20250303 DILA APS – IL DISPARI

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Mariapia Ciaghi | Civismo: un modello socio-economico per un futuro sostenibile

In un mondo segnato da disuguaglianze crescenti e crisi ambientali senza precedenti, l’urgenza di un modello socio-economico alternativo diventa sempre più evidente.
Il Civismo, come concetto e pratica, rappresenta una proposta audace e concreta per superare le rigidità del neoliberismo, combinando i valori del collettivismo e del capitalismo in un sistema che privilegia sostenibilità, inclusione sociale e rispetto per l’ambiente.
Al cuore di questa visione si trova una cooperativa multi-attività che integra formazione, lavoro e auto-produzione Convivio di beni e servizi essenziali.
Il Convivio non è semplicemente una struttura economica, ma un laboratorio di civiltà.
Qui si intrecciano la tradizione del mutuo soccorso e l’innovazione economica, dando vita a un microcosmo in cui le persone non sono meri strumenti del profitto, ma protagoniste di una narrazione più ampia e umana.

Formazione, lavoro e auto-produzione si combinano per rispondere ai bisogni essenziali, promuovendo una dignità condivisa che il neoliberismo, con il suo culto dell’individualismo e del consumo sfrenato, ha messo in crisi.
Il Convivio non è utopia, ma un percorso concreto verso una società equa e sostenibile.
Riconosce la necessità di superare il binarismo tra pubblico e privato, facendo spazio a un terzo pilastro: quello del bene comune, che attinge all’intelligenza collettiva delle comunità.
In questo senso, il Civismo non è solo una teoria economica, ma un atto culturale e morale, capace di ridisegnare le priorità della società.

Il Civismo propone un sistema che non lascia nessuno indietro e che include attivamente le donne, i giovani e i più vulnerabili come motori del cambiamento e si presenta oggi come una forma di ribellione pratica e pacifica contro le storture del sistema.
Non si tratta di un ritorno nostalgico al passato, ma di un recupero critico di valori che il neoliberismo ha soffocato: la solidarietà, il lavoro come espressione di sé, e il rispetto per la natura come fondamento della nostra esistenza.
La cooperativa Convivio è un manifesto vivente di questa visione.
Immaginiamo una rete di Convivii sparsi per il mondo, capaci di fungere da centri pulsanti di innovazione sociale ed economica.

Qui, le persone si formano, lavorano e producono insieme, alimentando un ciclo virtuoso che combatte lo spreco, riduce le emissioni e ricostruisce il tessuto sociale.
Il cambiamento autentico nasce dal coraggio di immaginare un futuro diverso e dalla determinazione di realizzarlo, passo dopo passo.
Il Civismo e il Convivio non sono solo un’idea: sono una sfida a ripensare il nostro modo di vivere, lavorare e convivere.
Non è forse tempo di osare?
Non è forse il momento di ascoltare le voci di chi ci ricorda che la sostenibilità non è un lusso, ma una necessità?
Il Civismo ci offre una strada: spetta a noi percorrerla, con audacia, speranza e determinazione.

Appuntamento a Venezia il 10 Marzo con Gianfranco Trabuio (Esperto in statistica, economia e PNL. Dirigente e docente universitario); Pasquale Ruga (Esperto in soluzioni energetiche sostenibili); Gabriella Chiellino (Esperta in sostenibilità ambientale e consulente ambientale); Ettore Bonalberti (Sociologo esperto in gestione forestale e ambientale. Presidnete Associazione internazionale per la Cultura Ambientale e del Lavoro solidale; Dino Gerardi (Esperto in statistica ed economia, già funzionario europeo presso Eurostat e Relazioni Esterne; Introduce Mariapia Ciaghi (Editore, Giornalista, Partner Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”, Collaboratrice pagina culturale della testata giornalistica Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio).

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Benito Corradini,

poeta e scrittore, laureato in Scienze Politiche, Presidente del Centro Internazionale – Arte e Cultura LA SPONDA, Partner dell’Associazione di Promozione Sociale “Da Ischia L’Arte – DILA APS”, svolge da sempre attività giornalistica, di promozione artistica e culturale, di pubbliche relazioni.

La seguente poesia è tratta dalla sua raccolta “e la vita va” pubblicata nel 1981.

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GRIDA  NELLA NOTTE

Non dormo
in questa notte maledetta
dall’infamia d’una belva
insoddisfatta
che succhia, triste,
sangue e poi dolori
di chi serra
nel cuor,volti di amati
rabbiosamente
a lui strappati.
E sprofonda
infame!,
con chi ti regge
il gioco,
e ti fomenta
contro le dure lacrime
e le pene
e lascia mai pietà
d’intorno.
Crepate pure,
maledette belve
dal volto umano
e sparite,
veloci,
nella strada buia

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Benito Corradini

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20250224 DILA APS – IL DISPARI

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Antonella Ariosto intervista Amedeo Morrone

Amedeo Morrone è un maestro di musica, cantautore, paroliere, creatore di musica poesia, insomma un grande artista.

Amedeo è un uomo generoso e socievole e, quando suona e canta, impossibile non ammirare la sua  bravura.

