Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

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Scempi sanità ospedale Rizzoli

Per la serie Esopo news

Il mio braccio SEI giorni dopo un “normale” prelievo di sangue effettuato, con tutta calma, al pronto soccorso dell’ospedale Anna Rizzoli dell’isola d’Ischia.

Immaginate come era nei giorni scorsi!

Gonfio e tumefatto.

E allora bisogna chiedersi cosa avviene quando siamo sottoposti ad analisi ben più complesse di un “semplice” prelievo di sangue.

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Scempi sanità ospedale Rizzoli di Ischia

Storie di Donne: grande attesa il 4 dicembre la 7° edizione a Roma. Evento ideato da Lisa Bernardini

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Organizzata dall’Associazione Occhio dell’Arte APS e dall’Associazione ASTRI la kermesse premia donne che si sono affermate in diversi ambiti dalla cultura alla scienza e tecnologia, dalla medicina all’imprenditoria

Nel tempo le donne hanno saputo conquistarsi con coraggio e determinazione gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. In questi ultimi tempi le donne si sono affermate nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. Ma in tutto questo la donna non deve mai dimenticare la propria femminilità cui non deve rinunciare.

Dedicato alle donne è l’appuntamento Storie di Donne organizzata dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS di cui è Presidente la giornalista e fotografa Lisa Bernardini in collaborazione con l’Associazione ASTRI-Scienziati e Tecnologi per l’interesse nazionale capeggiati dal fisico nucleare Sergio Bartalucci che si svolge a Roma in Via Appia Antica 288 presso Villa Rosantica il prossimo 4 dicembre 2021 alle ore 18,00.

Lisa Bernardini

La manifestazione alla sua 7° edizione, con il patrocinio morale dell’Annuario del Cinema Italiano & Audiovisivi porta all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea. Donne del mondo dello spettacolo, dell’imprenditoria, della scienza e medicina, del giornalismo e editoria, della cultura e dello spettacolo, saranno premiate con un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ Occhio dell’Arte per onorarne la carriera professionale. A presentare la manifestazione è Anthony Peth, mentre la Direzione artistica è a cura di Sylvia Irrazábal.

A ricevere i premi sono  Anadela Serra Visconti specializzata in Medicina estética e Consulente RAI per la Categoria  Medicina e benessere,   Romana Fabrizi giornalista Rai per la Categoria Informazione TV, Paola Pisanelli Nero Architetta, designer e curatrice NEROarchitecture per la Categoria Cultura, Lorenza Lain General Manager Hotel Ca’Sagredo Venezia per la Categoria Imprenditoria e Management, Enrica Bonaccorti   attrice, conduttrice e opinionista tv per la Categoria Spettacolo, Silvia Santori Direttrice del periodico nazionale MIO per la Categoria Editoria/Press. E poi la Prof. Emilia Costa neuropsichiatra, la Dr.Maria Elisa Lucchetta Quercia  avv. e imprenditrice, la Dr.Maria Massullo tecnologa  e la Dr. Helga Scharm-Zehner economista saranno premiate per la Categoria Scienza e Tecnologia (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana)  ASTRI.  Per finire con la Categoria Sport con un’eccellenza mondiale targata Made in Italy il cui nome si saprà al momento della premiazione.

Anthony Peth

Se nelle discipline umanistiche sono state le donne a predominare negli anni passati, oggi negli indirizzi scientifici si registra un incremento notevole del numero di iscritte, future scienziate che insieme alle future umaniste contribuiranno a promuovere una reale parità del genere femminile in tutto il pianeta, sia sul piano dei diritti sia su quello dei doveri.

Ad accompagnare le premiazioni di donne di successo e affermate in diversi ambiti come ila medicina e benessere, l’informazione tv, la cultura, l’imprenditoria e management, lo spettacolo, la scienza e tecnologia l‘editoria/press, e lo sport, sono gli intermezzi musicali a cura del chitarrista Paolo Rainaldi, ed intermezzi poetici a cura di Giovanni Brusatori, doppiatore e regista. Simona Marchini. Donna di carriera e dal grande e multiforme successo è la Madrina di questo appuntamento di grande prestigio.

Sylvia Irrazábal.

Gli ospiti sono accolti da un coreografico buffet di frutta firmato dallo Chef della Frutta Andrea Lopopolo nella splendida location Villa RosaAntica gestita da Ambrosini Catering. Per l’occasione in loco è presente un banco di degustazione di Casale del Giglio.

Attesi prestigiosi invitati dal mondo dell’imprenditoria, del giornalismo, dello spettacolo e della diplomazia; un piccolo spazio sarà destinato alla Mtm Events di Massimo Meschino, che prevede a fine evento la rivelazione del nome della ragazza vincitrice, tra quelle visionate da una commissione interna ed in concorso, della fascia Storie di Donne 2021 nell’omonimo contest di bellezza aperto nei giorni scorsi. Non mancherà un piacevole momento beauty a cura dell’agente di concorsi di bellezza Massimo Meschino.

Ad alcuni ospiti verranno consegnate stampe d’Autore dell’Artista marchigiana Francesca Guidi (Arte dei Led), in edizione limitata in onore di Storie di Donne ed. 2021.

Trai i Partners: Hotel L’ Approdo di Anzio – N&M Management – Nero Architecture – Lino Patruno Foundation – Building Solution –  La Grotta del sale.Bio di Antonella Pellizzari – Mtm Events di Massimo Meschino  Media Partners Eurocomunicazione, L’invitato speciale di Gianni Gadaleto, +Magazine, Gp Magazine, Metropoli on line, Well tv – Fatti e storie da raccontare di Francesca Ghezzani.

Fotografo ufficiale (Occhio dell’Arte): Marco Bonanni. Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente. L’evento è su invito.

 

Silvana Lazzarino

 

Storie di Donna 7 edizione

Organizzato dall’Associazione l’Occhio dell’Arte APS

e dall’Associazione ASTRI

Via Appia Antica, 288 .- Roma

Sabato 4 dicembre 2021 ore 18.00

Per l’ingresso e lo svolgimento dell’evento

sarà applicata rigorosamente la normativa anti-Covid vigente

 

Alcuni articoli pubblicati su Emmegiischia da Silvana Lazzarino

Il Dispari 20180423 – Redazione culturale

 

Mario Fratti l’orgoglio italiano a New York

http://www.ildispari24.it/it/il-meraviglioso-mondo-di-wal-a-villa-torlonia/

http://www.ildispari24.it/it/antufiev-e-la-mostra-eternal-garden-a-roma/

 

 

Papa Francesco e il ritratto di Maradona dell’artista Alex Caminiti

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Il ritratto di Maradona dell’artista internazionale Alex Caminiti molto apprezzato da Papa Francesco in occasione dell’udienza arricchita dalla performance artistica: “Pace e Fratellanza tra Italia e Argentina”

Sua santità Papa Francesco ha posto una firma -segno indelebile- nell’opera  iconica di Alex CaminitiDiego Armando Maradona”. in occasione dell’Udienza Papale cui ha partecipato nei giorni scorsi l’artista di fama internazionale,   

Diego Armando Maradona di Alex Caminiti

Alex Camiti (nato a Messina nel 1977)  tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea a livello internazionale, attraverso dipinti, sculture, performance e video, guarda al bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella sua unicità e complessità, accogliendo non solo gioie e entusiasmi, ma anche dolori e preoccupazioni, abbracciando ogni aspetto di sé per arrivare a sentire a pieno la propria autenticità nel respiro infinito di quell’armonia dei contrari che appartiene ad ogni aspetto dell’universo.

