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Codice 03po24 – poesia “TRA CIELO E MARE” di Antonella Ariosto – Video lettura di Chiara Pavoni – Biblioteca Antoniana Ischia – Sigla Nicola Pantalone & Bruno Mancini
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Codice 03po24 – poesia “TRA CIELO E MARE” di Antonella Ariosto – Video lettura di Chiara Pavoni – Biblioteca Antoniana Ischia – Sigla Nicola Pantalone & Bruno Mancini
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Codice 02po24 – poesia “MARE” di Antonella Ariosto – Video lettura di Chiara Pavoni – Biblioteca Antoniana Ischia – Sigla Nicola Pantalone & Bruno Mancini
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Codice 01po24 – poesia “Colori” di Antonella Ariosto – Video lettura di Chiara Pavoni – Biblioteca Antoniana Ischia – Sigla Nicola Pantalone & Bruno Mancini
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20240621 DILA ASP IL DISPARI professionisti
INGREDIENTI:
500 gr di gamberoni sgusciati
30 gr di sottaceti
2 cucchiai di ketchup
1 cucchiaio di salsa worcester
sale
pepe
PER GUARNIRE:
qualche foglia di lattuga
24 uova di quaglia cotte
12 olive nere denocciolate
PREPARAZIONE:
Mescolate in una terrina i gamberoni sbollentati e uniti con i sottaceti tagliati a pezzetti.
Condite il tutto con un’emulsione di ketchup, succo di limone, salsa worcester, sale e pepe.
Disponete l’antipasto in un piatto da portata e guarniteli con della lattuga tagliata a listarelle. Decorate con le uova di quaglia cotte e le olive.
Mette in un bicchiere il mezzo lime (o un po’ di più, dipende da quanto è forte) spezzettato, poi unite lo zucchero e pestate accuratamente il tutto con un pestello di legno.
Riempite il bicchiere di ghiaccio tritato e poi aggiungete a filo la cachaca.
Mescolate e servite.
Riunite nel frullatore abbondante ghiaccio tritato, il succo del lime, una parte di cachaca (è un’acquavite brasiliana ottenuta dalla canna da zucchero, se non la trovate, sostituitela con altrettanta vodka) e una parte di latte condensato.
Frullate con cura e servite
Natalia Costa & Lucio Filisdeo
1 – Brasile in cucina
Salatini per cocktail – Salgadinhos para coquette
Riunite in una terrina metà del formaggio, la farina, il lievito e l’uovo, iniziate a lavorare il tutto con una forchetta, quindi incorporate il latte e impastate con le mani, lavorando fino a ottenere un composto morbido.
Stendetelo sulla spianatoia infarinata, tagliatelo a strisce e o a dischi e friggeteli nello strutto a temperatura elevata.
Disponeteli su un piatto e spolverateli con il grana grattugiato restante.
Legenda valida per tutte le ricette
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20240620 DILA ASP IL DISPARI professionisti
Ho conosciuto RITA CUCCARO anni or sono attraverso una radio del nord, quando seppi che viveva a Roccamonfina mi chiesi come mai, io che avevo avuto per ben 15 anni e passa una villetta nell’ameno comune Casertano, non l’avevo mai incontrata.
La sorpresa fu duplice quando scoprii che aveva una voce intonata ed era un’appassionata delle canzoni melodiche.
Cominciò così una fitta corrispondenza su internet ed uno scambio di telefonate che fecero nascere una brillante collaborazione.
Rita interpretò alcune mie canzoni che inserì in un album autoprodotto.
Molte sono ancora ascoltabili su you tube, tra queste OLTRE IL CIELO OLTRE IL MARE , COVER adottata da moltissimi interpreti.
Ci conoscemmo anche da vicino, mi venne a trovare qui a Napoli ed io fui suo ospite a pranzo, con mia moglie, nella sua bella villa di Roccamonfina in località San Domenico, dove per la prima volta in vita mia gustai la carne di cinghiale mai mangiata prima.
Noi portammo un po’ di sfogliatelle, un dolce prevalentemente partenopeo.
Altre volte d’estate ci venne a trovare, col marito Salvatore, purtroppo morto qualche anno fa ancora in giovane età, a Minturno dove noi trascorrevamo le ferie in Agosto presso l’Albergo TEATRO ROMANO.
