2014 – PENSIERO di FINE ANNO

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2014 – PENSIERO di FINE ANNO

Alberto Liguoro

Socio Fondatore dell’Associazione culturale DILA “Da Ischia L’Arte”.

2014 – PENSIERO di FINE ANNO

2014 – PENSIERO di FINE ANNO

Alcuni gravissimi episodi (ma ormai, dovremmo, forse, cambiare aggettivo, per come vanno le cose e sostituirlo con un più realistico “ORDINARIO”) che dominano le cronache degli OBBROBRI (dove noi Italiani ci distinguiamo, ma non siamo soli, fortunatamente o sfortunatamente), mi riportano, per associazione di idee, ad alcuni miei precedenti articoli che richiamavano l’attenzione sulla NECESSITA’ ASSOLUTA di non dimenticare gli OBBROBRI di oggi e quelli di ieri, soprattutto per DUE IRRINUNZIABILI PRIORITA’:
Innanzitutto NON ASSUEFARCI all’ORDINARIO, appunto, alla NORMALITA’ degli OBBROBRI, ma cercare, in tutti i modi di combatterli per non dare a noi stessi e ai posteri un Mondo e un futuro, nient’altro che OBBROBRIOSI; inoltre NON RIPETERE gli ERRORI. E’ di tutta evidenza che per migliorare e non ritrovarsi ottusamente a commettere più volte gli stessi errori, è fondamentale la MEMORIA di essi.
Mi riferisco al ben noto episodio dell’incendio a bordo del traghetto di nazionalità italiana Norman Atlantic, in navigazione dalla Grecia ad Ancona; allo scontro, al largo del porto di Ravenna, tra due mercantili, uno battente bandiera dello Stato centro-americano del Belize e l’altro turco, con affondamento di quest’ultimo; alla “maledizione 2014” dell’Aeronautica Civile Malese, con un aereo sparito nel mare di Giada con 155 passeggeri a bordo, tra cui 17 bambini, e 7 membri dell’equipaggio, dopo l’altra misteriosa scomparsa nell’Oceano Indiano di un altro aereo con 239 persone a bordo, tra il 7 e l’8 Marzo 2014, e l’abbattimento sullo spazio aereo al confine tra Ucraina e Russia, di un terzo aereo civile malese con 283 passeggeri, oltre l’equipaggio, il 17 luglio scorso; alla misteriosa uccisione della 29enne piacentina Gaia Molinari, in Brasile la vigilia di Natale, e, oserei dire, ecc… ecc…; ad ogni annessa e connessa manchevolezza, superficialità incoscienza e così via.
Ricordiamo, inoltre che il 26 dicembre u.s. ricorreva il 10° anniversario del tremendo tsunami dell’Oceano Indiano, uno dei più catastrofici disastri naturali dell’era moderna, con oltre 280.000 vittime.
E come non ricordare che il 13 gennaio prossimo ricorrerà il TERZO ANNIVERSARIO dell’”allegro” naufragio della Costa Concordia?
Ripropongo, allora in un unico contesto, due articoli, che ho selezionato per questa occasione, già pubblicati, circa un anno fa, sotto l’unico titolo GLI ORRORI di OGGI; dove, tra l’altro, faccio particolare menzione anche del maremoto/tsunami con epicentro al largo di Sumatra, di cui sopra.

GLI ORRORI di OGGI

QUALCHE ACCENNO agli OBBROBRI di OGGI (prima parte)
C’è già una contraddizione intrinseca in questo titolo.
Come si può fare solo qualche accenno agli “obbrobri di oggi”, quando ci sarebbe da scrivere un’altra enciclopedia, oltre quelle alle quali ho già fatto riferimento, in senso traslato ovviamente, in altri miei interventi e scritti circa gli obbrobri di “ieri” e dell’ “altro ieri”?
La prima considerazione da fare sorge spontanea, come si suol dire, è un postulato, una affermazione dalla dimostrazione implicita o intrinseca se preferite: gli obbrobri di oggi sono la diretta conseguenza della mancata elaborazione critica degli obbrobri precedenti, che sono stati solo vagamente sorvolati o, più consistentemente, messi a tacere per quieto vivere, per noia, per inconfessabili interessi , o, nella stragrande maggioranza dei casi, per ignoranza, per confronto falsato con la realtà.
E’ vero, imparare è difficile. Proprio per questo non si finisce mai di imparare.
Per forza di cose dobbiamo qui tralasciare, ma non metterne sotto un macigno la memoria, il nostro passato prossimo e meno prossimo: mi vengono in mente gli unici due bombardamenti atomici, che la storia ricordi, quelli degli Americani contro i Giapponesi, su Hiroshima il 6 agosto ’45 e Nagasaki, tre giorni dopo (gli Americani, in genere, arrivano in testa, in questi casi; parimenti lo sono stati nel genocidio di intere tribù autoctone in quelle che erano, a quei tempi, le Indie Occidentali, ma non lo negano); mi si accendono scintille nella mente (non è possibile di più qui), se penso alla stragismo, a piazza Fontana, a piazza della Loggia, all’aereo di Ustica, agli omissis e ai “non ricordo” di andreottiana matrice; ma ecco che già altre nefaste scintille, sinistri bagliori, si accendono nella mente di chi scrive, e certo anche di chi legge: il Cile, l’Argentina, il Viet-Nam, la Grecia, l’apartheid in Sud Africa, il Medio Oriente e, in particolare, la Palestina, il Libano, la Giordania, così come Sarajevo, i Balcani in generale, le invasioni dell’Ungheria e della Cecoslovacchia e i soprusi, le violenze, i gulag del Regime Sovietico prima della sua caduta, preceduta dalla caduta del muro di Berlino il 9.11.1989, non dimenticando i soprusi di dopo, in primis del Regime Zarista di Putin, amnistia compresa; la Cecenia, il continuo, endemico, capitolo della Palestina, la Libia, la repressione e ciò che ancora accade in Cina, l’Afghanistan, le guerre dimenticate dell’Africa subsahariana, e c’è dell’altro; qualcosa mi sfugge, ma non posso ignorare la disperazione di migliaia di uomini, donne, bambini che, dopo essere stati svenati da avventurieri che nulla hanno da invidiare ai mercanti di schiavi, affrontano l’attraversamento del deserto, in condizioni impossibili, in alcun modo monitorate, il passaggio di frontiere proibite, con modalità sconosciute, la traversata, forse senza neanche la bussola, di un mare, che si prende una quantità indefinita delle loro vite, per giungere infine (solo una minoranza, come appare evidente), ad una terraferma ostile e cinica, dove non ti sta a sentire nessuno, e quindi provi a cucirti le labbra con un gancio ricavato da un accendino, sperando che qualcuno ti stia, almeno, a guardare. Altrimenti che cosa farai? Ti cucirai, magari anche gli occhi.
E’ necessario che ci atteniamo, qui, strettamente all’ATTUALITA’, non si può fare altro, ma anche in tal caso, solo brevi cenni posso offrire al lettore perché la realtà dell’oggi degli obbrobri è vasta e invasiva e, nel momento stesso in cui ne parlo, è già scavalcata da altre realtà.
“Nola, cronaca dall’eccidio” è il mio ultimo libro, di cui parlo spesso da qualche mese, in vari contesti, dato che occupa in modo diffuso e penetrante la mia mente, perché… chi sa perché! Forse perché racconta principalmente, appunto, dell’eccidio o strage di Nola, dell’11 settembre del ’43, uno degli orrori da non dimenticare, e sono già troppi, a tutt’oggi, 70 anni di sostanziale oblio; forse perché, pur essendo trascorso moltissimo tempo, per quello che accadde, il modo in cui accadde, le conseguenze dirette e devastanti che ne derivarono, è particolarmente toccante e inquietante; forse proprio perché riguarda, in modo particolare, anche (anzi, in un certo senso, soprattutto) la storia della mia famiglia d’origine, nonché mia, e trovo solo oggi, dopo circa 70 anni dai fatti, in essa un senso di riscatto; forse perché dà addirittura un senso, una ragion d’essere alla mia vita, ma questa è, con tutta probabilità, una esagerazione emotiva.
Comunque ne parlavo, giorni fa, casualmente in un bar, proprio a San Marco dei Cavoti, il mio paese d’origine, con qualcuno, mentre prendevamo un caffè.
“Bada bene – mi ha detto il mio interlocutore, ad un certo momento – che in questo stesso momento in cui siamo qui a prenderci il caffè, altre stragi, altre brutali aggressioni, sono in atto in varie parti del Mondo. Non lo dimenticare mai.”
Questo mi ha fatto pensare che io stavo parlando ai fantasmi, ne ho ricavato lì per lì un senso di frustrazione e di angoscia; ma poi ci ho riflettuto sopra e ho realizzato che proprio perché non se ne era parlato quando, invece, se ne doveva parlare, erano diventati fantasmi quelli che avrebbero potuto ascoltare e interloquire.
Perché erano morti per cause naturali o per le vicende della vita? NO! La Morte avrebbe preso comunque, chi doveva prendere. In realtà era perché si era diffuso l’oblio, il disinteresse.

Questo stato di cose, allora, poteva riferirsi anche ad altri fatti più vecchi, contemporanei o successivi, e a quelli che io colloco in quello che chiamo, nel mio libro (pg.154), il grande piazzale dell’attualità, (dove) “una notte immensa e profonda di luna piena illumina i miei passi come una lanterna, mentre un pacifico e fidato geco s’avventura guardingo e scattante tra il Mare delle Tempeste e il Mare della Tranquillità, sul nitido riflesso d’un enorme frammento di cristallo incastonato tra antiche macerie, come una porta del tempo, qualcosa che sa di già visto altre volte”.
Non c’erano, quindi, fantasmi, o erano scomparsi, o potevano scomparire e io stesso avrei potuto fare in modo che essi scomparissero, e il loro posto fosse preso da persone reali, che avevano a cuore il proprio futuro e quello delle successive generazioni e l’affermazione dei valori, come la libertà, la giustizia, la solidarietà.

Recuperare la memoria, fermare il tempo dei ricordi, questa era la strada, gli strati della strada.
Ho allora ripreso negli articoli che poi ho scritto, negli appunti per i prossimi articoli, nelle commemorazioni delle singole ricorrenze, nei dibattiti o incontri ai quali ho partecipato o nelle previsioni di quelli ai quali parteciperò in futuro, tutto ciò che veniva classificato come “da dimenticare” ed era destinato ai fantasmi, e l’ho destinato a lettori, ascoltatori e contraddittori in carne ed ossa: risaliamo, allora a 70 anni fa, ed anche 71 o 72 anni fa (così è anche nel libro sopra menzionato), 69, 68 anni fa (“in giro per l’Italia” su GOLEM); c’è poi tutta la “terra di mezzo” fino a qui, al “grande piazzale dell’attualità”, dove, come ho preannunziato, potrà essere fatto solo qualche accenno (per i motivi detti, per non naufragarci dentro), ma almeno quello sì; e prima ancora, c’è il passato remoto delle guerre di occupazione e coloniali, che il nostro amato e disgraziato Paese, ha maldestramente praticato, collezionando obbrobri, fin dai primi tempi, fin dalla sua unificazione, rincarando, poi, in modo vistoso ed assurdo, la dose nell’epoca aurea del trionfo di tutti gli obbrobri, il Fascismo, al quale ancora oggi tributa omaggi la feccia del nostro Paese: quella sua parte più ottusa e retrograda, nella quale troviamo, ahimé, molti giovani (ma è colpa loro fino ad un certo punto. Non hanno conosciuto il Fascismo e chi avrebbe dovuto insegnare loro qualcosa, badava ad altro), che è, per fortuna, ancora (abbastanza) contenuta, ma suscettibile, da un momento all’altro, di esplodere grazie all’indifferenza e incoscienza che c’è in giro e, in particolare dilaga tra coloro che hanno in mano le sorti di questo Paese.

ITALIANI, BRAVA GENTE (il mio articolo reperibile su Internet in vari blog cercando “ITALIANI, BRAVA GENTE Alberto Liguoro”), è un titolo tormentato; assume un tono decisamente grottesco e sarcastico se rapportato al film omonimo di Giuseppe De Santis del 1965, che invece si riferisce ad un altro obbrobrio del Governo Fascista e dei suoi Vertici Militari, dove vittime sono oltre 229mila soldati italiani mandati allo sbaraglio sul fronte orientale, senza moderni armamenti, con divise obsolete e inidonee ad affrontare il rigido clima della steppa russa, male armati e foraggiati, che tuttavia si sono battuti da eroi, ricoprendosi di gloria, dal giugno 1941, alla disfatta e alla rovinosa ritirata, dal fronte del Don, dall’11 dicembre 1942, al 31 gennaio 1943, lasciando sul campo 84mila perdite, tra morti, i cui resti (ma molti furono sepolti dalla pietà dei contadini russi) furono trovati con stracci sbriciolanti addosso e scarpe squassate o sostituite da bende, dispersi e prigionieri (10mila dei quali, furono successivamente restituiti all’Italia).
“Italiani, brava gente?” è anche il titolo del libro di Angelo Del Boca del 2005 – Neri Pozza editore, dove quel punto interrogativo esprime più di qualsiasi articolato commento: un resoconto capillare, di tutte o quasi, le nefandezze commesse dagli Italiani dall’Unità del nostro Paese, alla fine della IIa Guerra Mondiale, dove è precisato anche che “molti altri popoli si sono macchiati di imprese delittuose, quasi in ogni parte del Mondo; tuttavia, soltanto gli italiani hanno gettato un velo sulle pagine nere della loro storia ricorrendo ossessivamente e puerilmente a uno strumento autoconsolatorio: il mito degli «italiani brava gente», un mito duro a morire che ci vuole «diversi», più tolleranti, più generosi, più gioviali degli altri, e perciò incapaci di atti crudeli”.

