Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

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Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200302

Editoriale | UN’ALTRA GILDA” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.
Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume settimo

IL RACCONTO
Un’altra Gilda

Un busto simile, le stesse tette, la prigioniera dei suoi inganni apparve all’imbrunire lì dove meno la cercavo.

Sguazzava nel mare al tramonto a pochi metri dalla riva.
Testa rotonda, capelli piuttosto corti.
Movenze prive di sussulti.
Leggevo di Altafini nuovo leone nella fossa del San Paolo.
Di tanto in tanto un fluido mi spingeva verso la tizia molto vicina allo scoglio sul quale ero stravaccato con gambe pendule e piedi al filo delle schiume delle onde.
Con due bracciate sarei giunto da lei.
Non era bella, eppure attirava la mia attenzione distogliendomi dalla lettura dell’ultima azione di José.
La distanza era tanto breve che avrebbe potuto accorgersi che la guardavo, ma io usavo la massima prudenza poiché non volevo che ciò accadesse.

Non era bella non vuol dire che fosse brutta, ma rotondetta e faccia da brava ragazza per cui non valutavo positivamente interessante il tentativo di conquistarla.
Intanto, la sera era giunta in quella fase senza sole, con il cielo tra l’indaco ed il grigio, ed era tanto chiara ancora da consentire la lettura del giornale, forse per qualche altro minuto.

Decise di uscire dal mare; prima restando per qualche secondo inginocchiata sul fondale sabbioso, intanto che, con entrambe le mani, rimuoveva l’acqua marina dagli occhi e dalla faccia; poi, lentamente, andando, in equilibrio instabile a causa della forte risacca provocata dalla marea in atto, verso la piccola insenatura tra due scogli che si apriva proprio accanto alla posizione in cui io mi trovavo.
Non mi ero accorto che in quella conca, alle mie spalle, qualcuno aveva precedentemente posizionato un telo, la borsa e gli indumenti.
Mi trovai seduto praticamente al di sopra di lei.
La guardavo dall’alto.
Dall’alto, le poppe, a mala pena contenute nel bikini leggermente più scuro della sua carnagione, parevano esaltarsi per la libertà del momento.
Gonfie verso l’alto, verso di me!
Eravamo soli nel raggio di molte centinaia di metri.

Le rivolsi la parola chiedendole qualche sciocchezza che ora non ricordo.
Non si sottrasse all’esplicito invito alla conversazione, anzi più volte, inserendo nuovi argomenti, fece in modo che il dialogo non si estinguesse.
Poi, non ricordo come accadde, ci trovammo seduti uno di fronte all’altra, quasi toccandoci.
Da quando era uscita dal mare aveva un grosso telo che le cingeva il busto, dalle spalle alle ginocchia.
Sotto il telo aveva ancora il bikini bagnato.
Sopraggiunta l’oscurità della notte -tante stelle ed una mezza luna con gobba ad occidente-, un lampione, posto ai margini del parco pubblico adiacente l’arenile, consentiva che potessimo vedere anche i particolari dei nostri corpi.
Il suo modo di seguire la conversazione e di vivacizzarla era avvincente.
Vi trovavo profonde analogie con le forti sensazioni positive che avevo percepite durante i primi incontri con  Gilda.
Gilda, fuggita prigioniera di un suo inganno.
Mentre ripensavo a quella storia finita senza che fosse venuto meno nessuno dei valori che l’avevano idealizzata, la donna venuta dal mare, quasi avesse letto nel mio pensiero, parve decisa a sostituirsi alla mia Gilda.
Con fare naturale alzò le braccia nell’atto lento e continuo e seducente di legarsi i capelli ancora gocciolanti.
Le ascelle apparvero nude come quelle che Gilda mostrava quando alzava le braccia per dire “prendimi”.
Il telo, continuamente smosso, lasciava intravedere la parte dei seni prosperosi pronti a schizzare come panna montata al di fuori della piccola striscia di stoffa che li conteneva di poco oltre l’orlo dei capezzoli.

