito che appartiene alla natura cui si rivolge lo sguardo dell’uomo con le sue gioie e speranze, le sue angosce e nostalgie. Energia visiva ed emotiva si coniugano entro le rappresentazioni di Milena Petrarca dove protagoniste accanto alle figure femminili raffinate ed seducenti calate in un contesto quasi onirico, sono le nature morte e i paesaggi e il lungo mare dai colori luminosi e intensi, tra cui spiccano le vedute di Napoli, e le coste laziali del Circeo, Anzio e Nettuno. L’amore, che muove le emozioni è rappresentato nella sua essenza con tonalità forti e più fredde a tracciare il percorso di questa passione che prima si accende e arde, poi poco a poco si spegne.

Luce e trionfo di colori nelle opere di Milena Petrarca in mostra a Nettuno presso la Cantina Bacco

Colori che passano da tonalità calde a tinte più fredde accompagnati dalla forza espressiva di un segno che definisce le immagini, e le cattura nel loro attimo di verità espressiva. La luce, essenziale nelle sue opere crea relazioni tra le figure giocando sulle rifrazioni e sull’effetto dei colori complementari. Una luce che avvolge e si espande esaltando il senso del movimento presente non solo nei gesti delle figure femminili e nei loro capelli morbidi e voluminosi, ma anche nei diversi elementi della natura dai fiori agli arcobaleni, dall’acqua alle nuvole.

Colori e tinte avvolgenti si evincono ancor più in dipinti dedicati alla Primavera, alla grande farfalla rossa e alla serie “Occhi in cerca di vita” dove sempre protagonista è la donna portatrice di solarità, nuova vita e quell’entusiasmo che accende speranza e gioia. Le immagini di Milena Petrarca, sottese da una melodia visiva dove dominante è la figura femminile quale creatura dalle mille sfaccettature tra mito, mondo dello spettacolo e natura, tracciano un percorso attraverso cui riaprirsi ai sogni e ai desideri a partire da quanto apparitene alla sua terra e alla storia dell’uomo.

Da non perdere l’appuntamento con i capolavori di Milena Petrarca in mostra a Nettuno (RM) in occasione dell’evento PER BACCO CHE LIBRO! il prossimo 27 aprile 2017 presso la Cantina Bacco (in Via Eschetto 1, ex Via Cisterna  km 1,00). In occasione della presentazione del libro “Tira fuori l’anima” di Assunta Gneo che si terrà alle ore 16.30  presso la Cantina Bacco, Milena Petrarca esporrà alcuni suoi

Luce e colori nelle opere di Milena Petrarca in mostra a Nettuno

dipinti dove protagonista è la figura femminile tra eleganza e bellezza, forza e determinazione. Accanto a Metamorfosi dove è rappresentata una donna con una farfalla rossa, La donna con ippocampo e Il Sogno di Marilyn, sono esposte anche due sculture di ballerine: Passo di danza e Tira fuori l’anima i cui corpi esprimono grazia ed eleganza nei passi e nel portamento e quell’energia e duro impegno necessari nella competizione.

Donne coraggiose e forti quelle di cui parla nel suo libro Assunta Gneo, che non si lasciano abbattere e sono pronte a risollevarsi, proprio come le danzatrici di Milena Petrarca che solo dopo un duro lavoro fisico e mentale fatto di impegno e fatica e concentrazione, giungono ad alti livelli. Attraverso le pagine del romanzo di Assunta Gneo e le opere di Milena Petrarca è restituita un’immagine di donna pronta a rimettersi in gioco e riscattarsi proprio grazie al suo coraggio e alla volontà di cambiare la propria vita in meglio. Ad introdurre l’evento sarà Elisabetta.Civitan, con interventi di Anna Silvia Angelini che ha organizzato l’evento, Assunta Gneo e Ugo De Angelis. Accanto alla narrativa e alla pittura e scultura non poteva mancare la performance con Gina Ragazzo, Liberi Teatranti

Silvana Lazzarino

PER BACCO CHE LIBRO!

presentazione del libro “Tira fuori l’anima” di Assunta Gneo

mostra dipinti e sculture di Milena Petrarca

Cantina Bacco

Via Escheto 1, ex Via Cisterna  km 1,00-. NETTUNO (RM)

Giovedì 27 Aprile 2017 ore 16.30

Ingresso libero

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Sospensione immediata della patente per uso cellulari durante la guida.

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Sospensione immediata della patente per uso cellulari durante la guida.