Il mio articolo è in sintonia col libro di Del Boca. Il punto interrogativo è sostituito da una sorta di ironia o di autoironia, la cui dissimulazione è affidata al contenuto dell’articolo stesso.

Ed ora che è stata fatta tutta questa indispensabile premessa, dobbiamo fermarci per il momento, per tirare un po’ il fiato e per non appesantire in modo eccessivo il discorso.

A dire il vero, non è stato fatto neanche quel cenno che si era promesso, agli “obbrobri di oggi”, ma dopo tante riflessioni, collegamenti, esperimenti, ho imparato qualcosa; mi sono, definitivamente, reso conto che è semplicemente insensato muovere passi illudendosi di poter fare tabula rasa di tutto ciò che è passato. Non era quindi, nel modo più assoluto, possibile eludere tutto quanto è stato premesso.

* * *

Prima di chiudere questa parte, sento però l’imperativo categorico di dare contezza del mio operato, di dover rispondere ad una domanda virtuale che ha dell’ovvio.
Perché tutto questo? Perché mi sto “specializzando” in obbrobri, qualcosa di triste, di aspro? Mentre potrei puntare su qualcosa di più ameno, più distensivo.
Bene, credo che c’entri qualcosa che ha a che fare con la coscienza.
Un po’ la stessa situazione ritroviamo a proposito della catastrofi naturali, o le catastrofi procurate dall’uomo o le (più frequenti) catastrofi procurate dalla natura con la cooperazione dell’uomo (a parte quelle deliberatamente cagionate, con dolo e premeditazione, dal più feroce, sistematico e assiduo nemico della natura; il più feroce nemico di se stesso: l’Uomo).

Anche qui non potrò che essere estremamente sintetico, con molte omissioni: ricordo il ciclone Cleopatra che il 19 novembre 2013 ha messo in ginocchio la Sardegna, già predestinata, eppure non era il tifone Hayan che dal 2 all’11 novembre 2013 ha devastato le Filippine, né il tornado di giugno in Oklahoma, né l’uragano Katrina che il 29 agosto del 2005 rase al suolo New Orleans; come respingere, qui, dalla mia mente, le immagini dell’alluvione di Firenze del 4 novembre ’66, che appariva essere, ai miei occhi, allora giovanili, una catastrofe di proporzioni tali che mai più ce ne sarebbero state di simili al Mondo o, quanto meno, in Italia. Fu in quella occasione che i Governanti dell’Italia, introdussero sovrattasse e accise che poi non avrebbero più tolto; mentre il degrado ambientale è rimasto immutato.
Ricordo ancora il terremoto in Iran, in Emilia Romagna, l’esplosione della centrale atomica di Fukushima nel marzo del 2011, il terremoto ad Haiti del 2010, il terremoto di L’Aquila del 2009, fonte di grandi sghignazzate telefoniche per l’enorme acquisizione di appalti e relativi intrallazzi che comportava, con la benedizione del nostro Governo di allora; ma portabandiera in questo ambito è il terremoto dell’Irpinia dell’80 che fruttò al Paese anche una nuova classe politica corrotta e incapace; e poi ci sono i 160 morti e interi paesi distrutti, nel maggio del ’98, sotto il fiume di fango e detriti a Sarno e Quindici, tra le provincie di Avellino e Salerno, dove boschi secolari erano stati abbattuti per fare posto agli abusi edilizi approvati da pubbliche Amministrazioni criminali; lo tsunami del 26 dicembre del 2004 nell’Oceano Indiano (ma ritornerò su questo), Seveso (10.7.76), Chernobyl (26.4.86) provocò un disastro di proporzioni immani, ma anche la caduta di un Regime già morto in piedi; Exxon Valdez è il nome della petroliera che, il 23 marzo dell’1989, si incagliò nel Golfo dell’Alaska e dalla quale fuoriuscirono 42mila metri cubi di petrolio greggio, inquinando 1900 km. di costa; e ce ne sono di disastri meno conosciuti, ma altrettanto devastanti, anzi, forse per questo, per essere nel cono d’ombra, ancora più devastanti: c’è un’isola, questo tutti dovrebbero saperlo, ma soprattutto gli “allegri” frequentatori delle Grandi Crociere e gli altrettanto “allegri” organizzatori, nell’Oceano Pacifico, formata di oltre 3 milioni di tonnellate di rifiuti, in particolare plastica, che si sono accumulati in decine di anni di vandalico scarico in mare e di disinteresse, col “favore” delle correnti, ed ha anche un nome: PACIFIC TRASH VORTEX. E’ la maggiore, ma non l’unica del suo genere, ed ha una grandezza, secondo alcune stime, maggiore della Penisola Iberica, secondo altre, degli Stati Uniti. Un supernuovissimo Continente?

Ci sarebbe dell’altro, ma qui mi fermo, e dico che dobbiamo interrogare la nostra coscienza, che deve darci risposte, come negli eccidi, le stragi, le distruzioni delle guerre di ogni genere, delle guerriglie, delle religioni, del controllo dei traffici, dell’imperialismo egemonico. Dobbiamo dimenticare, far finta di niente, disinteressarci, forse approvare aprioristicamente per interessi egoistici, mutare addirittura le carte in tavola, o interessarci, occuparcene, essere pronti alla dialettica e alle critiche?

In nessun caso abbiamo SOLUZIONI CERTE; non negli orrori o obbrobri “bellici”, così come non negli orrori o obbrobri “naturali”.
Potrebbe essere una delle soluzioni il movimento che nasce dalle tanto derise e vituperate correnti di pensiero di Nicholas Georgescu-Roegen, Serge Latouche, Maurizio Pallante ed altri? Non lo sappiamo.

Ma, di certo, dobbiamo saper rispondere in modo positivo e propositivo alle domande che qui si propongono.
Dobbiamo forse non dare peso al surriscaldamento della Terra? Ai problemi del depauperamento indiscriminato e selvaggio delle foreste, dell’inquinamento idrico ed atmosferico, ai mutamenti climatici, ormai diffusi e rapidi, sotto i nostri occhi, per così dire, ecc. ecc.?

Sono accaduti recentemente molti incidenti sciistici, tra cui quello capitato a Michael Schumacher non è neanche il più grave.
I fuoripista sono sempre stati (avventatamente) praticati. Come mai, negli ultimi tempi, provocano una serie indefinita di incidenti, e come mai tanti escursionisti e sciatori vengono travolti dalle valanghe?
E’ forse del tutto infondato chiedersi se, a seguito delle precipitazioni acide e della conseguente diversa consistenza della neve e della pioggia, oltre che della vegetazione al suolo, non siano mutate le condizioni di percorribilità dei luoghi interessati? Oppure verrebbero troppo disturbati gli interessi che ruotano attorno agli sport invernali?

Sapremo costruire dighe che non provochino altre sciagure come quella del Vajont del 9 ottobre del ’63?
O ce ne staremo a guardare la diga, confidando nella benevolenza di chi ci guarda dall’alto? Anche nel film “Inferno di cristallo” si invitavano ingegneri, costruttori e architetti ad operare con più oculatezza. Quello era un film, per quanto verosimile la storia raccontata. Nelle storie dei nostri “Vajont” invece c’è realtà degradata, ma soprattutto nella mente di chi dovrebbe occuparsene e porvi rimedio.

Nei prossimi terremoti, sapremo tener conto di quanto sopra si è detto circa i “terremoti all’italiana”? O dovremo prima morire nell’anima, se non nel fisico, di terrore, come è accaduto nel recente terremoto del 29 dicembre, per fortuna di non grave entità, tra il Molise e la Campania, dove la gente per strada era FORTEMENTE PREOCCUPATA, ma molto di più dagli avvoltoi che già si vedevano volteggiare indenni, anzi favoriti, nel loro farsi avanti, avvicinarsi per la “ricostruzione”, che non per la propria incolumità?

Riusciremo, prendendo spunto, semmai, proprio dall’ANNO che INIZIA, questo 2014 (ALLORA DICEVO…) che si prospetta carico di incognite, ma forse anche di speranze, ad avere una parola d’ordine, un impegno da rispettare: “BASTA!”; basta con la memoria del pesciolino rosso, nella quale, più o meno incoscientemente e furbescamente, ci crogioliamo.
O dovremmo, forse, comportarci come quella turista italiana, piuttosto seccata e sicura del fatto suo, che, intervistata all’aeroporto di Roma, di ritorno anzitempo, suo malgrado, per ovvi motivi, da una sua vacanza alle Maldive, a fine dicembre del 2004, di fronte ad uno tsunami che aveva provocato 280mila vittime, oltre a distruzioni incredibili (ecco che ci ritorno), disse: “Non mi sono divertita per niente. Una vacanza da dimenticare”?

