Offerta valida fino al 10 Dicembre 2018 e fino ad esaurimento scorte.

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Attenzione!

Offerta valida fino al 10 Dicembre 2018

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Per ogni nuovo acquisto dell’antologia

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“Penne Note Matite” regaleremo DUE libri a scelta tra quelli pubblicati in occasione delle precedenti cinque edizioni del premio Otto milioni (vedi immagini seguenti).
Avrete quindi la possibilità di ricevere tre libri per un valore complessivamente superiore almeno a 58 euro pagando solo 22 euro… spedizione in Italia compresa.
Le richieste andranno inoltrate a emmegiischia@gmail.com
I pagamenti dovranno essere effettuati in favore dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” Via Gemito 27 – 80077 Ischia:

1. tramite paypal verso dila@emmegiischia.com
2. tramite bonifico bancario dall’Italia all’IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
3. tramite bonifico bancario dall’estero all‘IBAN: CPTITNN

La spedizione dei volumi sarà immediata.
Per ogni ulteriore informazione potrete telefonare al 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24
Cari saluti.

Bruno Mancini

Presidente DILA Ischia

Offerta valida fino al 10 Ottobre 2017 e fino ad esaurimento scorte.

 

Offerta valida fino al 10 Ottobre 2017 e fino ad esaurimento scorte. Per ogni nuovo acquisto dell’antologia

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Chi l’ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

Chi l’ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

Chi l'ha scritto? Un esercizio di stile letterario.

Chi l’ha scritto?

“Per poeta egli intendeva un uomo che si è mescolato in tutte le cose, che lusinga i potenti e ne ottiene i favori, che canta le guerre e la forza, un individuo, cioè, che ha sempre ragione e che è dalla parte del più forte. Ogni altro mestiere gli pareva limitato, chiuso, in ogni altro mestiere c’era una scala sociale, una differenza, ma questo gli pareva fuori di ogni norma e di ogni dipendenza. Esso comprendeva tutti i mestieri, e dal’altra parte imponeva rispetto e timore.Il timore verso chi adopera la carta stampata.”

Chi l'ha scritto

Chi l’ha scritto?

“Pareva un ornamento indispensabile, era come il compenso di un sogno fallito, o di una condizione troppo umile che si ricattava rivolgendo ai potenti il retorico Tu con cui i poeti parlavano al Re, alla Donna, a Dio.”

Un esercizio di stile letterario proposto da

Chi l'ha scritto

 

Presidente dell’Associazione culturale

Chi l'ha scritto“Da Ischia L’Arte – DILA

DILA

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Libertà con Freedom Manifesto a Roma Centrale Montemartini

LIBERTA ’: UMANITA’ IN MOVIMENTO CON LA MOSTRA “FREEDOM MANIFESTO” A ROMA CENTRALE MONTEMARTINI

Sempre più in questi ultimi anni si assiste ad una trasformazione umana e sociale che investe in particolare quanti fuggono da guerre, povertà e dalle sopraffazioni in cerca di una libertà quale diritto di tutti per non rinunciare alla propria dignità. La fuga per molte persone rappresenta spesso l’unica soluzione anche dolorosa per riconquistare quella dignità che non sempre è detto sia altrove. Di libertà, di recupero della propria dignità quale diritto necessario per una convivenza n armonia con gli altri, racconta la mostra collettiva “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in movimento che inaugura il 27 settembre a Roma presso il Museo Centrale Montemartini il cui intento è quello di risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni su un tema di grande attualità quale l’immigrazione.

Libertà la mostra Freedom Manifesto Roma Centrale Montemartini

Spesso infatti chi lascia il proprio paese lo fa per motivi legati a ingiustizie e abuso di potere tra dittature, guerre e violenze, nella speranza di ritrovare una nuova possibilità in cui esprimere se stessi in piena libertà.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra si avvale oltre che del patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), anche di quello della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato a Roma nel 1968 impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di immigrati e rifugiati.

Gli autori coinvolti in questo progetto espositivo tra artisti e visual designer italiani e stranieri di fama internazionale anche molto giovani sono stati chiamati a realizzare dal Centro di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo, lavori che rappresentassero in modo efficace il fenomeno della immigrazione. Quanti hanno preso parte al progetto – tra cui citiamo Valentina Agriesti, Stefani Asili, Marilene Buczek, Elio Carmi, Ginette Caron, Fang Chen, e ancora Alain Le Quernec, Armando Milani, Ricardo Salas Moreno, Antonio Pace, Mario Piazza e Henz Waibl- hanno intravisto nel poster la forma più efficace e diretta per raccontare questa tematica legata al diritto di libertà per quanti, lontani dalla propria patria cercano accoglienza per un’integrazione all’interno del tessuto sociale di cui andranno a far parte. Attraverso scritte ed immagini gli artisti hanno dato voce al proprio messaggio a sostegno di questo diritto che restituisca pari dignità anche a chi approda nel nostro Paese per trovare una vita migliore lontano da guerre, violenze e e abusi.

La forma del manifesto quale mezzo di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo rappresenta ancora una forma di grande impatto visivo per inviare a chi guarda messaggi nel modo più efficace possibile.

Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi, curatori della mostra, hanno voluto che ciascun artista portasse un messaggio personale sul tema dell’immigrazione al fine di “reclamare” e “pubblicizzare” punti di vista che in questo momento nella società contemporanea  non trovano lo spazio dovuto. L’esposizione, aperta fino al 31 dicembre, che rientra nel calendario degli eventi dell’edizione romana 2017 di “AIAP Design per”,  presenta un mini-catalogo, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), con il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.

Silvana Lazzarino

 

 GLI AUTORI IN MOSTRA

VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI / RUEDI BAUR / ERIN BAZOS / FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK / ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN / ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO / FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI / ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU / ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN MONTALVO / RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO / MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO / STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI / MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN

 

FREEDOM MANIFESTO

Humanity on the move | Umanità in movimento

A cura di cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi

Centrale Montemartini Roma

Orario: martedì-domenica 9.00-19.00 (24 e 31 dicembre 9.00-14.00)

Inaugurazione mercoledì 27 settembre 2017 ore 16.00

Dal 28 settembre al 31 dicembre 2017

Informazioni Tel. 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00

info.centralemontemartini@comune.roma.it

Ufficio Stampa: Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo

centroricerca@blueforma.it, telefono 39 6 58303065 Official webiste: freedom-manifesto.it

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Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Il Dispari 2017-09-25

 Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Editoriale

Dal mio racconto “Così o come” tratto dal libro “Per Aurora volume terzo”.
Parte seconda
Capitolo primo


Le mie prime reazioni di stupore incredulità sorpresa “È così o no?”, malinconia sconforto abbandono “Che ci posso fare!”, immobilità fisica mentale sentimentale “Doveva accadere prima o poi”, vennero inghiottite insieme alla bella schiuma gialla della birra popolare e furono soppiantate da brevi fugaci emozioni mai dimenticate: i tesori ed i retaggi degli incontri determinanti per la indiscutibile amicizia tra me e la “Signora”.

