Cant’Autorando 2015

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Cant’Autorando 2015

Cant'autorando 2015 locandina

Mercoledì 5 Agosto – ore 21.00
Serata di poesia e musica a cura di

Roberta Panizza

Letture di
Maria Teresa Dalla Torre
con la Compagnia Laboratorio “Un paese nelle Nuvole”

Musica di
Sara Delpero
Roberto Marzucchi
Alberto Pangrazzi

c/o Teatro Polo Culturale Vermiglio

Seguirà la premiazione del concorso “Nuove Parole”

A ruba

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A ruba

Per la serie Esopo news

“A ruba” indica una circostanza tanto favorevole quanto è invece sfavorevole l’evento registrabile con la foneticamente simile e confondibile versione napoletana di rubare (arrubba), eppure ad Ischia capita, a volte, che i contrari si amalgamino in una simbiosi dall’apparente connotazione favolistica.
Ovviamente tutto ciò che dirò da qui in seguito potrò provarlo oltre ogni ragionevole dubbio.

Circa una quindicina di giorni fa, per una serie di combinazioni propizie, ho avuto modo di distribuire, in vari locali di uno degli alberghi pluri-stellati operanti sull’isola d’Ischia, un discreto numero delle tre diverse Antologie poetiche contenenti, tra l’altro, le poesie finaliste delle tre edizioni del premio internazionale di poesia “Otto milioni”.

A ruba

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Mare Monti Mare cop tutta 1
Per la cronaca il premio, da me ideato, si pregia della Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Distribuire in un grande Hotel, GRATUITAMENTE, i volumi di poesie per una libera lettura dei facoltosi clienti mi era sembrato un interessante sistema atto a tentare quel riavvicinamento all’arte poetica che è tanto bistrattata dagli editori e dai canali di divulgazione popolare.
Ci credereste se vi dicessi che dopo poco più di quindici giorni i signori facoltosi clienti del super stellato albergo hanno fatto sparire TUTTE le copie messe a loro disposizione?

A ruba = arrubba.

Alla splendida sensazione derivante da rendermi conto che, qualcuno o tanti, hanno apprezzato i volumi fino al punto da averli fatti “andare a ruba arrubbandoli”, ha fatto seguito la delusione per non essere stato in grado di far comprendere, durante più di otto anni di tentativi, ai signori proprietari/direttori delle oltre 400 struttura alberghiere dell’isola d’Ischia che, spendere pochi euro per ottenere pagine promozionali in volumi antologici di notevole valore culturale, sarebbe un investimento pubblicitario di gran lunga più redditizio, sia nell’immediato e sia in tempi lunghi, rispetto a qualsiasi altra forma di propaganda aziendale.

Quasi a livello di scherzo chiudo questa Esopo news riportando ciò che scrive Raffaele Bracale di Napoli secondo il quale sia “rubare” e sia “arrubbare” derivino dalla lingua tedesca, seppure provenienti da differenti etimologie.
Si potrebbe dire che i tedeschi siano stati gli inventori di “rubare” e di “arrubbare”?

“Rubare verbo che etimologicamente si fa derivare da un latino dell’VIII sec.: raubàre o robare a loro volta forgiati su di un antico tedesco raubon.
Ben diversa la situazione della lingua napoletana che pur presentando numericamente pochi sinonimi del verbo di partenza arrubbà che è l’appropriarsi in modo illecito di beni altrui, destìna i varii sinonimi all’indicazione di precise, circostanziate azioni e/o situazioni. Elenco qui di sèguito i sinonimi, per poi illustrali singolarmente:
accrastà, arravuglià, arraffà o,aggraffà o aggranfà, arrefulià, arrunzà furà.
Passiamo ad esaminare i singoli verbi:
arrubbà: vale il generico rubare, ma sarebbe fallace pensare che il verbo napoletano sia stato marcato sull’italiano rubare; in realtà il verbo partenopeo à un diverso etimo di quello italiano risultando essere un denominale di robba (roba)(dal tedesco rauba =bottino,preda) attraverso un ad + robba = adrobba>arrubba>arrubbare/arrubbà= darsi al bottino, alla preda;”