Il Ministero dei Trasporti  è intenzionato a varare severe norme intese a penalizzare coloro i quali  usano telefoni cellulari, smartphone o apparecchi simili durante la guida.

Comportamenti che sempre più spesso stanno provocando incidenti stradali anche di una non sottovalutabile gravità

Al Salone della Giustizia il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini.  ha detto:

Sospensione immediata della patente

Sospensione immediata della patente

A chi fa uso durante la guida di telefoni cellulari, smartphone o apparecchi simili bisogna applicare sanzioni più severe fino a prevedere la sospensione della patente di guida per un periodo determinato”.

Pare sia molto probabile che si decida d’intervenire mediante un decreto da emanare nel prossimo mese di Maggio, senza attendere le modifiche che il Parlamento sta discutendo di apportare al codice della strada.

Non è difficile prevedere che tale provvedimento, qualora emanato ed immediatamente fatto rispettare dalle forze delì’ordine otterrebbe il risultato di fare una vera strage di patenti.

Infatti, se già prima dell’estate il progetto dell’esecutivo sarà trasformato in legge, il ritiro della patente scatterà fin dalla prima violazione, mentre ora tale estremo provvedimento è previsto solo come sanzione accessoria, e unicamente nel caso di una reiterata violazione della norma che disciplina l’utilizzazione dei cellulari.

 

Pignatelli e il suo sguardo attraverso la memoria

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PIGNATELLI in mostra a Carrara a Palazzo Cucchiari – Fondazione Giorgio Conti

Con uno sguardo volto a cogliere quel che resta “vivo” del passato, soffermandosi su temi legati alla tradizione rivisitata nel presente attraverso nuove possibili forme comunicative, Luca PIGNATELLI (Milano 1962) tra i più affermati protagonisti della scena artistica contemporanea a livello internazionale, traccia il suo percorso  con cui riporta in auge la memoria, il mito che parla di grandezza e bellezza ormai lontane da questa contemporaneità sempre più in declino dove non sono più dati all’uomo punti di riferimento cui appellarsi.

Pignatelli mostra Palazzo Cucchiari Fondazione Giorgio Conti a Carrara

Ad altri modi e prospettive con cui Pignatelli rielabora i canoni tradizionali dell’arte facendo interagire diversi piani di visualizzazione, è dedicata un’interessante esposizione che si inaugura a Carrara il 22 aprile 2017 presso Palazzo Cucchiari- Fondazione Giorgio Conti.

La mostra, Luca Pignatelli, a cura di Antonio Natali e Massimo Bertozzi, e organizzata dalla Fondazione Giorgio Conti, presenta accanto a grandi tele, una serie di inediti realizzati su lastre di ferro zincato rimaneggiate con inserti di catrame lavorati a fiamma viva a ripercorrere le fasi di trasformazione della materia che rivisitata rispetto al suo stato originario viene restituita sotto nuova luce. Sulle grandi superfici Pignatelli sovrappone il repertorio delle sue immagini costituito da mezzi meccanici, navi, aeroplani, paesaggi metropolitani, ma anche reminiscenze dell’antico rappresentate dai resti di statue, oggetti e città in rovina. Il tempo e la storia entrano in una dimensione nuova dove attraverso cortocircuiti iconografici antico e moderno dialogano in una prospettiva “atemporale” di grande contemporaneità.

Pignatelli mostra a Carrara Palazzo Cucchiari Fondazione Giorgio Conti

Si è proiettati attraverso queste rappresentazioni, in un percorso con cui riformulare il presente a partire da punti essenziali della memoria, dal passato .Ed in questa direzione si orientano diverse sue opere come le grandi tele dove si intrecciano aspetti legati alla storia e al mito con contesti attuali ordinari e straordinari, che appartengono al vissuto dell’uomo, al suo cammino spesso incerto. Un iter dove il passato viene riproposto con nuove formulazioni visive per offrire allo spettatore l’occasione di essere proiettato entro un contesto insolito, come accade ad esempio per le note immagini di Pompei dove Pignatelli vuole stupire estraniando chi osserva dal suo vissuto attuale per metterlo di fronte ad un passato che ha segnato la storia, un passato di cui si deve riconoscere la grandezza. Passato simbolo di grandezza e bellezza che entra in contrasto con questo presente decadente e distante: presente sempre più in declino; e la decadenza di Pompei sta ad indicare la decadenza della società di oggi.