La fama della mia amicizia con Aurora, in modo particolare dopo la pubblicazione di “La Notizia virgola la Condanna punto”, unitamente a tutta una serie di pettegolezzi urbani riguardanti il mio sistema di vita imbottito, dicevano, di estrema pigrizia indolenza disattenzione distrazione (io direi, invece, giusto impegno parsimonia e saggio economizzatore di beni importanti quali il tempo e lo spazio), “così o come” accadde per i films di Rochy, avevano posto la mia immagine all’apice del consenso, ma la mia vita privata nell’infernale sfera della popolarità.

-« È lui, è lui!»

-«L’amico di Aurora, venite…»
-«Ignazioooooo…»
-«Una birra popolare al signor Ignazio. Mi permette una foto? Sì grazie. Scatta, fai presto, il signor Ignazio ha fretta.»

Un bestione alto due metri, e trentacinque centimetri tra pollice e mignolo, un giorno mi ha poggiato affettuosamente la mano sulla spalla e per poco non m’inchiodava al suolo come una palina di fermata autobus.

Una bagascia dai giochini veloci – ultra veloci – rapidi – urgenti tariffe maggiorate, mi ha baciato quasi sulla bocca nel supermercato gremito di gente e, forse peggio, ha spalmato sulle mie braccia con le sue ascelle sudaticce un indefinibile odore di capre e di pesci, di fattrici e di stalloni, di sessi e di colonie.

La bimbetta non ancora ragazzina stentava a comprendere gli ordini della mamma, però mi guardava come se fossi stato un vecchio Babbo Natale, intanto che mi tirava i pantaloni mostrando un blocchetto ed una penna per pretendere un autografo.

Sì forse è meglio cambiare programma, dicevo a me stesso durante ogni pausa di lavoro che mi consentivo (già, non lo sapete, ma io lavoro, faccio il “A”.

“B” faccio l’assaggiatore di birre.
“C” faccio l’avvocato del diavolo.
“D” faccio l’uomo della provvidenza.
“E” faccio il servo degli istinti.
“F” faccio Ignazio di Frigeria e D’Alessandro.
“G” faccio l’uno e il trino più tre.

Bussano alla porta…

L’apnea è la scommessa perduta, la spirale avvolgente, il lusso svogliato.
Nei mari dei Caraibi la preda è il pescatore che non utilizza adeguate protezioni.
Soltanto un lusso svogliato lo porta a privarsi di bombole e boccaglio per la pesca dei barracuda.

Il Tirreno era considerato dagli antichi un mare “nostro”. Noi umani moderni lo abbiamo squamato devitalizzato disinfettato colonizzato, reso una fogna, riciclato in mare “morto”.

Era in esso (avrei preferito scrivere in lui) che spesso sguazzavo, intrepido e naturalista, imbozzimato tra le spire coinvolgenti delle immersioni.
Con maschera e pinne.
Sempre senza bombole

Nella settima edizione delle mie incursioni tra le gole marine di San Pancrazio, alla ricerca di una mitica tana di cernia che ricordavo ricoperta da alghe e licheni, per non concedermi un respiro, l’apnea avrebbe potuto togliermi la vita prima della risalita.
Più giù.
Più più.
Più tempo.
Più volte.

Più sempre, più tutto, più giovane, più forte, più solo, più assurdo, più io, più meno.

Dietro alla porta chiusa del mio rifugio, che certo non bussava da sola, come braccata dalla muta camaleontica di un sub, la mia apnea, per me ad un tratto trasformato in cernia indifesa, non era altro ormai che scommessa perduta.
Non voglio, non posso, non apro, non sono, la mia perdita di respiro è spirale avvolgente.
La mia apnea si asserviva al lusso svogliato di prolungare un calvario per una determinazione che non era in mio potere modificare.
Chi bussa alla porta?
Chi è?»

Bruno Mancini

Liga Sarah Lapinska intervista Vilis Ļevčenoks.

Liga Sarah Lapinska, Ambasciatrice per la Lettonia dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” intervista, in esclusiva per Il Dispari, Vilis Ļevčenoks, responsabile nel Comune di Jelgava per la realizzazione dei progetti.

Conosco Vilis da tanto tempo, cioè da quando ero Consigliere comunale e lui era il Direttore responsabile nel Comune di Jelgava.
Era un collega simpatico, molto affidabile e positivo.
In questa intervista Vilis racconta, in esclusiva per il nostro quotidiano Il Dispari, gli sviluppo e i momenti più importanti dei nuovi progetti (eventi ed attività di opere pubbliche) avviati nella città di Jelgava negli ultimi 6 anni.

VILIS: “Abbiamo ricostruito la Torre di Santa Trinità. Di conseguenza, quando è stata rinnovata, grazie alla mostra panoramica e alle esposizioni della storia e dell’arte, il numero di turisti che visitano Jelgava è cresciuto molto.
Abbiamo costruito un ponte per i pedoni e ordinato in modo più splendente il Boulevard Jāņa Čakstes.

Non lontano da questo boulevard, lungo il piccolo fiume Driksa, si trova il palazzo, costruito dall’architetto italiano Rastrelli, che ospita l’Università d’Agricoltura.

Vicino a questo palazzo in stile di barocco, nel parco ricco di varie specie di alberi, è stata ricostruita l’isoletta “Pasta”con pavimento in legno per effettuare feste ed eventi.

Durante quest’anno abbiamo iniziato a costruire, al di sopra della strada, un grande tetto composto da elementi naturali, poiché qui il clima è nebbioso e piovoso e gli inverni sono, spesso, freddissimi.

Entro il prossimo anno il tetto sarà finito.

Secondo tradizione, ogni anno in Jelgava hanno luogo festività dedicate alle sculture di sabbie e di ghiaccio.

Poi, ogni anno, festeggiamo la festività di Late.
Durante questa festività i contadini e i produttori offrono alla gente latte, miele, nocciole e dolciumi naturali.

Nell’anno 2017 abbiamo cominciato la ricostruzione delle due case di legno più vecchie presenti in Jelgava, in via Vecpilsètas (in italiano-la città vecchia), rimaste dopo i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale che hanno distrutto gran parte di Jelgava in quanto la città è situata in un posto importante dal punto di vista strategico.

