La responsabilità della vergogna

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La responsabilità della vergogna

CS | DILA

Purtroppo bisogna constatare che gli amministratori della Città di Ischia, per le loro misere beghe di potere personale, hanno boicottato, e continuano a farlo, gli eventi organizzati dalla loro stessa maggioranza.

Il 28 Dicembre 2016 qualcuno di loro ha agito CONTRO il nostro evento “DILA & Natale a Ischia” che, pur essendo stato inserito da oltre un mese nel programma della Città di Ischia con una precisa collocazione (palco in Piazzetta San Girolamo) e in un orario ben definito (tra le ore 17 e le ore 20) ha dovuto cedere il passo ad un dj ufficialmente autorizzato ad occupare, quello stesso palco ed in quello stesso orario, con un comunicato emesso solo poche ore prima dell’inizio del nostro spettacolo.

La soprano Paola Occhi, venuta a sue spese dalla Romagna, insieme a molti altri Artisti invitati a partecipare all’evento ,”DILA & Natale a Ischia” è stata costretta a restare a guardare le stelle nel vento freddo della piazza impossibilitata ad esibirsi in presenza dei pur numerosi suoi fans.

Qualcuno si assumerà la responsabilità di tale vergogna?

Bruno Mancini

Presidente dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA

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DILA & Natale a Ischia 2016

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In questa pagina potrete seguire tutti gli aggiornamenti relativi alla tre giorni dedicata alla cerimonia di premiazione delle poesie vincitrici della quinta edizione del premio internazionale di poesia “Otto milioni”:

https://www.emmegiischia.com/wordpress/dila-natale-ischia-2016/

Nella pagina culturale del quotidiano “Il Dispari” in edicola ogni lunedì potrete leggere notizie, interviste ed articoli principalmente dedicati al programma natalizio del nostro Comune.

Tramite Teleischia (digitale terrestre canale 89 e web

www.teleischia.com/live-tv)

potrete assistere alle puntate della Mancineide programmate per dare particolare risalto e visibilità agli Artisti che si esibiranno nelle varie attività previste nel programma del Comune di Ischia.

Su facebook è già presente una pagina evento nella quale daremo informazioni sulla nostra tre giorni natalizia.

Ricordandovi che, COME SEMPRE, tutti i nostri eventi sono ad ingresso completamente GRATUITO e che essi sono aperti a TUTTI gli Artisti che ne vorranno fare parte, vi segnalo i contatti utili a proporre le vostre partecipazioni e/o per ottenere ulteriori informazioni:

LIBRI DI CUI SI PARLA: “Otto milioni 2016” – LITHO Commerciale (edizione 2016);

“Da Ischia L’Arte” – LITHO Commerciale (edizione 2015);

“Mare Monti Mare” – Un Altro punto di vista ETER srl (edizione 2014);

TIPOLOGIA DELL’EVENTO
reading, comunicazioni, concerto, illustrazione progetti, arti varie.

INFO emmegiischia@gmail.com

TELl. 3914830355 (tutti i giorni dalle 14 alle 24 con l’avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi).

Buone feste a tutti voi da parte di

Bruno Mancini

Presidente Associazione culturale

“Da Ischia L’Arte – DILA”

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IL NUOVO ANNO TRA MUSICA, E BENEFICIENZA CON EUDONNA

IL NUOVO ANNO TRA MUSICA, ARTE E BENEFICIENZA CON EUDONNA AL FINACO DELLE DONNE NELLA LORO QUOTIDIANITA’

DUE APPUNTAMENTI CON IL NUOVO ANNO TRA MUSICA, ARTE E BENEFICIENZA

Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, le donne hanno lottato per uscire da quel ruolo subordinato rispetto alle figure maschili riuscendo a decidere liberamente della propria vita. Poco alla volta hanno saputo conquistarsi gli stessi diritti degli uomini, diritti civili e sociali, tra questi il diritto al lavoro che ha loro permesso di mostrare le proprie risorse e capacità, affermandosi tanto nella politica, quanto in ambito imprenditoriale, ricoprendo ruoli che prima erano impensabili. Sempre più le donne si stanno affermando nel campo della medicina e della scienza, ma anche in politica ricoprendo ruoli di rilievo. In questi ultimi anni la donna si è costruita un ruolo sempre più preciso e significativo con funzioni dirigenziali ad indicare come talento e capacità possano superare qualsiasi barriera ideologica e sociale.

