con il suo intervento introduttivo, ha messo le basi per consentire il proseguimento della durata del Consiglio comunale attraverso la dichiarata intesa collaborativa effettuata da TUTTE le componenti politiche presenti in aula.
Maggioranza ed opposizione hanno affermato, infatti, di volere mettere da parte antagonismi personali e sterili pregiudizi per avviare una seria e costruttiva collaborazione (pur nella indiscutibile costante divisione tra maggioranza e minoranza) volta a risolvere i gravi ed urgenti problemi nei quali si trova il Comune d’Ischia dopo l’avvenuta carcerazione del suo ex Sindaco Giosi Ferrandino.
Con la fine del predominio politico di Giosi Ferrandino è terminata anche l’era delle beghe e delle epurazioni?
Gli attuali Amministratori della Città d’Ischia proporranno ai loro cittadini una collegiale e seria conduzione della gestione della res pubblica?
Un aforisma attribuito Karl Marx consiglia di credere che “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”; un altro aforisma, pare di origine anonima, invita a pensare che “Il diavolo non sempre è così brutto come lo si dipinge”; ma forse sarebbe meglio affidarsi alla praticità suggerita da “Chi vivrà vedrà”! Bruno Mancini
Il Sindaco della città di Ischia, ingegnere Giosi Ferrandino
Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
prima dello scadere dei 20 giorni utili al ritiro delle sue dimissioni autografe (depositare al protocollo comunale tramite un legale di sua fiducia) ha provveduto alla loro revoca, secondo quanto si apprende direttamente dalla Prefettura di Napoli,
Epuratore epurato si de-epura – Lettera dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Questa è la lettera scritta di suo pugno e protocollata alle 18.50 dal suo avvocato Gennaro Tortora (acquisita al protocollo dell’Ente n. 8617 del 31 marzo 2015):
Ecc.mo S. PREFETTO DI NAPOLI
per il tramite del Segretario del
Comune di ischia
Egr. Segretario del
Comune di Ischia.
OGGETTO: DIMISSIONI DALLA CARICA DI SINDACO DEL COMUNE
DI ISCHIA
il sottoscritto FERRANDINO GIUSEPPE nato a Ischia il 21-3-63 nella sua qualità di Sindaco del Comune di Ischia
– visto il procedimento penale n. 51253/2013 cui risulta coinvolto;
– alla luce delle contestazioni ascrittegli;
– con la serenità di chi è straconvinto della propria innocenza e di chi ritiene di aver sempre operato nell’esclusivo interesse della cittadinanza e di chi crede fermamente nella giustizia italiana;
– al solo fine di potersi difendere libero da vincoli e ruoli istituzionali;
CON LA PRESENTE
rassegna le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Ischia e chiede al Segretario Comunale di informare immediatamente la Prefettura di Napoli e l’intero Consiglio Comunale.
Ringrazio tutti i miei collaboratori di questi lunghi anni di vita Amministrativa che per quanto mi riguarda sono stati entusiasmanti e spero che prestissimo possa emergere tutta la verità su questa vicenda che possa far riscattare l’intera comunità Ischitana.
in fede
Giuseppe Ferrandino
Epuratore epurato si de-epura
Signor Segretario generale del Comune di Ischia
OGGETTO: revoca dimissioni dalla carica di Sindaco del 31/3/2015;
Io sottoscritto Giuseppe Ferrandino nella sua qualità.
Dopo aver attentamente visionato l’intero fascicolo del procedimento penale che mi vede coinvolto in ragione del quale ho provveduto a rassegnare le mie dimissioni in data 31-3-2015;
Avendo appurato che FALSAMENTE mi è stato contestato di aver provveduto ad aggiudicare la gara di appalto alla CPL Concordia prima nel Comune di Ischia e poi nel comune di Casamicciola Terme, cosa che nella realtà non è avvenuta e che quindi alcun reato attribuitomi, è stato da me commesso; che, inoltre, mi è stato contestato di aver preteso lavorazioni aggiuntive alla CPL Concordia, non comprese nell’appalto consistenti nella realizzazione di tappetini di usura bituminosi e altre pavimentazioni stradali, cosa che è realmente accaduta nell’esclusivo interesse della cittadinanza in quanto era per me intollerabile che si lasciassero le sedi stradali, dopo gli interventi, dissestate e disseminate di avvallamenti;
al solo fine di evitare il commissariamento del Comune che arrecherebbe danni irreversibili alla comunità ischitana in un momento di grave crisi economica e sociale, bloccherebbe le attività amministrative in corso consistenti in gare pubbliche, riordino delle società partecipate, revisione della spesa e delle risorse e attività preparatorie alla stagione turistica in corso, con la presente REVOCO le mie precedenti dimissioni del 31/3/2015, demandando così ogni decisione in merito alla permanenza in carica dell’amministrazione al consiglio Comunale che certamente potrà autonomamente decidere, ciò nella consapevolezza che a reggere le sorti del Comune sarà l’attuale vicesindaco persona di grande esperienza e capacità amministrativa nonché di conclamata e specchiata caratura morale in uno all’intera amministrazione.