In una di queste due case sarà realizzato il Centro di Restaurazione, dove saranno esposte mostre di carattere artistico.
Nell’altra casa, che chiamiamo “Zemnieku Sèta” (la Fattoria per i Contadini), ci saranno stanze per i turisti e un complesso museale simile al museo di Natura Aperta di Riga, dove sono restaurate vecchie case di legno di diversi secoli, oggetti di tela, di argilla e di legno, fatti degli artigiani, di solito lettoni.
Entro il prossimo anno questo interessante complesso in Jelgava sarà aperto.”

SARAH:

“Come supporti i progetti culturali, gli eventi, gli artisti, le nuove costruzioni? Raccontaci anche un po’di te stesso: come preferisci rilassarti, quali sono i tuoi interessi al di fuori del tuo lavoro.”
VILIS: “Sono nato nella regione di Liepàja, in Pàvilosta, verso mare.
Sono ingegnere forestale.
Ho lavorato in differenti campi, anche come imprenditore per la città Jelgava durante molti lunghi anni.

Sono impegnato nell’editare libri di poeti, come quelli della poetessa-ceramista, Vera Roķe.
Sono uno degli sponsor della mostra “Tèma”, dedicata ai finalisti del Premio internazionale Made in Ischia “Otto milioni-2017”organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” della quale tu sei la prestigiosa Ambasciatrice in Lettonia..
Supporto anche altre mostre,

Oltre a questo, svolgo attività filantropiche.

Per esempio in favore di bambini di famiglie povere, offrendo loro la possibilità di comprare i prodotti di cancelleria necessari per la scuola.
Ho collaborato al finanziamento per spostare il monumento di Lāčplēsis.
Lāčplēsis è un eroe simbolico che combatte con il Cavaliere Nero in un epos popolare scritto da Andrejs Pumpurs, secondo la tradizione delle favole lettone.
Adesso si trova vicino al Museo d’Arte e di Storia in Jelgava.

Poi, ogni anno supporto gli eventi per la celebrazione di uno dei Presidenti della Lettonia, esiliato dal nostro paese quando il potere sovietico occupava la Lettonia in modo violento.
Questo evento ha sempre luogo il primo Settembre nello stesso posto, ossia nella casa nativa di Kàrlis Ulmanis, chiamata “Pikšas”.

Un mio interesse è installare i generatori eolici per sostituire quelli pericolosi ad energia nucleare.

Amo il teatro e la musica dal vivo.

Poi, amo la flora e la fauna, l’osservazione della natura, lo studio della nutrizione degli animali selvaggi, la riordinazione delle foreste e dei boschi.”

Liga Sarah Lapinska

Il Dispari 2017-09-25 Redazione culturale

Angela Maria Tiberi presenta il poeta Francesco Terrone

Poeta profondo della bellezza dell’amore che tocca il cuore del lettore e invita ad amare anche i ricordi della fanciullezza di una meravigliosa città come RAVELLO.
Apprezzato e tradotto in varie lingue come francese, spagnolo, rumeno, oltre l’inglese, si è imposto alla critica internazionale ricevendo numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere letterarie.
È stato nominato Cavaliere di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.
Tra le sue numerose poesie dedicate all’amore ho scelto

RAVELLO

Senza tempo
dipingo
i miei quadri di profumi
e parole
al cantare del gallo
ed al calare del sole
lungo i sentieri
della notte
illuminati
dal luccichio
delle stelle,
sotto il tuo cielo
incantato e stregato
dal cuore e dal fato,
dal tempo
che non ha tempo…

Bellissimi questi ultimi versi poetici “dal tempo che non ha tempo…”!
Ecco, è vero, la poesia è come la bellezza di questa meravigliosa città intramontabile, i cui sentieri della notte sono illuminati dal luccichio delle stelle come l’anima del nostro amato poeta che brilla dell’amore che riscalda il cuore del lettore.

Angela Maria Tiberi

Presidente della Sede operativa in Provincia di Latina dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”.

Il Dispari 2017-09-18

Il Dispari 2017-09-18

Editoriale

Lo scorso 14 Settembre si è conclusa la mostra delle opere esposte dalla pittrice Patrizia Canola al Museo Etnografico del Mare di Ischia.
Voluta dall’Associazione Da Ischia L’Arte – DILA” e curata nei minimi dettagli da Silvana Lazzarino, che ricordiamo essere valente opinionista di questa redazione culturale, “Negli orizzonti della vita tra luce e colori” (è questo il titolo dato all’esposizione) ha riscosso notevoli interessi da parte di un vasto e qualificato gruppo di testate giornalistiche e televisive d’indiscusso livello nazionale.

Infatti, oltre a questo quotidiano Il Dispari che, grazie al suo Direttore Gaetano Di Meglio, ha sostenuto l’iniziativa fin dal primo momento accompagnandola con interviste esclusive ed articoli di pregevole fattura, ciò che ha dato il senso di interazione nazionale tra l’evento e l’apprezzamento generale è registrato nelle decine e decine di pagine pubblicate sui maggiori siti artistici italiani.

Dico MAGGIORI e intendo, per esempio, il Corriere della Sera;

dico decine e decine e, per non lasciare indeterminata tale affermazione, ne cito qui di seguito SOLO alcuni:

Arte.it (http://www.arte.it/calendario-arte/napoli/mostra-patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore-40047),

Espoarte.net (http://www.espoarte.net/calendario-eventi/negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Comunicati.stampa.net (http://www.comunicati-stampa.net/com/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore.html/),

weartpoiect.com. (https://weartproject.com/event/it/469526/),

informazione.it (http://www.informazione.it/c/AB3F4A61-5EF8-46E6-97DF-1ACBAB7925BB/PATRIZIA-CANOLA-NEGLI-ORIZZONTI-DELLA-VITA-TRA-LUCE-E-COLORE/),

lobodilattice.com (https://www.lobodilattice.com/mostre-arte/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-2),

lombardiapress.it (http://www.lombardiapress.it/lombardiapress/portale/index.php?com=13527/),

murmurofart.com (http://www.murmurofart.com/testo-2.asp?Progr=28294/),

area-press.eu (http://www.area-press.eu/comunicatistampa/2017/06/01/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ioarte.org (http://www.ioarte.org/eventi/Mostre/Patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

datedarte.it (http://www.datedarte.it/events/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

Teleischia.com (http://www.teleischia.com/139759/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

ildispari24.it (http://www.ildispari24.it/it/dila-e-patrizia-canola-insieme-nei-progetti-made-in-ischia/),

gigarte.com (https://www.gigarte.com/patry52/home), milano.zone (http://www.milano.zone/2017/05/30/patrizia-canola-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

247.libero.it (http://247.libero.it/focus/41457473/87/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

thecronpost (http://www.thecronpost.com/cultura-societa/192192/patrizia-canola-ad-ischia-al-museo-etnografico-del-mare-con-la-mostra-permanente-negli-orizzonti-della-vita-tra-luce-e-colore/),

dailymovies.com (http://www.dailymovies.com.ng/view/bRpl3ZHpqxk/patrizia-canola-mostra-personale-museo-etnografico-del-mare-ischia-bruno-mancini-dila/).

