Burocrazia melmosa deiezione

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Burocrazia: melmosa deiezione

di privilegiati malfattori

Per la serie Esopo news

Se, dopo aver individuata la porta contrassegnata con un’etichetta cartacea dalla scritta “INFORMAZIONI” all’interno di una palazzina adibita a struttura di pubblico servizio e se, dopo essere stati ligi nel bussare con le nocche delle dita ed attendere in silenzio la risposta “avanti” prima di entrare (così come indicato da un altro foglietto attaccato alla porta), vi trovaste di fronte due uomini (uno in piedi con la divisa dell’Ente, e l’altro, senza divisa, seduto -come un avventore di bar- dalla parte normalmente riservata al pubblico di una scrivania priva di qualsiasi “attrezzo” di lavoro: penne, carte, pc, telefono ecc.), sarebbe logico che voi rivolgiate la vostra domanda (siete, vi ricordo, nell’ufficio contraddistinto dall’etichetta volante “INFORMAZIONI”) all’uomo presente nella sala con la divisa dell’Ente?

Così fece Ignazio, ma l’uomo in divisa, bofonchiando qualcosa d’incomprensibile, gli passò accanto e uscì palesemente disturbato.

Ignazio pensò che il tizio con la divisa fosse “disturbato” per costituzione mentale, ma questo è un altro discorso.

Subito dopo, rimasti da soli nella stanza “INFORMAZIONI”, Ignazio e l’uomo seduto come ad un bar si guardarono per un attimo e, con molta “tranquillità”, il tizio senza divisa esordì dicendo “Il sistema funziona così: è semplice”.

Bellissimo!” pensò Ignazio che era giunto a bussare a quella stanza dopo una lunga serie di vicende per nulla semplici ma neppure per nulla civilmente comprensibili.

Bellissimo! La levataccia mattutina ne è valsa la pena!” “Se il sistema FUNZIONA, ed è SEMPLICE, la pratica sarà finalmente risolta”.
Ignazio non poteva immaginare il seguito di “Il sistema funziona così: è semplice” perché Ignazio non è figlioccio di nessuna delle depravazioni concettuali partorite dal connubio amministrazioni pubbliche-burocrazia.

Anche lasciarsi cadere dal balcone di un palazzo è “semplice”, ma poi procura qualche danno!

Ignazio è un cittadino disposto a far soggiacere il suo interesse personale in favore del bene collettivo, ma è anche un cittadino NON disposto a restare in silenzio ogni qual volta gli capiti di rendersi conto dei “mostri” partoriti dal suddetto incestuoso duo (la burocrazia, figlia dell’amministrazione pubblica, si unisce ad essa per procreare gli schifosi mostri che respingono le giuste istanze dei cittadini, e che sputano fuoco su coloro che appaiano più di altri recalcitranti).

Il tizio, certamente gentile (detto senza ironia) e bene informato, proseguì dicendo: “Ogni mattina alle ore 8 vengono distribuiti 100 ticket utili per accedere allo sportello. Alle ore 9 si aprono le porte degli uffici e alle ore 12 si chiudono. Gli uffici restano aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Le conviene venire un po’ prima delle 8 se vuole entrare in possesso di un ticket utile ad accedere agli uffici prima della chiusura giornaliera.

Facendo un semplice calcolo, risulta che le ore complessive di apertura al pubblico del suddetto sportello sono 15 settimanali, cioè meno di 800 annuali; l’attesa prevista per una comunità composta da oltre 60.000 residenti, se riferita ad un SOLO accesso per persona, è pari a 600 giorni di apertura, ossia 120 settimane, cioè oltre due anni; questo senza contare chiusure extra per ferie, festività, scioperi, imprevisti ecc.!

Se poi si volesse, giustamente, mettere in conto che la costante presenza di turisti (con permanenza annua di alcuni milioni di giorni) crea un inevitabile incremento di accesso ai suddetti uffici, allora la stima dell’attesa balzerebbe a limiti incredibili.
L’articolo 32 della Costituzione italiana stabilisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”, ma la burocrazia, mostro sacro e carnefice, purulenta propaggine delle lunghe mani di pubblici amministratori, stravizio asservito alla politica, melmosa deiezione di privilegiati malfattori, ebbene la burocrazia ha deciso che nel comune di residenza di Ignazio il diritto alla salute può attendere anche più di due anni per ricevere la parziale e iniziale attenzione tramite cui venga consentita l’obbligatoria iscrizione nei suoi tabulati del medico di base di Ignazio.
Infatti, Ignazio aveva/ha solo bisogno di comunicare il nominativo del medico di base che desidera scegliere per sostituire il suo… andato in pensione.
Affermare che tutto questo non è uno schifo, equivale a bestemmiare contro l’intelligenza umana.
Ma il Signor Presidente della Regione Campana, Governatore Vincenzo De Luca ne è informato?

