Antologie & Lettori
Parziale galleria fotigrafica
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Presentiamo il video dell’intervista esclusiva con la quale lo scrittore e poeta Gennaro Conte ha dichiarata la sua adesione ai progetti culturali ideati da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.
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Una sezione inedita dedicata a quella unica ed incredibile realtà che è Cuba per attraversare con McCurry una vera e propria frontiera culturale e temporale prima dell’inevitabile cambiamento storico.
Cuba è il progetto più recente di McCurry, presentato a Pordenone in una prima assoluta, grazie alla straordinaria collaborazione di Jacob Cohen che ne ha reso possibile la realizzazione.
L’esposizione, a cura di Biba Giacchetti, è promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone in collaborazione con Sudest 57. L’evento è patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e gode del sostegno di Friuladria Crédit Agricole e di Coop Consumatori Nordest.
Percorsi assistiti a cura dell’Associazione Amici della Cultura.
E’ la nuova retrospettiva di Steve McCurry dedicata alla città di Pordenone.
La selezione di immagini isolata nell’immenso archivio di McCurry e qui proposta, ha l’intento di offrire un viaggio simbolico attraverso i suoi 40 anni di fotografia per raccontarlo proprio come lo ha vissuto: Senza Confini, confini sfidati a costo della vita.
In Afghanistan nel ’79 al seguito dei guerriglieri, primo a testimoniare l’importanza nevralgica di quel paese per il fragile equilibrio del mondo; la conseguente odissea dei rifugiati che gli ha valso forse lo scatto più celebre di tutti i tempi: Sharbat Gula, la mitica bambina afgana in grado di esercitare per 30 anni la medesima forza magnetica.
Flash appassionanti di storia del mondo, lunghi appostamenti in cerca dell’inquadratura perfetta, o incontri fortuiti che lasciano il segno nei suoi ritratti unici.
Redattore: ANTONELLA CORONA
Informazioni Evento:
Data Inizio: 28 marzo 2016
Data Fine: 12 giugno 2016
Costo del biglietto: 3,00€; Riduzioni: 1,00€
Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Pordenone, Galleria Harry Bertoia
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 60
Città: Pordenone
Provincia: PN
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Orario: da mercoledì a domenica 15.00-19.00 chiuso lunedì e martedì
Telefono: 0434 329916
E-mail: attivitaculturali@comune.pordenone.it
Sito web: http://www.comune.pordenone.it/galleriabertoia
Dove:
Galleria Harry Bertoia
Città: Pordenone
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 60
Provincia: PN
Regione: Friuli-Venezia Giulia
Una serie di articoli di denuncia sociale.
Esopo news, ovvero un modo moderno di favoleggiare mettendo in luce le scellerate
amministrazioni dei beni pubblici.
E non solo.
Prezzo €12,00 (IVA esclusa)
Spedizione in 3-5 giorni feriali
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L’artista Giuseppe Penone (1947, Garessio. Vive e lavora a Torino e Parigi) ritorna dopo quasi dieci anni alla Reggia di Venaria.
Nell’ambito di una virtuosa continuità di “dialogo” e “sintonia” con le altre sue imponenti installazioni già presenti ne Il Giardino delle Sculture Fluide allestito nel 2007 quale prima collaborazione tra il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e la Reggia di Venaria,
l’artista ha posto una nuova serie di sette opere più piccole nelle adiacenti e da poco
restaurate Grotte del muro castellamontiano nel Parco basso.
Nella storia del complesso della Reggia di Venaria il Parco basso rappresentava, nella poetica del giardino seicentesco, lo spazio più elaborato: ricco di fontane, apparati scultorei, aiuole composte secondo elaborati disegni e caratterizzato dalla presenza della struttura muraria di contenimento della Corte d’onore, impreziosito da grotte e nicchie in esso contenute.
Nel corso del 2015 sono stati completati gli interventi di restauro del paramento murario e di sistemazione dell’area antistante rendendo così completamente fruibili gli spazi delle sette Grotte del Parco basso. Le grotte, un tempo, decorate con conchiglie ed elementi lapidei e allestite con vasche d’acqua e statue, sono diventate il luogo in cui ambientare un percorso espositivo affidato a Giuseppe Penone.
