20241107 DILA ASP IL DISPARI professionisti

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20241031 DILA ASP IL DISPARI professionisti

I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO: Scuole della Campania

20241107 DILA ASP IL DISPARI professionisti

Qualche anno fa alcuni istituti scolastici, verso metà dicembre, m’invitarono per declamare le mie poesie ai vari allievi dalla quinta elementare alla terza media.

Ad Amalfi, San Giorgio a Cremano e alla scuola Fava Gioia di Napoli, fu per me una grande soddisfazione poter trasferire i miei versi ai giovanissimi.

La cosa più diverte fu che molti, specie delle elementari, mi toccavano domandosi cosa ci facesse un poeta VIVO tra di loro, abituati com’erano a conoscerli ormai defunti essendo la totalità nati nell’ottocento.

Debbo dire che fui accolto benissimo anche dai vari presidi e dalla classe insegnanti, molti di loro incuriositi dalla novità, ascoltarono con grande coinvolgimento emotivo i vari titoli che preannunciavano il Natale a Napoli.

Per premio ebbi alcune targhe, ed una scolaresca mi offrì una guantiera di dolci e ad Amalfi prodotti tipici locali come, tra gli altri, il limoncello.

Nella foto mi vedete tra alcuni dei ragazzi, non vi nascondo che a furia di firmare centinaia di diplomi, stampati per l’evento con mio nome, non potevo più muovere il braccio destro…

Sono queste esperienze, irripetibili, che testimoniano la mia presenza poetica non solo sui libri universitari,  nelle antologie, nei libri singoli, ma anche negli studi didattici delle superiori che hanno una caratura di altissimo valore specialmente e soprattutto morale!

Giungere così direttamente al pubblico, in questo caso di adolescenti, e trasferire loro le mie emozioni attraverso i miei scritti è stato un qualcosa che non si riesce a spiegare brevemente e superficialmente.

Se, a futura memoria, qualche verso dovesse restare nella loro memoria sarebbe per me il raggiungimento di un traguardo di tutto rispetto!

LUCIANO SOMMA

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Premi Otto milioni

Bruno Mancini

 

20241104 DILA APS – IL DISPARI

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Gli incipit di Chiara Pavoni – ROBERTO MAGGI “Gli Accordi Spezzati”

Album Oro

Brano I–MorningBallad

Un raggio obliquo colpisce le membrane degli occhi.
Espandendo macchie di rossore sottopelle, fa dileguare strascichi di sogni confusi.
La mente fatica a riconoscere la fisionomia dei luoghi, ma ben presto il ricordo si fa strada, dando coerenza a una realtà inedita.
Un letto di rugiada imperla il bosco intriso di fragranze di humus, chiome gigantesche fanno da tetto.

Un sottile svolazzo condensato manifesta il respiro emesso da un interminabile primo sbadiglio, anche le membra, intorpidite dalla frigida bruma, scricchiolano con lamenti di quercia.
Lunghe mani sottili si stiracchiano,similmente alle radici dei faggi secolari che segretamente canticchiano, ordendo trame nodose sotto un molle tappeto di foglie.

I gesti sono naturali.
Di chi è abituato alle operazioni pratiche, giornalmente ripetute in determinate fasi della vita.
Un piccolo fuoco acceso alla bisogna ravviva di tiepido calore l’aria umida e fredda, leggere lingue incandescenti al di fuori di un improvvisato rifugio di rami.
Il paese lasciato alle spalle si trova a pochi chilometri da lì, si intravedono lontane case tra gli alberi, il profilo slanciato del campanile medievale, la passerella di legno sul fiume, il sentiero che vi conduce. Ma è già lontano nei ricordi, cartoline al di là di un altro ponte tagliato.
Una frugale colazione fatta di pane nero e formaggio cremoso, l’odore già sospettosamente acidulo, una tazza di caffè arabico amaro, forte, bollente, direttamente espresso dalla vivida brace.
Poi la discesa al ruscello, dove lavare le stoviglie essenziali e se stessi alle fredde acque gorgoglianti, l’occhio vigile a periscopio nei dintorni, mai fidarsi.

Niente di superfluo, ogni azione viene svolta nel tempo necessario, occupando il giusto spazio, così come gli oggetti riposti nei corrispondenti scomparti, attrezzi e coltello davanti, a portata di mano, nella tasca laterale l’immancabile fiaschetta di Southern Comfort.
Elementi fondamentali della vita del randagio.
Ricomincia l’ennesima fuga, l’ennesimo abbandono di un luogo temporaneo, un altro viaggio con destinazione ignota.
Le trascurate case del piccolo borgo incastonato nella valle, il loro intonaco scrostato di pallido miele, già appartengono al passato, codificate e appallottolate in un angolo invisitabile del ricordo, sequestrate in una camera blindata del cervello.
Desideri inconsci non le richiameranno, non le decodificheranno, la volontà di cancellazione, come sempre, sarà ferma determinazione inscalfibile.

Come in un sonno senza sogni, incapaci di rivelarsi attingendo ai depositi più reconditi della psiche. Fotografie di un altro paesaggio indecoroso ridotte in cenere, così come meritano i trascorsi condotti secondo vie obbligate.
Non si perdeva niente, perché niente c’era da perdere né niente da guadagnare.
Solo l’esigenza di una ricerca urgente e indefinibile contava, rapiva, smuoveva, una smania di perlustrazione che conducesse alla terra ritrovata, ammesso fosse mai esistita; tutti i fiumiciattoli melmosi che la vita si ostinava a far confluire ai suoi piedi non significavano nulla, era solo feccia spurgata dall’esperienza.
D’altronde, cosa avrebbe potuto rimpiangere?
I fumi nauseabondi di quella lurida bettola, i comandi brutali, i doveri come muti sacchi sulla schiena? No, via, bisognava spazzare via tutto anche stavolta, decorticare la posa schiumosa affastellata sulla coscienza, rendere vergini le matrici trascritte da un’esistenza ridondante, reiterata, amorfa.

E poi quegli sguardi sempre addosso, quelle battute idiote, quell’odore fetido.
Meschinità e volgarità, urla arroganti, dopobarba vomitevoli: ben poco da immortalare sull’album dei ricordi.