Il uovo anno con Eudonna Giovanna Sorbelli

Ma è importante che tra le donne e gli uomini ci sia collaborazione, rispetto reciproco nei vari incarichi svolti di giorno in giorno sia in ambito lavorativo, sia famigliare. E’ questo ultimo aspetto a interessare in particolare l’attività di EUDONNA– Movimento Federativo Femminile per l’Europa, di cui è presidente Giovanna Sorbelli, movimento che in quanto associazione senza fini di lucro promuove la partecipazione delle donne all’attività politica e la loro presenza nei luoghi decisionali per contribuire al rinnovamento politico. Secondo la stessa associazione: “Le donne si sono appiattite su modelli maschili e sembrano aver rinunciato a far valere la specificità dei loro codici valoriali e stentano a produrre quel travaso benefico dell’ottica “rosa” che tutti attendono. In Italia il 53% della popolazione è donna e ancora le donne consentono di essere trattate alla stregua delle minoranze”.

Tra i prossimi appuntamenti che aprono il nuovo anno orami alle porte Eudonna sarà presente alla Conferenza dibattito con il pubblico “W LA TERRA” a cura del comitato ambientalista che si terrà a Roma il prossimo 7 gennaio 2017 alle 10 presso la Galleria Art today,  in via Sallustiana 27.concerto-inaugurale-di-beneficienza-immagine-invito

Come ogni anno Eudonna patrocinerà all’evento di apertura delle attività con il concerto di BENVENUTO 2017 in  collaborazione con la Tuscia presso la sede delle Associazioni regionali UNAR in Via Aldrovandi 16, che si svolgerà sabato 7 gennaio 2017 alle ore 17.00. L’evento a fine benefico, organizzato anche con l’aiuto dello Studio Scopelliti-Ugolini Roma, vedrà come protagonista il soprano Tania Renzulli insieme al basso Mario Giordano e Emanuele Verghini che  si esibirà al flauto. Saranno presentati brani che spaziano dalle arie antiche all’opera e dal musical alla canzone napoletana.

Giovanna Sorbelli presidente di EUDONNA introdurrà la serata durante la quale sarà possibile ammirare opere di diversi artisti quali Guglielmo Pentella e Laura Milani cui è data l’occasione di esporre i propri capolavori. I posti sono limitati per motivi di sicurezza e pertanto è necessaria la prenotazione unitamente ad un contributo pari a 5 euro quale elargizione a favore di un’iniziativa benefica. Eudonna con l’occasione presenterà alla Unar la sua rivista EUDONNA MAGAZINE, edita da Il Sextante di Mariapia Ciaghi, che ha aderito al Progetto femminile e trasversale, ispirato all’art 51 della nostra Costituzione  e in linea con le coordinate CULTURA, PACE E VITA. Il Sextante offre una rivista d’autore, di sicura perfezione sia nella forma (colori e foto ad alta definizione) sia nei contenuti artistico culturali.

Silvana Lazzarino

Eudonna

Conferenza “W LA TERRA”

Galleria Art today, in via Sallustiana 27 Roma

Sabato 7 gennaio 2017 ore 10.00.

