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Art03 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020
Art03 Opera finalista
Migel Piñero
Arti grafiche concorso
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Art03 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020
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Art02 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020
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Art01 Opera finalista Premio Arti grafiche “Otto milioni” 2020
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Gio10 Articolo finalista Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020
Canzone e poesia sono come due vecchie cugine che hanno qualche parente in comune e a tratti percorrono la stessa strada.
Magari non si somigliano neanche fisicamente, magari una sarà più attraente dell’altra, ma l’una avrà qualcosa dell’altra.
Ed ecco che ci saranno poesie che alcuni diranno brutte (per me, non ci sono brutte poesie. Ognuna di esse nasce da un’emozione e se chi legge non la coglie è perché, in quel momento, egli non è sulla stessa lunghezza d’onda di quelle emozioni), così come ci saranno belle canzoni, che potrebbero essere paragonate a poesie: paragonate!
I testi di De Andrè, ad esempio, pur essendo poetici ( lo stesso Edoardo Sanguineti afferma che il testo di una canzone può essere poetico), non sono poesie, anche se spesso egli scriveva in metrica (Bocca di rosa).
Lo considerano poeta, ma egli stesso non si è considerato che cantautore, forse perché sapeva benissimo che per un cantautore musica e testo si completano.
I versi della poesia, infatti, non hanno bisogno della musica in quanto nascono con una propria musicalità.
Dunque, la differenza tra canzone e poesia nasce proprio… nella testa dell’autore?
Anche Francesco De Gregori tiene a precisare che “le canzoni non sono poesie”, ma letteratura, come il cinema e il teatro.
Consentono, quindi, di conservare la memoria del passato (Marcel Proust) o di portare i segni del presente (Giulio Ferroni).
Eppure nel 1992 e nel 1993 il premio di poesia Guggenheim-Montale è stato attribuito proprio a due cantautori come Paolo Conte e Francesco Guccini, così come i testi di alcuni cantautori appaiono ormai da anni nelle antologie scolastiche, agevolando il cammino dei giovani verso la “Poesia Alta” (o altra!).
E ancora: se ci sono cantautori laureati poeti, ci sono, anche, poeti improvvisati parolieri (Calvino, Fortini, Pasolini, tanto per citarne alcuni tra i più famosi!).
Tutto questo avviene perché (e nessuno potrà dissentire) tra canzone e poesia, c’è un “parente” in comune, un parente molto stretto che si chiama “ritmo”.
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Gio09 Articolo finalista Premio Giornalismo “Otto milioni” 2020
Chiuso un capitolo se ne apre subito un altro.
A meno di un mese dal termine ufficiale del progetto “La mia isola”, che grazie alla guida congiunta di Bruno Mancini e Roberta Panizza era riuscito nella difficile impresa di far ricomparire Ischia tra le capitali poetiche Italiane dopo anni di buio, trova i crismi dell’ufficialità la nascita di un nuovo e più ambizioso programma.
Dalle ceneri de “La mia isola” nasce infatti il progetto “La nostra isola”, che oltre a raccogliere il frutto di due anni di lavoro proficuo, dovrà riuscire ad allargare gli orizzonti e gli obiettivi, peraltro già di tutto rispetto, del lavoro iniziale, innalzando per così dire al livello successivo l’intera mole progettuale.
“Per puntare ad un ulteriore sviluppo dell’idea” – spiega Mancini in una nota ufficiale – “ è necessario provvedere ad elaborare una nuova più complessa ed articolata struttura atta ad utilizzare al meglio tutte le potenzialità artistiche ed operative che in quest’ultimo anno si sono rese disponibili a collaborare con noi.”
Un rinnovamento che non tradisce dunque antiche e ben piantate radici. “Assolutamente. L’obiettivo rimane quello di restituire alla poesia il palco di primo piano che le compete nell’economia culturale della società Italiana.
Il percorso l’abbiamo già tracciato, non rimane che seguirlo”.
E bisogna dire che non si è perso tempo: sono già allo studio diverse iniziative di grande impatto che dovrebbero sdoganare presso un pubblico molto vasto i lavori poetici dei vari autori aderenti al progetto: si pensa infatti alla creazione di un Premio di Poesia di portata nazionale, alla formazione strutture regionali analoghe a quella ischitana in grado di diffondersi capillarmente sul territorio, alla traduzione delle antologie poetiche in varie lingue e via discorrendo.
Di certo le idee non mancano, né l’entusiasmo e la forza di realizzarle.
Si aprirà, infatti, il prossimo 19 luglio al “Miramare e Castello” di Ischia Ponte l’evento di presentazione dell’antologia poetica “Ischia, un’isola di…”, a cura del progetto culturale “La Nostra Isola” di Bruno Mancini e Roberta Panizza.
La sei giorni, che comprenderà oltre alla lettura di stralci del volume anche diverse incursioni nell’intrattenimento, darà modo agli autori delle liriche di presentarsi a pubblico e stampa, e la possibilità a diversi enti, isolani e non, di porgere il proprio saluto e di palesare il proprio appoggio all’iniziativa tutta.
Naturalmente l’attenzione maggiore è tutta attorno ai poeti, grandi protagonisti delle serate, che vedranno (in alcuni casi, per la prima volta) le proprie opere recitate da artisti di grande esperienza di fronte ad una platea piena di addetti ai lavori e di inviati dal mondo dell’informazione; un mix molto interessante che si arricchisce anche del talento e dell’esperienza di scrittori già noti ed affermati che hanno già avuto modo di prendere parte, con le loro poesie, alle antologie precedenti.
Iniziano già a fioccare conferme riguardo i nomi delle personalità dal mondo dell’arte e della cultura che prenderanno parte alla kermesse: da Antonio Mencarini ad Alberto Liguoro, passando per stimati e talentuosi musicisti come Raffaele Colombo ed Antonio Di Pinto, i quali peraltro allieteranno lo svolgersi dei lavori con il loro grande talento chitarristico.
Da ricordare anche il grande contributo offerto dalla pittrice Nunzia Zambardi, le cui opere saranno esposte in una mostra pittorica (già aperta al pubblico, proprio in questi giorni, presso gli Hotel Miramare e Mareblu) di indubbia importanza che farà da gustosissimo contorno alla portata principale.
Ma si è solo all’inizio: è facilmente prevedibile che nel mese che ci separa dall’inaugurazione dell’happening culturale saranno tante altre le ufficializzazioni riguardanti altri ospiti eccellenti, che arricchiranno ulteriormente il tutto.
Non resta che aspettare.
Sono state inoltre resi i noti di nominativi di alcune personalità che affiancheranno Mancini e Panizza nella gestione del progetto: si tratta di Luciano Somma, che ha accettato gli incarichi di Direttore Musicale e di Responsabile delle Giurie dei Premi.