ROBERTO MAGGI “Gli Accordi Spezzati”- BASTOGILibri / Percorsi Narrativa – 160 pagine – ISBN-10: 8855012266 – ISBN-13: 978-8855012263 – 14,00€

20241104 DILA APS – IL DISPARI

Nota biografica di Roberto Maggi

Roberto Maggi è un biologo, poeta, scrittore e articolista romano.
Premiato in numerosi concorsi letterari, è autore di due raccolte di poesie,“Schegge liquide” e “Scene da un interno”, un volume di racconti “Suites di fine anno” e un romanzo “Gli accordi spezzati”. Compare inoltre in diverse raccolte antologiche.
In collaborazionecon il pianista Theo Allegretti realizza un progetto che unisce poesia e musica, la performance “Suoni di-versi”.
Tra le sue passioni, oltre la letteratura, l’arte, il cinema, la fotografia e soprattutto la musica.

20241104 DILA APS – IL DISPARI

DILA APS al Bookcity 2024

Il prossimo 16 novembre, L’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” in  collaborazione con la Casa Editrice “IL SEXTANTE”, la testata giornalistica “IL DISPARI”, il magazine “EUDONNA”, con il Patrocinio morale e finanziario della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco e del Centro elaborazione dati SE.RA.DA., in partenariato con le Associazioni ADA – Centro Comunitario Puecher – Arte del Suonare – Fondazione La Sponda – Casa della Cultura INTERNO 4, con il Patrocinio dei Comuni di Napoli – Ischia –Torre del Greco – Bacoli, presenterà come evento Bookcity (BCM24) nell’Auditorium della Società Umanitaria di Milano, l’antologia “Più voci più immagini” e proclamerà i vincitori delle quattro sezioni (arti grafiche, poesie, articoli, video) della tredicesima edizione del Premio Internazionale di Arti Varie OTTO MILIONI.

Mariapia Ciaghi, Domenico Umbro, Jeanfilip, Alberto Liguoro, Dalila Boukhalfa, Yousra Chenah faranno squadra con Chiara Pavoni, Vice Presidente DILA APS, nella conduzione di quello che si configurerà come penultimo atto della programmazione DILA APS 2024, la quale terminerà con la cerimonia di premiazione dei vincitori OTTO MILIONI che si terrà domenica 1 dicembre a Roma nella Casa della Cultura INTERNO 4.

Sono stati annunciati diversi arrivi, anche da alcune nazioni europee, di Artisti partecipanti al Premio.

Ferma restando l’intenzione di comunicare i nomi dei vincitori durante tale evento, desideriamo ringraziare TUTTI i partecipanti al Premio indicandoli in ordine alfabetico e senza alcuna specificazione della sezione di partecipazione, anche perché molti di loro, in maniera eclettica, hanno presentato più opere in diverse sezioni.

Cittadini di 19 nazioni differenti (Armenia, Azerbaijan, Cile, Crimea, Danimarca, Germania, India, Israele, Italia, Lettonia, Maldive, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Turkmenistan, Ucraina, Ungheria, Venezuela), i 79 Artisti partecipanti sono stati Abu Pashaev, Adriana Iftimie Ceroli, Aida Turrini, Ajub Ibragimov, Aleksandrs Mirvis, Ali Adzamirov, Alvils Cedriņš, Amirbek Ismailov, Anastasia Lesyuk, Angela Maria Tiberi, Angela Prota, Antonella Ariosto, Artur Gevorgyan, Astra Dauvarte, Asyat Chamaeva, Ayder Aliev, Baiba Talce, Carla Rugger, Chiara Pavoni, Dagnija Jankovska, Danute Bēdele, Dina Banai – Babay Artist, Domenico Umbro, Einars Repše, Elina Kubuliņa, Elīna Viškere, Elizabete Blūma, Elizabete Paula, Emil Lobov, Eva Mārtuža, Evgenia Murzaeva, Fabaries Vasquez, Franco De Biase, Guna Oškalna, Hairullah Kurbanov, Heino Blum, Herminia Mesquita, Ieva Akurātere, Igor Abramov, Ingrīda Zaķe, Irina Befa, Irinel Daniela Iacob, Ismayl Muradov, Jevgenija Sundejeva, Kārlis Īle, Leons Kornejanovs, Līga Kursīte, Liga Sarah Lapinska, Luciana Capece, Luciano Somma, Lutfie Abibulaeva, Marija Gadaldi, Mark Illukpitya, Melinda Horwath, Miguel Pinero, Milena Petrarca, Nunzia Zambardi, Paola Di Silvestro, Puran Singh Jhala, Rasma Urtāne, Remo Sforna, Roalds Dobrovenskis, Roberto Castaldo, Rolands Krišjāns, Sadulla Davletov, Sandra Švarca, Sas’ a Tatarintseva, Sconosciuto, Sergey Kyrychenko, Sulumbek Idrisov, Tomas Fernandez, Valerien Bressy, Velta Brinza, Velta Kristapsone, Vera Roķe, Viesturs Āboliņš,  Vija Laganovska, Yuri Serebryakov, Zigurds Teikmanis.

A loro vanno sinceri auguri di meritati successi.

20241104 DILA APS – IL DISPARI

20241028 DILA APS – IL DISPARI

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BOOKCITY: DILA APS nell’Auditorium Società Umanitaria

Milano 16/11/2024 dalle ore 10.30

Giovedì 24 ottobre c’è stata la conferenza stampa di presentazione della edizione 2024 della rassegna internazionale BookCity Milano con pubblicazione del relativo palinsesto degli eventi ammessi alla programmazione

Per la nona volta consecutiva abbiamo avuto, quindi, la piacevole conferma della partecipazione della nostra Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” al BookCity di Milano BCM24 che si svolgerà dall’11 al 17 novembre a tema «Guerra e Pace».

Giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, da AIE – Associazione Italiana Editori e dal Centro per il libro e la lettura, con il patrocinio del Ministero della cultura. BookCity Milano 2024 è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre Recordati, Galleria Campari, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Gruppo San Donato, Burgo Group, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Enel, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM.

20241028 DILA APS – IL DISPARI

Sono media partner dell’edizione 2024 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Pubblica utilità, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it e Scomodo.

Vi invitiamo a seguire con interesse questo nostro nuovo impegnativo evento culturale, dal titolo  Premio Arti Varie “Otto Milioni” che si terrà sabato 16 novembre 2024 ore 10.30 nell’Auditorium della Società Umanitaria di Milano, e auspichiamo che vorrete divulgare la notizia attraverso tutti i vostri contatti social e personali.

Evento organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” in partenariato con

  • Testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
  • Associazione culturale ADA di Dalila Boukhalfa
  • Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi
  • Magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi
  • Accademia Internazionale LA SPONDA di Benito Corradini
  • Associazione CENTRO COMUNITARIO PUECHER di Giuseppe Deiana
  • Associazione ARTE DEL SUONARE di Maria Luisa Neri
  • Casa della Cultura INTERNO 4 di Chiara Pavoni

con i Patrocini delle città di Napoli, Ischia, Torre del Greco, Bacoli e della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco.