GLI OBBROBRI di OGGI (seconda parte)
Sento di dover iniziare questo articolo, aprendo una parantesi, con un riferimento specificamente italiano, che poi chiuderò alla fine dell’articolo, con un altro riferimento, a sua volta spiccatamente italiano.
Perché è giusto così; se tra due parentesi vogliamo inserire, perché vengano estrapolati, esaltati e messi in luce, i mali e gli obbrobri che, oggi come oggi, in giro per questo Mondo dove non c’è più Religione, o forse ce ne sono troppe (il concetto è lo stesso), affliggono l’Umanità, esse non possono che essere marcate ITALIA, fin quando non si cambia, MA SUL SERIO, registro. E’ insito in esse, un abbraccio ideale, come si vedrà, che unisce fortemente e indissolubilmente, noi popolo italiano, e coloro che, comunemente, chiamiamo gli “Extracomunitari”, come se fossero extraterrestri (e ci professiamo, in gran parte Cristiani, misericordiosi ed ecumenici); noi sì, siamo davvero “sulla stessa barca”. Sono “cose nostre”, con buona pace di mafia, camorra ‘ndrangheta, sacra corona unita e i connessi “colletti bianchi” (OGGI: MAFIA/CAPITALE), o forse, addirittura, con il loro beneplacito.
Il marcio si trova in ogni parte del Mondo, ma in Italia, il senso di repulsione e raccapriccio che, normalmente esso suscita, si sta sempre di più trasformando in compiacimento; questo è grave, pericoloso e inaccettabile.
Chi sa che una presa d’atto, una provocazione come questa, non abbia, nel suo piccolo, la forza d’appoggio, insieme ad altre forze, per fare leva, per forzare e, forse, spezzare le parentesi, come se fossero catene, e risanare il marcio, magari… non solo dell’Italia; tramutarlo in bene, o scaraventarlo nel “nulla”. Con questo spirito, vado, allora, ad iniziare.
APRO PARENTESI:
Scorrono davanti a miei occhi le poche, ma fortemente esplicative, obbrobriose (appunto) immagini, prese nel centro di accoglienza di Lampedusa, e fortunosamente ottenute, di persone (clandestini o non clandestini, sono PERSONE), umiliate, denudate; corpi nudi, senza distinzioni, di uomini, donne, bambini, promiscuamente riuniti in uno stanzone e “disinfettati” con getti di idranti. Vergogna verso il Mondo intero che le ha viste. Neanche gli Americani 100/150 ANNI FA, quando erano invasi da massicci movimenti migratori, soprattutto degli Italiani, osarono tanto.
Ora, ITALIANAMENTE (siamo giunti al punto che anche l’obbrobrio ha cambiato avverbio), qualcuno sarà licenziato, qualche concessione sarà ritirata e poi… tutto tornerà nel letargo come prima. L’eco di tale notizia non arriverà alla pubblicazione di questo articolo; consacrando in tal modo, la sua giusta collocazione di PARENTESI.
Stragi, stupri, violenze, distruzioni, mentre c’è un mondo borghese sul quale passa il tempo come lo scorrere di una pellicola cinematografica sullo schermo, a passo accelerato, con nubi, sole, pioggia, temporali, schiarite; “ma… è un bollettino meteorologico?” Qualcuno potrebbe osservare; una parentesi nella parentesi, mentre intorno che cosa c’è? Di che cosa consta l’”intorno”, il contesto? Uno sfilacciato e caotico “bollettino degli obbrobri”; ed i due mondi non sono affatto distanti, siamo a due passi, gomito a gomito, in alcuni casi, addirittura, i due Mondi si intersecano, si mescolano, si scontrano, si abbracciano, si invadono reciprocamente. L’episodio di Lampedusa, di cui sopra, non è forse un esempio probante di tutto questo?
Allora di questo caos, di questo bollettino degli obbrobri, non posso parlare mettendo, ragionieristicamente, i fatti in un ordine pedissequo, non me la sento. Qualcosa mi dice che ci farei io la figura del compiaciuto collezionista di sciagure, del freddo contabile di cadaveri e corpi sventrati, del certosino raccoglitore del sangue altrui, e questo sarebbe obbrobrioso per me:
Tutto scorre senza metodo, ma con la casualità della falce della morte:
29 dicembre 2013 Stazione ferroviaria di Volgograd (ex Stalingrado), una donna-kamikaze si fa esplodere, 17 morti e 40 feriti; il giorno dopo, lunedì 30 dicembre, nella stessa località, un kamikaze si fa esplodere su un filobus, 16 morti e 30 feriti gravi. Terroristi islamici del Caucaso?
Fonte “Corriere della Sera”: 16 dicembre 2013 – Juba – Sudan del Sud
Il presidente Salva Kiir annunzia ai media il tentativo di un colpo di Stato, immediatamente sedato, ad opera del suo rivale, ex “numero due”, Rick Machar, da lui definito “profeta di sventura” (da noi si usano preferibilmente le allocuzioni “vile”, “traditore”, “addetto alle fogne” et similia), allontanato dal governo nel luglio del 2013, a seguito dell’ammutinamento di un gruppo di soldati a lui fedeli, di etnia Nuer; mentre Kiir appartiene alla tribù dominante dei Dinka.
Nelle strade della capitale, peraltro, si continua a sparare, come riferito da testimoni oculari.
Machar aveva annunziato la sua intenzione di candidarsi per le elezioni presidenziali del 2015, e accusato Kiir di tendenze dittatoriali. Quest’ultimo aveva allora convocato il Comitato di liberazione nazionale e attaccato duramente l’avversario. Poche ore dopo il silenzio notturno di Juba veniva interrotto dalle prime raffiche di mitra.
Sui network rimbalzano notizie di cadaveri abbandonati nelle strade, e caccie all’uomo in atto nei quartieri della capitale.
Juba si prepara ad una notte senza luci e senza notizie, inframmezzata dagli spari.
20 dicembre 2013
Uomini di etnia Nuer, fedeli a Machar, assaltano la base Onu in Sud Sudan, ad Akobo, uccisi tre Caschi Blu indiani. Cittadini italiani e personale diplomatico si apprestano a lasciare il Sud Sudan, con velivoli dell’Aereonautica Militare mandati dall’Unità di Crisi della Farnesina. Decine di civili risultano massacrati a Juba ad opera dei soldati di Kiir, di etnia Dinka; presa di mira “prevalentemente” l’etnia rivale dei Nuer. I soldati hanno aperto il fuoco su aree residenziali densamente popolate.
21 dicembre 2013
Bombe e terrore, fuga dal Sud Sudan.
34 italiani e 29 cittadini di altri Paesi europei rimpatriati con i C-130 inviati dalla Farnesina.
Un aereo militare USA viene colpito durante le operazioni di evacuazione nella parte orientale del Paese, durante i combattimenti tra le fazioni rivali; tre soldati sono rimasti feriti, di cui uno in modo grave. Trasferiti in Kenya per essere curati.
25 dicembre: Mansoura – Nord dell’Egitto; 15 morti e decine di feriti in un attentato contro una sede dei Servizi di Sicurezza Egiziani, rivendicato da un gruppo jihadista del Sinai, che si “autodefinisce” ispirato ad Al Qaeda.
Il 29 dicembre il quotidiano La Stampa passa in rassegna l’Africa in guerra “dove il sangue non si raggruma mai”: SOMALIA è guerra endemica; si combatte dal 1991. Oggi è la terra delle milizie islamiche. REPUBBLICA CENTRAFRICANA, conflitti in corso tra ex ribelli Seleka, sostenuti dagli islamici, e cristiani vicini all’ex presidente Bozizé; MALI, aleggia ancora lo spirito colonialista dei Francesi, intervenuti per “estirpare Al Qaeda” e mettere fine alla guerra civile; NIGERIA, terra delle milizie islamiche di Boko Haram in lotta contro gli Stati cristiani del Nord; CONGO, la grande guerra tra etnie e milizie per il controllo delle risorse minerarie.
Tutto questo è un incubo per l’OCCIDENTE che, peraltro è, in modo praticamente esclusivo, ARTEFICE dell’attuale situazione in tutta l’Africa, che ha prima dissanguato, saccheggiandola di risorse immense e commettendo ogni sorta di soprusi e di ingiustizie, ed ora teme le mosse di chi opera su questo “scacchiere”, non avvedendosi quasi, o del tutto, che questi sono i contraccolpi dello schiavismo, del colonialismo e dell’imperialismo, che i “guerrieri di oggi” subivano, ma non praticavano, e non avrebbero mai praticato se non con la regia dell’Occidente. Il guaio serio di quest’ultimo è che dimentica la genesi dei suoi incubi.
Il commento più stupido l’ho letto su un giornale on line, da parte di un lettore che, per carità di Patria, lascio anonimo: “… ma sanno solo fare la guerra? Di progredire non ne parlano mai?” IL CONTRIBUTO PIU’ VOTATO.
Ma la palma della vittoria tocca, senz’altro, alla notizia-clou sulla morte di Mandela:
Il 5 dicembre muore Mandela, il 6 dicembre Il GIORNALE (di famiglia) titola “Morto Mandela, padre dell’apartheid”, lo seguono su questa strada il Mattino, il Messaggero e molte testate telematiche.
E’ il grave pericolo della memoria, trasformarsi in ignoranza, mettendo così a rischio un mito dell’Umanità.
Questa è l’Italia. Qui non c’entra l’Africa; eh… bisogna pur mettere i punti sulle “i”.
L’AVVENIRE 20 DICEMBRE 2013:
IRAN “Con Rohani peggiorano i diritti umani”: in un campo di profughi iraniani in esilio in Iraq, risultano trucidate 52 persone; 6 donne rapite. In 100 giorni del Governo Rohani, impiccati 320 dissidenti.
SIRIA “La tortura usata come arma di guerra” denuncia l’ONU; le sparizioni forzate sono una pratica abituale in tutto il Paese. Esecuzioni sommarie e fustigazioni anche di ragazzi di soli 14 anni, sono denunciate da Amnesty International, nei 7 centri di detenzione dello Stato. Della devastazione di Aleppo, la città più antica del Mondo, dell’uso barbaro e criminale di gas venefici, dei massacri massicci del proprio popolo, non si sa più quanto se ne è parlato e… non se ne è mai parlato abbastanza.
In CENTRAFRICA massacrati 1000 Cristiani.
L’inviata USA: «Spettro genocidio Ruanda» così titola “maliziosamente” L’Avvenire, lasciando credere alle pecorelle del gregge, una contemporaneità di martirio per i discendenti e i convertiti delle catacombe.
Solo dal corpo dell’articolo si evince il senso: il pericolo paventato sarebbe che le atrocità che si videro nel ’94 in Ruanda, dove lo scontro tra le etnie Hutu e Tutsi provocarono, alla fine, la morte di 800mila Tutsi e Hutu moderati, potrebbero nuovamente vedersi in Centrafrica, dove risultano razziati interi villaggi, esecuzioni sommarie, mutilazioni, distruzioni di edifici e sfollamenti forzati di massicci nuclei di persone, anche nella capitale Bangui.
Peraltro di quel copioso sangue versato in Ruanda 20 anni fa, sempre molto poco, fin dall’inizio, si è parlato. Nessuna concreta reazione c’è mai stata.
L’8 dicembre intervengono in Centrafrica i Francesi, che di “autorizzazioni dell’ONU” non sanno che farsene, con 600 paracadutisti in appoggio al neo presidente Michel Djotodia che, dopo aver scalzato Bozizé, accusandolo di ignorare i problemi della popolazione, appare ora incapace di controllare i suoi militari, ma saprà certamente controllare gli interessi di Parigi, nel cuore dell’Africa.

Anche ad averci “gli occhi foderati di prosciutto”, come si suol dire, “non v’è chi non veda”, come si dice in certi ambienti, che tutto quanto è stato detto, rivela un ribollire di tensioni, di rivendicazioni, di contraddizioni, sempre più intense ed estese di interi Continenti, di svariati popoli; un ribollire di cui quelle persone che si vedono in giro, e in Italia, un po’ svagatamente, si chiamano “vu’ cumpra’”, in Francia “sans-papiers”, e chi sa come altro, in quali e quanti altri posti, non sono che rade schegge, goccioline schizzate.
29 Dicembre 2013 – e qui si chiude la parentesi aperta all’inizio, e, bene o male, tra evidenziazioni ed omissioni, poca o molta sintesi, qualche impennata di sentimento o di ragionamento, che ci poteva stare, o magari non stare, ma sempre seguendo la rotta, arriviamo all’anno di grazia 2014. Dove… ultim’ora, tanto per non perdere l’abbrivio (lo dicevo io)… 3 gennaio, breve flash dall’India: ragazzina (una bambina, in realtà) di 12 anni violentata dal “branco” (così si chiamano oggi gli sbandati in un Mondo allo sbando) due volte (la seconda per punirla di aver denunziato, la prima volta, l’accaduto alla polizia), invitata inutilmente a ritirare la denunzia, viene coperta di benzina da sicari e bruciata viva, col seme di vita che, suo malgrado, aveva in corpo.
Ma metto la parola fine, almeno per il momento, a tutta la materia pulsante dei nostri obbrobri di oggi, raccolta per chi legge, sia pure con rapidi e disarticolati, ma spero azzeccati colpi di pala, per pensare, per non dimenticare, con la trasmissione televisiva di Sandro Ruotolo che ci porta nella “terra dei fuochi”.
Così CHIUDO la PARENTESI (prima del TG delle 20):
Il prof. Carmine Schiavone ci insegna che in Campania, soprattutto nelle provincie di Napoli e Caserta, la ormai famosa “Terra dei Fuochi”, per la tolleranza istituzionale ad incendiare la “monnezza” e, comodamente e rapidamente disfarsene, ad onore e gloria della scienza oncologica, decine di migliaia di ettari sono inquinati da rifiuti tossici, fanghi industriali, addirittura scorie nucleari, materiali provenienti da ogni parte d’Europa, Germania compresa, attraverso i canali della criminalità organizzata; e su questi terreni si è permesso di costruire, coltivare, far pascolare il bestiame. Ci dice, inoltre, che è a rischio l’intera falda acquifera della Campania, per il momento, solo blandamente intaccata, perché protetta da uno strato di tufo; ma una volta che questo dovesse cedere, ne deriverebbe l’avvelenamento di una intera Regione.
L’assistente investigatore Roberto Mancini, malato di cancro per la sua lunga permanenza nella zona, a causa delle indagini che stava effettuando, conferma, e precisa che un suo rapporto sulla situazione nella “Terra dei Fuochi”, quando ancora non era definibile tale, è “rimasto nel cassetto della Magistratura Inquirente” per oltre 30 ANNI (diciamo dagli anni ’80? Allorché era ancora possibile intervenire consistentemente); in una precedente trasmissione televisiva sulla situazione in atto (diciamo a metà degli anni ’90?), aveva denunciato che il suo rapporto (a quel tempo) giaceva nascosto da 16 anni. Ebbene l’intervista fu TAGLIATA proprio nel pezzo in cui lui lamentava questo stato delle cose. Chi sa perché. In definitiva l’unico risultato ottenuto è stato il cancro.
La trasmissione SERVIZIO PUBBLICO continua chiamando a raccolta sindaci, amministratori provinciali, amministratori regionali, il Governatore della Campania e rappresentati del Governo centrale, facendoci sapere che delle sconfinate colline di “ecoballe” che arricchiscono il panorama della Campania Felix, e che, probabilmente, in aeternum faranno concorrenza negli scatti fotografici al Vesuvio e a “Vulcano buono”, NESSUNO è RESPONSABILE.
Conclude poi, informandoci in modo abbastanza incoerente (o no?), che in Italia la MASSONERIA è “notoriamente” molto più forte della CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.
Alla fine, però, Ruotolo fa incazzare Schiavone, che si alza e se ne va, profetizzando alle due donne presenti in rappresentanza della popolazione civile della Campania, delle persone oneste e di buona volontà: “non c’è niente da fare per voi. Morirete tutti”.
Ha ragione? Speriamo di no. Questo è un messaggio di morte. Il suo alzarsi ed andarsene, di fronte ad un Ruotolo non turbato più di tanto, è la MORTE in SE’.
E’ grave, ma… alla fine che importa? La forza d’urto di queste notizie, il ricordo di questa parentesi che si chiude, con il pentito Schiavone, autore diretto di 50 omicidi, e indiretto di altri 400; vincitore di “guerre” per il CONTROLLO della Campania e del Paese, attraverso i riciclaggi, le connivenze, gli investimenti, LIBERO CITTADINO (ditemi in quale altro Paese ciò è possibile) che si alza e se ne va, non ha superato lo sbarramento, nel ricordo e nelle riflessioni di giudici, governanti e governati (cioè di quelli che SE NE SAREBBERO DOVUTI occupare attivamente e che SE NE DOVREBBERO occupare attivamente), del TELEGIORNALE del GIORNO DOPO (paradossalmente qualcosa è sopravvissuto nelle parole del Vescovo di Napoli; ma lui e i suoi colleghi e predecessori campani DOVE ERANO quando si perpetrava l’OBBROBRIO?).
Eppure non è con questo MESSAGGIO di MORTE che metterò la parola “fine” a questo articolo; ma con un MESSAGGIO di VITA, che nasce sì dalla morte (come sempre) ma è VITA e SPERANZA.
CHIUDO con l’immagine di sette mamme della Campania, che hanno tra le braccia la foto dei figli morti di tumore: è quella stampata su 150 mila cartoline inviate al Papa, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e all’ONU dai residenti tra le Provincie di Napoli e Caserta, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione, di fare qualcosa che faccia prevalere la vita sulla morte, di far capire che si crede, si ha fiducia, anche da parte di chi è stato duramente provato, nel FUTURO di questa che non dovrà più essere chiamata la “Terra dei Fuochi”.

Ne è pur passata di acqua sotto i ponti, ma… tranquillizzatevi, non intendo fare qui un resoconto dell’anno 2014.
Per una efficace descrizione, basta la sintesi di esso:
il proseguimento particolarmente furioso e devastante del tentativo di GENOCIDIO del popolo palestinese, e dell’annullamento dello Stato della Palestina, da parte di ISRAELE e dei suoi appoggi ed alleati.
A chi mi dice, a mo’ di battuta, che nei miei INVITI a RICORDARE ci sono solo, o, prevalentemente disastri, rispondo con un’altra battuta: Cassandra PREVEDEVA disastri; io RICORDO i disastri perché le PREVISIONI, tendenzialmente, possano non essere più “alla Cassandra”, ma SOLO, o almeno IN LARGHISSIMA PARTE, di momenti di gioia.

E con questo vi saluto, augurando a tutti un 2015 così, non “alla Cassandra”, ma colmo di MOMENTI di GIOIA.