Patrizia Canola, in compagnia del marito Lorenzo, è stata in vacanza a Ischia nelle ultime due settimane della Mostra durante le quali non ha mancato di esprimere più volte tutta la sua ammirazione per le bellezze locali e per l’affettuosa e protettiva accoglienza ricevuta.
Tanto entusiasta da aver già prenotata la prossima vacanza qui da noi!

Bruno Mancini

DILA all’udienza del Papa in Vaticano

Sono stati circa 80 i Delegati della nostra Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA che, il 24 Maggio 2017, hanno partecipato in Vaticano all’incontro con Papa Francesco secondo un cerimoniale che non ha mancato di mettere in luce la costanza e la serietà dei nostri progetti artistici e sociali, ricevendo, anche per essi, la benedizione del Santo Padre.

L’incontro con il Papa ha fatto seguito, infatti, al fax che abbiamo ricevuto dal Prefetto Georg Gänwein contenente la seguente comunicazione: “… In riscontro alla Sua stimata lettera del 12 marzo c.a., ben volentieri mi premuro accogliere la richiesta di partecipazione all’Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 24 maggio p.v. (in Vaticano, ore 10.00), a favore di una distinta Delegazione della Nazionale Cantanti Lirici, guidata dalla Presidente la Sig.ra Paola Occhi, assicurandoLe che il gruppo medesimo verrà menzionato nell’ambito dell’Udienza…”.

Pubblichiamo ora in esclusiva una foto di Paola Occhi, Presidente della Sede operativa di Mirandola dell’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, nonché Presidente della Nazionale Cantanti Lirici, il 24 Maggio 2017 durante il suddetto incontro con il Papa.

Rubrica affidata a DILABLIDA, Sede operativa in ALGERIA – Presidente Dalila Boukhalfa

Inizia oggi la nuova rubrica bisettimanale rivolta alla comunicazione del Made in Ischia attivato in Algeria grazie alla collaborazione di Dalila Boukhalfa che, dal mese di Luglio 2017, ha assunto la presidenza della

Sede operativa DILA nella città di Blida in Algeria.

Nel formulare i migliori auguri alla new entry Dalila Boukhalfa per la sua attività in questa pagina culturale del quotidiano Il Dispari diretto da Gaetano Di Meglio, iniziamo con il presentarvela attraverso una succinta scheda preparata da Angela Maria Tiberi Presidente della sede operativa DILA di Pontinia.

Dalila Boukhalfa

Per gli amici Caroline Dali, è nata a Oran in Algeria il 26 Dicembre 1968 e vive a Blida.
Insegnante di francese presso la scuola media e il centro di lingue stranieri dell’università di Soumaa.

Da sempre appassionata di lingue, di libri e di poesia, ha saputo trasmettere con notevole successo questi interessi ai suoi studenti.
Ha partecipato a diverse manifestazione di carattere culturale in Algeria.
Scrive, a titolo personale, storie per ragazzi e poesie.

Per molto tempo il suo sogno è stato quello di organizzare e partecipare ad eventi artistici e culturali in Italia e in Algeria, facendo affidamento sulla cooperazione, sincera e continua, con l’Associazione culturale DILA, in modo tale da creare e riaffermare rapporti, tra artisti italiani e algerini, che abbiano in lei e nella sua volitiva presenza un collante forte e determinante.

Così, nel Luglio 2017, l’Associazione culturale Da Ischia L’Arte – DILA, riconosciuta l’ampia positiva divulgazione dei propri progetti ottenuta grazie alle attività professionali e sociali realizzate dalla Professoressa Dalila Boukhalfa, ha deliberato di nominarla Presidente della Sede operativa DILABLIDA.
Angela Maria Tiberi

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08, 11/09.

Cod 28

Liga Sarah Lapinska

Dove mi aspetta

La primavera arriverà inaspettata,
attraverso ipotesi e autunno,
dove la neve incerta
sopra i rami degli alberi
sulle foglie morte
si tiene, si tiene, si tiene.

Come si tiene su me.
Incanterò con la forza e la fragilità
il nuovo sole, ma non lo prometto,
è una speranza che passa qua e là,
piena di dubbi, maligni,
che passi, passi, passi.

Per vibrazioni sintetiche
uccelli migranti di nuovo gridano ,
e una dalle Lune, smarrita,
uscita dalla sua orbita cercherà là e indietro,
se altri sanno vera strada, forse al Sud,
lentamente, lentamente, lentamente.

Come ho aspettato qui mi aspettano là
i primi uccelli di maggio e la forza della clorofilla,
e in ogni mia traccia, e in tanti dai miei incanti,
quando sarò più profondamente in voi,
mi ricambieranno in tutti unici,
come io sono unica, unica, unica.

Cod. 29

Liga Sarah Lapinska

Quando sarò la pietra

Quando sarò la pietra, cosi tranquilla come il sonno,
cosi forte come il centro dell’universo infinito,
mentre pulsano le erbe, ed i passi che le comprimono,
attraverso in fretta, e passo a passo, silenzioso sarà il mio respiro.
Piccola ed agitata, invece, l’anima mia,
come un magnete limpido in mulinello di magma
mi ricorda da bambina per sentirmi più protetta
a fianco di una grande pietra, coperta da muschio bianco.
Ora no, bambini, mentre io sono la pietra,
non sono protetti da nessun Dio,
da nessuna ombra.
Nuda contro il cielo
vola con le sue ali rapaci nel blu
l’aquila del mare, con i suoi venti incantati
attorno a me, cosi tranquilla da non credere.
Ah, sì! Voglio ritornare bambina, con due occhi grandi e verdi.
Voglio giocare con le bambole, adesso abbandonate
nel prato senza fiori, nel prato di ninna nanna.
Ah, sì! Prima della notte, chissà cosa diventerò domani.
Voglio ritornare bambina, nel prima di una donna.
Voglio diventare pietra, nel prima di bambina.
Una piccola pietra, simile all’ambra.
L’anima grande, ma senza ali.
Mi protegga il mito come il tempo del mito.
Tutto dipende da frequenze e coincidenze
tranne la mia ultima vita, l’amore mio nella notte,
il prato senza i fiori.
La pietra domani sfiorirà.