Resta inteso che fino alla prossima tornata elettorale mi riterrò autosospeso dalla carica di Sindaco per rispetto degli elettori e per aver la possibilità di difendermi, libero da vincoli, dalle infamanti accuse che mi hanno contestato.
Spero che prestissimo possa emergere tutta la verità sulla vicenda che potrà riscattare l’intera comunità anche rispetto al fango mediatico che ha dovuto subire in questi giorni.
In fede
Giosi Ferrandino
Epuratore epurato si de-epura – Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Epuratore epurato si de-epura – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Epuratore epurato si de-epura – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Epuratore epurato si de-epura – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Sussiste, tuttavia, ancora il provvedimento di sospensione emanato dal Prefetto di Napoli il 31 marzo scorso. Sospensione intervenuta a seguito delle norme previste della legge Severino.
Il consiglio comunale, salvo ulteriori colpi di scena, resterà quindi in carica fino alla prossima tornata elettorale prevista nella primavera 2016, mentre la guida dell’Amministrazione resterà affidata al vice Sindaco Carmine Barile.
Giosi Ferrandino, comunque, non potrà più ricandidarsi a Sindaco della città d’schia perché è già al suo secondo mandato e presumibilmente attenderà che scatti per lui l’ingresso al parlamento di Strasburgo (con la relativa immunità), essendo risultato primo dei non eletti del Pd nella circoscrizione Sud.
Nelle prossime ore il Tribunale del riesame dovrà pronunciare una sua decisione relativa alle richieste degli avvocati difensori Tortora e Furgiuele per confermare la carcerazione di Giosi Ferrandino oppure se disporne la liberazione o cambiare la misura restrittiva in arresti domiciliari.
Secondo quanto si apprende da fonti ufficiose, il Sindaco della Città di Ischia, Ingegnere Giosi Ferrandino, avrebbe revocato le proprie dimissioni con una lunga lettera autografa, nella quale affida la gestione amministrativa del Comune di Ischia nelle mani di Carmine Barile (il vicesindaco reggente in base alla sospensione d’ufficio che è stata comminata dal Prefetto al Sindaco subito dopo la carcerazione inerente l’inchiesta relativa ai reati di corruzione a carico della CPL Concordia).
“Come collegio difensivo nulla sapevamo di questa iniziativa del nostro cliente”: l’avvocato Genny Tortora, che assieme al collega Alfonso Furgiuele difende il sindaco di Ischia in carcere
per l’inchiesta sugli appalti Cpl, commenta così l’annuncio del ritiro delle dimissioni da parte del suo assistito.
“Sto entrando in carcere per incontrare Ferrandino, all’uscita potrò dire qualcosa di più”ha concluso l’avvocato Tortora.
Epuratore epurato si de-epura –
Carmine Bernardo, consigliere di minoranza ha dichiarato:”Un ultima annotazione si è fatto di tutto per tenere nascosta la revoca delle dimissioni e la comunicazione ufficiale è pervenuta solo dopo che il sottoscritto, che non era riuscito per due giorni interi a contattare il Segretario Generale, aveva appreso la notizia direttamente dalla Prefettura e chiesto al Segretario generale copia degli atti. Penso – conclude – che anche di questo i responsabili ne dovranno dare conto”.
Il Sindaco della città di Ischia, ingegnere Giosi Ferrandino
L’irrevocabile revocabile – Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
prima dello scadere dei 20 giorni utili al ritiro delle sue dimissioni autografe (depositare al protocollo comunale tramite un legale di sua fiducia) ha provveduto alla loro revoca, secondo quanto si apprende direttamente dalla Prefettura di Napoli,
L’irrevocabile revocabile – Lettera dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
Questa è la lettera scritta di suo pugno e protocollata alle 18.50 dal suo avvocato Gennaro Tortora (acquisita al protocollo dell’Ente n. 8617 del 31 marzo 2015):
Ecc.mo S. PREFETTO DI NAPOLI
per il tramite del Segretario del
Comune di ischia
Egr. Segretario del
Comune di Ischia.