 

BENVENUTO 2017

Presso Unar

Via Aldrovandi 16 Roma

Sabato 7 gennaio 2017 ore 17.00

(Evento legato alla beneficienza)

Per informzioni: www.eudonna.it

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La Madonna della Misericordia esposta a Palazzo Marino

LA MADONNA DELLA MISERICORDIA DI PIERO DELLA FRANCESCA

 IN MOSTRA A MILANO A PALAZZO MARINO

Definito dal Vasari “il miglior geometra che fusse dei tempi suoi” Piero della Francesca, (Borgo San Sepolcro 1416-1492), contribuì al perfezionamento della visione prospettica nella pittura restituendo una rappresentazione tridimensionale della realtà in considerazione delle deformazioni prospettiche proprie dell’occhio umano. Tra i suoi dipinti più conosciuti accanto alla Flagellazione di Urbino e alla Pala di Brera, La Madonna della Misericordia rappresenta uno dei massimi capolavori del Rinascimento esposta nella Sala Alessi di Palazzo Marino a Milano fino all’8  gennaio 2017. La Madonna della Misericordia

La Madonna della Misericordia di Piero della Francesca

La Madonna della Misericordia di Piero della Francesca

rappresentata nella tavola centrale dell’omonimo polittico della “Misericordia”, realizzato dall’artista tra il 1445 e il 1462 per la Confraternita della Misericordia di Sansepolcro, viene raffigurata nell’atto di aprire il manto come a voler proteggere i fedeli in linea con la tradizione medievale della “protezione del mantello”. Gesto di soccorso e salvaguardia che si inserisce perfettamente con lo spirito del Giubileo di quest’anno il cui tema è proprio la misericordia. Aspetto questo sottolineato dalla figura della Vergine dominante rispetto alle altre su cui veglia.

Promossa dal Comune di Milano e da Palazzo Reale, e curata da Andrea Di Lorenzo, l ‘esposizione di quest’opera emblematica dello studio della prospettiva da parte di Piero della Francesca, è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Città di Sansepolcro e il supporto di Intesa Sanpaolo e della propria sede museale milanese le Gallerie d’Italia e con l’organizzazione di Civita.

Madonna della Misericordia

Madonna della Misericordia

Il percorso espositivo guida il visitatore a capire meglio le tecniche utilizzate da Piero della Francesca attraverso disposizioni di altezze, prospettive e giochi di luci differenti con cui costruisce un discorso di unicità ed equilibrio tra la tavola con la Madonna al centro e le altre figure ai lati, in alto e in basso che compongono il polittico. Al centro dell’ampia sala Alessi è la tavola con la Madonna della Misericordia posta centralmente ad un sistema di quinte velate e circondata da un frame luminoso che la pone in relazione con le parti del polittico qui mancanti, ma definite in questa visione da una linea dinamica di luce lungo lo scuro fondale scenico, che successivamente si sposta unicamente sulla stessa tavola con la Madonna a catturare lo sguardo del visitatore. L’immagine della Madonna con la corona in testa, rappresentata frontalmente domina su quelle degli altri personaggi disposti ai lati a suggerire l’importanza del suo ruolo di Regina del Cielo e Madre che con le braccia aperte accoglie sotto il manto prezioso i fedeli inginocchiati; fedeli che molto probabilmente si riferiscono ai membri della confraternita laica di Santa Maria della Misericordia e della famiglia Pichi committenti dell’opera.

La presenza della Pala della Misericordia a Milano avvia un’importante collaborazione fra il capoluogo lombardo e San Sepolcro che prevede, a chiusura della mostra, il rientro dell’opera di Piero della Francesca a Sansepolcro e la collocazione proprio presso quest’ultimo dell’opera “Ragazzo morso da un ramarro” del Caravaggio artista milanese. Il dipinto del Caravaggio, infatti grazie alla disponibilità della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, sarà esposto dal 7 febbraio 2017 nella cittadina toscana in occasione della mostra “Nel segno di Roberto Longhi”. Questa collaborazione tra le due città Milano e Sansepolcro culminerà in una mostra in Toscana in vista del cinquecentesimo anniversario della morte di Luca Pacioli il 19 giugno 2017, dove sarà trattato il legame tra Luca e Leonardo.

Silvana Lazzarino

La MADONNA DELLA MISERICORDIA

di Piero della Francesca

Palazzo Marino, Sala Alessi,

Piazza della Scala ,2- Milano

Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle 20.00, giovedì dalle 9.30 alle 22,30. Chiusure anticipate il 31 dicembre ore 18.00, IL  1 e 6 gennaio aperto dalle 9.30 alle 22.00

per informazioni:800167619

fino all’8 gennaio 2017.