Cod. 30

Anna Rancàne

Ogni giorno qualcuno

Ogni giorno qualcuno costruisce una chiesa,
ogni notte qualcuno la distrugge
fino al frumento.
Al mattino tutto si deve iniziare di nuovo.
Stracciando le ceneri ed i destini,
si può trovare il rosario estirpato,
in ogni perla-la preghiera non realizzata.
Ogni notte una chiesa collassa.
Si deve costruirla, ancora, di nuovo.
Serve murare le pietre nuove
in se stesse.

v

Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11 Redazione culturale

Editoriale

Per Aurora volume terzo

La sesta firma

Capitolo quinto

Giunse.

La telefonata con la quale Gilda accettava l’invito, che le avevo scritto sul biglietto lasciato la sera prima alla cassa del bar, mi sembrò più un atto di cortesia che foriera di felici aspettative:

Disturbo? Sono Gilda.

Vado a prendere il pupo all’asilo, poi potremmo incontrarci alle giostre.

Alle cinque all’angolo della posta, va bene?»

Alle… Gilda… sì, sì va bene, benissimo..

Tu tu tu tu…

La meraviglia per la rapidità con la quale mi aveva contattato, lo stupore per la docilità del suo seguire il mio desiderio senza porre domande, la scelta di andare in un luogo affollato dando adito a pettegolezzi, tutto ciò ed altro ancora, furono motivi che mi convinsero a credere che Gilda non avesse capito la ragione vera del mio invito.

Avvaloravo l’ipotesi che lei non aveva potuto comprendere le mie intenzioni in quanto non ero stato sufficientemente esplicito.

Esplicito?

Ammiccante.

“Il Dottò vuole passare un po’ di tempo in giro prima di tornare nel castello della sua libertà.”, forse aveva pensato così.

“Se il Dottò avesse un’intenzione segreta non avrebbe scritto un biglietto, né tanto meno lo avrebbe consegnato aperto alla cassiera, dandole l’opportunità di leggerlo.”

“Uno che cerca un’amicizia più intima con una donna, non le chiede di uscire con il bambino.”

“Sarà in partenza per altri mille anni e vuole rinverdire ricordi passati.”

Aveva ragione.

Tre, quattro, mille ragioni.

Decenni di raziocinanti eccessi, avevano inaridito finanche ogni mio elementare presupposto di comunicabilità.

Bravo!

Avevo speso gran parte della vita nella peggiore maniera.

Solo.

Solo, da solo.

Solo, da solo, senza essere solo.

Alla telefonata di Gilda seguì lo sferragliante rumore del chiavistello divenuto rugginoso per essere rimasto a lungo inutilizzato.

Geltrude, entrando con la cautela e la discrezione di chi non deve disturbare:

Dotto’, già sveglio?

Come mai?

State bene

Sì. Tutto a posto.

Tu sei mai stata sola?»

Dotto’, per stare soli, bisogna essere soli. Io non sono mai stata niente, figuriamoci se mi potevo permettere il lusso di essere sola.

Stare sola?

La solitudine!

Voi ve la potete permettere.

Io no.»

-«Ho impegnato un secolo per decidermi a fare il primo passo.

Senza ribellarmi ho lasciato che la nostra amicizia giovanile, il nostro affetto, la reciproca irriducibile attrazione che ci dominava, scadessero in un algido rapporto tra il “Dottò” e la padrona dell’American bar.

Ho visto il tuo ed il mio amore, come su quella giostra, girare girare girare fino a perdere il senso dell’equilibrio, e non ho porto loro una mano a sostegno.

Devo recuperare non solo il tempo perduto, ma soprattutto il coraggio di esistere.

Sposiamoci domani.

Tu sai quanto ti amo.»

Così le avevo detto nel luna park aspettando che Isidoro terminasse un giro sul trenino.

Mamma mamma, è bellissimo, ci sono gli indiani e Manitù

Vuoi fare un altro giro?

Vai.

Dai il gettone all’uomo con la divisa rossa.

Vai.»

Gilda non mi aveva chiesto dove ci saremmo sposati o dove avremmo vissuto, né chi sarebbero stati i testimoni. Nessuna domanda relativa al ristorante, al viaggio di nozze, alle foto, agli invitati, bomboniere, addobbi floreali, limousine, paggi paggetti, velo velette, musica cori coretti anelli… catene.

Nulla.

Gilda aveva iniziato dicendo:

Va bene…», poi aveva atteso che il pupo fosse lontano, ed allora, guardandomi negli occhi:

E lui?»

Sarà mio figlio

Bruno Mancini

Per Aurora volume terzo

di Bruno Mancini

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Book (PDF), 166 pagine

Prezzo € 3,12 (IVA esclusa)

Pubblicato 1 Ottobre 2011

Lingua italiana

Pagine166

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Il Dispari 2017-09-11

Il Dispari 2017-09-11

1) DILA e Patrizia Canola insieme nei progetti Made in Ischia.

La pittrice Patrizia Canola sarà lieta di incontrare per un aperitivo nel Museo Etnografico del Mare, martedì 12 Settembre 2017 dalle ore 18:00 alle ore 20:00, tutti coloro che vorranno approfondire la conoscenza delle caratteristiche artistiche delle opere che espone nella mostra “PATIRIZIA CANOLA. NEGLI ORIZZONTI DELLA VITA TRA LUCE E COLORE”, organizzata da Bruno Mancini e a cura di Silvana Lazzarino, visitabile fino al prossimo 15 Settembre nel Palazzo dell’Orologio di Ischia ponte.

2) Il giorno 8 Agosto 2017 Liga Sara Lapinska, Ambasciatrice DILA in Lettonia,

ha regalato per conto dei nostri progetti culturali MADE in Ischia, la nostra Antologia “Otto milioni 2016” a Rita Vectiràne, Vice Sindaco della città di Jelgava in Lettonia.

3) Tina Bruno, scrittrice,

opinionista della redazione culturale di questo quotidiano Il Dispari” diretto da Gaetano Di Meglio, ha ricevuto la seguente comunicazione dall’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI NAPOLI: «Lei ha vinto la XXXIII ED. 2017 DEL PREMIO “LETTERATURA” POESIA, NARRATIVA, SAGGISTICA PER LA XI SEZIONE (ROMANZO INEDITO) CON “Stralci di antropologia attraverso il romanzo della mia vita” ».

