20241115 DILA ASP IL DISPARI professionisti

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Vogliamo parlare un po’ di vino?

Il vino è una bevanda antichissima le cui prime tracce si trovano nelle storie dei Sumeri e degli Egizi oltre che essere citata più volte anche nella Bibbia.

Intorno all’anno mille a.c. alcune navi greche si spinsero fino alle più lontane terre del bacino mediterraneo, comprese le attuali Liguria e Francia, dando inizio alla sua produzione sulle nostre coste.

Fino ad allora, e già da molti secoli prima, i Liguri alpini e mediterranei producevano dalla vite selvatica soltanto un liquido acido, scarsamente fermentato, simile ai succhi di frutta selvaggia che ancora oggi si trovano nelle nostre campagne.

Invece i Greci già a quel tempo conoscevano le tecniche ed i segreti della vinificazione, tanto che le vigne della Tracia e della Macedonia erano celebri in tutto il mondo di allora.

Più tardi furono accorsate le vigne delle isole Ionie e di Chio, conosciuta come la sovrana.

I Focesi (coloni greci provenienti dall’Asia Minore), intorno all’anno 600 a.c., fondarono Marsiglia ove coltivarono la vigna producendo vino e destando enorme stupore nella popolazione indigena.

Con successive colonizzazioni, partendo dalla foce del Rodano, i Focesi si spinsero su una fascia costiera di circa 300 Km. fondando Nikais (Nizza), Monoikos (Monaco), Antipolis (Antibes) ed entrando in contatto con i Celti che si erano spostati dall’Alto Reno e dal Danubio combattuti e sconfitti da continue scorribande di orde barbariche.

A partire dal 155 a.c. i Romani, chiamati in aiuto dagli abitanti di Marsiglia, ne approfittarono per insediarsi definitivamente tanto che in un breve periodo di tempo successivo all’anno 125 a.c. fondarono Narbo Martius ( Narbonne), Portus Veneris (Vendres) dando vita alla Gallia Nerbonensis, che fu il caposaldo della produzione vinicola francese.

Inoltre, quasi subito, dettero impulso ad alcune reti strutturate di trasporti fluviali e terrestri, e, utilizzando i fiumi Mosella, Saona e Rodano con barche a fondo piatto, portarono le anfore vinarie  fino al Mare del Nord, mentre, sfruttando la Goronna, da Tolosa arrivarono a Bordeaux  e attraverso la via Domitis e la Via Aurelia svilupparono il loro commercio terrestre da e per l’Italia.

Le campagne belliche (58 a.c. – 51 a.c.) condotte da Giulio Cesare in Gallia ebbero il merito di aprire nuovi mercati e di consentire l’espansione dei vigneti in Provenza ed in Borgogna diventate, nei secoli successivi, produttrici di vini tra i più pregiati del mondo.

Ignazio Di Frigeria

 

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