Il Dispari 2015–06–08

Il Dispari 2015–06–08

Iniziano le rubriche DILA: Roberta PanizzaAntonio Mencarini

Quando, qualche mese fa, mi decisi di proporre a Gaetano Di Meglio, Direttore di questa testata “Il Dispari” (venduta in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli), la possibile realizzazione di una pagina settimanale affidata alle potenzialità “giornalistiche” dei tanti amici dei progetti culturali che, da molti anni, Roberta Panizza ed io stiamo realizzando e divulgando con tutti i mezzi a nostra disposizione, ebbene allora, seppure ben conscio delle eccellenze culturali presenti in modo particolare tra i Soci Fondatori della nostra Associazione culturale Da Ischia L’Arte -DILA”, non avevo immaginato il notevole consenso del quale ora desidero darvi conto.
Saranno, infatti, numerosissime le rubriche che si alterneranno in questa pagina settimanale.
Tutte ideate e prodotte da Artisti che si riconoscono nel progetto dei progetti, ossia quello che vuole far riconquistare all’Arte in generale, ed alla Poesia in particolare, il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana.
Così potremo sentire le voci degli Artisti che ci segnalerà da Torrenova (comune della provincia di Messina che lo scorso 28 Maggio si è gemellato con Ischia, e di questo gemellaggio vi relazioneremo con dovizia di particolari già a partire dal prossimo numero); così leggeremo le informazioni che Liga Sarah Lapinska (vincitrice dell’ultima edizione del premio internazionale di Poesia “Otto milioni”) ci vorrà far giungere dalla lontana/vicina Lettonia. Lo faremo senza lesinare spazio agli amici milanesi (con in testa Alberto Liguoro e Alberto Ghirardini) che sono già in attività per realizzare il grande evento EXPO di fine ottobre che vedrà la nostra Associazione impegnata per sei giorni nelle piazze di Milano e negli spazi messi a disposizione da Bookcity (anche di questa iniziativa vi relazioneremo quanto prima). Apriremo rubriche per i musicisti portati sul palco da Maria Luisa Neri, per i pittori suggeriti da Vincenzo Tesone, per le personalità indicate da Marina De Caro, per le attività della LITHO editore (pochi giorni fa abbiamo stipulato un accordo con Ludovica Zoli, Vicepresidente della LITHO mediante il quale la LITHO diventa editore delle nostre pubblicazioni) che ci saranno indicate dalla sua Direttrice Antonella Ronzulli, e per molte altre rubriche certamente vibranti di emozioni.

Questa settimana iniziano con due rubriche: “La poesia dal mio punto di vista”proposta da Roberta Panizza, e “Le colonne della letteratura dialettale”realizzata da Antonio Mencarini.
Buona lettura!

Bruno Mancini

Il Dispari 2015–06–08

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

“Le colonne della letteratura dialettale”

Diffondere la conoscenza: sono tempi difficili per il dialetto.

Quando mi è stato offerto di tenere sul Dispari una rubrica che parlasse di letteratura e poesia dialettale ho avuto la sensazione di aver raggiunto un traguardo. Dopo anni di amore per questi argomenti ho intravisto la possibilità di diffondere a un pubblico vasto i preziosi tesori culturali di cui la letteratura e la poesia dialettale abbonda.
Mi chiamo Antonio Mencarini e sono napoletano. Per molti anni ho vissuto tra Napoli e Roma e quindi mi considero “bilingue”.
Questa prerogativa mi ha consentito di accostarmi alla poesia napoletana e romana. La conoscenza del dialetto è infatti fondamentale per capire e godere dei versi del Belli, Trilussa, Pascarella, Di Giacomo, Russo, Murolo e quant’altri.
Diffondere la conoscenza: sono tempi difficili per il dialetto.
Per anni i genitori e i maestri hanno voluto che i figli parlassero solo in italiano con la conseguenza che leggere Belli presuppone un vocabolario, tante e tante sono le parole dimenticate o che il napoletano si scrivesse come si pronuncia, dimenticando che essendo una lingua, come l’inglese, si scrive in un modo e si pronuncia in un altro – vaco ‘e pressa viene scritto vac ‘e press -. È come se invece di always scrivessimo olvueis. Un vero sfregio.
Vi proporrò per iniziare l’argomento alcune riflessioni sulla napoletanità che è parola semplice e complessa nello stesso tempo per la quale sono state scritte migliaia di pagine, spese migliaia di parole sia in senso negativo che positivo. Interessarsi di letteratura napoletana sembrerebbe contribuire a far dimenticare la parte negativa. Parlo infatti di poesie e canzoni ovvero della napoletanità che riferisce al sole, al mare, ai sentimenti, in una parola alla parte “poetica” della nostra città dove il sole è sempre caldo e lucente, la luna è la compagna degli innamorati, il mare canta. Chi volesse trovare altro non lo troverà. Sono consapevole dei mali che affliggono Napoli e la sua gente ed assisto, impotente, al degrado continuo dei suoi valori – simbolo. Tutti noi viviamo intensamente il nostro tempo, ne conosciamo i mali e gli aspetti deteriori ma ci piace, quando le tensioni si fanno più acute, quando il “dolore d’ ‘o campà“ si fa più bruciante rifugiarci nel mondo dell’arte, negli aspetti positivi della napoletanità non certo per sfuggire il negativo ma per prendere una momentanea boccata d’aria fresca.

Le colonne della letteratura di Napoli

DI GIACOMO – MUROLO – RUSSO – VIVIANI – DE FILIPPO – TOTO’
I personaggi di cui sopra sono da considerarsi gli ambasciatori della nostra città nel mondo. A loro va la nostra gratitudine sentimentale e culturale.
La prossima puntata la dedicheremo a Salvatore Di Giacomo che è forse il numero uno della poesia napoletana.
Vi ringrazio per l’attenzione
Antonio Mencarini

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

Il Dispari 2015 – 06 – 08

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

La poesia dal mio punto di vista.

Sono in molti coloro che si interessano di poesia, anche ai giorni nostri, e si cimentano nello scrivere versi. Molti di loro hanno legami più o meno stretti con l’Isola d’Ischia o i suoi dintorni. È proprio la poesia di questi autori che con questa rubrica desidero portare all’attenzione dei lettori di questo quotidiano, il tutto dal mio punto di vista nella speranza che si possa instaurare un dialogo e uno scambio di idee sulle tematiche della scrittura poetica.
Ripercorrendo a ritroso i passi principali che mi hanno portata a scrivere oggi da questa pagina, vedo la nascita dell’associazione DILA di cui sono vicepresidente, la realizzazione, in collaborazione con Bruno Mancini, di molteplici progetti di diffusione della poesia e dell’arte, la creazione di un sito di scrittura e la pubblicazione di una mia raccolta di poesie “Le mille porte” edita da Aletti.
Per rompere il ghiaccio con questa rubrica poetica, comincio col proporvi una mia poesia:

PREGIUDIZIO

Ombra che il passo precede
confine precluso ai sensi
colore che incide nel fuoco
il pianto dell’esclusione.

Il già deciso è un macigno
che non si può abbracciare
se rimane lontano l’io,
vera essenza che disconosci.

Roberta Panizza.