Presenta l’Attrice Chiara Pavoni.

Relatori Maria Pia Ciaghi, Alberto Liguoro, Dalila Boukhalfa, Jeanfilip, Yousra Chenah, Angela Prota, Franco De Biase, Gaetano Di Meglio.

20241028 DILA APS – IL DISPARI

L’evento comprenderà

  1. Proclamazione vincitori delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Articoli, Video) della 13edizione del Premio Internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI” ideato da Bruno Mancini
  2. Presentazione Antologia di Autori Vari “Più voci più immagini”
  3. Performance dell’attrice Chiara Pavoni “Alice e Barbablù” di Bruno Mancini
  4. Esposizione di opere pittoriche di Jeanfilip e di Liga Sarah Lapinska
  5. Proiezione video
  6. Interventi di Artisti italiani e stranieri finalisti del Premio OTTO MILIONI

La Società Umanitaria è una delle istituzioni storiche di Milano.

Ente morale, è nata nel 1893 grazie al lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, mecenate mantovano, che con l’aggettivo “umanitaria” non intendeva una semplice assistenza sotto forma di beneficenza, ma un’assistenza operativa, che fosse in grado di “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”.

Da allora, l’Umanitaria si è fatta conoscere con oltre cento anni di battaglie sociali, sempre a fianco dei più deboli, coniugando assistenza e lavoro, impegno sociale ed istruzione, progresso e formazione, emancipazione e cultura: dall’edilizia popolare alle Scuole d’arti e mestieri maschili e femminili, dal Teatro del Popolo alla Scuola del Libro, dagli uffici di assistenza agli emigranti alle decine di studi e ricerche su ogni aspetto del lavoro (disoccupazione, condizioni sanitarie, cooperazione, emigrazione, malattie del lavoro, formazione professionale, etc.).

Oggi come allora, l’impronta Società Umanitaria rimane costante: “anticipare, sperimentare, risolvere”.

L’ente prosegue la sua opera con una intensa attività sociale e culturale.

Per intervenire sul territorio, tra Milano, Napoli, Roma e la Sardegna, si sta mettendo a frutto una progettualità diversificata su vari fronti di intervento – dal disagio scolastico alla formazione professionale, dall’avviamento al lavoro alla promozione dei giovani – grazie ad un’equipe di esperti attivi in vari settori ed ai tanti sostenitori che, idealmente e materialmente, fanno sentire la loro partecipazione e il loro appoggio.

Merito di un programma diversificato, che ogni anno viene riconosciuto anche da partner privati e pubblici.

La Medaglia di Benemerenza Civica conferita nel dicembre 2008 dall’Amministrazione municipale, durante la cerimonia dell’Ambrogino d’oro, attesta ancora una volta l’azione di “chi a Milano ha a cuore il prossimo, la sua formazione educativa, la sua crescita sociale, il suo arricchimento interiore”.

A riprova che in questi anni anche l’Umanitaria ha saputo “rilevarsi da sé medesima” e ritrovare il suo ruolo nella società contemporanea: un impegno serio e duraturo verso gli altri, per una cultura della convivenza, della civiltà, della lotta all’emarginazione sociale.

L’Auditorium è un ampio spazio polifunzionale con palcoscenico e grande schermo adatto per qualsiasi iniziativa: convegni, incontri, presentazioni di libri, conferenze, mostre e spettacoli teatrali.

20241028 DILA APS – IL DISPARI

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Dalla raccolta poetica

LA MIA VITA MAI VISSUTA

di Bruno Mancini

Orrido-L’attesa

Orrendo è il limite dell’orrido.
Ho smesso di spuntare tacche
ho sabotato il rolex
ho tolto l’energia
al contatore del nostro tempo.
SFIDA
Stanotte mi tempestano…
aiuto…
una parola…
i lestofanti
passati in fretta tra le ganasce
dei miei freni inadeguati.
STASI
L’amaca mi destreggia
tra un rovo ed un cespuglio
di rose e di mirtillo
in vagante dondolio
che non mi seda.
STORIA
Il wafer alla nocciola
non sembra capire
che, ancora un attimo,
AUM!
lo mangerò.

  

Dalla raccolta poetica

LA MIA VITA MAI VISSUTA

di Bruno Mancini

Paura-Dogma (1)

Genetico strabismo
in noi perdura
tra le Paure e i Dogmi:
come chi avesse visto i Diavoli
(Paura)
e fosse certo di aver toccato i Diavoli
(Dogma).
Io guardo un letto
e godo sesso
(Dogma)
– dormire, il sonno è un optional –,
Ignazio, l’altra parte di me,
lo mostra e teme morte
(Paura);
mentr’io ristoro emozioni
all’ombra d’indefiniti drinks
(Dogma)
Lui vede brindisi addii
(Paura).
E più ne sono di riprese bifocali
e se ne sono tanti insieme
e se noi cingono d’assedio
– come nell’angolo di un ring –
non c’è libidine che ci trattenga il passo:
le andiamo incontro.
… infine Tu avverti silenzi
(Paura),
interruttori di emozioni
(Dogma)
turbata dalle tipe che si spogliano nei nights,
e sì comprendi che nessuno
sbuccia castagne per annerire le dita:
lo scopo è un altro.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada
“Chi semina vento
raccoglie tempesta”,
valga a formare il tema di una gita fra i vigneti,
e lì parleremmo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
– dalla vinaccia al puro distillato –,
e andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni
se solo Tu fossi un essere vivente.
Sei
Tu
Amore
Vita
Poesia
Morte
sedotta, sfavillante, spregiudicata,
vergine infedele
fino al momento dell’addio
scritto con la parola “FINE”,
dopo di che diventi indiscutibile
“Intimità dimenticata”,
ma una volta aspettami
nella cantina delle botti antiche
dove parlando sottovoce
– Io, Tu, Ignazio –,
basterà credere
al deficit del cuore sulla mente
per renderci sinonimi
come Paura e Dogma.
Qualcuno mi segnerà per pazzo.

20241021 DILA APS – IL DISPARI

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Liga Sarah Lapinska intervista Alvi Dakho, membro del Governo della Cecenia e Ministro della politica statale e dell’informazione –puntata finale

Liga: Creda nel progresso della civiltà?
Alvi: Credo che, alla fine, il Bene vincerà.
Il percorso verso il progresso globale dell’umanità passa attraverso la buona conoscenza.
La nostra esperienza e conoscenza storica ci permettono di dire che il passato dell’umanità si è mosso “in avanti” in una spirale, con balzi in avanti e profondi regressi.
Solo Dio sa quale sarà il nostro futuro comune.
Ma se alla cultura e all’arte viene assegnato un ruolo adeguato nella nostra coscienza, la “spirale della storia” può raddrizzarsi notevolmente con una direzione vettoriale ascendente.