Alberto Liguoro

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Considerazioni di Bruno Mancini

Nella mia convinzione di diligente studente prima e poi di cittadino orgoglioso di vivere in una nazione capace di chiudere la porta all’autoritarismo fascista mediante la Carta Costituzionale, e anche abile a non cedere il potere ai gruppi politici che avevano distorto il complesso dettato economico sociale proposto dal pensiero di Carlo Mark in tutti i paesi in cui governavano, in tanti anni quindi di vita per lo più pubblica avevo sempre inteso la parola DEMOCRAZIA come abbreviazione e sinonimo di GOVERNO DA PARTE DEL POPOLO in totale antitesi con la parola MONARCHIA (la quale a mio parere, allo scopo di far emergere una più corretta correlazione lessicale tra il termine e la realtà storica espressa, andrebbe riscritta in CASTARCHIA) non assegnando alcun valore al sistema (elettorale, assembleare, rappresentativo ecc.) utilizzato per la sua completa realizzazione.

Erano i tempi durante i quali uomini d’indiscusso livello culturale organizzavano forme di aggregazioni di comuni cittadini (i partiti) il cui obiettivo statutario era quello di presentare una rosa di candidati tra i quali il popolo potesse scegliere i suoi rappresentanti in parlamento.

Nessuno può legittimamente mettere in discussione che gli Eletti -dopo aver soddisfatto i propri interessi personali!- non fossero pronti ad intervenire secondo le richieste generali dei propri elettori.

Democrazia a macchia di leopardo secondo la relazione bianco o nera instaurata tra i due soggetti elettore – eletto.

Democrazia migliorabile in vari modi:

1) L’istituzione di un albo nazionale “Politici” per il cui accesso fosse previsto (parlo al passato in quanto oggi la situazione è irrecuperabile) un percorso di scolarizzazione a livello universitario relativo ai vari settori attinenti la gestione della “cosa pubblica”, e penso alle competenze amministrative, così come quelle giuridiche e sociali, e penso alle capacità gestionali di persone beni, alle dottrine di diritto internazionale e via dicendo… e m’indigno ancora oggi paragonando tutti gli obblighi ai quali mi ha sottoposto e mi continua a sottoporre lo stato italiano per consentirmi di svolgere l’attività di OSTE -quindi addetto alla gestione unicamente dei miei beni- (titolo di studio – antimafia – casellario giudiziario – qualifica professionale acquisita mediante superamenti di esami su materie legislative merceologiche ecc.. – certificati sanitari.. e ti evito la noi di seguirmi in quella che è una lista quasi infinita) al confronto con ciò viene ancora OGGI ritenuto l’unico titolo valido per amministrare. ad esempio, la Regione Lombardia che forse, chiedo perdono se sbaglio, è l’Aziensa con maggiore fatturato e numero di addetti e di…. clienti-sudditi di tutta Italia, ossia parlo della “TESSERA ELETTORALE”!!

Unico requisito necessario per diventare CAPO… POLITICO

Affinché il mio pensiero “sociale” sia chiaro devo precisare che l’accesso e la permanenza ai corsi relativi all’acquisizione dell’iscrizione nell’albo “Politici”, così come tutte le fasi di avvicinamento al titolo dovrebbero essere gestite nell’ambito UNICAMENTE di BORSE DI STUDIO proposte dagli istituti scolastici, valutati dai rettori delle università .. e controllate dalla magistratura.

Noi cittadini vorremmo poter scegliere di assegnare la gestione delle risorse economiche derivanti dal nostro lavoro a professionisti (non importa qui capire se di sinistra, di centro, di destra… di alto di medio o di basso ceto) provvisti di competenze documentate da un titolo di studio.

I successivi punti, già di per sé chiari nei titoli, li tratterò, forse, in momenti successivi altrimenti stanotte non riuscirò a giungere al nocciolo del mio pensiero

2) Trasparenza patrimoniale dei candidati

3) Conflitto d’interessi

4) Legislazione aggravante per i reati pubblici

5)…

N)…

Quel sistema a macchia di leopardo, in mancanza dei correttivi richiesti dal popolo sovrano, si è tramutato in un manto nero che impedisce qualsiasi partecipazione attiva del popolo alle decisioni della “CASTA”.

Per intenderci parlo di liste elettorali blindate a favore dei candidati scelti dal RE e privi d’investitura popolare, anche in ambito PD.

Già “CASTA” ____ “MONARCHIA”_____”CASTARCHIA”.

Noi oggi viviamo in un regime di “CASTARCHIA” dove l’uomo della provvidenza ha come solo certificato d’origine “DOC” quella tessera ricevuta dalla P2 di Licio Gelli.

L’italia non è un paese a conduzione democratica.

Ti abbraccio

Bruno

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Alberto Liguoro

Amici e colleghi carissimi

Io ho vissuto questa competizione elettorale come una splendida avventura, nella quale mi sono certo impegnato moltissimo (perché penso sempre che lo cose o si fanno o non si fanno, non ci sono mezzi termini) e mi sono certo divertito moltissimo, anzi proprio perché impegnato mi sono divertito. Ho conosciuto tante belle persone, rivisto vecchi amici, imparato nuove cose, quindi è stato un arricchimento.

Ora che importanza vuoi che abbia dove mi sono piazzato e con quanti voti in un contesto nel quale la compagine avversaria ha dominato?

Per me è stata già una grandissima soddisfazione e un bel risultato (questo sì lo confesso, mi sarebbe dispiaciuto non ottenere) aver superato il primo turno. Ora essermi trovato al ballottaggio a ridosso dei panzer, delle truppe cammellate e così via è veramente il top.

Confermo quindi tutti i ringraziamenti e gli auguri, i complimenti ad Abruzzo e De Felice, i riconoscimenti all’intera squadra che si è battuta anche in condizioni estreme e con la partecipazione di chi non avendo superato il primo turno, se si fosse defilato non avrebbe fatto gridare allo scandalo nessuno, un affettuoso abbraccio e ad majora a Gabriella Fiecchi che, stando alle intervenute precisazioni, è la prima dei non eletti e, dalle sue note biografiche, ha ben titoli per esserlo, anzi avrebbe titoli per essere tra gli eletti.

A tal proposito, scusate la mia novellinaggine, ma penso proprio che bisognerà fare qualcosa, recuperare forze e valori sparsi, appianare diffidenze e motivi di rancore (forse), battere frustrazioni, scoraggiamenti, illusioni, sconfiggere velleità, protagonismi e quant’altro, rivoluzionare un po’ tutto insomma, altrimenti… ciao… per così dire. La compagine di Letizia Gonzales è compatta e fortissima, credo che sia anche brava, ma negli organismi democratici è fondamentale secondo me il confronto dialettico e l’alternanza, guai a dare sempre ragione al vincitore! S’è visto nella Prima Repubblica… ora se è vero questo, non si può battere la compagine avversaria in ordine sparso, suddividendosi qua e là. Si perde. Si può solo fare “bella figura”, e almeno questo sì, penso che bella figura abbiamo fatto con due professionisti inseriti e nessuno delle altre compagini a riprova di un vago disperdersi di queste ultime.

Vi prego di non arricciare il naso di fronte alla mia “novellinaggine” perché forse serve anche questo, inserimento di novità (indipendentemente da quale altitudine –ahimé – di età provengano).

Franco Abruzzo mi ha segnato su un pezzo di carta (glielo ho chiesto io) quali sono i compiti dell’Ordine dei Giornalisti, cose elementari che io ho appreso.

Il punto che più mi vede presente e pronto a battermi è “battaglia per la libertà di stampa”.

Questo è un punto fermo per tutti, ovviamente, anche se non capisco come mai se è così scontato, siamo arrivati al 72° posto nel Mondo, siamo definiti Paese con “semilibertà di stampa”; va bene che come correttezza della Giustizia siamo al 142° posto (confermato anche da Organi massimi della Magistratura, che però che fanno?), ma questo non ci conforta, e poi chi ci dice che non siamo al 142° posto nella Giustizia, proprio perché siamo al 72° posto nella libertà di stampa? Anzi sembrerebbe piuttosto scontato questo.

Ora questo discorso della libertà di stampa, per uno come me, cioè un novellino, è un pallino, uno scoglio da superare, una sfida sulla quale si può anche non dormire la notte.

Ecco in questo senso sono pronto a battermi, a continuare a battermi, e in questo senso credo sia buona cosa l’acqua al mulino che porta un novellino.

Detto questo, tabula rasa, colpo di spugna e pensiamo al futuro.

Se nel futuro c’è da lottare non è un problema per uno che ha scritto una poesia dal titolo “Gli spari del destino”.

Allora io dico: la compagine avversaria ha stravinto (e convinto probabilmente). Ci ha sbaragliato, bisogna riconoscerlo, ma non annientato. Mi è molto piaciuta la similitudine di Franco con i rivoluzionari francesi che la spuntavano sulle agguerrite ed organizzate truppe reazionarie. Poi nella Storia hanno vinto i perdenti, mentre i vincenti erano l’ultima coda di ere che venivano lasciate alle spalle, che si superavano.

Allora facciamo corpo attorno ai presenti nei consigli regionali e nazionali e proponiamo, proponiamo, proponiamo.

Vediamo se alla fine non riusciamo ad imboccare la strada di una nuova era, perché questa… coi giornali e TV che dicono sempre le stesse cose, che si distinguono più per quello che non dicono che per quello che dicono, che hanno l’unica caratteristica di sottolineare lo smarrimento della memoria breve nella nostra società, dove permane solo la memoria remota (tanto quella non infastidisce, se non forse minimamente, salvo aggiustamenti vari, chi detiene il potere)… decisamente non va!

Nel mio ultimo libro di fantascienza RUMORE DI PASSI NEI GIARDINI IMPERIALI (saranno poi “passi che fanno rumore” o ci rimarrà solo “il rumore dei passi”?) alla cui presentazione all’Umanitaria è venuta solo Raffaella Parisi che nuovamente ringrazio, che, di fronte al pessimismo dominante circa il futuro dei grandi Orwell, Wells, Huxley, propone la scommessa, persa, ma solo parzialmente, di un futuro più ottimista, parlo molto anche di questo (nel romanzo le agenzie mondiali che dialetticamente sovrintendono all’informazione si chiamano “La Verità Nuoce” e “Nessuna Nuova Buona Nuova”, il giornale che va per la maggiore in una parte del Mondo è “Dimenticare” che ha fatto la “coraggiosa” scelta di essere il miglior giornale da -non-pubblicare e quindi uscire tutti i giorni con le pagine bianche, New York ha un solo giornale “Under” il bisettimanale gratuito della metropolitana con 6 pagine di pubblicità e, al centro, 2 di notizie da dieci righe equamente distribuite tra New York e il resto del Mondo, e così via… speriamo di non arrivarci.).

E non ditemi, per cortesia, che mi faccio pubblicità, quale pubblicità… per lo schifo di come va anche l’Editoria di libri (più riviste più servizi tv) in Italia! Ma questo è un altro capitolo che, certo, si può anche aprire. Finora lo si è fatto poco, ma probabilmente anche questo perché siamo nella “semilibertà” di stampa. Ribadisco dobbiamo aspirare alla “libertà”. E poi… lo dico da uomo di Legge, dobbiamo chiedere la “riabilitazione” ai critici, agli osservatori che ci hanno valutato severamente, forse, ma realisticamente. Ma dobbiamo meritarcela.

Ora non voglio più rompervi le scatole, l’ho fatto abbastanza. Spero di aver detto qualcosa per cui è valsa la pena di arrivare fin qui, per chi ha avuto questo coraggio.

Buona giornata a tutti e a presto. L’incontro del 10 giugno al Circolo della Stampa è confermato a quanto pare.

Alberto Liguoro

banner ballotaggio

DOMENICA 30 MAGGIO E LUNEDI’ 31 MAGGIO 2010

Elezioni per l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia: Ballottaggio

che si terrà all’Unione del commercio di Milano in Corso Venezia 47

Domenica dalle ore 9.45 alle 13.15 e Lunedì dalle ore 9.30 alle ore 14

ALBERTO LIGUORO è candidato quale capolista per il Consiglio Nazionale Pubblicisti (SCHEDA BEIGE)

nella “LISTA CIVICA INDIPENDENTE” guidata da Franco Abruzzo e Gianni De Felice.

“Se sarò eletto lavorerò per il conseguimento di un unico obiettivo: la massima realizzazione della LIBERTA’ di STAMPA. Oggi l’Italia è relegata al 72° posto (rapporto Freedom House).Il nostro Paese deve uscire dalla ‘semi-libertà’ di Stampa.

Noi della ‘Lista Civica Indipendente’ faremo di tutto perché l’INFORMAZIONE in Italia torni ad essere quella che un Paese Civile merita; e gli altri?” Alberto Liguoro

Vi prego di girare questa mail a tutti i vostri contatti e di divulgare tale informazione.

