Apertura Mostre d’Arte dal 3 al 10 Maggio 2013

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Apertura Mostre d’Arte dal 3 al 10 Maggio 2013

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C O N T A T T A C I emmegiischia@gmail.com

Apertura Mostre d’Arte dal 3 al 10 Maggio 2013

Nuovo amico dei Progetti culturali

Apertura Mostre d'Arte dal 3 al 10 Maggio 2013

ideati da Bruno Mancini

Bruno Mancini

Ischia, un’isola di poesia

Ischia, un’isola d’amore

Ischia, un’isola di…

Ischia, mare e poesia

Adotta una poesia

Otto milioni

Antologie Poetiche a cura di

Il talento visionario di Rodolfo Pasquinelli

Un inedito accostamento tra pittura, scultura e musica, un singolare viaggio nella vena creativa di un artista tenero e ironico, sullo sfondo di quel Rinascimento che tanto amava.
Questo propongono il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e l’Associazione Culturale Bal’danza con l’iniziativa “Musica, poesia e arte per Ferrara” che si svolge, con momenti e iniziative diverse, nella prestigiosa Sala delle Carte Geografiche del museo.
Da venerdì 3 (inaugurazione ore 17.30) a domenica 12 Maggio, il museo ospita la suggestiva mostra di una trentina di pitture e sculture di Rodolfo Pasquinelli, in arte Pasquinaccio.
Artista eclettico e visionario, Rodolfo Pasquinelli (Ancona 1948 – Treviso 2008) pone l’uomo al centro delle sue opere, si tratti della morbida bellezza femminile o della durezza dell’uomo-maschio, con le sue armature e i simboli del potere.
I suoi quadri, sempre oscillanti tra sogno e realtà, esprimono forza, colore, tenerezza e ironia, le sue sculture in legno, frutto di tecnica originale e personalissima, sono giocose, eleganti, ironiche, dinamiche e ardite.
C’è una ricerca continua di equilibrio tra forma, volume e linee nei suoi “Veloci”, “Velocissimi”, “Quasi volo”, nelle sue Donne e, da ultimo, nelle “Sirene” che invitano al sogno e al confronto con l’essenza umana.
A Pasquinaccio e al suo talento visionario è dedicato il concerto di domenica 5 Maggio, alle ore 11: il Gershwin Quintet, formato da Letizia Ragazzini, sax soprano, Mariella Donnaloia, sax contralto, Isabella Fabbri, sax tenore, Laura Rocchegiani, sax baritono, e Maria Giulia Cester, pianoforte, propone musiche di Bernstein, Gershwin e Piazzolla.
Rodolfo Pasquinelli, in arte Pasquinaccio
In terra di Marche si usa storpiare il nome o il cognome delle persone considerate fuori dal comune.
Così nasce l’appellativo di Pasquinaccio, pseudonimo di Rodolfo Pasquinelli, artista nato in Ancona nel 1948 e scomparso a Treviso nel maggio 2008.
Infanzia nomade al seguito del padre, è in terra marchigiana che ama tornare, ed è qui, tra i colli di Jesi e quel mare in lontananza, che ora riposa e forse vaga.
Maturato e cresciuto tra Venezia e Treviso, trova qui la prima ispirazione e il volo della fantasia.
La magica Venezia gli racconta la sua storia di miracoli e libertà, Venezia “… il solo posto al mondo dove i cavalli stanno in aria, i leoni hanno le ali e i piccioni vanno a piedi…”.
E’ attratto dalla cultura Umanistica e i suoi quadri realizzati su tavola con colori a olio e sapienti velature, parlano spesso di temi mitologici in cui l’uomo, sempre protagonista, è in bilico tra realtà e sogno.
Soffusi di malinconia, forza, tenerezza e sempre profondamente partecipi della fragilità umana, non rinunciano mai a quella vena di ironia, tratto del suo carattere, che regala un sorriso anche all’osservatore più distratto e superficiale.
Col passare del tempo, però, è la scultura a stimolarlo maggiormente e presto realizza opere in legno frutto di una tecnica originale e personalissima. La realizzazione di forme, dapprima giocose ed eleganti, come i cavalieri ironici l’Altissimo, il Potentissimo, il Fortissimo, poi sempre più dinamiche e ardite, alla ricerca di un equilibrio tra forma, volume e linee che si curvano, rigirano su se stesse fino a dare vita alle figure.
Nascono così i Veloci, i Giocosi, i Quasi Volo, le sue Donne e quelle Sirene da tanto sognate che sembrano portare in superficie l’essenza dell’uomo e dell’artista.
È a questo punto che la sua opera si ferma, ma non il suo progetto.
Sculture e pitture in mostra
I Veloci: Vado al massimo, Carezza, Palio, Ciclista
Sirene: Raccoglimento, Prendo l’aria, Scivolo in silenzio, L’Abisso, Godo l’attimo
Donne: Agave, Matisse
I Giocosi: Pasquinaccio, Cavaliere, Vescovo, Ballerina, Nuvolari, Casanova, Carabiniere
I quadri: Tunisia, Incontro, il Sogno, La Donna del Marinaio, La Sposa Infedele, Donna Mobria, Marte e Giunone, I Ricordi, L’Etrusco Gershwin Quintet : Letizia Ragazzini, sax soprano, Mariella Donnaloia, sax contralto, Isabella Fabbri, sax tenore, Laura Rocchegiani, sax baritono, e Maria Giulia Cester, pianoforte
Quattro saxofoniste e una pianista si incontrano in un progetto unico nel suo genere che rende omaggio al compositore George Gershwin, proponendo un programma accattivante arricchito da un tocco di eleganza, freschezza e femminilità.
Le molteplici possibilità timbriche, dinamiche ed espressive dell’ensemble permettono inoltre un’originale lettura della musica classica del Novecento, di repertori al confine con il jazz, delle calde sonorità del tango argentino e della musica europea d’ispirazione popolare.
Programma del concerto del 5 maggio 2013, ore 11
Leornard Bernstein (1918 – 1990)
Ouverture da ‘Candide’
(arr. Silvestro Sabatelli)
George Gershwin (1898 – 1937)
Summertime
(arr. Gershwin quintet)
The man I love
I got rhythm
(arr. Silvestro Sabatelli)
Astor Piazzolla (1921 – 1992)
Años de soledad
(arr. Gershwin quintet)
Libertango
(arr. Gershwin quintet)
George Gershwin
Concerto in Fa
(arr. Danilo Comitini e Silvestro Sabatelli)
Allegro, Adagio – Andante con moto, Allegro agitatoll Gershwin Quintet è un ensemble al femminile che unisce quattro saxofoniste e una pianista provenienti da Brindisi, Castelraimondo, Ancona, Imola e Ferrara. Diplomate con il massimo dei voti, si perfezionano con Maestri di fama internazionale quali L. Derosier, J.I. Fourmeau, P. Geiss, M. Gerboni, J.M. Londeix, M. Mazzoni, M. Marzi, F. Mondelci, S. Perticaroli, G. Valentini.
Classificate individualmente ai primi posti in numerose competizioni musicali, si distinguono per originalità del progetto e brillantezza dell’esecuzione nell’edizione 2009/2010 del T.I.M. Competition.
Si esibiscono in importanti teatri e nell’ambito di numerose rassegne musicali.
Nel 2011 pubblicano il loro primo lavoro discografico, “Oh, Ladies BeGood!” con musiche di Gershwin, Bernstein e Iturralde.
Protagoniste del concerto di chiusura del XVI Stage Internazionale del Saxofono di Fermo, riscuotono grande successo di pubblico e di critica.
Dalla nascita del gruppo, nel 2008, Il Gershwin Quintet ha contribuito all’ampliamento del repertorio per quartetto di saxofoni e pianoforte, presentando proprie trascrizioni e arrangiamenti inediti a loro dedicati, opera di Silvestro Sabatelli, Luciano Feliciani e Danilo Comitini.
Sono dedicatarie, inoltre, di composizioni contemporanee di giovani compositori italiani. 

