SABATO 16 Emanuela Petroni a TU SI QUE VALES

Emanuela Petroni a Tu si que Vales con MARIA DE FILIPPI, GERRY SCOTTI, RUDY ZERBI, TEO MAMMUCARI e SABINA FERILLI… da Rieti a Canale 5

Emanuela Petroni

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EMANUELA PETRONI  Sabato a TU SI QUE VALES su Canale 5 dagli Studi di MEDIASET con Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi, Sabrina Ferilli, Teo Mammucari, Belen…

L’attrice comica di Rieti si esibirà in una simpatica scena che farà sorridere milioni di italiani.

Per seguire tutte le sue avventure

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Liliana Manetti.

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Liliana Manetti presenta Assunta Gneo

Resoconto della presentazione del romanzo: “Si chiama Vittoria” di Assunta Gneo.

Al Polmone Pulsante sempre serate all’insegna dell’arte e della cultura a 360°.

 

Lo scorso sabato sera 9 novembre al salotto culturale Polmone Pulsante di Andrea Ungheri, salita del grillo 21, si è svolta una importante serata per la narrativa al femminile con la presentazione del romanzo della scrittrice e giornalista Assunta Gneo “Si chiama Vittoria” NeP Edizioni. Il Polmone Pulsante è odiernamente gestito da Andrea Ungheri che è il figlio del maestro Saverio Ungheri cofondatore dell’Astralismo, fondatore dell’arte Bionka di altri movimenti che hanno caratterizzato l’arte italiana tra gli anni ’50 e ’80 del 900. Assunta Gneo è scrittrice, giornalista e Ambasciatrice culturale senza territorio  dell’Associazione DILA di Ischia gestita dal suo presidente Bruno Mancini e in questo periodo sta promuovendo con grande successo di pubblico il suo secondo romanzo “Si chiama Vittoria”: all’interno del romanzo viene descritta una Capri dal mare azzurro tutta coste e faraglioni che fa sfondo all’intreccio dello scritto dove la protagonista Lucrezia vede incrociare le vicende della sua esistenza con quelle del movimento femminista degli anni ‘70, di cui diventerà un’attivista, anche perché motivata dal fatto che a soli 16 anni era diventata di fatto una ragazza madre. Si tratta di un libro motivazionale e molto attuale, con tratti autobiografici, che come ha espressamente dichiarato l’autrice durante la presentazione “La nostra società moderna con tutte le sue problematiche ha sempre piu’ bisogno di romanzi di questo tipo che aiutino tutti noi a trovare una marcia in piu’ e la forza di uscire da situazioni difficili non abbattendoci mai e spingendoci sempre a credere nella forza dei nostri sogni”. Viene narrata quindi la storia della vita di una donna forte che cerca sempre piu’ la sua strada anche per vie diverse da quello che si era programmata. E proprio in questo particolare, ossia nella voglia di andare anche fuori dagli schemi che magari noi abbiamo tracciato per noi stessi che il romanzo è autobiografico. Assunta Gneo si racconta durante l’evento come una donna che al momento giusto ha saputo osare anche nella scelta del suo lavoro, e da ostetrica ora ha intrapreso la strada della scrittura e del giornalismo. Le letture degli stralci del romanzo sono state affidate alla maestria dell’attrice Chiara Pavoni. Un evento quindi ben riuscito dove per le tematiche trattate il pubblico si è sentito molto coinvolto e si è reso partecipe intervenendo attivamente. Partener dell’evento sono stati RADIO E TV CIADD NEWS della direttrice artistica Emanuela Petroni, con la rubrica ideata dalla giornalista e scrittrice e Ambasciatrice Regione Lazio Liliana Manetti in collaborazione con l’attrice Chiara Pavoni dal titolo “Quarta dimensione shock: l’eterno presente dell’arte e della cultura”. Al termine dell’evento le inviate di Radio CIADD NEWS hanno ripreso ed intervistato l’autrice del romanzo e gli ospiti per la maggiore artisti di vario genere pittori, scultori, registi, scrittori e cantautori ect. Un’ottima serata all’insegna della scrittura, della cultura e dell’arte a tutto tondo che ha sfidato anche il caos del centro per via una manifestazione e la pioggia.

                                                                                                                          Liliana Manetti.

 

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Presentazione del romanzo “Si chiama Vittoria”.

Presentazione del romanzo: “Si chiama Vittoria” di Assunta Gneo (Ambasciatrice senza territorio Associazione Internazionale DILA).