OGGETTO: DIMISSIONI DALLA CARICA DI SINDACO DEL COMUNE
DI ISCHIA
il sottoscritto FERRANDINO GIUSEPPE nato a Ischia il 21-3-63 nella sua qualità di Sindaco del Comune di Ischia
– visto il procedimento penale n. 51253/2013 cui risulta coinvolto;
– alla luce delle contestazioni ascrittegli;
– con la serenità di chi è straconvinto della propria innocenza e di chi ritiene di aver sempre operato nell’esclusivo interesse della cittadinanza e di chi crede fermamente nella giustizia italiana;
– al solo fine di potersi difendere libero da vincoli e ruoli istituzionali;
CON LA PRESENTE
rassegna le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di Sindaco del Comune di Ischia e chiede al Segretario Comunale di informare immediatamente la Prefettura di Napoli e l’intero Consiglio Comunale.
Ringrazio tutti i miei collaboratori di questi lunghi anni di vita Amministrativa che per quanto mi riguarda sono stati entusiasmanti e spero che prestissimo possa emergere tutta la verità su questa vicenda che possa far riscattare l’intera comunità Ischitana.
in fede
Giuseppe Ferrandino
L’irrevocabile revocabile
Signor Segretario generale del Comune di Ischia
OGGETTO: revoca dimissioni dalla carica di Sindaco del 31/3/2015;
Io sottoscritto Giuseppe Ferrandino nella sua qualità.
Dopo aver attentamente visionato l’intero fascicolo del procedimento penale che mi vede coinvolto in ragione del quale ho provveduto a rassegnare le mie dimissioni in data 31-3-2015;
Avendo appurato che FALSAMENTE mi è stato contestato di aver provveduto ad aggiudicare la gara di appalto alla CPL Concordia prima nel Comune di Ischia e poi nel comune di Casamicciola Terme, cosa che nella realtà non è avvenuta e che quindi alcun reato attribuitomi, è stato da me commesso; che, inoltre, mi è stato contestato di aver preteso lavorazioni aggiuntive alla CPL Concordia, non comprese nell’appalto consistenti nella realizzazione di tappetini di usura bituminosi e altre pavimentazioni stradali, cosa che è realmente accaduta nell’esclusivo interesse della cittadinanza in quanto era per me intollerabile che si lasciassero le sedi stradali, dopo gli interventi, dissestate e disseminate di avvallamenti;
al solo fine di evitare il commissariamento del Comune che arrecherebbe danni irreversibili alla comunità ischitana in un momento di grave crisi economica e sociale, bloccherebbe le attività amministrative in corso consistenti in gare pubbliche, riordino delle società partecipate, revisione della spesa e delle risorse e attività preparatorie alla stagione turistica in corso, con la presente REVOCO le mie precedenti dimissioni del 31/3/2015, demandando così ogni decisione in merito alla permanenza in carica dell’amministrazione al consiglio Comunale che certamente potrà autonomamente decidere, ciò nella consapevolezza che a reggere le sorti del Comune sarà l’attuale vicesindaco persona di grande esperienza e capacità amministrativa nonché di conclamata e specchiata caratura morale in uno all’intera amministrazione.
Resta inteso che fino alla prossima tornata elettorale mi riterrò autosospeso dalla carica di Sindaco per rispetto degli elettori e per aver la possibilità di difendermi, libero da vincoli, dalle infamanti accuse che mi hanno contestato.
Spero che prestissimo possa emergere tutta la verità sulla vicenda che potrà riscattare l’intera comunità anche rispetto al fango mediatico che ha dovuto subire in questi giorni.
In fede
Giosi Ferrandino
L’irrevocabile revocabile – Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
L’irrevocabile revocabile – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
L’irrevocabile revocabile – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
L’irrevocabile revocabile – Stralcio lettera ritiro dimissioni Sindaco della città d’Ischia Giosi Ferrandino
23 Aprile 2015 ore 2.25 – Il Dispari scrive che:
La 12a sezione del Tribunale del Riesame ha concesso i domiciliari a Giosi Ferrandino. Dopo 23 giorni di detenzione presso il carcere di Poggioreale, il Sindaco di Ischia, si appresta a raggiungere la propria abitazione ad Ischia dove resterà agli arresti.