Alberto Liguoro

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Poeti d’oggi

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La Maschera del Tempo

Il Vecchio Teatro

Rumore di passi nei giardini imperiali

RUMORE DI PASSI NEI GIARDINI IMPERIALI

un avvincente romanzo di fantascienza

di

Alberto Liguoro

ed. Maremmi Firenze 2009

pag. 384 € 24.80

ISBN 978-88-517-1559-5

Varie

Catalogo

DVD Poesie

Le Stagioni racconti e poesie

Volumi editi degli Autori

ALBERTO e DALILA LIGUORO

1) La Maschera del Tempo – thriller – Ed. Maremmi FIRENZE 1998 pag.250 € 15 – ISBN 88-8254-312-9

2) Radici – poesie – Ed. Maremmi FIRENZE 2000 –

pag. 100 € 10 – ISBN 88-8254-639-X

3) Il Vecchio Teatro – romanzo – Ed. Alfredo Guida NAPOLI 2001 – pag.194 € 12 – ISBN 88-7188-479-5

4) Differenti ispirazioni – poesie – Ed. Libroitaliano RAGUSA 2002 – pag.70 € 9 – ISBN 88-7355-181-5

5) Le Stagioni (con lo pseudonimo Algor) – racconti e poesie -Ed Maremmi FI 2004 – pag.150 € 11 – ISBN 88-517-0502-X

6) Esplosivo – poesie (nuovo corso) – Ed. Libroitaliano World RAGUSA 2004 – pag.70 € 10 – ISBN 88-7865-002-1

7) A questo punto – poesie visive – Ed. Libroitaliano World RAGUSA 2007 – pag.115 € 12 – ISBN 978-88-7865-494-5

8) DVD più libro Poesie con Dalila Liguoro – Ed. ISMECA Bologna 2008 – pag.50 € 16 – ISBN 978-88-89668-60-3

9) POESIE con Dalila – Ed. ISMECA Bologna 2009 –

pag. 44 – € 12 – ISBN 978-88-6416-041-2

 

ANTOLOGIE

1) Argomenti – Casa Editrice ISMECA Bologna 2007 – pag.218 € 20 – ISBN 978-88-89668-32-0

2) Poeti d’oggi – Ed. Libroitaliano World Ragusa 2007 – pag.157 € 25 – ISBN 978-88-7865-640-6

 

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golfo 14122009 recensione liguoro

golfo 14122009 recensione liguoro 001

 

ALBERTO LIGUORO – Poeta- Magistrato

Grande amico dell’Isola d’Ischia aderisce al progetto “La mia Isola”

Antologie Poetiche a cura di Roberta Panizza e Bruno Mancini

Scrivere di Alberto Liguoro è come presentare l’ideale prototipo d’artista che è comune a gran parte di chi manifesta i propri impulsi letterari per pura necessità espressiva scevra da ogni altra sovrapposizione d’interessi pratici o commerciali.

 

Chi almeno una volta nella vita si sia abbandonato, senza remore e senza limitazioni, a rendere fruibili “amor ch’ e’ ditta dentro” (Dante Alighieri – Purgatorio XXIV, 53-54)

per le poche o tante persone interessate o semplicemente curiose di saperlo, avrà ben chiara la voglia irrefrenabile di non tenere in alcun conto regole e regolamenti, vocabolari, grammatiche e sintassi in letteratura, oppure cromatismi e prospettive nella produzione pittorica, o anche battute tempi e chiavi negli allestimenti musicali, che attanaglia nel momento della “creazione”.

Alberto Liguoro ha il pregio intellettuale di comprendere la scarsa forza del traino cui affiderà la sua opera “spontanea” ed ha la forza selvaggia e quasi animalesca di pretendere anche in solitudine il rispetto del suo “territorio artistico”.

 

La scrittura di Alberto Liguoro è uno scandalo, uno scandalo mi viene voglia di dire di proporzioni sociali, per quanto essa riesce placidamente ad irridere la superficialità di quei sparuti lettori che si avvicinano alle opere poco o per niente pubblicizzate dai soliti imbonitori giornalistici e televisivi.

Personaggi per lo più strani che spesso, non senza torto, si degnano di aprire i libri “anonimi”, quasi sempre ricevuti in regalo, e lo sfogliano con la supponenza di chi non debba far altro che attendere di essere servito la trama e i personaggi su un vassoio dai decori semplici e banali.

Afflitti dallo snobismo di chi intenda non dover compiere alcuno sforzo cerebrale per trasformare il libro da possesso materiale a possedimento intellettuale, trattandosi di un libro, ripeto, del quale non è stato indotto a leggere pagine in ragione del prudente atteggiamento di chi desideri ben figurare nella massificata società culturale diretta dai soliti nomi, non di rado chiedono al libro figlio di “nessuno” di svolgere la funzione di riparo dai raggi del sole a ferragosto, restando poggiato sul naso per difendergli gli occhi dalla luce, poiché, infatti, a far pensare… a far pensare bastano loro “GLI EDITORI”!

 

La scrittura di Alberto Liguoro è uno scandalo.

E’ uno scandalo anche quando, disattivata la bucolica contemplazione, e con lo spirito in subbuglio, scrive elegie non sul piacere di ascoltare psicodrammatici accadimenti tipo

“Passero solitario, alla campagna

Cantando vai finché non more il giorno;”

 

o su quanto sia doloroso ammettere che

 

“Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori

lascian gli stazzi e vanno verso il mare:”,

 

ma quando la sua penna, più che scrivere semplicemente, incide le coscienze, con frasi che perseverano tenaci nella mente di chi le legge e che lanciano sfregi indelebili contro l’immonda burocrazia fin tanto che non nascondono il disprezzo per la stratificante acquiescenza alla illegalità.

 

E’ scandalo ciò che scrive Alberto Liguoro, è scandalo nelle forme e nelle essenze.

Tenetevi alla larga… rischiate di inquinare malamente il vostro placido disinteresse per tutto quanto non è Mondadori!!

 

Chi sarà mai questo novello Poeta Novelliere?

Coniugato (Maria Rosaria Mollo) con tre figlie (Sabrina, Monica, Dalila), cittadino italiano, nato il 28 marzo 1944 a S.Marco dei Cavoti (Benevento) – Vive a Milano, innamorato pazzo dell’Isola d’Ischia, l’ha eletta a sua residenza estiva.

Nel 1969 entra in Magistratura.

Dal 1986 al 1991 Sostituto Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano.

Nel 1991 esce dalla Magistratura col grado di Consigliere di Cassazione e si iscrive all’Ordine degli Avvocati di Milano; in pari data all’Albo Speciale presso la Corte di Cassazione.

Attualmente esercita l’attività di avvocato in Milano.

 

Iscritto all’albo dei pubblicisti presso l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia oltre che con le proprie generalità, con lo pseudonimo ALGOR.

Nell’anno 1998 ha avuto una collaborazione continuativa con “L’Indipendente” di Milano.

Nel 1999 una collaborazione con il quotidiano napoletano “Cronache di Napoli”.

Dal 2001 al 2008 ha collaborato periodicamente con la rivista giuridica Diritto e Giustizia – Giuffré.

 

Scrive da sempre, e segue con assiduità le nuove proposte letterarie che rimbalzano sulla stampa italiana, fin a che, un giorno, durante una delle sue consuete vacanze ischitane legge un articolo del quotidiano “Il Golfo” che presenta il progetto di Antologie Poetiche “La mia isola” proposto dal sito di scrittura www.poesiaedintorni.it diretto da Roberta Panizza che ha da tempo designato Ischia come sede (non solo ideale) delle sue proposte culturali, ne annota l’indirizzo e si iscrive.

Trova interessante il dibattito che in esso si svolge, e per aderire al progetto “La mia isola” avvia i fruttuosi contatti che gli consentiranno di partecipare come Autori nell’Antologia Poetica “Ischia, un’isola di…” di prossima pubblicazione.

 

Intervista

 

Quale è il suo rapporto con l’Arte e come è nato?

 

L’Arte è una grave malattia dalla quale non si guarisce mai. Io l’ho contratta inconsapevolmente quando ero ancora bambino.

 

Ischia e la cultura potrebbero rappresentare un binomio vincente turisticamente?

 

Deve essere vincente. Appartiene alla centralità del futuro dell’Isola d’Ischia.

Le alternative sarebbero, da un verso, il degrado e l’imbarbarimento e, dall’altro, la massificazione consumistica. Tutto ciò che nessuno vorrebbe o auspicherebbe.

 

 

Provocatoriamente le chiedo se ha letto l’Antologia poetica “Ischia, un’isola d’amore” e cosa ne pensa?

 

Certo che l’ho letta. Penso che sia uno scossone alla pigrizia e alla noia, L’azione di un detective o di più detective (Bruno Mancini, Roberta Panizza ecc.) che cercano di delineare l’identikit dell’assassino (il poeta) e ricostruire il delitto (la poesia). Azione alla quale sono felice e mi onoro di partecipare, dando il mio contributo allo scopo di giungere alla soluzione del caso, quale agente semplice che collabora, carta e penna in mano.

 

Quale è il messaggio che intende mandare per promuovere l’interesse verso la Poesia?

 

La Poesia è come la vita, appartiene a tutti. Poi ciascuno ne è arbitro, così come è arbitro della propria vita.

 

Le piace Ischia?

Venivo ad Ischia da bambino con i miei genitori. Qui hanno avuto vita le mie prime schermaglie sentimentali. Qui ho conosciuto colei che poi è ancora oggi mia moglie. Qui si è sposata una delle mie figlie. Qui oggi vengono a passare le vacanze i miei nipoti con le famiglie. Io e mia moglie ci torniamo spesso durante l’anno. Due volte ho chiaramente visto il raggio verde. Potrei non amarla? Anzi proprio perché mi è sempre piaciuta per la sua bellezza e varietà è accaduto tutto quanto ho detto.

Devo dire, però, che ultimamente è un po’ mortificata proprio da coloro che le vogliono bene o dicono di volerle bene. Ma si rifarà, ne sono certo. I millenni alle spalle sono certo di buon auspicio per i millenni a venire.

 

Quali sono i prossimi appuntamenti culturali che la vedranno protagonista?

C’è un solo grande appuntamento culturale che li racchiude tutti ed è quello della mia vita che, a 65 anni suonati, credo di poter finalmente orientare nel senso da me sempre desiderato e, per quanto possibile, perseguito, e cioè l’arte dello scrivere, con tutto ciò che comporta, compresa la possibilità di vedere la trasposizione dello scritto in opera scenografica o pittorica.

 

Grazie e alla prossima

Mario Giamminelli

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Mario Giamminelli

Tessera 05 Associati Sostenitori
DILA “Da Ischia L’Arte” – Associazione culturale

Mario Giamminelli

pagina in allestimento

Iscrizioni gratuite Associati Sostenitori DILA

LOGO DILA 4

ASSOCIAZIONE CULTURALE “DILA”- Ischia

Con alcuni amici, abbiamo costituito l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte” (DILA), per atto Notaio Mario Ferrara di Napoli:
Repertorio n.92797 – Raccolta n. 35226
Codice fiscale: 91013050637.
c/c Banca Popolare: 1129692
IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
IBAN estero BCPTITNN
Contatti: emmegiischia@gmail.com
Tel. 3914830355

La qualità di Socio Fondatore mi permette di offrire in omaggio l’iscrizione con il ruolo di Associato Sostenitore, per l’anno 2015, ad alcuni amici particolarmente attenti alle iniziative di carattere artistico e culturale.
La quota d’iscrizione alla categoria dei Soci Ordinari è fissata nello statuto in 40€, mentre, per chi fosse interessato ad iscriversi quale Associato Sostenitore per l’anno 2015, l’iscrizione sarà assolutamente gratuita purché richiesta ENTRO il 31 DICEMBRE 2014.

Tuttavia, chi volesse offrire all’Associazione un libero contributo, anche in forma anonima, può farlo versando sul c/c n° 1129692 intestato all’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA”
IBAN: IT02 K051 4239 9301 3357 1129 692
la somma che riterrà, di ausilio, ai fini associativi, indicando nella causale “Iscrizione Associato Sostenitore DILA”.

Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti o informazioni.
Invio in allegato il modulo di adesione che, compilato in ogni sua parte, e fatto pervenire al mio indirizzo e mail emmegiischia@gmail.com renderà possibile l’iscrizione quale Associato Sostenitore.

L’Atto costitutivo e lo Statuto della DILA, sono a disposizione di tutti coloro che si iscriveranno o, in ogni caso, comunicheranno che hanno interesse a prenderne visione.

Coloro che chiederanno d’iscriversi dopo il 31 Dicembre 2014 entreranno, ovviamente, nell’Associazione con la qualifica di SOCI ORDINARI e dovranno versare, per il 2015, la quota di iscrizione di cui sopra.

TUTTI, INDISTINAMENTE, i Soci DILA iscritti per l’anno sociale 2015, potranno fruire, ove di loro gradimento, dei seguenti benefici:

1) una pagina di presentazione personale in una delle Antologie pubblicate in formato cartaceo da DILA, purché il Socio ne acquisti almeno una copia ad un costo pari al 50% del prezzo di copertina più spese di spedizione

2) partecipazione GRATUITA a TUTTI i premi/concorsi ecc. che saranno banditi da DILA durante il 2015

3) invito per la partecipazione gratuita a tutte le conferenze ed a tutti i convegni e dibattiti ovunque organizzati da DILA durante il 2015

4) invito personale in occasione delle presentazioni pubbliche durante il 2015 delle Antologie DIILA

5) una pagina gratuita di presentazione personale per la durata di un anno sul sito https://www.emmegiischia.com

6) si prevedono ulteriori, particolari benefici e interessanti novità, da definirsi durante l’anno sociale 2015

Con l’augurio di avervi numerosissimi nella nostra Associazione, ispirata all’arte, alla cultura e alla gioia di vivere e partecipare, invio i miei più cordiali saluti.
Bruno Mancini
Domanda iscrizione gratuita Associato sostenitore 2015

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questa testata si fitta

Gran Galà “Otto milioni 2014″

Cerimonia premiazione dei vincitori “Otto milioni – 2014″

Eventi dal 10 Novembre

Eventi dal 10 Ottobre 2014

Eventi dal 10 Settembre 2014

Eventi dal 22 Agosto

Eventi dal 5 Agosto 2014

Eventi dal 30 Luglio 2014

Eventi dal 10 Luglio 2014

NOTTE DEI MUSEI

Eventi dal 10 Giugno 2014

Eventi dal 10 Maggio 2014

Eventi dal 10 Aprile 2014

Eventi dal 10 Marzo 2014

Concerti di Giulio Menichelli

Campania – Luoghi aperti

Eventi dal 10 Marzo 2014

8 MARZO: FESTA DELLA DONNA

Lutto nazionale

LENOIS Aprile 2014

Eventi 2014

Eventi del 15 Gennaio 2014

Inaugurazione Casa della Cultura”Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Musei, aree e parchi archeologici aperti 6 Gennaio 2014

Personale pittorica Nunzia Zambardi Casa della Cultura “Le mille porte” Hotel Parco Verde Ischia

Aperture Mostre dal 13 Dicembre 2013

Concerti Giulio Di Lorenzo – Alessia Palomba

Presentazione Antologia “La mia vita mai vissuta”

Eventi Natale a Procida 2013

Terremoto sull’isola d’Ischia 11 Dicembre 2013

Eventi Festività natalizie 2013-2014 Ischia

Evento del 27 Novembre 2013

Eventi dal 27 Novembre

Pubblicazioni antologie

Premi

Don Backy

Inaugurazioni mostre

Auguri Natale 2112

SUBJECTS personale di Manuel Di Chiara.