La forza del segno che caratterizza la sua arte in particolare per la pittura e la scultura, partendo da un’idea diventa espressione visiva con cui definire il proprio sentire rispetto a quanto accade intorno entro una realtà umana e sociale imprigionata in regole e principi troppo rigidi lontane da quell’originario legame dove l’uomo era in armonia con sé e la natura.

I suoi segni e le stesure di colore, ma anche i tagli e gli squarci sulla materia restituiscono una visione dinamica e ironica dell’esistenza dove l’uomo cerca di recuperare un nuovo modo di osservare sé stesso e quanto intorno, compreso l’ambiente e la natura portando una ventata di fiducia in questo tempo di cambiamenti e possibilità.

Nell’incontro tra l’artista e il Papa si è creata una “performance inaspettata “, mentre l’artista mostrava al Papa il suo ritratto di Maradona il Pontefice ha firmato la tela per onorare il grande mito della Storia del Calcio.

Così l’artista Alex Caminiti vuole che l’opera “Diego Armando Maradona” firmata dal Pontefice diventi il Simbolo di Pace, Amore e Fratellanza tra il Popolo Argentino e il Popolo Italiano da sempre uniti e vicini, nello sport e nella vita.

Un’unione tra i due Paesi che si è intensificata e rinnovata attraverso l’elezione di Papa Francesco che è nato il 17 dicembre 1936 a Flores in Argentina con il nome di Jorge Mario Bergoglio figlio di emigranti piemontesi e che ha vissuto a Buenos Aires dove era Arcivescovo fino alla sua incoronazione Papale (avvenuta il 13 marzo 2013).

L’arte di Caminiti attraverso il costruirsi e decostruirsi delle forme, attraverso le pennellate veloci o i tagli inferti alla materia, sembra oltrepassare i limiti imposti da una realtà interiore e parallela dando voce a quel contesto onirico con cui far emergere una rappresentazione intensa e concreta della realtà di oggi. La sua arte vuole essere un po’ un grido di protesta e sfida al perbenismo e al narcisismo dilagante che si tramuta, spesso, in un eccesso quasi maniacale di iper-controllo,

Come non pensare ai quattro elementi che si riscontrano nella sua ricerca artistica quali energie di cui l’uomo dispone e che è chiamato ad accogliere e utilizzare a beneficio di tutta l’umanità?  Come non considerare questi elementi allo stesso modo di oggetti, frasi, materiali, lettere e metafore? Le parole dei versi, le frasi dei testi scritti da lui utilizzati, cosi come le performance e la gestualità del corpo sono un modo per essere ancor più dentro la realtà, la vita. Ma il suo sguardo è orientato a rintracciare le sue origini, dentro al suo essere e al ricordo della madre, rapporto e forma ideale e indissolubile.

opera di Alex Caminiti

Alex Caminiti ha esposto in numerose collettive e personali in Italia e all’estero, riscuotendo sempre riconoscimenti dalla critica.

Tra le varie partecipazioni ricordiamo quella alla Biennale del Fin del Mundo (Valparaiso – Cile 2015); Biennale di Curitiba (Brasile 2019) Percorsi dell’arte-arte contemporanea italiana verso il nuovo millennio ( Hanoi – Vietnam 2019). Selezionato dal Ministero degli Esteri per eventi espositivi negli Istituti Italiani di Cultura a Lima, Bogotà, Pechino, Tokyo, Copenaghen, Budapest, Losanna, Estoril, San Pietroburgo, Parigi e Toronto.

Nel 2015 crea la ‘Porta del Mare’ al Castello di Lipari ingresso del Museo Arte Contemporanea, con i maggiori artisti internazionali contemporanei Alberto Burri, Igor Mitoraj, Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Renato Guttuso per citarne alcuni.

Il Maschio Angioino di Napoli ed il Castel dell’Ovo hanno fatto da cornice alle sue performance italiane. Nel 2019 è nominato Esperto per l’Arte Contemporanea del Comune di Messina. Alcune aziende come Ducati, Mercedes Smart creano alcune auto e moto attraverso dei lavori di Caminiti. Sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Italia, Dubai, Estoril, Parigi, Oslo, Ginevra, New York, Miami, Shenzhen, Curitiba.

.Silvana Lazzarino

Alex Caminiti in udienza da Papa Francesco

e la performance artistica: “Pace e Fratellanza tra Italia e Argentina”

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Il Dispari 20211018 Bloccata la Postepay per un fallimento risalente al 1987

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Bloccata la Postepay per un fallimento risalente al 1987

Il fatto. | L’INCREDIBILE DISAVVENTURA DEL TITOLARE DI UNA CARTA PREPAGATA

Bloccata la Postepay

Ugo De Rosa

ISCHIA 18 ottobre 2021

Un altro caso di sopruso nei confronti del cittadino cliente da parte di un’azienda privata, come è ormai Poste Italiane, ma che svolge servizi essenziali, viene alla luce in seguito della denuncia dell’interessato.

Cosa è accaduto?

Improvvisamente, senza alcun preavviso, preventiva comunicazione, è stata bloccata la carta prepagata Postepay, “congelando” di fatto tutto il credito esistente.

Il motivo?

Dopo alcune peripezie il titolare ha scoperto che il “sistema” aveva bloccato la carta a causa di un fallimento risalente al 1987 (avete letto bene!) peraltro a seguito di una  procedura poi chiusa in quanto non corretta.

Sta di fatto che Poste Italiane si è al momento appropriata dei soldi del cliente.

Il quale però non si è arreso e ha denunciato l’episodio all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e, oltre che a Il Dispari, ad altri organi d’informazione, comprese le agenzie di stampa italiane e i social.

La denuncia, trasmessa per conoscenza anche a Poste Italiane, è stata inviata anche alla trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” che potrebbe trarre sicuramente spunto dall’episodio…

Il Malcapitato vittima di questa storia, oltre a considerare lesa la propria reputazione, chiede evidentemente giustizia, che gli venga quanto meno restituita la somma a tutt’oggi bloccata.

Una situazione paradossale, visto come si sono svolti i fatti.

A luglio, il titolare ha scoperto che la carta risultava bloccata e non poteva più accedere alla somma depositata. Ha contattato Poste Italiane sul sito istituzionale e la risposta è stata che “La carta è stata bloccata da Postepay in via cautelativa”: Cautela per quale motivo?

Senza alcuna comunicazione preventiva ha scoperto di non poter più accedere alla somma di denari depositata, congelata” in automatico da Poste Italiane. La denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Alla richiesta di chiarimenti, solo a fine settembre è giunta una missina con firma illeggibile del “Responsabile Gestione reclami finanziari”, Postepay, che ha spiegato «che il blocco sulla carta è stato apposto in automatico de un non meglio specificato “sistema” poiché in data 1987 si rileva presso il Tribunale di Napoli fallimento a mio carico, specificando poi una serie di adempimenti per ottenere lo sblocco»

Procedura fallimentare, come detto. immediatamente chiusa per “mancanza di passivo” e dal 1990 non risultano pendenze al casellario giudiziale a carico dello sfortunato titolare della carta.

