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20240823 DILA ASP IL DISPARI professionisti
Liga Sarah: Cosa consiglieresti di vedere, dapprima, nella tua città di Jūrmala ai turisti provenienti dall’Italia e da tutto il mondo?
Jevgenija: Io consiglierei di visitare il Forest Park a Dzintari, l’Open Air Museum di Jūrmala, la prestigiosa sala da concerto a Dzintari, il coinvolgente parco acquatico, Līvu Akvaparks a Lielupe, la Ragaduna a Lielupe, il Parco Nazionale di Ķemeri, terzo tra i più grandi in Lettonia, con le sorgenti sulfuree curative, le paludi pittoresche e una grande varietà di specie di uccelli, situato nelle regioni di Vidzeme e di Zemgalia.
Liga Sarah: Quali sono le tue più vivaci impressioni dell’Italia e in quali posti ti piacerebbe ritornare?
Jevgenija: Adoro la Jūrmala, dove vivo e che mi piace dipingere, ancora e ancora, anche nel mio ciclo pittorico non finito, “La mia Jūrmala”, sia con i tipici boschi dei pini di Jūrmala, la sua sabbia morbida e gialla, la zona del mare, i gabbiani, checon gli edifici bianchi in inverno e verdi tra gli alberi fitti in estate.
Dopo ogni viaggio mi sento entusiasta di tornare alla mia cara Jūrmala.
Liga Sarah: Conosci la sensazione del deja vu?
Jevgenija: In Italia, mi piacerebbe molto tornare in Toscana, ad esempio, il luogo che, oltrepassando con la macchina, ho fissato nel mio dipinto “Le memorie italiane”, una valle tranquilla e fertile, dove, sì, vorrei sicuramente tornare e dove sono stata sopraffatta dalla confortante sensazione che questo posto mi sia ben noto e che so cosa c’è proprio qui, oltre l’orizzonte.
In modo semplificato, si potrebbe definire una sensazione di deja vu.
Liga Sarah: Credi nel destino?
Jevgenija: Se io credo nel destino?
Credo che tutto ciò che ci accade e ci accadrà nella vita dipende da noi stessi, dai nostri cari, da noi tutti e dalla nostra volontà.
Non esistano le coincidenze.
Liga Sarah: Preraffaelliti, animalisti cinesi, tedeschi, fiamminghi e olandesi, artisti del tardo Rinascimento italiano e spagnolo, teatro delle ombre cinese, Isaak Levitan, Janis Rozentāls, Mikolajos Konstantinas Čhurlionis, illustrazioni di Gustave Doré, Benvenuto Cellini, a te piacciono questi o altri artisti, oppure sei stata ispirata dalla loro creatività e dalle loro storie di vita?
Penso che questi artisti assomiglino alla tua arte nello stile, nella trama o nel genere.
Jevgenija: Tra gli artisti citati, Janis Rozentāls e Mikolajos Konstantinas Čhurlionis, così come gli antichi maestri olandesi e rinascimentali, sono i più vicini a me.
In quanto artista di animali, cerco di trovare nuove soluzioni.
Preferisco non copiare, ma attingere alla natura o ispirarmi alle fotografie.
Liga Sarah: A cosa associ l’Isola d Ischia?
Jevgenija: Associo l’Italia alla grande cucina mediterranea, al mare di colore turchese e all’opera classica con le voci maestose e forti, ma l’isola d’Ischia, ovviamente, la associo al concorso prestigioso”Otto Milioni” e al suo iniziatore bravissimo letterato Bruno Mancini.
Liga Sarah Lapinska intervista Jevgenija Sundejeva, una dalle vincitrici del Premio “Otto Milioni – 2023”
Seconda parte
Liga:- La tua famiglia? Anche i tuoi parenti sono artisti? Hai partecipato a molte mostre d’arte?
Jevgenija:- La mia famiglia è il mio rifugio, la mia salvezza in situazioni difficili e il mio orgoglio.