Bruno Mancini

DILA

Il Dispari 2015-08-03

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Il Dispari 2015-08-03

Il Dispari 2015-08-03

Editoriale

Da questa settimana, e per cinque settimane successive, pubblicheremo i testi di tutte le 35 poesie finaliste della quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni”. Per la verità saranno 33 e non 35 poiché una di esse è stata esclusa ed un’altra è stata ritirata. Probabilmente già sapete che le poesie finaliste saranno pubblicate nell’antologia “Da Ischia L’Arte” realizzata con il marchio dell’editrice LITHO, e forse siete anche a conoscenza del fatto che la suddetta antologia sarà il motivo conduttore di tutte le performance che la nostra associazione DILA proporrà dal 20 al 25 Ottobre all’EXPO di Milano con il progetto n°1625. Progetto consistente in un moderno Carro di Tespi (un camper) che percorrerà strade e piazze invitando i passanti ad ascoltare letture di poesie e distribuendo in gratuita lettura copie dell’antologia.
Però ancora non sapete, e questa è una notizia inedita, che, su suggerimento pervenuto da parte della dottoressa Lory Dall’Ombra dell’ufficio dell’Assessore alla cultura di Milano, siamo stati invitati a partecipare al programma di eventi BOOKCITY MILANO, che è un’iniziativa voluta dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore (Fondazione Rizzoli “Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani). In tale ineguagliabile contesto è stato approvato lo stazionamento del nostro Camper nell’area dedicata al BOOKCITY MILANO, e precisamente in Via Minghetti, da dove, il 25 Ottobre, comunicheremo i nomi dei vincitori del premio “Otto milioni” .
Il risultato della votazione finale sarà dato dalla somma dei punti ottenuti da ciascuna poesia in tre differenti sistemi di votazione
1) Votazione tramite pagina web assegna un punto ad ogni like
2) Coupon allegato all’Antologia assegna 10 punti ad ogni poesia votata
3) Coupon presente in questa pagina assegna 50 punti alla poesia votata

Ed ora due parole sulla copertina dell’antologia che vedete riprodotta in questa pagina.
Essa è stata realizzata da Roberta Panizza, Direttrice Artistica nonché Vice Presidente di DILA, utilizzando un pregevole dipinto di Liga Sarah Lapinska, pittrice, poetessa e traduttrice lettone, che è giusto ricordare essere stata la vincitrice della scorsa edizione del Premio “Otto milioni”. Il logo dell’editore LITHO, e il logo DILA-EXPO, qualificano i particolari valori culturali e divulgativi dell’opera.
L’invito è a votare la vostra poesia preferita facendo pervenire il coupon all’indirizzo in esso indicato.
Buona lettura!

Bruno Mancini

Da Ischia L'Arte cop ant BOZZA 8 approvato EXPO - Comp

 

Il Dispari 20150803 2 compCod. 01
Giuseppe Perrone
A DOMANI

A domani
E genero un legame
A domani
E getto un ponte
di fiducia
Tra oggi e domani
una storia vivo
Ti tramando
un pensiero
Ti trasmetto
un’emozione
A domani
La nostra simbiosi
La soluzione di un dilemma
Respiro aperto
e puro cuore,
nell’infinita libertà
E amicizia per te
Cod. 02
Giuditta Abbatescianni
AD OCCHI CHIUSI

Ad occhi chiusi apriti alla fantasia:
ad occhi chiusi crea la tua magia!
Il cielo appartiene a tutti:
prendi il tuo pezzo di cielo!
Ad occhi chiusi puoi riconoscere te stesso:
fai vibrare le tue corde più profonde!
Ad occhi chiusi gioca col tuo pezzo di cielo:
lo vedi terso? Lo vedi azzurro oppur grigio?
La tua anima si esprime, ti mostra chi sei,
come sei e come vorresti veramente essere!
Socchiudi piano gli occhi, senza timore alcuno:
sentirai intorno a te Qualcuno molto vicino!
Richiudi gli occhi, allarga le braccia, incrocia le dita:
hai catturato il tuo cielo, lo hai ridipinto,
lo hai riempito di te e ora vive dentro di te!
Riapri gli occhi: ci sei, ti conosci e ti riconosci.
Senti sulla pelle il tepore dell’aria,
alle narici giunge un profumo sottile:
s’insinua lento nel pensiero e
scivola piano fino al cuore.

Cod. 07
Michela Pietropaolo
NEVE SU BAGDAD

Era di notte
e la terra tremava.
Lampi e luci in lontananza.
I boati ed il calore delle fiamme.
Occhi celati dietro un velo
impauriti, affamati
i miei
che per un attimo ho chiuso
e così ho sognato.
C’era il silenzio, c’era quiete.
Non un soffio, non un alito di vento.
Su quella terra ormai rossa
c’erano corpi
immobili, inermi
di soldati, di bambini.
Cadeva la neve
e la luna spendeva
ma no, poi capii
era solo la cenere.
Pensai finalmente è finita.
Pensai ad un abbraccio
ad un sorriso
ad una zuppa che mi scaldasse.
Udii un suono, più vicino.
erano lì, alle porte,
aprii gli occhi
ed il mio sogno era finito.