Una storia tutta italiana, dove una burocrazia a a quanto pare “automatica” blocca una carta ricordandosi di una procedura fallimentare risalente al secolo scorso.

Logico che la vittima di tale comportamento si ponga -e ponga a chi di dovere- una serie di domande: “Chi è il gestore del sistema indicato da Poste Italiane come responsabile del blocco della mia postepay? Per quale motivo il blocco è intervenuto molti anni dopo l’attivazione della carta?” Ma soprattutto: “In che modo Poste Italiane ha utilizzati i fondi bloccati?”

Ma i quesiti non finiscono qui C’è infatti da chiedersi ancora; “Poste Italiane ha effettuato qualche controllo per accertarsi che la somma bloccata non fosse riconducibile ad un a pensione addirittura non pignorabile? In quale modo Poste Italiane ha comunicato alla Autorità Giudiziaria l’avvenuto blocco e la relativa disponibilità della somma? Poste Italiane ha informato il Curatore dell’avvenuto blocco e della relativa disponibilità della somma?” Perché se il tutti era legato a quel fallimento, queste attività dovevano essere poste in essere.

Infine il denunciante si chiede: “In che modo è stata rispettata la privacy? Sono giustificabili tali iniziative in relazione a fatti avvenuti oltre 34 anni fa? Quale copertura di legittimità può riscontrarsi nell’appropriazione di denaro affidato ad un’Azienda privata, come lo è Poste Italiane S.p.A., senza che essa disponga di alcun atto giudiziario che ne autorizzi il prelievo? Mancha qualcosa per accusare Poste Italiane di appropriazione indebita?”.

All’ultimo quesito dovranno dare una riposta le autorità competenti. Ma certamente Poste Italiane, trasformatasi ormai in una banca e anche in gestore di telefonia mobile (trascurando come è noto troppo spesso il servizio essenziale, ovvero il recapito della corrispondenza), non esce bene da questa vicenda.

www.ildispari.it

Bloccata la Postepay

Bloccata la Postepay

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna  

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Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna

Il Dispari 20211013

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA - ASL Vergogna  

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna

Cittadini anziani e malati costretti ad inenarrabili odissee

VERGOGNA ASL, 126 GIORNI DI

ATTESA CON I POLMONI IN MANO

Ugo De Rosa

ISCHIA

Che l’Asl Napoli 2 Nord mostri chiari segnali di inefficienza era già palese. Che i vertici della sanità se ne freghino delle esigenze dei pazienti e dei loro familiari anche. Ma i due casi che riportiamo certamente fanno restare allibiti e dimostrano che siamo di fronte ad una vera “perversione” amministrativa o burocratica che sia.

Comportamenti che non tengono in alcun conto delle patologie da cui sono affetti i pazienti, dall’età. dei disagi a cui sono costretti per affrontare vere e proprie peripezie, anzi odissee.

Veniamo al caso di un signore di 78 anni con certificazione di invalidità totale e in fase di controllo per un tumore curato con chemioterapia, radio eccetera. Dopo circa un anno di assenza da qualsiasi controllo, evidentemente causa pandemia, ha ritenuto necessario interpellare il suo medico di base affinché gli indicasse il percorso sanitario da effettuare.

Un controllo dopo un anno è assolutamente necessario, ma vediamo in ordine cronologico cosa ha dovuto affrontare il cittadino (e il suo purtroppo non è di certo l’unico caso…)

Una vera odissea, come detto, come emerge dalle sue parole:

1) Visita del medico di famiglia che mi rilascia ricetta per “Visita oncologica”

2) Accedo al CUP per ottenere la data dell’impegnativa della visita

3) Accedo all’ambulatorio adibito alla “Visita Oncologia”, dal quale mi viene prescritta un serie di analisi e una tac

4) Ritorno dal medico di famiglia per tramutare in ricette le prescrizioni derivate dalla “Visita Oncologica”

5) Con le ricette del medico di famiglia, accedo al centro adibito alle analisi e alla tac che mi comunica che per le analisi le prestazioni in convenzione sono sospese a tempo indeterminato, mentre per la tac è necessario presentare “Modello informativo e consenso ad esecuzione di esame radiologico con mezzo di contrasto (MDC) per via iniettiva” debitamente compilato e firmato dal medico curante, oltre ai seguenti accertamenti da portare il giorno dell’esame: azotemia, glicemia, creatinemia eGFR, QPE ed esame elettrocardiografico.

6) Quindi dovrò tornare dal medico di famiglia per acquisire il modello e le ricette per gli esami richiesti

7) Poi dovrò tornare all’ambulatorio per prenotare le analisi e la tac

8) Poi, dopo avere ottenuto per intero le analisi di azotemia, glicemia, creatinemia eGFR, QPE e l’esame elettrocardiografico, potrò effettuare le analisi richieste per la tac

9) Infine, forse, potrò effettuare la tac… restando in attesa che vengano rifinanziate le analisi attualmente sospese per completare le richieste della “visita oncologica”.

10) Ovviamente, poiché la validità delle ricette è di un mese, è molto probabile che, nel momento in cui verranno riprese le attività in convenzione, io debba rifare tutta la precedente procedura…”

Tutto questo, lo ribadiamo, a danno di un paiente oncologico di 7 anni. Ma anche ne avesse avuti 90 e fosse stato in fin di vita, per i vertici della nostra sanità non sarebbe cambiato nulla.

QUATTRO MESI DI

ATTESA

E che dire di un altro caso, sempre relativo a una visita pneumologica?

Che le prestazioni sanitarie erogate dalla ASL della Campania siano un motivo di sommo discredito verso le Istituzioni nazionali e una sciagura per i cittadini è ormai un dato di fatto. Certamente confermato dai numerosi episodi di cui un po’ tutti siamo vittime e testimoni, diretti o indiretti. Questa è la sanità di De Luca. Ed infatti non è cambiato nulla rispetto al passato, compreso il budget peer le analisi in convenzione che si esaurisce ben prima del termine dell’anno solare.

Se qualcuno nutrisse ancora dubbi, ecco cosa è accaduto proprio in questi giorni: una semplice visita pneumologica resa disponibile ad oltre quattro mesi di distanza dalla prenotazione. La visita prenotata l’11 ottobre 2021, è stata fissata per il 14 febbraio 2022, ossia dopo126 giorni!

Se questo non è modo per dire a cittadini che senza i soldi necessari per accedere alla medicina privata (tanti soldi!) possono anche morire, certamente è un sistema infame di discriminazione assolutamente contrario ad ogni norma di civiltà ed alla stessa Costituzione italiana.

Perché così il diritto alla salute, tanto sbandierato in tempi di pandemia, viene calpestato. E non ci si trinceri sempre dietro la comoda scusa del Covid che ha allungato i tempi per giustificare disfunzioni che registravamo anche prima dell’emergenza sanitaria, Siamo sempre stati in emergenza…

E poi dobbiamo anche sopportare il vergognoso spettacolo di presidenti, sceriffi, (governatori), e direttori più o meno generali che si pavoneggiano in TV per i risultati ottenuti con, a loro dire, enormi sforzi ed impegni personali.

Se questi sono i risultati dovrebbero andarsene tutti a casa oggi stesso.