Bruno Mancini

Cappelli Bruno (12)

Malasanità ad Ischia? Magari!

In molti casi manca del tutto!Per la serie Esopo news

Non sono trascorsi nemmeno 10 giorni da quando abbiamo pubblicato l’Esopo news dal titolo Burocrazia: melmosa deiezione (ispirato da Ignazio e riferito all’organizzazione sanitaria vigente nel suo Comune di residenza) in cui si legge, tra l’altro, che “…la burocrazia, mostro sacro e carnefice, purulenta propaggine delle lunghe mani di pubblici amministratori, stravizio asservito alla politica, melmosa deiezione di privilegiati malfattori,” ed ecco che altri cittadini riferiscono, con molta educazione ma con altrettanta ferma determinazione, le loro doglianze in ordine alla gestione della sanità.

Questa volta si tratta non di un singolo fragile e sprovveduto individuo come Ignazio, ma di un folto gruppo di seri e stimati professionisti che certamente non fermeranno la loro azione fino a quando il “problema” non sarà risolto.

Infatti, il portavoce dell’istanza che vi stiamo per riferire è Tale Alberto Liguoro, ora scrittore giornalista avvocato milanese, ma fino a qualche anno Giudice italiano giunto al TOP della carriera.

Se Alberto Liguoro ha deciso di trasferirsi ad Ischia, per l’esattezza nel comune di Forio, onde trascorre nella maniera più piacevole possibile questo periodo della sua vita, gli si riconoscerà il merito di amare questo paese in modo particolare?
Questo paese, cioè questa isola e i suoi abitanti, Tanto, che non ha lesinato di mettere gratuitamente a disposizione le sue competenze artistiche e storiche anche attraverso pubblici incontri culturali (uno dei quali è stato l’evento realizzato lo scorso anno, nella Biblioteca Comunale ischitana Onofrio Buonocore, insieme a Ila Maltese durante il quale ha descritto la storia dei grandi personaggi di caratura mondiale che negli anni ’50 e ’60 erano assidui frequentatori del bar Maria di Forio)..

Se questo suo amore è vero, ed è indiscutibilmente vero, allora tutte le sue azioni andranno viste nell’ottica di colui che ambisce al miglioramento generale e particolare “dell’oggetto – soggetto” amato e va non solo rispettato ma aiutato da tutti coloro che nutrono i suoi stessi sentimenti. E qui non mi appello al bla bla bla di politicanti e di culseduti, ma agli onesti rappresentanti delle istanze cittadine e allo sdegno del popolo stanco d’essere considerato e trattato da SUDDITO.   .

Alberto Liguoro ha scritto:

Forio 27.4.2016

Cari amici

è un dovere morale e civile per il bene dell’Isola d’Ischia, sia con riferimento alla vivibilità dei suoi abitanti, che con riferimento all’attrattiva verso il turismo internazionale, tradizionalmente molto alta e imperdibile, per motivi del tutto ovvi,  SEGNALARE quanto segue:

Manca sull’isola un centro di dialisi idoneo a far fronte a tutte le richieste che provengono sia da persone residenti, che dovrebbero poter usufruire del trattamento emodialitico, senza alcuna limitazione, sia da persone che soggiornano ad Ischia, per periodi più o meno lunghi.

Ora, una località rinomata e competitiva quale è l’isola di Ischia, come affluenza e richiamo per il suo clima, le sue tradizioni, le terme, la cucina ecc., è inaccettabile che non sia in grado di fornire una prestazione così importante e decisiva, nemmeno ai propri abitanti; tanto più che l’alternativa non può essere che quella di recarsi sulla terraferma per quanto necessario, rimanendo legati a funzionalità dei mezzi di traghetto, condizioni metereologiche ecc.

Fino allo scorso anno l’assistenza era garantita, in modo almeno sufficiente, per il contemporaneo funzionamento di un presidio pubblico al Rizzoli e di una struttura privata presso l’hotel Continental Terme di Ischia.