A cura di Carolyn Christov-Bakargiev
In collaborazione con Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea
Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:
Data Inizio: 24 marzo 2016
Data Fine: 31 dicembre 2016
Costo del biglietto:
Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Venaria Reale, Reggia di Venaria
Orario: da martedì a venerdì: dalle ore 9 alle 17 sabato, domenica e festivi: dalle ore 9 alle 18.30
Telefono: 011 4992333
E-mail: prenotazioni@lavenariareale.it
Sito web: http://www.lavenaria.it/
Documentazione:
Approfondimenti
(documento in formato pdf, peso 2084 Kb, data ultimo aggiornamento: 24 marzo 2016)
Dove:
Reggia di Venaria
Proprietà: Consorzio di diritto pubblico
Città: Venaria Reale
Indirizzo: Piazza della Repubblica, 4
CAP: 10078
Provincia: TO
Regione: Piemonte
Telefono: 0114992333
E-mail: prenotazioni@lavenariareale.it
Sito web: http://www.lavenaria.it
Una serie di articoli di denuncia sociale.
Esopo news, ovvero un modo moderno di favoleggiare mettendo in luce le scellerate
amministrazioni dei beni pubblici.
E non solo.
Prezzo €12,00 (IVA esclusa)
Spedizione in 3-5 giorni feriali
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In primavera tornano a risplendere gli spazi verdi che abbracciano i Musei Reali.
Apertura da giovedì 24 marzo.
Lunedì 28, Pasquetta, grande festa di inaugurazione, dalle 10,30 alle 18, in collaborazione con la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino.
Dopo una grande attesa tornano a essere patrimonio dei visitatori e della città i Giardini Reali di Torino, lo spazio verde che abbraccia e completa lo straordinario complesso dei Musei Reali. Da giovedì 24 marzo sarà nuovamente disponibile al pubblico il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale, mentre ci si avvia al completamento del recupero: il 3 aprile sarà avviato il cantiere di restauro delle statue e della Fontana dei Tritoni che terminerà in giugno, restituendo alla città uno spazio di grande bellezza e un vero e proprio polmone verde nel centro storico. Il ripristino di questa area perfeziona il progetto dei Musei Reali, ora riconnessi dai Giardini: non solo ne sono parte integrante, ma completano anche l’offerta culturale dei Musei stessi, che da oggi sono più che mai un’esperienza culturale da vivere in un’intera giornata di visita. L’apertura dei Giardini inoltre permette di attivare il nuovo ingresso alla Galleria Sabauda che non avverrà più da via XX Settembre, ma proprio attraverso i Giardini.
La riapertura interessa un’area di cinque ettari dei sette complessivi: l’intervento è stato realizzato grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, con una spesa effettiva di circa 1,5 milioni di euro. Inoltre questo avvenimento segna l’avvio della collaborazione con il Touring Club, che fornirà dei propri volontari come personale di supporto al pubblico.
I Giardini Reali sono aperti al martedì alla domenica dalle 9 alle 19.
Per i primi due mesi l’ingresso sarà gratuito.
Storia e recupero
Il primo impianto del giardino risale all’epoca di Emanuele Filiberto, che dopo il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) trasferì la capitale del ducato sabaudo da Chambéry a Torino. Alla fine del Cinquecento il Giardino era caratterizzato da uno spazio regolare, tagliato in diagonale dalle mura dell’antica cinta romana della città. Il suo arredo comprendeva fontane, grotte, peschiere e gabbie per animali esotici, con piante di aranci e limoni coltivate in vaso. Nel 1584 il Giardino fu ristrutturato e sul bastione degli Angeli fu edificato il Garittone, l’attuale Bastion Verde. Nel 1673, con il tracciato delle nuove fortificazioni volute da Carlo Emanuele II e progettate da Amedeo di Castellamonte, lo spazio quadrato del “Giardino Bastion Verde” si allarga fino a includere il Bastione San Maurizio. A questo momento risalgono i contatti con il celebre André le Nôtre, per un nuovo disegno degli spazi. La ristrutturazione si attua nel 1685, sotto la reggenza di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemour, ed è affidata a Henri Duparc. Nasce un progetto del tutto innovativo: un grande miroir d’eau definisce il nuovo asse di simmetria per l’area ad est, mentre la parte del Bastion Verde è riservata al “Giardino dei fiori” con aiuole quadrate e due piccole fontane. Tra il 1755 e il 1758 prende forma la grande Fontana dei Tritoni su progetto dello scultore Simone Martinez. L’ultimo intervento di rilievo si ebbe tra il 1886 e il 1905 ad opera dei fratelli Marcellino e Giuseppe Roda, con il disegno definitivo dell’area intorno al Bastion Verde.