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

Il Dispari 20150608 tutto comp

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

Il Dispari: una pagina per DILA

Gaetano Di Meglio

Miramare Gaetano .jpg

Direttore del quotidiano Il Dispari

Il Dispari

distribuito in edicola insieme al quotidiano “Il Mattino” di Napoli

Il mattino logo

ha scritto: Al Presidente Bruno Mancini e a tutti i Soci Fondatori dell’Associazione Culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”

  • Cari amici, come da accordi verbali con Bruno Mancini ed in considerazione della valenza culturale e sociale dei progetti proposti dalla “nostra” Associazione DILA, ho piacere di rendere disponibile una pagina settimanale del quotidiano Il Dispari, da me diretto, per offrire una costante informazione dei programmi DILA ed una qualificata presentazione delle Opere e degli Artisti che vorrete mettere in mostra. Tutto ciò tenendo in massima evidenza possibile il rapporto con la realtà geografica, isola d’Ischia in primis, nella quale viene distribuita la testata Il Dispari che, vi ricordo, è venduta in abbinamento con il quotidiano Il Mattino di Napoli. La pagina sarà inserita, salvo imprevisti, nell’edizione del lunedì. Il format suggerito è quello di 2-3 articoli della lunghezza totale di circa 6.000 battute spazi compresi con l’aggiunta di 1-2 foto. Augurando a DILA e al Il Dispari una felice e lunga collaborazione

————|———— Gaetano Di Meglio Il Dispari Quotidiano | Il direttore m. +39 346.6226480 u. +39 081.18909067

www.google.com/+gaetanodimeglio dir@ildispari.com www.ildispari.it

DILA ok 25 fond

Il Dispari 2015–06–08 – Il Dispari 2015–06–08

Alla attenzione di tutti gli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto. Nella pagina che il quotidiano Il Dispari (distribuito in edicola insieme al quotidiano Il Mattino di Napoli) ha recentemente assegnata all’attività redazionale dell’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” (della quale sono Presidente), sarò lieto di pubblicare notizie di carattere artistico culturale indicate dagli Amministratori dei gruppi ai quali sono iscritto. Ciò vuole rappresentare il naturale proseguimento del programma di collaborazione con le varie forze operanti sul territorio che è parte integrante dei progetti culturali da me proposti con la Direzione Artistica di Roberta Panizza. Compatibilmente con lo spazio di volta in volta disponibile, e con l’avvertenza che i contenuti dovranno essere interessanti specialmente per la comunità ischitana, invito chi di voi vorrà partecipare a questa iniziativa ad inviarmi un cenno di adesione e gli opportuni recapiti telefonici/e-mail a emmegiischia@gmail.com. Per ulteriori informazioni rispondo dal 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 24 con avvertenza che NON rispondo a numeri segnalati come anonimi. Bruno ManciniDispari 2015 – 06 – 01 Il Dispari Associazione culturale DILA YOUTUBE Bruno Mancini EXPO Milano Premio Internazionale di Poesia Otto Milioni EXPO Milano Camera Commercio Milano vetrina progetti CCIAA Milano Progetto Otto Milioni

Il Dispari 2015–06–08— Il Dispari 2015–06–08

Views: 13

Liga Sarah Lapinska traduzioni lettone

Liga Sarah Lapinska traduzioni lettoni

Liga Sarah Lapinska traduzioni lettone

La poetessa, pittrice, traduttrice, Liga Sarah Lapinska, ha tradotto in lettone alcune poesie di Bruno Mancini

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963)

DAVANTI AL TEMPO

Svanire
in dolcezza di forma,
sospesa apparenza,
nel gorgo di volute fughe
è l’ultimo ponte.

E tutto si genera nuovo
sparso tra fossili addii.

Poi l’ombra assorbe.
“Ora che odi
lo schiudersi del labbro
stimoli palpiti inganni.”

Acuminata nullità
passione senza pensiero.

DAVANTI AL TEMPO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
ĀRPUS LAIKA

Apveidu maigums
Pēkšņa nopūta
par gribetu bēgšanu virpuļiem
ir pēdējais tilts

Un viss atdzimst no jauna
uzšaujas senām ardievām cauri
Uzsūcas palēnām krēsla
Tagad,kad dusmojies
un noslēdz to lūpās

Grīļīgie maldi turas līdzsvarā
Asprātīga niecība
Kaislība bez domas

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007)

DEL DOPO GIOVENTÙ

Frammenti di polvere,
nello sguardo,
nel respiro,
respiro.
Albicocca selvatica,
caduta dal ramo,
spiaccico la zolla,
spiaccicato.
Dov’era il pertugio,
del viscido verme,
rifugio,
rifuggo.
Non è così che mescoli i fronzoli.
Non è così che accogli i tuoi figli.
Affiora a capo la sciocca
mansuetudine.

DEL DOPO GIOVENTÙ
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
JAUNĪBA PAGĀJUSI

Putekļu fragmenti
skatienā
elpā
elpoju.
Savvaļas aprikoze
drupanu velēnu
rātni drupinu.

Kur
staipīgs tārpiņš
bija patvēries
patveros.
Nav tā,ka slēptuves pajukušas.
Nav tā,ka atzītu savus bērnus.
Virspus uzzied
rāma neveiklība.

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009)

     

“RISTORO”

“Ristoro”
chiese il viandante ad una palma ombrosa.
Rispose:
“Inseguimi ”
nel moto rotatorio di un satellite.
Viandante Ignazio
mostrò l’arma a forma di pistillo
e udì il perenne urlo
“Abbattimi”
detto alla lama che la spaccava in due.

“RISTORO”
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
”VELDZĒŠOS”

”Veldzēšos”
jautāja ēnainai palmai kāds.

Atbildēja-
”Pamāci mani”
kāda satelīta motora rūkoņā
Ceļinieks Ignācijs
rādīja ieroci ceļa gājuma veidā
klausoties pārlaiku kliedzienu-
”Pieklauvē man”
Tā sacīts virsotnē,kura sašķelta divās.

 

NEI BOSCHI DI CASTAGNI

Nei boschi di castagni
lumache senza chiocciole
mute
vischiose
non segnano scie contorte sulle foglie.

Sul mio terrazzo ogni mattina
un nuovo arazzo si sovrappone
al vecchio
ghirigoro
del giorno da poco terminato.

Io sia molesta spugna
che cassa i segni
impressi in tenebre di tragitti
– e non importa se con stelle o senza.
Rodolfo Valentino
The Four Horsemen of the Apocalypse
già non lasciava impronte
mentre ballava il tango.

 

NEI BOSCHI DI CASTAGNI
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
KASTAŅU KĀPĀS

Kastaņu kāpās
gliemeži bez līdzības
pārveidoti
noslēgušies
neiezīmē pēdas pa lapām atpakaļ.

Ik rītu manā terasē
valda kāds jauns gobelēns
vecajā
martā apstādinātās dienas
riņķadejā.

Vai es būtu apnicīgs sūklis
kas savācis zīmes
kādas iederas,tumsai pieņemot veidu

-un nav svarīgi,ja ar zvaigzni vai bez-
Rūdolfs Valentīno
Four Horseman of the Apocalypse
jau neļāva izvēles
kamēr dejoja tango.

Dalla raccolta di poesie “Davanti al tempo” (1960 – 1963)

UN TAGLIO

Un taglio alla fune del timone
sobbalza come la trottola sulle molliche di pane.
Sfugge corda indefinita.
Movenza soffice d’ora di sole.
è vortice di fantasia di specchi. .
Se invece sei colpevole
e mentisti
se sei colpevole
e fuggi
e verso luci te ne fuggi
ossessive,
se sei colpevole
e premi
respiri e sangue
t’annulli avvilendoti,
tu mi rincontrerai,
acerbi altari a lustrare
indifferenti vuoti a credere
parole a piangere
sfide a creare
curvi colori oscuri e matti a muovere
in malinconie
tossiche
più di un fumo giallo e denso.

Ed io ti parlerò
di cani e di animali
delle mie pallide albe di sconfitte
di ore mai vissuto
di stelle. .
Ed io ti creerò bellezze
e ti richiamerò ricordi
e la mia mente
lenti accordi espia.

UN TAGLIO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
PLAISA

Plaisa
Uz stūres izdalās plaisa
kā traucoties pāri
maizes mīkstumam

Viegla kustība
vairās nezināmu pinekļu
saules stundā

Spoguļu fantāziju virpulis
Ja,savukārt,esi vainīgs
un samelojies
ja esi vainīgs
un bēdz
un dzen
un garām gaismām,kas uzmācas,
bēdz
ja esi vainīgs un dzen elpu un asinis
bet pazemojums atņem tev drosmi

Tu mani satapsi atkal
sūbējuši altāri,ko spodrināt
vienaldzigi tukšumi,kam ticēt
vārdi,par kuriem raudāt
uzdrīkstēšanos radīt
nespodri tukšu krāsu vāzēs

Skumjās
indīgās vairāk kā biezi,dzelteni dūmi

Un es stāstīšu
par suņiem un dzīvniekiem
manās bālajās neveiksmju ausmās
nekad nepiedzīvotās zvaigžņu stundās
Un es tev rādīšu daili
un atsaukšu tavas atmiņas
un mans gars
lēnām tuvojas

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009)

FORSE COSÌ VA IL MONDO,

Forse così va il mondo,
intriso
di cellule gliali e neutri neutroni
dove la carne è macroscopica
voluminosa flaccida propaggine
di antiestetica fattura.