Liga: Secondo Lei, l’arte, la storia e la filosofia dovrebbero avere un sottotesto sociale?
Alvi: Assolutamente!

Liga: Ha incontrato persone veramente eroiche e altruiste nella sua vita?
Alvi: Sì, certo!
Sono grato all’Onnipotente per avermi dato questa opportunità.
Penso che le mie future memorie rifletteranno i nomi di queste persone.

Liga: Qual è la Sua migliore qualità?
Alvi: Parlare di sé non è conveniente.
Ma Lei mi ha fatto questa domanda.
Dirò in breve: non importa quanto sia stato difficile per me nella mia vita nei rapporti con persone diverse, ho imparato a perdonare anche i mascalzoni, ma non i traditori.

Liga: Cosa pensa che sia la Luce?
Alvi: Mi hai posto una domanda filosofica e molto intelligente.
Per la risposta si potrebbe scrivere un intero trattato scientifico, comunque mi limiterò a una risposta il più breve possibile.
Credo che il lato scientifico della questione sia abbastanza chiaro.
Mi sembra che qui sia importante per noi prestare attenzione alla sua componente filosofica, alle qualità associative del concetto di luce.
La qualità principale della luce è la capacità di vedere.
Solo avendo una comprensione completa dell’argomento di suo interesse, una persona può trarre alcune conclusioni al riguardo.
La luce è la conoscenza acquisita dall’uomo in un lungo processo storico, la conoscenza attraverso la quale l’uomo crea e costruisce il suo futuro.
Dove non c’è luce, c’è solo oscurità, e solo la luce può dissipare questa oscurità.
La luce della conoscenza ci rivela pagine del passato, finora sconosciute, dimenticate, perdute, inesplorate.
In un luogo oscuro, una persona può passare inosservata e nascondere le sue invenzioni peccaminose.
E la luce “apre” i nostri occhi, vediamo tutto o quasi.
La luce permette all’uomo di vedere il mondo, le persone, la bellezza della natura, il cielo e l’Universo, cioè, di vedere la strada lungo la quale sta camminando o sta per camminare.
Concludendo la mia risposta, vorrei augurare a tutti noi, a tutte le creature della Terra e a tutti i lettori del vostro giornale più luce e numerosi giorni più luminosi nella vita!

Liga: Grazie a Lei per la nostra interessante conversazione!
Alvi: Grazie mille, in ricambio, per la nostra piacevole comunicazione e le domande interessanti!
Grazie all’Associazione “Da Ischia L’Arte DILA APS” della quale sei Socia fondatrice nonché un personaggio di elevata dimensione e grazie al suo Presidente Bruno Mancini. Grazie a Gaetano Di Meglio, Direttore della testata giornalistica IL DISPARI. Un saluto a tutto i lettori ischitani.

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Professionisti DILA APS 2024 – Calendario pubblicazioni 

IL DISPARI & DILA APS rubrica Professionisti

Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni

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I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO: SALVA  MINNELLA.

Tra i miei compagni di viaggio mi piace presentare il cantante SALVA  MINNELLA, nato a Serradifalco in Sicilia ma trasferitosi coi suo in tenera età in Francia, che ho avuto il piacere di conoscere, a differenza di moltissimi altri,  da vicino poiché ogni qualvolta ha inciso un mio brano è venuto a trovarmi, e sorseggiando un buon caffè abbiamo realizzato diversi progetti.

Tra le canzoni da lui interpretate ed inserite nei vari CD: ADDO’ FERNESCE ‘O MARE (Somma-Altieri); MARAGARITA NUN ‘O SAPEVA – NUN ‘O DICERE A PAPA’- NAPULE ‘E NOTTE tutte con testo di LUCIANO SOMMA e musica di ANTONI ALTIERI.

Nonostante sia siciliano, a cantare in Napoletano se la cava benissimo ed è sempre apprezzato

nelle sue numerose serate specie in territorio francese dove annovera migliaia di fan.

Ed ecco alcune sue note biografiche.

Un vero figlio del sud ‘Sicilia’ (Serradifalco), Salvatore Minnella nasce in aprile del 1976.

Da sempre appassionato dal canto, impara poco a poco la musica ed il canto nella costa azzurra dove si sono trasferiti i suoi.
Le più belle melodie italiane fanno parte della sua infanzia.
Inizia la sua carriera artistica a tredici anni sul palcoscenico dell’Italia del sud.

Capisce allora che la musica sarà il suo universo.

Nel 1994, davanti a duemila spettatori, consegue il premio “note d’oro” per la miglior interpretazione di un grande classico italiano.

Questo premio gli permette di registrare il suo primo CD.

Salva Minnella è il suo nome d’arte.
Salva continua la sua carriera e partecipa in Italia all’apertura di «Festissima» (festivale musicale con i più grandi artisti).

LUCIANO SOMMA

 

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

 

20241028 DILA APS – IL DISPARI

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BOOKCITY: DILA APS nell’Auditorium Società Umanitaria

Milano 16/11/2024 dalle ore 10.30

Giovedì 24 ottobre c’è stata la conferenza stampa di presentazione della edizione 2024 della rassegna internazionale BookCity Milano con pubblicazione del relativo palinsesto degli eventi ammessi alla programmazione

Per la nona volta consecutiva abbiamo avuto, quindi, la piacevole conferma della partecipazione della nostra Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” al BookCity di Milano BCM24 che si svolgerà dall’11 al 17 novembre a tema «Guerra e Pace».

Giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, da AIE – Associazione Italiana Editori e dal Centro per il libro e la lettura, con il patrocinio del Ministero della cultura. BookCity Milano 2024 è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre Recordati, Galleria Campari, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Gruppo San Donato, Burgo Group, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Enel, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM.

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Sono media partner dell’edizione 2024 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Pubblica utilità, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it e Scomodo.

Vi invitiamo a seguire con interesse questo nostro nuovo impegnativo evento culturale, dal titolo  Premio Arti Varie “Otto Milioni” che si terrà sabato 16 novembre 2024 ore 10.30 nell’Auditorium della Società Umanitaria di Milano, e auspichiamo che vorrete divulgare la notizia attraverso tutti i vostri contatti social e personali.