Si iniziano a scoprire anche i primi dettagli dell’ordinanza del Riesame. Gli avvocati Frugiuele e Tortora sono riusciti ad ottenere la “riqualificazione del fatto” e, da una prima ricostruzione, sembra che il reato di corruzione sia stato derubricato in asservimento. Così, con un quadro accusatorio molto ridimensionato il sindaco di Ischia, dopo aver revocato le proprie dimissioni e aver scongiurato l’arrivo del commissario prefettizio, si appresta a vivere questa brutta pagina della sua vita politica e non solo in maniera diversa
23 Aprile 2015 ore 11.43 – Teleischia scrive che:
Giosi Ferrandino dopo 23 giorni di detenzione nel carcere di Poggioreale a Napoli è ritornato ad Ischia. Il fax di scarcerazione con la trasformazione della misura cautelare restrittiva in arresti domiciliari è giunto alla struttura di Poggioreale alle ore 21,57. Il tempo di sbrigare le formalità necessarie e per il primo cittadino di Ischia si è aperto il portone di uscita. Ad attenderlo nessuno. Grazie ad un passaggio rimediato da un altro detenuto in uscita, ha raggiunto il porto di Pozzuoli. Ad aspettarlo, la sua barca per riportarlo a casa. A bordo c’è la sorella Lina e i suoi amici più stretti, primo fra tutti Riccardo Cioffi, il fedelissimo, l’ amico di sempre, quello che ti resta accanto in qualsiasi momento. Ma c’erano anche Stani D’Orta, Paolo Ferrandino, Enzo Ferrandino, Isidoro di meglio, Chrishian Ferrandino e Luca Montagna. Inizia il viaggio verso casa. Durante la traversata le chiacchiere, i ricordi….
Sussiste, tuttavia, ancora il provvedimento di sospensione emanato dal Prefetto di Napoli il 31 marzo scorso. Sospensione intervenuta a seguito delle norme previste della legge Severino.
Il consiglio comunale, salvo ulteriori colpi di scena, resterà quindi in carica fino alla prossima tornata elettorale prevista nella primavera 2016, mentre la guida dell’Amministrazione resterà affidata al vice Sindaco Carmine Barile.
Giosi Ferrandino, comunque, non potrà più ricandidarsi a Sindaco della città d’schia perché è già al suo secondo mandato e presumibilmente attenderà che scatti per lui l’ingresso al parlamento di Strasburgo (con la relativa immunità), essendo risultato primo dei non eletti del Pd nella circoscrizione Sud.
Nelle prossime ore il Tribunale del riesame dovrà pronunciare una sua decisione relativa alle richieste degli avvocati difensori Tortora e Furgiuele per confermare la carcerazione di Giosi Ferrandino oppure se disporne la liberazione o cambiare la misura restrittiva in arresti domiciliari.
Secondo quanto si apprende da fonti ufficiose, il Sindaco della Città di Ischia, Ingegnere Giosi Ferrandino, avrebbe revocato le proprie dimissioni con una lunga lettera autografa, nella quale affida la gestione amministrativa del Comune di Ischia nelle mani di Carmine Barile (il vicesindaco reggente in base alla sospensione d’ufficio che è stata comminata dal Prefetto al Sindaco subito dopo la carcerazione inerente l’inchiesta relativa ai reati di corruzione a carico della CPL Concordia).
“Come collegio difensivo nulla sapevamo di questa iniziativa del nostro cliente”: l’avvocato Genny Tortora, che assieme al collega Alfonso Furgiuele difende il sindaco di Ischia in carcere
per l’inchiesta sugli appalti Cpl, commenta così l’annuncio del ritiro delle dimissioni da parte del suo assistito.
“Sto entrando in carcere per incontrare Ferrandino, all’uscita potrò dire qualcosa di più”ha concluso l’avvocato Tortora.
L’irrevocabile revocabile
Carmine Bernardo, consigliere di minoranza ha dichiarato:”Un ultima annotazione si è fatto di tutto per tenere nascosta la revoca delle dimissioni e la comunicazione ufficiale è pervenuta solo dopo che il sottoscritto, che non era riuscito per due giorni interi a contattare il Segretario Generale, aveva appreso la notizia direttamente dalla Prefettura e chiesto al Segretario generale copia degli atti. Penso – conclude – che anche di questo i responsabili ne dovranno dare conto”.
Sono iniziate le selezioni per la pubblicazione di pagine (non solo di poesie ma anche di altre forme letterarie e di arti varie tipo pittura, fotografia ecc.) all’interno dell’Antologia “Da Ischia L’Arte” che conterrà le poesie finaliste della quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia “Otto milioni“.
DILA Antologia 2015 – L’Antologia sarà presentata, proposta e promossa, al pubblico ed ai canali d’informazione nazionali ed esteri, durante l’evento di sei giorni (dal 20 al 25 Ottobre 2015) che è stato approvato alla nostra Associazione DILA da parte del Comitato organizzatore dell EXPO di Milano.