4) Angela Maria Tiberi, Presidente Sede operativa DILA in Pontinia

segnala il seguente concorso “Enciclopedia Universale degli Autori Italiani”: scadenza 31 Ottobre 2017 – REDAZIONE PIAZZA GRAMSCI, 1/3 ~ 98066 ~ PATTI (ME) TELEFONO 0941 21503 PARTITA IVA 02778870838 CONTATTI CONCORSI@KIMERIK.IT SITO INTERNET WWW.KIMERIK.IT

Gioco d’amore a Sermoneta di Angela Tiberi in foto con Walter Poli

Il Dispari 2017-09-11

Poesie finaliste della sesta edizione del premio internazionale “Otto milioni”.

Precedenti pubblicazioni: 20/03, l’8/05, 19/06, 7/08, 14/08.

Cod. 25

Antonio Fiore

Vecchio lenzuolo

Aggrappati al dorsale del tempo che va

lì dove s’addormenta il tramonto

liberi pensieri migrano come il vento

che va per dissolversi verso il suo orizzonte.

Siamo due amanti senza tempo

e sul nostro letto ci ritroviamo

a ripassare le sbiadite emozioni

arrotolante su un bianco lenzuolo.

Stasera i cuori si compiegano

ai sogni ingialliti dai profumi di ieri,

e dove gli aspri odori viziati annidano

le velate reminiscenze rigate sulla pelle.

Se la notte non divaga con il vento

tra un ricordo e un’emozione

noi riscriveremo sulle mura del tempo

le indelebili sillabe per ricomporre

questo sogno vissuto a metà.

Finché il cuore avrà strada da camminare

il cielo darà luce ai nostri sogni premonitori,

e noi, indelebili ispiratori del nostro tempo

ricopriremo il letto di quel bianco lenzuolo

macchiato di inebrianti profumi del passato.

Il nostro amore non ha tempo né paura

perché siamo due temerari per natura.

Della nostra storia siamo gli unici scrittori

e come due amanti instancabili ne siamo i lettori

in questa ingiallita notte di un vecchio lenzuolo.

Cod . 26

Nika Kolinz

Ma in questo mondo niente non è imparziale

Ma in questo mondo non è niente imparziale:

diversi gusti e opinioni d’arte.

E tempeste di parole rumoreggiano per i più attivi.

In tal modo uccidono i sentimenti veri.

Puoi essere un niente, secondo gli altri.

Non subito i creatori vengono accettati.

La gente non vede i geni, costruendo

i critici palazzi di virtù.

Presto dolori di questioni invadenti,

però, non subito sviluppano le città.

Comunque, la storia innalza i migliori

e salva loro nei libri per sempre.

Cod. 27

Nika Kolinz

Zittisco

Zittisco, pensando di te,

abbracciandoti per le spalle, nel passato.

Però restiamo distanti:

sono con la presenza del dubbio.

Davvero vorrei tornare indietro?

Non si può più, sono invecchiata…

Lascio la memoria quasi chiusa,

per rammentare al prossimo risveglio.

Il Dispari 2017-09-04

Il Dispari 2017-09-04 Redazione culturale

DILA in Lettonia:

Presentazione del progetto Made in Ischia con la Mostra di Arti varie “Tema”presso la Maison di moda di Daiga Latkovska

Il 23 Agosto 2017, è stata inaugurata la mostra “Tema” in cui fanno la parte, in generale, i finalisti del concorso “Otto Milioni 2017” organizzato dall’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” più altri artisti che hanno partecipato sul website LENOIS a vari concorsi, tra i quali in primo luogo va annoverato “TUTTI INSIEME CONTRO LA VIOLENZA E IL NAZISMO” e, inoltre, un folto gruppo di Artisti amici dei progetti culturali DILA che hanno avuto la possibilità di presenziare all’inaugurazione.

La conduttrice della serata è stata la poetessa Elìna Zàlìte,

una lady elegante ed intelligente, vestita in un raffinato abito nero.

I discorsi sono stati tenuti, dapprima, dalla padrona della Maison Daiga Latkovska, disegnatrice di moda e anche pittrice.

Lei, con un fiore nei capelli, sorridente, ha espresso calorosi auguri verso tutti i partecipanti.

Subito dopo è intervenuta la Vicesindaco di Jelgava, Rita Vectiràne.

Ina Gudele, una dama di alta cultura, ha sottolineato l’anniversario di venti anni di attività del club “Zontas” che lei guida e presiede.

Jànis Zarins, l’autore del manifesto della mostra, il poeta che insieme con Rasma Urtàne conduce il club di poeti in Jelgava “Pieskàriens”, è stato come sempre gentile e simpatico soffermandosi a parlare del suo club ed ha letto in modo espressivo alcune poesie.

Eva Strazdina,

presente insieme alla sua bellissima figlia di uno anno d’età e al marito, ha cantato in italiano e in latino con la sua voce molto apprezzata.

Il cantante Alvils Cedrins, vincitore del primo premio di musica, ha cantato con la sua fortissima voce in diverse lingue, anche in russo e in inglese: molto bravo in questa serata.

L’attore Viktor Mishin ha declamato alcune poesie di poeti classici russi, creando uno spettacolo dalle atmosfere molto emozionanti.

Liga Sarah Lapinska,

in un abito orientale azzurro, Ambasciatrice dell’Associazione DILA in Lettonia, ha dato notizie relative al concorso “Otto Milioni 2017”, soffermandosi sugli artisti che vi hanno partecipato. Ha espresso parole di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l’Isola d’Ischia e sentimenti di speranza per un immediato ritorno alla normalità.

Lei ha ringraziato alcuni sponsor che per ora preferiscono rimanere nell’anonimato, e molti altri partecipanti all’evento tra i quali ha citato Aleksandr Abushayev, Janis Drozdovs, Daiga Latkovska, Lìga Lonerte, Vilis Levcenoks, Baiba Rivza, Rasma Urtàne, Rita Vectiràne, Elìna Zàlìte, Jànis Zarins, Club “Zontas”e il giornale “Zemgales Zinas”.

Liga Sarah Lapinska ha proseguito declamando alcune poesie di Bruno Mancini e di Roberta Panizza tradotte da lei in lettone.

Ha portato il saluto da parte del pittore Einars Repse che non ha potuto partecipare alla serata a causa di una trauma.

La mostra, multiculturale ed internazionale è stata esposta in tutti e due piani dell’edificio.

Erano presenti numerosi poeti tra i quali anche alcuni finalisti del premio “Otto Milioni” Modris Andzàns, Mairita Dùze, Nika Kolinz, Ligija Kovalevska, Liga Sarah Lapinska, Jànis Lapinskis, Eva Màrtuza, Anna Rancàne, Vera Roke, Eva Strazdina, Elìna Zàlìte, Janis ‘Jan’ Zarins, Anita Zvaigzne.