Evento organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS” in partenariato con

  • Testata giornalistica IL DISPARI di Gaetano Di Meglio
  • Associazione culturale ADA di Dalila Boukhalfa
  • Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi
  • Magazine EUDONNA di Mariapia Ciaghi
  • Accademia Internazionale LA SPONDA di Benito Corradini
  • Associazione CENTRO COMUNITARIO PUECHER di Giuseppe Deiana
  • Associazione ARTE DEL SUONARE di Maria Luisa Neri
  • Casa della Cultura INTERNO 4 di Chiara Pavoni

con i Patrocini delle città di Napoli, Ischia, Torre del Greco, Bacoli e della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco.

Presenta l’Attrice Chiara Pavoni.

Relatori Maria Pia Ciaghi, Alberto Liguoro, Dalila Boukhalfa, Jeanfilip, Yousra Chenah, Angela Prota, Franco De Biase, Gaetano Di Meglio.

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L’evento comprenderà

  1. Proclamazione vincitori delle quattro sezioni (Poesia, Arti grafiche, Articoli, Video) della 13edizione del Premio Internazionale di Arti Varie “OTTO MILIONI” ideato da Bruno Mancini
  2. Presentazione Antologia di Autori Vari “Più voci più immagini”
  3. Performance dell’attrice Chiara Pavoni “Alice e Barbablù” di Bruno Mancini
  4. Esposizione di opere pittoriche di Jeanfilip e di Liga Sarah Lapinska
  5. Proiezione video
  6. Interventi di Artisti italiani e stranieri finalisti del Premio OTTO MILIONI

La Società Umanitaria è una delle istituzioni storiche di Milano.

Ente morale, è nata nel 1893 grazie al lascito testamentario di Prospero Moisè Loria, mecenate mantovano, che con l’aggettivo “umanitaria” non intendeva una semplice assistenza sotto forma di beneficenza, ma un’assistenza operativa, che fosse in grado di “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro ed istruzione”.

Da allora, l’Umanitaria si è fatta conoscere con oltre cento anni di battaglie sociali, sempre a fianco dei più deboli, coniugando assistenza e lavoro, impegno sociale ed istruzione, progresso e formazione, emancipazione e cultura: dall’edilizia popolare alle Scuole d’arti e mestieri maschili e femminili, dal Teatro del Popolo alla Scuola del Libro, dagli uffici di assistenza agli emigranti alle decine di studi e ricerche su ogni aspetto del lavoro (disoccupazione, condizioni sanitarie, cooperazione, emigrazione, malattie del lavoro, formazione professionale, etc.).

Oggi come allora, l’impronta Società Umanitaria rimane costante: “anticipare, sperimentare, risolvere”.

L’ente prosegue la sua opera con una intensa attività sociale e culturale.

Per intervenire sul territorio, tra Milano, Napoli, Roma e la Sardegna, si sta mettendo a frutto una progettualità diversificata su vari fronti di intervento – dal disagio scolastico alla formazione professionale, dall’avviamento al lavoro alla promozione dei giovani – grazie ad un’equipe di esperti attivi in vari settori ed ai tanti sostenitori che, idealmente e materialmente, fanno sentire la loro partecipazione e il loro appoggio.

Merito di un programma diversificato, che ogni anno viene riconosciuto anche da partner privati e pubblici.

La Medaglia di Benemerenza Civica conferita nel dicembre 2008 dall’Amministrazione municipale, durante la cerimonia dell’Ambrogino d’oro, attesta ancora una volta l’azione di “chi a Milano ha a cuore il prossimo, la sua formazione educativa, la sua crescita sociale, il suo arricchimento interiore”.

A riprova che in questi anni anche l’Umanitaria ha saputo “rilevarsi da sé medesima” e ritrovare il suo ruolo nella società contemporanea: un impegno serio e duraturo verso gli altri, per una cultura della convivenza, della civiltà, della lotta all’emarginazione sociale.

L’Auditorium è un ampio spazio polifunzionale con palcoscenico e grande schermo adatto per qualsiasi iniziativa: convegni, incontri, presentazioni di libri, conferenze, mostre e spettacoli teatrali.

20241028 DILA APS – IL DISPARI

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Dalla raccolta poetica

LA MIA VITA MAI VISSUTA

di Bruno Mancini

Orrido-L’attesa

Orrendo è il limite dell’orrido.
Ho smesso di spuntare tacche
ho sabotato il rolex
ho tolto l’energia
al contatore del nostro tempo.
SFIDA
Stanotte mi tempestano…
aiuto…
una parola…
i lestofanti
passati in fretta tra le ganasce
dei miei freni inadeguati.
STASI
L’amaca mi destreggia
tra un rovo ed un cespuglio
di rose e di mirtillo
in vagante dondolio
che non mi seda.
STORIA
Il wafer alla nocciola
non sembra capire
che, ancora un attimo,
AUM!
lo mangerò.

  

Dalla raccolta poetica

LA MIA VITA MAI VISSUTA

di Bruno Mancini

Paura-Dogma (1)

Genetico strabismo
in noi perdura
tra le Paure e i Dogmi:
come chi avesse visto i Diavoli
(Paura)
e fosse certo di aver toccato i Diavoli
(Dogma).
Io guardo un letto
e godo sesso
(Dogma)
– dormire, il sonno è un optional –,
Ignazio, l’altra parte di me,
lo mostra e teme morte
(Paura);
mentr’io ristoro emozioni
all’ombra d’indefiniti drinks
(Dogma)
Lui vede brindisi addii
(Paura).
E più ne sono di riprese bifocali
e se ne sono tanti insieme
e se noi cingono d’assedio
– come nell’angolo di un ring –
non c’è libidine che ci trattenga il passo:
le andiamo incontro.
… infine Tu avverti silenzi
(Paura),
interruttori di emozioni
(Dogma)
turbata dalle tipe che si spogliano nei nights,
e sì comprendi che nessuno
sbuccia castagne per annerire le dita:
lo scopo è un altro.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada
“Chi semina vento
raccoglie tempesta”,
valga a formare il tema di una gita fra i vigneti,
e lì parleremmo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
– dalla vinaccia al puro distillato –,
e andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni
se solo Tu fossi un essere vivente.
Sei
Tu
Amore
Vita
Poesia
Morte
sedotta, sfavillante, spregiudicata,
vergine infedele
fino al momento dell’addio
scritto con la parola “FINE”,
dopo di che diventi indiscutibile
“Intimità dimenticata”,
ma una volta aspettami
nella cantina delle botti antiche
dove parlando sottovoce
– Io, Tu, Ignazio –,
basterà credere
al deficit del cuore sulla mente
per renderci sinonimi
come Paura e Dogma.
Qualcuno mi segnerà per pazzo.