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA - ASL Vergogna  

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna

Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA - ASL Vergogna  

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Il Dispari 20211013 – Redazione culturale DILA – ASL Vergogna

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211011

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Chiara Pavoni intervista Claudio Benenati

nuovo amico dei progetti DILA Made in Ischia

Chiara Pavoni, artista e regista, nonché Presidente delle Sedi operative DILA per la Nazione Francia e per la Regione Calabria, intervista il fotografo Claudio Benenati in esclusiva per IL DISPARI.

D:- «Come sei venuto in contatto con l’Associazione DILA e cosa rappresenta Ischia per te?”

R:- «Sono venuto a conoscenza Dell’Associazione DILA il giorno in cui, nello scorso mese di agosto, sono stato contattato per realizzare un servizio fotografico da utilizzare come copertina per il quotidiano IL DISPARI.
Di Ischia ho un caro ricordo fin da ragazzo, ossia da quando la visitai per la prima volta con la famiglia. Paesaggi magnifici immersi nella storia millenaria di un’isola incantevole.»

D:- «Perché hai iniziato a scattare?»

R:- «La passione per la fotografia l’ho sempre avuta fin da piccolo.
Fotografavo qualsiasi cosa: architetture, paesaggi, animali e dettagli.
Paradossalmente non scattavo alle persone, un po’ per timidezza, un po’ per evitare di far brutti incontri.
Tutto è cambiato quando alla fine di una mostra fotografica fatta insieme all’associazione di fotografia Atlante di Pinerolo (TO), di cui faccio parte, un membro si complimentò per gli scatti realizzati con un’amica che in quell’occasione si prestò come modella, spingendomi a continuare a scattare con le persone. Seguii il consiglio e da 2 anni e mezzo scatto con modelle professioniste o semplicemente persone che hanno il piacere di realizzare un servizio fotografico.»

D:- «Come programmi un shooting?»

R:- «Solitamente con la modella ragioniamo sul genere da trattare.
Di conseguenza chiedo alla persona almeno 3 abiti più o meno attinenti al servizio che realizzeremo e i possibili accessori che arricchiranno lo scatto.
Non chiedo mai roba troppo vistosa, preferisco scatti che puntino sulla semplicità ed eleganza.
In base al genere scelgo una o più location vicine in cui realizzare gli scatti.
In alcune occasioni, partecipano anche make-up artist che possono aiutare a rendere la modella più adatta allo scatto.
Qualche giorno dopo lo shooting, la modella ha tutte le foto che sono state realizzate.»

D:- «In che senso l’arte aiuta a pensare ed a mettere in comunicazione le persone?»

R:- L’arte ci sprona a essere creativi e tale pensiero, se condiviso con altri, ci aiuta a intrecciare rapporti sia professionali che di amicizia.
L’idea di far qualcosa di diverso dal solito nudo o intimo (dove per carità, una bella ragazza in queste circostanze non fa mai male agli occhi!) è uno stimolo a cercare di pensare a come potersi cimentare per raggiungere tale obiettivo.
Per esempio, l’anno in cui seguii il consiglio a iniziare a scattare con modelle, il tema scelto dall’associazione era: “Ama l’arte”.
La sera stessa già ci stavo pensando su e a un certo punto mi venne da dire: “Perché non rappresentare con una persona alcune forme d’arte come la recitazione, la pittura, la musica, la danza e l’arte circense?”. Tempo un mese, avevo già gli scatti che mi sarebbero stati utili per la mostra.»

D:- «Luoghi abbandonati e poesia: perché sono così evocativi?»

R:- «Penso che ogni luogo abbandonato, che sia un castello, resort, discoteca o altro ancora, abbia una sua storia e un proprio fascino.
A volte si cerca di creare una continuità con la storia del posto, tramite i propri scatti che possono essere, quindi, un segno del nostro passaggio e forse un contributo per i futuri fotografi.»

D:- «Arte e bellezza: raccontaci il tuo punto di vista.»

R:- “Credo che l’una non possa esistere senza l’altra.
Da che mondo è mondo, si è sempre cercati di giungere alla bellezza attraverso le varie forme dell’arte.
Per me l’eleganza dello scatto, la posa della modella e la sua espressione, che può evidenziare tutti i possibili stati d’animo, sono piccoli aspetti per il raggiungimento della bellezza, chiaramente soggettiva, quindi ci sarà sempre qualcuno che, secondo altri canoni di bellezza, criticherà il tuo scatto.»

D:- «Come immagini il tuo futuro d’artista?»

R:- «Possibilmente apprezzato finché sono ancora in vita!
A parte gli scherzi, spero in una maggiore partecipazione nel mondo dell’arte/spettacolo e di essere notato, perché no, da qualche VIP che voglia essere immortalato da me, tipo Pierfrancesco Favino o Alberto Angela, di quest’ultimo seguace fin da ragazzino.»

D:- «Ti ringraziamo per la cortese disponibilità di questa intervista e ti invitiamo, fin da ora, a partecipare con la tua arte fotografica ad un prossimo evento di moda, di poesia, di musica, di recitazione e di arti visive che, con la mia Direzione Artistica, l’Associazione “Da Ischia L’Arte DILA” ha intenzione di realizzare beneficiando del patrocinio di questo quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio e con la collaborazione della Casa Editrice IL SEXTANTE di Mariapia Ciaghi e dell’Associazione algerina ADA di Dalila Boukhalfa.»

R:- «Certamente potrete contare sulla mia partecipazione. Grazie.»

Chiara Pavoni

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

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DA ISCHIA L’ARTE – DILA (con Angela Maria Tiberi e Flora Rucco)

nella organizzazione della Mostra di Intercultura “L’eternità dell’Arte”

L’Assessore alla Cultura del Comune di Benevento, Rossella Del Prete, e la “Compagnia Balletto di Benevento” di Carmen Castiello hanno inaugurata, lunedì 9 agosto presso la “Sala delle Volte di Santa Caterina” di Palazzo Paolo V a Benevento, la Mostra di Intercultura “L’eternità dell’Arte”.

L’evento espositivo è stato organizzato dalla Compagnia Balletto di Benevento con l’Associazione “IBDART PEACE (Creatività in Arte e Pace) – Arts for Peace in the Mediterranean”, Antonella Rizzo, Angela Maria Tiberi (Presidente nazione Italia per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“), Flora Rucco (Vice Presidente DILA Regione Lazio), Ghada Soliman, Roberto Ricci e Aya Soliman, con la compartecipazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento e il patrocinio morale della Provincia di Benevento, di OEAEC Belgique TV, dell’OEAEC-Belgique (Organisation Euro-arab pour l’échange culturel) da Bruxelles, degli Ambassadors Network Of Quality and Excellance, dell’Associazione B.R.I.O e dell’APS Amici dei Musei e Dei Beni Culturali del Sannio.

Nel corso dell’inaugurazione, sono intervenuti l’Assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Benevento, Rossella Del Prete, e la Direttrice della “Compagnia Balletto di Benevento”, Carmen Castiello.

La Mostra “L’Eternità’ Dell’ARTE”, ad ingresso gratuito, è stata inserita nel tabloid della Compagnia “Balletto di Benevento” che il 9 agosto ha presentato al Teatro Romano l’evento “ETERNITÀ Dante e il Visibile danzare”, due giornate di esilarante spettacolo sulla Divina Commedia a Benevento, inserite nel Cartellone della rassegna “Benevento con Dante”.