DILA Antologia 2015 – La Direzione Artistica dell’opera è affidata a Roberta Panizza.(Vice presidente DILA)
DILA Antologia 2015 – Saranno prese in considerazione le candidature che perverranno entro e non oltre il prossimo 31 Maggio e, comunque, non saranno più accettate candidature una volta raggiunto il limite delle pagine disponibili.
DILA Antologia 2015 Per partecipare e/o per richiedere ogni tipo d’informazione dovrete scrivere a emmegiischia@gmail.com .oppure telefonare al 3914830355 tutti i giorni dalle 14 alle 23 con l’avvertenza che NON rispondiamo a numeri anonimi).
L’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” organizza la Quarta Edizione del Premio Internazionale di Poesia DILA Otto milioni 2015
Progetto culturale ideato da Bruno Mancini con la Direzione Artistica di Roberta Panizza.
Tema: “Pace – Amicizia – Unione”
REGOLAMENTO
1) La partecipazione al Premio DILA Otto milioni 2015 è completamente gratuita per tutti i Soci dell’Associazione DILA e non li impegna ad alcun tipo di onere né economico né pubblicitario. I Soci DILA avranno diritto di partecipare al Premio con UNA SOLA poesia che rispetti quanto prescritto negli articoli successivi di questo regolamento. Tra i Soci DILA sono esclusi da questa opportunità solo coloro che saranno, eventualmente, inseriti nelle Giurie del Premio DILA Otto milioni 2015.
2) Autori italiani e stranieri potranno partecipare al Premio DILA Otto milioni 2015, pur non essendo iscritti a DILA, con un numero illimitato di poesie rispettando le condizioni esposte negli articoli successivi di questo regolamento.
3) Le poesie iscritte al Premio DILA Otto milioni 2015
• potranno essere edite oppure inedite
• b)dovranno essere scritte esclusivamente in lingua italiana
• c) potranno essere composte da un numero di versi a piacere, con l’avvertenza che, in caso di selezione alla fase finale, nell’Antologia specificata al successivo punto 6 di questo regolamento, saranno pubblicati SOLO i primi 30 righi della poesia. Ossia sarà pubblicato un incipit di 30 righi compresi il titolo ed eventuali spazi bianchi tra le strofe.
• d) saranno ESCLUSE da ogni selezione nel caso mancasse una evidente relazione del testo con il TEMA.
4) Roberta Panizza, con la collaborazione di Michela Zanarella (Socia Fondatrice di DILA nonché Direttrice Artistica del settore letterario), sceglierà una rosa di poesie tra quelle ammesse al Premio DILA Otto milioni 2015. Le poesie così selezionate parteciperanno alla fase finale del Premio DILA Otto milioni 2015.
5) Sia il numero e sia la scelta delle poesie finaliste sarà assolutamente inappellabile.
6) Tutte le poesie selezionate dalla Direzione Artistica saranno pubblicate in un volume antologico dal titolo “Da Ischia L’Arte”. Tale libro sarà regolarmente provvisto di un codice ISBN utile a consentirne la commercializzazione tramite librerie, edicole ecc. Il prezzo di copertina del volume sarà di 22.00 €.
7) Gli Autori per partecipare al Premio DILA Otto milioni 2015 dovranno compilare in tutte le sue parti la dichiarazione annessa in calce a questo regolamento, e dovranno inviarla debitamente firmata insieme al testo proposto.
Con tale sottoscrizione, in effetti, viene chiesto agli Autori di:
• A) autorizzare il trattamento dei loro dati personali secondo quanto stabilito DALL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003
• B) dichiararsi “unici titolari” dei diritti di pubblicazione dei testi presentati
• C) prenotare l’acquisto di almeno una copia dell’Antologia “Da Ischia L’Arte”per ogni poesia iscritta al premio. Per i Soci DILA quest’ultima dichiarazione NON è obbligatoria.
8) A discrezione dei singoli Autori, le poesie selezionate per la pubblicazione nell’antologia “Da Ischia L’Arte” saranno edite con la loro firma o con uno pseudonimo da essi indicato.
10) Le poesie partecipanti al Premio DILA Otto milioni 2015, e TUTTE la dichiarazione richiesta al punto 7) di questo regolamento, ci dovranno pervenire entro e non oltre il 31 MARZO 2015 indirizzate esclusivamente a dila@emmegiischia.com.
11) In aggiunta ai premi convenzionali (targhe e pergamene per i primi cinque classificati), verranno donate 10 copie dell’Antologia a ciascuno dei primi 10 Autori classificati.
Inoltre, così come è avvenuto nelle passate edizioni, probabilmente verranno offerti altri interessanti premi da parte degli sponsor che seguono le nostre iniziative culturali.
Se ciò avverrà, ne daremo notizia sul Gruppo LENOIS di facebook.