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NUSIV

 

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https://www.emmegiischia.com/wordpress/20241025-dila-asp-il-dispari-professionisti/

Liga Sarah Lapinska intervista Alvi Dakho, membro del Governo della Cecenia e Ministro della politica statale e dell’informazione – sesta puntata

 

Liga: Cosa c’è di nuovo nell’archeologia del Caucaso?

Alvi: Come si sa, l’archeologia è una disciplina della storia attraverso la quale i ricercatori studiano il passato dell’umanità sulla base di fonti materiali e manufatti specifici rinvenuti in vari siti di scavo. 

Significativo è anche il ruolo dell’archeologia negli studi caucasici.

Per quanto riguarda lo studio della storia dei ceceni devo dire che, nella ricerca archeologia, il patrimonio scritto e materiale è quasi assente ma particolarmente importante a causa delle conseguenze degli eventi distruttivi del passato (inclusa la Guerra del Caucaso del XIX secolo e la deportazione nel febbraio 1944). In  pratica, linguistica, folklore orale e materiale etnografico, ricerca genomica (materiale sul DNA), tutto questo è forse lo strumento scientifico più importante nello studio della nostra storia nel periodo attuale. 

Oggi, il Centro per la ricerca archeologica dell’Accademia cecena delle scienze sta conducendo gli scavi in ​​insediamenti come Khambi-irze, Old Achkhoy, Roshni-chu e altri siti che sono stati identificati nelle aree di Nakhcha-Korta, Giala-Korta e molti altri, situati nella zona culturale e storica dell’agglomerato Achkhoy-Martan.
Dal 1 agosto di quest’anno, abbiamo censito congiuntamente un sito archeologico lungo le rive del fiume Mart (Fortanga), situato in prossimità della parte centrale della città di Achkhoy-Martan, dove, secondo i materiali in nostro possesso, almeno dal XII al XIV secolo c’era una fortificazione militare, chiamata “ТIеман-Гlап” –  “TIeman-GIan”.
Un seminario scientifico, con la nostra partecipazione, il 21 agosto di quest’anno è stato specificamente dedicato alla considerazione di questo argomento presso il Dipartimento di Etnologia dell’Istituto di Studi Umanitari dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Cecena.

 Liga: Quanto tempo fa le popolazioni si stabilirono in Cecenia, Daghestan e in altre parti del Caucaso? Cosa facevano e quali lingue parlavano?

Alvi: È impossibile rispondere in modo univoco, poiché continua la ricerca su questi aspetti della nostra storia.

Non sarebbe un errore affermare che questo processo sia avvenuto durante il Paleolitico.
Molte lingue esistono nel Caucaso fin dall’antichità, alcune sono scomparse e altre hanno subito nell’aspetto una graduale trasformazione. 

Non molte di queste lingue sono rimaste nel crogiuolo degli eventi storici in una forma abbastanza completa. 

Ogni lingua dei popoli caucasici ha una storia millenaria, inclusa la lingua dei Nokhchi.
K. M.  Tumanov nelle sue opere scopre una lingua “preistorica” comune ai popoli caucasici, in cui un posto significativo è dato alla lingua del popolo Nokhchi (ceceno), una lingua le cui radici risalgono alla base lessicale sumerica e hurrita-urartiana. 

 Liga: Pronto per un viaggio in Italia?

Alvi: No, dato che sono impegnatissimo nel mio carico di lavoro e anche nelle mie attività creative e, sfortunatamente, al momento non tutto è calmo nel mondo. 

Spero, magari, di visitare un giorno questa brillante Isola d’Ischia della quale mi parli e comunicare con il pubblico ischitano e italiano. 

A me sembra che gli italiani, in un certo senso morale, emotivo, comportamentale, per non parlare delle somiglianze esterne, siano simili ai caucasici. 

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I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO: GIUSEPPE GAMBI- TENORE.

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Tra i miei compagni di viaggio canori mi piace ricordare anche alcun tenori, non molti, che hanno interpretato mie canzoni.

Ho conosciuto GIUSEPPE GAMBI oltre dieci anni or sono, tramite il M° Franco Matricano, detto Il Celeste Guerriero, e decidemmo insieme di affidargli la nostra OLTRE IL CIELO OLTRE IL MARE, testo di LUCIANO SOMMA e Francesco Bonagura musica dello stesso Matricano.

A Millevoci del 2012 il brano partecipò cantato alla grande da GIUSEPPE GAMBI e LAURA MIGLIACCIO.

La canzone prima e dopo ha avuto moltissime interpretazioni sia in Italia che all’estero, e ovunque ha avuto numerosi consensi sia di critica che di pubblico, un felice connubio testo-musica in un’atmosfera quasi celestiale, dove la spiritualità ha avuto il sopravvento sul vicenduale, con un felice finale che appaga l’ascoltatore ed i protagonisti della canzone.

Lo stesso brano, riproposto nelle varie piazze d’Italia ed all’estero, ha sempre riscosso grandissimi applausi da un pubblico attento e commosso.

Una delle migliori melodie del M° Matricano su un mio testo, quasi interamente scritto da me, con qualche parola aggiunta dal Bonagura come accaduto con gli altri 400 testi depositati in SIAE con duplice firma.

OLTRE IL CIELO OLTRE IL MARE- OLTRE OGNI COSA AL MONDO CI SEI TU!

Un amore che cerca di andare oltre la vita, che Vissuto su una spiaggia dove un lui, o una lei, sembra abbandonato ma alla fine, come in un sogno irreale, lo fa ricongiungere con l’altra metà…

Ed ecco una breve presentazione di GIUSEPPE GAMBI che vanta un curriculum ricchissimo e pieno di meritato successo.

Giuseppe Gambi, classe ’82, č un cantante lirico napoletano che, con il talento e il carisma innato, è riuscito a riservarsi un posto in quel meraviglioso mondo fatto di musica ed emozioni che è vanto del nostro paese.

Appassionato sin da bambino di Opera, l’artista che forse ha più ispirato il suo percorso ad Andrea Bocelli, che ha saputo proporre al grande pubblico il mix vincente di musiche.

LUCIANO SOMMA

 

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Premi Otto milioni

Bruno Mancini

 

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Liga Sarah Lapinska intervista Alvi Dakho, membro del Governo della Cecenia e Ministro della politica statale e dell’informazione – quinta puntata

 Liga: Occorre investire nell’esplorazione spaziale?

Alvi: Penso che ne valga la pena. 

L’uomo è un essere dotato di intelligenza e possiede sia esperienza che conoscenza.

Il desiderio di riconoscere il MONDO è un fenomeno comprensibile, naturale e logicamente corretto. 