Pignatelli mostra Palazzo Cucchiari Fondazione Giorgio Conti a Carrara

Questa mostra, come sostiene Franca Conti, presidente della Fondazione Giorgio Conti: “sarà occasione per stupirsi e meravigliarsi dei risultati di un percorso artistico che da anni dialoga con la tradizione, riportando la memoria e il divenire della storia a confronto con i sentimenti del presente, soprattutto per rimettere a posto le lancette dell’espressione figurativa del nostro tempo”.

Antico e contemporaneo entrano a far parte delle opere di Pignatelli spesso non del tutto completate come a lasciare un qualcosa di sospeso come da ritoccare. Nelle sue tele dove emergono frammenti di passato si combinano diversi elementi di vari materiali come a suggerire che anche questi segni vivono di memoria. Il passato e il presente vivono nelle sue opere tra sculture e dipinti, o meglio convivono a cercare un’interazione di segni e simboli per riformulare un nuovo concetto di vissuto dove tutto si forma e trasforma attraverso lo scorrere del tempo che passa e lascia tracce. Il catalogo è a cura della Maschetto Editore Firenze e contiene testi di Massimo Bertozzi e Antonio Natali.

Silvana Lazzarino

 

Luca Pignatelli

Mostra a cura di Antonio Natali e Massimo Bertozzi

Palazzo Cucchiari- Fondazione Giorgio Conti

Via Cucchiari,1 54033- CARRARA (Ms)

Orario: martedì, mercoledì, giovedì e domenica ore 15-19; venerdì e sabato 15.00 – 22.00

Vernissage 21 aprile ore 18.00

dal 22 aprile al 18 giugno 2017

per informazioni: tel. 058572355, sito web: www.palazzocucchiari.it.

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Tour del libro di M Tullio Barboni a Roma

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TOUR DEL LIBRO “…E lo chiamerai destino”  DI MARCO TULLIO BARBONI

A ROMA NELLA LIBRERIA DI VIA NAZIONALE

Con passione e impegno Marco Tullio Barboni, seguendo le orme della sua famiglia, si è dedicato al cinema come sceneggiatore e regista. Lo zio Leonida direttore della fotografia ed il padre Enzo cineoperatore, direttore della fotografia e regista con lo pseudonimo di E.B. Clucher autore di film western, lo hanno stimolato fin da bambino a frequentare i set ricoprendo ruoli di comparsa in “Beh Hur”, “Barabba”, “Un treno per Durango” e “Django”. Capace come pochi di analizzare contesti e tessuto umano e sociale sottolineando le sfumature delle emozioni, egli ha legato gran parte della sua fama a film interpretati da Bud Spencer e Terence Hill e all’indimenticabile filone degli spaghetti western.

Attraverso le righe di una sceneggiatura, o di un testo teatrale Marco Tullio Barboni è giunto sempre più a risultati nuovi e interessanti per raccontare le emozioni di un tempo che si dibatte tra il presente e un passato troppo lontano da cui diventa sempre più difficile recuperare certi valori. L’eterno conflitto tra consapevolezza e inconsapevolezza, aspetti che appartengono al pensiero e all’azione sottesi da una sottile ironia, trovano una nuova collocazione da protagonisti nel suo primo libro “…. E lo chiamerai destino” (Edizioni Kappa) dove di riflesso si parla dell’uomo sospeso tra conscio e inconscio.

Un libro affascinante questa opera prima di Barboni, che in poco più di un anno dalla prima presentazione romana dello scorso marzo 2016 presso il Teatro “Le salette”, cui sono seguite altre tappe tra Lazio,

Ttour del libro di M T Barboni a Roma. M T Barboni e Plinio Perilli

Campania, Toscana, comprese altre regioni, ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica confermato anche dalla partecipazione alla quindicesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media editoria- Più Libri Più Liberi tenutasi dal 7 all’11 dicembre 2016 al Palazzo dei Congressi dell’Eur (Roma).  Il prossimo appuntamento del tour è per il 26 aprile 2017 nella Capitale presso La LIBRERIA IBS + LIBRACCIO in Via Nazionale 254/255 alle ore 18.00 ad ingresso libero.

L’iniziativa organizzata come per le le altre tappe, dall’Associazione culturale Occhio dell’Arte presieduta da Lisa Bernardini, vedrà in questo incontro, a fianco dell’autore Marco Tullio Barboni, l’affermato poeta e critico letterario nonché curatore dell’evento Plinio Perilli, e Stefano Scanu. Le letture del testo saranno affidate a Nina Maroccolo che con grande spessore comunicativo interpreterà le emozioni e gli stati d’animo dei protagonisti. Saranno presenti tra il pubblico molti esponenti culturali provenienti dal mondo dell’ arte e del cinema.