Il nome di mio marito è Oleg, abbiamo festeggiato il 51° anniversario di matrimonio questo luglio; abbiamo due figli, sua figlia Ksenia, che non solo dipinge magnificamente, ma è la solista del gruppo “Tribes of the City” nel quale di solito canta in inglese; il talentuoso Sergey Jaramishian suona la chitarra in questo gruppo e realizza video musicali per il gruppo.
la specialità di Ksenia è la comunicazione visiva.
Mio figlio Valery, invece, di professione avvocato, anche lui splendido pianista. Mi fece una indimenticabile sorpresa quando mi regalò un set di accessori per dipingere: dai colori ai tutti gli altri strumenti necessari.
Così ho ricominciato a dipingere.
Ho subito chiamato la mia amica Nadezhda Kolesnikova, che ho conosciuto nelle lezioni tenute da Lūcija Janovna.
Nadezhda ha condiviso con me i suoi segreti sulle tecniche, in particolare sull’arte dell’acquerello.
Mi spinge a continue sperimentazioni e innovazioni.
Ho anche studiato dall’acquarellista Valery Makovsky e ho anche visitato lo studio “Fleur” di Galina Paragiene e le lezioni creative del grande maestro acrilico e meraviglioso insegnante Laimutis Šiurna, che mi ha ispirato a seguire il mio percorso nell’arte.
A novembre 2015, grazie al sostegno di miei parenti e amici, sono riuscita a tenere una mostra personale nella biblioteca intitolata a N. Zadornov, a Riga.
Il centro di integrazione ANKOL (l’Associazione delle società delle culture nazionali), diretta da Vladimir Vasilyevich Davidov e dal grande pianista e compositore armeno, residente in Lettonia, Raffi Ispirovich Kharadzanyan, ha apprezzato i miei dipinti e quando mi stavo preparando per andare in Germania, mi ha invitato a tenere un’altra mostra personale sul loro territorio nella casa ANKOL.
La proprietaria della galleria, la signora Irina, è stata disponibilissima, grazie mille anche a lei!
Mio marito Oleg ed io abbiamo viaggiato molto.
Per un po’ abbiamo vissuto in Germania, a Berlino, dove lui ha lavorato come caposquadra. Ha le mani d’oro e, a mio parere, sa assolutamente tutto.
La Germania è meravigliosa, ma noi eravamo un po’ annoiati e siamo stati contenti di tornare alla nostra Jūrmala dai nostri parenti e amici.
Mio marito ed io abbiamo portato molte foto di viaggio dalla Germania e da tutto il mondo, Grecia, Italia, Creta, Spagna ed altri paesi.
Tutto sommato, i due anni trascorsi a Berlino sono stati molto produttivi per me.
Ho portato da lì anche molti dipinti finiti e già pronti.
Liga:- Chi ha scelto il tuo bellissimo nome Jevgenija?
Jevgenija:- I miei genitori mi hanno chiamato così in onore della madre di mio padre.
All’inizio non mi piaceva il nome, e sai perché?
Perché il nome femminile Jevgenia non è abbastanza diverso dal nome maschile Jevgeny.
Preferisco che i nomi femminili e maschili siano ben diversi.
Ma poi ho apprezzato il fatto che le forme spagnola, italiana, francese e inglese del nome Jevgenija suonano affascinanti: Eugenia in italiano e spagnolo, Eugenie in francese insomma, è un nome greco con il significativo “Nata in nobiltà, Perbene”.
A poco a poco mi sono abituata e alla fine mi è piaciuto.
Ma tu chiamami Zhenya, non Jevgenija, come mi chiamano i miei amici.
Il lavoro creativo
Questa è la prima parte dell’intervista a Jevgenija che ho presentato lo scorso lunedì su questa pagina.
Liga Sarah: -Quali sono i tuoi più importanti ricordi?
Jevgenija: -Il mio luogo di nascita è Riga.
Da bambina ero costantemente malata.
Mia madre era direttrice di una scuola serale e nel suo tempo libero prendeva lezioni private di pittura, mentre mio padre si dedicava alla musica.
