Il Dispari 20240112 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20240112 Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20240112

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Il Dispari 20240112 – Redazione culturale DILA APS

Una domanda a Viesturs Āboliņš

La Russia vista da un Lettone

 Liga Sarah Lapinska: Sappiamo che scrivi pubblicazioni sulla situazione economica, opportunità di solidarietà, storia e verità nascoste. Qual è il loro argomento principale?

Viesturs Āboliņš: La mia idea sullo sviluppo scientifico della società è spinto dalle considerazioni di sicurezza delle persone a me vicine. 

Sono nato e vivo in Lettonia, un piccolo paese europeo devastato dai fronti di due guerre mondiali nel XX secolo. 

Siamo entrati nella Prima Guerra mondiale come parte dell’Impero Russo, ma ne siamo usciti come un piccolo paese europeo. 

Nel 1939, mentre si preparava per la imminente guerra mondiale contro la Germania, la Russia Sovietica ha annesso il nostro paese, quindi siamo usciti dalle conseguenze della guerra solo dopo 52 anni, quando il regime sovietico è crollato nel 1991. 

I ricordi della mia famiglia, le mie esperienze di vita e i materiali storici degli archivi sovietici sono in evidente contrasto con la rappresentazione del mondo insegnata nelle scuole sovietiche. 

L’attuale attacco all’Ucraina e la minaccia della Russia al mondo con una catastrofe atomica non mi sorprendono, perché quelle minacce sono radicate nella percezione del mondo che è stata insegnata alla mia generazione nella scuola sovietica. 

La vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sul regime di Adolph Hitler è stata presentata nelle scuole sovietiche come una prova del successo organizzativo, economico e spirituale sovietico. 

Quando la specifica idea economica comunista dimostrò in pratica senza dubbio la sua incapacità di produrre semplici prodotti quotidiani, l’Unione Sovietica crollò. 

Il passaggio al modello economico mondiale è avvenuto rapidamente, ma la visione del mondo circostante insegnata per generazioni nelle scuole sovietiche ha svolto un ruolo malvagio. 

Nelle scuole della Russia sovietica nel XX secolo hanno insegnato che tutti i ricchi sono criminali che si arricchiscono solo attraverso il crimine. 

Questa visione è stata profondamente e a lungo coltivata nella società sovietica. 

Nella Russia post-sovietica, poche persone hanno approfittato di opportunità inaspettate e spesso di qualsiasi mezzo per diventare rapidamente milionari e miliardari. 

Queste persone non vogliono più tornare al loro stato precedente, ma desiderano mantenere il potere per generazioni al fine di preservare le proprietà acquisite. 

Per deviare in sicurezza il malcontento pubblico dalle loro azioni impopolari e illegali, create dalle circostanze, su un altro argomento, gli ideologi del regime di Vladimir Putin hanno annesso in modo dimostrativo la Crimea, sono entrati in guerra in Siria e alla fine hanno attaccato apertamente l’Ucraina. 

Gli ideologi del regime di Vladimir Putin negano pubblicamente che l’Ucraina sia una Nazione, definiscono l’Ucraina come uno Stato fascista, accusano l’Occidente di sostenere il fascismo e di preparare l’attacco contro la Russia. 

Intervista e traduzione di Liga Sarah Lapinska

 

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Premiazione dodicesima edizione OTTO MILIONI

Premiazione dodicesima edizione OTTO MILIONI

Premi "Otto milioni" 2023 dodicesima edizione

Premi “Otto milioni” 2023 dodicesima edizione

Premiazione dodicesima edizione OTTO MILIONI

Centro internazionale BRERA – Bookcity 17 novembre 2023

EVENTO n.1

EVENTO n. 2

EVENTO n. 3

Biblioteca Antoniana Ischia 3 e 4 gennaio 2024

I diplomi della dodicesima edizione del Premio internazionale di Arti Varie esposti nel salone Onofrio Buonocore della Biblioteca Antoniana di Ischia

Interno 4 Roma 4 febbraio 2024

Regolamento in Lettone

Regolamento in Russo

Regolamento in Inglese

Premio POESIA “Otto milioni” 2023

Premio ARTI GRAFICHE “Otto milioni” 2023

Premio VIDEO “Otto milioni” 2023

Premio ARTICOLO “Otto milioni” 2023

Il Premio internazionale di Arti Varie “Otto milioni” ideato da Bruno Mancini, dedicato a Paola Occhi, Nina Lavieri, Antonio Mencarini, Vincenzo Savarese, organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in collaborazione con la testata giornalistica IL DISPARI diretta da Gaetano Di Meglio, con la Casa Editrice IL SEXTANTE e con il magazine Eudonna entrambi riferibili a Mariapia Ciaghi e con l’Associazione algerina ADA presieduta da Dalila Boukhalfa, si sviluppa in quattro sezioni: Poesia – Arti grafiche – Articolo – Video.