L’intervento di restauro ha interessato un’area di circa cinque ettari: il Giardino Ducale, il nucleo più antico a nord di Palazzo Reale; il Giardino delle Arti, situato a est e risultante dall’ampliamento della città voluto da Carlo Emanuele II (1634-1675); il Boschetto, nel settore nord-est, di matrice ottocentesca. Nell’area del Giardino Ducale i lavori hanno recuperato l’ultima fase storica, ossia il progetto dei fratelli Roda, promosso da Umberto I nel 1886, probabilmente in occasione delle nozze del fratello Amedeo Ferdinando con Maria Letizia Napoleone. Questo intervento è documentato da una perizia conservata all’Archivio di Stato di Torino e da un disegno di Alfredo D’Andrade del 1889 che riproduce il parterre tripartito con disegno neobarocco, ripreso verosimilmente dall’elaborato di Marcellino Roda.
Nel Giardino delle Arti, il restauro ripropone invece l’impostazione assiale di viali e prospettive ideata da André Le Nôtre (1613-1700), il progettista dei giardini di Versailles. È stato mantenuto il disegno mistilineo dei parterre, recuperando la completezza del disegno, con particolare attenzione agli allineamenti di partenza, alle visuali laterali, agli assi compositivi, e riproponendo l’ingresso quadrato davanti allo scalone dell’appartamento di levante del Palazzo.
Nell’area del Boschetto, infine, sono stati attuati interventi di pulizia e di messa in sicurezza delle alberature, con la sistemazione dei percorsi pedonali e veicolari interni e la realizzazione dei nuovi sottoservizi (impianti fognari, idrici, antincendio ed elettrici).
Il restauro riprenderà a partire dal 4 aprile, con una seconda fase di lavori dedicata agli interventi conservativi degli apparati lapidei: la fontana dei Tritoni di Simone Martinez (1756), i vasi dei fratelli Collino (1769-1773), le statue di foggia seicentesca e le panchine di Amedeo Rizzi e Carlo Antonio Giudice (1767-1771). La conclusione prevista è per giugno prossimo.
Accanto a ippocastani, platani e tigli, i Giardini Reali ospitano esemplari di aceri montani, noci neri e olmi campestri, faggi e querce rosse, oltre a tassi, frassini, ginkgo biloba, pini bianchi.
L’intervento è stato realizzato grazie alle risorse del Programma Operativo Regionale, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007/2013, con una spesa effettiva di circa 1,5 milioni di euro.
Redattore: FRANCESCA FERRO
Informazioni Evento:
Data Inizio: 24 marzo 2016
Data Fine: 31 dicembre 2016
Costo del biglietto: Gratuito
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Torino, Giardini Reali, e altri luoghi
Indirizzo: Piazzetta Reale, 1
Città: Torino
Provincia: TO
Regione: Piemonte
Orario: 9.00 – 19.00
Telefono: 011.5220421
Fax: 011.5220433
E-mail: pr-to@beniculturali.it mbac-pr-to@mailcert.beniculturali.it
Sito web: http://www.poloreale.beniculturali.it/index.php/it/
Dove:
Giardini Reali
Città: Torino
Indirizzo: Piazzetta Reale, 1
Provincia: TO
Regione: Piemonte
Musei Reali di Torino
Proprietà: Ente MiBAC
Città: Torino
Indirizzo: Piazzetta Reale, 1
CAP: 10122
Provincia: TO
Regione: Piemonte
Telefono: 0115220421
Fax: 0115220433
E-mail: pr-to@beniculturali.it;mbac-pr-to@mailcert.beniculturali.it
Sito web: http://www.poloreale.beniculturali.it
Una serie di articoli di denuncia sociale.
Esopo news, ovvero un modo moderno di favoleggiare mettendo in luce le scellerate
amministrazioni dei beni pubblici.
E non solo.
Prezzo €12,00 (IVA esclusa)
Spedizione in 3-5 giorni feriali
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