Ciò che Caino non sa – Creato da Maria Teresa Infante e Bruna Cicala

Gemellaggio

Circolo Sadul

Cronaca

Sport

Via dei poeti

Treno-nave

Eventi

Statistiche

Contatti

Politica

Reti d’impresa

Legali

Non gioco

Pagina base eventi IDC

Amici facebook 2013 – 05 – 26

Sintesi progetti LENOIS

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Sintesi progetti LENOIS

Pur senza aver percepito mai un solo euro di finanziamento pubblico; senza aver mai chiesto neppure un euro di balzelli vari del tipo tassa di lettura o diritti di segreteria abbiamo letto poesie, presentato mostre di dipinti e di fotografie (collettive e personali), offerto esecuzioni musicali di ogni tipo (dalla classica alla leggera), celebrato ricorrenze storiche ed artistiche, realizzato interviste e presentato libri di prosa e di poesia (editi ed inediti), proiettato video culturali sociali ed ambientali, proposto recital teatrali e cabarettistici, negli Hotel di Ischia,

Corte Aragonesi

Corte Aragonesi

Corte degli Aragonesi

Hotel Uisse con indirizzi

Ulisse

oriente
Oriente

Sintesi progetti LENOIS

Miramare e Castello

mareblu 2

Mareblù

parco verde
Parco Verde

Hotel Delfini
Delfini
nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia
nelle Antiche terme comunali di Ischia
nel Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno
nella sede dell’associazione “Arte del suonare” di Roma
nel parco idrotermale Negombo di Lacco Ameno
nella Sala Maddalena di Monza
nel Teatro del Polo Culturale di Vermiglio

In tali strutture pubbliche e private hanno proposto la loro Arte e le loro idee durante i nostri incontri culturali almeno 110 personaggi culturali

Alberto Liguoro
Alessandra Calabrese
Alessia Palomba
Angela Barnaba
Angelica Lubrano
Anna Fermo
Anna Lamonaca
Anna Maria Dall’Olio
Antonio Di Nauta
Antonio Guarracino
Antonio Mencarini
Ass. Cult. CicloInVerso
Barbara Lo Fermo
Benedetto Valentino
Biagio Bocchetti
Carlo Maria Giudici
Carmela Di Lustro
Carmen Cuomo
Caterina Gallo
Cecilia Prota
Ciro Jengo
Claire Power
Clementina Petroni
Colombo – Di Pinto
Corrado Visone
Daniela Baldassarri
Daniela Silvia Pace
Dario Di Meglio
Domenico Ruggiero
Eduardo Cocciardo
Enrico Pietrangeli
Enzo Boffelli

Ernesto Schiano
Fabiano Di Meglio
Francesco Mattera
Francesco Ottobre
Franco Barrese
Franco Calise
Gaetano Di Meglio
Gennaro Savio
Gianni Vuoso
Gino Ciriminna
Gino Iorio
Giosuè Mazzella
Giulia Vazzoler
Giulio Di Lorenzo
Giulio Menichelli
Giuseppe Castagna
Giuseppe Di Maio
Guerino Cigliano
Il germoglio
Ioana Prundu
Katia Massaro
Lena Larizza
Letizia Caiazzo
Loredana Bucovaz
Lorenzo Spataro
Lucia Annicelli
Lucia Cassini
Lucia D’Ambra
Luisa Napoleone
Magda Kismet
Maria De Luca
Maria di Guida
Maria Funiciello
Maria Luisa Neri
Marianna Boccanfuso
Mario Mammucari
Mario Mirenghi
Mario Salvo
Massimo Colella
Maurizio Sani
Michela Conte
Michele Cocchia
Michelangelo Messina
Mirna Mancini
Monica Marzio
Nicola Pantalone
Nicoletta Nuzzo
Nunzia Zambardi
Nunzio Albanelli
Paola Pellegrino
Pasquale Di Costranzo
Pier Carmine Garzillo
Pina Conte
Rita Agostino
Rita Cuccaro
Roberta Panizza
Robi Baumann Castagna
Sacha Savastano
Salvatore Fusco
Salvatore Lauro
Salvatore Ronga
Salvatorika Savigni
Sissi Lauro
Tiziana Mignosa
Umberto Maselli
Ute Reindl
Valentina Gavrysh
Valerien Bressy
Vanessia Falconi
Vera Mancini
Vincenza Fava
Vincenzo Russo
Vincenzo Tesone
Vincenzo Trani
Vito Nicola Paradiso
Viviana Mancini
Ylenia Pilato

… e certamente ne ho dimenticati molti altri.

Nelle seguenti otto Antologie abbiamo pubblicato pagine di poesia, di pittura, di fotografia, di arte ceramica, di prosa, di recensioni, di presentazioni personali, d’interviste, di ricordi, di storia locale, di notizie e di bibliografie.

In esse abbiamo pubblicato almeno 174 artisti (molti dei quali in più di un’antologia) residenti in Italia, Lettonia, USA, Australia, Venezuela, Romania, Bulgaria, Ucraina, Marocco, Spagna… e forse dimentico qualche nazione.

1. Ischia, un’isola di poesia

ant1-cop-in-5autori
Bruno Mancini
Daniela Baldassari
Elena Mancini
Italo Zingoni
Liga Sarah Lapinska
Lucia Cassini
Luciano Somma
Pamela Allegretto Franz
Roberta Panizza
Valerien Bressy
Vera Manicini

2. Ischia, un’isola d’amore

A2 DAVANTI 2
Angela Barnaba
Angelo Zotti
Bruno Mancini
Christian Preziosi
Daniela Baldassari
Dario Rustichelli
Elena Mancini
Franco Trani
Giancarlo Grassi
Italo Zingoni
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Luciano Somma
Mauro Montacchiesi
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Pamela Allegretto Franz
Roberta Panizza
Umberto Maselli
Valerien Bressy
Vera Mancini

3. Ischia, un’isola di…

ANT3-DAVANTI-7-716x1024
Alberto Liguoro
Antonio Mencarini
Bruno Mancini
Christian Preziosi
Clementina Petroni
Dalila Liguoro
Dario Rustichelli
Duo Colombo
Fabio Salvi
Franco Calise
Franco Trani
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Luciano Somma
Marta Zemgune
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Pietro Massaro
Roberta Panizza
Sacha Savastano
Umberto Maselli
Virginia Murru

4. Ischia mare e poesia

Cop ant 4 iniz bozza 2 comp
Alberto Liguoro
Alessandro Monticelli
Anonio Spagnuolo
Antonio Mencarini
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Carmela Di Lustro
Christian Preziosi
Clementina Petroni
Dario Rustichelli
Donatella Verde
Eduardo Cocciardo
Elen De Gori
Emanuela Di Stefano
Enzo Boffelli
Felice Serino
Francesco Mattera
Franco Calise
Fulvia Marconi
Inara Gale
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Lucia D’Ambra
Luciano Somma
Maria Calise
Michela Zanarella
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Paul Polansky
Roberta Panizza
Sacha Savastano
Santa Vetturi
Umberto Maselli
Vera Roche
Virginia Murru

5. Adotta una poesia

Adotta-una-poesia-cop-ant-001-491x700
Alberto Liguoro
Antonio Fiore
Antonio Guarracino
Antonio Mencarini.
Bruno Mancini
Dalmazio Masini
Demo Martelli
Donato Ladik
Elisa Barone
Emanuela Di Stefano
Ester Margherita Barbato
Felice Serino
Italo Zingoni
Ivana Tata
Liga Sarah Lapinska
Lorenzo Pais
Luciano Somma
Luigi De Luca
Maria Bigazzi
Maria Calise
Michela Zanarella
Modris Andžāns
Nunzia Binetti
Paola Guarini
Rita Minniti
Roberta Panizza
Rodolfo Vettorello
Sacha Savastano
Sanita Simsone
Stefano Milighetti
Vincenzo Tesone
Virginia Murru
Vito Iacono

6. Otto milioni

Otto-milioni-cop-ant
Agata De Nuccio
Agnese Monaco
Angelica Lubrano
Anita Nuzzi
Anna Lamonaca
Anna Laura Cittadino
Annalisa Civitelli
Annamaria Cardillo
Antonio Fiore
Antonio Pellegrino
Aurelio Zucchi
Barbara Carminitana
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Carlo Parente
Carmen Auletta
Chiara Elia
Claudio Beccalossi
Domenico Ruggiero
Don Backy
Duilio Martino
Edang Onomo Emile Amou
Elisabetta Corveddu
Emanuela Arlotta
Emma Rotini
Ermanno Eandi
Eva Kaufmane
Felice Serino
Francesca Bucci
Franco De Angelis
Franco Maccioni
Gabriele Fabiani
Gabriella Afa
Gianlica Regondi
Gianluca Conte
Giuseppe Vetromile
Immacolata Concetta Bruno
Italo Zingoni
Janis Lapinskis
Liga Sarah Lapinska
Lorenzo Pais
Luca Nicastro
Luciano Somma
Mara Zilio
Margherita Delle Monache
Maria De Luca
Maria Dolceamore
Maria Francesca Petrungaro
Maria Grazia Vai
Marta Zemgune
Massimilaino Iacono
Massimo Rozzi
Matteo Cotugno
Mauro Bompadre
Michela Zanarella
Mimmo Martinucci
Nadezhda Slavova
Nina Lavieri
Nuccia De Ianniello
Nunzio Buono
Orazio Abbate
Paolo Battista
Patrizia Portoghese
Pietro De Bonis
Pseudonimo 4
Rita Mantuano
Rita Massetti
Rita Minniti
Roberta Panizza
Sanita Simsone
Santa Vetturi
Sara Cicolani
Silvia De Angelis
Solidea Basso
Svetlana Tumanova
Tiziana Mignosa
Valerio Agostino Baron
Vera Roke

7. Da Ischia sempre poesia

Da-Ischia-sempre-poesia-copertina-ant-ok-Lauro-2013-06-19-comp

Adriana Pedicini
Angelica Lubrano
Anna Alessandrino
Anna Alessandrino
Anna Maria Dall’Olio
Antonietta De Luca
Antonio Curci
Antonio Fiore
Antonio Santacroce
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Cecilia Martino
Ciro Iengo
Claudio Michetti
Davide Rocco Colacrai
Domenico Ruggiero
Emanuela Di Stefano
Francesca Dono
Franco Maccioni
Gino Centofante
Gino Iorio
Janis Lapinskis
Liga Sarah Lapinska
Lucia Maiese
Luciano Somma
Luisa Bolleri
Maria Bigazzi
Maria Teresa Manta
Marina De Caro
Mario De Rosa
Marta Zemgune
Mauro Bompadre
Modris Andzans
Nina Lavieri
Pietro Calise
Roberta Panizza
Salvatore Senatore
Sanita Simsone
Teodora Gandolfi
Teodora Gandolfo
Tina Bruno
Vera Roke
Vincenzo Tesone

8. Mare Monti Mare

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Alessia Palomba
Andra Gabriela Prodea
Andris Vējš
Antonio Fiore
Antonio Mencarini
Antonio Scarfone
Aurelio De Rose
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Don Backy
Donatella Verde
Emanuela Di Stefano

Eva Kaufmane
Franco Maccioni
Gino Iorio
Giulia Vazzoler
Giulio Di Lorenzo
Giulio Menichelli
Graziella Lo Vano
Guerino Cigliano
Itala Cosmo
Jānis Lapinski
Katia Massaro
La Spina Nicolina
Liga Sarah Lapinska
Linda Reale Ruffino
Lucia D’Ambra
Maria Francesca Giovelli
Maria Stella Bruno
Marta Zemgune
Modris Andžāns
Roberta Panizza
Sanita Simsone
Solidea Basso
Vera Roke
Vincenzo Tesone

Alcune Antologie hanno avuto più di una sola edizione, mentre le ultime tre sono state stampate in oltre 5.000 copie e sono state distribuite in gratuita lettura a disposizione dei circa 4.000.000 di viaggiatori che hanno utilizzato ogni anno il naviglio della Flotta Lauro in navigazione nel Mediterraneo.

Le suddette antologie sono presenti in numerose biblioteche non solo italiane.

Mediante una miscela di poesia-informazioni-pubblicità abbiamo potuto raggiungere un importante numero di copie distribuite, e ciò in un periodo in cui, come tutti sanno, crisi o non crisi, i volumi di poesie in Italia raramente hanno raggiunto la tiratura di 400 copie!

Abbiamo aperto numerose “Case della Cultura” ed un Ostello della Cultura. Abbiamo ospitato gratuitamente numerosissimi Artisti in Hotel a 4 e più stelle dell’Isola d’Ischia.

Abbiamo ricevuto pubblici complimenti ed incoraggiamenti da alcuni Assessori alla Cultura di diversi Comuni.

Il Comune di Torrenova ha dato tutta la sua collaborazione per lo sviluppo dei nostri progetti.

Abbiamo realizzato 3 edizioni del premio internazionale di poesia “Otto milioni” e un’edizione del premio di grafica “Nelle bugie dei sogni”.

Abbiamo realizzato tre inni musicali per le tre edizioni del premio di poesia “Otto milioni”.

Abbiamo prodotto e mandato in onda tramite teleischia (digitale terrestre e web) almeno 200 ore di trasmissioni culturali-

Abbiamo prodotto centinaia di ore di trasmissioni audio e di interviste in diretta per numerose radio web (studiounoabruzzo, radio invisibili, progetto sonora, la nostra isola ecc.).

