20241018 DILA ASP IL DISPARI professionisti

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20241011 DILA ASP IL DISPARI professionistiDILA APSDILA APSLiga Sarah Lapinska intervista Alvi Dakho, membro del Governo della Cecenia e Ministro della politica statale e dell’informazione – quinta puntata 

 

Liga: Occorre investire nell’esplorazione spaziale?

Alvi: Penso che ne valga la pena. 

L’uomo è un essere dotato di intelligenza e possiede sia esperienza che conoscenza.

Il desiderio di riconoscere il MONDO è un fenomeno comprensibile, naturale e logicamente corretto. 

Certo che “L’esplorazione spaziale” non dovrebbe significare l’invasione umana nello spazio per distruggerlo. 

Mi piacciono molto le scene spaziali nel cinema che crea un grande impulso per la percezione mentale dell’Universo, ripensando il sistema della vita umana e della natura. 

La mia attenzione è attratta innanzitutto dalle opere con temi dell’Universo di Ajub Ibragimov e Abu Pashaev.
La nostra amicizia e cooperazione creativa continua da tanti anni. 

Tutti e tre abbiamo avviato la creazione di un’unione creativa pubblica chiamata “Sinan-oylan kherch” (Rifugio dell’anima e del pensiero). 

Dal 2020, Abu lavora su una serie di dipinti basati sui motivi del nostro manoscritto ancestrale “Jakhotan Teptar”.
Dopo la pubblicazione del mio libro omonimo, abbiamo in programma di organizzare, contemporaneamente alla sua presentazione, una mostra di una serie tematica dei dipinti di Abu.
Il nostro lavoro congiunto è strettamente correlato all’interazione e alla cooperazione con Ajub, un autore di più di 10 mila opere d’arte, molto diverse le une dalle altre. 

Tra queste opere, l’autore ne ha anche alcune dozzine dei Bustam nazionali ceceni (immagini simboliche che trasmettono attraverso ornamenti e segni la proprietà e le caratteristiche culturali, etiche e spirituali delle persone, cioè, il loro codice etno-culturale). 

Insieme ad Ajub intendiamo compilare un catalogo dei Bustam con le relative descrizioni e poi pubblicarlo. 

A proposito, tra i Bustam di Ajub ce ne è anche una, fatta da lui nel 2021 appositamente per me e si intitola “Al’ Dakho”.

 

Liga: Quali personaggi storici, filantropi, editori o musicisti le interessano di più e a quali atrocità dedica le sue opere scritte? Chi sono i Suoi eroi preferiti?

Alvi:  Senza personalizzare le singole persone, dirò che sono vicino a coloro che fanno il bene, vivono secondo i principi della decenza umana e li riflettono nelle loro attività.
Attualmente sto scrivendo di Timurleng, detto Timur lo Zoppo.
Inoltre, sto raccogliendo materiali storici e documentazioni su Sheikh Mansur, lo stesso Ushurma, nonché su Abrek Zelemkhan, per dedicare in futuro le mie ricerche a queste persone.
Ho già pubblicato le documentazioni delle imprese dei miei antenati: il capo della tribù Ashkhoi, eroe Horsa, sotto la cui guida fu respinto l’attacco dell’esercito di Amir Timur sul territorio della fortezza di Tieman-GIap (ТIеман-Гlап) nel 1395, sull’eroe popolare Ziza, che era il comandante di un’unità cecena e difese parte della gola di Argun durante l’invasione dell’esercito di Amir Timur, su Temang che nella prima metà del XVI secolo combatté contro gli invasori stranieri e guidò la lotta cecena nella parte Sud-Occidentale del suo paese, cioè, Gamburi e Zhanburi.

 

Liga: Quali città e quali province d’Italia le piacerebbe visitare?

Alvi: Innanzitutto, Roma. 

Mi piacerebbe visitare la Sicilia e le sue città – Palermo, Catania, Siracusa, e certamente l’isola d’Ischia della quale mi è stato detto un gran bene.

 

Liga: Il Suo italiano preferito è?

Alvi: Adriano Celentano. 

 

DILA

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Bruno Mancini