Certo che “L’esplorazione spaziale” non dovrebbe significare l’invasione umana nello spazio per distruggerlo. 

Mi piacciono molto le scene spaziali nel cinema che crea un grande impulso per la percezione mentale dell’Universo, ripensando il sistema della vita umana e della natura. 

La mia attenzione è attratta innanzitutto dalle opere con temi dell’Universo di Ajub Ibragimov e Abu Pashaev.
La nostra amicizia e cooperazione creativa continua da tanti anni. 

Tutti e tre abbiamo avviato la creazione di un’unione creativa pubblica chiamata “Sinan-oylan kherch” (Rifugio dell’anima e del pensiero). 

Dal 2020, Abu lavora su una serie di dipinti basati sui motivi del nostro manoscritto ancestrale “Jakhotan Teptar”.
Dopo la pubblicazione del mio libro omonimo, abbiamo in programma di organizzare, contemporaneamente alla sua presentazione, una mostra di una serie tematica dei dipinti di Abu.
Il nostro lavoro congiunto è strettamente correlato all’interazione e alla cooperazione con Ajub, un autore di più di 10 mila opere d’arte, molto diverse le une dalle altre. 

Tra queste opere, l’autore ne ha anche alcune dozzine dei Bustam nazionali ceceni (immagini simboliche che trasmettono attraverso ornamenti e segni la proprietà e le caratteristiche culturali, etiche e spirituali delle persone, cioè, il loro codice etno-culturale). 

Insieme ad Ajub intendiamo compilare un catalogo dei Bustam con le relative descrizioni e poi pubblicarlo. 

A proposito, tra i Bustam di Ajub ce ne è anche una, fatta da lui nel 2021 appositamente per me e si intitola “Al’ Dakho”.

Liga: Quali personaggi storici, filantropi, editori o musicisti le interessano di più e a quali atrocità dedica le sue opere scritte? Chi sono i Suoi eroi preferiti?

Alvi:  Senza personalizzare le singole persone, dirò che sono vicino a coloro che fanno il bene, vivono secondo i principi della decenza umana e li riflettono nelle loro attività.
Attualmente sto scrivendo di Timurleng, detto Timur lo Zoppo.
Inoltre, sto raccogliendo materiali storici e documentazioni su Sheikh Mansur, lo stesso Ushurma, nonché su Abrek Zelemkhan, per dedicare in futuro le mie ricerche a queste persone.
Ho già pubblicato le documentazioni delle imprese dei miei antenati: il capo della tribù Ashkhoi, eroe Horsa, sotto la cui guida fu respinto l’attacco dell’esercito di Amir Timur sul territorio della fortezza di Tieman-GIap (ТIеман-Гlап) nel 1395, sull’eroe popolare Ziza, che era il comandante di un’unità cecena e difese parte della gola di Argun durante l’invasione dell’esercito di Amir Timur, su Temang che nella prima metà del XVI secolo combatté contro gli invasori stranieri e guidò la lotta cecena nella parte Sud-Occidentale del suo paese, cioè, Gamburi e Zhanburi.

Liga: Quali città e quali province d’Italia le piacerebbe visitare?

Alvi: Innanzitutto, Roma. 

Mi piacerebbe visitare la Sicilia e le sue città – Palermo, Catania, Siracusa, e certamente l’isola d’Ischia della quale mi è stato detto un gran bene.

Liga: Il Suo italiano preferito è?

Alvi: Adriano Celentano. 

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Luciano Somma | I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO: GAETANO GANZERLI

Tra le tante attività, anche se per un breve periodo, mi sono occupato di critica pittorica ed ho avuto modo di conoscere alcuni artisti che frequentavano le varie gallerie d’arte di GAETANO GANZERLI, corniciaio e pittore anche lui.

Ci lasciò molto presto ad appena 47 anni nel 2000 per un male col quale comunque dovette convivere per ben 7 anni.

Oltre ad un’affettuosa amicizia e collaborazione lo ebbi come compagno di lavoro negli anni 60 all’ippodromo di Agnano dove eravamo impegnati a lavorare in un picchetto di scommesse.

Quanti appassionati alle corse dei cavalli e scommettitori abbiamo visto fallire a causa della ludopatia, ad un vizio che purtroppo ha “inguaiato” decine di migliaia di famiglie.

La foto che vedete a corredo di questo articolo fu scattata nel 1968 ed inviata qualche anno fa  al M° CARMINE MERAVIGLIA del quale posseggo alcuni bellissimi quadri,  e che ancora collabora con l’Istituto PASCALE per la cura dei tumori.

Un eclettico artista d’indiscutibile originalità creatore di quadri di grande spessore  e formidabile caratura.

Nella foto, diventata storica, oltre a CARMNE MERAVIGLIA da sinistra destra GIOVANNI BERTE’ (Giamberti) fratello di ANTONIO BERTE’ altro grandissimo pittore, ancora il sottoscritto , a seguire ALESSANDRO CORRADO e lo stesso GAETANO GANZERLI in una delle sue gallerie d’arte.

Con quest’ultimo, un anno c’incontrammo ad Ischia dove trascorremmo una bellissima serata al GIARDINO DEGLI ARANCI all’ascolto del chitarrista GIOVANNI il quale però non poteva cantare a causa d’un’operazione alla gola che lo rese afono.

L’atmosfera era veramente incantevole e resta indelebile nel mio ricordo.

Quante conoscenza nel mondo pittorico, una per tutti quella di ARMANDO DE STEFANO  morto ultranovantenne  e storicizzato, ho posseduto alcuni suoi dipinti, copie numerate, che ho regalato ai miei due figli e che fanno bella mostra di sé nei saloni delle loro abitazioni.

All’epoca scrivevo su alcune riviste articoli pittorici e gli artisti mi regalavo un loro dipinto che gradivo molto più che i soldi che si dileguavano presto mentre le opere d’arte restano nel tempo.

Altri bei ricordi dei tanti compagni di viaggio in questo lunghissimo cammino!

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Professionisti DILA APS 2023 – Calendario pubblicazioni 

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Bruno Mancini | L’imponente eredità civile che ci ha lasciato

CHICCO CECCHI – seconda puntata

 “Ischia, un’antologia”

APPUNTI PER ITINERARI TURISTICI

NELL’ISOLA D’ISCHIA

PER CONTO DELL’ENTE VALORIZZAZIONE ISCHIA

Di GIOVAN GIUSEPPE CERVERA

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20241021 DILA APS – IL DISPARI

Via Nitrodi.

Porta alle sorgenti di Nitrodi, in un angolo di Cava Candiano.

