Morena Burattini: Solo un po’ di rabbia è già un successo

Morhena con il suo ultimo brano scala le vette della classifica giovani emergenti

Dopo l’album “Il Pipistrello” e due singoli, nonché due EP di cui quello di grande successo contenente il brano dedicato a Papa Francesco “Un uomo venuto da lontano” realizzato insieme al compositore e arrangiatore Fabrizio Pigliucci, Morhena, nuovo nome d’arte di Morena Burattini, regala ai suoi fan e al pubblico che la sta iniziando a conoscere un’altra perla musicale dove la sua voce graffiante e allo stesso tempo delicata racconta un’emozione forte che non sempre è facile esprimere. Si tratta del brano “Solo un po’ di rabbia” uscito lo scorso 22 maggio 2017 e di cui diverse radio hanno parlato in anteprima. Tra queste RTR Radio Ti Ricordi che lo scorso 19 maggio ha fatto riferimento all’uscita del brano di Morhena cantante romana che con impegno, passione e grinta ha portato avanti le sue sfide. Brano che già sta conquistando pubblico e critica per le ritmiche ora lente ora sostenute in cui Morhena fa emergere i suoi sentimenti e stati d’animo attraverso una voce graffiante, ma anche dal tratto soul che incanta ogni volta di più.

Morhena

Le immagini in bianco e nero del video che accompagna il brano in cui Morhena appare di profilo, mentre la pioggia bagna il suo volto e quanto a lei intorno, restituiscono quella sensazione di malinconia unita a rabbia per un amore ancora da attendere. Il brano “Solo un po’ di rabbia” al momento è primo nella classifica radio aerplay dei giovani emergenti, Un risultato eccellente per la straordinaria Morhena.

Morhena, però, non è soltanto un’ottima cantante e autrice dei suoi testi, ma una sportiva di gran talento con alle spalle diversi e importanti successi nel nuoto e nello sci, senza dimenticare il suo cosante impegno nel sociale svolto anche attraverso la sua Associazione MonlusOnlus impegnata in diversi campi.. Ai Campionati italiani di nuoto tra il 1995 e il 2000 Morhena gareggiando per la categoria B1 nei 100 e 50 stile e nei 100 dorso si è classificata ai primi posti, mentre nello sci è stata tra le prime a livello nazionale a conquistare il podio nello slalom speciale e gigante (con il supporto de una guida) sempre tra il 1995 e il 2000.

Grazie al suo carattere vincente e pronto alle sfide, Morhena, rimasta non vedente a 15 anni è riuscita a procedere nel suo percorso con una forza di volontà davvero unica che le ha permesso di raggiungere i propri obiettivi tra sport e mondo della musica.

A proposito del citato l’EP dedicato a Papa Francesco dal titolo L’Uomo venuto da lontano“, uscito nel 2015, presentato anche alla Radio Vaticana contenente tre brani (una canzone dedicata al Papa Francesco in italiano e in spagnolo e un’altra dedicata alla città di Roma dal titolo “Roma bruciata“) Morhena lo scorso anno è stata invitata a cantare nei Giardini di Castel Sant’ Angelo a Roma in occasione della giornata del Giubileo dei disabili e malati. Il ricavato della vendita di questo EP , come per i precedenti album ed EP sono sempre stati destinati a finanziare i progetti per la salvaguardia delle malattie degli occhi, lo studio e la ricerca nel campo della cecità.

La sua voce intensa e profonda che vanta un timbro capace di raggiungere anche alte tonalità, le ha fatto conoscere da protagonista il mondo della canzone affatto facile, perché accanto al talento e alle capacità bisogna mostrare costanza, determinazione e desiderio di migliorarsi. Morhena di costanza, grinta e determinazione ne ha da vendere ed infatti fin dagli inizi si è sempre applicata per migliorare le sue performance e acquisire maggiore sicurezza e padronanza non solo nella modulazione della voce, ma anche nella scrittura di testi per canzoni accompagnata dalla sua chitarra.