Aveva tre diplomi di studi superiori e padroneggiava tre lingue straniere.
Da bambina e da adolescente amavo ascoltare mio padre suonare il piano, jazz strumentale e Frank Sinatra.
Ero orgogliosissima di lui.
Sfortunatamente, ci ha lasciati quando avevo solo 17 anni.
Poi, da piccola, sono stata felice nella Casa dei Pionieri di Lūcija Janovna Klein a Riga (nell’Unione Sovietica e in diverse nazioni slave è consuetudine rivolgersi alle persone rispettabili, come gli educatori, con il loro nome e patronimico: ad esempio, il padre della signora Lūcija sì chiamava Jānis, così lei venne chiamata Janovna, quindi, “la figlia di Jānis”).
Noi, i suoi allievi, praticavamo l’arte del ritratto.
Abbiamo disegnato molto e lavorato all’aperto, come si dice “pittori en plein air”.
Da allora, presto molta attenzione al gioco di luci e alle ombre mentre dipingo.
Sono entrata all’Università della Lettonia, alla facoltà di filologia, lingua e letteratura inglese, e ho subito iniziato a lavorare, perché dopo la morte di mio padre, io e mia madre vivevamo in povertà.
Dopo la laurea, ho avuto l’opportunità di trovare lavoro presso la nota “Jaguar” come manager nella filiale in Lettonia.
È stato un lavoro entusiasmante e mi ha insegnato ad essere persuasiva.
Durante questo periodo ho avuto modo di vedere il mondo, soprattutto l’Europa, perché le presentazioni delle auto si svolgevano in luoghi pittoreschi dove non mancavano i turisti: Saint-Tropez, Nizza, Cannes e simili luoghi.
Ho dedicato 10 anni della mia vita al settore della vendita di automobili e sono grata al mio destino per questa esperienza.
Durante questo periodo, ho migliorato la mia capacità di trovare un approccio individuale con tutti.
Ma poi, sia in Lettonia che nel resto del mondo, si è verificata una crisi nel settore della vendita di automobili.
Gli acquirenti sceglievano costantemente i modelli più economici e modesti, quindi ho dovuto cercarmi un altro lavoro.
Mentre controllavo gli annunci sui giornali, ho letto l’informazione che il rifugio per animali di Riga “Dzīvnieku draugi” (gli amici degli animali) stava cercando un collaboratore.
Ho fatto domanda perché ho sempre amato gli animali e li ho salvati da ogni tipo di pericolo e abbiamo sempre avuto gatti o cani in casa.
Mi piace disegnare i ritratti degli animali, che piacciono molto ai miei clienti, soprattutto le composizioni più dettagliati con i cani.
In questo lavoro ho imparato di nuovo la pazienza e la perseveranza.
La gente mi ha chiamata spesso chiedendo di trovare un’opportunità per accogliere poveri gatti randagi.
Non è mai troppo tardi per non “cancellare” né noi stessi, né altri.
Sono felice osservando come gli animali, gravemente mutilati, vengono riportati in vita, e rattristata, osservando che solo raramente gli animali malati o mutilati trovano persone per adottarli.
Nel rifugio avevamo un gatto di nome Barsik a cui mancavano la coda e una zampina.
Per interi 7 anni non c’è stato nessuno che volesse accoglierlo, ma all’improvviso una coppia giovane e simpatica è venuta da me a prendere proprio Barsik, quindi il gatto ha vissuto nella loro famiglia accoglientissima per altri 10 anni.
Quando siamo sulla strada giusta e adempiamo alla nostra chiamata, allora siamo fortunati.
Liga Sarah Lapinska: vi aspetto la prossima settimana.
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20240822 DILA ASP IL DISPARI professionisti
Tra i miei compagni di viaggio è doveroso citare il carissimo amico DJ CARLO THE KING proprietario e conduttore di alcune radio nel Lazio, emittenti seguitissime che negli anni hanno visto trasmettere tante canzoni dei vip ma anche moltissime di esordienti.