Abbiamo gestito per anni la redazione di pagine settimanali nei due principali organi d’informazione cartacea dell’isola: Il Golfo e Il Dispari, proponendo centinaia di editoriali, d’interviste, di articoli d’informazione, di recensioni, di testi poetici, d’immagini e di tutto ciò che va sotto il nome di “cultura”.

Fino al momento in cui viene pubblicato questo articolo, i nostri 1125 video caricati su YouTube https://www.youtube.com/user/1ignazio1/ hanno ottenuto 27.094 visualizzazioni; il nostro sito www.emmegiischa.com/ presenta un totale di 39.109 visitatori e 2.358-882 pagine viste; la nostra radio web http://www.spreaker.com/show/la_nostra_isola/ vanta 1.665 follower; il contatore della nostra tv web segna 391,288 viewer minutes; mentre, e concludo il gruppo fb LENOIS in meno di un anno ha superato i 14.000 iscritti.

Questo elenco potrebbe durare per molte pagine.

E tutto ciò sempre, non è inutile ricordarlo, senza aver percepito mai un solo euro di finanziamento pubblico

Il 19 Novembre 2014, per atto del Notaio Mario Ferrara di Napoli, abbiamo costituito l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” allo scopo di evitare che andasse disperso il patrimonio dei progetti fino ad ora realizzati e per dare un nuovo e concreto impulso alle tante realtà culturali che si sono dimostrate interessate alla divulgazione dell’Arte.

Ora, nella veste di Presidente delle neonata Associazione, mi piace ribadire, a voce alta e con legittimo orgoglio, che il primo e più importante obiettivo del nostro progetto culturale è stato centrato poiché, grazie alla Tribù degli Artisti aderenti ai progetti LENOIS, LA POESIA, NON SOLO AD ISCHIA MA ANCHE IN MOLTE REGIONI D’ITALIA, HA RICONQUISTATO IL PALCO DI PRIMO PIANO CHE LE COMPETE.

Dal prossimo mese di Gennaio la neonata DILA avrà un organo direttivo composto da tutti i Soci Fondatori e da membri eletti dall’Assemblea dei Soci Ordinari.

Onore a LENOIS e VIVA DILA:-)

Ischia 26 Dicembre 2014

Strana avventura

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Presidente Associazione culturale

Da Ischia L’Arte – DILA.

DILA

“Da Ischia L’Arte” – Associazione culturale

chi siamo i progetti il diario notizie stampa - tv

Locandine eventi

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Locandine eventi

Locandine eventi

Locandine eventi

LENOIS
“LE NOstre ISole”

Progetti culturali ideati da
Bruno Mancini
Direzione Artistica di
Roberta Panizza

P R O G R A M M A

5 Aprile 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 29, Ischia
Vernissage: ARTEDICARTA – TECNICHE A CONFRONTO
Mostra Personale del pittore
VINCENZO TESONE
La mostra sarà visitabile tutti giorni fino al 4 Maggio 2014

Salvatorika locandina

Locandine eventi

Quell’andare e venire

Movimenti musicali tra i sentimenti mutevoli

Ischia

Casa della cultura “Le mille porte”

Sabato 19 Aprile 2014 ore 20.30

Domenica 20 Aprile 2014 ore 20.30

Salvatorika Savigni contralto

Giuseppe Castagna pianoforte

LENOIS progetti culturali ideati da Bruno Mancini

con la Direzione Artistica di Roberta Panizza

locandina eventi luglio 2014 bozza 22 OK comp 2

Locandine eventi

Progetto culturale ideato da Bruno Mancini

emmegiischia@gmail.com

3914830355

Casa della Cultura “Le mille porte”

Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 43/45 Ischia

Programma eventi

12 Luglio ore 21.00

Francesco Ottobre

presenta: Vernissage Arte pittorica “Laestrygonia”

con opere di

Franco Barrese – Valerien Bressy

Loredana Bucovaz – Michela Conte

Caterina Gallo – Carlo Maria Giudici

Lena Larizza – Mario Mammucari

Francesco Ottobre – Paola Pellegrino

Maurizio Sani – Ernesto Schiano

23 Luglio ore 21.00

Premio LENOIS grafica CD

premiazione vincitori copertina CD musicale

NELLE BUGIE DEI SOGNI

Musica e canto ENZO SALVIA

Testo BRUNO MANCINI

23/24 Luglio ore 21.00

Se è vita, lo sarà per sempre

Madrina delle serate: la pittrice Nunzia Zambardi

Anfitrione: il giornalista Vincenzo Savarese

Interviste e presentazioni: Marina De Caro

Riprese video e fotografiche: Barbara Lo Fermo

L’istituto Agostino Lauro e il Comune di Torrenova

doneranno a tutti i presenti una copia dell’Antologia

“Mare Monti Mare”

Diretta web: http//:www.livestream.com/lanostraisola/

info: emmeiischia@gmail.com – tel 3914830355

Si ringraziano

Hotel Parco Verde  & Hotel Delfini – Guerino Cigliano

Istituto Agostino Lauro – Comune Torrenova – ME

Locandina Aprile a4 ok 11  FINE comp

Locandine eventi

LENOIS
“LE NOstre ISole”

Progetti culturali ideati da
Bruno Mancini
Direzione Artistica di
Roberta Panizza

P R O G R A M M A

5 Aprile 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 29, Ischia
Vernissage: ARTEDICARTA – TECNICHE A CONFRONTO
Mostra Personale del pittore
VINCENZO TESONE
La mostra sarà visitabile tutti giorni fino al 4 Maggio 2014

5 e 6 Aprile 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 29, Ischia
Concerto: POETICO MUSICALE MULTILINGUE
del chitarrista Mario Mirenghi
e della Cantante Rita Cuccaro

19 e 20 Aprile 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Delfini Via Nuova Cartaromana 68, Ischia
Concerto: MUSICA CLASSICA “QUELL’ANDARE E VENIRE”
del Contralto Salvatorika Savigni
e del pianista Giuseppe Castagna

Dal 23 al 26 Aprile 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 29, Ischia
& Hotel Delfini Via Nuova Cartaromana 68, Ischia
Concerti: MUSICA CLASSICA dei pianisti
Giulio Di Lorenzo
Alessia Palomba

Dal 26 Aprile al 1 Maggio 2014 ore 20.30
Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 29, Ischia
& Hotel Delfini Via Nuova Cartaromana 68, Ischia
LETTURE POETICHE effettuate da
“VOX” Antonio Mencarini
PIONIERI LENOIS
Presentazione dell’Inno del
Premio di Poesia “Otto milioni – 2014”
Musica e canto – Testo Bruno Mancini

Madrine di alcune serate saranno la Presidente Onoraria della Onlus
Oceanomaredelphis Katia Massaro
e la pittrice Nunzia Zambardi

Interviste di Marina De Caro

Anfitrione: il giornalista Vincenzo Savarese

L’Istituto Agostino Lauro e il
Comune di Torrenova
doneranno a tutti i presenti una copia dell’Antologia
“Da Ischia sempre poesia”

Diretta web tramite http//www.livestream.com/lanostraisola/
Info: emmegiischia@¬gmail.com – tel 3914830355

Si ringraziano:
HOTEL PARCO VERDE & HOTEL DELFINI – GUERINO CIGLIANO
ISTITUTO AGOSTINO LAURO – COMUNE TORRENOVA (ME)
OCEANOMAREDELPHIS Onlus difesa cetacei
TELEISCHIA (Emittente televisiva) – STUDIOUNOABRUZZO (Radio web)
www.emmegiischia.com

www.studiounoabruzzo.it
Ingressi gratuiti ad inviti

Locandina  iNTERA OK comp

Locandine eventi

LENOIS – Le nostre isole

Progetti culturali ideati da Bruno Mancini  Direzione artistica di Roberta Panizza

9 Luglio 2013 – ore 21.00 – Casa della Cultura LENOIS

Via Edgardo Cortese 14 – Ischia

“Da Ischia sempre poesia”

Mostra personale del pittore Francesco Ottobre

Presentazione del volume di poesie L’angoscia del pane”

di Anna Maria Dall’Olio

Lettura delle poesie finaliste

del premio internazionale di Poesia “Otto milioni – 2013”

e poi musica, allegria e tanto altro ancora!

Saranno presenti Autori ed Artisti

Animeranno la serata Vincenzo Savarese, Lucia D’Ambra e

Marina De Caro

Si ringraziano

Istituto Agostino Lauro – Associazione culturale

Alilauro  – Compagnia di navigazione

Relais Corte degli Aragonesi

Coquille – Bar ristorante

Ischia it – portale d’informazione turistica

Ischia sea – prenotazioni turistiche

Otto milioni – Premio internazionale di poesia

La tua foto in copertina – produzione antologie poetiche

Da Ischia l’Arte – produzione video televisivi

Comune di Torrenova

 

Locandina Nunzia Zambardi

Locandine eventi

“Casa della Cultura LENOIS”

Il chicco di grano

“se il chicco di grano, caduto in terra, non muore rimane solo, se invece muore produce molto frutto” Gesù

Nunzia Zambardi

28 Giugno 2013 ore 21,00

Via E. Cortese 14 – Ischia

fino al 5 Luglio

Locandina Casa della cultura comp

Locandine eventi

LENOIS – Le nostre isole
Progetti culturali ideati da
Bruno Mancini – Direzione Artistica di Roberta Panizza
14 Giugno ore 21.00 – Via Edgardo Cortese 14 Ischia
Istituto Agostino Lauro & Relais Corte degli Aragonesi
Inaugurazione
“Casa della Cultura LENOIS”

Pina Conte presenterà una mostra collettiva dei pittori

Robi Baumann, Biagio Bocchetti, Marco Cecchi, Gino Ciriminna,

Michele Cocchia, Pina Conte, Raffaele di Costanzo, Dario di Meglio,

Fabiano di Meglio, Maria di Guida, Salvatore Fusco, Maxi Iacono,

Magda Kismet, Anna Lamonaca, Giovanni Lubrano, Monica Marzio,

Luisa Napoleone, Ylenia Pilato, Ioana Surche, Lorenzo Spataro, Nunzia Zambardi.

L’Associazione Arte del Suonare di Maria Luisa Neri proporrà la musica del pianista Giuseppe Giulio Di Lorenzo

Marina De Caro presenterà il romanzo ”Neve bianca” di
Eduardo Cocciardo – Lettrice Carmela Di Lustro –
Interverrà l’Autore

Madrina della serata Lucia Cassini
Anfitrione Vincenzo Savarese

Un brindisi sarà offerto dal Ristorante Coquille
Ingresso gratuito
Info:emmegiischia@gmail.com

tel 3914830355
Si ringraziano:
ISTITUTO AGOSTINO LAURO -Associazione culturale
ALILAURO – Compagnia di navigazione
RELAIS CORTE DEGLI ARAGONESI – Bad&Breakefast
COQUILLE – Bar Restaurant Lounge
ISCHIA.IT – Portale di informazione turistica
ISCHIA SEA – Prenotazioni turistiche
OCEANOMAREDELPHIS – Onlus in difesa dei cetacei
TELEISCHIA – Emittente televisiva
EDUARDO COCCIARDO – Scuola teatrale
ARTE DEL SUONARE – Associazione di Maria Luisa Neri
OTTO MILIONI – Premio internazionale di poesia
LA TUA FOTO IN COPERTINA – Antologie poetiche a cura di Roberta Panizza
DA ISCHIA L’ARTE – Produzione video televisivi
AMICI IN ARTE – Associazione arti figurative
EMMEGIISCHIA – IDC ” ITALIA DELLA CULTURA” – PARTECIPIAMO – MADRENAPOLI

LOCANDINA

Locandine eventi

Mercoledì 1 Agosto ore 21:00

“Cant’Autorando”

Serata di poesia e di musica  a cura di Roberta Panizza

Letture di ùFelice Longhi

Intrattenimento musicale di Nadia Del Pero

c/o il Teatro del Polo Culturale

Locandina 10 agosto

Locandine eventi

Martedì 10 Agosto ore 21:00

“Cant’Autorando”

Serata di musica e poesia a cura di Roberta Panizza

Letture di Rinaldo Delpero

Intrattenimento musicale d Annamaria Bertuzzi

c/o la Piazza di Fraviano

(in caaso di maltempo c/o il Teatro del Polo Culturale)

Locandina Ulisse - Comp

Locandine eventi

Nunzia Zambardi

Atmosfera

Mostra Hotel Ulisse Ischia

17 Settembre 2011

Locandina Miramare 2010 OK

Locandine eventi

Miramare e Castello – Ischia

Hotel Mare blu – Ischia

Progetto culturale “La nostra isola”

Presentazione e lettura dell’Antologia poetica

“Ischia, un’isola di..”

