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BR11 Don Backy – Più fine che amore
BR11 Don Backy legge la poesia “Più fine che amore” scritta da Bruno Mancini
BR11 Don Backy – Più fine che amore
BR11 Don Backy – Più fine che amoreLe votazioni web termineranno il 10 Ottobre 2019
La proclamazione dei brani vincitori avverrà tra il 13 e il 17 Novembre 2019, e cioè durante il Bookcity #BCM19
La cerimonia di premiazione avverrà entro il mese di gennaio 2020
Brani finalisti premio recitazione “Otto milioni” 2019
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Otto milioni 2019 – Premi di poesia, narrativa, musica, arti grafiche, giornalismoDichiarazioni iscrizioni premi “Otto milioni” 2019Regolamenti partecipazioni premi “Otto milioni” 2019Bandi completi premi “Otto milioni” 2019Regolamento partecipazione premio Recitazione “Otto milioni” 2019Dichiarazione iscrizione premio Recitazione Otto milioni 2019Brani finalisti premio Recitazione “Otto milioni” 2019Classifiche premio Recitazione “Otto milioni” 2019Comunicazione ufficiale vincitori “Otto milioni” 2019Cerimonia premiazione vincitori “Otto milioni” 2019Attestati “Otto milioni” 2019Rassegna stampa “Otto milioni” 2019Rassegna fotografica “Otto milioni” 2019Video “Otto milioni” 2019
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Premi “Otto milioni” edizione 2018
Premio internazionale Otto milioni
DILA
Premi Otto milioni
ideati da
Bruno Mancini
Una poesia di Bruno Mancini
Dalla raccolta “La mia vita mai vissuta”
Cicala – Formica
Inviperiti,
i racconti che non ho mai scritto
mi offendono
nel bagno a mezzogiorno
mentre civetto a radermi la barba,
in auto con lo stereo
durante il breve tratto fra l’ufficio e casa,
al bar di Gilda
nella stradina che conduce al porto,
a notte, quando si chiudono
i recettori esterni del mio corpo.
Inorridite,
le mie poesie stracciate nelle bozze
mi spiano
nel bagno a notte fonda
mentre mi reggo in piedi per scommessa,
in auto nelle notti
durante sbandate e derapate,
al night “Club Night”
nell’Angiporto della Galleria,
all’alba d’ogni giorno
quando l’altrui silenzio è il mio concerto.
Isteriche,
le donne che non ho mai voluto amare
mi sfidano
nel bagno all’ora della doccia
mentre trastullo il corpo nei ricordi,
in auto con l’amata
se sono in fuga verso il bosco dei misteri,
al bar della stazione
su quel binario di un treno mai partito,
nei pomeriggi in cui l’afa-respiro del mondo
è la mia noia ed è la mia fotografia.
Ignota,
la vita che non ho mai vissuto
mi aspetta dietro l’angolo di casa
o forse sulle scale di una reggia
oppure sotto il ponte rifugio dei barboni