(Comunicato a cura di Liliana Manetti).

Sabato 9 novembre prossimo ore 18.00 nella suggestiva cornice dello storico salotto culturale Polmone Pulsante in Salita del Grillo 21 gestito da Andrea Ungheri, figlio del maestro Saverio Ungheri
cofondatore dell’Astralismo, fondatore dell’arte Bionka di altri movimenti che hanno caratterizzato l’arte italiana tra gli anni ’50 e ’80 del 900, si terrà la presentazione del romanzo “Si chiama Vittoria” di Assunta Gneo, scrittrice e Ambasciatrice senza territorio dell’Associazione Internazionale DILA Da Ischia per l’arte del presidente Bruno Mancini.
Il romanzo tratta le vicende di una giovane donna nel periodo degli anni ’70 e del percorso di questa donna che incontra per vie traverse quello del movimento femminista di quegli anni e quindi di conseguenza inizia a lottare anche lei per la sua emancipazione. Le letture scelte dei brani sono lasciate alla maestria dell’attrice Chiara Pavoni.
Modererà l’evento la scrittrice e giornalista Liliana Manetti.
Al termine della presentazione seguirà un piccolo buffet.
L’evento è a ingresso libero.
Chi vuole potrà richiedere la visita guidata e seguire Andrea per un giro nei meandri sotterranei del Polmone Pulsante per ammirare l’arte bionika del maestro Saverio Ungheri e la sala Murales affrescata da 4 artisti messicani e due italia, progetto e realizzazione di Federico Kampf.
Partner dell’evento RADIO E TV CIADD NEWS: per l’occasione si darà il via alla nuova rubrica su RADIO CIADD NEWS dal nome “Quarta dimensione shock: l’eterno presente dell’arte e della cultura” curata da Liliana Manetti e Chiara K Pavoni…riprese e registrazioni per l’evento…SEGUITE QUESTA NUOVA INIZIATIVA…!!!

Liliana Manetti.

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Le serate “Aspettando Halloween” e “Halloween”. Movimento di Emanuela Petroni.

Aspettando Halloween e Halloween sono state serate molto partecipate e riuscite per il Movimento Anime di carta di Emanuela Petroni.

La regista e fondatrice del Movimento: “Sono riuscita a creare questa piccola isola felice dal nulla… …questo micro mondo infinito, il Movimento culturale che ho creato è consono alla mia natura e alla mia sensibilità”.

(Articolo di Liliana Manetti).

ANIME di CARTA è un Movimento Culturale e FESTIVAL internazionale che si occupa di Musica, Arte, Teatro, Cinema, Poesia. Ogni artista può esibirsi liberamente alle serate e durante gli eventi culturali in ambito artistico, musicale, canoro, teatrale, cinematografico, poetico. Il movimento culturale che si occupa di arte, teatro, cinema, musica, danza, pittura, poesia, letteratura, scultura, fotografia. Oltre ad organizzare Concerti ed Eventi Musicali, vengono organizzate Mostre d’Arte ed Esposizioni Fotografiche, Festival culturali di ogni tipo, serate di Poesia, Danza, Pittura e Body Painting, Corsi di Recitazione e Laboratori di Teatro, Sfilate di Moda e Mercatini per promuovere Creazioni Artigianali e Prodotti Biologici, Rievocazioni Storiche, Viaggi culturali e Visite turistiche nei Borghi antichi, incontri Enogastronomici, Conferenze culturali, Presentazioni di Dischi e di Libri, Spettacoli d’intrattenimento e Animazione per ogni evento e ricorrenza, Cene con Delitto, Burlesque, realizzazione di FILM, Documentari, Talk Show e trasmissioni TV  Inoltre sono gradite opere di POETI e SCRITTORI emergenti. Vengono promossi gratuitamente LIBRI e creazioni di ogni genere naturalmente sempre se viene reputato valido il progetto. Il progetto è un movimento culturale SENZA SCOPO DI LUCRO e tutte le nostre attività, le mostre, gli eventi, i concerti, i corsi, i laboratori sono GRATUITI. Questo “fermento” d’arte è nato a Rieti nel 2002 ed opera in tutte le città italiane ed in particolare a Roma; ma è conosciuto e seguito in tutto il mondo grazie alla creazione e alla divulgazione dei numerosi eventi che ogni anno vengono seguiti da un pubblico in continua crescita. Il movimento è stato fondato dall’attrice e regista EMANUELA PETRONI con la collaborazione di vari artisti già conosciuti in varie città italiane per aver portato in scena opere drammatiche di Plauto, Terenzio, Aristofane, Sofocle, Euripide, Seneca, Machiavelli, Racine, Shakespeare, Pirandello, Ibsen, Cechov, D’Annunzio e tantissimi altri minori.