Vi hanno partecipato i pittori Yaqeen Alshadhan, Halla AL Moussui, Liugi Ballarin, Melina Cesarano,Emanuela De Franceschi, Rossella De Stefano, Giusy Giustino, Brindusha Murariu, Patrizia Pansi, Angela Rucco, Flora Rucco (Vice Presidente DILA Regione Lazio), Giovenale Tresca, Paola Iotti, Kayo Sato, Olivera Jonovic; il fotografo Galal ElMissary; i poeti Nino Nemo, Flora Rucco, Marco Fattibene, Assem Megahed.

Al lusinghiero successo di critica e di pubblico, Il DISPARI aggiunge i vivi complimenti di questa Redazione.

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211011 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Intervista rilasciata a Michela Zanarella da Bruno Mancini nel 2011

Parte seconda – La prima parte è stata pubblicata il 20 settembre in questa stessa pagina

D- Il progetto “LENOIS” vede la partecipazione attiva di tanti autori, ci spieghi come è nata questa iniziativa e in che modo i “Pionieri” si impegnano a sostegno delle tue attività?
R- I progetti sono nati dal desiderio di costruire una TRIBU’ di Artisti (Poeti, Narratori, Pittori ecc) che non si accontenti di rimanere segregata tra le quattro mura dei propri “siti”, ma decida di dare battaglia con le stesse armi e sullo stesso campo ove spadroneggiano banalità edulcorate omologate e massificate, e voglia farlo accettando di utilizzare a tale scopo alcune forme pubblicitarie come veicolo promozionale.

Prima o poi qualcuno doveva accorgersi che i tempi sono cambiati (i mecenati non vivono più nei palazzi ducali), che la pubblicità governa i nostri piaceri edonistici ed epicurei così come semina le spore di ideologie e di spiritualità, e che essa è la vera padrona delle nostre scelte e dei nostri portafogli.

Essere Scrittori – modestamente dilettanti come molti di noi -, anche se apprezzati da critici e da altri scrittori, anche se vincitori di premi e di attestati, non basta a dare respiro a quella che, infine, abbiamo compreso essere la vera ambizione di tutti noi “Artisti”: liberarci dei sogni e dei dubbi che sono stati le prepotenti matrici delle nostre ispirazioni aprendoli alla conoscenza collettiva.

Leggere, vogliamo essere letti! È questa la catarsi ambita, molto spesso incoscientemente, dalla maggioranza di coloro che si dedicano alle arti letterarie.

Nasce certo una controversia tra la spiritualità delle forme poetiche ed il materialismo proprio delle imprese produttive, ma oggi più che mai appare irrinunciabile annullare la dicotomia e procedere verso una stessa meta pur con interessi diversi.

Oggi sono alcune centinaia gli Artisti che seguono con interesse e partecipazione le nostre iniziative, oggi gli Artisti che collaborano con noi hanno residenze in paesi come la Lettonia, gli USA, la Svizzere, l’Argentina, l’Inghilterra, la Bulgaria, l’Ucraina ecc., oggi nel nostro curriculum è scritto che: una nostra candidata è stata insignita del premio di Donna dell’Anno 2011 dalla Università della Pace Svizzera italiana; Roberta Panizza co-fondatrice di LENOIS è stata cooptata nella commissione cultura del Comune di Vermiglio; due nostri volumi sono stati consegnati da Katia Massaro nella sua qualifica di Presidentessa DELPHIS Mediterranean Dolphin Conservation uno al Professore Roberto Di Lauro (Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli) quale vincitore del premio A. DOHRN, e un altro al Prof. Giovanni Fulvio RUSSO (Presidente del Corso di Laurea in Scienze Ambientali) quale vincitore del premio DARWIN; il Mito Arnoldo Foà ha prima letto, poi ha apprezzato ed infine ha firmato due nostre antologie; sono alcune decine i siti culturali che si dichiarano “amici” del nostro progetto LENOIS; sono numerosi gli organi d’informazione sia cartacei, sia televisivi e sia dell’universo web che seguono con estrema attenzione le nostre iniziative affidandoci in alcuni casi la responsabilità redazionale di intere pagine; le nostre quattro pubblicazioni antologiche hanno beneficiato di numerose edizioni; le ricerche sul web per i binomi “Ischia antologia” “Ischia poesia” e simili rimandano esclusivamente alle pagine che parlano di noi se non addirittura ai nostri siti personali; un albergo con tante stelle che ci ha ospitato nel lontano 2009 compare sul web in prima pagina attraverso i siti che hanno pubblicato quel nostro evento; la famiglia Scotti, titolare del rinomato Hotel Ulisse di Ischia, ha messo a nostra disposizione quale “Casa della cultura” la sala riunioni dell’albergo; nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia abbiamo avuto non solo il privilegio di proporre una lunga serie di incontri culturali, ma anche il grande onore di essere i protagonisti durante la celebrazione della giornata della Shoah indetta dall’Unesco; i Lions hanno invitato un nostro rappresentate alla loro festa dell’Amicizia; Oceanomare Delphis ha inserito i nostri interventi durante la festa del Delfino; per due anni di seguito siamo stati presenti alla fiera internazionale Ipomea del Negombo; le nostre antologie sono state citate a Monza durante la giornata mondiale della Poesia, a Vermiglio durante Cantautorando e poi in decine di altri meeting e riunioni in varie località italiane tra le quali mi piace ricordare Lugano e Messina come i due antipodi dei nostri spostamenti.

L’incontro determinante per lo sviluppo del progetto, tanto incisivo quanto casuale, è stato quello con Roberta Panizza (Socia co-fondatrice di tutti i progetti) titolare del sito di scrittura www.poesiaedintorni.it

Ciò in ragione sia del suo grande amore per la Poesia che l’ha spinta a non ritirarsi dopo le prime avversità, e sia della lucida coerenza scientifica che le ha consentito di affrontare discussioni senza fine pur di trovare il bandolo di una matassa.

Tanto arruffone io, quanto schematica lei, abbiamo trovato il giusto mix per mettere il primo essenziale sigillo di qualità sulla nostra antologia “Ischia, un’isola di poesia”.

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

D- Ischia è l’isola dove vivi e dove cerchi di diffondere con passione e coraggio la cultura. Come viene visto il tuo impegno dalle figure politiche che amministrano il territorio?
R- Sono ormai numerosissimi gli articoli con i quali ho denunciato all’opinione pubblica l’assoluta mancanza di partecipazione da parte dell’imprenditoria e da parte di TUTTI gli amministratori locali.

Non riesco a capire come sia possibile che grandi imprenditori del settore alberghiero come sono, per fare solo qualche nome, i nostri Leonessa o Basentini o Bazzoli o Di Meglio o Di Costanzo, tanto attenti da sempre a muoversi nelle direzioni trainanti tipo termalismo o turismo di terza età, non abbiano avviato seri e continui programmi di recupero dei flussi turistici che la cultura in generale, e l’arte della scrittura in particolare muovono in giro per il mondo.