Il segno tangibile della sua partecipazione erotica mi giungeva spavaldo intanto che esso stesso mi distoglieva dalle sue lusinghe creandomi il ricordo delle perdute piacevolezze.
Sempre parlandomi, sempre con movenze naturali prive di azioni dichiaratamente mirate a mettersi in mostra, la sconosciuta tolse del tutto il telo che l’avvolgeva dal petto alle ginocchia.
Era ad un soffio da me.
In un bikini tanto ridotto da apparire inesistente, mi parlava della sua vita…
Non mi rendevo conto se mi piacesse maggiormente ascoltarla, oppure guardarla, e nella sudditanza di tanta attraente incertezza non osavo toccarla né chiederle se avesse voglia di un momento erotico.
Lei si fermò a guardare le mie labbra che si muovevano senza pronunciare parole.
Capì che, osando, temevo di perderla.
Sapeva che il lasciare sfuggire quell’attimo avrebbe banalizzato il nostro incontro.
“Sulla spiaggia di notte, oggi, con uno sconosciuto, te, potrei avere un orgasmo da ricordare tutta la vita” mi disse.

Bruno Mancini

Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Lucia Fusco | A PONTINIA:“CULTURA ED ARTE UNISCONO PER LA PACE”

La poetessa Angela Maria Tiberi, Presidente per l’Italia DILA – Da Ischia L’Arte, collaboratrice della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI di Gaetano Di Meglio, opera nel territorio pontino con evidente passione.
Come sua recente iniziativa ha organizzato un convegno tra diverse associazioni che operano anche a livello internazionale attraverso la poesia, la pittura, il bel canto.
Per tale occasione, la Biblioteca di Pontinia è stata illuminata dai colori accesi e suggestivi dei quadri della valente Flora Rucco, artista pontina.
Insieme agli assessori Beatrice Milani e Patrizia Sperlonga, laTiberi ha accolto varie testimonianze di arte di cultura e di pace.
Si è parlato del dramma dei bambini-soldato in Africa, ma anche della violenza a cui sono costretti molti minori in Europa, attraverso il mercato della prostituzione, della malvivenza e della droga. L’Arch. Alfonso Curreri ha raccontato la prima esperienza dell’Associazione Ibedart Peace alla Fiera di Assuan dove, per la prima volta, è stata possibile la partecipazione delle artiste donne, annunciando che durante l’estate 2020 si ripeterà l’esperienza egiziana per dare voce ai valori di concordia, uguaglianza e bellezza.
Milena Petrarca, estrosa e forte pittrice vincitrice del premio Made in Ischia “Otto milioni”, ha parlato del suo lavoro che porta a New York le emozioni e la bellezza del territorio pontino attraverso le sue pitture.
Adriana Veronese, Manuel Ferry, Antonella Rizzo, Angelo Malandruccolo, la stessa Tiberi hanno declamato le loro poesie d’amore universale.
Franca Cassandra per l’Unesco ha ribadito l’importanza della donna in tutte le società e nella storia.
Marina e Franca Cappelli dell’Associazione Latina Musica hanno auspicato una sempre maggiore conoscenza dell’opera lirica in Italia e nel mondo.
Anche il tenore Eusebio Consoli e Cecilia Salaces dell’Associazione Orchidea Latina hanno esposto il loro impegno per l’America Latina e la passione per Frida Khalo, pittrice della maternità e della forza femminile.
Roberta Cappuccilli e Marzia Antelmi hanno comunicato che, dopo il gemellaggio in Lituania a Utema e nella Repubblica Ceca a Praga, la Corale Polifonica di Pontinia è stata invitata in Portogallo per diversi concerti tra fede, musica, amicizia e cultura.
Il 7 marzo p.v. Angela Maria Tiberi, nell’ambito dell’evento“Donne dell’Agro Pontino” inviterà a Pontinia, sempre  a nome dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”, alcune eccellenze femminili del nostro territorio per parlare della passione e dell’impegno che le rende modelli preziosi e d’ispirazione per tutte le donne.

Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Twitterone

Liga Sarah Lapinska:

1) Per conto di DILA ho regalato la mia opera “The Spirit of Meadows” a Tomas Fernandez, un pittore spagnolo, uno dei finalisti del nostro premio Made in Ischia “Otto milioni”.
Ha un suo stile speciale, e gli auguriamo molti successi.
Finalmente Tomas fa parte anche di una nostra antologia.

2) Per conto di DILA ho regalato a Boriss Cilevičs, amico di LENOIS da gran tempo, la mia opera d’arte “Nearby to Eternity”.
Speriamo che lui abbia già ricevuto la mia opera al suo indirizzo ufficiale, cioè, l’indirizzo del Parlamento (Saeima) di Lettonia.
Boriss è un personaggio pubblico di cui abbiamo parlato con Bruno Mancini e che sarà sempre benvenuto tra di noi.