Ingresso libero

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Burri e la rivoluzione nell’arte del ‘ 900

BURRI IN MOSTRA A CITTA’ DI CASTELLO

Nel panorama dell’Informale che guarda ad una rappresentazione astratta di tipo segnico con cui definire la realtà nei suoi diversi aspetti si inserisce con una connotazione originale l’opera di Alberto Burri. Nato a Città di Castello (Perugia) il 12 marzo del 1915 e morto a Nizza il 13 febbraio del 1995, dopo la laurea in medicina e successivamente all’esperienza della guerra si dedica all’arte passando dalla gestualità pittorica dell’espressionismo astratto di stampo americano e dall’arte informale europea, ad una diversa concezione di rappresentazione che privilegia l’uso di materiali insoliti, “poveri” e industriali in modo del tutto nuovo. Da ampio spazio a diversi materiali: dalla sabbia, al catrame, dalla iuta alla plastica. E’ alla fine degli anni quaranta che da vita ai “paesaggi del materiale” dipinti in rilievo dall’aspetto bidimensionale che condizioneranno gli artisti di diversi movimenti come gli esponenti del Neo Dadaismo, dell’ Arte Processuale e dell’ Arte povera.

Alberto Burri in mostra a Città di Castello

Alberto Burri in mostra a Città di Castello

Un’arte materica che trova precedenti nei collage dei cubisti, nel polimaterismo futurista, nella teoria della ricomposizione (“ready-made”) di Duchamp e ancora negli assemblaggi di Arp e nel materismo di Fautrier. La sua pittura materica fa vivere materiali quali: sabbie, iuta, catrame, plastica, ferro, legno, insoliti e inconsueti a rappresentare se stessi nella loro essenza, creando strappi, cuciture, crepature, bruciature e combustioni quasi a mettere alla prova la resistenza della materia che cambia e si trasforma in rapporto allo spazio e alla luce circostante. Lacerazioni, increspature che fanno intravedere un senso di vuoto e sospensione drammatica. Dalla materia egli tira fuori ogni aspetto logico e illogico, possibile e impossibile fino a carpirne i lati più insoliti e affascinanti. Conosciuto soprattutto per la serie dei “Sacchi”, quadri realizzati con frammenti di sacchi di juta rattoppati e cuciti insieme, di frequente uniti a brandelli di vecchi abiti, Burri presenta un percorso artistico rivoluzionario che sintetizza aspetti informali, contenuti minimali facendo uso di diversi materiali di varia provenienza in combinazioni ora semplici e lineari, ora complesse e multiformi. Aspetti legati al Minimalismo americano sono evidenti  soprattutto nei tardi cicli dei Cretti e dei Cellotex.

Alberto Burri mostra Città di Castello

Alberto Burri
mostra Città di Castello

Ad Alberto Burri, che insieme a Lucio Fontana può essere considerato l’artista italiano più importante del Novecento e iniziatore dell’Arte Povera, è dedicata una suggestiva mostra ALBERTO BURRI. Lo spazio di materia tra Europa e USA a Città di Castello presso l’Ex Seccatoi del Tabacco ancora in corso fino al 6 gennaio 2017. L’esposizione a cura di Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, presenta un percorso in cui viene messo in evidenza il raffronto tra l’arte di Burri e le tendenze più significative dell’arte contemporanea del secondo dopoguerra del XX secolo, sia coeve, sia  successive evidenziando punti di contatto e differenze.

Alberto Burri mostra Città di Castello

Alberto Burri
mostra Città di Castello

Come sostenuto da Richard Armstrong, Direttore del Guggenheim Museum in occasione dell’apertura della retrospettiva “Alberto Burri: The Trauma of Painting: “la mostra afferma la posizione di Burri come uno dei più innovativi artisti del periodo del secondo dopoguerra mondiale. Burri (…) ha creato un nuovo tipo di oggetto, simultaneamente pittorico e scultoreo, che ha influenzato successivamente artisti associati col New Dada, il Noveau Réalisme e il Postminimalism” e, si può aggiungere, con l’Arte Povera italiana.