Quest’anno, invece, la struttura privata non funzionerà; tutti gli utilizzatori, sono stati costretti, quindi, a rivolgersi all’ospedale, dove hanno ricevuto un rifiuto, asseritamente dovuto a carenza del personale addetto. In concreto, allo stato attuale, non possono essere trattati più di 6 pazienti, rispetto ad una popolazione di circa 65MILA abitanti che, nei periodi di punta, e, in  particolare nel periodo estivo, arriva fino a decuplicarsi.

La Direzione della struttura pubblica, peraltro, ha dichiarato di essere disponibile ad ampliare i turni per le dialisi, contemplando anche un turno serale, come correntemente accade in  altre località turistiche, ma solo se dotata di personale infermieristico sufficiente.

Val solo la pena di ricordare che tale tipo di trattamento è indispensabile ai fini della sopravvivenza, proprio, del paziente.

Le Autorità competenti non possono ignorare il problema che, oltre ad intuitivi risvolti umani ed esistenziali, ha rilievo sociale, politico e di civiltà”.

Esopo mi ha suggerito di chiudere la pagina con la stessa domanda che compare alla fine del già citato articolo

Burocrazia: melmosa deiezione

ossia “Ma il Signor Presidente della Regione Campana, Governatore Vincenzo De Luca ne è informato?”

INFO: emmegiischia@gmail.com telefono 3914830355

Bruno Mancini

P.S. Scommettiamo che nessuno dei sei Sindaci e nessuno dei circa cento Consiglieri Comunali “attivi” nell’isola d’Ischia ci contatterà per dimostrare il suo interesse a risolvere il “problema”?

Alberto Liguoro

Alberto Liguoro - Scrittore - MIlano

Alberto Liguoro – Scrittore – MIlano

Alberto Liguoro al centro con Benedetto Valentino a destra

Alberto Liguoro al centro con Benedetto Valentino a destra

Cappelli Bruno (12)

Maria Grazia Di Scala: “Verso la soluzione dei problemi al CUP all’ex San Giovan Giuseppe”

Redazione Web Il Dispari

Maggio 19, 2016

Basta con lo «stato di assoluto disagio in cui versano i cittadini dell’isola d’Ischia, determinato dalla circostanza che presso il Presidio della ex Clinica San Giovan Giuseppe siano accorpati numerosi servizi, tra cui quelli di CUP – Centro Unico Prenotazioni e di rilascio esenzioni ticket» sono queste le parole dell’avvocato Maria Grazia Di Scala, consigliere regionale, dirette al Commissario Straordinario dell’ASN Na 2 Nord che evidenziano una vera e propria piaga tra le tante prodotte dalle varie gestioni della ASL a cui apparteniamo.
File interminabili, lavoratori stressati e costretti a fare da cuscinetto tra le impostazioni di orari, gli spazi angusti di lavoro e la ressa dei cittadini preoccupati per la loro salute. Una condizione vergognosa alla quale questa ASL, quella che costringe i pazienti del Rizzoli a supportare lavori in corso continui per atteggiarsi e farsi bella in occasione della visita del “capo”.
Ma passiamo al CUP. Maria Grazia Di Scala, con la sua interrogazione riesce a strappare un’importante verità e fa luce sia sul futuro dei servizi ASL sulla nostra isola che su alcune, importanti, procedure di accesso ai servizi ASL offerti ai cittadini.
«Preg.ma Cons. Avv. Maria Grazia Di Scala, in merito alla Sua segnalazione – scrive il Commissario – concernente le criticità rilevate nell’attività del CUP/Anagrafe del Distretto 36 di Ischia, dopo attento esame e ringraziandoLa per il contributo fornito, corre l’obbligo di informarLa che le problematiche e le peculiarità della sanità insulare hanno sempre costituito obiettivi prioritari dell’azione programmatica di questa gestione distrettuale e che, in tale ottica, nel caso in questione, alcuni provvedimenti, di tipo organizzativo, sono già stati intrapresi ed altri, di tipo infrastrutturale, sono in fase di studio di fattibilità, per ottimizzare il servizio erogato all’utenza.