Mostra e concerto sono promossi dall’Associazione Culturale Bal’danza in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

Redattore: CARLA CONTI
Data Inizio:03 maggio 2013
Data Fine: 12 maggio 2013
Luogo: Ferrara, Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale
Orario: martedì-domenica 9.30-17
Sala delle Carte Geografiche del Museo Archeologico Nazionale

Città: Ferrara
Indirizzo: Via XX Settembre n. 122
Provincia: FE
Regione: Emilia-Romagna

Oltre Caravaggio.

Pittura del Seicento in Abruzzo, tra Roma e Napoli.

In una mostra itinerante, che parte da Lanciano per approdare a L’Aquila, Oltre Caravaggio. Pittura del Seicento in Abruzzo, tra Roma e Napoli, a cura di Lucia Arbace, per la prima volta esposti i capolavori di due prestigiose collezioni d’arte: la Cappelli e la Dragonetti De Torres, un tempo esibiti  nei sontuosi palazzi aquilani, assieme ad altre testimonianze di un secolo complesso che ha stimolato eccezionali committenze artistiche anche in Abruzzo.
Si potrebbero considerare i mai visti perché, su un totale di quarantaquattro tele, soltanto alcuni  dipinti della raccolta Cappelli erano collocati  fino al sisma del 2009 nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, accanto ad opere seicentesche provenienti dal territorio. Riparati i danni del terremoto, tutte queste opere ora possono essere apprezzate meglio, dopo accurati restauri, come quelli che hanno riguardato le due tele di Giacinto Brandi, ora incardinate nella mostra.
Escono dai depositi anche alcune  novità assolute, come il San Pietro Martire,  per il quale gli specialisti stanno valutando una possibile attribuzione a Guercino,  e lo straordinario Cristo benedicente, importante inedito di  Massimo Stanzione. Spiccano inoltre la delicata ed elegantissima Adorazione dei pastori di Bernardo Cavallino, alcune opere dei principali caravaggeschi, tra cui il belga Louis Finson,  nonché dipinti di Luca Giordano e Francesco Solimena, protagonisti della scena artistica napoletana.
Grazie alla disponibilità di un generoso collezionista abruzzese, s’ammirano inoltre  alcune bellissime Nature morte  e alcuni capolavori di Giovan Battista Spinelli, di cui  gli stessi Dragonetti De Torres erano pronipoti.  Non manca infine un omaggio al grande Mattia Preti, nel 400° anniversario della nascita, che si celebra contemporaneamente a Malta e a Venaria Reale con mostre internazionali le quali esibiscono anche alcuni capolavori  in prestito dalla Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo.
La mostra è stata realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo e dal Comune di Lanciano, Assessorato alla Cultura, con il contributo della Regione Abruzzo. Inaugurazione 4 maggio 2013 ore 16.00, Polo Museale Santo Spirito di Lanciano.
Intervengono:  Mario Pupillo, Sindaco di Lanciano, Luigi De Fanis, Assessore alla cultura della Regione Abruzzo, Pino Valente,  Assessore alla Cultura del Comune di Lanciano, Lucia Arbace, Soprintendente BSAE dell’Abruzzo.
Redattore: PIETRO COCCO
Data Inizio:04 maggio 2013
Data Fine: 21 luglio 2013
Costo del biglietto: ingresso libero;
Luogo: Lanciano, Polo Museale di Santo Spirito
Orario: Lunedì-venerdì 9/13 martedì e giovedì 15/18 Sabato e domenica 16/18.  