Silvana Lazzarino

 

MORHENA

SOLO UN PO’ DI RABBIA

Uscito il 22 maggio 2017

Questo brano lo si si può ascoltare su youtube

andando sul link https://youtu.be/YMNSlcZlPeM

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DARIO AMADEI ED ELENA SBARAGLIA Lettura interattiva con Magic Blue Ray

LETTURA CON MAGIC BLUE RAY DI DARIO AMADEI ED ELENA SBARAGLIA

INCONTRO DI BIBLIOLETTURA INTERATTIVA

Il potenziale insito nella scrittura e nella lettura anche ad alta voce è notevole. Grazie alla lettura e alla scrittura si può dare voce ad emozioni sempre nuove, offrendo la possibilità di far riscoprire a chi ascolta e legge sensazioni già provate e allo stesso tempo nuove da vivere. Le parole scritte giungono come pennellate nella mente a disegnare un universo in cui recuperare qualcosa che si era dimenticato e che fa parte del proprio orizzonte affettivo tra nostalgie e sogni da cui non ci si può separare del tutto.

Lettura interattiva con Dario Amadei ed Elena Sbaraglia

Ogni storia descritta e raccontata reale e di fantasia, passata o immaginata proiettata nel futuro, ogni personaggio in essa rappresentato sia esso protagonista o antagonista con pregi e difetti, qualità e lati negativi, diventa occasione per ricostruire una parte di sé proprio perché in certe caratteristiche di quel personaggio ci si può riconoscere diventando parte attiva alla vicenda narrata.

La forza della lettura e in particolare della bibliolettura interattiva è quella di offrire ai partecipanti una guida e un sostegno attivo per interpretare i testi nel loro significato più profondo e giungere alla conclusione che attraverso la lettura ci si possa ritagliare uno spazio davvero unico in cui dare inizio ad una crescita interiore e formativa per la propria esistenza individuale e collettiva.

lettura interattiva con Elena Sbaraglia

Il processo interattivo che viene messo in atto durante gli incontri dedicati alla bibliolettura interattiva permette al partecipante di scrutare nei propri processi interiori attraverso il personaggio e accettare così i suoi difetti o le sue debolezze o le problematiche che vive. Una sorta di partecipazione che lega il lettore/ uditore al protagonista della storia in una sorta di contesto nuovo dove ritrovarsi diventando “altro” da sé per rimettersi in gioco.

La bibliolettura contribuisce in modo naturale e spontaneo a liberare emozioni, a dare forza all’immaginazione alla creatività, portando alla luce un mondo che altrimenti resterebbe sopito e nascosto nei silenziosi labirinti della mente. Un mondo dove si aprono nuove possibilità per procedere nel presente con maggior fiducia e sicurezza in se stessi accettandosi con pregi e difetti, ma anche trovando nuovi spunti per migliorare il proprio rapporto con gli altri in vista di una crescita e di un futuro dove privilegiare la comunicazione interpersonale.

Dario Amadei

Alla bibliolettura interattiva e alla scrittura creativa Dario Amadei medico e scrittore ed Elena Sbaraglia, psicologa del lavoro ed esperta di formazione anche a livello aziendale, con la loro associazione “Magic BlueRay”, si dedicano da anni attraverso un attento lavoro di coordinazione e pianificazione di corsi progettati ad hoc per scuole, biblioteche, aziende, insegnanti, affrontando diversi argomenti e trattando diversi generi come quello letterario, storico e sociale.

Il prossimo 13 giugno 2017 Magic Blue Ray organizza a Roma in Via Duchessa di Galliera 10 (Monteverde). un incontro di Blibliolettura interattiva dove ciascuno a partire da un libro a scelta potrà iniziare un’analisi interpretativa del testo al fine di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio orizzonte emotivo migliorando così il modo di affrontare la quotidianità e il rapporto con gli altri, L’incontro dal titolo “Che libro sei, sei stato o vorresti essere?”, prevede che ogni partecipante attraverso il proprio libro preferito condivida impressioni ed emozioni con Dario Amadei e con i presenti. A partire dal proprio libro preferito i partecipanti attraverso una partecipazione attiva potranno imparare a riconoscere i propri sentimenti e migliorare la comunicazione interpersonale.