3) Per conto di DILA ho regalato a Vjacheslav la mia opera d’arte “I Recall the Fire”.
Lui non è un artista, ma io e il mio gatto Rudolfs vogliamo dirgli “grazie” per altri motivi.

Il Dispari 20200302 – Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200224

Il Dispari 20200224– Redazione culturale DILA

Editoriale | Il racconto “La siringa abbandonata” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.

Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Alla ricerca dei percome

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/alla-ricerca-dei-percome/paperback/product-22612587.html
IL RACCONTO

LA SIRINGA ABBANDONATA

Ormai ci conosciamo e ci riconosciamo da molti metri di distanza.

La siringa abbandonata aspetta ogni giorno il mio passaggio: un po’ speranzosa che io possa organizzare qualcosa per consentirle di uscire dallo stato improprio nel quale giace già da oltre un mese, e un po’ deliziata dalle foto che le scatto con amorevole vicinanza.

Se ne vanta con le amiche affermando che nessuna di loro è mai stata onorata da tanta attenzione da un umano per bene.

Va dicendo che i filmati nei quali la ritraggo da ogni angolazione sono il segno evidente della sua prosperosa fisicità.

Pur essendo grassoccia è dotata di una sola gamba, finemente lavorata tanto che alla sua estremità inferiore possiede un canaletto utile a spruzzare benedetti liquidi molto più ambiti dell’acqua disponibile in tante acquasantiere.

Una siringa, chiara di sembianze come le odalische dipinte nell’ottocento, che porta un copricapo composto a somiglianza di un cappellino di memoria regale; una siringa sobria e resistente alle furiose scorribande delle scopazze usate dagli spazzini… oplà dagli operatori ecologici e dalle loro macchine trita-erbacce; una siringa flagellata da temporali che hanno buttato giù alberi di ogni tipo e procurato frane in ogni dove; una siringa piantata in un’aiuola, e situata in bella mostra proprio all’ingresso di uno dei parcheggi più trafficati di una delle Città gioiello della Campania (Ischia, vanto nazionale e meta di milioni di turisti internazionali!); essa, una siringa, sta raggiungendo un record difficilmente uguagliabile nella società civile: restare per oltre un mese nello stesso posto senza muoversi di un solo centimetro.

“Evviva le siringhe!” urlano con forza gli amministratori dei beni pubblici traslando il loro osanna ut sic augurio per i loro culi incollati (culseggiati come la siringa all’aiuola) alle seggiole comode e profumate dai din din che i sudditi deficienti continuano ad elargire per le loro inettitudini.

Fino a qui si è espressa la mia, forse, poco valente velleità di scrittore, ma essa non è la sola che mi costringe a tartassare i tasti di questo pc, poiché un’altra, ben più possente e più assecondata, m’induce a esprimere non più fantastiche ricostruzioni e fantasie sornione, bensì domande semplici lineari e concrete.

Parlo della mia velleità (vizio) di non sentirmi mai suddito e di non assegnarmi un ruolo da colluso o reticente.

Potrò diventare schiavo se è vero che dove c’è forza la ragione non vale, ma la sudditanza è un ruolo che prevede una massiccia dose di abulia che non possiedo.

Quindi le domande sono:

  1. Negli “ordini di servizio” dell’ultimo mese chi sono stati gli operatori ecologici ai quali è stata assegnata la pulizia del parcheggio di Via Mirabella ad Ischia?
  2. Nell’ultimo mese chi sono stati gli addetti al controllo del rispetto delle direttive aziendali da parte degli operatori ecologici?
  3. Quanto spreca ogni giorno la nostra comunità per pagare simili incurie e disservizi?
  4. Si può credere che dopo la mole enorme di segnalazioni, giornalistiche e televisive, durata quasi un mese, i dirigenti aziendali non fossero informati del pericolo per la salute pubblica e del danno d’immagine per l’intero comune dovuti alla permanenza della siringa in quella piazza?
  5. Ora, in seguito a questo articolo pubblicato sui principali organi d’informazione locale (e non solo), quali saranno i provvedimenti che verranno adottati affinché non si verifichino in futuro casi tanto eclatanti di mal servizio in danno della collettività?
  6. Ovviamente i lettori potranno aggiungere ulteriori domande e le loro considerazioni!

