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Professionisti DILA APS 20230922 – Il Dispari: Massimo Abbate
Professionisti DILA APS 20230922
MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA
Napoli anno 2015.
Semplice il regolamento, due step da superare: New Generation online dove viene fatta una prima scrematura delle proposte mediante il solo ascolto dei file pervenuti via mail su festivalnapoli@libero.it e New Generation Live dove i prescelti si cimentano in performance dal vivo e questo per verificare la qualità delle voci, il movimento scenico e soprattutto la qualità espressiva.
Vengono così selezionati 23 finalisti.
Massimo Abbate chiede a Rino Giglio di coordinare i giovani talenti per correggere pronuncia e, insieme al maestro Lino Pariota, lo stile musicale.
Rino Giglio, invece, propone a Massimo la co-direzione artistica.
Massimo accetta con riserva per eventuali prossime edizioni.
L’ANIA Associazione Nazionale Italiana Artisti si fa carico volontariamente di organizzare l’evento.
Tutti vi partecipano gratuitamente tranne ovviamente lo staff tecnico.
Il teatro Politeama ritorna ad essere quel grande scenario di prestigio e la città risponde con un sold out.
Il ricavato dell’incasso è devoluto alla “Chiesa degli Artisti” di piazza Trieste e Trento.
In una città dormiente e con poca memoria, finalmente si apre uno spiraglio di arte, competenza e organizzazione di alto profilo per rilanciare la canzone di Napoli in netta crisi di qualità.
“Festival di Napoli New Generation 2015 – I Edizione” – 26 giugno ore 21 Teatro Politeama
Vince Giusi Barone, mentre il Premio della critica va a Rosa Chiodo.
Direzione Artistica Massimo Abbate e Rino Giglio.
Direzione Musicale Lino Pariota.
Presentatrice Lorenza Licenziati.
Presidente di Giuria Bruno Lanza.
Membri di Giuria: Francesco Boccia, Mimmo di Francia, Franco Castiglia.
Ospiti speciali: Carlo Missaglia, Anna Capasso, Franco Castiglia, Mimmo Di Francia, Peppe Lanzetta, Ciccio Merolla.
INTERPRETI TITOLI AUTORI
ARIO: Pe’ mme nun ce sta’ niente – De Pompeis; GIUSI BARONE: Voglia d’allucca’ – Nicolò & Pariota; LORENA BARTOLI: L’urdemo quarto ‘e core – Bartoli & Spenillo; Ciliberto MARIA BOCCIA: Aiere e dimane – Da Vinci; GABRIELLA CACCIATORE: Scordame – Cavallini & De Pompeis; MARIO CAVALLINI: Ce sta’ tiempo ancora – De Pompeis; MARIA ROSARIA CENNI: ‘Sta musica – Cenni; ROSA CHIODO: Si vo’ Dio – Palomba & Alfieri; MARIANNA CORRADO: Annanz’ ‘o core – Troiano & Marotta Sorrentino; ANTONIO CORSI: Comm’ a na Maddalena – Corsi;
BRUNO CUOMO: Accussì – Iodice & Serretta & Di Gennaro;
ANNALISA DEL MASTRO: Addo’ stanne – Abate; PIERO DEL PRETE Feat TIZIANA RUOTO: Cu’ tte – Del Prete; ANTONYA DI IORIO: L’ultima canzone – Abate; SASA’ DI PALMA: Lacreme d’ammore – Troiano & Marotta Sorrentino; ENZO ESPOSITO: Addò staje – Torregrossa & Manvati; CLELIA LIGUORI: Ué – Giglio Barbareschi; ALESSIA MOIO: Senza parla’– Bozza & Russo;
MARIO PADUANO: Dimane – Cirillo; FABIO PASCARELLA‘: Na canzone pe’ cagnà – Giglio & Barbareschi; GIUSY SARNO: Sentiento – Abate; CIRO SPANO’: Laura – Troiano Marotta; NUNZIANA VENEZIA: ‘A lontananza – Venezia; VOLA NAPULE: E penziere – Tirozzi.
Il seguito alla prossima settimana
Professionisti DILA APS 20230915
MASSIMO ABBATE | MINI STORIA DEL
FESTIVAL DELLA CANZONE NAPOLETANA
Napoli anno 2015.
Siamo nell’Arts Cafe Napoli dell’amico Ciro Giorgio.
A uno dei tavoli, sono seduti Massimo Abbate, Rino Giglio e altri amici.
Massimo riceve una telefonata da Marisa Fierro si alza e si allontana dal tavolo.
Dopo qualche minuto ritorna e si risiede molto preoccupato.
Annuncia che “Interpreti del sole”, un suo lusinghiero progetto dedicato ai grandi dell’Alta Nomenclatura della canzone Napoletana e in questo caso ad Aurelio Fierro da svolgersi al Teatro Politeama di Napoli, non si farà più a causa dell’assenza del nipote Aurelio junior, impossibilitato da un impegno inderogabile in un locale di Capri. La signora Marisa ha appena chiesto a Massimo telefonicamente di rinviare la manifestazione a data da destinarsi.