Cod. 08
Michela Manente
ERI IL POETA DELLA CAPRA

Eri il poeta della capra
ci somigliavi pure un po’:
le lunghe orecchie all’ingiù
glabre, per ascoltare meglio.

Il dolore vivido d’una vita
goduta mai del tutto, forse
vissuta all’ombra delle pagine
crespe e copertine impolverate.

Scrutavi da dietro una vetrina ampia
le gambe delle passanti e ne ridevi.
Scrutavi, pensavi, meditavi
e naturali fluivano le metafore in versi.

Tutto era motivo di poesia in te:
il calcio in primis e Carletto
e la serva e il cosmo misterioso.
Ti svegliava di notte la micia, ti seguiva,

ti spiava silenziosa come la donna
angelo tu spiavi, preda d’amore.

Cod. 11
Rosanna Affronte
L’AMORE OLTRE OGNI CONFINE

Ho imparato col tempo
ad annusare un filo d’erba e amarlo
a cadenzare il mio passo
sulla scia dei pensieri del mondo
Ho imparato col tempo
che il coraggio non è scalare la montagna
ma un volto emaciato in una corsia d’ospedale
che dice: “non mollo”
Ho imparato col tempo
che qualunque sia il colore della tua pelle
o il Dio che preghi, tu sei uno di noi
che al mercato non ci sono più schiavi,
che una donna violata
è solo la lenta agonia di un maschio malato
Ho imparato col tempo
che la barbarie dell’uomo
ha come ostaggio il nulla, il non senso
perché la terra non è mia né tua,
che la strage di chi voleva la pace a Nassiriya o altrove
non ha reciso i sogni e gli ideali
di chi vive con Amore oltre ogni confine.

Alla fine ho imparato
a camminare sotto ogni cielo,
allietando le mie emozioni ferite
con una vecchia canzone afgana:
“Io sono una donna e riesco a sentire la musica
al di là delle montagne”.

Cod. 12
Antonio Mencarini
IL TUO RICORDO

Il tuo ricordo
mi trasporta lontano
tra mari in tempesta
e uragani di solitudine

Il tuo ricordo
mi ottenebra la mente
mi riporta nel tempo
tra momenti di felicità
e oscuri sentimenti

Il tuo ricordo
mi perseguita nei sogni
a volte dolcissimi
a volte assurdi incubi

Il tuo ricordo
passato e presente
tiene la mia anima in bilico
tra gioia e disperazione

Cod. 23
Massimo Rozzi
PACE PER IL POPOLO INTIMIDITO

Pace per il popolo intimidito.
Camminare lassù dove ragazzi imberbi
hanno bruciato la loro gioventù
imprime il valore alla pace.
Negli ossari dove raccolti nomi,
senti lacrime assalirti di rabbia,
pensando alla ingordigia del potere.
Ma ancora scorrono immagini, fredde,
quasi lontane nella loro vicinanza,
di sangue innocente calpestato ignaro.
Così egoista ti volti, cieco,
umiliato perché la tua vita
corre su dorati incontri amichevoli.
Pulsa l’ansia che tutto
possa rimbombare sotto le finestre,
che la morte colga tutto.
Lancio un grido accorato: pace,
noi popolo umile sappiamo incatenarci
ma nella libertà di sorriderci.

Premio logo EXPO approvato

Il Dispari 20150803 tutto comp

L’autore di oggi, originario della Campania, ha trovato modo di rinsaldare i legami con la sua terra collaborando con entusiasmo ai progetti in favore della poesia e dell’arte ideati da Bruno Mancini. Ha spesso dato voce ai versi dei poeti, ma in questa occasione è dalla sua vena poetica che sgorgano queste parole.
ANTONIO MENCARINI

VERSI MIEl. ..

I versi miei sono privi di sussiego…
amano le ampie contrade solatie
i pascoli che zefiro accarezza
e la chiostra dei monti; e là le praterie

che si perdono nel chiaro dell’immenso
chine su d’esse come un padre amante;
dove sferrano ebri gli animali
nel vortice sognante che li guida…

Traggono i versi miei il loro liquore
non dal preziosismo dell’accento
che inombra un’intima sua smorfia,
ma dall’eterno soffio creatore…

Oppure
– sangue della sofferenza –
dalla fiumana del mio sentimento!