Da tempo un miserevole abbandono copre di squallida negligenza questo luogo, un tempo sede di fiorente sodalizio curativo a carattere religioso, e da poco divenuto oggetto di una incontrollata speculazione, tristissima iattura, mentre da quelle stesse forze speculative si sarebbe potuto

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ottenere la valorizzazione dovuta ad una sorgente che ancora adesso opera miracoli di guarigione, se si fosse operato con serietà d’intenti.

L’interesse del visitatore dovrebb’essere concentrato su la ricostruzione del tempietto, dei bassorilievi, nonché sui bagni, alla cui realizzazione dovrebbero presiedere gli studiosi e gli specialisti in materia.

Ad ogni modo va curata la stradetta di accesso eliminando la discesa ripida.

Non sarebbe inopportuno che l’inizio della stradetta venisse guardato da due grossi vasi sormontati su bassorilievi, in modo da richiamare, già dall’ingresso, a qualcosa di antico, mentre la fonte sarebbe tutto da rivedere.

Cava Olmitello oggi viene visitata meglio dalla spiaggia dei Maronti tuttavia potrebb’essere raggiunta da:

Via Giorgio Corafà,

la quale potrebbe additare ai turisti quel famosissimo Sudaturo che ha guarito tanta gente coi suoi vapori caldi e secchi, unici all’ospa.

La iniziativa da prendere nel quadro generale di restituire alla comunità beni rilevatisi di interesse comune sarebbe quella di sottrarlo ai privati per rimettere in sesto la stufa secondo le direttive degli esperti in materia.

Se non facesse più allo scopo terapeutico , formerebbe un’attrattiva turistica, oltre che una testimonianza storica.

Via Terzano,

la quale lascerebbe ammirate l’omonima Cava, dopo aver suscitato, coll’offerta di una vista sempre gradita costituita dall’abitato di Terzano, l’emozione per le cose la cui vetustà è ragione di orgoglio.

A Cava Scura

si può accedere, oltre che dal mare, da due romantiche e interessanti vie da Noia e da Serrara.

Via Pompeo Trofa

nasce da Noia

La prima diramazione a sinistra potrebbe permettere al visitatore di affacciarsi su Cava Posteca; quella seguente, a destra, è cieca.

Bivio.

Indicare Via Casale – Posteca e sconsigliarla, anche se lascia ammirare Cava dell’Acquara.

Indicare, invece, l’altra.

Via Capodimonte,

perché questa, che va sen’altro resa funzionale, è il ramo di maggiore interesse turistico, dettato dallo stessa percorso della strada.

Infatti, all’inizio, presenta una piacevole gola dalla quale si fuoriesce per affacciarsi sopra una visuale incantevole.

Il sole illumina una vasta zona di tufo biancastro.

In essa spiccano i

“Pizzi di don Andrea”,

formazioni tufacee dovute alla pioggia, che possono, in sedicesimo, paragonarsi alle medesime formazioni in Turchia (Urgup) e in Spagna (Cuevas di Granata).

I Pizzi di don Andrea, somiglianti a frati in bianche cocolle, nella solitudine del luogo, richiamano l’animo alla contemplazione

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mistica della natura.

Più giù siamo nella terribile Stritta.

L’Ente dovrebbe rimettere la strada nel suo alveo naturale, in questa zona che per la magnificenza della roccia tufacea resta “orribilmente” bella.

Infine, essa, percorrendo il ciglio nord di Cava Scura, della quale permette un’angolazione stupenda, scende, sullo stesso lato, all’imbocco della cava.

Io stimo che la descrizione stessa di quest’importantissima arteria sia in grado di suggerire, da sola, i termini della sua valorizzazione.

Via Andrea Mattera

nasce, invece, da Serrara presso la chiesa parrocchiale, quest’ingresso si potrebbe sistemare meglio.

Ma al bivio occorre senz’altro un pizzico di esteticità, quel giusto che possa indicare con un po’ di gusto le due strade; Via Cugnoluongo per Rufano, Quadro a Sant’Angelo, e di cui dirò in seguito.

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Tracciato di Via POMPEO TROFA (conosciuta come Via Casale) SCHEMA V Il tracciato mostra la grandissima importanza di questa strada, sulla quale la speculazione ha già stese le sue mani avide, derubandola.

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Ho smesso di spuntare tacche
ho sabotato il rolex
ho tolto l’energia
al contatore del nostro tempo.
SFIDA
Stanotte mi tempestano…
aiuto…
una parola…
i lestofanti
passati in fretta tra le ganasce
dei miei freni inadeguati.
STASI
L’amaca mi destreggia
tra un rovo ed un cespuglio
di rose e di mirtillo
in vagante dondolio
che non mi seda.
STORIA
Il wafer alla nocciola
non sembra capire
che, ancora un attimo,
AUM!
lo mangerò.

  

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Paura-Dogma (1)

Genetico strabismo
in noi perdura
tra le Paure e i Dogmi:
come chi avesse visto i Diavoli
(Paura)
e fosse certo di aver toccato i Diavoli
(Dogma).
Io guardo un letto
e godo sesso
(Dogma)
– dormire, il sonno è un optional –,
Ignazio, l’altra parte di me,
lo mostra e teme morte
(Paura);
mentr’io ristoro emozioni
all’ombra d’indefiniti drinks
(Dogma)
Lui vede brindisi addii
(Paura).
E più ne sono di riprese bifocali
e se ne sono tanti insieme
e se noi cingono d’assedio
– come nell’angolo di un ring –
non c’è libidine che ci trattenga il passo:
le andiamo incontro.
… infine Tu avverti silenzi
(Paura),
interruttori di emozioni
(Dogma)
turbata dalle tipe che si spogliano nei nights,
e sì comprendi che nessuno
sbuccia castagne per annerire le dita:
lo scopo è un altro.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada
“Chi semina vento
raccoglie tempesta”,
valga a formare il tema di una gita fra i vigneti,
e lì parleremmo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
– dalla vinaccia al puro distillato –,
e andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati
da logori abbandoni
se solo Tu fossi un essere vivente.
Sei
Tu
Amore
Vita
Poesia
Morte
sedotta, sfavillante, spregiudicata,
vergine infedele
fino al momento dell’addio
scritto con la parola “FINE”,
dopo di che diventi indiscutibile
“Intimità dimenticata”,
ma una volta aspettami
nella cantina delle botti antiche
dove parlando sottovoce
– Io, Tu, Ignazio –,
basterà credere
al deficit del cuore sulla mente
per renderci sinonimi
come Paura e Dogma.
Qualcuno mi segnerà per pazzo.

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