Recensione di Liga Sarah Lapinska – Bruno Mancini

Benvenuti

Views: 73

Recensione di Liga Sarah Lapinska

Recensione di Liga Sarah Lapinska - Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska

Recensione di Liga Sarah Lapinska – Bruno Mancini

Il mago: “Come nei giochi di me bambino”.

La poesia di Bruno Mancini

Sono passati già tanti anni da quando ho cominciato a leggere le poesie di Bruno Mancini e approfondirmi ad esse, così vive e fresche.

Approfondirsi a queste poesie non significa praticare una meditazione che ci allontana dal mondo reale e porta in un altro mondo in cui regnano le altre regole e dove la parola sia primaria su tutto il resto, o dove l’idea sia più in alto dalle vite umane e del correre del tempo.

No, la poesia di Bruno accetta questo mondo, perché, solo se siamo in grado di accettare e capire, possiamo portare qui, in più, la luce e in più la cordialità.

Pensando a Bruno ed alla sua personalità, per quanto lo conosco io, non si può dividere la sua soggettività dalla sua voglia di regalare agli altri la sua forza e le sue emozioni positive, (che ci aiutano a sopravvivere nel condividerle con la sua maestria di poeta, con il suo ritmo di poeta, con il suo scopo di poeta), cioè, non solo le espressioni, ma anche l’energia (non solo le emozioni!) positiva per gli altri.

Il valore che apprezzo dapprima nel mondo delle poesie e del pensiero di Bruno è l’emozione di presenza che lui regala per i suoi lettori, la forza della vita radicata nella sua propria infanzia, nella sua memoria genetica dei tempi antichi di varie località, dall’America indiana all’Efeso, dappertutto; e poi radicata nel suo amore per il nostro mondo, la forza che lui divide con noi nella sua caratterizzante generosità, simile alla generosità della natura.

Comunque, il mio primo pensiero, quando ho cominciato a tradurre in lettone le sue poesie, era che lui usa una lingua molto ricca, che lui ha un’abbondante raccolta di espressioni e, di conseguenza, un’ampia scelta di parole, di tonalità, di aggettivi e di comparazioni.

Anche se lui non è contrario a giocare con le parole con affascinante leggerezza, tuttavia, il suo stile più enfatizzato non è mai il gioco svelto con le parole, con i pensieri, con i suoi e con le nostre emozioni.

Il suo mestiere è dare la forza e il senso alle sue immagini, tanto intensamente, che anche noi lettori sentiamo questa forza calda e viva, vediamo con gli occhi e con tutta la pelle queste immagini coloratissime, con le prospettive e con le frequenze quasi infinite, in lungo da una poesia all’altra, tutte collegate logicamente e tutte diverse, come un viaggio senza un termina, con tante fermate, ma che poi continua, e sembra infinito, come una stagione che cambia in un’altra, e come il futuro che lentamente e impercettibilmente diventa il passato.

Quanto alla costruzione delle sue poesie, Bruno spesso usa le ripetizioni non solo per rendere i suoi versi più musicali, ma anche per sottolinearne delicatamente il senso, ogni volta diverso, in riflessioni differenti.

Un’altra emozione che mai mi lascia (e che è necessaria per me), leggendo le poesie di Bruno, è il pensiero del collegamento di tutto ciò che esiste in questo mondo e fuori da esso, rispetto, sia con i teoremi delle regole della scienza della natura, sia con le convinzioni degli astrologhi antichi.

Ecco: il convincimento del collegamento tra il passato e il futuro; il collegamento tra noi tutti qui sulla terra, sotto e sopra; il ritmo ciclico secondo le regole della natura.

Solo quando facciamo nostro questo collegamento, solo sapendo che non siamo in solitudine ma uniti e collegati, possiamo diventare, eventualmente, davvero liberi, e non solo nelle nostre illusioni.