Bronislava Broņislava Dzene,Anita Kèke e Rasma Urtàne, ed altri hanno letto loro poesie.

Elìna Zàlìte ha nominato i vincitori dei concorsi di musica e in arte visuale, quindi Alvils Cedrins come cantante e i pittori Milena Petrarca, Liga Sarah Lapinska,Sergey Kyrychenko, Einars Repse,Miguel Piñero.

Nel primo piano sono esposti i vestiti di Daiga Latkovska, i gioielli di Zinta Graumane e i dipinti degli scolari e degli amici di Inta Paulsone.

Nel secondo piano vi sono le opere e le fotocopie di tutti gli altri artisti.

Una piccola sala è stata allestita con i dipinti di Daiga Latkovska.

Visitando la mostra sarà possibile ammirare i dipinti e le grafiche di Arif Azad Painter (India), Heino Blum (Germania), Tomas Fernandez (Spagna) ,Sebastiano Grasso (Italia), Ajub Ibragimov (Germania), Zara Ilyasova (Russia), Adam Ilyasov (Russia), Olga Ivanova di 13 anni, Soledad Lamas Gonzalez (Spagna), Sergey Kyrychenko (Ucraina), Herminia Mesquita (Portogallo), Antonio Molino Vasconcelos (Messico), Maurizio Pedace (Italia), Milena Petrarca (Stati Uniti), Onofre P.P.Pineiro (Brasilia), Miguel Piñero (Venezuela), Einars Repse, Esteban Sandoval (Argentina),Yuri Serebryakov (Ucraina), Milo Shor (Israele), Simone Vela (Italia), Nunzia Zambardi (Italia) il cui quadro esposto è un apprezzatissimo regalo per Liga Sarah), Vilis Vizulis (lettone, deceduto);

le fotografie di Nadeem Ansari (India), Naveed Ansari (Pakistan), Liga Sarah Lapinska, Guna Oskalna-Vèjina, Costantinos Pavlis (Grecia).

Le scultore di Janis Drozdovs,Kàrlis ìle, Liga Sarah Lapinska,Milena Petrarca(Stati Uniti),Yair Aharon (Israele);

le ceramiche di Valdis Jaunskungs e Vera Roke;

i gioielli di Sigal Bali (Israele).

Nella mostra sono anche presenti e consultabili le Antologie in italiano di LENOISed altri libri in italiano tra i quali alcuni di Bruno Mancini,

insieme a materiale pubblicitario del club “Zontas”.

La mostra, davvero ricca ed interessante è aperta gratuitamente al pubblico.

In seguito, questa mostra verrà esposta in altre città della Lettonia.

P.S.Nika Kolinz (Ucraine).

Poeti che leggono le loro poesie non sono citati tutti,e quindi aggiungiamo un ecc.

La fotografa dell’evento è Melita Zarina, madre deli nostro giovane ma attivo poeta Jànis Zarins.

GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DEDICATA A TOULOUSE LAUTREC CHE RACCONTA LA BELE ÉPOQUE

La Parigi di fine Ottocento con protagoniste cantanti, attrici, ballerine, acrobate riprese nei loro contesti tra sale da ballo, caffè-concerto e i palcoscenici sono al centro dell’opera di TOULOUSE LAUTREC (Albi 1864- Saint-André-du-Bois1901) che con la sua arte provocatoria e anticonformista ha caratterizzato l’epoca della Belle Époque.

Nato in una delle più nobili e antiche famiglie francesi, le cui origini risalivano all’epoca di Carlo Magno, Toulouse Lautrec ben presto lascia il suo ambiente per trasferirsi a Parigi dove entra a contatto con l’atmosfera vivace e disincantata, ma anche triste e degradata della città.

Pittore della Belle Époque ambigua e contraddittoria, della vita fugace, innocente e perversa, egli si fa interprete raffinato e sensibile dello spaccato umano parigino cogliendone abitudini, vizi, gioie e dolori.

Grande successo per la mostra TOULOUSE LAUTREC – LA BELLE ÉPOQUE

a lui dedicata ed aperta a Verona a Palazzo Forti fino allo scorso 3 Settembre 2017, in cui è stata messa in luce la capacità di Toulouse Lautrec di scandagliare nei ritmi dell’esistenza fra ambienti nobili, borghesi, atmosfere sfarzose ed effimere dei locali notturni.

Morto a soli 36 anni devastato dalla sifilide e dall’alcolismo,Toulouse Lautrec considerato il più famoso maestro di manifesti e stampe tra il XIX e XX Secolo, è ricordato in particolare per i manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi dell’epoca come le ben note immagini del balletto al Moulin Rouge e di Aristide Bruant e delle discinte prostitute nelle maisons closes (le case chiuse) in cui aveva il suo atelier.

Curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Comune di Verona, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia,

la mostra attraverso circa centosettanta opere provenienti dall’Herakleidon Museum di Atene, tra acquerelli, manifesti, litografie, disegni e illustrazioni insieme a video, fotografie e arredi dell’epoca, ha restituito uno spaccato della Parigi bohémienne.

La linea sinuosa e aggressiva, il colore uniforme e privo di modulazioni, la libertà di inquadrature e prospettiva regalano movimento alle figure e il senso della profondità spaziale.

Accanto a Jane Avril, 1893) la stella del cabaret parigino ritratta con guanti neri fino al gomito, Divan Japonais 1893, La Revue Blanche (1895), La Troupe de Mademoiselle Églantine (1896) e May Belfort (1895), in mostra erano La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893.

E poi i disegni di grande incisività realizzati a penna e a matita, tra questi il ritratto del padre conte Adolphe de Toulouse-Lautrec Portrait of H. de Toulouse-Lautrec (1895), le grafiche promozionali e illustrazioni per giornali come per “La Revue blanche” del 1895 e anche. per il libro “Au Pied du Sinaϊ” (1897).

Egli così affermava: “La novità è raramente l’essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca”.

Ad Ischia, in occasione del “Global Film”,

il musical per il grande schermo ispirato all’opera La Traviata di G Verdi, “Moulin Rouge!” (2001) del regista australiano Baz Luhrmann, ha ricevuto il Luchino Visconti Legend Award 2013. Tra i personaggi presenti nel musical vi è anche la figura di Toulouse Lautrec.