Silvana Lazzarino

 

 

INCONTRO DI BIBLIOLETTURA INTERATTIVA

“Che libro sei, sei stato o vorresti essere?”

Via Duchessa di Galliera 10 (Monteverde).Roma

Sarà offerto uno spuntino letterario

martedì 13 giugno 2017 ore 19.00

Per info e prenotazioni: e-mail: magicblueray@gmail.com; telefono 3297193354

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Fulvio Bernardini al Micro Arti Visive di Roma

FULVIO BERBARDINNI E IL SUO RIVISITISMO, I SENTIERI DI ROY

Di dialogo tra tradizione e innovazione, confronto tra generazioni di artisti distanti per età e per il modo di accostarsi al segno e alla materia nel fare arte con cui raccontare realtà vicine e lontane spesso legate all’uomo volto alla costante ricerca di un senso alla propria vita, si continua a parlare nel secondo appuntamento con il .progetto “OPEN GENERAZIONI A CONFRONTO” ideato e curato da Paola Valori.

Dopo la prima esposizione che ha visto il confronto tra Antonio del Donno e Fabio Ferrone Viola distanti 40 anni l’uno dall’altro, attraverso una serie di loro opere presentate presso la Sede dello spaio Cerere all’interno dell’antico Pastificio Cerere nel quartiere San Lorenzo di Roma, il progetto prosegue con l’incontro tra due altri grandi protagonisti Roy Lichtenstein (nel 20° anniversario della sua morte) e Fulvio Bernardinimeglio conosciuto come Fulber –famoso fumettista trentino le cui opere sono per questa occasione ispirate alle immagini iconiche e colorate del grande artista americano.

Figura di spicco della Pop Art le cui opere prediligono soggetti ispirati ai fumetti e ad oggetti di largo consumo, Roy Lichtenstein restituisce rappresentazioni sofisticate in cui affiora una sottile ironia e originalità anche nei dettagli degli stessi soggetti. Dipinti e fumetti affatto banali, ma innovativi che si richiamano a diverse correnti del Novecento dal divisionismo all’espressionismo, dal futurismo all’action painting. Pittura e fumetto nell’opera id Roy si combinano in una nuova visione da cui emergono energia, dinamismo, invitando a soffermarsi sulle emozioni dell’uomo a partire dalle parti del volto che egli evidenzia. Affascinato dalla poetica e dalle innovazioni visive e stilistiche di Roy Lichtenstein la cui arte fino alla metà degli anni Novanta è considerata tra le espressioni più originali della cultura americana del secondo dopoguerra, Fulvio Bernardini a partire dalla sua tecnica e costruzione figurativa trae spunto per un ricerca innovativa volta a rivisitare con il proprio stile fumettistico, le opere che hanno siglato la storia del modernismo, come Pablo Picasso, Roy Lichtenstein, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, Amedeo Modigliani e Salvador Dalì. In questo secondo appuntamento dedicato all’esposizione Il rivisitismo di Fulber, i sentieri di Roy, cui hanno lavorato Paola Valori e Mariapia Ciaghi e che si inaugura il 22 giugno 2017 alle ore 18.30,presso la sede del MICRO Arti Visive (Spazio Porta Mazzini a Roma, Viale Mazzini 1) si possono ammirare le grandi tele realizzate da Fulvio Bernardini esposte a partire dal 2013 nelle principali capitali europee e a cura del MIIT di Torino e i lavori più rappresentativi di Roy Lichtenstein restituiti attraverso un video che viene proiettato nella sala espositiva. Le opere di Fulvio Bernardini, il cui talento per il disegno e la pittura si manifestano fin da giovanissimo quando inizia a collaborare per il settimanale “Vita Trentina”, sono accompagnate da stampe Fine Art su carta di pregio Hahnemühle in tiratura limitata, numerata e autografata dall’autore.