Si parlerà dell’opera e del percorso legato alla scrittura cinematografica dell’autore lasciando poi ampio spazio allo stesso Barboni per raccontare la genesi dell’opera e come abbia gestito questa nuova forma di scrittura fondata sul dialogo tra i due protagonisti della storia. La narrazione del libro di Barboni, fondata sulla struttura del dialogo, mette a confronto “Conscio Vs Inconscio” in un affascinante e insolito dibattito o dissertazione come se a parlare fossero due personaggi dello spettacolo, quello della vita, di cui essi sono protagonisti ciascuno con punti di vista diversi nel bene e nel male.

Tour del libro di M Tullio Barboni a Roma libreria di Via Nazionale

Questo faccia a faccia tra due entità, due stati del pensiero conscio e inconscio descritti nel libro, avvincerà e sorprenderà i lettori attraverso un dialogo che vede una di fronte all’altra due entità- il conscio e l’inconscio- costrette prima o poi a scegliere riguardo il destino. Un dialogo acceso e avvolgente dove si nascondono verità mai dette, e dove si annidano incertezze, rimorsi, prima di dover lasciare che uno dei due prenda il sopravvento; perché alla fine di ogni dubbio o incertezza tra due strade bisogna scegliere quale percorrere. A chi la responsabilità di decidere? Resta sempre molto ardua questa decisione quando di mezzo ci sono i sentimenti, le emozioni: il destino pone innanzi ad una scelta che comporta dibattimento, sofferenza proprio come dimostrano questi due protagonisti insoliti e avvincenti. Restare nell’incertezza non porta da nessuna parte frenando ogni azione. Scegliere è un po’ come mettersi in gioco affrontando le insicurezze, le paure, ma alla fine un passo in avanti è forse necessario per un possibile traguardo.

“Oscar e Felix danno voce al Conscio e all’Inconscio di Geroge Martini in un botta e risposta serrato e senza esclusioni di colpi” spiega Maro Tullio Barboni che prosegue: “Ne deriva il racconto di una vita, metafora di milioni di altre vite, anche della nostra”.

E’ necessario scegliere nella vita: prima o poi ci si troverà di fronte a dover decidere se parlare o tacere su un fatto, se amare o odiare qualcuno, e ancora se combattere o fuggire innanzi ad una prova o sfida che intralcia il cammino. Scritto in forma dialogata, “…e lo chiamerai destino”, sta continuando a far parlare di se’ per sapienza di contenuti e padronanza nello stile e nella tecnica.

Silvana Lazzarino

 

MARCO TULLIO BARBONI

……E LO CHIAMERAI DESTINO (Edizioni Kappa)

Intervengono Plinio Perilli e Stefano Scanu

Letture di Nina Maroccolo.

Organizzazione Associazione Culturale “L’Occhio dell’Arte”

LIBRERIA IBS + LIBRACCIO in Via Nazionale 254/255 Roma

Mercoledì 26 aprile 2017 ore 18.00

Ingresso libero

Responsabile comunicazione (Marco Tullio Barboni): Lisa Bernardini 347/1488234- occhiodellarte@gmail.com

Ulteriori informazioni: http://marcotulliobarboni.com – http://www.elochiameraidestino.com

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MARISA VOLPI UNA MOSTRA A ROMA RICORDA LA SUA CARRIERA

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MARISA VOLPI la mostra “Lo studio di Marisa Volpi. Arte, critica, scrittura” RIPERCORRE LA SUA VITA DI GRANDE CRITICA D’ARTE, STUDIOSA, SCRITTRICE E DOCENTE UNIVERSITARIA

Amore per la sua terra, le Marche dov’è nata e per l’Italia custode di bellezza e armonia tra scenari architettonici e paesaggistici, Marisa Volpi (Macerata 1928- Roma 2015) è stata allieva di Roberto Longhi presso l’Università di Firenze con cui ha approfondito in particolare la pittura del Settecento italiano e del Novecento, interessandosi poi in particolare a Mondrian, Kandinskij e poi agli Espressionisti, per arrivare agli Impressionisti. E’ stata autrice di racconti con storie di artisti e romanzi tra cui vanno citati: “Cavaliere senza destino” (Giunti, 1993), e “Fatali stelle” (Longanesi, 1998). Senza dimenticare Il maestro della betulla(Vallecchi), con cui vinse il Premio Viareggio nel 1986.

Marisa Volpi una mostra a Roma ricorda la sua carriera

Storica dell’arte e docente universitaria, autrice di volumi e testi critici, Marisa Volpi ha condotto con passione e entusiasmo la sua professione affascinando con le sue lezioni e giungendo a risultati importanti nell’ambito di studi e ricerche su specifici contesti legati alla storia dell’rate moderna e contemporanea.

