Pezzi di merda

Enzo Boffelli

Ciao amici del Diario, il nostro appuntamento con il teatro virtuale prosegue come tutti i mercoledì. è ormai infatti prassi consolidata per me, dare attraverso questo quotidiano, libero sfogo alla mia rabbia in merito alla schifosa situazione che la nostra comunità attraversa da decenni, privata di quella struttura teatrale stabile che senza ombra di dubbio le spetterebbe di diritto.

Sono passati ormai trenta mesi da quando con il compianto Domenico Di Meglio e Michelangelo Messina presentammo l’ennesimo progetto per cercare di smuovere dall’immobilismo i nostri pseudo amministratori in merito alla vergognosa mancanza della minima struttura teatrale. In questo arco di tempo due circostanze su tutte hanno caratterizzato il percorso, le chiacchiere del sindaco di Ischia in merito al polifunzionale e l’improvvisa scomparsa di Domenico.

Domenico Di Meglio

E’ bene ricordare infatti che il primo cittadino del comune di Ischia a pochi giorni dalla partenza del progetto, a seguito di un incontro con i promotori, si impegnò ad adattare in tempi brevi la sala congressi del polifunzionale, in maniera da rendere la stessa utilizzabile anche come struttura teatrale. Questo incontro avveniva assolutamente prima di tutti gli eventi che poi si sono sviluppati attorno alla struttura di Via Morgioni, ossia la mancata concessione dei collaudi e il conseguente blocco di tutti i progetti che si erano posti in essere per cercare di restituire agli ischitani quel preziosissimo bene che tuttora giace semi inutilizzato.

Ho fatto questa premessa, perché sarebbe giusto, da parte di chi per mesi si è riempito la bocca anche pubblicamente di stare lavorando per risolvere l’atavica mancanza di un teatro, spiegare ai propri concittadini che fine hanno fatto le belle parole e le belle intenzioni di due anni orsono.

Io credo personalmente che il sindaco Ferrandino all’epoca aveva reali intenzioni in merito alla sala, ma credo che allo stesso tempo avrebbe dovuto usare un attimo di cautela in più prima di vendere come realizzabile un operazione che invece aveva lati importantissimi ancora da chiarire nella fattispecie i collaudi della struttura stessa. D’altro canto anche il consigliere d’opposizione Davide Conte si era reso protagonista nelle prime battute della battaglia sbandierando i famosi e virtuali 300.000 euro per il teatro stanziati a bilancio dalla regione Campania dietro un emendamento dell’onorevole Martusciello, ma anche su questo è calato un inspiegabile silenzio.

Ho già a più riprese sia da queste colonne che dal social facebook invitato i protagonisti di questa vicenda a spiegare ai loro concittadini ed elettori che fine abbiano fatto le belle intenzioni e belle parole di allora.

Ma come è ormai nello stile dei nostri amministratori il silenzio è stato fatto calare ad arte sulla questione approfittando anche della dipartita di Domenico Di Meglio e dello scemato interesse di Michelangelo Messina che con il suo comportamento ha dato ragione ai quanti fin dal primo momento dubitavano del suo reale coinvolgimento verso il progetto. Voglio infatti ricordare che si era impegnato in prima persona con il sottoscritto e con Domenico di dare quotidianamente battaglia utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, ma in realtà si è limitato a qualche passaggio spot fatto più per polemizzare con qualcuno che per costruire.

Inoltre bisogna aggiungere che la struttura associativa Amici del Teatro, rimessa in piedi appunto per dare forza al progetto, non è stata mai assolutamente presa in considerazione a causa di quell’individualismo atavico che attanaglia i teatranti, causa fondamentale dell’attuale situazione vergognosa. Personalmente io ho poco da rimproverarmi, ho commesso sicuramente degli errori di valutazione, ma in questi trenta mesi ho dato a questo progetto molta della mia energia e del mio tempo, ricevendo in cambio solo critiche e rimbrotti da parte di chi ha solo sfruttato il mio operato – vedi ad esempio Ischia Teatro Festival. La situazione attuale di progetto teatro è questa e nonostante la kermesse in corso a Lacco Ameno, tutto resta bloccato dietro il muro del silenzio alzato dalle istituzioni e dietro al muro dell’individualismo di cui noi ischitani abbiamo il brevetto da sempre.

Roberta Panizza intervista Enzo Boffelli - 29 Dic 2011

Enzo Boffelli – Roberta Panizza – Hotel Parco Verde Ischia

Da parte mia continuerò comunque a lavorare e a dare battaglia sia con l’associazione che presiedo “Amici del Teatro” che con chiunque altro abbia in progetto di iniziare a reclamare seriamente il diritto al teatro e alla cultura. Aspetto quindi segnali per poter capire in che direzione procedere, li aspetto in primis da chi si è riempito la bocca con il teatro, li aspetto da coloro con i quali condivido questo percorso ossia i componenti di Amici del Teatro e li aspetto dai tanti e tanti che amano il teatro e la cultura con i quali sono pronto a livello personale ad intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa.

Bisogna dare nuova vita e nuova linfa a questo progetto cercando di creare un movimento vero che possa una volta e per tutte essere preso in considerazione dalle nostre istituzioni, abituate a muoversi solo davanti ad organizzazioni numericamente interessanti.

Nel frattempo continuiamo a seguire il teatro sia al festival di Lacco che le altre rappresentazioni nelle svariate location ove noi poveri isolani siamo costretti a sviluppare e ad assistere a progetti teatrali. Vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana sempre A PALLAAAAAAAAAAA

Enzo Boffelli