Questi che vedete in foto sono solo una minima parte di quelli che sono intervenuti nelle varie trasmissioni mandate in onda per moltissimi anni, tra questi RITA CUCCARO nella duplice veste di conduttrice e cantante.
Mario Abbate Junior in rappresentanza del padre che nel 1973 incise due miei brani.
Rita Cuccaro – Merysse – Gigi Arena – Carmine del Duca – GIbert Paraschiva – Flavia Stoica – Maria Rosaria Vardi – Maria Aurea.
Alcuni dei quali già da me presentati in antecedenti articoli, degli altri scriverò in seguito,
Gli interpreti dei miei brani sono diversi centinaia e proverò a presentarli tutti anche se alcuni si sono poi ritirati e non sono più in attività.
Ritornando al grande DJ CARLO THE KING, con la moglie ha creato negli anni RADIO STELLE RUBATE – I MESSAGERI – RADIO BASSOTTI , tutte condotte con grande professionalità, competenza, signorilità, spirito collaborativo.
Qualità tutte difficilmente riscontrabili nel settore, tant’è che alcune emittenti per passare i brani chiedono un contributo in denaro impossibile a versare per tantissimi motivi che a spiegarli mi dilungherei oltre il consentito.
Le nostre canzoni trasmesse da radio collaboratrici sicuramente sono un ottimo veicolo pubblicitario, ma nella maggior parte dei casi non producono alcun guadagno come diritto d’autore poiché la cifra che l’emittente versa non consente una suddivisione di diritti a causa del numero esorbitante delle canzoni trasmesse nell’arco dell’anno che comprende centinaia di i titoli al giorno.
Oggi come oggi, che ormai non si producono più CD dunque non c’è una resa economica dalla vendita per noi autori, diciamo comunque un enorme GRAZIE a tutti coloro che promuovono i nostri lavori.
Tra i compagni di viaggio Carlo DJ rappresenta uno degli amici più cari e stimabili!
LUCIANO SOMMA
Da un’idea della Professoressa ADA SIBILIO MUROLO, classe 1925, nel 1990 uscì questo volume antologico di 6 autori, selezionati e con poesie scelte dalla prefatrice.
‘E GGRANATE oltre ad essere una testimonianza poetica di alta caratura fu messo in vendita a 20.000 lire ed una parte del ricavato venne utilizzato in alcune forme di beneficenza.
In ottima forma tipografica, per le edizioni TIERRE di Napoli di CIRO RIEMMA, successivamente trasferitosi in provincia di Grosseto, con introduzione del FELICIANO DE CENZO, anche pitture di chiara fama, i poeti visti dalla Professoressa Murolo furono: il colonnello medico Dott. Spalato Bellere’ anche onorevole Regionale, classe 1939, che presentò, come gli altri, 10 titoli in quest’antologia che ha il nome del frutto dell’autunno, il melograno, frutto sanguigno come sanguigni i versi dei poeti inseriti; MARIO CASILLO (notevole la vena poetica di questo autore del quale però, purtroppo, non sono riuscito a trovare cenni biografici da rendere noti); ROBERTO DI ROBERTO, classe 1946, del quale in precedenza ho sottolineato alcuni lavori scritti con me De Caro e Tina Piccolo, presente in molte manifestazioni artistiche di rilievo, figlio del poeta GENNARO DI ROBERTO dinamico operatore culturale ed organizzatore di tanti concorsi; RAFFAELE PISANI uno dei più interessanti poeti della nuova generazione del 900, classe 1941 autore di un numero veramente considerevole di raccolte poetiche, nato ad Afragola, residente in Napoli e successivamente dopo gli anni 80 trasferitosi con la sua adorata FRANCESCA MUSUMECI a Catania dove tutt’ora risiede, una poesia, la sua, nuova e originalissima, sia per stesura che per contenuti, indubbiamente un giovane poeta del novecento che sicuramente resterà nella storia della letteratura non solo Napoletana; CIRO RIEMMA, nella doppia veste di Poeta ed editore, con la sua poetica semplice ma non per questo meno interessante e profonda di un figlio di Napoli degno di essere presente; ed infine il sottoscritto del quale, cari lettori, ormai conoscete, e conoscerete ancora, un po’ tutto!