Il sentimento di legame, di unità, apre per noi i confini prima chiusi ed, inoltre, non chiaramente conosciuti ed è l’unico modo per sapere e vedere questi confini, dove loro iniziano, che cosa dividano e se davvero esistano.

Bruno non scrive solo di se stesso e delle sue esperienze, ma si sublima insieme con le sue osservazioni e le sue contemplazioni in immagini diversissime.

Non preferisce solo due o tre temi generali per ricantarle.

Certo, lui ritorna, a volte, ai temi ed alle immagini già creati, ma sempre in altre tonalità, con fresche riflessioni, usando sempre nuova magia per ricordarci queste immagini, spesso piene non solo di colori intensi e di prospettive avventurose, ma anche dei venti e dei profumi

Apparentemente di solito riservata, però mai fredda, la poesia di Bruno, piena di forza della natura, assomiglia un po’ al folclore lettone, sopratutto ai canti popolari, chiamati in lettone “dainas“, nei quali l’unità tra il creato umano e la natura è una situazione assolutamente normale, e dove le persone spesso  identificano se stessi ed altri umani con gli animali, con gli alberi, con gli elementi della natura, come nelle poesie di Bruno.

Però, quanto alle poesie di Bruno, questa energia primaria è solo il fondamento, proprio come i suoi ritorni nell’infanzia, nel passato, dalle radici, per andare avanti e per portarci più lontano.

Dei suoi sogni e delle sue memorie lui non parla spesso, ma lo fa molto espressivamente. Lui è pescatore d’emozioni.

Questa volta parlo maggiormente dei fondamenti, inizi, radici, che vedo nelle poesie di Bruno Mancini.

Più leggo le sue poesie, più rileggo, più mi si aprono forti ed intense.

Come un vero mago, lui ci porta più lontano, più profondamente, sia verso sogni, sia verso esperienze vissute.

Recensione di Liga Sarah Lapinska – Bruno Mancini

Recensione di Liga Sarah Lapinska

Liga Sarah Lapinska

Bruno Mancini

Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:

“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”

“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.

“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.

“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”

“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”

“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”

“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”

“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”

“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”

“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”

“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”

“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”

“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”

“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”

“Una poetica lacerata e sfuggente…”

“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”

“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”

“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”

“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”

“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”

“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”

Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.

Al sole tenero
Vederla piangere di gioia

Recensione di Marina De Caro

Recensione di Roberta Panizza

Recensione di Liga Sarah Lapinska

Intervista di Michela Zanarella

Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini per FATTITALIANI

La Voce – Caterina Guttadauro La Brasca intervista Bruno Mancini – Agosto 2018

PROSE

Preview Per Aurora

Per Aurora volume primo

Per Aurora volume secondo

Per Aurora volume terzo

Per Aurora volume quarto

Per Aurora volume quinto

Per Aurora volume quinto – Così fu

Per Aurora volume settimo – Un’altra Gilda

Per Aurora- Tutti i racconti

Come i cinesi volume primo

Come i cinesi volume secondo

La ch

Incontro con un maestro

Racconti inediti

POESIE

Davanti al tempo

Agli angoli degli occhi

Segni

Dedicate e preferite

La sagra del peccato

Incarto caramelle di uva passita

Non rubate la mia vita

Io fui mortale

Sasquatch

Non sono un principe

La mia vita mai vissuta

Poesie inedite

Antologie

Scempi

Poesie inedite

Traduzioni

Francese: Segni

Dalila Boukhalfa – traduzioni in arabo

Inglese: Pamela Allegretto Franz

Napoletano: Luciano Somma

Lettone: Liga Sarah Lapinska

Libere interpretazioni

Esopo news

Recensioni

Stampa

Letture Bruno

Letture tutti

Varie

Cenni biografici

Pacifismo

Video poesie

Canzoni

Bruno Mancini

Bruno Mancini scrittore

Bruno Mancini Presidente DILA APS

DILA APS.it

DILA Altervista

NUSIV - Premio Otto milioni

VIDEO YOUTUBE