Fulvio Bernardini
opera Amandali

Ad arricchire questo incontro generazionale è il testo critico di Francesca Barbi Marinetti che durante l’inaugurazione oltre al parallelismo tra i due artisti, parlerà anche della figura di Roy Lichtenstein il quale ha intuito nel fumetto una nuova forma d’arte efficace per raccontare pensieri e stati d’animo della società e del singolo individuo.

A partire dall’arte del fumetto di Roy sofisticata e ad un tempo rivoluzionaria, Fulber ne rielabora alcuni aspetti stilistici e formali, dando vita ad un propria rappresentazione. Oltre a trarre spunto e riferimento dai grandi del passato, Fulber tratta tematiche con personaggi di fantasia legati al mondo animale. In questo senso vengono in mente Gary e Spike rispettivamente un grosso Bobtail bianco dalle lunghe orecchie nere e un piccolo nevrotico Chihuahua impegnati in varie avventure lungo diversi posti della Terra alle prese con luoghi sconosciuti e misteriosi e civiltà scomparse. Nei loro viaggi incontrano ad esempio personaggi quali gli Incas, archeologi, cacciatori di serpenti e poi streghe, orchi, draghi, spiriti della foresta in un percorso dove realtà e fantasia si intrecciano.

Durante il finissage della mostra fissato per il 26 giugno alle ore 21.00, dopo la presentazione della Rivista EUDONNAMAGAZINE edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi, l’Orchestra Mandolinistica Romana diretta da Teresa Fantasia eseguirà un concerto di musica classica e popolare. Il catalogo della mostra è edito da Il Sextante di Mariapia Ciaghi.

Silvana Lazzarino

COMUNICATO STAMPA | Giovanna Sorbelli presidente EUDONNA

(movimento federativo femminile per l’Europa)

Il 26 Giugno 2017 al Micro a Porta Mazzini, nella cornice espositiva curata da Paola Valori e con il prezioso supporto dell’Editore IL SEXTANTE di Maria Pia Ciaghi, sarà presentato EUDONNA Magazine.

La circostanza in cui ci inseriamo è quella del Progetto “OPEN – generazioni a confronto” promosso dall’instancabile Paola Valori che promuove un ciclo di iniziative dedicate al confronto generazionale tra artisti. Un viaggio itinerante con diversi appuntamenti che si ripeteranno nel corso dell’anno tra gallerie, spazi istituzionali e privati.

L’obiettivo che si pone OPEN è quello di offrire al pubblico un’ambiziosa “contaminazione” tra talenti emergenti e personalità già consolidate.
Non potevamo non cogliere l’occasione della mostra dedicata al rivisitismo di Fulber (Fulvio Bernardini) che è anche autore delle straordinarie copertine della nostra rivista.

Fulber si ispira al gigante americano della Pop Art, Roy Lichtenstein, artista che ha fatto del fumetto la sua firma e la sua rivoluzione.

L’artista di Trento riafferma così nei suoi dipinti, l’idea del “rivisitismo” che sigla una consolidata tradizione nella storia dell’arte: la rielaborazione delle opere pittoriche dei grandi maestri di ogni tempo.

IN OCCASIONE DEL FINISSAGE DI FULBER IL GIORNO 26 VIENE PRESENTATA LA RIVISTA “Eudonna Magazine” .

L’appuntamento è alle 21.30.
Con il contributo di 12 euro è possibile avere le tre copie della rivista, oltre ad assistere al concerto di musica classica e popolare dell’Orchestra mandolinistica romana diretta da Teresa Fantasia, nonché degustare tartine salate all’olio extravergine, prodotti enogastronomici pugliesi, dolci fatti in casa ma… anche del buon vino!

Mentre per la serata del 26 è assolutamente gradita la conferma inviando una mail a sog.eudonna@hotmail.it oppure telefonando al 3318075195, la mostra è comunque visitabile in un periodo più esteso che va dal 22 al 26 giugno, negli orari 10-13, 15-18 (esclusa la domenica) presso il MICRO di Viale Mazzini, 1 tel 0039 3470900625.