12) I nomi dei finalisti saranno annunciati durante l’evento pubblico “”CHE NE FACCIAMO dei LIBRI” dell’EXPO 2015 che si terrà, il 13 Giugno 2015 alle ore 17.30 in Milano nel Parco delle Cascine – Via San Domenico Savio, alla presenza di numerosi organi d’informazione.
13 ) La cerimonia di premiazione dei vincitori avverrà in una data compresa tra il 10 Settembre e il 30 Ottobre 2015 in una località (Ischia o Milano) ancora da decidere.
14) L’Associazione culturale DILA si riserva il diritto di effettuare qualsiasi variazione a questo regolamento, e gli Autori, inviando i propri testi, ne prendono atto in maniera definitiva.
Fa parte dei miei stabili ricordi d’infanzia un gioco collettivo con il quale ogni sera, in gruppi più o meno numerosi, avevamo il permesso da parte dei nostri genitori di divertirci nel quadrivio compreso tra corso Colonna e le traverse di via Cortese e via D’Avalos, ossia nell’attuale piazzetta San Girolamo tanto cara alle comparizioni dell’Ingegnere Giosi Ferrandino (ex Sindaco della Città d’Ischia sospeso da un provvedimento prefettizio).
Chi non conosce le regole del gioco del 31?
Giusto per una rinfrescatina mnemonica, il gioco consiste nella sfida di uno contro tutti. Infatti, uno dei partecipanti, per uscire dalla penalizzazione in cui si trova a dovere agire in un particolare turno, deve scoprire il nascondiglio di ciascuno degli altri compagni d’avventura impedendo loro, dopo averli stanati, di giungere prima di lui a toccare il luogo del salvataggio. Giusto?
Una particolare concessione, almeno nella forma in cui si giocava quel tempo nella Piazzetta, consisteva nell’ammettere la possibilità del “trentuno salva tutti”. Ossia, raggiungendo la “base” prima del guardiano, uno dei partecipanti poteva salvare TUTTI gli altri e costringere il guardiano ad un altro turno da “solo contro tutti”.
A voi non pare che ci siano analogie con ciò che si sta verificando in qualche luogo della città d’Ischia?
Però, se analogie vi fossero, allora ora staremmo assistendo ad un gioco truccato nel quale un personaggio esterno al gioco, e non facente parte dei partecipanti, si proponga come salvatore del gruppo attraverso un cavillo interpretativo che stravolge realtà acclarate grosse come cavalle.
Il cavillo e le cavalle!
Prima, ai miei tempi, in Piazzetta, il 31 era un passatempo giocato da “pupi”, dove il termine “pupi” deve intendersi quale sinonimo di “bambini” e non di “burattini”.
31 salva tutti con il trucco – Primo tratto di Via D’Avalos inizio anni ’50
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell’isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
e sia benedetto il tuo fondale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli
all’alba sei colore del frumento
al tramonto dell’uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire
Ridicolo concetto
Il Vicesindaco della Città d’Ischia, Dottor Carmine Barile,
– ottimo professionista -, deliberando di impedire la somministrazione di degustazioni di cibi e bevande all’esterno degli esercizi commerciali del comune che egli governa in stato di reggenza in seguito all’arresto del Sindaco Giosi Ferrandino,
e motivando il suo provvedimento con la seguente spiegazione, dimostra di avere un strano, nonché del tutto personale concetto di tutela del “decoro dei centri storici”..
A lui che dichiara “E’ stato rilevato sul territorio comunale ed in particolare nei centri storici in prossimità degli esercizi dove si svolge la vendita di prodotti tipici, l’abuso dell’attività di degustazione di tali prodotti, consistente nell’offrire ai pedoni che transitano nelle ZTL assaggi e degustazioni, sovente inseguendo gli ospiti. Il tutto, pubblicizzando i prodotti ad alta voce e con modalità non compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica”, chiediamo se lo stato schifoso in cui si trovano le latrine pubbliche situate nella centralissima pineta Nenzi Bozzi
Questa foto e le seguenti sono state scattate lunedì 13 Aprile 2015, alle ore 15.00 circa, nella centralissima meravigliosa pineta “Nenzi Bozzi”della città d’Ischia, confinante con la Piazzetta San Girolamo, luogo d’eccellenza per l’immagine internazionale del Comune).
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
rientri nelle modalità di gestione di un bene pubblico “compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica”.
Oppure preferisce che gli chiediamo se le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi, le siringhe usate disseminate tra spiagge, pinete e parcheggi,
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
Ridicolo concetto
i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti, i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali siano “compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica”?