Nessuno si guardi in uno specchio altrui
trascorsa l’età della follia.

I never stop myself
ed ora so che ho tante
e molto più di tante
tante storie da raccontare
– di Giulia o di Francesca –
immune dalla matta gelosia.

Stanotte la mia ventenne nel letto accanto
abbraccia l’amico gay?

Intanto, smanioso deliro,
io tento, io sogno, il mio sigillo
intriso
nella gnocca insoddisfatta di un’attrice gentile,
e già l’oblio d’avere il doppio dei suoi anni
mi spinge in pista sulla sbarra del trapezio.

Nessuno si discolpa senza accusa.
Ed io per primo.

 

FORSE COSI VA IL MONDO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
VARBŪT TĀ IET PASAULE

Varbūt tā iet pasaule
saltu sūnu,mērenu neitronu
veidā.
Kur makroskopiskā miesa
ir apjomīgs laukums,kur vairoties.

Es never stop myself
un tagad es zinu,ka man ir daudz
daudz vairāk kā daudz
daudz notikumu,ko pastāstīt
-par Džūliju vai par Frančesku-
trakās greizsirdības imūnas.

Šonakt mana divdesmitgadniece
apskauj sev līdzās
draugu geju?

Vispār,žilbinošā apjukumā
es ilgojos,es sapņoju,mana zīmoga
veidā
jaukas atceres veido nepiepildāmību
un jau dziņa dubultot savus gadus.

Tas mani mudina trapeces varoņa pēdās.
Neviens neatņem varu bez apsūdzības.
Un,pirmkārt,es.

 

NON MENO DEL SUO CONFLITTO

Non meno del suo conflitto,
l’esacerbante involuzione
del mio distratto andare per calme
miscellanee,
profonde articola
radici
e smuove zolle in superficie.
Chi segna lo spessore della frana?
Chi cerca un argine per l’onda anomala,
chi fugge incontro al nulla,
chi sale sulla seggiola
e detta i tempi
– assurdo ma perché? –,
chi correrà per primo incontro al mito,
al suo destino,
al mostro generato inconsistente
– virtuale –
privo di senso e senza appigli?

Se fuggirò non sarà mai per noia,
sarà per regalarle il volto di un perdente.

Come ad un colpo di gong:
la partita è chiusa
sedate le contese
bari mostrano carte truccate,
inizia un nuovo gioco.

Il preferibile è già pronto a venire.

 

NON MENO DEL SUO CONFLITTO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
NE MAZĀK KĀ SAVA KONFLIKTA

Ne mazāk kā sava konflikta
satraucošajos pinekļos
no mana sabrukuma doties rāmā
ņudzeklī,
kurp dziļi ved saknes
un izkustina augšējo velēnu.
Kāpēc tāds steidzīgs nobrukums?
Ka meklē aizsprostu anormālais vilnis?
Kas bēg pretim nekam
jāšus
izsakot laiku;
-absurds,bet kāpēc?
Kas aizskries pirmoreiz tikties ar mīlu
savā liktenī
nenoteiktības radītas baismas-
virtuālas-
nejēdzīgi vai bez iemesla?

Ja bēgšu,tad ne jau dēļ apnikuma
bet,lai dāvātu seju kādam zaudētājam.

Kā gonga sitiens:
partija beigusies.
Strīds nokārtots.
Nozibot košām kārtīm
sākas jauna spēle.

Trumpis jau gatavs ierasties.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007)

QUANDO SARÒ PENSIERO

Quando sarò pensiero
su cigli di visioni
dagli orizzonti nitidi
verso stele di mie antiche iscrizioni,
oppure anche
il tempo in cui sarò passione
nel buio ottuso
per lunghi sguardi amorosi
lasciati illanguidire dalle mie tristezze,
di certo o forse
il giorno che sarò ricordo
tra vociare arruffato
di vecchi amici alticci
sulle note matte delle mie sortite,
non posso, voglio,
quando sarò pensiero,
quando sarò pensiero
la docile coerenza
strappata a mani unite
dai cesti di delizie
per gli epigrammi delle tue certezze,
non posso, voglio,
il tempo in cui sarò passione,
il tempo in cui sarò passione
la mascherata tenerezza
oltre effimere apparenze
di abbracci mafiosi
interrata sotto il magna del tuo vulcano,
non posso, voglio,
il giorno che sarò ricordo,
il giorno che sarò ricordo
il giorno voglio
il nostro giorno voglio
intero
dal primo all’ultimo minuto
dal primo all’ultimo sorriso
dal primo all’ultimo tuo bacio.

Quando sarò pensiero
Kad es būšu doma

Kad es būšu doma
vīziju skropstās,
apvāršņu dzīlēs,
pāri manu seno rakstu stēlām
vai arī
laiks,kurā es būšu dzīve
slēgtā tumsā, ilgiem un rūgtiem skatieniem
meklēs mazliet manas skumjas
protams vai iespējams
dienā,kad būšu atmiņa
šķetinot veco,visādo
draugu mudžekli
manas trakās,liktenīgās vēstis.

Nevaru,gribu
kad es būšu doma
kad es būšu doma
liegi savīta
vienotu roku sarauta
svētlaimes skrandās
tavu pārliecību epigrammām
Nevaru,gribu
laiks,kurā es būšu dzīve,
laiks,kurā es būšu dzīve
aizmaskots maigums
vai arī uzšķiļ parādības
mafijas tipa skaujās
zem tava vulkāna versmes
izdzist

Nevaru,gribu
dienā,kad būšu atmiņa,
dienā,kad būšu atmiņa
viendien gribu
veselu
no pirmās līdz pēdējai minūtei
no pirmā līdz pēdējam mirklim
no pirmā līdz pēdējam smaidam
no pirmā līdz pēdējam tavam skūpstam.

Dalla raccolta di poesie “Agli angoli degli occhi”

(1962 – 1964)

AGLI ANGOLI DEGLI OCCHI

Agli angoli degli occhi
sotto pigrizie amiche
prepara a morte
nostalgia.
Passa più parti
lampo di tempo indietro
indietro secoli
e sempre come sempre.
Cambia
se non adesso
a morte.
Alla viola nasce il pensiero
e posso ancora muovermi
venirti accanto
e senti la corteccia
vecchia e inutile

AGLI ANGOLI DEGLI OCCHI
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
ACU KAKTIŅOS

Acu kaktiņos
zem slinkām vīpsnām
gars darina
nostalģiju.

Jo vairāk runā
laiku pa laikam sevī
sevī gadsimti.

Un vienmēr,kā jau vienmēr
mainās.

Ja ne tagad,
garā.
Doma dzimst noteikta
un varu atkal kustēt
apkārt
jūtot vecu,bezjēgas noteiktību.

 

BRULICHIO

Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra.
Come fai a parlarmi?
Quel fiore che vive una notte
per ogni
cent’anni.
Come fai a parlarmi?
Ricordarmi qualcosa.
A quest’ora. A quest’ora.
La pelle ubbriacata
come s’io stessi ancora
ad ungerla di gin
nell’ombelico vuoto piccola coppa,
e a grande mano
stendessi al seno,
al collo.
Girati.
Tutta la schiena
e natiche.
Piuma.
Sulle montagne
un forte vento di neve
ha ricoperto gli alberi.
Come fai a parlarmi?
Quella tua lunga verginità
presa in due ore
su un letto di tovaglie.
Brulichio di tante palline
buttate a caso insieme per terra…

 

BRULICHIO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
NOŅIRB

Noņirb lērums krellīšu
nejaušā sviedienā,kopā,pret zemi.
Kā tu uzrunā mani?
Šis zieds,kas dzīvo vienu nakti
ik pa divdesmit gadiem.
Kā tu uzrunā mani?
Atceries mani kaut kādi
šai stundā,šai stundā
reibstoša āda
kā es pats,vēl
iesviķojot džinu
tukša kausa sīka kopija
un liela roka
virzās pie krūtīm,
tad kakla.
Pagriezies.
Samilzis mūris
vēršas par pūku
Nostaļģija
stiprā sniegputenī
kas saplosa kokus.
Kā tu uzrunā mani?
tik ilga tava jaunavība
paņemta divās stundās
atsperu gultā.
Noņirb lērums krellīšu
Nejaušā sviedienā,kopā,pret zemi.