Non sarà un caso se hanno scritto di Ischia Giovanni Boccaccio, Vittoria Colonna, George Berkeley, Donatien Alphonse de Sade, Jean Paul, Stendhal, Percy Bysshe Shelley, Felix Mendelssohn-Bartholdy, James Fenimore Cooper, Alphonse de Lamartine, Hendrik Christian Andersen, Charles Augustin de Sainte-Beuve, Edward Lear, Alfred de Musset, Henrik Ibsen, Hyppolite Taine, Mark Twain, Carlo Poerio, Nicola Nisco, Luigi Settembrini, Ernest Renan, Giovanni Verga, Guy de Maupassant, Friedrich Nietzsche, Benedetto Croce, Norman Douglas, Bruno Barilli, John Steinbeck, Wystan Hugh Auden, Truman Capote, Bernard Berenson, Francesco Cangiullo, Ingeborg Bachmann, Stephen Spender, John Fante, Allen Ginsberg, Giovanni Comisso, Carlo Bernari, Elsa Morante, Pierpaolo Pasolini, Andrea Giovene, Eugenio Montale, Pablo Neruda, Ennio Flaiano, Maria Kuncewiczowa, Charles Wright, Josif Aleksandrovič Brodskij, Pascal Quignard… e questi sono solo gli Autori di cui io sono a conoscenza e sono solo Autori di opere letterarie!

Provando ad aggiungervi i Pittori, gli Scultori, i Musicisti gli Architetti ecc ecc, e successivamente comparando questo elenco di uomini illustri con quello delle manifestazioni culturali che l’Isola d’Ischia ha proposto e ha in programma per ricordare le loro valentie, si otterrà un rapporto quasi nullo. Tranne Vittoria Colonna, e qualche anno fa Ibsen, per il resto silenzio assoluto.

Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20211004 – Redazione culturale DILA

Michela Zanarella è nata a Cittadella nel 1980. Vive e lavora a Roma.
Ha conseguito il diploma di perito aziendale e corrispondenza in lingue estere.
Inizia a scrivere poesie nel 2004 e scopre un talento naturale nella espressione della vita in versi. Ottiene parecchi premi a livello nazionale.
Suoi articoli sono presenti su quotidiani quali il Mattino di Padova, Il Dispari, il Gazzettino di Padova, il Padova, la voce dei Berici.
Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze” di Roma che annualmente bandisce l’omonimo premio letterario.
Presidente di Giuria in vari concorsi letterari nazionali.
Giornalista, scrittrice, Presidente della Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo, relazioni esterne Istituto Gino Germani di scienze sociali e studi strategici.

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

8281 Bruno intervista di Michela Zanarella parte seconda

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

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Il Dispari 20211004 Michela Zanarella

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Il Dispari 20210927 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20210927

Il Dispari 20210927 – Redazione culturale DILA

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La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

Alla fine dello scorso mese di maggio, nella splendida location romana “Interno 4”, è stato realizzato (come vi abbiamo informati a partire da lunedì 21 giugno in questa stessa pagina) un concerto speciale organizzato dall’Attrice e Regista Chiara Pavoni, nella sua funzione di Presidente di Sede operativa dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA“, che è stato caratterizzato dalla registrazione video della prima esecuzione mondiale di tre musiche composte dal maestro Roberto Prandin su testi di Bruno Mancini.

Tale evento, da considerarsi come ringraziamento al M° Prandin per la sua collaborazione con i progetti culturali Made in Ischia dell’Associazione DILA, ha visto la partecipazione di tre brave e belle cantanti di musica classica accompagnate dalla pianista Giovanna Santoro.

Di Giovanna Santoro abbiamo già scritto in una puntata precedente, così oggi richiamiamo la vostra attenzione verso la soprano Rezarta Dyrmyshi che nel concerto ha cantato, in prima esecuzione mondiale, il brano musicale “Tra eutanasia e ghigliottina” che Roberto Prandin ha scritto su testo di Bruno Mancini.

Dell’intero concerto è stato realizzato un video disponibile sul Youtube al link

https://youtu.be/yWUWh1rUpRY

Rezarta Dyrmyshi ha conseguito il diploma superiore di canto presso il liceo artistico “Onufri  Elbasan” (Albania).

Ha proseguito gli studi nella “Accademia delle belle Arti” di Tirana e successivamente presso il Conservatorio di musica “Santa Cecilia” di Roma.

Durante la permanenza a Tirana ha svolto diverse attività artistiche tra cui la partecipazione al “Pax Day”, uno tra i cori più importanti dell’Albania.

Presso l’Accademia delle Belle Arti di Tirana ha vinto, con il massimo dei voti, una borsa di studio indirizzata ai giovani talenti.

Sulle pagine di cronaca musicale si legge che la sua voce è stata subito apprezzata per la sua purezza, per il suo colore limpido e caldo, tanto che è stata nominata “La voce di cristallo”.

Ha partecipato a diverse master class, tra cui quella con il soprano Daniela Dessi.

La sua grande passione per la musica, e l’arte in generale, l’ha spinta a coltivare un interesse particolare per la musica leggera, pop, e altri generi musicali.

Spinta da questo interesse, in collaborazione con la “Mediterraneos Productions”, ha inciso un CD composto da cover, dove ha registrato alcuni brani famosi in veste lirica presentato al “Premio Eudonna”.

Successivamente ha vinto il primo premio del concorso “Il Cantagiro”,  per la sezione lirico pop internazionale.

Rezarta Dyrmyshi ha partecipato al musical “Salvo D’Acquisto” di Antonio Pappalardo svolto nella Cattedrale metropolitana di “Santa Maria Assunta” di Napoli.

Le varie esperienze di Rezarta Dyrmyshi nel campo operistico sono state caratterizzate dalle interpretazioni dei ruoli di “Serpina” in “La Serva Padrona” di G. B. Pergolesi, “Carolina” in “Il matrimonio segreto” di D. Cimarosa, “Susanna” in “Le nozze di Figaro” di W. A. Mozart,  “Gilda” nel “Rigoletto” di G. Verdi,  “Lucia” nella “Lucia di Lammermoor” di G. Donizetti, “Mimmi” e “Musetta” in “La Bohème” di G. Puccini, “Liu” nella “Turandot” di G. Puccini, e “Violetta” in “La Traviata” di G. Verdi.

Ha fondato, insieme all’oboista Enio Marfoli e alla pianista Federica Simonelli, il “Trio Mission” con un vasto repertorio che spazia dal genere classico, alle colonne sonore, e alla musica pop.

Attualmente svolge un’intensa attività concertistica anche in formazione da camera.

Oltre alla attività concertistica, si dedica all’insegnamento con specifici riferimenti alla tecnica vocale.

Chiara Pavoni ci dice di essere impegnata a realizzare le condizioni per concretizzare un evento ad Ischia durante il quale potremo assistere ad un concerto di Rezarta Dyrmyshi.

Al termine del concerto di maggio, Rezarta Dyrmyshi ha rilasciato questa breve intervista a Chiara Pavoni.

D: -“Ti era mai capitato di cantare dei testi poetici su musica contemporanea?”

R: -“Allora, mi è capitato di fare dei concerti su testi scritti da poeti e da scrittori, ma di musica contemporanea, no. Non di questo genere diciamo”.

D: -“Quindi…”

R: -” Musica contemporanea, sì, ho cantato, ma non di questo genere, non con una precisa impronta poetica.”

