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Video poesie Bruno Mancini – Video poesie Bruno Mancini – Video poesie Bruno Mancini – Video poesie Bruno Mancini
Video poesie Bruno Mancini
Io Resto
Chiamami.
Sfilacci d’insulso eterno
apparizioni asincrone
non rendono l’idea del tuo tormento.
Chiamami ancora.
Un molle ondeggio del tuo “chi sono?”
ti veste a festa
nell’accecato controluce di un fu ritorno.
Chiamami ancora e forte.
Tu non fuggisti.
Tu non partisti.
Fosti.
Al luna park ruota multicolore
in tondo tra celeste ed indaco
sedile scomodo a due cuscini
il cielo sopra, ai piedi
la terra incerta al termine del giro
… e tanti bimbi a svolazzarti intorno
… e tante coppie col riso sulle labbra
… e donne con un fiore rosso in mano
… e maschi senza fretta di distacco.
Urlami “Vieni”.
Ventaglio d’illusione non mostra la mia immagine.
Per te la festa nemmeno è cominciata.
Nessuno torna indietro dal suo passato.
Io resto.
Che giunga da lontano.
Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”
Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?
Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.
Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”
Alessia Palomba
legge la poesia “Eppure se” di Bruno Mancini
Dalla raccolta poetica “Io fui mortale”
Eppure se
Eppure se tu fossi stata violata
– il vicino di casa maledetto -,
se nel fatato mondo d’innocenza
tu
come madre fanciulla del figlio di nessuno
tu fossi stata
come vergine immolata nel tempio d’Efeso,
tu fossi stata violata
come gazzella indifesa dal branco di lupi,
tu fossi stata violata nella grotta pollaio
come una preda soggiogata dall’amico di famiglia,
tu saresti rinata
tra le mie braccia
di pescatore d’emozioni,
incubata in un tenero affetto
oltre ogni possibile attesa,
alitata dal vento del sud che cancella le orme
– maledette –
dei tanti vigliacchi stupratori
… e non potresti perdermi.
Io sono vento
io sono forza
io sono crudo esempio di follia.
Spingimi nei tuoi dilemmi
di lupa insoddisfatta,
nessuno avrà il tuo scalpo.
Modifica il tuo stato
rimuovi l’occupato,
e vieni al sole.
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Strana avventura
Bruno
Mancini
è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.
A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:
“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.
Intervista di Michela Zanarella
Recensione di Roberta Panizza
Recensione di Liga lapinska
PROSE
Per Aurora volume primo
Per Aurora volume sesto – Così fu
Incarto caramelle di uva passita
Inedite
Antologie
Scempi
Traduzioni
Inglese
Pamela Allegretto Franz
Napoletano
Luciano Somma
Lettone
Liga lapinska
Libere interpretazioni
Lettone
Liga Sarah Lapinska
Video poesie
Bruno Mancini
Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:
“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”
“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.
“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.
“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”
“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”
“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”
“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”
“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”
“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”
“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”
“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”
“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”
“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”
“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”
“Una poetica lacerata e sfuggente…”
“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”
“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”
“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”
“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”
“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”
“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”
Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.
Al sole tenero
Vederla piangere di gioia
Partecipazione Antologie LENOIS
ideate da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza
Antologie LENOIS (poesie. prose, racconti, immagini pittoriche, fotografiche ecc.)Nessun onere è richiesto per partecipare alle selezioni.
Tema libero.
Si partecipa inviando 4 pagine di testi (in word) e/o d’immagini (in Jpeg)
tramite e-mail alla casella di posta elettronica
emmegiischia@gmail.com
Agli Autori selezionati (nessun onere è richiesto per partecipare alle selezioni) vengono proposti questi programmi promozionali:
1) Proposta pubblicazione testi in Antologie LENOIS
2) Proposta pubblicazione immagini in Antologie LENOIS
Adotta una poesia – Quarta di copertina
Ischia, mare e poesia – Copertina
Ischia, un’isola di poesia – Gaetano Colella – Copertina
Ischia, un’isola d’amore – Quarta di copertina
Ischia, un’isola d’amore – Miramare – Copertina
Ischia, un’isola di poesia – Copertina
Ischia, un’isola di poesia – Fruscio – Copertinaschia, un’isola di poesia – Quarta di copertina
Da Ischia sempre poesia – Copertina
Da Ischia sempre poesia – Copertine
Ischia, un’isola di… – Miramare – Quarta di copertina
Ischia, un’isola di… – Miramare – Copertina
Ischia – Otto milioni – Copertine