P.S. Aggiornamento del 22 Aprile 2015.

Dopo oltre 3 mesi dalla prima segnalazione, oggi, 22 Aprile 2015 la siringa è ANCORA nello stesso posto… e sono ANCORA allo stesso “posto”, ANCORA retribuiti con i nostri soldi, anche i responsabili (sic!) della pulizia dei luoghi pubblici della città d’Ischia.

Bruno Mancini

Mariapia Ciaghi | “Partenope in Restauro” di Dalisca a Napoli

La Galleria Marciano Arte annuncia l’inaugurazione della nuova stagione espositiva con una mostra personale, “Partenope in Restauro”, di Dalisca (Elisa Piezzo), a Napoli dal 07 al 21 Marzo 2020 c/o le Sale delle Terrazze di Castel dell’Ovo.

La mostra in oggetto vuole essere un omaggio alla città di Napoli; particolarmente cara all’artista sia per appartenenza generazionale, sia perché città eternamente “neapolis”, aperta dunque ad ogni accoglienza estranea, ad ogni linguaggio, pertanto moderna e attuale.

In esposizione ci sarà un gruppo di sculture in terracotta policroma, patinate secondo classiche tecniche di colorazione.

In particolare, tre busti di donna rappresentanti le tre fasi del metaforico restauro di un ritratto scultoreo della sirena Partenope.

Ad arricchire l’esposizione un video girato sul mare e sotto il mare, viaggio ipotetico fatto dalle statue esposte, partendo dalle sponde della Grecia fino a giungere alle spiagge napoletane ove la prima delle tre statue rivolgerà il suo discorso ad Ulisse in doveroso napoletano.

Ricordando che la mostra si terrà in concomitanza della Festa della Donna, il Vernissage, la cui madrina sarà la modella Chiara Stile, porrà il proprio accento su temi relativi ai protagonisti al femminile del nostro secolo: arte, moda, salute e bellezza.

Gli interventi del prof. Silvio Smeraglia, delle imprenditrici baronessa Giovanna Incarnato e Lara Barzan, della stilista e disegnatrice di gioielli  Fina Scigliano,  del dott. Giuseppe Maffi, saranno moderati da Barbara Castellani.

Ospiti speciali il tenore Giuseppe Gambi e il mezzo soprano Paola Roncolato.

Il critico Grazia Spampinato ha scritto: “Con questa importante mostra napoletana Dalisca approda al porto naturale della sua lunga esplorazione artistica, da cui è destinata a salpare ricca di nuovi semi di conoscenza. Per Dalisca la conoscenza non è (come non è mai stata) ascesi e abbandono del mondo fisico. La sua conoscenza artistica non può infatti eludere la materia pesante di cui siamo composti, che è nostro sangue, che è il libro vivente del nostro DNA. Al contrario, Dalisca è una rabdomante, è un’antica sibilla che dissotterra e dà alla luce creature vive dormienti sotto una coltre polverosa di tempo e di oblio.”

Twitterone

A Roma, il prossimo 28 febbraio alle ore 18.30 presso la storica galleria d’arte “Il mondo dell’arte” in via dei Castani 193, Liliana Manetti, Ambasciatrice dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” per la regione Lazio, scrittrice poetessa nonché giornalista e collaboratrice della pagina culturale del quotidiano IL DISPARI diretto da Gaetano Di Meglio, proporrà la seconda presentazione del tour della sua nuova silloge “Colore di donna. La forza di una nuova rinascita.”

Letizia Baldoni, presidente dell’associazione onlus “Dalla parte del torto”. modererà l’evento.

Sarà presente la pittrice Anna Novak che ha preparato alcuni acquerelli simili a quelli contenuti nella silloge e, in estemporanea, creerà un body painting sul corpo dell’attrice modella e ballerina Chiara Pavoni.

La quale, a sua volta, si esibirà in una performance con testo di Liliana Manetti appositamente preparata per l’evento.

Interverrà la TV CIADD NEWS, con la direzione artistica di Emanuela Petroni per il programma “Quarta Dimensione SHOCK” che raccoglierà interviste tra i protagonisti e tra il pubblico presente all’evento.

Un ricco buffet offerto dalla famiglia dell’autrice concluderà l’incontro.