 

Progetto Regione Campania

Premio internazionale Otto milioni

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Francesco Terrone – Poeta e Scrittore

Francesco Terrone, nato a Mercato San Severino (SA); si è laureato in ingegneria meccanica presso l’Università Federico II di Napoli; gli sono state conferite diverse lauree honoris causa sia per quanto riguarda l’aspetto poetico/letterario sia relative al campo lavorativo. Fondatore della società Sidelmed Spa; fondatore e Presidente della Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra, è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Rif. Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Anno 162°-Numero 94 del 20 Aprile 2021).

È socio onorario della Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI-via Merulana, Roma), ed è membro della Commissione Mariologica Musulmana Internazionale (CMMI) dedicata allo sviluppo del dialogo mariano musulmano-cristiano. Il consiglio Direttivo dell’Associazione della Stampa Estera in Italia l’ha ammesso alla stessa quale socio accreditato per attività giornalistiche; è socio di The Italian Insider, giornale italo-inglese con sede a Roma, con cui collabora come editorialista. Scrive articoli anche per Assadakah, Associazione Italo-Araba con sede a Roma, fondata dal giornalista internazionale Talal Khrais.

È editorialista del giornale “Roma” con sede a Napoli, fondato nel 1862.

È opinionista presso la trasmissione in onda su Telelombardia “Detto da voi” condotta da Caterina Collovati. Si dedica al dialogo interreligioso e interculturale in Italia e all’estero, in particolare nell’area mediterranea. Trascorre la sua vita dedicandosi al lavoro, ma da più di 30 anni si interessa con passione all’attività poetica dichiarando che: “La poesia non è un hobby, ma la mia ragione di vita. È un magma che sento ribollire in fondo all’anima senza il quale non saprei vivere. Con le parole cerco di arrivare laddove non riesco con i numeri”.

È autore di numerosissime poesie e sono più di 100 le raccolte poetiche pubblicate di grande valore, alcune delle quali sono diventate rappresentazioni sacre e sono state incise su CD. Le sue liriche sono state tradotte in 20 lingue. Questo ha permesso che il suo nome potesse varcare i confini nazionali. Si è imposto, infatti, non solo alla critica nazionale ma anche a quella mondiale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti, tra cui la Columbia University di New York, essendo, le sue opere poetiche, di spiccata sensibilità e capaci di sfiorare le corde più profonde dell’animo umano emozionando attraverso temi che toccano l’amore, la società, la religione. In tale ambito ha scritto, infatti, le sue Meditazioni alla Via Crucis, a Le sette parole di Maria, a I sette doni dello Spirito Santo, le Meditazione a Le ultime sette parole di Gesù sulla Croce; è in progetto la stesura delle Meditazione a la Via Lucis e una raccolta poetica dedicata a Maria.

Partecipa a trasmissioni televisive e radiofoniche, a seminari universitari e workshop; articoli che lo riguardano compaiono su riviste nazionali e internazionali. Attraverso la poesia Francesco Terrone riesce a diffondere la cultura italiana creando ponti in tutto il mondo.

ING.FRANCESCO TERRONE
348/4413617
https://www.poetafrancescoterrone.it/

Scarica qui biografia completa: BIO-BIBLIOGRAFIA FRANCESCO TERRONE

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Il Dispari 20240109 – Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20240109 Redazione culturale DILA APS

Il Dispari 20240109

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ANDREA DEL BUONO | Omega3 e Influenza: gli alleati che non ti aspettavi

Gli omega 3 sono degli acidi grassi polinsaturi.
Rientrano nella categoria di tutti quei nutrienti definiti essenziali per l’organismo umano, in quanto non siamo in grado di sintetizzarli in modo autonomo, perché privi di quegli enzimi necessari a tale sintesi.
Questi acidi grassi tra le numerose e benefiche proprietà ci aiutano a rallentare la virulenza dei virus che in questi giorni ci stanno facendo ammalare, inoltre proteggono anche gli alveoli polmonari, sede di proliferazione della Covid-19, evitando la polmonite interstiziale, la sindrome da distress respiratorio acuto e la sepsi.
Fonti alimentari di omega 3 sono soprattutto alimenti di tipo vegetale, come i semi di lino, girasole, sesamo, zucca o le alghe, ma anche alcuni tipi di pesce, come ad esempio lo sgombro, il salmone, la spigola e le aringhe.