Antonio Mencarini Ischia 2014

Antonio Mencarini – Ischia 2014

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

Il Dispari 2015-07-27

Editoriale

Questa settimana spendo solo due parole per invitarvi a leggere con attenzione ciò che scrive , in quanto egli si sofferma a parlarci della straordinaria vitalità di un giovane ultranovantenne il quale, dalla lontana Sicilia, mostra tanta forza e tanta passione per la poesia da iscrivere una sua lirica alla quarta edizione del nostro premio “Otto milioni”, riuscendo, con grande merito, a collocarsi nel ristretto numero dei 35 poeti finalisti.
Ed ora spero vi sia gradito questo ricordo del grande Arnoldo Foà, che può essere considerato uno degli artisti più innamorati della nostra isola.

Dal racconto Sasquatch


Si è visto dapprima il bastone pigiare per terra rumorosamente, poi si è udito un grugnito, e dietro questi suoni è comparso LUI.
Quella mattina gli zebedei mi giravano di brutto.
Ero trattato da circa un’ora, alle undici di mattino (quasi una tragedia per me), come una palla da tennis: un diritto o un rovescio per mandarla in giro sul campo facendo attenzione che superasse la rete e che si tenesse lontana dalle righe bianche di delimitazione.
Era già il terzo giorno che facevo una levataccia per correre dietro ad un progetto giustificato solo da un amore senile in parte per i versi ed in parte per l’armonia della pittura.
Non avevo previsto di trovarmi lì, appoggiato al pianoforte a mezza coda bianco latte “Akai”, a quell’ora assurda per i miei ritmi di vita, quando mesi prima l’amico Alfonso si era proposto promotore di un importante “evento” che avrebbe avuto come protagonista l’Antologia poetica nella quale avevo inserito alcune sue poesie.
Bastone, borbottio LUI.
Si fermò al centro dell’arco che divideva la zona bar dalla reception.
Io non immaginavo d’incontrarlo ma lo riconobbi subito.
Camicia sbottonata completamente sulla pancia in bella vista, pantaloncini da mare e ciabatte di gomma, fece un gesto alla Nerone – Benito – Adolf ruotando il braccio teso ad altezza di viso, con l’indice puntato a baionetta, tutto intorno per 180 gradi.
Per un attimo nessuno dei presenti si mosse e pochi ebbero l’ardire di respirare.
“FATE TUTTI SCHIFO!” disse la voce roca di fumo e di teatro dell’uomo appoggiato ad un bastone.
Fermò il giro del braccio, lo sguardo e l’attenzione, puntando la mia testa impegnata a decidere come fare a soccorrere i miei testicoli ormai in briciole senza mandare a fanculo tutto il progetto, mitico personaggio compreso (del quale mi vennero immediatamente in mente innumerevoli ricordi di emozioni artistiche che avevo provate al cospetto di alcune sue performance).
LUI, da grande esaltatore di circostanze, comprese il mio dilemma, ma con la grandezza spudorata di uno spregiudicato protagonista, non tirò indietro il dito puntato su di me aggiungendo, in rapida sequenza, “ED ANCHE LEI!” al precedente “FATE TUTTI SCHIFO!”
Cioè, mosse il braccio a 180 gradi dicendo “FATE TUTTI SCHIFO”, e quando infine indicò la mia sagoma, guardandomi negli occhi un attimo, aggiunge “ED ANCHE LEI!”

“MAESTRO a che devo l’onore di questo suo mattutino interessamento per la mia condizione?”
“QUANTI ANNI HAI?”
“Sessantacinque, MAESTRO”
“LI PORTI DA SCHIFO!!”
“Per milioni di anni il mondo non ha sentito la mia mancanza, ma LEI è eterno e gli anni può portarli come vuole.”
”COME TI CHIAMI?”
“Bruno Mancini, MAESTRO, e scrivo poesie.
Posso regalarle un volume?”
Mosse il capo in segno affermativo, ed io, dopo aver datato, firmato e numerato il volume “Ischia, un’isola di poesia”, dissi “Per LEI è il numero 1.”, gli proposi la dedica “Da un sessantenne ad un novantenne con allegria” e gli chiesi di firmarne una copia per me.
Arnoldo Foà annuì guardando allontanarsi il simpatico culetto striminzito di una bagnante, e lesse i versi della mia poesia

L’inganno di Ignazio
Non so se,
quando avrai smesso il flamenco
sul capitello in fumi d’antico,
alzando gli occhi – olé –
al simbolo
vorrò sapere se.
E il nome ti assalirà
compresso
tra un tacco e il mito.
Il nome ti forzerà
bagnato
tra cosce in ritmo.
Il nome il nome,
il nome mio
al simbolo!