Il Dispari 20200217– Redazione culturale DILA

Il Dispari 20200217

Editoriale | Il racconto “così fu” al Bookcity 2019

Lo scorso 16 novembre, nell’Aula magna della SIAM (Società d’Incoraggiamento Arti e Mestieri) di Milano, l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” ha presentato l’evento “Otto milioni” il cui focus è stato l’antologia di Arti varie “Magari un’emozione!” contenente, tra l’altro, alcuni brani tratti da miei racconti.

Con cadenza settimanale li stiamo pubblicando tutti in questa pagina, augurandovi una buona lettura.

DAL LIBRO
Per Aurora volume quinto

http://www.lulu.com/shop/bruno-mancini/per-aurora-volume-quinto/paperback/product-4636773.html
IL RACCONTO

Così fu – Capitolo 8°

Mercoledì ore 9: “Oggi le figlie e i figli di puttane che vanno in chiesa, non a supplicare perdono, ma per sentirsi importanti nel rapporti con l’eterno (come dire voler corrompere la forza del destino, sottomettere il dio al loro interesse), loro, i santarelli amici di merende, le femmine tradite e traditrici, i miserabili che smerciano cocaina eroina sballina mortina e sigarette dinanzi alle questure, ai palazzi dei tribunali, agli ingressi dei giardini pubblici, ai portoni dei vigili comunali, del fuoco, del mare, della merda, oltre che tra i banchi delle scuole delle metropoli meridionali, delle scuole di ogni grado di tutti i rioni di tutte le rimbecillite metropoli meridionali di tutte le nazioni, oggi le figlie e i figli di puttane che impazziscono se non possono mostrare le chiappe adipose, le zizze gualdrappate, le zampe microbiche, le cosce microscopiche, le vene varicose, le voci stridule e sguaiate, i coltelli a molla, girando in bella mostra tra le boutique ed i pub schiamazzanti lungo tutta la viuzza Riviez ed il largo Maroz del quartiere top secondo Novella 300, oggi, uno o alcuni figli di puttane in attività nella zona in cui vivo ha, o hanno, rubato la mia sgangherata bicicletta parcheggiata in via Coppi 27.

Aiuti non ne voglio.

Mi basterebbe saperli spiaccicati contro un muro.

Darei in cambio 100 rupie”.

Bruno Mancini

JEANFILIP con “IL PARNASO 2020” nell’antologia ARTE ALTROVE

dell’associazione “Da Ischia L’Arte – DILA”

In arte Jeanfilip, vive e lavora in provincia di Milano dove, per alcuni anni 1985/1991, ha frequentato la scuola d’arte “Accademia Nania”.

Dopo una profonda maturazione artistica, abbandonò il Figurativo, studiò il colore per approcciarsi alla pittura Impressionista – poi Cubista-, scomponendo le forme per giungere, in ultimo, alla forte matrice Astratto-Informale di composizioni ed equilibrio tra colore e forme.

Nelle sue opere, la linea e il colore sono gli assoluti protagonisti: la linea è alternata e dinamica, il colore viene espresso nei cromatismi più vari.

Usa un substrato materico per creare zone dense e, soprattutto, una materia tattile.

Il colore è la sua gioia di vivere che cerca di esprimere attraverso un’arte scevra da ogni condizionamento.

Alle classiche tele, predilige supporti diversi, come plexiglas, legno e vecchie porte.

Ha esposto in numerose Gallerie, non soltanto in Italia, ma in varie nazioni del mondo.

La realtà, mi offre sensazioni forti, la natura attraverso i suoi colori e la sua sinuosità armonica, mi offrono un grande spunto per riuscire a rielaborare il mondo che mi circonda” è una delle frasi con cui Jeanfilip, nel corso di un’intervista esclusiva che ha rilasciato per questa pagina culturale e che pubblicheremo in una delle prossime settimane, ha motivato la sua attività pittorica.

Quest’anno, in occasione del 500° anno dalla morte del grande Raffaello Sanzio, ne ha voluto omaggiare l’immensa maestria scegliendo, come tema per una sua opera, la parte centrale del famoso affresco “Il Parnaso“.

L’affresco è custodito nelle sale del Vaticano, precisamente nella stanza della segnatura ove, poiché vi è una finestra rivolta verso il giardino, Raffaello, con grande genialità, superò il problema architettonico dipingendo l’affresco ad arco.

La scena è una rappresentazione del monte Parnaso, che secondo la mitologia greca è la dimora delle Muse.