Dalla raccolta di poesie “Segni” (1964 – 1987)

SEGNI

Rendimi pari desideri e sbagli:
È alle acque il sogno.
Sbattono soli su scogliere
in fiamme.
Rompono stasi,
squadrano paesi,
traguardi di vicoli e ghetti
di stagni e di betulle,
“Curvi i bambini a leggere le sabbie”.
Svolgiti,
arrenditi.
Altro è sudare
altro è sommergersi.
Battono onde su scogliere
ruvide.
Non siamo stati insieme
lungo la Senna
-sui monti della follia-
a passo di Tamigi
– in anni di malinconia-
alla foce dell’Arno – d’autunno -.
Canto elegiaco
canto di mare.

 

SEGNI
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
ZĪMES

Atgriez man dažas ilgas un kļūdas
Tā,virs sapņu ūdeņiem.

Sitas daži,lai iekļūtu
liesmās.

Sadrūp stāvus,
kaisoties pa zemēm,
mazu ieliņu,graustu pilnām
un ar dīķiem,ar bērziem.
‘’Bērni noliecas,lasot smiltis’’.
Šaipus,
Padodoties.

Kas cits ir sviedri,
kas cits ir zemūdens dzīles.

Sist viļņus,lai veidotu
riņķus.

Mēs neesam te kopā
gar Sēnu,
-kalnos virs pūļa
pie Temzas
-skumju gados-
Pašu sejās.

Nodzēsta dakts,
Trīsoša dziesma.

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009)

EPPURE SE

Eppure se tu fossi stata violata
– il vicino di casa maledetto-,
se nel fatato mondo d’innocenza
tu
come madre baldracca del figlio di puttana,
tu fossi stata
come vergine immolata nel tempio d’Efeso,
tu fossi stata violata
come gazzella indifesa dal branco di lupi,
tu fossi stata violata nella grotta pollaio
come una preda soggiogata dall’amico di famiglia,

tu saresti rinata
tra le mie braccia
di pescatore d’emozioni,
incubata in un tenero affetto
oltre ogni possibile attesa,
alitata dal vento del sud che cancella le orme
– maledette –
dei tanti vigliacchi stupratori

… e non potresti perdermi.

Io sono vento

io sono forza

io sono crudo esempio di follia.

Spingimi nei tuoi dilemmi
di lupa insoddisfatta,
nessuno avrà il tuo scalpo.

Modifica il tuo stato
rimuovi l’occupato,
e vieni al sole.

 

EPPURE SE
Tradotta in Lettone da Liga Sarah Lapinska
JA NU TU

Ja nu tu tiktu piesmieta
-nolāpīts mājas kaimiņš-
Ja šai nevainīgi veidotajā pasaulē
tu
kā padauzas bērna pārgalve māte
tu kļūtu

kā Efesas laiku jaunava-neatdevusies
tu tiktu piesmieta
kā neaizsargāta gazele vilku barā
tu tiktu piesmieta dangainā grotā
kā ģimenes drauga sagrābts laupījums
tu atdzimtu
starp manām
jūtu zvejnieka rokām

Liegas iedomas izlolota
jebkuru iespējamu gaidu pilna
dienvidvēja spārnota,gaisinot mieles-
nolāpītas-
atstāja daudzi zemiski varmākas
…un tu nevarētu zaudēt mani

Es esmu vējš

Es esmu spēks

Es esmu svaiga neprāta paraugs.

Topi un savās omulīgas vilcenes
dilemmās
neviens tur nedalīs tavu skalpu.

Atjauno savu strāvu
iekustini aizņemtos
un iznāc saulē.

 

LA DOMINANZA

La dominanza si ferma, assurge a blocco
nell’indaco di un equilibrio assoluto.

Bigotti e moralisti
fuori dall’uscio
quando una Ignazia sarà per me la bambola gonfiabile
senza tracce nel tempo
di ululati scomposti;

assonnati e stupidi
a letto presto
nei giorni di costumi sbrindellati
spappolati a pezzi
tra i resti dei fiume di fumo
ed i sapori della sua carnalità.

Che importa se il Dominus
debba pentirsi del suo ardire:
il sesso non è gioco per dubbiosi.

 

LA DOMINANZA
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
VARA APSTĀJAS

Vara apstājas,bloķējas
absolūta līdzsvara indigo.

Dievbijīgie un morālisti
bezizejā
kad kāda Ignācija kļūs man par piepūšamu lelli
bez laiku pēdām
no iedomu fragmentiem,

sasummētiem un dumjiem
ātri gultā
biksīšu dienās
uzspīlētās,gabalos dalošās
starp spermu upju paliekām
un tavas vagīnas garšu.

Vai nav vienalga,ja Kungam
vajag iekļaut savā kārtībā-
sekss nav spēle mazticīgajiem.

 

LA PAUSA

semibiscroma mai accentata
nello spazio del suono determinato
– il do di petto –
messo al sicuro
tra circonflessi accenti in chiave di violino
ATTENDE

il Dominante
quinto grado della scala eptotonica
sotto un signum congruentiae
– il grande accordo –
per chiudere in diastematica altezza
la sinfonia composta tra una vetta e un’onda.

Note esplicative
Semibiscroma = sessantaquattresima parte di un tempo definito.
Suono determinato = quando le sue caratteristiche consentono l’individuazione della frequenza.
Scala eptotonica = scala di cinque note.
Ssignum congruentiae = simbolo corona = simbolo indicante l’inizio o la fine di determinate sezioni musicali.
Diastematica = esattezza degli intervalli tra un suono e l’altro.

 

LA PAUSA
Tradotta in lettone d Liga Sarah Lapinska
PAUZE

Nekad neuzsvērtas,pushromētas
skaņas plašumā
nosacītas
-es dodu no visas sirds-
ar pārliecību.
Trīs loki vijīgi,vijoles atslēgā
GAIDAS
Vara-piektais,heptotoniskais kāpņu grāds
zem vienādības zīmes
-liela saprašanās-
lai ieslēgtu neatturamā augstumā
simfoniju,kas veidota no galotnes un viļņa.

Pushromēta-sešdesmitceturtā
daļa no veselā laika.

Nosacīta skaņa=kad tajā
īpašības saskan
individualitātē-frekvencē.

Heptotoniskās kāpnes=piecnošu kāpnes.

Vienādības zīme=kroņa simbols.
Simbols,kas norāda sākumu un beigas
nosacītajai mūzikas esībai.

Neatdalāmība=intervālu akurātība
starp vienu un otru stīpu.

&nbsp

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007)

DUNQUE, TU ESISTI ANCHE!

Dunque, tu esisti anche!
Non ho più niente da scoprire.
Dovrò farmene una ragione.
Mondo blasfemo mi scippa placido lusso dell’ignoto.
Crudele scossa,
sicuro, non l’ho chiesta.

Ignazia.

Sosterò stanotte per dove voglio
e troverò sotto mani ficcate di traverso
tra barre di panchina sgangherata
il foglio bicolore,
non solo bianco e nero,
accartocciato intorno all’ultima violenta apparizione

 

DUNQUE, TU ESISTI ANCHE!
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
TOMĒR,TU EKSISTĒ VĒL!

Tomēr,tu eksistē vēl!
Nav vairs nekā,ko atklāt.
Man jāapstādina prāts.
Apzīmogota pasaule rāmi bēg nezināmā spozmē.
Nežēlīgs grūdiens.
Zinu,ka negribēts.