A ricordarla come persona sensibile, attenta ai nuovi talenti artistici, entusiasta del proprio lavoro che l’ha portata a ricoprire prestigiosi incarichi, è la mostra memorial LO STUDIO DI MARISA VOLPI. ARTE, CRITICA, SCRITTURA, che sarà inaugurata il prossimo 20 aprile a Roma alle ore 17.00 presso il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea Università “la Sapienza” – Palazzo del Rettorato Piazzale Aldo Moro, 5.

Il Dipartimento di Storia dell’Arte e dello Spettacolo dell’Università la Sapienza di Roma presenta a due anni dalla scomparsa dI Marisa Volpi, una mostra memorial che attraverso un percorso intenso e affascinante ripercorre le tappe più significative del lavoro di studio, scrittura e ricerca di questa straordinaria storica e critica d’arte, qual è stata Marisa Volpi dedicatasi alla ricerca storico-artistica su temi che spaziano dal Seicento al contemporaneo, alla promozione di artisti, alla narrativa, vincendo importanti premi letterari. Professoressa emerita di Storia dell’arte contemporanea, ha insegnato all’Università di Cagliari e poi a Roma, al Magistero e, per due decenni, alla Sapienza.

MARISA VOLPI una mostra a Roma ripercorre la sua carriera

Nel 2003 è stata nominata professore emerito di Storia dell’Arte contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma, mentre due anni prima le è stato conferito il titolo di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica. In mostra sono esposti una selezione di foto e documenti provenienti dal suo archivio (entrato a far parte del Dipartimento e in via di sistemazione), le prime edizioni delle sue pubblicazioni e rari cataloghi di mostre. Uno scenario avvincente che intende in parte ricostruire l’atmosfera dello studio della sua casa romana in Via Panama.

Durante le tre settimane di apertura dell’esposizione sono previsti diversi appuntamenti, che vedranno la presenza di amici, colleghi, allievi, lettori, nelle date del 28 aprile, 3, 12 e 13 maggio.

Il progetto è nato dalla collaborazione di Antonella Sbrilli, Maria Stella Bottai, Michela Santoro, in collaborazione con Caterina Volpi, Paola Volpi, Claudio Zambianchi.

Silvana Lazzarino

Mostra-memorial

Lo studio di Marisa Volpi. Arte, critica, scrittura

MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea Università “la Sapienza”

Palazzo del Rettorato Piazzale Aldo Moro,5 Roma

Inaugurazione giovedì 20 aprile 2017 ore 17.00

dal 20 aprile al 15 maggio 2017

La comunicazione è stata a cura delle curatrici del Mlac

e di Paola Saba (cell. 338/4466199; email:

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DILA e Il Sextante – Accordo di collaborazione

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DILA e Il Sextante

Bruno Mancini

DILA e Il Sextante - Accordo di collaborazione

Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA

DILA e Il Sextante Accordo di collaborazione

e la Dott.ssa Mariapia Ciaghi

DILA & Il Sextante - Accordo di collaborazione

Titolare della Casa Editrice “Il Sextante”

DILA & Il Sextante - Accordo di collaborazione

hanno raggiunto un accordo di collaborazione annunciato con il seguente comunicato stampa

DILA e Il Sextante – Accordo di collaborazione

  • CS | DILA & Il Sextante
  • In data odierna, tra la Dottoressa Mariapia Ciaghi titolare della Casa Editrice “Il Sextante” e Bruno Mancini presidente della’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” si è convenuto di dare inizio ad una permanente collaborazione operativa avente come scopo principale lo sviluppo dei reciproci progetti artistici, editoriali e sociali.
  • A tale scopo, Silvana Lazzarino è stata nominata Direttrice Editoriale dell’Associazione DILA, addetta ai rapporti con Il Sextante.
  • Ischia, 15/04/2017

Come primo atto concreto a fronte di tale accordo, Il Sextante si è dichiarato disponibile ad essere l’Editore dell’Antologia “Penne Note Matite”, in corso di realizzazione a cura di Bruno Mancini e di Roberta Panizza con la collaborazione di Silvana Lazzarino.

DILA, ringraziando per la fiducia accordata al suo progetto editoriale, ha accettato molto volentieri.

