20240119 DILA ASP IL DISPARI professionisti

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Professionisti DILA APS 20240119 – Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

Qualche domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone – parte seconda

Liga Sarah Lapinska: Quale argomento vuoi trattare in questa seconda parte della tua intervista?
Viesturs Āboliņš: Il corso degli eventi mostra che i nemici esterni e la guerra continua sono necessari per la Russia come unica idea efficace proprio per unificare la nazione attorno al regime impopolare dei nuovi ricchi post-sovietici.
In una tale situazione, la guerra minaccia non solo l’Ucraina, ma anche tutti i paesi confinanti,  enormemente più piccoli della Russia e, inoltre, addirittura i paesi più grandi del mondo. 
La conoscenza può proteggere le persone dalle azioni sbagliate.
Possiamo credere che i nostri antenati fossero giganti o farfalle, ignorando le ricerche degli archeologi e ascoltando i preti sull’argomento, ma la verità non cambia in seguito alle nostre baggianate.

strong>Liga Sarah Lapinska: Esiste un prerequisito per la prosperità di una nazione?
Viesturs Āboliņš: Rispettare gli altri esseri umani. 
Cercare di capire e cercare di essere capito. 
Ecco a cosa serve la nostra lingua: non velare e non nascondere. 
Il linguaggio è uno strumento sia chiaro che veritiero, ma non una copertura per le bugie.

Liga Sarah Lapinska: Quali campi ti sono più vicini al sociologo come sei?
Viesturs Āboliņš: Lp’applicazione dei metodi sociali nel marketing, che possono essere utilizzati anche in scienze politiche, focus groups, interviste approfondite e le analisi del testo.

Liga Sarah Lapinska: E quali argomenti della storia ti sono più vicini?
Viesturs Āboliņš: La storia non è tanto vicina per me, però ora c’è il tempo della guerra, quindi è necessario capire per quali motivi si sono verificate due guerre mondiali, quali sono le emozioni e le aspettative da esse provocate e cosa ha portato gli esseri umani alle guerre mondiali. 
Cerco di scovare le tracce di eventi nei testi, nelle fotografie, nei fatti, nelle memorie, anche nei ricordi lasciati dai nostri morti. 
In passato cercavo risposte essenziali, perché le persone vanno in guerra e iniziano nuove guerre. 
Cosa provano e cosa vogliono.

Liga Sarah Lapinska: Cosa desideravi diventare da bambino?
Viesturs Āboliņš: Volevo diventare un aviatore di guerra.
Grazie a Dio  questo mio sogno non si è avverato.
nbsp;
Liga Sarah Lapinska: Quale arte italiana ti appassiona di più e quali opere d’arte ti emozionano particolarmente?
Viesturs Āboliņš: Sono affascinato dalla scultura, dalla pittura e dalle opere italiane: grandiose e gloriose. 
Ti tolgono il fiato mentre le godi.
Mi piace molto Auguste Rodin.

All’Hermitage, a San Pietroburgo, sono rimasto particolarmente colpito da una sua scultura di piccole dimensioni: “Le mani dell’attrice”, e dalla rappresentazione di una giovane coppia che si bacia “Primavera”.

Quando ho visitato il museo Auguste Rodin a Parigi, ero già saturo. 

Troppe impressioni nel stesso tempo. 

Durante i miei studi sono rimasto affascinato da Antoine de Saint-Exupery, in particolare dal suo libro  “Il volo notturno”.

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

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Professionisti DILA APS 20240112 - Il Dispari: Liga Sarah Lapinska

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Professionisti DILA APS 20240112

Una domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone

 Liga Sarah Lapinska: Sappiamo che scrivi pubblicazioni sulla situazione economica, opportunità di solidarietà, storia e verità nascoste. Qual è il loro argomento principale?

Viesturs Āboliņš: La mia idea sullo sviluppo scientifico della società è spinto dalle considerazioni di sicurezza delle persone a me vicine. 

Sono nato e vivo in Lettonia, un piccolo paese europeo devastato dai fronti di due guerre mondiali nel XX secolo. 

Siamo entrati nella Prima Guerra mondiale come parte dell’Impero Russo, ma ne siamo usciti come un piccolo paese europeo. 

Nel 1939, mentre si preparava per la imminente guerra mondiale contro la Germania, la Russia Sovietica ha annesso il nostro paese, quindi siamo usciti dalle conseguenze della guerra solo dopo 52 anni, quando il regime sovietico è crollato nel 1991. 

I ricordi della mia famiglia, le mie esperienze di vita e i materiali storici degli archivi sovietici sono in evidente contrasto con la rappresentazione del mondo insegnata nelle scuole sovietiche. 

L’attuale attacco all’Ucraina e la minaccia della Russia al mondo con una catastrofe atomica non mi sorprendono, perché quelle minacce sono radicate nella percezione del mondo che è stata insegnata alla mia generazione nella scuola sovietica. 

La vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul regime di Adolph Hitler è stata presentata nelle scuole sovietiche come una prova del successo organizzativo, economico e spirituale sovietico. 

Quando la specifica idea economica comunista dimostrò in pratica senza dubbio la sua incapacità di produrre semplici prodotti quotidiani, l’Unione Sovietica crollò. 

Il passaggio al modello economico mondiale è avvenuto rapidamente, ma la visione del mondo circostante insegnata per generazioni nelle scuole sovietiche ha svolto un ruolo malvagio. 

Nelle scuole della Russia sovietica nel XX secolo hanno insegnato che tutti i ricchi sono criminali che si arricchiscono solo attraverso il crimine. 

Questa visione è stata profondamente e a lungo coltivata nella società sovietica. 

Nella Russia post-sovietica, poche persone hanno approfittato di opportunità inaspettate e spesso di qualsiasi mezzo per diventare rapidamente milionari e miliardari. 

Queste persone non vogliono più tornare al loro stato precedente, ma desiderano mantenere il potere per generazioni al fine di preservare le proprietà acquisite. 

Per deviare in sicurezza il malcontento pubblico dalle loro azioni impopolari e illegali, create dalle circostanze, su un altro argomento, gli ideologi del regime di Vladimir Putin hanno annesso in modo dimostrativo la Crimea, sono entrati in guerra in Siria e alla fine hanno attaccato apertamente l’Ucraina. 

Gli ideologi del regime di Vladimir Putin negano pubblicamente che l’Ucraina sia una Nazione, definiscono l’Ucraina come uno Stato fascista, accusano l’Occidente di sostenere il fascismo e di preparare l’attacco contro la Russia. 

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

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Direttore Gaetano Di Meglio

Pagina a cura di Bruno Mancini

Capo Redattrice Angela Maria Tiberi

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