Procida Capitale italiana della cultura 2022

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Capitale italiana della cultura 2022

Terminate le audizioni delle dieci città finaliste in corsa per il titolo «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2022. La giuria presieduta dal prof. Baia Curioni avrà adesso il compito di valutare il progetto più idoneo che sarà reso noto lunedì 18 Gennaio alle ore 10.00 alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.

Capitale italiana della cultura 2022

I giornalisti interessati a partecipare alla cerimonia di proclamazione sono pregati di accreditarsi inviando una mail a accreditistampa@beniculturali.it per ricevere il link di accesso alla piattaforma zoom.

Sarà inoltre possibile seguire la cerimonia sul canale youtube del Mibact https://youtube.com/MiBACT dove è anche presente una playlist con la registrazione delle audizioni delle delegazioni delle dieci città.

Qui di seguito le sintesi dei dossier di candidatura.

L’isola di Procida è stata nominata Capitale italiana della cultura 2022

Ancona. La cultura tra l’altro

Ancona nasce e si sviluppa in funzione dell’Altro, come porto, luogo di incrocio, di conoscenza e scoperta.

A una cultura che oggi è chiamata ad occuparsi della coesione, della differenza, della civiltà, la città offre un terreno fertile di scambio e di produzione di nuovi contenuti e nuove mappe attraverso progetti che guardano all’accessibilità, alla sostenibilità, alla tutela, ai giovani e al dialogo tra le discipline della conoscenza.

Bari 2022 – La cultura vien dal mare

La ricchezza semantica e culturale, così come i valori del mito di San Nicola, sono alla base della candidatura di BARI2022. Il rapporto di identificazione tra San Nicola e Bari è millenario, è profondo, ha segnato il destino urbanistico e architettonico della città, il suo rapporto con il mare, con le culture dei paesi dell’area adriatico-mediterranea, ne ha determinato la riconoscibilità internazionale, esercitando sui baresi una forte influenza simbolica, antropologica, sociale, culturale, artistica, ancorché religiosa.

Per questo abbiamo scelto di declinare l’universo nicolaiano in sei archetipi che ci aiuteranno a raccontare il cuore e la storia di questa città: il sacro, la luce, il mare, l’oriente, il dialogo, il femminile.

Cerveteri 2022. Alle origini del futuro

Cerveteri può diventare un centro di sperimentazione di modelli innovativi di governance della cultura a livello locale.

Il dossier è il piano strategico su cui intendiamo lavorare nei prossimi anni, partendo dalle nostre radici etrusche, che rappresentano un glorioso passato e che sono al contempo alle origini del futuro.

Un futuro che adeguerà gli standard della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale ai valori della sostenibilità, dell’accessibilità e della partecipazione civica.

L’Aquila, AQ2022, La cultura lascia il segno

Per dare origine ad un nuovo ciclo di sviluppo, il dossier per L’Aquila Capitale italiana della cultura traccia il percorso per raggiungere quattro precisi obbiettivi:

  • 1) Ripopolare la città e il territorio e riannodarne il tessuto sociale;
  • 2) Promuovere un nuovo modello di sviluppo e benessere a base culturale;
  • 3) Diventare il centro di competenze di riferimento a livello europeo sulla resilienza post- catastrofe a base culturale;
  • 4) Formulare una strategia di sviluppo scalabile alle altre realtà simili delle aree interne italiane.

Pieve di Soligo (Treviso), Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana

“Non si tratta di conservare il passato ma di realizzarne i sogni”.

Il nostro passato sono i nostri padri, le loro idee e i loro sogni, e il nostro paesaggio, con le sue peculiarità e con la nostra azione che nel tempo lo ha cambiato, plasmato e spesso anche deturpato. Il nostro dossier invita a “paesagire”, a mettere in atto azioni di paesaggio in grado di tradurre i nostri sogni, ovvero le linee guida del Piano Strategico, in progetti attivatori, moltiplicatori e creatori di reti diffuse culturali basate sulla connessione materiale e immateriale del territorio, delle sue socialità e delle sue economie.

Procida, La cultura non Isola

Procida si candida a Capitale Italiana della Cultura perché la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.

Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali.

Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del dossier di candidatura è una significativa esperienza di innovazione sociale, per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità.

Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale.

Taranto, Taranto e Grecia Salentina. La cultura cambia il clima

Può un deserto far germogliare una pianta e questa dare frutti ad una comunità?