Lenta sui fianchi la gonna a ruota,
pavoneggiando altera
rossa e nera
-il sangue e la sfida-
prima in corrida,
lenta sui fianchi,
-la fiamma e la fine-
s’attarda.
Il nome mio al simbolo.
Non voglio sapere se.
Se l’attimo dopo a braccia alzate
-olé-
se a terra inginocchiata a capo
chino.

Bruno Mancini

Arnoldo Foà firma Antologia pagina 1 - 2 - comp

 

Il Dispari 20150727 1 comp

Michela Zanarella | “Leggere Cultura”

Oggi come primo appuntamento avrete modo di conoscere uno speaker radiofonico, attore, coordinatore di eventi, che vive a Bruxelles: Tony Esposito.

Tony Esposito: “Musica e Parole raggiunge il mondo intero
Con la sua trasmissione radiofonica “Musica e Parole” ogni sabato in diretta da Bruxelles, tramite Radio Napoli Emme Live, Tony Esposito legge poesie, ospita poeti ed artisti, dando la possibilità a persone note e meno note di farsi conoscere al pubblico di tutto il mondo. Con impegno e professionalità Tony si dedica da anni alla diffusione della cultura e attraverso la radio riesce a dare voce a chi difficilmente ne ha. Lo incontriamo per una breve intervista.

Da anni ti impegni nel dare voce e spazio a poeti ed artisti nella tua trasmissione in radio “Musica e Parole”, come è cambiata la radio nel tempo? E i suoi ascoltatori?

In effetti è cambiata molto, ricordo negli anni Settanta agli inizi del mio diletto radiofonico a Roma si andava in onda solo in FM ed il programma era cittadino limitandosi ai sobborghi della città. Adesso “Musica e parole” va in onda via Web, raggiunge non solo a Bruxelles, ma il mondo intero. Anche gli ascoltatori sono cambiati, c’è un target che spazia in diversi continenti e non posso che esserne orgoglioso.

Chi ti sostiene nel fare cultura in radio?

Fino ad oggi non ho mai avuto nessun sostegno, Radio Napoli Emme Live da Bruxelles non ha sponsor, ma solo qualche persona benevola che fa qualche donazione.

Da Bruxelles a Napoli, ci spieghi cosa ti lega a queste due zone così diverse?

Sono nato in un piccolo paesino nell’entroterra napoletano alle falde del Vesuvio, ma dagli anni Novanta vivo e lavoro a Bruxelles. Amo sia la mia terra d’origine, sia dove risiedo ora, ecco cosa mi lega a queste due zone così lontane. Sono molto affezionato anche ad Ischia, dove tornerò presto per degli incontri culturali.

Oltre alla radio il teatro, qualche anticipazione per l’estate 2015?

Per l’estate 2015 sarò presente in diverse manifestazioni di poesia, teatro e alla presentazione del Festival internazionale della canzone italiana nel mondo. Sarà un’estate all’insegna dell’impegno in ambito culturale.

Michela Zanarella

Tony Esposito

Il Dispari 20150727 tutto comp

|Torrenova

IL MIO AMICO SAM
«TUTTO QUELLO CHE SI PUO’ IMMAGINARE E’ ANCHE POSSIBILE».
Esordisce così il Dott. Salvatore Di Bella in uno dei numerosi ricordi e pensieri, descritti con dovizia di particolari, nel suo interessante libro «Lo strano diario di Sam». La capacità di sognare è stata, probabilmente, la strada maestra, il primo potente motore che gli ha consentito di ottenere tanti successi nella sua lunga e meravigliosa vita.