A lui, Operatore sanitario di ottima professionalità, chiediamo se l’antigienica manutenzione delle suddette latrine pubbliche, le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi, le siringhe usate disseminate tra spiagge, pinete e parcheggi, i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti, i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali siano “compatibili con le norme di tutela della salute pubblica “di un comune a vocazione turistica”.
A lui Amministratore comunale chiediamo se ritenga che l’antigienica manutenzione delle latrine pubbliche, le “cacche” lasciate ovunque da cani randagi, le siringhe usate disseminate tra spiagge e pinete e parcheggi, i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti, i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone, e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL comunali, siano “compatibili” con i contratti di gestione stipulati dal nostro Comune per la manutenzione dei luoghi pubblici, oppure se lo stato di profondo degrado in cui essi sono abbandonati non sia, indiscutibilmente, incompatibile con un “comune a vocazione turistica”
Se il nostro Vicesindaco volesse (e potesse) chiedere, alle migliaia di turisti che ogni sera affollavano i banchetti delle degustazioni, di scegliere tra l’abolizione di tale (per lui) “indecorosa” attività ed uno dei suddetti (per noi) scempi urbani (la pulizia dei “cessi” pubblici, il controllo del randagismo delle “cacche” lasciate ovunque da cani randagi, le siringhe usate disseminate tra spiagge e pinete e parcheggi, i lampioni stradali sgangherati e con i contatti elettrici non protetti, i tombini che traballano al passaggio di auto e di persone, e un lunghissimo elenco di altri simili realtà presenti nelle ZTL), quale pensa che sarebbero la loro risposte?
Forse il compito degli Amministratori comunali è quello di non tenere presente le vere priorità, ma solo le apparenze?
Per completezza d’informazione seguono alcuni link ad articoli pubblicati recentemente riguardanti i veri scempi “non compatibili con il decoro dei centri storici di un comune a vocazione turistica”,
Non sono io il suo dannato problema
– il latte in caglio
vino in aceto
la grande sinfonia nei titoli di coda
l’assenzio
la riverenza della serva -.
Romantica frantumata giuggiola
stropiccio
quasi un appiglio al non saperla fragile.
Al volto del leone è stato rotto il muso.
Ancora il brivido,
sfuggito
al gancio
che straccia il tenero sul tenero
– Ah, se io fossi stato discepolo di me! –,
mi scorta tacito,
lui scudo,
nella malinconia che mi “suicida”.
Non c’è una notte simile ad un’altra.
In cielo e in terra i firmamenti implodono.
… e allora?
Se non m’accorsi d’essere morto
ieri,
che importa ch’io mi senta vivo
ora?
Prosieguo di parentesi
attingano sfumate divergenze.
Parliamo sottovoce
creando alambicchi per le nostre intese
– dalla vinaccia al puro distillato -.
Un vecchio adagio,
proverbio di contrada,
basta a formare il tema di una gita tra i vigneti.
Se solo tu fossi un essere vivente
andremmo in cerca di tartufi
e non di verbi dissotterrati da logori abbandoni!
Poesia.
Amore.
Malattia.
Dea della vita
anche a volte sedotta e sfavillante,
e sempre al momento dell’addio,
“Intimità dimenticata.”
Forte fracasso,
nella stagione onnivora
del “Forse voglio”.
Andavo a braccia alzate
scalzo,
occhi nel manto
di nebbie, di sorrisi e di ricordi,
pirata senza zaffi per Sirene.
E Gilda lì.
Cosciente d’incoscienza
l’amore si degnava di aspettare.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Io resto
Chiamami. Sfilacci d’insulso eterno apparizioni asincrone non rendono l’idea del tuo tormento.
Chiamami ancora. Un molle ondeggio del tuo “Chi sono?” ti veste a festa nell’accecato controluce di un fu ritorno.
Chiamami ancora e forte. Tu non fuggisti. Tu non partisti. Fosti.
Al luna park ruota multicolore in tondo tra celeste ed indaco sedile scomodo a due cuscini il cielo sopra, ai piedi la terra incerta al termine del giro … e tanti bimbi a svolazzarti intorno … e tante coppie col riso sulle labbra … e donne con un fiore rosso in mano … e maschi senza fretta di distacco.
Urlami “Vieni”. Ventaglio d’illusione non mostra la mia immagine. Per te la festa nemmeno è cominciata.
Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.
Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.
Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.
Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
per le tue nuove notti di baldoria.
Ingresso a inviti.
Oppure… tu m’incanterai col tuo dilemma
a penna verde
“Qui tutto o niente”,
scarabocchiato ieri,
sul fronte dello scrigno
dov’è mistero la tua complicità.