Al centro della scena, Apollo coronato di alloro, Dio del Sole, custode della luce e della ragione, protettore di tutte le arti, suona una Lira per condurre l’uomo alla totalità dello spirito e alla ebbrezza dei sensi.

Apollo è circondato dalle sue Muse, protagoniste dell’armonia del cosmo e della bellezza, e la musica si fonda sulle leggi ritmiche e armoniche dell’universo.

Nella società di oggi, in questo secolo di rumore e di caos, Apollo si traveste da incantatore e muta i linguaggi, così che le parole e i concetti si riducono a semplici Twitt i cui algoritmi sono subdoli trascinatori di masse verso la più anonima mercificazione.

Considerando questo nostro come il secolo del caos, il mondo contemporaneo risulta non specchiarsi in nessuna mitologia, ignorandone e disattendendone gli ideali tramite i quali, esse tutte, miravano solo e comunque ad un’armonia cosmica dello spirito e della materia.

Fortunatamente Artisti e Poeti come Jeanfilp custodiscono le nostre Muse con le loro opere e con le memorie che esse tramandano.

Se essere liberi vuol dire conoscere la nostra storia per capire il presente e immaginare il futuro, allora essere liberi vuol dire Amare e comprendere la vera essenza del bello.

Solo attivando le nostre coscienze a farsi stendardi di libertà riusciremo ad uscire dalla falsa musica del Dio Apollo moderno, e saremo abili a smettere di essere solo vittime indotte a trasformarsi in nuova linfa per nuovi e vecchi mercanti.

Ammirando la forza impulsiva dei messaggi lanciati dalle opere di Jeanfilip, potevamo noi dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” tralasciare l’ipotesi di chiedergli la benevolenza di consentirci di utilizzare una sua opera per comporre la copertina della nostra prossima antologia “ARTE ALTROVE”?

Non potevamo!

E quando il Presidente Bruno Mancini ha avuto l’opportunità e il piacere di contattarlo, Jeanfilip non solo ha accettato con palese entusiasmo, ma ha anche acconsentito alla realizzazione di una sua mostra da realizzare nella nostra isola durante la prossima stagione estiva.

Ringraziamo Jeanfilip e ringraziamo Mariapia Ciaghi che ci ha messi in contatto, potendo già annunciare che lei sarà la curatrice sia dell’antologia e sia della mostra, entrambe in fase di organizzazione a cura dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” in sintonia con la Casa Editrice “Il Sextante“, con il magazine “Eudonna“, con la testata giornalistica “Il Dispari” di Gaetano Di Meglio e con alcune decine di Associazioni che collaborano ai progetti culturali Made in Ischia ideati da Bruno Mancini.

Per ammirare in tutte le loro componenti i colori e le forme del dipinto potrete accedere a  https://www.emmegiischia.com/wordpress/wp-content/uploads/2020/02/Parnaso-2020-comp.jpeg

 

Sinfonia con l’Africa

Il Dispari

Anna Manna e l’edizione Speciale del Premio “Le Rosse Pergamene” 2020

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Anna Manna, scrittrice e poetessa di successo, presenta a Roma il prossimo 2 marzo 2020 all’Università “La Sapienza”  un’edizione Speciale del Premio “Le Rosse Pergamene” da lei fondato, dove saranno premiati diversi autori tra cui: Sabino Caronia e Diana Cavorso, Goffredo Palmerini, Pierfranco Bruni, Fabia Baldi, Silvana Lazzarino, Elena Galifi, Diego De Nadai.

Silvana Lazzarino verrà premiata per il libro edito di poesia “Emozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura 2019). A presentarla sarà Eugenia Serafini artista di fama internazionale, poetessa e giornalista.

Organizzatrice di eventi culturali e donna di grande spessore umano e professionale, Anna Manna, scrittrice e poetessa di successo è la fondatrice del prestigioso Premio Le ROSSE PERGAMENE DEL NUOVO UMANENSIMO attraverso cui con un nuovo linguaggio si vuole guardare ad una lettura di una realtà profonda e autentica. Un Premio di poesia d’amore consolidato da 18 anni che ha visto svilupparsi diverse sezioni nel corso degli anni e la presenza di prestigiosi presidenti di giuria tra nomi noti della cultura italiana.