OPEN – GENERAZIONI A CONFRONTO

Omaggio a Roy Lichtenstein.

Il rivisitismo di Fulber, i sentieri di Roy

MICRO, Arti Visive

Roma, Viale Mazzini 1

Orari: 10.00-13.00, 15.00-18,00 (domenica chiuso)

Inaugurazione giovedì 22 giugno ore 18.30

dal 22 al 26 giugno 2017

Info: Paola Valori 347 0900625 www.microartivisive.it

Ingresso libero

NOTE BIOGRAFICHE di Fulvio Bernardini

Fulber (Fulvio Bernardini) nasce a Trento il 29 marzo 1959. Eredita l’arte del disegno dal padre Aramis, il quale lo sprona fin da giovanissimo a disegnare e dipingere. All’età di 18 anni inizia una lunga collaborazione con il settimanale Vita Trentina dove scrive, disegna e pubblica centinaia di elaborati a fumetti di sua proprietà. Contemporaneamente inizia un sodalizio di collaborazione con lo scrittore Mauro Neri illustrando decine di libri per ragazzi. Innumerevoli sono le iniziative legate al suo modo di disegnare che caratterizzano esperienze anche radiofoniche e televisive fin dai primi anni ’80. Un suo recente lavoro, in cui rivisita il pittore futurista Fortunato Depero, è riprodotto in grande scala al MART. Da qui l’idea dei FunnyOil® le tele ad olio di grande formato, frutto dello studio che l’autore compie sulla corrente artistica della Pop Art che ha caratterizzato il periodo degli anni ‘50 e ’60. L’artista di Trento riafferma così nei suoi dipinti, l’idea del “rivisitismo” che sigla una consolidata tradizione nella storia dell’arte: la rielaborazione delle opere pittoriche dei grandi maestri di ogni tempo.

 

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Menzione d’onore a Silvana Lazzarino

Menzione d’onore a Silvana Lazzarino

Silvana Lazzarino riannoda antichi dialoghi

Scultura e pittura si sono spesso genuflesse di fronte alla poesia, facendosi ispirare da lei. In questo delizioso libricino, le parti si rovesciano.

È Silvana (Sissi) Lazzarino, poetessa romana nel pieno della maturità creativa, che ricambia l’omaggio di un’arte all’altra, dedicando i suoi versi a nove sculture e dieci quadri.
Chi non ha a mente il gruppo dell’Apollo e Dafne in cui Gian Lorenzo Bernini segue passo passo il racconto che ne fa Publio Ovidio nel poema delle Metamorfosi?

Una pura trascrizione in marmo di quei perfetti esametri latini. Ne scaturisce l’istantanea di Apollo innamorato per la freccia d’oro di Cupido nell’atto di afferrare la ninfa, trafitta invece dal dardo di piombo dell’odio, che lo respinge col marchingegno della sua mutazione in albero d’alloro.

O a chi sfuggono le versioni dipinte dell’annegamento di Ofelia narrato da William Shakespeare nell’Amleto? Da Eugène Delacroix a Everett Millais, per citare i due quadri più noti, i pittori hanno messo sulla tela ogni singolo particolare dei celebri versi sul trascinamento dell’eroina caduta per disgrazia nel ruscello: “Le sue vesti per un po’ la sostennero… ma poi, rese pesanti per ciò che avevano imbevuto, trassero la povera infelice a una fangosa morte”.

Sissi Lazzarino,

nelle pagine che seguono, riannoda a parti rovesciate questo antico dialogo tra arti figurative e poesia con la sensibilità contraddittoria -nervosa e sognante- dei nostri giorni.

La poetessa conosce da diversi anni sia la scultrice Alba Gonzales che la pittrice Patrizia Canola. Come tanti altri, essendo entrambe creatrici di forte talento, ne ha subito il fascino, ammirando le loro opere che, come vedrete, seguono canoni classici nella loro modernità.

