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Davide Rocco Colacrai
poesia partecipante al libro “Dall’Italia alla Lettonia” tradotto da Liga Sarah Lapinska
L’uomo dentro
(in memoria di Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola
Ogni clown è la somma dei dolori
che lo hanno battezzato,
ogni dolore una miseria che viene assorbita
da giorni sopportati senza verità,
le miserie a ricordare chi è l’uomo dietro
nel congiungere le composizioni del passato
al coraggio di sopravvivere
per cambiare,
e tutto prosciugato da una solitudine
dalla chimica del piombo,
ai piedi certi di un fico padre.
Ogni clown è un sognatore d’amore
che resta assente,
e lo si riconosce su un dito a rinnegare
come una lupara,
e lo si può assaggiare solo tra le ombre di una normalità
che non esiste,
nell’essere fasciato tutto da un’omertà senza nomi
che si accumulano come briciole
in sussurri che pesano,
ogni sussurro a fondersi in quel giudizio jarruso[2]
nel soddisfare le certezze dentro
sulle quali gli uomini radicano la propria definizione
nell’essere ciascuno il jolly di se stesso.
Ogni clown è un cantastorie
che raccoglie come orecchie di San Pietro
i nostri pregiudizi, tramutandoli,
sotto l’amaro linguaggio di un arancio,
in un sorriso sporco di sangue.
Si sa che il circo fa ridere una volta sola.
Davide Rocco Colacrai