UN POLO UNICO PER DIALISI E ONCOLOGIA
L’allocazione del Cup /Anagrafe presso il Presidio S. G. Giuseppe è stata adottata dalla precedente gestione Commissariale p.t. della Asl Napoli 2 Nord, quale soluzione necessaria per fronteggiare l’emergenza di assicurare una sede al Centro di Salute Mentale. L’azione programmatica attualmente intrapresa da questa Direzione Distrettuale, finalizzata al miglioramento qualitativo di tutte le attività sanitarie sul territorio, consta delle seguenti ipotesi di intervento infrastrutturale: Il Presidio Sanitario S. G. Giuseppe, dedicato esclusivamente ai reparti ospedalieri di dialisi ed oncologia, come unico polo territoriale isolano; I poliambulatori e l’ufficio Cup /Anagrafe, trasferiti ed allocati al piano terra della Sede DistrettUale di Via Alfredo De Luca. Nelle more dell’attuazione di tale programma, la sottoscritta, sta analizzando la possibilità di allocare il Cup /Anagrafe, in un immobile di proprietà dei comuni isolani, quale sede temporanea concessa in uso gratuito alla ASL.

LINEA TELEFONICA DEDICATA
Sotto il profilo organizzativo – continua il commissario -, sono, invece, già stati adottati i seguenti provvedimenti. Dal 4 aprile u.s. è operativo presso il presidio sanitario S. Giovan Giuseppe, il Punto Unico di Accesso (L.R. 11/2007) che consentirà all’utenza un percorso, più agevole ed efficace, per acquisire, anche telefonicamente, tutte le informazioni circa le procedure da seguire per l’accesso ai servizi erogati, sia dal Distretto, sia dagli Ospedali territoriali (visite specialistiche, orari, prenotazioni, ticket ecc.) ed è stato nominato un Dirigente Medico Coordinatore del Cup e dei poliambulatori, presente tutti i giorni lavorativi nella struttura».

UN APPALTO PER 5 SERVIZI DI FRONT OFFICE
«Sono anche in corso la predisposizione degli atti per il capitolato di appalto della gara per i servizi della ASL di supporto al front office e back office, che prevede l’assegnazione di cinque unità di personale per il Cup/Anagrafe delle isole di Ischia e Procida. E’ stata, poi, avviata una campagna informativa a vari livelli, per raggiungere in modo capillare l’utenza, che vede impegnati l’URP Distrettuale, l’ufficio stampa aziendale, la UOC Comunicazione e Marketing, tutti i Medici di base e i Pediatri, onde consentire la conoscenza delle diverse possibilità di procedura per le prenotazioni e pagamento del ticket, senza recarsi agli sportelli del CUP Distrettuale, utilizzando i seguenti canali: Prenotazione visite specialistiche (prime visite e controlli): Telefonicamente tramite il servizio call center Cup del distretto, attraverso due nuove linee telefoniche, sia in orari “ante/post meridiem”, oltre che direttamente presso gli uffici in orario antimeridiano: Esclusivamente per le prenotazioni di prime visite. Telefonicamente al numero verde aziendale; Online, tramite il servizio prenotazione del sito della ASL; Presso le farmacie convenzionate aderenti al servizio di prenotazione dell’isola d’Ischia. Pagamento del Ticket: Tramite bonifico presso il tesoriere della ASL; Tramite bonifico per chi aderisce alla banca online; Presso i punti rossi aziendali; Online, tramite il servizio pagamento del sito ASL; Presso le farmacie convenzionate aderenti al servizio presenti sull’isola d’Ischia; Presso l’ospedale Rizzoli, tramite personale addetto alla riscossione, per le prestazioni rese in ambito ospedaliero. Pratiche di esenzioni: presso i 6 CAF convenzionati, presenti nei diversi comuni isolani, di cui alla delibera di convenzione n.368/2016; Scelta/revoca medico di base, tramite il servizio online del sito ASL.»

«Accolgo con favore – ci ha detto Maria Grazia Di Scala – la risposta del Commissario D’Amore e ringrazio anche la Dottoressa Carmela Aiardo Esposito e spero che tutti i servizi elencati in questa nota sia operativi. Mi spiace non poter comunicare le utenze telefoniche e fornire un’informazione più dettagliata ai nostri cittadini. Lo farò prestissimo. Sono soddisfatta della risposta – continua l’avvocato – ma non me ne vogliano i dirigenti dell’ASL, continuerò a tenere alta l’attenzione e gli obiettivi puntati: non possiamo permetterci nessuna distrazione.».

Bruno oggi parliamo di scempi
Museo dell’isola d’Ischia – Aprile 2016

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Bruno Mancini