Ignācija.

Šonakt atbalstīšos,kur gribēšu
un atradīšu zem šķērsu izplestām rokām,
starp skabargainiem soliņa dēļiem
divkrāsu lapu.
Ne tikai baltu un melnu,
kas saritinās ap pēdējo parādību,kas laužas ar varu.

Dalla raccolta di poesie “Io fui mortale” (2005 – 2009)

GIOVANE APACHES

Scriverò di te innocente – giovane Apaches –
dalla lunga chioma di grappoli
di grappoli d’uva rossigna,
tra le fiamme dei tronchi
dei tronchi ardenti sfavillanti
una notte di cielo deserto,
deserto, nel cuore del deserto.

Penserò alla tua malinconia – giovane Apaches –
d’attesa e di passioni con occhi memorie
memorie affastellate,
sopra i fumi dei tronchi
dei tronchi assopiti
nelle notti di cielo deserto,
deserto, come il cuore del deserto.

Amerò gli sguardi squillanti – giovane Apaches –
per la felice follia di silenziosi sorrisi
sorrisi all’ombra di tante chimere,
dentro ai profumi dei tronchi
dei tronchi spenti dalla mia ombra
ogni notte di cielo deserto,
deserta, più del cuore del deserto.

 

GIOVANE APACHES
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska

JAUNĀ APAŠU MEITA

Rakstīšu par tevi,nevainīgā,jaunā apašu meita,
par garo ķekaru virkni
sārteno vīnogu ķekaru
starp liesmojošiem baļkīem,
baļķiem degošiem,brūkošiem
kā tukšuma debesu nakts,
tukšums,sirdī tukšums.

Domāšu par tavām skumjām,jaunā apašu meita,
par gaidām un kaislībām atmiņu acīs
atmiņām žilbinošām
pār baļķu dūmiem
baļķu pārogļotu
tukšuma debesu naktī
tukšuma,kā sirds tukša.

Mīlēšu mirdzošos skatienus,jaunā apašu meita.
smaidu klusi laimes trakumam
kas tumsā vīd starp daudzām himērām
iekšpusbaļķu smaržā
ēnas izdzēstu baļķu
katru tukšuma debesu nakti,
tukšumā,vēl tukšāk ka’sirds.

 

CHE GIUNGA DA LONTANO.

Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”

Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?

Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.

Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.

 

CHE GIUNGA DA LONTANO
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska

ATKAL MANI SAUC

Atkal mani sauc
naksnīga balss
klejojošastarp manām svētnīcām,nezūdoša;
Šonakt es tevi sapņoju.

Pieskāriens?
Pārsteigums?
Jau noskumušas Amazones plūsma

Nepietiek ar liktenīgu atklāsmi
abstraktiem vārdiem
un kustībām un skaņām un traucēkļiem un
un skatieniem un trauksmēm un aromiem un
saules,mēness apgaismotu skatuvi.

Nepietiek noburt,lai
lai atvērtos ieeja
tukšajā labirintā,
tukšaja’,kādas sievietes sirds.

Par to jādomā sapnī.

Šonakt tevi sapņoju:
Jūras kruzuļi-dzelme,
ko pēc tam centīgi zvejnieki izvelk.

Šonakt es tevi sapņoju:
jūras kruzuļi-rāmi,
līdzīgi bērnam,kas atskrien no tāles.

 

LA LISTA

Vocazione astratta
inneggia perpetui vagiti
in questo desiderio in cui ti cedi
al rosso e al nero
di un giro di roulette.
Assurge a bolla indefinita
la fantasia
l’istinto, il battito
pulsante, già oltre il limite del cuore
tra la ragione attenta
e la follia in agguato.
Muove il suo nome
incontro
lascia il suo volto
indefinito
segna il suo affetto
senza ritegno,
laggiù in America,
lì dove
il sole nasce e muore,
la lista
che ti martella il tempo…
… ma non chiamarla Ignazia.

 

LA LISTA
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
LA LISTA

Abstrakts aicinājums
neaizliedz nepārtrauktus klejojumus
šais ilgās, kurās tu atkāpies
sarkanajā un melnajā
ruletes apgriezienā.
Fiksē nenosakāmu bumbiņu
fantāzija
Instinkts, piesitiens
pulsējošs, jau atkal ārpus sirds robežām
šurp, gaidosū prātu
un neprātu biezējošu.
Virzi savu vārdu
pretī
ļauj savu seju
nenoteiksmei,
dod savu maigumu.
Bez pārdomām
tur, lejā,Amerikā
tur, kur
saule mirst magoņu pogaļās
gaidot, ka laiks tevi valēs
saraksts, ko tev ieurbj sirdī
limfa, kas tev aizvieto dzīvi.
…Bet viņu nesauc Ignācija.

 

SCRIVO POESIE.

Scrivo poesie.
Se un tizio mi dirà che le ha capite,
io sorridendo penserò “È folle”.

 

SCRIVO POESIE
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska

RAKSTU DZEJAS

Rakstu dzejas
Ja kāds censonisteiks, ka tās sapratis,
smaidīdams padomāšu: Kāds neprāts!

 

L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA

L’ultima rivista in voga
patinata
impazza i consensi
ai deserti colli delle modelle
in mostra.
La mia vamp scatena uno schianto
appariscente.
I cani barboni randagi
meticci
sguazzano musi annusanti
tra frasche e frattaglie
nei prati.
La mia fata maliarda mi segue
condiscendente.
Una fonte zampilla in rivoli lenti
limpidi
nel fresco profumo di mare
e pertiche e rocce
sui miei sensi.
La mia maga è avvolta in torrida estate
interamente.
Tu mostri ed appari
come il tempo dei sogni.
Tu scruti ed annusi
come ingenua preda.
Tu scorri e rimani
come l’acqua e la vita

 

L’ULTIMA RIVISTA IN VOGA
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
PĒDĒJAIS ŽURNĀLS SKATLOGĀ

Pēdējais žurnāls skatlogā
steidzina saistību
virkne svabadu kaklu
modeļu skatē.
Mana sieviete vamps
atraisa redzamu plīsumu.
Pamesti, klainōjoši suņi
tiekas
notrīc ošņājot purni
starp brikšņiem un ķidām
pļavās.
Burbuļojošs avots, lēni vilnīši
spīdīgi
jūras smaržas svaigums
un smailes, un klintis
manos jutekļos.
Mana burve, tinusies svelmainā vasarā
viscaur.
Tu rādi un nozūdi
kā zīmēs laiks.
Tu pētī un novērsies
kā neskarta mala
Tu plūsti un paliec
kā ūdens, kā dzīve.

 

MA DOVE SEI

Ma dove sei
sgualdrinella regina
delle mie perverse attese?
Il 1740 presenta solo culi sconosciuti.
Il 1470 presenta solo culi conosciuti.
Ti cerco, ti aspetto, ti sfido:
occupami mente e passioni.
Pago pegno.

Lunga è adesso l’onda che
che
che
che bagna i miei piedi nel mese di marzo
e mischia le alghe ai ciottoli,
i ciottoli ai sassi,
i sassi ai granelli di sabbia,
le sabbie alle alghe.
La mia vita alla sua.

Quando sarà assente dai miei sogni
sarà perché
(lo dico?)
sarà perché
(non voglio dirlo)
sarà perché
perché
la nave cargo d’indecenti trasgressioni
svanì nel nulla, silenziosa e
e
e
colma di noia.

 

MA DOVE SEI
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
BET KUR TU ESI

Bet kur tu esi
manu perverso sapņu
plūstošā karaliene?

1740.Rāda vien dibenus nezināmus.
1470.Rāda vien dibenus pazīstamus.
Meklēju tevi,gaidu tevi,aicinu tevi,
pildi manu garu ar kaislībām,
maksāju ķīlu.

Garš tagad ir vakars,kas
kas
kas
kas mazgā manas kājas martā
un skalo sanesās aļģes
oļu sanesās
oļu,kur garneles smiltīs
aļģu smiltīs.
Mana dziīve ir viņējā.