Salvatore Di Bella, soprannominato Sam dalla moglie, è nato a Bronte (CT) il giorno 8 dicembre del 1920.
Laureatosi in Scienze Politiche presso l’Università di Catania, dopo diversi fruttuosi anni trascorsi a Milano e Torino, all’età di trent’anni, è emigrato in Australia ove è vissuto per quaranta lunghi anni, caratterizzati da una rilevante ascesa economica e sociale, sotto lo stimolo preponderante della voglia di fare, di misurarsi con se stesso e gli altri, come nel gioco degli scacchi da lui tanto apprezzato. Sarebbe semplicistico pensare che il merito di tutto ciò possa essere dovuto solo alla fortuna, perché raramente i traguardi importanti si raggiungono per puro caso, piuttosto ritengo che il merito del suo successo sia legato alle capacità individuali, imprenditoriali, alla voglia di avventura, al coraggio di fare scelte diverse, percorrendo sentieri inusitati. Appassionato di informatica, è stato Sam Di Bella, insieme ad altri audaci pionieri quali Franco Cimbali, Nino Liuzzo ecc. a creare il sito «Bronte Insieme» che rappresenta un patrimonio culturale di enorme valore per tutti, e in particolare per i brontesi.

Ma il nostro Sam, non è stato solo un abile imprenditore edile, perché egli, grazie alla sua indole di uomo gentile e raffinato, si è rivelato anche un abile pittore: ha dipinto ad olio un elevato numero di quadri che ha regalato a tanti amici, soprattutto a Torino e in Australia; ed è stato un poeta, cantore di dolci sentimenti e di vibranti emozioni, soprattutto durante il periodo giovanile.
Oggi, Salvatore Di Bella è uno dei finalisti della quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni”la cui premiazione avverrà ad Ottobre all’EXPO di Milano.
Sam è un compositore di apprezzate melodie musicali che, arrangiate dall’ amica australiana Diana Santamaria, vengono attualmente diffuse su Youtube anche dal nipote, l’Ing. Nicolò Di Bella.

Sicuramente, Sam è stato un uomo completo che ha realizzato i suoi sogni, soddisfatto pienamente della sua meravigliosa vita che, come lui stesso afferma, rivivrebbe senza cambiarne una sola virgola.

Sam Di Bella

Il Dispari 20150727 tutto comp comp

 

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

Promozioni

BREAK: ARRIVANO LE FOTO!

“Chi legge il made in Ischia?”

Questa settimana facciamo un primo break nella pubblicazione delle rubriche di vario indirizzo culturale per presentare quello che, in fondo, è il riconoscimento più ambito da noi tutti impegnati nei progetti proposti sotto la sigla DILA: ricevere le attenzioni positive da parte dei lettori delle antologia che pubblichiamo ormai con cadenza semestrale.
Se è vero che nulla può rendere meglio di una fotografia la sensazione provata in una particolare circostanza, ecco che la galleria che vi presentiamo è lo specchio preciso di quanto varia e di quanto ampia sia la fascia dei lettori delle nostre antologie.
Per motivi di spazio ci limitiamo a pubblicare solo una parte minima delle centinaia di immagini fotografiche che sono in nostro possesso, avendo voluto comunque effettuare la selezione privilegiando due fattori: il più ampio ventaglio possibile della diversità geografica di residenza delle persone fotografate, e la loro “copertura” delle fasce generazionali che vanno dalla gioventù all’età matura.
Di alcune persone sappiamo solo nome e cognome, in altre potrete riconoscere nostri concittadini.
Lunedì prossimo si riprende con le rubriche!
Bruno Mancini

 

00 Salvatore Lauro

Pina Conte, Gino Iorio, Onorevole Salvatore Luaro, Nunzia Zambardi. Emilia Iovine

01 Anna Maria Agostino

Anna Maria Agostino

02 Anna Maria Donati

Anna Maria Donati

 

04 Clementina Petroni

Clementina Petroni

05 Dott, Giuseppe Lanuto, Presidente dell‘Archeoclub d’Italia, sez. di Mirto

Giuseppe Lanuto, Presidente dell‘Archeoclub d’Italia, sez. di Mirto

03 cerimonia-intestazione-strade-Torrenova Assessori Monica Buccinì e Salvatore Civello

Cerimonia-intestazione-strade-Torrenova Assessori Monica Buccinì e Salvatore Civello

06 Ennio Esposito Vicesindaco Tottenova - Ivan Raffaele Assessore Torrenova - Enzo-Salvia cantautore

Ivan Raffaele Assessore Torrenova – Ennio Esposito Vicesindaco Tottenova – Enzo-Salvia cantautore

Il Dispari 20150713 1 comp

07 Generale-Antonio-Gagliardo-Presidente-Lega-Navale-Italiana-Sezione-di-Scario

Generale Antonio Gagliardo Presidente Lega navale Italiana Sezione-Scario

08 Gianni Vuoso

Gianni Vuoso

09 Giulio-Cammarosano-Assessore-Comune-di-Sapri-1

Giulio-Cammarosano-Assessore-Comune-di-Sapri-1

10l magistrato Albino Ambrosio e sua moglie

Ill magistrato Albino Ambrosio e sua moglie

11 Inaugurazione terza stagione La Classica a Trastevere il violinista Giulio Menichelli

Inaugurazione terza stagione La Classica a Trastevere il violinista Giulio Menichelli