La fondatrice e direttrice artistica EMANUELA PETRONI ha così’ dichiarato in una confidenza per questo articolo: “Mi occupo di svariate situazioni artistiche e culturali e potrebbe risultare difficile parlare di tutte le mie stravaganti attività in questa semplice presentazione. Oggi a distanza di anni gestisco molti attori e migliaia di musicisti in ogni città d’Italia. Ho realizzato insieme a loro grandi opere teatrali, centinaia di concerti ogni anno, grandi eventi nazionali di ogni genere: musica, teatro, cinema, arte, pittura, poesia, fotografia, danza e scultura. E’ un’infinita soddisfazione per me aver trovato terreno fertile per creare in totale libertà con tante anime sparse per il mondo. Sono riuscita a creare questa piccola isola felice dal nulla…questo micro mondo infinito: la mia compagnia teatrale, il mio movimento culturale “Anime di carta in un giardino di cristallo”. Così espando in giro per l’Italia e per il mondo la mia arte e l’espressione artistica di un oceano di anime! Un modo originale per far conoscere il mio ESSERE e l’anima di tanta gente che come me attendeva qualcuno che ascoltasse, osservasse e credesse in loro! Donare emozioni senza scopo di lucro è il nostro unico intento. Esprimere ciò che alimenta il nostro spirito ci fa sentire vivi! Ma questa è sola una piccolissima parte della mia vita e del movimento culturale che porto avanti. Per farvi capire in parte come è nata “Anime di carta in un giardino di cristallo” e ciò che c’è dietro a questa “mia piccolo mondo infinito” è necessario risalire a molto tempo fa…
La mia infanzia è stata molto diversa da quella dei bambini che mi circondavano… “giocavo” sempre da sola perché non cercavo qualcuno con cui condividere ciò che avevo dentro, poiché già condividevo i miei pensieri con il TUTTO che mi circondava …con i fiori, le nuvole, gli alberi, il vento, l’acqua… Non sapevo e non volevo comunicare i pensieri che giorno dopo giorno s’insinuavano nella mia mente con altre persone per non alterarli …osservavo per ore ciò che mi circondava…osservavo per ore ciò che mi circondava senza parlare …osservavo per ore una foglia e la sua sofferenza…osservavo l’acqua scorrere e il flusso della vita che mi sfiorava come il soffio del vento quando si è distesi su di un prato ad osservare le nuvole. Osservavo e pensavo, ma non parlavo. Quando imparai a scrivere …scrivevo soltanto …scrivevo poesie …intuizioni …frasi a volte sconnesse …frasi difficili da comprendere che mi venivano di getto senza capirne il significato. Erano immagini, quelle stesse immagini che oggi riporto nei miei spettacoli e nelle mie creazioni grazie agli artisti di “Anime di carta”. Il teatro diede voce ai miei pensieri. Il teatro mi aiutò a parlare …a comunicare. La mia timidezza sembrava svanire con il teatro. Me ne resi conto a 12 anni quando per la prima volta venni catapultata davanti ad un pubblico. Un pubblico fatto di persone e non più di foglie, alberi, nuvole, terra, aria o acqua…Per i miei genitori naturalmente non ero normale. “Passerà!” diceva mia madre “Prima o poi diventerà come tutti gli altri della sua età!”. Non lo sono mai diventata e mia madre ancora aspetta la figlia che avrebbe sempre voluto. Ma tornando a quel mio primo giorno davanti ad un pubblico, vi posso assicurare che qualcosa si trasformò in me, i miei pensieri per la prima volta volavano e sfioravano altre persone, giungevano dove forse non erano ma andati, sentivo di toccare altre anime …tante anime…tante anime …che però non vedevo in faccia perché i riflettori erano puntati sui miei occhi e non mi permettevano di vedere …avevo davanti a me tante sagome …tutte collegate tra di loro come quei pupazzetti di carta …erano anime …ANIME DI CARTA. Quando tornai a casa ero felice di aver conosciuto tutte quelle anime, delle quali avevo visto solo la sagoma, ma ne avevo percepito l’essenza, l’energia, il calore, la musica …e mi domandavo se fossero riuscite ad entrare anche per un solo istante nel mio piccolo, infinito e fragile giardino di cristallo. A 17 anni feci la mia prima regia teatrale e mi ricordo ancora che i ragazzi della mia età mi deridevano sotto il palco, considerandomi sicuramente una pazza visionaria da allontanare, ma un’unica persona credeva in me e con lui creai alcuni anni dopo ufficialmente l’associazione “Anime di carta in un giardino di cristallo”. A 18 anni andai a vivere lontano dalla mia famiglia, andai a vivere da sola a Roma, perché volevo conoscere sempre di più, volevo cercare persone come me. Me ne andai perché ero stufa delle gravi incomprensioni che ogni giorno intaccavano la mia diversità e la mia sensibilità ma soprattutto perchè avevo bisogno di esprimermi e di vivere, di essere libera e di avere la possibilità di studiare e soprattutto di conoscere persone affini al mio essere e di confrontarmi per crescere ogni giorno. Lavorai molto per mantenermi agli studi e per laurearmi… e mi laureai nell’anno accademico 2003/2004 presso La Sapienza di Roma. Lavorai ancora come attrice, come animatrice e come cameriera, ma…ma delusa dalla falsità e dall’apparenza dell’ambiente televisivo e cinematografico romano mi ritirai per un po’ di tempo a Rieti… comprai un bosco e frequentai un corso per giovani imprenditrici agricole… perché la mia attrazione e il mio amore per la natura non erano svaniti … ero sempre più attratta dalla terra e dalla semplicità della vita agricola, in cui ogni giorno si raccoglie il frutto del duro lavoro e della passione per esso. Però la mia anima era spesso in conflitto in quel periodo di permanenza a Rieti… poichè amavo sì la semplice vita della campagna… ma sentivo in me un forte e continuo desiderio di esprimermi… di comunicare agli altri ciò che sentivo… di donare ad un pubblico ciò che era imprigionato violentemente dentro me, la mia storia, la mia cultura…e solo attraverso l’arte potevo realizzare ciò.Così proprio in quell’anno spinta da quel fermento interiore fondai “Anime di carta in un giardino di cristallo” .Mi finanziai da sola ogni cosa… purtroppo, non poco ostacolata.
Feci migliaia e migliaia di provini in tutt’Italia e da questo lavoro immane tirai fuori un centinaio di artisti validi … un gruppo di persone semplici, amanti della storia, delle tradizioni, della cultura e dell’arte…proprio come me… in simbiosi continua in un presente senza fine…”…oggi ANIME di CARTA è seguita da oltre 11.000 fan e ha un ufficio stampa che raggiunge quasi 2.000.000 di utenti”.
E le serate e gli artisti si susseguono ininterrottamente dalla data di fondazione del Movimento, da quel lontano 2002: la passione che Emanuela Petroni e tutti gli organizzatori e gli artisti che partecipano al progetto è sempre la stessa, anzi forse si rafforza sempre di piu’ evento dopo evento.