Kad būs klāt manos sapņos
būs tāpēc,ka
(kas teica?)
būs tāpēc,ka
(negribu teikt)
būs tāpēc,ka
tāpēc
Kuģis,smaga nepiedienību krava
izgaro tukšumā,klusā un
un
un
gurduma pārmērā.

 

EPPURE TU

Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.

Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.

Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.

Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.

Oppure… tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.

Il tuo destino è detto.
Il mio destino è udirlo.

 

EPPURE TU
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska

VAI TAD TU

Vai tad tu man prasīsi pārsteigt tevi
starp dzeltenām ziedlapām
šajos krūmājos,
vakar izraisījās
kāpu miglā,kur
slēptuve taviem spokiem.

Vai tad tu mani izvēlēsies kronētu
Šai kuģojumā uz dzelteno smaili
nesaistīts prāmis,
vakar apstājies
tavu seno trauksmju
mutuļa vidū.

Vai tad tu man rādīsies plaši
uz tava zaļā dīvāna
blakus ugunij
vakar uzplaiksnītai
lai dzīvotu,izaicinājums kailām sievietēm
juteklīgām divdesmitā gadsimta plūsmām.

Vai tad tu mani pastumsi atlauzt vārtus
zaļajā rāmī
kur skats uz tavu gultu,
vakar uzgleznotu
tavās jaunajās ķekatu nsktīs
ieeja uzlūgtajiem.

Vai tad tu mani saistīsi savā dilemmā
ar zaļu pildspalvu;
”’Šeit ir viss vai nekas”,
vakar iegravēts
goda vietā.
Kur ir tavs daudzveidības noslēpums
Tavs liktenis ir to pateikt
Mans liktenis ir to klausīties.

Dalla raccolta di poesie “Non rubate la mia vita”

(2005 – 2007)

NON RUBATE LA MIA VITA

Un sorriso di mare smeraldo
un profumo di ortensia maculata
lo scampanare di turisti pascolanti
lo sciacquio di graniti biancastri,

TEMPO,

la sposa non mi chiede altro
i miei ingorghi pazienteranno ancora
tra un’onda senza fine al tramonto
nel poggio di agrumi e di ninfee.

Non rubate la mia vita,
prendete i sogni.

 

NON RUBATE LA MIA VITA
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
NEZODZIET MANU DZĪVI

Smaragdjūras smaids
nosmulētas hortenzijas smarža
tur pāri lauzušies tūristi
pastaigā
izskalotas baltā granīta lauznas,

TIME,

sieva man neprasa neko citu
un aizvien samierinās
bezgalīgs vilnis saulrietā
citrusu pakalni nimfām.

Nezodziet manu dzīvi
ņemiet sapņus.

 

 

Dalla raccolta di poesie “La sagra del peccato” (1957 – 2003)

LE OMBRE, PER VIVERE

1

Le luci della festa
lelu cide lla fe sta
nessuno vuole questo.

Due isole
due is ole
è un gioco stupido.

Tu e Capri
tue ca pri
esperienze estreme.

Sconosciute
scono sciu te
due ombre ingarbugliate.

°———°———°———

2

L’entrata alla valle
dei sogni.

Il vezzo adulto di
ricordare.

L’allegra sinfonia
priva di note.

Il boa era anche
un guanciale.

Sapessi quante rondini
non tornano.

Squarciava il mare
un elicottero.

Nemmeno un giorno
ti ho pensata.

Io mostro il primo
livido.

°———°———°———

3

Quando sarà l’11 settembre
non venite a dormire nel mio letto.
Sorpresi Giulia che volava
a braccia aperte
a gambe aperte
a bocca aperta
e se gridava gridava fumo
e se piangeva
e se pregava
e se pensava
e se moriva mancava poco.

 

LE OMBRE, PER VIVERE
Tradotta in lettone da Liga Sarah Lapinska
ĒNAS, LAI DZĪVOTU

1
Gaismas
svēt ku gais mas
neviens to nav gribējis.
Divas salas
divas sa las.

Tu un Kapri
tuun Ka pri
sevišķas pieredzes
nepazīstamas
nepa zīstamas
divas ēnas, apmulsušas.

°———°———°———

2

Iekļūstot sapņu tālēs
Kāds glāsts,ko atminēt
Stauja simfonija
bez notīm.

Boa bija arī spilvens
ja tu zinātu,cik daudz bezdelīgu
neatgriežas
jūrā trāpījis helikopters
nevienu dienu
tu neiedomāji
es rādu tev pirmo zilumu.

°———°———°———

3

Kad būs 11.septembris
nenāciet gulēt manā gultā.
Toreiz Džūlija lidoja
atplestām rokām
atplestām kājām
atplestu muti
un kliedza,kliedza,kliedza
un,ja raudāja
un,ja lūdza
un,ja nu domāja

 

 

3.Brulichio di tante palline
Noņirb lērums krellīšu

Noņirb lērums krellīšu
nejaušā sviedienā,kopā,pret zemi.
Kā tu uzrunā mani?
Šis zieds,kas dzīvo vienu nakti
ik pa divdesmit gadiem.
Kā tu uzrunā mani?
Atceries mani kaut kādi
šai stundā,šai stundā
reibstoša āda
kā es pats,vēl
iesviķojot džinu
tukša kausa sīka kopija
un liela roka
virzās pie krūtīm,
tad kakla.
Pagriezies.
Samilzis mūris
vēršas par pūku
Nostaļģija
stiprā sniegputenī
kas saplosa kokus.
Kā tu uzrunā mani?
tik ilga tava jaunavība
paņemta divās stundās
atsperu gultā.
Noņirb lērums krellīšu
Nejaušā sviedienā,kopā,pret zemi.

 

4.SEGNI
ZĪMES

Atgriez man dažas ilgas un kļūdas
Tā,virs sapņu ūdeņiem.

Kāds sitas,lai iekļūtu
liesmās.

Sadrūp stāvus,
kaisoties pa zemēm,
mazu ieliņu,graustu pilnām
un ar dīķiem,ar bērziem.
‘’Bērni noliecas,lasot smiltis’’.
Šaipus,
Padodoties.

Kas cits ir sviedri,
kas cits ir zemūdens dzīles.

Sist viļņus,lai veidotu
riņķus.

Mēs neesam te kopā
gar Sēnu,
-kalnos virs pūļa
pie Temzas
-skumju gados-
Pašu sejās.

Nodzēsta dakts,
Trīsoša dziesma.

 

5) Dunque, tu esisti anche!

Non ho più niente da scoprire.
Dovrò farmene una ragione.
Mondo blasfemo mi scippa placido lusso dell’ignoto.
Crudele scossa,
sicuro, non l’ho chiesta.

Ignazia.

Sosterò stanotte per dove voglio
e troverò sotto mani ficcate di traverso
tra barre di panchina sgangherata
il foglio bicolore,
non solo bianco e nero,
accartocciato intorno all’ultima violenta apparizione.

 

5) Dunque ti esisti anche
Tomēr,tu eksistē vēl!

Nav vairs nekā,ko atklāt.
Man jāapstādina prāts.
Apzīmogota pasaule rāmi bēg nezināmā spozmē.
Nežēlīgs grūdiens.
Zinu,ka negribēts.

Ignācija.

Šonakt atbalstīšos,kur gribēšu
un atradīšu zem šķērsu izplestām rokām,
starp skabargainiem soliņa dēļiem
divkrāsu lapu.
Ne tikai baltu un melnu,
kas saritinās ap pēdējo parādību,kas laužas ar varu.

 

6) Giovane Apaches-

Scriverò di te innocente – giovane Apaches –
dalla lunga chioma di grappoli
di grappoli d’uva rossigna,
tra le fiamme dei tronchi
dei tronchi ardenti sfavillanti
una notte di cielo deserto,
deserto, nel cuore del deserto.

Penserò alla tua malinconia – giovane Apaches –
d’attesa e di passioni con occhi memorie
memorie affastellate,
sopra i fumi dei tronchi
dei tronchi assopiti
nelle notti di cielo deserto,
deserto, come il cuore del deserto.