Pertanto ora è ufficiale che l’Antologia “Penne Note Matite”, contenete tra l’altro opere grafiche, recensioni, spartiti musicali e poesie finaliste della sesta edizione del Premio internazionale di poesia “Otto milioni” 2017 e le cui copertine saranno disegnate da Saverio Dionizio (Capo degli scenografi RAI 3 Sede Napoli”), sarà edita da “Il Sextante” che ne curerà la distribuzione internazionale.

Questo è il codice ISBN assegnato all’Antologia.

9788897708117

DILA & IL Sextante accordo collana poetica

DILA & IL Sextante accordo rubrica Eudonna

Giovanna Sorbelli

Silvana Lazzarino

Roberta Panizza

Roberta Panizza

Totò un Genio tra teatro e cinema

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TOTO’ PROTAGONISTA DELLA MOSTRA CHE APRE A NAPOLI IN TRE SEDI PALAZZO REALE, MUSEO CIVICO DI CASTEL NUOVO E CONVENTO DI S. DOMENICO MAGGIORE

La sua risata contagiosa, il suo humor inconfondibile ne hanno fatto l’attore per eccellenza capace con la sua ironia e mimica di conquistare un pubblico sempre più vasto. Stiamo parlando di Totò rivalutato solo dopo la sua morte e pertanto affiancato a grandi nomi quali Charlie Chaplin e Buster Keaton, mai stanco di improvvisare passando dal teatro al cinema alla televisione, capace come pochi di raccontare con una comicità pungente e affettuosa attraverso i suoi personaggi, le diverse sfaccettature dell’uomo e della società a lui contemporanea. Di particolare interesse è il suo essersi soffermato sulla realtà sociale povera del dopoguerra alle prese con le difficoltà quotidiane e la voglia di ricominciare, restituita con una sottile ironia che me smorzava il dramma.

Totò Genio. Mostra a Napoli

In occasione del cinquantenario della scomparsa di Totò (Antonio de Curtis) avvenuta il 15 aprile 1967, e nell’ambito delle celebrazioni che si terranno in suo ricordo, la città di Napoli accoglie la suggestiva mostra Totò Genio, la prima grande antologica dedicata al grande attore comico per sottolinearne la grandezza. Un uomo di spettacolo a trecentosessanta gradi:  artista del palcoscenico e del set che continua ad affascinare rivedendolo in pellicole che hanno fatto la storia da “Totò le Mokò” (1949), a “Signori si nasce” (1960)  da “Napoli milionaria” (1950) a Totò e Peppino divisi a Berlino” (1962) fino a “Totò contro i quattro” (1963) e “Uccellacci uccellini” (1966), senza dimenticare “La banda degli onesti” (1956) e “Totò Peppino e…la malafemmina” (1956).

Totò Genio. Mostra a Napoli ( dal film Signori si nasce)

Dislocata in tre sedi della città l’esposizione promossa e co -organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con le maggiori istituzioni culturali del paese, l’Istituto Luce, il Polo Museale della Campania – Palazzo Reale, la RAI, la Siae – Società italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio Centrale dello Stato e voluta dall’Associazione Antonio de Curtis, ripercorre la carriera di Totò dando ampio spazio alla sua figura poliedrica che ha sempre saputo stupire raccontando aspetti della vita gioiosi e malinconici, giocando sull’improvvisazione e l’imprevisto con quell’ingenuità cui legava un’ ironia spesso beffarda e pungente fonte di soluzione per uscire da situazioni non sempre facili.

Totò Genio. Mostra a Napoli. (dal film Totò Peppino e la malafemmina)

Curata da Alessandro Nicosia, che ha coordinato anche la direzione generale del progetto, insieme a Vincenzo Mollica, la mostra prodotta da C.O.R, Creare Organizzare Realizzare, mette in luce la figura poliedrica di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfiro – genito Gagliardi De Curtis Di Bisanzio, più brevemente Antonio de Curtis e conosciuto al grande pubblico come Totò simbolo dello spettacolo comico in Italia, un artista a tutto tondo, attore di teatro e di cinema (sono 97 i film da lui interpretati) ma anche poeta e autore di  canzoni, considerato da Fellini un artista senza tempo. Entro gli spazi  del Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino), Palazzo Reale e il Convento di San Domenico Maggiore. si sviluppa il percorso dedicato alla vita e all’arte di un genio intramontabile attraverso centinaia di documenti tra fotografie, filmati, costumi di scena, locandine di film, interviste, disegni, riviste e giornali d’epoca, spezzoni cinematografici e televisivi e ancora manoscritti personali, lettere, cimeli e materiale inedito,