12 Inaugurazione terza stagione La Classica a Trastevere la pianista Rosalba Miserandino

Inaugurazione terza stagione La Classica a Trastevere la pianista Rosalba Miserandino

13 Katia Massaro Presidente Onorario Oceanomare delphis - Fiera Ipomea

Katia Massaro Presidente Onorario Oceanomaredelphis – Fiera Ipomea

15 Libras Antonio

Libras Antonio

14 L'eco di Basilicata foto premiati

L’eco di Basilicata foto premiati

Nunzia Zambardi

18 Pietro Biscardi

Pietro Biscardi

19 Poetessa Nicolina Spina proprietaria del BB “Villa dei principi” Torrenova (ME).

Poetessa Nicolina Spina proprietaria del BB “Villa dei principi” Torrenova (ME).

20 Lucia Cssini (11)

Lucia Cssini

20 Premiati con le nostre antologie 4

Premiati con le nostre antologie

21 Premiati con le nostre antologie 7

Premiati con le nostre antologie

24 Un lettore

Un lettore

23 Santa Vetturi

Santa Vetturi

26 Vincenzo De Patta Sottocapo 1a cl. np. della CCP del Porto di Sapri

Vincenzo De Patta Sottocapo 1a cl. np. della CCP del Porto di Sapri

28 Libreria Ischia

Libreria Ischia

 

34 Daniela Baldassari, Roberta Panizza

Daniela Baldassari, Roberta Panizza

35 La professoressa Wanna Di Meglio

Professoressa Wanna Di Meglio

 

33 Nico Kamp Console onoraio d'Olanda e vittima del nazismo

Nico Kamp Console onoraio d’Olanda e vittima del nazismo

31 Aart Heering portavoce dell'ambasciata olandese

Aart Heering portavoce dell’ambasciata olandese

22 Rosa Macaione – Libreria Spaziocultura Palermo 1

Rosa Macaione – Libreria Spaziocultura Palermo

Il Dispari 20150713 2 comp

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

Promozioni

Emanuela Di Stefano Adotta una poesia Il Dispari

Il Dispari 2015-

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

https://www.emmegiischia.com/wordpress/partecipazione-antologie-lenois/

Il Dispari: una pagina per DILA

Il Dispari 2015–06–22

Il Dispari 2015 – 05 – 25

Il Dispari 2015 – 06 – 01

Il Dispari 2015 – 06 – 08

Il Dispari 2015 – 06 – 15

DILA

Aggiunto al gruppo

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Aggiunto al gruppo

Per la serie Esopo news di Bruno Mancini

Aggiunto

Per la serie “Gli insulsi cervelletti di face”

Gli insulsi cervelletti di face sono giunti al limite dell’incredibile.

Un disco di vinile rotto che ritorna sempre sullo stesso solco.

Scaramella Antonio Artisan ti ha aggiunto al gruppo pubblico Siamo tutti Artisti e gli insulsi cervelletti di face me lo comunicano almeno QUATTRO volte!

 

Aggiunto

Solidarietà a Carla Leonard e insulti agli insulsi cervelletti

Squallore e ipocrisia dittongo per insulsi cervelletti di face

fb account bloccato – Insulsi cervelletti. Esopo news

Un virus che sta girando? Insulsi cervelletti. Esopo news

Gli insulsi cervelletti di face 1

Blocco accesso gruppo LENOIS

Gli insulsi cervelletti di face 2

Cervelletti insulsi di face sono di nuovo nella cacca

Insulsi cervelletti di face 3

Dopo 9 viene 10 e non 50

Aggiunto al gruppo

Cancellazione account facebook

Ancora una volta sono qui a dimostrare che FB NON sa contare

Playboy lascia Facebook: “È in contraddizione coi nostri valori”!

Disimpegno da facebook: Bruno Mancini

Facebook censura senza ragione

Il Dispari 2016-06-06

CIUCCI di Facebook

Il post eterno

FB quarto avviso

FB blocca accesso gestione gruppo LENOIS

Eliminare gruppo  face

Protesta contro blocco inviti

Pornografi bloccati

Una scorretta mossa di face

Le cacche fuori dal vasino

Imbecille vigliacco

L’assistenza Facebook

Istigazione al reato

Esopo news

Esopo news

Bruno Mancini scrittore

è nato a Napoli nel 1943 e risiede ad Ischia, dalla età di tre anni.