Amerò gli sguardi squillanti – giovane Apaches –
per la felice follia di silenziosi sorrisi
sorrisi all’ombra di tante chimere,
dentro ai profumi dei tronchi
dei tronchi spenti dalla mia ombra
ogni notte di cielo deserto,
deserta, più del cuore del deserto.
Scrivero di te innocente

6) Giovane Apaches
Jaunā apašu meita,

Rakstīšu par tevi,nevainīgā,jaunā apašu meita,
par garo ķekaru virkni
sārteno vīnogu ķekaru
starp liesmojošiem baļkīem,
baļķiem degošiem,brūkošiem
kā tukšuma debesu nakts,
tukšums,sirdī tukšums.
Domāšu par tavām skumjām,jaunā apašu meita,
par gaidām un kaislībām atmiņu acīs
atmiņām žilbinošām
pār baļķu dūmiem
baļķu pārogļotu
tukšuma debesu naktī
tukšuma,kā sirds tukša.
Mīlēšu mirdzošos skatienus,jaunā apašu meita.
smaidu klusi laimes trakumam
kas tumsā vīd starp daudzām himērām
iekšpusbaļķu smaržā
ēnas izdzēstu baļķu
katru tukšuma debesu nakti,
tukšumā,vēl tukšāk ka’sirds.

7) Che giunga da lontano

Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”

Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?

Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.

Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.

“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.

7) Che giunga da lontano
Pārsūtītās vēstules beigas

Atkal mani sauc
naksnīga balss
klejojošastarp manām svētnīcām,nezūdoša;
Šonakt es tevi sapņoju.
Pieskāriens?
Pārsteigums?
Jau noskumušas Amazones plūsma
Nepietiek ar liktenīgu atklāsmi
abstraktiem vārdiem
un kustībām un skaņām un traucēkļiem un
un skatieniem un trauksmēm un aromiem un
saules,mēness apgaismotu skatuvi.
Nepietiek noburt,lai
lai atvērtos ieeja
tukšajā labirintā,
tukšaja’,kādas sievietes sirds.
Par to jādomā sapnī.
Šonakt tevi sapņoju:
Jūras kruzuļi-dzelme,
ko pēc tam centīgi zvejnieki izvelk.
Šonakt es tevi sapņoju:
jūras kruzuļi-rāmi,
līdzīgi bērnam,kas atskrien no tāles.
———- Pārsūtītās vēstules beigas ———-

8) Ma dove sei

Ma doves sei
sgualdrinella regina
delle mie perverse attese?
Il 1740 presenta solo culi sconosciuti.
Il 1470 presenta solo culi conosciuti.
Ti cerco, ti aspetto, ti sfido:
occupami mente e passioni.
Pago pegno.

Lunga è adesso l’onda che
che
che
che bagna i miei piedi nel mese di marzo
e mischia le alghe ai ciottoli,
i ciottoli ai sassi,
i sassi ai granelli di sabbia,
le sabbie alle alghe.
La mia vita alla sua.

Quando sarà assente dai miei sogni
sarà perché
(lo dico?)
sarà perché
(non voglio dirlo)
sarà perché
perché
la nave cargo d’indecenti trasgressioni
svanì nel nulla, silenziosa e
e
e
colma di noia.

8) Ma dove sei
Bet kur tu esi
manu perverso sapņu
plūstošā karaliene?
1740.Rāda vien dibenus nezināmus.
1470.Rāda vien dibenus pazīstamus.
Meklēju tevi,gaidu tevi,aicinu tevi,
pildi manu garu ar kaislībām,
maksāju ķīlu.
Garš tagad ir vakars,kas
kas
kas
kas mazgā manas kājas martā
un skalo sanesās aļģes
oļu sanesās
oļu,kur garneles smiltīs
aļģu smiltīs.
Mana dziīve ir viņējā.
Kad būs klāt manos sapņos
būs tāpēc,ka
(kas teica?)
būs tāpēc,ka
(negribu teikt)
būs tāpēc,ka
tāpēc
Kuģis,smaga nepiedienību krava
izgaro tukšumā,klusā un
un
un
gurduma pārmērā.

9) Eppure tu

Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.

Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.

Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.

Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.

Oppure… tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.

Il tuo destino è detto.
Il mio destino è udirlo.

9) Eppure ti mi…
Vai tad tu man prasīsi pārsteigt tevi
starp dzeltenām ziedlapām
šajos krūmājos,
vakar izraisījās
kāpu miglā,kur
slēptuve taviem spokiem.
Vai tad tu mani izvēlēsies kronētu
Šai kuģojumā uz dzelteno smaili
nesaistīts prāmis,
vakar apstājies
tavu seno trauksmju
mutuļa vidū.
Vai tad tu man rādīsies plaši
uz tava zaļā dīvāna
blakus ugunij
vakar uzplaiksnītai
lai dzīvotu,izaicinājums kailām sievietēm
juteklīgām divdesmitā gadsimta plūsmām.
Vai tad tu mani pastumsi atlauzt vārtus
zaļajā rāmī
kur skats uz tavu gultu,
vakar uzgleznotu
tavās jaunajās ķekatu nsktīs
ieeja uzlūgtajiem.
Vai tad tu mani saistīsi savā dilemmā
ar zaļu pildspalvu;
”’Šeit ir viss vai nekas”,
vakar iegravēts
goda vietā.
Kur ir tavs daudzveidības noslēpums
Tavs liktenis ir to pateikt
Mans liktenis ir to klausīties.
———- Pārsūtītās vēstules beigas ———-

10) Nebbia

Stasera preferisco
fumare.
La musica del bosco
evito.
Chi guardo?
Ancora rombi.
E l’alito della farfalla.

Di nostro
resta opera
e l’ira
e l’ultima falena
al neon.

Ritornano biondi capelli
Ritornano neri capelli
Ritornano rossi capelli
Ritorna il caimano.

10) Nebbia
Migla

Šovakar dodu priekšroku
pīpēšanai.
Meža mūziku
izvairos.
Ko es skatos ?
Vēl arvien rombi.
Un taureņa spārniņš.

No mums
paliek darbs
un dusmas
un pēdējā kode
neonā.

Atgriežas blondi mati
Atgriežas melni mati
Atgriežas rudi mati
Atgriežas kaimans.

11) Lettera a mio figlio

Non saprei cosa dire
se non fossi sicuro che non ci sei.

Così la genesi
la crisi
l’intimo nesso messo a nuocere.

Non sarei deciso ad accettare
se non fossi sicuro di non averti.

Così la razza padrona
la folla
l’estremo baluardo baluginante.

Non vorrei poter credere
se non fossi sicuro di mentirti.

Cosi la scelta
la stasi
l’ultimo buco di un passaggio.

11) Lettera a mio figlio
Vēstule manam dēlam

Nezinātu, ko teikt
ja nebūtu pārliecināts, ka tevis nav.

Tādējādi ģenēze
krīze
intīmā saikne ir kaitējusi.

Nebūtu izlēmis atzît
ja nebūtu pārliecināts, ka man tevis nav.

Tādējādi meistarsacīkstes
pūlis
sevišķi mirdzošs mūris.

Nevēlētos ticēt
ja nebūtu pārliecināts, ka tev meloju.

Tādējādi izvēle
stāze
pēdējā bedre kādā ainavā.