Altri compagni di viaggio, altri versi che resteranno sicuramente a futura memoria per coloro che seguiranno il cammino quando il nostro sarà interrotto!
LUCIANO SOMMA
Nel salotto TOLINO di via Amato di Montecassino, nato nella metà degli anni 70, meglio denominato come GLI AMICI DELLA DOMENICA s’incontravano tutte le Domeniche mattine giornalisti, scrittori, pittori, cantanti, numerosi poeti con all’attivo pubblicazioni e comunque personaggi di chiara fama.
Io fui presentato da RINO VITTOZZI, ottimo poeta e bravissimo dicitore, e fui entusiasticamente accolto.
Del resto nel 1976 avevo vinto il Primo premio di poesia EDUARDO NICOLARDI con la poesia DIMANE titolo che utilizzai per la raccolta di poesie uscita in due edizioni, la prima nel 1977 in 1200 copie numerate e la seconda nel 1978 con la stessa tiratura, con le edizioni degli Artisti di Ciro Riemma anche lui poeta.
Tra i critici mi piace ricordare il Prof. Pasquale Pironti, il Dott. Mario Balzano e la Professoressa Ada Sibilio Murolo sempre presenti e sempre disponibili a scrivere sulle varie tematiche proposte nelle pubblicazioni.
Tornando a RINO VITTOZZI, col quale feci molte trasmissioni radiofoniche e diversi viaggi culturali, lesse alcune mie poesie nei convegni, una in particolare dal titolo PAURA fu ripetuta più volte a Massalubrense con richieste continue di bis.
Menzionare tutti i poeti che frequentavano GLI AMICI DELLA DOMENICA è assolutamente impossibile in un solo articolo, dunque ne citerò qualcuno riservandomi negli articoli successivi di parlare un po’ di tutti, almeno quelli più assidui.
Tra questi un bel ricordo di VINCENZO GIANDOMENICO col quale facemmo poi ad Ischia, dove anche lui aveva casa tutto l’anno, alcune trasmissioni nella rubrica DIAMOCI DEL TU NEL CUORE DELLA NOTTE di Beppe Banfi di RADIO ISCHIA.
Insieme a ROSETTA FIDORA RUIZ con la quale facemmo dei programmi radiofonici anche su varie radio napoletane, ed alcuni viaggi come a Caserta e a Procida col marito Ing. Vittorio Fidora.
Altri poeti: l’Avv. ALFREDO DE LUCIA- il Dott. GENNARO NOVI – GIISUEPPE CANGIANO -VINCENZO FASCIGLIONE – TINA FAELLA – IOLANDA NARCISO – MARIA PANTANO -ANTONIO DEL DEO – RAFFAELE DE NOVELLIS.
Un cenno a parte merita LELLO LUPOLI che tra l’altro conduceva una seguitissima rubrica a RADIO ANTENNA CAPRI dove spesso fui ospite.
Un poeta prevalentemente umoristico e simpaticissimo barzellettiere.
Tanti argomenti trattati che SALVATORE TOLINO seguiva con grande attenzione mentre la moglie Regina offriva in decine di tazze un ottimo ed incomparabile caffè.
Peccato che quelle riunioni Domenicali dovettero avere fine per la dipartita di Tolino e successivamente di donna Regina.
Uno dei figli tentò di farlo rivivere ma col tempo dovette demordere, anche perché ad uno ad uno volarono nel regno dei cieli anche tutti i frequentatori più grandi di me di moltissimi anni!
Alla prossima!
LUCIANO SOMMA
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Napoli ultimo in classifica
E così il giorno 20 agosto 2024 il Napoli del MITO
è ULTIMA in classifica con
forza Aurè dimettiti!
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Sosteniamo con molti commenti le letture delle poesie del Premio OTTO MILIONI 2024 proposte da Chiara Pavoni?