A lui piace dire che l’origine della sua ispirazione o forse solo un iniziale impulso ancestrale ed istintivo, il vero basilare momento poetico della sua vita, si è concretizzato nell’incontro, propriamente fisico, tra i suoi sensi acerbi, infantili, e le secolari, immutate, tentazioni autoctone dell’Isola d’Ischia, dove le leggi della natura sembravano fluire ancora difese da valori di primitive protezioni.
Anche se aggiunge, con molta auto ironia e con un pizzico di provocazione:

“Le mie primissime esternazioni poetiche le ho espresse in tenerissima età, quando ancora non avevo pronunziato per la prima volta la parola mamma, ed alla fine di ogni abbondante poppata liberavo graziose ispirazioni poetizzando mediante dei rimati vagiti“.

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Antiche terme comunali – Salone delle feste  – Ischia 1964 Bruno Mancini legge poesie moderne

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Bruno Mancini scrittore

Brevi commenti amichevoli ricavati dalle varie recensioni ai suoi libri pubblicati:

“Vedo una folla che si muove compatta verso un’unica meta guidata dagli incitamenti di colui che punta il dito ed una penna, che crea volti per i sentimenti.”

“…si fondono nell’intero componimento in una prospettiva ampia che contempla l’umano, l’umano cammino. Ed è una Commedia, una Commedia divina in chiave poetica, in versi che sento anche io estremamente dolorosi, con il preciso intento di affidarli alla penna , che non li disperda ma li urli e li renda in qualche modo eterni”.

“… lodo quel senso di eco lontano che riverbera le parole enfatizzandone i concetti”.

“Percorso di memoria o ricerca di spazi temporali virtuali?”

“Il continuo intersecarsi di livelli di identità con ipotesi e incarnazioni simboliche…”

“…sembrano accarezzare un sogno lontano, una speranza che non sarà mai certezza, un miraggio di felicità che si perde oltre l’orizzonte illusorio di fragili esistenze.”

“…a volte lirismo crepuscolare, intriso di soffusa malinconia, di struggente tristezza.”

“Opera interessante per i contenuti e le tematiche affrontate, nonché per i valori estetici…”

“…seria preparazione, corredata da rimarchevole fantasia.”

“…lavoro meditato, armonioso di buon afflato poetico.”

“ Bella poesia, con alti picchi in termini d’emozione e intensità.”

“…sincero, elegante, sempre aderente al soggettivismo letterario del particolare momento che attraversiamo.”

“Non racconto né romanzo, più che risolverli lascia aperti molti quesiti anche sul piano puramente tecnico linguistico.”

“Ed io invece, Bruno, ho letto a ritroso, prima la seconda parte, bellissima, ed ora la seconda, altrettanto splendida. Senso o non senso è una poesia dal forte impatto emotivo. Giochi con il lessico e le iterazioni, che adoro, ed è questa una delle poesie più belle che abbia letto qui dentro, quel genere di poesia che cerco e difficilmente poi trovo.
Mi domando come mai non ti abbia scoperto prima, Poeta??!!”

“Una poetica lacerata e sfuggente…”

“Le aperture liriche, più che segnare il passo dell’emozionalità, offrono un ulteriore invito a perdersi nei labirinti della parola scritta…”

“Quasi poesia cruda, percuote e carezza, giovane e antica…”

“Lavoro intenso, vissuto nella profondità della sua composizione, fatta di toni e di immagini…”

“Una voce nuova che chiama ad ascoltarla ed a giudicarla senza inibizioni, come liberamente essa è sviluppata.”

“Sì, lasci molto lavoro a chi legge, eppure questo mi affascina della tua poesia, la afferri e ti sfugge: in essa ti perdi ed allora ti turba… e cerchi il senso e lo cogli e ti lascia poi subito in dubbio. Ma il dubbio stimola, ti coinvolge … Sperimentalismo? Se lo è, come credo, ben venga; io lo adoro.
Bravissimo. Vero artista.”

“Troverete un urlo e un soffio di amore, un vuoto, immersi nella forza e nella malinconia di chi…”

Prima dell’alba
regalami un verso
così che io possa
sfrontata babbuccia
ricamo sulla brina
imprimere.

Al sole tenero
Vederla piangere di gioia

Bruno Mancini

Info:

Bruno Mancini
Cell. 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23
emmegiischia@gmail.com