Mio tramite fece amicizia con Gilbert Paraschiva, si recarono ai Giardini di Naxos, e con Peter Ciani, con entrambi collaborò incidendo loro brani.
In contemporanea si recò ad Ischia in occasione di alcune manifestazioni di rilievo organizzate da Bruno Mancini.
Presentò due mie canzoni a Roccamonfina nella festa in piazza Nicola Amore che ogni anno, sempre in estate, si svolge dove convergono tantissime persone anche dai paesi limitrofi.
Roccamonfina è denominato il paese delle castagne, infatti estesi terreni sono castagneti, uno di questi era ubicato a fianco della mia villetta e due alberi si affacciavano nel mio giardino dove riuscivamo a raccogliere 60/70 chili di frutto.
Rita ha dei fertili castagneti ed è molto presa in Ottobre per la faticosa raccolta.
I nostri contatti si sono un po’ diradati anche perché io per motivi di salute ormai scrivo di rado qualche testo badando molto di più alla promozione delle numerosissime canzoni scritte nei tanti anni di attività!
LUCIANO SOMMA
Nel 1971 in galleria conobbi GEPPINO VILLA col quale iniziammo una collaborazione intensa anche se numericamente esigua, ma nacque anche una grandissima amicizia e frequentazione.
Un po’ più grande di me, nato nel 1934, scrivemmo alcuni brani di successo, uno NAPOLI URRAH fu interpretata da RINO GUETTO e presentata al Teatro Mediterraneo dove fu apprezzata moltissimo in particolare da Ottavio Nicolardi figlio di Eduardo e genero di E. A. MARIO.
Successivamente la stessa canzone fu diffusa live in molte emittenti ed alcuni anni fa riproposta in un album da ANGELO CAVALLARO.
Della cassetta, che conteneva anche altri brani, furono vendute ben 40.000 copie, non male!
L’altro BENEDITTO ‘O VINTISETTE è stata presentata dalla casa editrice musicali ITALIAN WAY MUSIC di Milano in una decina di versioni diverse da molti DJ molto noti.
GEPPINO VILLA oltre ad essere un ottimo poeta con all’attivo una pubblicazione presentata da ROBERTO MUROLO dal titolo P’ ’E VICHE ‘E NAPULE, versi bellissimi, scorrevoli e ricchi di alti valori contenutistici, era anche un ottimo attore e regista teatrale amatoriale.
Impiegato all’Italsider non si limitò a presentare i suoi lavori nel dopolavoro aziendale, bensì in alcun teatri dove fu sempre molto applaudito.
Oggi la figlia Angela ed il figlio Aldo hanno ereditato l’arte del padre e si esibiscono in molteplici lavori.
Purtroppo ci lasciò molto presto nel 1994 ad appena 60 anni.
Come dicevo ci frequentammo molto assiduamente, e tra gli episodi che ricordo di più vi fu la sua venuta ad Ischia, con moglie e figli, negli anni 70, dopo numerose insistenze perché aveva la fobia di navigare e nonostante per giungere ad Ischia ci si impiega poco tempo ci volle il bello e il buono per convincerlo a superare la paura e finalmente giunse sull’isola dove andammo tutti da COCO’ GELO ad Ischia Ponte che ci preparò un ottimo menù innaffiato da un vinello Ischitano che ci tenne un po’ brilli.
Uno dei compagni di viaggio più cari!
Negli ultimi anni ci sentivamo un po’ meno spesso ma la stima e l’affetto che ci legava era veramente un’amicizia invidiabile e cementata e consolidata nel tempo.
Con Aldo, il figlio, siamo in contatto on line.
Lui lavora alle ferrovie di Novara, con la moglie, oggi quasi novantenne è intercorsa per un buon periodo una fitta corrispondenza sui social.
Le altre canzoni scritte in collaborazione pur essendo molto valide non hanno avuto un seguito.
Dichiarate in SIAE sono rimaste in archivio…
Tra queste avrebbero meritato divulgazione IO STO ASPETTANNO A TTE e ‘O CUNTO ‘E BIANCANEVE.
Alla prossima!
LUCIANO SOMMA