Ancora mi chiama
la voce notturna
vagante
tra le mie chiese infrante:
”Stanotte ti ho sognato.”
Un palpito?
Un eccesso?
Un rombo d’Amazzone giammai delusa?
Non basta un sortilegio a
a carpire
dalle parole astratte i
i movimenti i suoni i turbamenti, gli
gli sguardi gl’impeti gli odori, la
la scena illuminata dal sole o dalla luna.
Non basta un incantesimo per
per darmi accesso
all’antro labirinto del
del cuore di una donna.
A questo pensa il sonno.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – profondo –
che poi risucchia il pescatore appassionato”.
“Stamane ti ho sognata:
le coccole nel mare – placido –
simile a bimbo che venga da lontano”.
Eppure tu mi chiederai d’illuderti
tra i petali gialli
di quei cespugli,
sbocciati ieri,
nel bosco delle nebbie dense
un dì rifugio per i tuoi fantasmi.
Eppure tu mi sceglierai Caronte
di quel naviglio a punta gialla
traghetto d’incoerenze,
fermo da ieri,
sul turbine torrente
delle tue antiche trepidazioni.
Eppure tu ti mostrerai distesa
sul tuo divano verde
accanto al fuoco,
smorzato ieri,
per vivere la sfida alle donnine nude
sensuali sul canale novecento.
Eppure tu mi spingerai a rompere la porta
dalla cornice verde
a guardia del tuo letto,
dipinta ieri,
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Ingresso a inviti.
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– copertina stampata a 4 colori con plastificazione opaca in bianca su carta da 300 grammi/mq
– allestimento brossura filorefe con doppia cordonatura
– prezzo di copertina 18.00
– editore con distribuzione nazionale
– ISBN
– pubblicazione Maggio 2014
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Condizioni valide fino al 10 Febbraio 2014.
Offerte valide fino al 10 Febbraio 2014 per gli Sponsors aderenti ad una delle seguenti proposte (IVA esclusa)
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A complemento di tutte le precedenti proposte
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A) Pagina personale per lo Sponsor su www.emmegiischia.com per la durata di un anno
B) Invito personale per lo Sponsor in occasione delle presentazioni pubbliche dell’Antologia Mare Monti Mare
C) Tutte le immagin e/o i testi trasmessi in video attraverso una tv web
D) Disponibilità di ulteriori 10 copie di Mare Monti Mare per distribuzione omaggio presso biblioteche, scuole, testate giornalistiche ed emittenti televisive contattate dallo Sponsor.
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Sponsorizzando i nostri volumi di poesie, senza dubbio gli Autori dei testi, ma sicuramente anche le Aziende Commerciali, ottengano notevoli benefici quali possono essere considerati quelli derivanti da una rete alternativa di distribuzione, una forma innovativa di pubblicità aziendale, un nuovo strumento di propaganda personale, il rafforzamento di contatti operativi tra Cultura e Aziende, la gratificazioni per il serio lavoro di Scrittori, Artisti, ed Imprese Commerciali, e, non ultimo, il vantaggio derivante dall’effetto sorpresa conseguente alla novità dello strumento utilizzato per promuovere i propri prodotti.
Noi affermiamo che nessun libro viene cestinato prima ancora di essere sfogliato (come viceversa avviene per depliant, brochure, volantini, e cataloghi vari).
La nostra esperienza ci dice che i libri ed i loro contenuti (siano anche messaggi pubblicitari) vivono e vengono letti da più generazioni, continuando a fare bella mostra di sé nelle case e nelle librerie, perché: I libri sono cultura, serenità, malizia
I libri aggiungono valore agli auguri
I libri aumentano il pregio dei regali.
I libri donano intensità emotive.
I libri sprigionano emozioni.
I libri offrono esperienze insostituibili.
I libri rappresentano patrimoni di conoscenze.
I libri arricchiscono competenze.
I libri spandono seduzioni.
I libri suscitano serenità.
I libri adornano di charme.
I libri diffondono culture.
I libri posseggono fascino.
I libri infondono distensione.
I libri non ingannano, ma ammaliano.
I libri sono tranquillità, sono suggestioni, sono tentazioni, sono lusinghe, sono confronto e tanto altro ancora.Grazie per l’attenzione.Bruno Mancini
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Copertine precedenti Antologie:
Adotta una poesia – Quarta di copertina
Adotta una poesia – Copertina
Ischia, mare e poesia – Copertina
Ischia, un’isola di poesia – Gaetano Colella – Copertina
Ischia, un’isola d’amore – Copertina
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Ischia, un’isola d’amore – Miramare – Copertina
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Da Ischia sempre poesia – Copertina
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