D: -“Progetti per il tuo futuro?”

R: -“Ultimamente abbiano deciso di fare un gruppetto. Siamo noi tre…. e quindi ci piacerebbe fare un bel progetto insieme con una bellissima musica che spazi dall’opera classica al musicol al pop lirico”

D-“Bene, allora chiudiamo il concerto dandoci un ambizioso appuntamento: andremo tutte a Ischia!”

R:-“Magnifica idea alla quale io aderisco con entusiasmo!”

Questo è il testo scritto da Bruno Mancini per la musica di Roberto Prandin cantata da Rezarta Dyrmyshi

TRA EUTANASIA E GHIGLIOTTINA

Tra eutanasia e ghigliottina,
le mie sbizzarrite molecole,
tra sortilegi
avvenenti attese
improbe rincorse nella nebbia
oppure disincanti
monotone certezze
tranquille soste sulle spiagge,
le mie sfavillanti molecole,
hanno fermato il tempo all’improvviso.

E così sia.

Il Dispari 20210927 – Redazione culturale DILA

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La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

La soprano Rezarta Dyrmyshi, nuova amica dei progetti culturali Made in Ischia

Il Dispari 20210927 – Redazione culturale DILA

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Il Vecchio Ovile

Durante l’ìndimenticabile serata, a Pontinia l’8 agosto 2021 con tre veri “eroi” del popolo italiano ossia il dott. Mariano Amici, l’avv. Edoardo Polacco, e la scrittrice Ornella Mariani Forni, ricordi indimenticabili toccano il mio cuore vedendo i prati in fiore e l’accoglienza di amore della civiltà contadina, della folla che geme per i soprrusi dell’elite miliardaria che vuole ridurre l’umanità da otto miliardi a meno di un miliardo entro il 2030.

Rispolvero nel mio cuore i ricordi della mia infanzia, figlia di contadini dell’Agro Pontino, e i miei studi sulla storia dell’agricoltura.

L’agricoltura nasce circa diecimila anni fa, insieme all’uomo della preistoria che, da nomade e cacciatore, diventa stabile coltivatore di semi e di addomesticamento di animali selvatici come cani, ovini, suini, buoi e mucche, pollame.

Consuma latte come bevanda e lo trasforma in formaggi, latticini e burro.

Conserva carne, pesce, frutta e legumi in inverno sotto la neve, oppure e affumicandoli, e utilizza il sale e l’essicazione durante i mesi caldi.

L’uomo utilizza strumenti di lavoro ricavati dal legno, dalle ossa degli animali, dalla sabbia levigata.

Costruisce zappe, falci, asce, macine.

Durante l’invasione barbarica e con la caduta dell’impero romano le ville romane vengono distrutte e i sopravvissuti sviluppano l’ortocultura.

Nell’anno mille gli arabi sviluppano l’agricoltura con la sostituzione dei cavalli ai buoi, coltivazione di riso, agrumi, canna da zucchero, pistacchio, spinacio.

Uso della rotazione triennale cioè anno di coltivazione e due anni di pascolo.

Nel secolo XVIII si sviluppa la rivoluzione agraria e si utilizza il vaccino del vaiolo.

Cambiamenti al posto del maggese, si semina il foraggio (erba medica) intensificando l’allevamento domestico di ovini, suini, bovini, e si utilizza come fertilizzante il letame.
La rivoluzione industriale nasce nella seconda metà del’700 con l’introduzione della spoletta volante e delle macchine a vapore, utilizzando i combustibili fossili.

La seconda rivoluzione industriale a partire del 1870 con l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio.

terza rivoluzione industriale inizia a partire dal 1970 con l’introduzione dell’informatica, dell’elettronica e delle telecomunicazione e con il cambiamento totale culturale e sociale.

Ora, energia atomica, serre agricole, produzione OGM, diserbanti che inquinano le falde acquifere e riducono la fertilità dei terreni.

Problemi ambientali e catastrofi ambientali con l’eliminazione graduale dei polmoni terrestri come l’eliminazione della Foresta Amazzonica, con l’allevamento intensivo e con lo sviluppo delle zoonosi.

Le zoonosi sono infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo, ad esempio attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti.

Sviluppo sempre più prepotente e dispotico delle imprese multinazionali farmaceutiche, informatiche, elettroniche, eliminazione della privacy e dei diritti umani.
Chi vuole rimanere inerte senza lottare per contrastare tali violenze contro la natura, e contro l’Umanità?

Angela Maria Tiberi

Angela Maria Tiberi, poetessa, è Presidente sede operativa Nazione Italia per conto dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

DILA

NUSIV

ASL Napoli VERGOGNA 126 giorni per visita pneumologica

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ASL Napoli VERGOGNA 126 giorni per visita pneumologica

Per la serie Esopo news

ASL Napoli VERGOGNA

Che le prestazioni sanitarie erogate dalla ASL della Campania siano un motivo di sommo discredito verso le Istituzioni nazionali è un comune modo di pensare.

Certamente corroborato da una vasta casistica di accadimenti che ciascuno di noi ha presente nel momento delle valutazioni.

Ove mai ce ne fosse bisogno, per aggiungere un segno di vergogna alla attuale situazione sanitaria Campana, ecco che ci giunge notizia della prenotazione di una semplice visita pneumologica resa disponibile ad oltre 4 (QUATTRO) mesi di distanza.

Per l’esattezza la visita pneumologica indicata con la prenotazione n. 207528421 effettuata il giorno 11 ottobre 2021 è stata fissata per il giorno 14 febbraio 2022… ossia dopo 126 (CENTOVENTISEI) giorni.

Se questo non è modo per dire a cittadini che senza i soldi necessari per accedere alla medicina privata (tanti soldi!) possono anche morire, certamente è un sistema infame di discriminazione assolutamente contrario ad ogni norma di civiltà ed alla stessa costituzione italiana.

VERGOGNA!

Salvo poi dovere subire finanche l’onta di presidenti, sceriffi, governatori, e direttori più o meno generali che si pavoneggiano in TV per i risultati ottenuti con, a loro dire, enormi sforzi ed impegni personali… VERGOGNA.

VERGOGNA ASL, 126 GIORNI DI

ATTESA CON I POLMONI IN MANO

Odissea sanità ischitana

Ordinanza ridicola

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Ordinanza ridicola

Per la serie Esopo news

Ordinanza ridicola

Esopo vi invita ad una risata?

Il Ten. Col. Ing Comandante Giovan giuseppe Iacono il 20 settembre 2021 conosce il contenuto di una delibera del 26 settembre 2021 con la quale si impongono divieti per lo stesso giorno 26!

Tenente Colonnello Ingegnere Comandante: quattro titoli roboanti per tante scemenze…

Ordinanza ridicola

Ordinanza ridicola

Auto polizia su marciapiede

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Auto polizia su marciapiede

Auto polizia su marciapiede

Auto polizia su marciapiede

Ischia 28 luglio 2021 ore 20 via Pontano

Auto polizia su marciapiede

Auto polizia su marciapiede

Per la serie Esopo news

Qualcuno potrà dirci per quale ragione di ordine pubblico, o per quale intervento di massima urgenza, questa auto della Polizia di Stato è stata parcheggiata interamente sul marciapiede di Via Pontano a Ischia, il 28 luglio 2021 alle ore 20 circa, creando non pochi disagi ai pedoni, anziani e disabili compresi, che sono stati costretti a percorrere un tratto di strada carrabile non protetto?