Diciamo che, diversamente da tanta arte contemporanea, puntano a rappresentare il “bello”. Una particolarità che non poteva sfuggire alla poetessa che perciò, come è scritto sulla copertina, ha eletto le due artiste a proprie Muse ispiratrici.

Più giovane di qualche anno dei suoi modelli, Sissi Lazzarino non ha voluto ispirarsi ai loro lavori senza il preventivo assenso di entrambe. Un atto di rispetto e complicità tra artiste (e tra donne) che ha senz’altro giovato alla qualità del libro. Il quale è, in un certo senso, un prodotto a sei mani anche se la parte del leone spetta alla poetessa che ci regala diciannove composizione inedite. Alba Gonzales e Patrizia Canola hanno però fattivamente collaborato scegliendo, in accordo con l’autrice, le loro creazioni più adatte a trasformarsi in sorgente di estro poetico.

La felice particolarità di questo libro

-che ne fa un unicum editoriale- è l’abbinamento di immagine e versi. Sulla pagina sinistra di chi guarda c’è la fotografia dell’opera a colori.

A destra, la poesia che le è dedicata. Venti versi al massimo, brevi e meditati. Talvolta struggenti per il senso acuto del tempo che fugge.

Sempre però collegati e intensamente descrittivi dell’opera raffigurata a fianco. Che sia il Cavallo Alato scolpito da Gonzales, “l’effige centaura” che “si innalza elegante” in “un volo senza meta/ libero, forte e sicuro” o Luci d’autunno dipinto da Canola, “… i rami/ allungati, verso un cielo le cui luci autunnali/ suonano come sinfonie/ ad accarezzare il pensiero/ di ciò che siamo e saremo”.
Vi lascio in compagnia delle tre artiste. Buona lettura.

Giancarlo Perna.

Menzione d’onore a Silvana Lazzarino LETTERA AUPI 2017

Menzione d'onore a Silvana Lazzarino Menzione d'onore per Silvana Lazzarino

LA SEDUZIONE DELL’ IMMAGINE: DALL’ARTE AI VERSI POETICI
ALBA GONZALES E PATRIZIA CANOLA, MIE MUSE ISPIRATRICI

INTRODUZIONE

di Silvana Lazzarino

Nel coinvolgere lo sguardo e la mente attraverso rappresentazioni che intrecciano gli infiniti orizzonti del tempo dove protagonista è l’uomo unitamente a quanto lo circonda tra passato e presente, l’arte diventa finestra aperta sulle emozioni a svelare desideri e delusioni, speranze e nostalgie.

Per questa sua capacità di far vibrare gli angoli più remoti di un pensiero legato ad un contesto vissuto, immaginato o desiderato, l’arte può diventare motivo di ispirazione per i versi poetici che come pennellate descrivono le sottili sfumature di stati d’animo imbrigliati tra le corde del cuore in attesa di vibrare per respirare i colori della vita capace di sorprendere ad ogni attimo.

ARTE E POESIA A PARTIRE DALLE IMMAGINI

Il linguaggio della poesia e quello dell’arte partendo da canali diversi di comunicazione, invitano ad interrogarsi sul senso dell’esistenza, permettendo a quanti si lasciano coinvolgere, di esplorare stati d’animo tra gioie e dolori, nostalgie e rimpianti che conducono verso un viaggio dove il sogno rasserena e la verità ferisce, ma solo in apparenza perché tutto può cambiare.
Nasce così l’idea di dare spazio ad un dialogo tra poesia e pittura, ma anche tra poesia e scultura, creando un ponte privilegiato con cui attraversare le emozioni della vita riflettendo sui propri luoghi quotidiani, angoli interiori tra memoria e presente dove ritrovare una rinnovata bellezza.

Questo dialogo può trovare il suo incipit proprio partendo da un’opera d’arte che sia dipinto o scultura, vista quale occasione privilegiata con cui mettere in versi le emozioni che essa stessa comunica attraverso immagini, colori, che investono lo sguardo e il pensiero.