In mostra 20 opere di Burri : dai catrami alle muffe, dai sacchi ai gobbi, dai legni alle combustioni, dai ferri alle plastiche, dai cretti ai cellotex fino al nero e oro cui si

accompagnano significative opere di protagonisti del XX e XXI secolo. Tra questi accanto a Fautrier, Dubuffet, Pollock, Motherwell, Hartung, De Kooning, Wols,  Calder,  Marca-Relli, Scarpitta e Matta, sono Nicholson, Tàpies, Colla, Rauschenberg, Twombly, Johns, Fontana, Manzoni, Castellani, Uncini, Lo Savio, Klein, Rotella, Christo. E ancora  Tinguely, Arman, César, Morris, Sonnier, Beuys, Kounellis, Calzolari, Pistoletto, Pascali, senza dimenticare Nevelson, Piene, LeWitt, Scialoja, Mannucci, Leoncillo, Andre ed Afro; per concludere con  Chamberlain, Capogrossi, Kiefer, Mirò, Soulages, Serra ed Hesse.

Alberto Burri mostra Città di Castello

Alberto Burri
mostra Città di Castello

E’ presente in esposizione anche un repertorio fotografico e documentario dello storico frangente tra il 1947 e il 1989, comprendente dati sulle correnti artistiche, manifesti, depliant, cataloghi, pubblicazioni, video, film, schede biografiche, produzioni teoriche ed altri significativi materiali illustrativi. Un modo per entrare più da vicino in questo particolare momento storico culturale dell’arte dal dopoguerra al termine emblematico della fine della Guerra fredda e della caduta del muro di Berlino. Il catalogo presenta saggi e contributi critici di Pietro Bellasi, Paola Bonani, Mario Diacono, Thierry Dufrene, Aldo Iori, Petra Richter, Luigi Sansone, Chiara Sarteanesi, Francesco Tedeschi, Italo Tomassoni, Denis Zacharopulos, Adachiara Zevi, preceduti da interventi introduttivi di Bruno Corà, Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e di Richard Armstrong, Direttore del Solomon R. Guggenheim.

Silvana Lazzarino

ALBERTO BURRI. Lo spazio di materia tra Europa e USA

Città di Castello (PG), Ex Seccatoi Tabacco

Orario: dal martedì al venerdì . 9.00 – 12.30 e 14.30 – 18.00,

sabato, domenica e festivi 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00,

lunedì chiuso ad eccezione di festivi e prefestivi

fino al 6 gennaio 2017

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Arte visiva e narrativa in mostra a Roma

Arte visiva e narrativa in una mostra per interrogarsi sulla vita

A  ROMA PRESSO LA SALA SANTA RITA

Le arti visive nel loro raccontare le emozioni della vita attraverso immagini spesso riferite alle nuove tecnologie offerte dall’arte contemporanea di questi ultimi anni, possono interagire con le parole, con quelle scritte legate ai racconti con cui costruire nuove possibilità espressive toccando quei tasselli ancorati ad attese, dubbi e speranze che si annidano nel pensiero umano. Molti gli interrogativi che l’uomo si pone sul significato e sul senso della vita, sul dopo la morte.

Arte visiva e narrativa VITA MORTE E POI? Mostra oresso la Sala Santa Rita

Una chiave di lettura nuova con cui accostarsi a questi interrogativi è presentata dalla mostra Vita. Morte. E poi? che inaugura a Roma il 29 dicembre 2016 alle 18.00 presso la Sala Santa Rita dove resterà aperta fino al 31 dicembre 2016.