Silvana Lazzarino

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Villa Giulia e le Giornate Europee del Patrimonio

 VILLA GIULIA MUSEO NAZIONALE ETRUSCO “A SPASSO NEL TEMPO”  CON LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

 A ricordare l’importanza delle bellezze architettoniche e artistiche del nostro Paese, tra monumenti, palazzi e chiese al cui interno si possono ammirare affreschi, dipinti, sculture di artisti intramontabili, e ancora il fascino di siti archeologici dove sono custodite storie di civiltà del passato, sono le Giornate Europee del Patrimonio in programma il 23 e 24 settembre prossimo. L’iniziativa ideata dal Consiglio d’Europa,  organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo cui aderisce Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale,  rappresenta una vera e propria festa della cultura che dal 1991 coinvolge tutti i Paesi europei, al fine di valorizzare il patrimonio culturale degli Stati membri dell’Unione invitando alla riflessione sul valore della comune matrice identitaria. Se lo scorso anno la tematica scelta per la manifestazione ha riguardato il motivo del “tempo”, in queste due giornate ci si sofferma su un argomento molto attuale  “Cultura e natura”, attraverso cui approfondire in modo critico l’interazione dell’uomo con l’ambiente circostante, attraverso un arco cronologico che procede dalla preistoria all’epoca contemporanea.

Il programma coinvolge oltre ai Musei civici anche siti archeologici e monumentali, ville storiche e parchi centrali o periferici, in una fitta serie di appuntamenti rivolti ad un pubblico di tutte le età

Sono in programma oltre quaranta appuntamenti in diversi luoghi della città. Da Villa Borghese a Villa Torlonia con la Casina delle Civette, dal Museo di Roma alla Centrale di Montemartini, dall’Ara Pacis ai Mercati di Traiano, per arrivare alla Galleria d’Arte Moderna, al Museo di Zoologia, al Bioparco, al parco della Caffarella e alla Villa di Massenzio. Senza dimenticare il Museo di Casal de’ Pazzi con l’area di Settecamini, e la Casina del Cardinal Bessarione.

Villa Giulia Giornate Europee del Patrimonio

Un occasione speciale per conoscere meglio Roma attraverso le aree verdi, la zoologia, fino alla paleontologia, e per riconoscere capolavori che fanno riferimento alla realtà naturale con personificazioni, simboli e allegorie pittoriche, scultoree, decorative non solo nelle sale museali, ma anche nei siti monumentali, per le strade, sui palazzi.

Da sabato 23 alla sera di domenica 24 settembre sarà proposta un’offerta ampia, diffusa nella città. Decine di appuntamenti tra cui va sottolineato “A SPASSO NEL TEMPO” che si volgerà a Villa Giulia Museo Nazionale Etrusco format di successo giunto alla sua quarta edizione, ospitato per la prima volta presso un museo statale. Si potrà vivere una sorta di inedito viaggio lungo 3500 anni attraverso cui riscoprire il fascino della storia, con rievocazioni, musica, danza, spettacoli e attività didattiche. Questo grazie all’allestimento di una serie di  postazioni multi-epoca negli spazi interni ed esterni di Villa Giulia e di Villa Poniatowski, dove i visitatori potranno letteralmente “andare a spasso nel tempo”. Tali postazioni sono allestite da gruppi della Federazione dei Rievocatori storici, del Cers e di MoroEventi, sotto la supervisione scientifica del Museo.

Didattiche, spettacoli e laboratori racconteranno la storia a 360 gradi, grazie a veri e propri accampamenti che andranno dal Neolitico fino alla Seconda Guerra mondiale, nei quali sarà possibile approfondire direttamente molti aspetti della vita quotidiana e di quella militare. E ancora eventi, visite guidate tematiche gratuite, a Villa Giulia e a Villa Poniatowski volte ad approfondire il tema “Cultura & Natura”.

Tra gli appuntamenti citano Toccare la storia” (a cura di Francesca Licordari) dove attraverso visite guidate tattili gratuite e con l’ausilio di riproduzioni di opere originali e dei rievocatori storici, si potranno approfondire molti aspetti della vita quotidiana e militare dal periodo etrusco alla seconda Guerra mondiale. Di grande interesse la visita libera agli spazi monumentali e alle collezioni di Villa Poniatowski dove sarà possibile immergersi nelle atmosfere di questa villa costruita nella seconda metà del XVI secolo e ristrutturata alla fine del Settecento da Giuseppe Valadier su commissione di Stanislao Poniatowski, nipote dell’ultimo re di Polonia. All’interno si possono ammirare le antichità provenienti dall’Umbria (Terni, Gualdo Tadino e Todi) e dal Lazio antico (in particolare da Satricum e da Palestrina con i sontuosi corredi delle tombe Barberini e Bernardini). Altrettanto interessante la visita tematica proposta in Percorsi naturali, architettonici e paesaggi dipinti a Villa Giulia (a cura di Maria Paola Guidobaldi) dove sono allestiti percorsi architettonici e decorativi ricchi di rimandi al mondo antico della Villa di Papa Giulio III e del suo magnifico Ninfeo il primo “teatro d’acque” di Roma alimentato da una canalizzazione dell’Acquedotto Vergine, realizzato da Agrippa nel 19 a.C. Infine da non perdere il 24 settembre alle ore 16.00  presso il Cortile principale di Villa Giulia Transizioni” (ideazione e progetto a cura di Rita Ferraro) con cui sarà data vita ad una performance artistica poliedrica che prevede l’incontro fra diverse discipline per dare luogo a un’ulteriore riflessione sulla dialettica tra cultura e natura, attraverso nuovi linguaggi nati dalla fusione fra canto corale, teatro contemporaneo e danza. A seguire sempre nel Cortile principale alle ore 17.00 “A spasso nel tempo (a cura dei Gruppi di Rievocatori Storici e di Valentino Nizzo): dove sarà dato vita ad un grande spettacolo di rievocazione storica nel corso del quale, attraverso la voce narrante del Direttore del Museo, Valentino Nizzo, e l’abilità dei rievocatori storici, verranno ripercorsi i 30 secoli di storia racchiusi nelle vetrine e negli spazi monumentali del complesso museale. Una ricostruzione inedita per contenuti e modalità narrative che, facendo perno sul rapporto privilegiato fra gli Etruschi e il mondo naturale, inviterà a scoprire in modo coinvolgente l’evoluzione del rapporto “Natura e Cultura” attraverso il tempo, dall’Età del Bronzo all’Ottocento.

 Silvana Lazzarino

 

Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

Giornate Europee del Patrimonio #GEP2017

 “A spasso nel tempo a Villa Giulia

Piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 – Roma

Per informazioni: telefono. +39 06 3226571; fax +39 06 3202010

Mail e sito web: mn-etru.comunicazione@beniculturali.it; www.villagiulia.beniculturali.it orario: dal martedì alla domenica 8.30 – 19.30, lunedì chiuso.

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2017

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