Un paesaggio, un ritratto, figure astratte impresse sulla tela,

ma anche effigi scolpite se in grado di conquistare l’occhio e la mente possono diventare punto di partenza per scrivere versi poetici dando alle emozioni un valore aggiunto. Inizialmente legate ad un dipinto o ad una scultura, poi pronte a rifugiarsi nei ritmi dei versi poetici, le emozioni si lasciano riconoscere grazie alle potenza evocativa delle immagini cui si legano versi, parole.

Ed è proprio a partire dall’aspetto visivo che ho pensato a questo viaggio in cui creare corrispondenze tra l’arte e la poesia proprio perché tra le due avverto una sinfonia di rimandi emozionali dove immagini e parole quasi coesistono in una perfetta armonia spazio -temporale.

A suscitare ni me un forte fascino sul piano visivo ed emozionale sono state le opere di due artiste di fama internazionale: ALBA GONZALES e PATRIZIA CANOLA, incontrate tre anni fa in occasione di AMACI giornata nazionale dedicata all’apertura dei musei e gallerie aderenti all’iniziativa.

Ho pensato a Alba Gonzales e Patrizia Canola,

rispettivamente scultrice e pittrice, quali mie Muse ispiratrici per raccontare attraverso i versi poetici le emozioni suscitate dalla loro arte. Le loro opere, dalle sculture di Alba Gonzales costruite sulla storia dell’uomo alla costante ricerca di verità tra dramma e passione, ai dipinti di Patrizia Canola intensi e avvolgenti abitati da una luce che esplora i volti della natura, sono un mosaico attraverso cui rileggere l’esistenza fatta di verità e finzione, bellezza e inganno con al centro l’uomo che si interroga sul destino e sul mistero della vita nascosto in ogni piccolo angolo della Terra.

Silvana Lazzarino premiata dalla OTMA 2 Edizioni

Silvana Lazzarino premiata dalla OTMA 2 Edizioni

Gentilissima .
Silvana Lazzarino

e p.c Roberta Panizza
Socia Sostenitrice DILA Vice presidente DILA

Quale apprezzamento per l’encomiabile attività di comunicazione da te svolta fino ad oggi per le nostre testate giornalistiche e web, in virtù della tua costante attività effettuata nel campo artistico a favore dello sviluppo dei progetti ideati dalla nostra associazione e in considerazione dell’eccellente impegno da te profuso nell’avviare la concordata collaborazione tra DILA e la Casa Editrice “Il Sextante” di Mariapia Ciaghi, sono ben lieto di nominarti

“Direttrice Editoriale per conto dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA”,
con ciò autorizzandoti a svolgere tutte le azioni concordate con questa Presidenza utili alla gestione dei rapporti con la Casa Editrice Il Sextante, sempre che tu decida di accettare l’incarico operando in regime di assoluta gratuità così come, ed è giusto che te ne dia atto ringraziandoti, hai sempre agito.

Sicuro che saprai essere determinata e coerente, ti auguro di ottenere, per te personalmente e per la nostra DILA, meritati riconoscimenti pubblici e privati.

Ischia 15 Aprile 2017

Bruno Mancini
Presidente DILA

 

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La Farfalla simbolo di libertà e rinascita

LA FARFALLA PROTAGONISTA DELL’OPERA DI EVGENY ANTUFIEV IN MOSTRA A ROMA ALLA GALLERIA SARA ZANIN

 Semplicemente osservando il battito d’ali di una farfalla la cui vita è breve ci si rende conto quanto questa esistenza sia fragile e intensa ad un tempo, come essa possa prendere forma in un attimo e l’attimo dopo sparire. Di fragilità e di forza, di rinascita e continuità del tempo legate al destino degli esseri viventi in linea con l’energia dell’universo dove tutto si evolve, racconta l’artista EVGENY ANTUFIEV con la sua mostra Eternal Garden in corso presso la Galleria Sara Zanin a Roma fino al 16 giugno 2017. Ancora per una settimana circa ci si può confrontare con questo ipotetico mondo in un percorso visivo ed emotivo dove la vita non muore e si rinnova con la leggerezza del battito di ali di farfalla.