Anna Manna e il, Premio le Rosse Pergamene edizione Speciale. Foto di gruppo

A dare il via alla storia di questo premio è “Le rosse pergamene – poesie d’amore” primo libro di poesie d’amore di Anna Manna, dedita soprattutto alla poesia civile che ricevette molti apprezzamenti dalla critica e dal pubblico tali da far pensare ad un premio proprio a partire da quest’opera vincitrice del concorso per inediti con la casa editrice Pagine e la cui prefazione porta la firma del grande poeta scomparso Elio Fiore. il Premio “le Rosse Pergamene del Nuovo Umanesimo” si è svolto con grande successo in diverse sedi prestigiose: dal Caffè Greco al Grand Hotel Ritz, dal Campidoglio, a Palazzo Sora,  a Spoleto presso la Galleria Polid’Arte.

Il prossimo 2 marzo 2020 vi sarà un’edizione speciale del Premio che si svolge alla Sapienza Università degli Studi di Roma, presso il Centro di documentazione europea Altiero Spinelli, Facoltà Economia e commercio (via del Castro Laurenziano n.9) con inizio alle ore 16.30.

Organizzato da Anna Manna, l’incontro si apre con il saluto di Corrado Calabrò nome famoso a livello mondiale e Presidente della Giuria per la sezione “Europa e cultura –Eccellenze italiane”, cui segue il saluto e l’intervento di Neria De Giovanni, presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari, e presidente di giuria della Sezione “Italia Mia” che si caratterizza con iniziative e progetti di grande rilevanza sul territorio. Per la sezione “Poesia e Pittura” che si svolge a Spoleto la presidentessa di Giuria è Eugenia Serafini.

Anna Manna e il Premio Le Rosse Pergamene

Questa 18 edizione de “Le Rosse Pergamene rappresenta un’Edizione Speciale dove non è stato previsto un vero e proprio concorso, ma sono stati assegnati Premi Speciali a poeti e autori di rilievo già premiati negli anni precedenti e personalità legate al premio. “Da venti anni siamo un’avanguardia” –afferma Anna Manna. – “Quando nel lontano 2002 nacque il Premio ‘Le rosse pergamene’ molti pensarono si trattasse di un Revival di tempi antichi, quasi uno sguardo nostalgico verso il ‘900. Ed invece oggi ci rendiamo conto che si trattava di un’Avanguardia. A poco a poco fu chiaro che in molti ambienti artistici si provava lo stesso disagio per una letteratura che aveva stravolto il Realismo in una adesione totale alle espressioni sguaiate di una società che ha prodotto troppi esempi di sconcezza letteraria e non.”.

Questa edizione Speciale del 2020 toccherà l’aspetto legato ai colori e in particolare al colore rosso presente nel titolo del Premio che caratterizza la relazione di apertura di Daniela Fabrizi poetessa raffinata e di grande successo la cui analisi critica desterà grande interesse. In essa viene sottolineato come il colore sia il protagonista della relazione e come il colore sia spesso il protagonista della poesia di Anna Manna fondatrice del premio. Un’analisi letteraria che lancerà un progetto per un Convegno che potrebbe diventare la vera novità del prossimo autunno culturale. Una novità che caratterizza la Sezione “ItaliaMia” riguarda il Progetto poetico “Venezia non affonda!”.

Anna Manna e Il premio le Rosse Pergamene edizione speciali, nella foto Eugenia Serafini

Saranno premiati Sabino Caronia e la moglie Diana Cavorso per il Libro edito  di Poesia d’amore  “Con altra voce -Se provo a parlare” che hanno scritto insieme, un libro in omaggio all’amore, Goffredo Palmerini Premio Europa e Cultura per il giornalismo, Pierfranco Bruni Premio ItaliaMia per Omaggio alla Carriera, Fabia Baldi Premio Rosse Pergamene Poesia d’amore per il libro “Come un’ala di rondine” (Il Convivio editore) dedicato alla poesia d’amore, Elena Galifi Premio per le Poesie nel Web, Silvana Lazzarino Premio per Libro edito di poesia con la raccoltaEmozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura) e Diego De Nadai Premio Speciale “La voce del Premio Le rosse pergamene “  .