Polo Museale di Santo Spirito
Città: Lanciano
Provincia: CH
Regione: Abruzzo

Il fascino discreto dell’oggetto.

Figura 2: natura morta

Conferenza stampa martedì 7 maggio ore 17
Inaugurazione martedì 7 maggio ore 18.00 – 21.00

Il 7 maggio 2013 alle ore 18,00 inaugurerà la mostra-percorso Il fascino discreto dell’oggetto.
Figura 2: Natura Morta che costituisce la seconda fase di quella già in corso dal 18 febbraio. Negli stessi spazi, e in dialogo con le opere del primo Novecento, si inseriscono lavori di artisti contemporanei dedicati a questo tema e selezionati da Cecilia Canziani e Ilaria Gianni.

Le curatrici spiegano così l’origine di questo evento espositivo:

“Abbiamo iniziato un percorso di ricerca sui generi, e ci siamo date dieci anni di tempo per portarlo avanti attraverso una serie di quattro mostre, che abbiamo immaginato una diversa dall’altra e ciascuna come una riflessione su un genere specifico, attraverso la relazione tra le opere, e tra le opere e il contesto che le avrebbe ospitate.

Dopo il primo episodio dedicato al paesaggio e disseminato in diverse sedi a Pistoia e nei suoi immediati dintorni – Uscita Pistoia, NextSpazioA, SpazioA, Mac.n, Villa La Magia, Fattoria di Celle – è arrivato l’invito a riflettere sulla natura morta in un contesto due volte significativo per questo progetto: un museo che ospita collezioni di arte moderna e contemporanea, istituito nel 1883, inevitabilmente legato alle vicende della storia del nostro paese, e una mostra dedicata alla natura morta con opere dalle sue raccolte, che attualmente occupa quattro sale della Gnam.

Se il genere, come pensiamo, è tuttora un termine ineludibile di confronto per mettere a fuoco lo stato dell’arte nel suo definirsi nella contemporaneità, è proprio nella natura morta che questa ricerca si fa più evidente, e è impossibile non pensare alle nature morte di Picasso e di Severini, certo, ma anche all’opposto e testardo indugiare su questo – esattamente questo – genere di Morandi e De Pisis.

La natura morta è anche il genere apparentemente più assimilato, quello con cui ci sappiamo rapportare, a prima vista, in maniera meno mediata, eppure è in grado di registrare esattamente lo spirito del tempo. In fondo si tratta di composizione: di porre un oggetto accanto a un altro, o di presenza: un oggetto offerto alla contemplazione, o ancora di simbolo: un oggetto che sta per qualcos’altro. In breve, la natura morta ha a che fare ancora molto con l’arte contemporanea e con il suo definirsi.”

Gli artisti invitati a partecipare sono: Luca Bertolo, Chiara Camoni, Isabelle Cornaro, Marcelline Delbecq, Tomaso De Luca, Luca Francesconi, Alessandro Piangiamore, Haim Steinbach, Wolfgang Tillmans, Italo Zuffi.
Mostra Il fascino discreto dell’oggetto
Figura 2: natura morta
Cura Cecilia Canziani e Ilaria Gianni
Sede Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 73
Orari di apertura martedì – domenica dalle 10.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)
Chiusura il lunedì

Data Inizio:07 maggio 2013
Data Fine: 09 giugno 2013
Costo del biglietto: 12,00 euro
Luogo: Roma, Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Orario: martedì – domenica dalle 10.30 alle 19.30 (la biglietteria chiude alle 18.45) Chiusura il lunedì

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Città: Roma
Indirizzo: Viale delle Belle Arti 131
Provincia: RM
Regione: Lazio

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