Il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento “Genio tra i geni” viene ripercorso negli spazi della. Cappella Palatina del Museo Civico di Castel Nuovo  con le interviste a personaggi di spicco della cultura e dello spettacolo italiani tra cui: Dario Fò, Roberto Benigni, Andrea Camilleri, Mina, Fiorello che raccontano il loro legame con Totò e quello che il grande attore ha rappresentato per loro. Accanto alle interviste sono i disegni che Fellini realizzati per Toò e quelli realizzati negli anni ’50 da Ettore Scola per la rivista satirica “Marc’Aurelio” e gli oltre trenta schizzi di Pasolini per “La terra vista dalla luna”, episodio del film Le streghe (1967) interpretato da Totò. Senza dimenticare i disegni di celebri fumettisti come Crepax, Pratt, Manara, Onorato e Pazienza, ed i lavori di giovani artisti ispirati dalla sua figura.

Totò Genio. Mostra a Napoli

Totò, che spettacolo!” La vita, il varietà, la poesia, le canzoni, la biblioteca, le cose di Totò (il famoso baule). L’Istituto Luce  e la Rai per Totò è la sezione allestita presso  Palazzo Reale  Sala Dorica. In essa iene analizzato il rapporto tra Totò e le arti passando dai costumi di scena originali, ai filmati e installazioni multimediali”, per poi trovarsi di fronte all’immancabile baule di scena, che Totò portava sempre con se nei teatri e nei set cinematografici. Il baule di scena, affidato, custodito e successivamente donato da Totò a suo cugino e segretario Eduardo Clemente, attualmente è custodito dal figlio Federico, che lo ha messo a disposizione per l’esposizione. Il lato più intimo e distante dai riflettori del genio della risata traspare dalle quattro poesie inedite qui esposte rivelatrici e custodi di sentimenti e sensazioni profonde esclusive del grande attore.

Il percorso si chiude con “Dentro Totò” allestito presso il Convento di San Domenico Maggiore (Grande Refettorio e Piccolo Refettorio) attraverso le cui diverse sezioni si possono scoprire nuovi aspetti della figura del grande artista, un Totò più “privato” come attraverso le 250 fotografie in cui è ripreso nei fuoriscena dei suoi film, nei momenti di vita quotidiana, nelle serate mondane, fotografie che rivelano le sue passioni, come quella per gli animali.

Totò Genio. Mostra a
Napoli

Totò e il cinema, allestita nel Piccolo Refettorio, che apre le sezioni di quest’ultima parte del percorso, presenta manifesti, locandine e fotobuste dei 97 film che hanno visto protagonista Totò e che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico. Totò e la pubblicità racconta un aspetto meno noto della sua carriera: anche Totò, come altri personaggi del cinema e della televisione, ha fornito la propria testimonianza diretta sulla qualità dei prodotti italiani. E’ stato testimonial di diversi prodotti come per la Lambretta nel 1957 insieme a Franca Faldini, o per pubblicizzare il famoso bacio della Perugina.

Sempre in questa terza sezione vengono raccontati i suoi funerali: il primo a Roma, il secondo a Napoli e il terzo nel Rione Sanità a Napoli, dov’era nato. Fotografie, filmati storici provenienti dall’Archivio Luce e dalla Rai, giornali e ricordi, testimoniano il sentito addio che Napoli ha rivolto al suo più grande artista. Il catalogo, edito da Skira, è introdotto da una prefazione di Goffredo Fofi.

Silvana Lazzarino

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TOTO’ GENIO

Napoli – Palazzo Reale,  Museo Civico di Castel Nuovo (Maschio Angioino e Convento di San Domenico Maggiore

dal 13 aprile al 9 luglio 2017

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Negli spazi del Macro Testaccio la città ideale di Alfredo Pirri

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Alfredo Pirri

NEGLI SPAZI DEL MACRO TESTACCIO A ROMA E’ PROTAGONISTA LA CITTA’ IDEALE DI ALFREDO PIRRI CON LA MOSTRA “I PESCI NON PORTANO FUCILI”

Tra i più interessanti protagonisti della scena artistica contemporanea,

ALFREDO PIRRI,

attraverso la sua arte che guarda ad una nuova idea di spazio e movimento, a partire dalla rielaborazione del tempo entro cui recuperare  legami tra passato e presente verso un possibile futuro, coinvolge e affascina per quei colori ed effetti di luci e riflessi generati da superfici specchianti. Nato a Cosenza nel 1957, attivo a Roma dove vive e lavora, nella sua opera, che contempla oltre alle arti visive, anche teatro, architettura e grafica, ha utilizzato diversi materiali come ad esempio gli specchi spesso frantumati a suggerire rappresentazioni deformate o elementi come l’acqua nel suo essere fonte di vita e di distruzione. Alla sua opera che esplora i possibili adattamenti della materia allo spazio e alle superfici, e che entra nei ritmi di una continuità