Artista poliedrico e versatile, che scopriremo e conosceremo meglio dalle sue risposte alle mie  domande.

Grazie maestro Amedeo Morrone per aver acconsentito alla mia richiesta di un’intervista esclusiva per la testata giornalistica Il Dispari, diretta da Gaetano Di Meglio, con la quale collaboro grazie alla Redazione culturale affidata a Bruno Mancini Presidente dell’Associazione “Da Ischia L’Arte – DILA APS”.

Il mondo ha bisogno di musica bella e di cantautori bravi come te e certamente avremo piacere di invitarti ai prossimi eventi culturali che abbiamo in programma di organizzare a Roma, nel salotto culturale Interno 4 di Chiara Pavoni, e a Ischia nel salone Onofrio Buonocore della Biblioteca Antoniana.

20250224 DILA APS – IL DISPARI

D: Amedeo chi sei? Ci racconti brevemente di te uomo, di te musicista?

R: Sono un cantautore,artista…  artista di strada, autodidatta, i miei genitori non condividevano la passione che ho sempre avuto per la musica e hanno sempre osteggiato questa mia scelta di vita.

Cosi lavoravo e suonavo, allora, ho frequentato per quasi otto anni piazza di Spagna, importante punto d’incontro degli artisti di strada di Roma.

Alcuni di loro erano molto famosi e bravi, da loro ho imparato molto.

Ho inoltre poi frequentato vari corsi musicali: chitarra classica e canto diaframmatico, ma dovendo lavorare per mantenermi, ho dovuto lasciare.

Anche per il dissenso dei miei alla musica, non ho potuto frequentare  il conservatorio, come avrei desiderato.

Ho continuato però da cantautore e mi sono iscritto alla SIAE per tutelare e depositare i miei brani e le mie musiche.

Ho ancora oggi tanti progetti, ho musicato più di trecento poesie di poeti noti e altri meno noti ma tutti molto bravi.

Con tanti poeti  insegnanti e docenti siamo in ottimi rapporti e ci incontriamo in varie associazioni, unendo musica, poesia, pittura.

Sono molto invitato agli eventi artistici e suono in vari locali, spesso collaboro con Patrizia Palombi, sia per i suoi eventi multiartistici che teatrali.

Suono anche con la Nazionale Italiana Poeti, non solo cover, ma anche miei brani.

D: Quale musica ami cantare? Quale musica ascolti?

R: La mia ispirazione  musicale è nata ascoltando la musica dei Pink Floid.

Mi piacciono molto i Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel.

In ambito nazionale, seguo molto Zucchero, Vasco Rossi, i Placebo, ma preferisco  la musica inglese e quella americana.

Mi piacciono molto anche i ritmi spagnoleggianti.

Amo molto la Bossanova, musica che utilizzo per insegnare ad allievi, sia adulti che piccoli, questa musica ci regala una grande affinità tra insegnante e studente.

Ho partecipato a diversi concorsi nazionali  e ad uno di questi sono arrivato secondo, sia per il testo che per la musica, una bella soddisfazione  sicuramente.

D: Cosa pensi dei giovani cantautori, donne e uomini?

R: Sono convinto che gli attuali giovani cantautori non reggono il confronto con i miei idoli.

Adesso la musica è uno scorrere di parole.

Apprezzo sicuramente il Rap e il Reggae.

Di contemporanea mi piace la musica Underground, che con i suoi ritmi ossessivi ti esalta in modo intenso e ti fa scaricare tutte le tensioni interne.

D: Quale o quali sono i tuoi artisti preferiti?

R: De Gregori, Dalla, Zucchero, Lucio Battisti, Davide Bowie, Davide Gilmour, Pink Floyd, Genesis, Supertramp.

20250224 DILA APS – IL DISPARI

D: Vorresti cantare al festival di Sanremo? E cosa pensi dei cantanti che partecipano?

R: Mi piacerebbe  sicuramente  partecipare  al festival di Sanremo. Consente una grande visibilità, anche se questa potrebbe essere un’arma a doppio taglio e cioè: “dalle stelle alle stalle”. Se non sai  gestire  bene la celebrità è poi brutto essere dimenticati, importante  è rimanere se stessi e non adagiarsi mai.

Comunque Sanremo ritengo non sia un argomento semplice, ma soprattutto  legato al volere delle case discografiche.

D: Per chi ti ha fatto piacere scrivere una canzone?

R: L’amore per la musica lega tutti e i testi poetici che mi donano musicalità mi regalano emozioni, di conseguenza mi sento appagato da queste collaborazioni: tante come ho già detto prima, più di trecento.

D: Che domanda vorresti ti facessero?

R: La domanda che mi porrei è la seguente: Amedeo ameresti più una donna al tuo fianco o la musica per la vita, come compagna per sempre?

Ad oggi non ho trovato una donna con cui dividere le emozioni che solo la musica mi sa dare, quell’intimo bisogno di solitudine per comporre, creare, provare, suonare.

È la musica la vera compagna della mia vita.

Antonella Ariosto

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Patrizia Palombi e Amedeo Morroni c/o Interno 4 di Chiara Pavoni – Roma

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Amedeo Morrone c/o Interno 4 di Chiara Pavoni – Roma

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