Ultimamente la serata di “Aspettando Halloween” e la successiva, quella della notte di Halloween sono state particolari, molto partecipate e ben riuscite. Davvero un giro di anime forse irrequiete per la voglia di fare arte e musica, poesia e teatro e condividerli: quell’ irrequietezza che contraddistingue tutti gli artisti. Gli artisti partecipanti ad entrambe le serate erano in maschera, ma la notte di Halloween anche i semplici invitati intervenuti erano mascherati: ed è stata una vera esplosione di energia. Ad “Aspettando Halloween” alla Locanda Blues in via cassia n 1284 si sono esibiti la rapper Sara Rayan, il cantautore Amedeo Morrone, Mosca, Monarchy family, Roses, Waterloo, Fabrizio e Valerio, Scibetta family. Tanti generi musicali differenti ma tutti molto grintosi, dal rap al metal. Partener della serata sono stati: Anime di Carta, Paesi uniti della Sabina, iHEART RADIO, AMAZON ALEXA, TUNE IN, RADIOLINE, SONOS, STITCHER, ROCK LOVE, GOOGLE PLAY, APPLE STORE, TV RETE ORO, SANREMO RADIO CONTEST, SPOTIFY. La serata di Halloween è stata come già precisato molto partecipata: il locale Boogie Club vicino piazzale della Radio era gremito. Molto belle le cover delle canzoni dei Cramberries che hanno fatto da colonna sonora della serata, in particolare con il pezzo cult del gruppo “Zoombies”. Le danze si sono aperte con la cena con delitto: gli artisti in maschera hanno animato la cena con una storia tutta thriller/horror dove si doveva indovinare l’assassino. Alla fine chi ha scoperto l’assassina, la bella streghetta sexy Lulu’, ha vinto una bottiglia di vino in omaggio, che è stata regalata anche agli animatori della cena con delitto. Si sono esibiti tanti gruppi musicali interessanti e la compagnia poetico teatrale di Patricia Carè “Plexigas Vox” che si dedica alla regia e alla sceneggiatura dei suoi spettacoli: la compagnia ha allietato l’evento con degli sketch a tema molto suggestivi e a volte anche divertenti, un vero portento. Un evento che ha rappresentato un mix di stile tra il gotico e il grottesco e a anche con qualche pennellata di humor e tanta energia positiva, con artisti dal talento da vendere. Il Movimento Anime di carta di Emanuela Petroni è quindi davvero da seguire in tutte le sue tappe cosi’ originali e divertenti.