Il libro di Sabino Caronia e Diana Cavorso comprende due raccolte unite insieme “Con altra voce” di Sabino Caronia e “Se provo a parlare” di Diana Cavorso, per cui il lettore si trova ad avere in mano due libri contemporaneamente con due copertine diverse. Questo conferisce una lettura che procede appunto come con la clessidra: infatti una volta ultimata la prima raccolta, si volta il volume e si incomincia a leggere la seconda. Il libro dunque è in forma poetica, una sorta di dialogo fra i coniugi in poesia in cui si evidenzia il punto di vista e la focalizzazione al femminile di Diana Cavorso e lo sguardo ironico e critico al maschile di Sabino Caronia. A presentare i due autori sarà Neria De Giovanni.

Anna Manna, Premio le Rosse Pergamene edizione Speciale. nella foto Silvana Lazzairno

Silvana Lazzarino impiegata, giornalista/pubblicista e poetessa, viene premiata per il suo Libro edito di Poesia Emozioni senza tempo” (Edizioni Progetto Cultura 2019) e a presentarla sarà Eugenia Serafini artista di fama internazionale, poetessa e giornalista. La silloge poetica con prefazione a cura di Sandro Angelucci affermato poeta, critico letterario e saggista riunisce liriche che rivelano un dialogo interiore a partire da quanto accade fuori, sia in riferimento al contesto umano, sia a quanto svelato e rivelato negli orizzonti di una Natura in divenire dove tutto è sospeso tra materia e spirito, finito e infinito, e dove il particolare si rivela nell’universale, nella ciclicità di un tempo senza tempo. Tutto torna e non finisce. In copertina si può ammirare l’immagine del dipinto “Ortensie” dell’artista Patrizia Canola, pittrice di fama internazionale attiva in Brianza. Il colore blu e la sfericità di questi fiori restituiscono l’idea di un tempo senza tempo, ciclico e perfetto, dove si può ritrovare altro senso a questo viaggio, volgendo lo sguardo verso l’attesa di un nuovo giorno “dove l’orizzonte schiarisce/ e tutto è come sospeso/per rinascere”. Con questa raccolta edita di poesie Silvana Lazzarino si è aggiudicata il terzo posto alla 19 Edizione del Concorso Internazionale Poetico Musicale organizzato dalla Delegazione Provinciale di Lecce del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società”, in collaborazione con l’Accademia Neapolis di Napoli, l’Accademia “Arte e Cultura” di Salerno, la M.C.I. di Basilea, l’Associazione Koiné di Castrignano dei Greci, di altri Centri culturali e con il Patrocinio del Comune di Martano (LE) e sempre il terzo posto al Premio letterario nazionale “Voci” città di Roma edizione 2019.

Di seguito tutti i premiati di questa edizione speciale Premio le Rosse Pergamene del nuovo umanesimo

  • Premio per libro edito di poesia d’amore scritto in coppia

Con altra voce-Se provo a parlare”

di Sabino Caronia, Diana Cavorso

  • Premio EUROPA E CULTURA per il GIORNALISMO

GOFFREDO PALMERINI presentato da Anna Manna

  • Premio ITALIAMIA Omaggio alla carriera

PIERFRANCO BRUNI presentato da Neria De Giovanni ed Anna Manna

  • Premio Le rosse pergamene Poesia d’amore

 “Come un’ala di rondine” Il convivio editore

FABIA BALDI presentata da Anna Manna

  • Premio libro edito Poesia

SILVANA LAZZARINO “Emozioni senza tempo” Edizioni Progetto Cultura 2019

presentata da Eugenia Serafini

  • Premio per le poesie nel web

ELENA GALIFI

  • Premio Speciale “La voce del Premio Le rosse pergamene “

DIEGO DE NADAI presentato da Jole Chessa Olivares

IL PREMIO LE ROSSE PERGAMENE DEL NUOVO UMANESIMO

Edizione speciale 2020

Presso La Sapienza Università degli Studi di Roma, 

Centro di documentazione europea Altiero Spinelli, Facoltà Economia e Commercio

Via del Castro Laurenziano, 9 Roma

Lunedì 2 marzo 2020 ore 16.30

Art60 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020

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Art60 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020

Art60 Opera finalista Valerien Bressy Spatola

Art60 Opera finalista

Valerien Bressy

Spatola

Art60 Opera finalista Valerien Bressy Spatola

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Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020 - Opere Arti grafiche finaliste

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Premio internazionale di Arti grafiche "Otto milioni" - 2020

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Art59 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020

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Art59 Opera finalista Nancy Avellina Dipinto

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