La farfalla è infatti protagonista della mostra di Antufiev con riferimenti agli studi sulle farfalle ad opera dello scrittore, saggista ed entomologo Vladimir Nabokov che ad un certo punto della sua vita ha scelto di ritirarsi con la moglie Vera in una stanza di albergo al Montreux Palace Hotel per dedicarsi proprio allo studio di queste splendide creature: le farfalle. La terrazza di questo albergo per più di 10 anni dal 1964 al 1977 -anno della sua morte- era diventata per lo scrittore la sua “montagna magica” e prima di morire queste furono le sue parole: “una certa farfalla sta già spiccando il volo”. Nabokov lavorò dal 1941 al ‘48  al Museo di Zoologia comparativa di Harvard dove riorganizzò la collezione di farfalle e pubblicò numerosi articoli scientifici.

La farfalla protagonista della mostra Eternal Garden  di Evgeny Antufiev alla Galleria Sara Zanin di Roma

La mostra presenta le immagini proprio di quella stanza dove soggiornò Vladimir Nabokov che Antufiev ha avuto modo di immortalare così da poter partire da queste per la creazione delle sue opere. Così il visitatore da una parte, grazie alle immagini entra in un atmosfera in cui è restituita l’idea di qualcosa che dura nel tempo e apre all’eternità e dall’altra scopre le forme solide di sculture che solo in apparenza resistono al tempo. Emerge l’essere attaccati alla terra a ciò che da sicurezza e l’essere proiettati verso qualcosa che non si conosce in cui recuperare energia e leggerezza, poesia e mistero. In questa mostra emblematica si racconta di due vite: quella delle farfalle e quella dello scrittore Nabokov: l’una è la parte libera e irrazionale, l’altra il lato che cerca risposte con la ragione. Ma la farfalla nel suo essere il risultato di una metamorfosi, del passaggio da una vita ad un’altra, della vita che si trasforma, è simbolo di rinascita. Ad essa si associa l’idea di evoluzione con il passaggio a diverse esperienze e prese di coscienza che poi restano nel tempo. Ciò che dura poco e poi rinasce unisce la fragilità con la durata ad indicare il superamento della fine e della morte. Il collezionismo cui si dedica lo scrittore Nabokov attraverso una raccolta metodica, nasce dal bisogno di raggruppare diverse identità nel loro continuo trasformarsi. Le forme sfidando la materia restituiscono energia, quell’energia che è origine di ogni cambiamento e principio di vita. Il 9 giugno 2017 nella Galleria Sara Zanin dalle ore 20.00 si potrà assistere ad un grande evento con protagonista la musica che incontra l’arte. Il CORO ACCADEMIA ALMA VOX  eseguirà appositamente per le opere di EVGENY ANTUFIEV parte del propri repertorio e anche il brano intitolato “La farfalla” scritto dallo stesso Antufiev.

L’arte di Evgeny Antufiev che tende a mettere in relazione il visibile e l’invisibile, il materiale e l’immateriale, diventa riflesso per cogliere quel legame sottile e talora impercettibile tra l’uomo e la natura, l’uomo e le sue origini guardando a possibili orizzonti di eternità proprio a partire da una farfalla.

Silvana Lazzarino

EVGENY ANTUFIEV

Eternal Garden

z2o Sara Zanin Gallery

.Via della Vetrina, 21 Roma

fino al -16 Giugno 2017

ingresso libero

CORO ACCADEMIA ALMA VOX

L’Associazione musicale Accademia Alma Vox nasce nel 2017 con l’intento di creare un coro, formato da ragazzi di età compresa tra i 16 ed i 24 anni, molti dei quali provengono da esperienze musicali maturate nei cori di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro dell’Opera di Roma. La direzione musicale ed artistica è stata affidata al maestro Josè Maria Sciutto con la collaborazione del maestro Alberto De Sanctis. Il repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea.

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