Liliana Manetti.

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Antonio Canova in mostra a Roma e Milano.

Antonio Canova in mostra a Roma e Milano.

Il genio del neoclassicismo torna anche a Roma a Palazzo Braschi con le sue opere più famose.

(Articolo di Liliana Manetti).

Tre grandi e prestigiose mostre celebrano il genio e l’unicità di Antonio Canova, lo scultore e pittore di Possagno, tra le figure più importanti dell’arte neoclassica. Canova.

Eterna bellezza (Museo di Roma – Palazzo Braschi, fino al 15 marzo) racconta in 170 opere, anche di suoi contemporanei, il rapporto tra lo scultore e la Capitale in una particolarissima riscoperta dell’Urbe. In arrivo dall’Hermitage di San Pietroburgo la Danzatrice mani sui fianchi (1806-1812).

A Milano, invece, Canova/Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna (Gallerie d’Italia, fino al 15 marzo) testimonia in 150 lavori la rivalità e le differenze stilistiche tra i due maestri, l’italiano e il danese, ritenuti entrambi capostipiti della scultura moderna. Ancora a Milano, Canova. I volti ideali (Gam, fino al 15 marzo) segue nello specifico il percorso delle canoviane “teste ideali”, dedicate all’esaltazione della bellezza femminile idealizzandone il volto. Esposte 39 opere, 24 di Canova e tra queste cinque mai viste prima in Italia.

Ma puntiamo i riflettori sulla realtà che ci appartiene più da vicino, ossia quella capitolina. Incorniciati all’interno di un allestimento dall’eccezionale effetto scenografico, oltre 170 opere di Canova e artisti a lui coevi: in uno spettacolare gioco di luci e ombre, tra eleganti movenze e apparizioni di mitiche divinità, l’esposizione di Roma racconterà in 13 sezioni l’arte del genio del neoclassicismo e il contesto che lo scultore trovò giungendo nell’Urbe nel 1779. Inoltre, verrà riprodotta la magica atmosfera a lume di torcia con cui l’artista mostrava ai suoi ospiti, di notte, i propri capolavori nell’atelier di via della Colonnette.

In mostra anche importanti prestiti da musei e collezioni: come già sottolineato l’Ermitage Pietroburgo, e i Musei Vaticani, la Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, il Museo Civico di Bassano del Grappa, i Musei Capitolini, il Museo Correr di Venezia, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, le Accademie di Belle Arti di Bologna, di Carrara e di Ravenna, l’Accademia Nazionale di San Luca, il Musée des Augustins di Tolosa, i Musei di Strada Nuova-Palazzo Tursi di Genova, il Museo Civico di Asolo.

La mostra affronta anche il rapporto tra lo scultore e la letteratura del suo tempo: è presente infatti una parte dedicata alla relazione tra Canova e Vittorio Alfieri, la cui tragedia Antigone, portata in scena a Roma nel 1782, presenta più di uno spunto di riflessione in rapporto alla rivoluzione figurativa canoviana.

All’interno dell’esposizione anche 30 scatti di Mimmo Jodice che ritraggono i Marmi del Canova.

La mostra Canova. Eterna bellezza, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia, organizzata con Zètema Progetto Cultura, è ospitata fino al 15 marzo 2020 al Museo di Roma – Palazzo Braschi.

L’esposizione è realizzata in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno.

                                                                                                                                          Liliana Manetti.

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