Il trattamento termico comunque riduce quasi azzerando il contenuto di questi acidi grassi benefici, ecco la necessità di una corretta integrazione.
È importante sottolineare che la qualità di questi acidi grassi è fondamentale, e sono da scegliere solo Omega 3 che abbiano almeno un rapporto tra EPA e DHA di 2:1.
La corretta assunzione di acidi grassi omega 3 è molto importanti anche nella regolazione del funzionamento del nostro sistema immunitario, che come sappiamo, ha il ruolo di proteggerci da agenti patogeni, come virus e batteri.

L’impatto che gli omega 3 hanno sulle cellule del sistema immunitario variano da cellula a cellula, essendo il sistema immunitario costituito da un gruppo eterogeneo di cellule.
Ad esempio, gli omega 3 alterano importanti meccanismi della regolazione genica dei macrofagi, e di conseguenza, anche la loro capacità di fagocitare l’ospite, capacità che viene “aumentata”. Inoltre, gli acidi grassi omega 3 riducono la secrezione di citochine, e questo si collega al ruolo antinfiammatorio di questa categoria di acidi grassi polinsaturi.

È recente la pubblicazione di uno studio sull’American Journal of Clinical Nutrition (AJCN) che mostra come gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, potrebbero essere protettivi contro l’infezione da SARS-CoV-2 e contro esiti gravi della stessa.
Questi risultati supportano la pratica di aumentare il consumo di integratori di olio di pesce o pesce grasso come potenziale strategia di riduzione del rischio di infezioni e complicanze nei soggetti con bronchite cronica e di futuri focolai di infezione da virus respiratorio.

Il Dispari 20240109 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20240111 – Redazione culturale DILA APS

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Il Dispari 20240111

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Storia dell’emancipazione femminile dalle Suffragette ai giorni nostri

Prima puntata: Come tutto è iniziato…

Se nasci donna, c’è un prezzo da pagare a questo mondo.
Dalla mela avvelenata di Eva all’acido muriatico sulle guance.
È il pedaggio necessario per uscire dall’anonimato ed entrare nella storia.

Nessuna donna è mai entrata nella storia in punta di piedi o coi tacchi rosa di Barbie.
Di solito le donne si conquistano un posto nel mondo tra urla, sofferenze, battaglie e resistenze. Talvolta, con la morte.
Come un soldato, che combatte in prima linea una guerra non sua, senza la protezione di un generale stellato, ogni donna avanza nel mondo nel sottofondo della guerriglia.
È così che è iniziata la lotta femminista, una lotta di donne per le donne, durata oltre un secolo e mai terminata.

Le femministe nascono in Inghilterra, nella Gran Bretagna del 1900, quando l’industrializzazione è avviata e la Prima Guerra Mondiale è alle porte.
Le Suffragette(nome dato dai giornali per schernire le prime contestatrici) erano attiviste, operaie, politiche, che volevano il voto.
Un voto a suffragio universale femminile.

Come soldati, le Suffragette hanno portato avanti la loro battaglia contro il governo inglese con volantini e polvere da sparo.
Erano pericolose.
Armate di ideali più forti delle loro bombe.
Utilizzavano slogan, petardi e dinamite.
Ma esiste una preistoria del femminismo: femministe insospettabili, ante-litteram, dimenticate, come Olympe De Gouges signora della Rivoluzione Francese, Mary Wollstonecraft, filosofa inglese, e Madame de Stael, intellettuale europeista.
Le antesignane delle Suffragette.
Volevano donne istruite, lavoratrici e stipendiate.
Scrissero saggi e opere, alla fine del 1800,per diffondere il verbo dell’uguaglianzatra Francia e Inghilterra.
Furono proprio le Suffragette a raccogliere la loro eredità intellettuale, ma capirono che il pensiero di Olympe de Gouges e di Mary Wollstonecraft non bastava a liberare le donne.

Ci voleva la forza.
Dovevano fare rumore per essere ascoltate.
Dovevano protestare davanti Buckingham Palace, pena l’arresto.
Ed avevano ragione: ci voleva un braccio armato per avere il voto.
Le Suffragette, nonostante gli arresti che subirono, le bombe che sparsero qua e là per l’Inghilterra e gli incatenamenti alle pubbliche ringhiere, riuscirono ad ottenere il diritto di voto dal Parlamento Inglese nel 1918, ben 28 anni prima dell’Italia.
La prima ondata di quote rosa.

Ma fu una vittoria parziale, in quanto il voto fu concesso solo alle mogli dei capifamiglia con più di 30 anni.
Ci vollero altri dieci anni per estendere il voto a tutte le donne inglesi senza distinzioni di età o di genere.
Era il 1928.

Giuni Tuosto

Il Dispari 20240111 – Redazione culturale DILA APS

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