Le traduzioni in lettone
sono di Liga Sarah Lapinska

Views: 441

Antonella Ronzulli

Antonella Ronzulli

Antonella Ronzulli

DILA Ronzulli tutto EXPO

DILA ali di cielo EXPO

DILA e parlerò di te EXPO

DILA oltre Itaca EXPO

DILA Ronzulli EXPO

Antonella Ronzulli

(Direttore Collana ΗΩΣ e Collana NOVEL © Litho Commerciale
Coordinatrice Arti Letterarie Associazione Culturale “Il Club dei Creativi”)

Tessera 03 Associati Sostenitori
DILA “Da Ischia L’Arte” – Associazione culturale

Antonella Ronzulli

pagina in allestimento

Iscrizioni gratuite Associati Sostenitori DILA

LOGO DILA 4

ASSOCIAZIONE CULTURALE “DILA”- Ischia

Con alcuni amici, abbiamo costituito l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte” (DILA), per atto Notaio Mario Ferrara di Napoli:
Repertorio n.92797 – Raccolta n. 35226
Codice fiscale: 91013050637.
c/c Banca Popolare: 1129692
IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
IBAN estero BCPTITNN
Contatti: emmegiischia@gmail.com
Tel. 3914830355

La qualità di Socio Fondatore mi permette di offrire in omaggio l’iscrizione con il ruolo di Associato Sostenitore, per l’anno 2015, ad alcuni amici particolarmente attenti alle iniziative di carattere artistico e culturale.
La quota d’iscrizione alla categoria dei Soci Ordinari è fissata nello statuto in 40€, mentre, per chi fosse interessato ad iscriversi quale Associato Sostenitore per l’anno 2015, l’iscrizione sarà assolutamente gratuita purché richiesta ENTRO il 31 DICEMBRE 2014.

Tuttavia, chi volesse offrire all’Associazione un libero contributo, anche in forma anonima, può farlo versando sul c/c n° 1129692 intestato all’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
la somma che riterrà, di ausilio, ai fini associativi, indicando nella causale “Iscrizione Associato Sostenitore DILA”.

Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti o informazioni.
Invio in allegato il modulo di adesione che, compilato in ogni sua parte, e fatto pervenire al mio indirizzo e mail emmegiischia@gmail.com renderà possibile l’iscrizione quale Associato Sostenitore.

L’Atto costitutivo e lo Statuto della DILA, sono a disposizione di tutti coloro che si iscriveranno o, in ogni caso, comunicheranno che hanno interesse a prenderne visione.

Coloro che chiederanno d’iscriversi dopo il 31 Dicembre 2014 entreranno, ovviamente, nell’Associazione con la qualifica di SOCI ORDINARI e dovranno versare, per il 2015, la quota di iscrizione di cui sopra.

TUTTI, INDISTINAMENTE, i Soci DILA iscritti per l’anno sociale 2015, potranno fruire, ove di loro gradimento, dei seguenti benefici:

1) una pagina di presentazione personale in una delle Antologie pubblicate in formato cartaceo da DILA, purché il Socio ne acquisti almeno una copia ad un costo pari al 50% del prezzo di copertina più spese di spedizione

2) partecipazione GRATUITA a TUTTI i premi/concorsi ecc. che saranno banditi da DILA durante il 2015

3) invito per la partecipazione gratuita a tutte le conferenze ed a tutti i convegni e dibattiti ovunque organizzati da DILA durante il 2015

4) invito personale in occasione delle presentazioni pubbliche durante il 2015 delle Antologie DIILA

5) una pagina gratuita di presentazione personale per la durata di un anno sul sito https://www.emmegiischia.com

6) si prevedono ulteriori, particolari benefici e interessanti novità, da definirsi durante l’anno sociale 2015

Con l’augurio di avervi numerosissimi nella nostra Associazione, ispirata all’arte, alla cultura e alla gioia di vivere e partecipare, invio i miei più cordiali saluti.
Bruno Mancini
Domanda iscrizione gratuita Associato sostenitore 2015

Dipingi banner bozza1

questa testata si fitta

Gran Galà “Otto milioni 2014″

Cerimonia premiazione dei vincitori “Otto milioni – 2014″

Eventi dal 10 Novembre

Eventi dal 10 Ottobre 2014

Eventi dal 10 Settembre 2014

Eventi dal 22 Agosto

Eventi dal 5 Agosto 2014

Eventi dal 30 Luglio 2014

Eventi dal 10 Luglio 2014

NOTTE DEI MUSEI

Eventi dal 10 Giugno 2014

Eventi dal 10 Maggio 2014

Eventi dal 10 Aprile 2014

Eventi dal 10 Marzo 2014

Concerti di Giulio Menichelli

Campania – Luoghi aperti

Eventi dal 10 Marzo 2014

8 MARZO: FESTA DELLA DONNA

Lutto nazionale

LENOIS Aprile 2014

Eventi 2014

Eventi del 15 Gennaio 2014

Inaugurazione Casa della Cultura”Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Musei, aree e parchi archeologici aperti 6 Gennaio 2014

Personale pittorica Nunzia Zambardi Casa della Cultura “Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Aperture Mostre dal 13 Dicembre 2013

Concerti Giulio Di Lorenzo – Alessia Palomba

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Eventi Natale a Procida 2013

Terremoto sull’isola d’Ischia 11 Dicembre 2013

Eventi Festività natalizie 2013-2014 Ischia

Evento del 27 Novembre 2013

Eventi dal 27 Novembre

Pubblicazioni antologie

Premi

Don Backy

Inaugurazioni mostre

Auguri Natale 2112

SUBJECTS personale di Manuel Di Chiara.

Ciò che Caino non sa – Creato da Maria Teresa Infante e Bruna Cicala

Gemellaggio

Circolo Sadul

Cronaca

Sport

Via dei poeti

Treno-nave

Eventi

Statistiche

Contatti

Politica

Reti d’impresa

Legali

Non gioco

Pagina base eventi IDC

Amici facebook 2013 – 05 – 26

Views: 122

Litho Commerciale

Litho Commerciale

Litho Commerciale

Accordo: LITHO-DILA

Adesso è ufficiale!
Con questa frase “… appoggiamo in pieno il progetto” scritta da Ludovica Zoli, vicepresidente della LITHO editoree abbiamo sancito l’accordo che vedrà la LITHO diventare l’Editore di riferimento della nostra prossima antologia Da Ischia L’Arte” (contenente le 35 poesie finaliste della quarta edizione del Premio internazionale di poesia “Otto milioni“, e che fungerà da testo principale del nostro evento 1625 all’EXPO di Milano).

Ringraziamo la LITHO, Ludovica Zoli, ed Antonella Ronzulli che ha favorito l’accordo operando nella sua duplice veste di Socia DILA e di Direttore Editoriale Litho Commerciale – Coordinatrice Arti Letterarie Associazione Culturale “Il Club dei Creativi”

Roberta Panizza, coadiuvata da Antonella Ronzulli, sarà, insieme a me, la co-curatrice del volume.

W DILA!

Bruno Mancini

LITHO editore 2

La Litho Commerciale è una piccola casa editrice nata diversi anni fa con pubblicazioni di carattere storico-narrativo, cataloghi d’arte, pubblicazioni sportive, diario scolastico per le scuole primarie del novese, libri per l’infanzia, poesia e saggistica.

A febbraio 2014 La Litho Commerciale è stata ufficialmente riconosciuta dall’Associazione Autori Compositori e Piccoli Editori (ACEP).

Si occupa dell’editing, della grafica, dell’impaginazione, della stampa e della rilegatura in base ai gusti e alle esigenze dei clienti. Per quanto riguarda la stampa utilizza sia la stampa digitale per piccole e medie tirature, sia la stampa offset per tirature più impegnative.

Nei prossimi mesi ha in programma l’ampliamento delle collane e degli argomenti.
Per scoprire le novità della casa editrice >>>>>

lithocommercialecasaeditrice

Quattro generazioni di tradizione, quattro generazioni di passione

Questa è la storia di una piccola tipografia, a gestione famigliare che, a partire dagli anni ’20 fino ad oggi, si è sempre distinta per impegno serietà e competenza.

Il rapporto umano è al primo posto e la soddisfazione dei clienti ne è la  bandiera.

Sempre in continua evoluzione per stare al passo con i tempi e le nuove tecnologie.

IERI la tipografia, il bisnonno, la linotype e la stampa offset

OGGI la nuova generazione, il web e la stampa digitale

Litho Commerciale
Viale Unione Europea 21
15067 Novi Ligure (AL)
Tel./Fax 0143 744907
Zoli Massimo: cell. 339 8564116 litho@lithocommerciale.com
Zoli Maurizio: cell. 336 460816 info@lithocommerciale.com
Zoli Ludovica: cell. 333 7131854 ludovica@lithocommerciale.com
Zoli Umberto: cell. 348 4167583 umberto@lithocommerciale.com
www.lithocommerciale.com

Views: 99