Come può cambiare il clima di una terra lacerata dalla monocultura industriale e dalle ingiurie agli ecosistemi, alle coscienze e persino ai sogni delle future generazioni, e attraverso la cultura e la voglia di partecipazione sospingere la rinascita socio-economica e ambientale?

Tante Taranto, dal mare a luoghi unici dell’arte contemporanea, attraverso ventotto secoli di storie ed esperienze sensoriali, per un laboratorio nazionale di cultura resiliente e sostenibile.

Dove c’era un deserto.

Trapani, Capitale italiana delle culture euro mediterranee

Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie.

Arte e cultura, vento di rigenerazione.
“Trapani è approdo, culla di contaminazioni, popoli, lingue, miti.

È un abbraccio fra terra e mare, crocevia, mistero.

Trapani è un tripudio: di natura, cultura, gusto, colori.

Trapani è terra di vento, un alito antico che da millenni porta il mondo in questa localitè e ad essa si unisce.

La candidatura è un impegno corale alla definizione di una nuova identità culturale per la città e per il suo territorio, che concretamente si espliciterà in una piattaforma che consenta agli attori in campo di valorizzare le proprie specificità.

Una proposta culturale complessiva e armonica.

Un ricco calendario di progetti, iniziative ed eventi per trasformare Trapani in una fabbrica della creatività e in un luogo di produzione culturale”.

Verbania Lago Maggiore – La cultura riflette

Il progetto culturale alla base della candidatura intende mettere a sistema le eccellenze culturali del territorio facendo emergere il loro legame inscindibile con l’eccezionalità ambientale e paesaggistica del lago.

Il fil rouge è l’elemento “acqua” che, oltre a connotare esteticamente e visivamente la città, ne ha influenzato lo sviluppo sia economico che identitario.

Volterra. Rigenerazione umana

Volterra si candida a Capitale italiana della cultura 2022 con un dossier dal titolo Rigenerazione umana.

Il tema, scelto prima della diffusione del virus Covid-19, si rivela oggi più che mai di straordinaria attualità e utile a costruire una nuova comunità a partire dalle sfide che la pandemia ci impone.

Roma, 15 gennaio 2021
Ufficio Stampa Mibact

Il programma di Procida

La cultura non isola

Una serie di sessioni hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione:

  •   44 progetti culturali,
  • 330 giorni di programmazione
  • 240 artisti
  • 40 opere originali
  • 8 spazi culturali rigenerati.

il direttore della candidatura, Agostino Riitano, ha dichiarato

“La nostra azione di promozione è andata di pari passo alla costruzione di un’ampia rete di protagonisti legati alla candidatura di Procida, che ha sempre messo – direttamente o indirettamente – i cittadini. 

Numeri così significativi e adesioni così importanti testimoniano la compenetrazione di una comunità e di una community: con la pandemia, la prima si è trasformata nella seconda, alimentando scambi culturali e incontri digitali, grazie anche al partenariato con Regione Campania e Scabec”.

Il sindaco Dino Ambrosino ha dichiarato:

“Siamo orgogliosi del percorso compiuto finora – sottolinea – e ancor di più per il coinvolgimento appassionato della nostra comunità e di tante realtà, nazionali e internazionali, che hanno manifestato apprezzamento, sostegno e vicinanza”.

E poi ha scritto sul suo profili fb:

Procidani del posto, e procidani di cuore., la comunità che vive sull’isola conta poco più di diecimila abitanti, ma non si contano le persone che Procida se la portano dentro, dovunque tornano nel mondo.

Oggi li stiamo riabbracciando tutti, anche a distanza.

La cultura non isola e Procida unisce.

Grazie per la vicinanza e il sostegno 

Qui vorrei ricordare le 220 scuole, di tutte le province campane, che hanno espresso condivisione del progetto con parole affettuose e convinte.

Una marea di mail che hanno raggiunto i nostri indirizzi.

Grazie ai dirigenti scolastici, a Giovanna Martano e all’assessore Lucia Fortini, che ha sostenuto da subito con forza la nostra candidatura.”

PROCIDA, LA CULTURA NON ISOLA

Procida si candida a Capitale Italiana della Cultura perché la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.

Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali.

Il percorso che ha portato alla creazione e consegna del dossier di candidatura è una significativa esperienza di innovazione sociale, per la centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità.

Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale.

DILA

Premi Otto milioni

Bruno Mancini

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