Negli spazi del Macro Testaccio I PESCI NON PORTANO FUCILI mostra Alfredo Pirri

espressiva tra pittura, teatro e installazione, è dedicata l’antologica ALFREDO PIRRI. I PESCI  NON PORTANO FUCILI  che si inaugura a Roma al MACRO Testaccio il prossimo 11 aprile 2017 alle ore 18.00. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale  e organizzata in collaborazione con le gallerie Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea ed Eduardo Secci Contemporary, l’esposizione rappresenta la tappa conclusiva del progetto “I pesci non portano fucili”, un viaggio all’interno dell’opera, del pensiero e della ricerca dell’artista che è iniziato nel novembre 2016 con la prima mostra RWD / FWD, allestita presso lo Studio/Archivio dell’artista.

Il titolo scelto dall’artista per il progetto è un omaggio all’opera di “The Divine Invasion” di Philip K. Dick (1981) in cui l’autore immagina una società disarmata e fluida come il mare aperto dentro il quale immergersi e riemergere dando forma ad avvenimenti multiformi.

Curata da Benedetta Carpi de Resmini e Ludovico Pratesi, la mostra, aperta fino al 4 ghigno 2017 attraverso cinquanta opere realizzate dall’artista dagli anni Ottanta ad oggi, si sofferma sul l’alternarsi del rapporto tra fluidità e fissità elaborando lo studio della luce e del colore, nonché dello spazio fondamentali

 per il lavori che qui presenta l’artista dove si nota una combinazione di elementi minimalisti. e concettuali. Al centro della mostra è il tema della città sviluppata nelle sue diverse faccettature quale: agglomerato urbano, spazio aperto e luogo di incontro e condivisione. Alla luce e al colore è dedicata l’opera “Quello che avanza” (2017) formata da 144 stampe di grandi dimensioni, caratterizzate da intense variazioni di blu. Essa è il frutto di una ricerca sulla tecnica della cianotipia; mentre in “Gas” del 1990 dove vengono associati elementi concettuali e minimalisti viene evocata una materia invisibile presente nello spazio circostante. E’ poi la volta di “Squadre Plastiche” (1987-1988) e dell’installazione “Verso N” del 2003 i cui frammenti creano un orizzonte immaginario, un paesaggio spirituale attraversato da fasci di luce che si irradiano nello spazio riflettendo i colori della pittura. E ancora  “La Stanza di Penna” del 1999 in cui è ricreato uno skyline urbano, un paesaggio attraversato da una luce diffusa mediante una precisa disposizione di copertine di

LA CITTA’ IDEALE mostra di Alfredo PIRRI I PESCI NON PORTANO FUCILI

libro. L’installazione “Passi” che simboleggia una sorta di soglia realizzata con pavimenti di specchi, fa da punto di passaggio tra le due sezioni. In essa i pavimenti di specchi si frantumano sotto i passi dell’artista e del visitatore a creare una dialettica tra chi osserva e l’ambiente circostante fatto di storia, trasformazioni e alterazioni. Un percorso che mette in luce le grandi potenzialità comunicative di Alfredo Pirri, artista sperimentale, creativo che con disinvoltura passa dalla pittura alla scultura, dal video alla performance, facendo dialogare i  diversi linguaggi del visibile e del percettibile tra realtà e rappresentazione dove il cambiamento lascia tracce. Un percorso immersivo in cui spazio, luce e colore si armonizzano per una nuova visione della città, quindi della realtà.

A completare l’intero progetto è il catalogo che sarà pubblicato da Quodlibet con testi inediti di: Benedetta Carpi De Resmini, Maria Vittoria Marini Clarelli, Ilaria Gianni, Soko Phay, Ludovico Pratesi, Paola Tognon, Stefano Velotti e una conversazione tra Hou Hanru e Alfredo Pirri.

Silvana Lazzarino

 

Alfredo Pirri

i pesci non portano fucili

a cura di Benedetta Carpi de Resmini e Ludovico Pratesi

MACRO Testaccio

Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma

Orario: da martedì a domenica, ore 14.00-20.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima)

Chiuso il lunedì

Inaugurazione 11 aprile 2017 ore 18.00

Per informazioni: tel.060608

dal 12 aprile al 4 giugno 2017

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