A dare vita a questo originale incontro tra l’arte visiva e la narrativa, cui si accostano gli effetti creati dalla musica che si riflettono nell’ambiente, sono i lavori dei giovani artisti Luigi Annibaldi (grafico e scrittore) e Agrin Amedì (illustratrice) ed i racconti degli allievi della Scuola di Scrittura Omero situata nel quartiere Monteverde Vecchio che ha alle spalle 28 anni di esperienza nell’insegnamento della scrittura. Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale–Dipartimento Attività Culturali e con la collaborazione di Zètema Progetto Cultura, la mostra curata dalla Scuola di scrittura Omero, attraverso un’installazione a raggiera al centro della sala a richiamare idealmente la pianta ottagonale dell’ex chiesa, ora sconsacrata, di Santa Rita, valorizza le opere di Annibaldi e Amedì formate da dodici colorati disegni e collage digitali sviluppate attorno ad un asse centrale sorrette da fili trasparenti. Disegni e collage che con originalità illustrano i racconti degli allievi della Scuola di Scrittura Omero a creare un connubio tra arti visive e ‘parola scritta, da cui ripartire per soffermarsi sugli interrogativi che affliggono l’uomo circa il suo destino dove si intrecciano dubbi e speranze, insicurezze e aspettative. Un occasione per indagare sulla paura, sul desiderio di morte con cui l’individuo è prima o poi destinato a confrontarsi senza dimenticare la perdita di fiducia e lo smarrimento innanzi all’ignoto, cui si contrappongono l’autoironia e la speranza.

Le opere dei due artisti, caratterizzati da colori vivaci e ampie campiture monocrome e dal taglio minimalista, presentano accanto ad ogni tavola un QR code attraverso il quale, scaricando l’apposta applicazione, si potrà leggere direttamente dal telefonino il racconto, nato nei laboratori della Scuola Omero da cui hanno tratto ispirazione gli stessi artisti. Ad accompagnare l’installazione sono brani musicali cui si alternano letture registrate, tratte dai racconti. In un’ottica contemporanea le opere di Amedì e Annibaldi sembrano infatti ripresentare il concetto, invece millenario, dell’ut pictura poesis, ovvero il rapporto tra la pittura e la letteratura, e la loro reciproca influenza.

Silvana Lazzarino

 

CENNI BIOGRAFICI DEI DUE ARTISTI

 

    Agrin Amedì (Catanzaro, 1988)

Illustratrice e docente presso la Scuola di scrittura Omero, redattrice presso Storie di Questo Mondo, da sempre legata alla scrittura, vince un concorso nazionale di poesie “Tuffi nelle notti” nel 2009 promosso dalla casa Editrice “Il Capitello”. Ha inoltre tenuto corsi di pittura e decoupage presso scuole primarie e secondarie.

Luigi Annibaldi  (Roma, 1979)

Scrittore, grafico e docente della Scuola Omero. Ha curato la nuova veste grafica di Omero Editore. Spiega, alternando teoria a pratica, le sue competenze all’interno di una casa editrice nei laboratori di editoria. I suoi racconti sono stati pubblicati dalla rivista “Linus” di Baldini&Castoldi, dalla rivista francese “Le chaiers européens de l’imaginaire”, nella collana narrativa di Omero Editore (Fantareale. Nuova antologia del racconto fantastico e Amore e Sesso Fantareale). Da un suo racconto è stato tratto il cortometraggio Sushi pin-up, vincitore del premio Miglior Film della giuria popolare del festiva di cortometraggi “Campo Lungo” di Roma. Sushi pin-up è anche la sua opera prima pubblicata da Omero Editore. In uscita a giugno 2016 con il romanzo Una volta l’estate, scritto a quattro mani con Ilaria Palomba per Meridiano Zero. Conduce corsi di narrativa in diverse scuole medie, licei statali e biblioteche di Roma e al Goethe-Institut, l’Istituto di Cultura della Repubblica Federale della Germania. E’ tra i progettisti di Readandgo, applicazione culturale per smartphone finanziata dalla Regione Lazio.

 Vita. Morte. E poi?

Sala Santa Rita

Via Montanara (ad. Piazza Campitelli) Roma

Orario: 29 dicembre ore 14.00 – 21.00, 30 dicembre ore 10.30 – 20.30 e 31 dicembre ore 10.30 – 18.00

Per informazioni: telefono 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

www.comune.roma.it/cultura

Inaugurazione giovedì 29 dicembre 2016 ore 18.00

dal 29 al 31 dicembre 2016

Ingresso libero

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