Bruno Mancini

fb = deposito bagagli

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fb = deposito bagagli

Per la serie Esopo news

fb = deposito bagagli

fb = deposito bagagli

Si parva licet componere magnis” (scritto da Virgilio quando paragona il lavoro delle api con quello dei ciclopi) vedo un enigma nello sviluppo delle forze di base che stanno spingendo l’umanità verso un’antitetica dicotomia.
Da una parte “Grande è bello“, ossia, con un semplice esempio, l’Europa cresce aggiungendo sempre nuovi stati che, in definitiva, hanno solo minimi comuni denominatori; dall’altra parte “Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja” (vernacolo napoletano utile per descrivere svariate situazioni sociali), ossia, con un altrettanto semplice esempio in ambito politico, la richiesta e l’ottenimento di sempre maggiori autonomie comunali, regionali e finanche rionali.
Fb non è esente da queste spinte perverse in quanto non strutturate, antitetiche e poco o niente controllabili.
Io so che i post pubblicati sul gruppo LENOIS  (composto da circa 10.000 membri) raggiungono, in alcuni casi, anche qualche migliaia di visualizzazioni, ma so anche che la gran parte di essi a stento ottiene qualche decina di commenti.
Grande è bello… voglio più iscritti / il mio scarrafone è bello… voglio più interazioni!
Bruno Mancini

Odissea sanità ischitana

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Odissea sanità ischitana

Riceviamo e pubblichiamo, invitando i lettori a divulgare questa civile protesta/denuncia condividendo la pagina su tutti i social.

Odissea sanità ischitana

Caro Direttore mi firmo, ma poiché desidero che questa narrazione diventi la denuncia di una perversione amministrativa della sanità ischitana – campana – italiana, piuttosto che la lamentazione di una peripezia personale, ti invito ad omettere ogni possibile riferimento alla mia identità.

Ischia 16 luglio 2021.

Ho 78 anni con certificazione di invalidità totale, sono in una fase di controllo per un tumore curato con chemioterapia, radio ecc.

Dopo circa un anno di assenza di qualsiasi controllo, ho creduto necessario interpellare il mio medico di famiglia affinché mi indicasse il percorso sanitario da effettuare.

Quindi, in ordine cronologico è successo che:

1) Visita del medico di famiglia che mi rilascia ricetta per “Visita oncologica”.

2) Accedo al CUP (tramite farmacia al costo di 2 €) per ottenere la data dell’impegnativa della visita.

3) Accedo all’ambulatorio adibito alla “Visita Oncologia”, dal quale mi viene prescritta un serie di analisi e una tac.

4) Ritorno dal medico di famiglia per tramutare in ricette le prescrizioni derivanti dalla “Visita Oncologica”.

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5) Con le ricette del medico di famiglia, accedo al centro adibito alle analisi e alla tac che mi comunica che per le analisi le prestazioni in convenzione sono sospese a tempo indeterminato, mentre per la tac è necessario presentare “Modello informativo e consenso ad esecuzione di esame radiologico con mezzo di contrasto (MDC) per via iniettiva” debitamente compilato e firmato dal medico curante, oltre ai seguenti accertamenti da portare il giorno dell’esame: azotemia, glicemia, creatinemia eGFR, QPE ed esame elettrocardiografico.

Odissea sanità ischitana

Odissea sanità ischitana

Questo fino ad oggi 16 luglio 2021

Continuando il farsesco diario di questa Odissea nella mala sanità ischitana – campana – nazionale e proseguendo nella numerazione assegnata alle varie fasi della vicenda posso documentare ciò che è accaduto:

6) Accesso effettuato in data 20 luglio 2021 all’ambulatorio del medico di base che ha
a) debitamente compilato il modulo  necessario per accedere alla TAC
b) ottenuta la ricetta per prenotare la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma necessari per accedere alla TAC
c) ottenuta la ricetta per prenotare le analisi del sangue necessarie per accedere alla TAC

7) In data 21 Luglio mi sono recato in una farmacia autorizzata (tramite servizio a pagamento) alla prenotazione della visita cardiologica, dell’elettrocardiogramma e delle analisi richieste per effettuare la TAC c/o il CUP di competenza.

La farmacia ha dichiarato che il SISTEMA accettava la prenotazione NON per l’ospedale locale, ma per un centro situato su un’altra isola dall’arcipelago campano, oppure per una località dell’entroterra campana distante ddiverse ore di viaggio dalla mia residenza.

La farmacia mi ha consigliato di accedere personalmente al CUP per sperare in una soluzione migliore.

8) MI sono recato, quindi, c/o il CUP locale trovandolo chiuso e prendendo atto del cartello degli orari di apertura al pubblico, per cui la prima data utile sarà venerdì prossimo dalle 8,30 alle 11,30.

9) Venerdì 23 luglio alle 8,30 mi sono recato al CUP ischitano. All’addetto allo sportello di ricezione (uomo senza mascherina) ho presentate

a) le ricette per le analisi del sangue, ma sono state da lui rifiutate in quanto ha detto che: “Le analisi si effettuano all’ospedale Anna Rizzoli senza prenotazione”. Ho chiesto gli orari di accesso e mi ha risposto “Non li conosco dovete chiedere a loro (loro sono gli impiegati dell’Ospedale). Quindi dovrò provare a telefonare sperando di ricevere risposta…

b) la ricetta per la TAC, ma è state da lui rifiutata in quanto ha detto che: “La TAC si esegue all’ospedale Anna Rizzoli con prenotazione da effettuare presso l’Ospedale”. Ovviamente non ho chiesto gli orari di accesso perché già prima mia aveva risposto “Non li conosco dovete chiedere a loro (loro sono gli impiegati dell’Ospedale). Quindi dovrò provare a telefonare sperando di ricevere risposta…

c) la ricetta per la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma che sono state prenotate per il giorno 17 settembre 2021 

Ora, poiché il modulo per la TAC impone che le analisi, la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma abbiano una data di esecuzione che non vada oltre i 30 giorni precedente la data di effettuazione della TAC, bisognerà capire come fare, e se sarà possibile, fissare la data della TAC in un intervallo di tempo compreso tra il 18 settembre e il 17 ottobre e, inoltre, fisare la data delle analisi del sangue tra la data del 27 settembre relativa alla visita cardiologica e all’elettrocardiogramma e la data, tuttora ignota,  fissata per la TAC… ammesso che questa econda data non  vada oltre il 18 ottobre!

9) Infine, forse, potrò richiedere al medico di base una nuova ricetta per visita oncologica, presentarla al CUP per ottenere l’appuntamento dell’ambulatorio oncologico che dovrà esaminare i risultati della TA e decidere come proseguire nel controllo della mia situazione sanitaria.

10) Ovviamente, poiché la validità delle ricette è di un mese, è molto probabile che, nel momento in cui verranno fissate le date delle analisi e della TAC io debba rifare tutte le relative procedure…

Continua!

Lettera firmata e autore confermato

ASL Napoli VERGOGNA

VERGOGNA ASL, 126 GIORNI DI

ATTESA CON I POLMONI IN MANO