Massimo è basito.
A 9 giorni dall’evento deve trovare un altro artista da ricordare.
Impresa ardua poiché il tempo stringe e la macchina organizzativa già ben avviata rischia di incepparsi.
Ricominciare da zero.
La domanda è: “Come si fa a optare per un altro nome in così poco tempo?”
Per Massimo i grandi interpreti vanno ricordati per bene con calma e con rispetto tanto è il materiale che bisogna visionare e tante sono le persone da ricontattare vicine all’artista e coinvolgere nell’iniziativa.
A questo punto pensa che bisogna fare una manifestazione diversa.
Una manifestazione magari legata ai talenti vocali di Aria di Napoli il musical, una sua creatura con la quale ha aperto i battenti del teatro Trianon nel 2011.
Pensa che aggiungendovi altri giovani mediante provini, e incentrandola su canzoni inedite o poco in luce, può dare una spinta alla creatività di autori noti ma un po’ in letargo e creare una favorevole occasione per gli autori emergenti.
Rino Giglio entusiasta dice:
-“Bella idea Massimo! Diamo spazio ai giovani.
In pratica qui questa sera stai per far rinascere il Festival di Napoli.”
A Massimo si accende una luce interiore.
Ricorda che suo padre aveva un progetto scritto a mano proprio sul Festival di Napoli e ben conservato, quasi nascosto in due vecchi fogli, nella enciclopedia della Canzone Napoletana di Ettore De Mura.
Partendo dai giovani interpreti di Aria di Napoli con l’aggiunta di altri talenti del canto partenopeo, il titolo potrebbe essere Festival di Napoli New Generation.
Rino si offre di dargli una mano e mette subito a disposizione la sua sala al Vomero per fare i provini.
Seduta stante telefonano a molti amici autori di livello per avere la certezza di fare qualcosa di altamente qualitativo.
Rinasce così il Festival di Napoli con sottotitolo Lyric New Generation.
Festival dei giovani e della nuova proposta creativa.
Concorso a iscrizione gratuita.
Pubblicizzato solo via web ,in tre giorni riceve 145 richieste d’iscrizione.
Il seguito alla prossima settimana.
Professionisti DILA APS 20230914
ANDREA DEL BUONO | RUBRICA: BIOLOGIA POSITIVA & SALUTOGENESI – 1
Salutogenesi è tutto ciò che crea salute, ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute, utilizzando tutte le risorse (interne ed esterne)di resilienza e capacità pro-attiva.
Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione.
Secondo questo nuovo approccio la domanda fondamentale non è più: «Quali sono le cause della malattia, e come si possono prevenire?» Bensì: «Quali sono i meccanismi molecolari alla base della salute, e come possiamo mantenerla?».
Il padre indiscusso dell’approccio salutogenico è Aaron Antonovsky (1923-1994), tuttavia è solo nel 2012 che, con l’Editoriale di Colin Farrelly, nasce la Medicina della Salute e la Biologia Positiva.
L’Autoresi chiede se stanziare enormi quantità di danaro in ricerca di base e applicata, per la comprensione delle cause delle malattie al fine di trovare nuove cure e terapie, sia il modo più efficace per mantenerci in salute.
Tutta la ricerca medica attuale potrebbe essere definita “Biologia Negativa” o della “malattia”.
Sarebbe altrettanto utile ed efficace concentrare invece gli sforzi sulla Biologia Positiva: studiare e ricercare i meccanismi molecolari che consentono ad alcuni longevi e centenari (fenotipi positivi) di vivere più di un secolo senza mai soffrire delle malattie croniche che affliggono la maggior parte degli esseri umani nella loro vita.
Se riuscissimo a copiarne le modalità, non sarebbe questa una rivoluzione in tema di Salute Pubblica?
Il paradigma della Biologia Positiva si basa dunque sulla consapevolezza che l’aspettativa di vita, resistenza alle malattie o altre capacità, sia conseguenza di meticolosi meccanismi biologici e che una volta individuati possono essere copiati per aiutare tutti a migliorare il proprio stato di salute.
In effetti, la biologia negativa ha fatto progressi significativi per prevenire e curare le malattie croniche, ma il concentrarsi solo sulla patologia ha fatto sì che altre potenziali strade per la ricerca siano state trascurate.
Dal 2012 finalmente molti ricercatori stanno investendo in questo campo.
Ad esempio si sta studiando un farmaco che imiti in modo sicuro gli effetti della restrizione calorica, che potrebbe ritardare la maggior parte delle malattie e dei disturbi legati all’invecchiamento.
Nel prossimo numero vi svelerò come fare un check-up salutogenetico.
Buona Vita a tutti
Dott. Andrea Del Buono
Medico Chirurgo – Immunoallergologo
Specialista in Medicina Preventiva e del Lavoro
Presidente Fondazione “DD Clinic ResearchInstituteOnlus”
Via Catauli 10/L 81100 Caserta
3336037125 – 0823/361625
https://www.emmegiischia.com/wordpress/andrea-del-buono/
https://www.ddclinicfoundation.eu/