Saranno presenti Roberta Panizza, Antonio Mencarini, Alberto Liguoro ed altri autori

Esposizione di quadri di Nunzia Zambardi

19 -24 Luglio ore 21.30

Miramare e Castello – Ischia

locandina per face

Locandine eventi

Hotel Mareblù

– Ischia –

3-11 Luglio 2009

dalle 19.00 alle 20.00

Letture poedtiche

Poesie di

Roberta Panizza

Elena Mancini

Luciano Somma

Italo Zingoni

Umberto Maselli

Nunzia Binetti

Liga Sarah Lapinska

Bruno Mancini

Con la partecipazione di

Roberta Panizza

Vera Mancini

Daniela Baldassarri

Nunzia Zambardi

Servizio fotografico di

Franco Trani

Mostra pittorica di

Nunzia Zambardi

Daniela Baldassarri

Vera Mancini

 

Mostra foto bozza 111 comp

Locandine eventi

LENOIS “LE NOstre ISole”
Progetti culturali ideati da
Bruno Mancini
Direzione Artistica di
Roberta Panizza
10 Giugno ore 21.00 – Casa della Cultura “Le mille porte”
Hotel Parco Verde Via Michele Mazzella 43/45, Ischia

Vernissage d’Arte fotografica:
CINQUE AUTORI, CINQUE STORIE
La mostra sarà visitabile tutti i giorni fino al 3 Luglio 2014

KATIA MASSARO
UN MONDO D’AMARE
“Dragon” Maestro PASQUALE DI COSTANZO
PENSIERI SULL’ENERGIA E SULLA FILOFOFIA ORIENTALE
BARBARA LO FERMO
LA POESIA ESPRESSA IN FOTOGRAFIA
VINCENZO RUSSO
MIGLIO D’ORO: 2014
CLAIRE POWER
NAPLES: AN EXPERIENCE OF DISORDER…

Presentazione dell’Inno
NELLE BUGIE DEI SOGNI
Dedicato alla quarta edizione del Premio Internazionale di Poesia
“Otto milioni – 2014”
Musica e canto
Testo Bruno Mancini

Madrina della serata sarà la pittrice Nunzia Zambardi
Anfitrione: il giornalista Vincenzo Savarese
Interverrà il Prof. Gianni Vuoso
L’Istituto Agostino Lauro e il Comune di Torrenova
doneranno a tutti i presenti una copia dell’Antologia
“Mare Monti Mare”
Diretta web tramite http//www.livestream.com/lanostraisola
Info: emmegiischia@gmail.com – tel 3914830355
Si ringraziano:
HOTEL PARCO VERDE & HOTEL DELFINI
GUERINO CIGLIANO – TELEISCHIA
ISTITUTO AGOSTINO LAURO – COMUNE TORRENOVA (ME)
OCEANOMAREDELPHIS – STUDIOUNOABRUZZO www.emmegiischia.com – www.studiounoabruzzo.it
Non mancheranno le bollicine e tante belle sorprese!
Ingressi gratuiti ad inviti

AAABozza 26 OK - Comp

Locandine eventi

LENOIS – “LE NOstre ISole”

Progetti culturali ideati da
Bruno Mancini

Direzione Artistica di
Roberta Panizza
P R O G R A M M A
21 Dicembre ore 18.00
Biblioteca Antoniana Ischia
Concerto chitarristico di
Vito Nicola Paradiso
Ingresso libero

22 Dicembre ore 17.00 – Via Michele Mazzella 29, Ischia
Hotel Parco Verde & Hotel Delfini
Inaugurazione
Casa della Cultura
LENOIS – Parco Verde

Vernissage
mostra pittorica di
Nunzia Zambardi
dal 22 Dicembre 2013 al 22 Gennaio 2014

Marina De Caro
presenterà l’antologia poetica
“La mia vita mai vissuta”di
Bruno Mancini

Vito Nicola Paradiso
(La chitarra volante della Curci Editore)
si esibirà nel concerto
”La magia della chitarra italiana”
Madrina della serata sarà la
Presidente Onoraria della Onlus
Oceanomaredelphis
Katia Massaro
che donerà a tutti i presenti il calendario 2014 dell’Associazione
L’Istituto Agostino Lauro
e il
Comune di Torrenova
doneranno a tutti i presenti una copia dell’Antologia
“Da Ischia sempre poesia”
Anfitrione: il giornalista
Vincenzo Savarese
Diretta web tramite http//www.livestream.com/lanostraisola/
Info: emmegiischia@gmail.com

tel 3914830355
Ingresso gratuito ad inviti
29/31 Dicembre 2013 e 1 Gennaio 2014
Hotel Parco Verde

Concerti giornalieri dei pianisti
Giulio Di Lorenzo
Alessia Palomba

Letture di testi poetici effettuate da
Pionieri LENOIS
Diretta web tramite http//www.livestream.com/lanostraisola/
Info: emmegiischia@gmail.com

tel 3914830355
Ingresso gratuito ad inviti
Si ringraziano:
HOTEL PARCO VERDE & HOTEL DELFINI
ISTITUTO AGOSTINO LAURO
COMUNE TORRENOVA (ME)
OCEANOMAREDELPHIS – Onlus in difesa dei cetacei
TELEISCHIA – Emittente televisiva
IL GOLFO – Quotidiano ischitano
LA TUA FOTO IN COPERTINA – Antologie poetiche a cura di Roberta Panizza
DA ISCHIA L’ARTE – Produzione video televisivi a cura di Barbara Lo Fermo
www.emmegiischia.com/
www.studiounoabruzzo.it/

Locandina 28 agosto

Locandine eventi

Si invita la cittadinanza

alla cerimonia di premiazione dei

Premi Internazionale di Poesia

“Otto milioni”

Edizione 2012 e 2013

Saranno presenti gli autori vincitori

Allieteranno la serata

Pasquale Dragon Di Costanzo

Rita Cuccaro

Vincenzo Savarese

Marina De Caro

Lucia D’Ambra

Consegnerà i premi Il Senatore Salvatore Lauro

“Casa della Cultura LENOIS” presso Ristorante Coquille

Via Edgardo Cortese 14 – Ischia

Mercoledì 28 Agosto 2013 ore 21,99

 

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Locandine eventi

Progetto culturale “La nostra isola”

Presentazione e lettura dell’antologia poetica

“Ischia, mare e poesia”

e

Per gli abbonamenti cliccare qui

Il Dispari pagina culturale

LENOIS 12 Gennaio 2012

Il Dispari 12 Gennaio 2012

Il Dispari 22 Dicembre 2011

Il Dispari 15 Dicembre 2011

Il Dispari 08 Dicembre 2011

Il Dispari 01 Dicembre 2011

Il Dispari 24 Novembre 2011

Il Dispari 17 Novembre 2011

Il Dispari 10 Novembre 2011

Il Dispari 03 Novembre 2011

Il Dispari 27 Ottobre 2011

Il Dispari 20 Ottobre 2011

Il Dispari 13 Ottobre 2011

Il Dispari 29 Settembre 2011

Bruno Mancini

Locandine eventi – Locandine eventi

Locandine eventi – Locandine eventi

Preview Poesie

Sasquatch – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Io fui mortale – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Non rubate la mia vita – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Incarto caramelle di uva passita – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

La Sagra del peccato – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Segni – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Agli angoli degli occhi – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia

Davanti al tempo – Raccolta di poesie di Bruno Mancini – Ischia


Preview antologie

Dedicate e preferite – Antologia poetica scritta da Bruno Mancini

Scempi – Raccolta di poesie di Bruno Mancini e di Roberta Panizza – Ischia -Vermiglio

Ischia Un’isola di… Antologia poetica scritta da Autori Vari – Sponsorizzata dagli Hotel Miramare e Castello, Hotel Mareblù -Ischia 2010

Ischia, un’isola di amore – Antologia poetica scritta da Autori Vari – Sponsorizzata dagli Hotel Miramare e Castello, Hotel Mareblù -Ischia 2009

Ischia un’isola d’amore – Antologia poetica scritta da Autori vari – Sponsorizzata da Katia Massaro presidentessa della Delphis

Ischia, un’isola di poesia – Antologia Poetica scritta da Autori vari – Sponsorizzata da alcune aziende del marchio Fruscio

Ischia, un’isola di poesia – Antologia poetica scritta da Autori vari – sponsorizzata dal Dottor Gaetano Colella

Antologia PeD (sito di scrittura www.poesiaedintorni.it di Roberta Panizza) – Antologia poetica scitta da Autori vari

Preview Prosa 1

Per Aurora – Volume primo: L’appuntamento; Vasco e Medea – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Per Aurora – Volume secondo: La notizia virgola, la condanna punto; Anche questa volta – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Per Aurora – Volume terzo: Così o Come; Only you; La sesta firma – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Per Aurora – Volume quarto: Il furto della foto; Poesie dei sogni – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Per Aurora – Volume quinto: La menopausa di mia sorella; Così fu – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Per Aurora – Tutti i raconti– Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini – Ischia

Preview Prosa 2

Come I cinesi volume primo – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini

Come i cinesi volume secondo – Racconti alla ricerca di belle storie d’amore – Ischia – Bruno Mancini

Preview varie

‘O TRIATO ‘E VICIENZO – Poesie in vernacolo di Vincenzo Monti – Casamicciola terme

Locandine eventi – Locandine eventi

DILA

Chiude LENOIS, apre DILA

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Chiude LENOIS, apre DILA

LOGO DILA 6

Cari Amici e Pionieri di LENOIS,
dal 15 Ottobre 2014, ho considerata terminata la lunga avventura che dal 2006 ha reso possibile ad una semplice speranza personale di diventare una realtà di tutto rispetto in ambito almeno nazionale:

Far riconquistare all’Arte in generale ed alla Poesia in particolare il palco di primo piano che compete loro nell’attuale società italiana”.

Dal lontano giorno del 2006 in cui con un “toc-toc”, bussando alla porta web di

Roberta Panizza - Scrittrice - Vermiglio

Roberta Panizza (allora titolare del sito www.posiaedintorni.it) ho iniziato ad esporre il progetto “La tua foto in copertina” e a dare avvio a collaborazioni operative con Artisti e con Aziende, se avessi tenuto un’agenda avrei dovuto annoverarvi una grande quantità di dati relativi ai risultati raggiunti, pur tralasciando gl’innumerevoli propositi non andati a felice compimento.
Di

LENOIS chiude 2

LENOIS rimarranno, forse, i ricordi, gradevoli o sgradevoli, per quanti tra voi hanno partecipato alle vicende che hanno contraddistinta la “storia che ci ha fatto giungere a LENOIS “, ma, certamente, il progetto rivivrà attraverso le testimonianze in video e in audio che hanno dato lustro alle già di per se stesse significative realizzazioni editoriali e agli importanti riconoscimenti mediatici dei quali credo di avervi puntualmente informati fino alla noia.

Ho apprezzato molto, e lo dico senza ombra d’ironia, non solo TUTTI i vostri espliciti messaggi, ma anche TUTTI i vostri pazienti silenzi.

Il progetto culturale LENOIS “LE NOstre ISole” è finito il 15 Ottobre 2014.
Accompagno con un allegro “ADDIO” la fine di LENOIS augurando a tutti voi le migliori fortune artistiche.

Ciò detto, adesso provo a ricostruire almeno in minima parte gli elementi di maggior spicco dell’avventura LENOIS.

Pur senza aver percepito mai un solo euro di finanziamento pubblico; senza aver mai chiesto neppure un euro di balzelli vari del tipo tassa di lettura o diritti di segreteria abbiamo letto poesie, presentato mostre di dipinti e di fotografie (collettive e personali), offerto esecuzioni musicali di ogni tipo (dalla classica alla leggera), celebrato ricorrenze storiche ed artistiche, realizzato interviste e presentato libri di prosa e di poesia (editi ed inediti), proiettato video culturali sociali ed ambientali, proposto recital teatrali e cabarettistici, negli Hotel di Ischia,

Corte Aragonesi

Corte Aragonesi

Corte degli Aragonesi

Hotel Uisse con indirizzi

Ulisse

oriente
Oriente

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Miramare e Castello

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Mareblù

parco verde
Parco Verde

Hotel Delfini
Delfini
nella Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia
nelle Antiche terme comunali di Ischia
nel Museo di Villa Arbusto a Lacco Ameno
nella sede dell’associazione “Arte del suonare” di Roma
nel parco idrotermale Negombo di Lacco Ameno
nel teatro di Monza
nel teatro di Vermiglio .

In tali strutture pubbliche e private hanno proposto la loro Arte e le loro idee durante i nostri incontri culturali almeno 110 personaggi culturali

Alberto Liguoro
Alessandra Calabrese
Alessia Palomba
Angela Barnaba
Angelica Lubrano
Anna Fermo
Anna Lamonaca
Anna Maria Dall’Olio
Antonio Di Nauta
Antonio Guarracino
Antonio Mencarini
Ass. Cult. CicloInVerso
Barbara Lo Fermo
Benedetto Valentino
Biagio Bocchetti
Carlo Maria Giudici
Carmela Di Lustro
Carmen Cuomo
Caterina Gallo
Cecilia Prota
Ciro Jengo
Claire Power
Clementina Petroni
Colombo – Di Pinto
Corrado Visone
Daniela Baldassarri
Daniela Silvia Pace
Dario Di Meglio
Domenico Ruggiero
Eduardo Cocciardo
Enrico Pietrangeli
Enzo Boffelli

Ernesto Schiano
Fabiano Di Meglio
Francesco Mattera
Francesco Ottobre
Franco Barrese
Franco Calise
Gaetano Di Meglio
Gennaro Savio
Gianni Vuoso
Gino Ciriminna
Gino Iorio
Giosuè Mazzella
Giulia Vazzoler
Giulio Di Lorenzo
Giulio Menichelli
Giuseppe Castagna
Giuseppe Di Maio
Guerino Cigliano
Il germoglio
Ioana Prundu
Katia Massaro
Lena Larizza
Letizia Caiazzo
Loredana Bucovaz
Lorenzo Spataro
Lucia Annicelli
Lucia Cassini
Lucia D’Ambra
Luisa Napoleone
Magda Kismet
Maria De Luca
Maria di Guida
Maria Funiciello
Maria Luisa Neri
Marianna Boccanfuso
Mario Mammucari
Mario Mirenghi
Mario Salvo
Massimo Colella
Maurizio Sani
Michela Conte
Michele Cocchia
Michelangelo Messina
Mirna Mancini
Monica Marzio
Nicola Pantalone
Nicoletta Nuzzo
Nunzia Zambardi
Nunzio Albanelli
Paola Pellegrino
Pasquale Di Costranzo
Pier Carmine Garzillo
Pina Conte
Rita Agostino
Rita Cuccaro
Roberta Panizza
Robi Baumann Castagna
Sacha Savastano
Salvatore Fusco
Salvatore Lauro
Salvatore Ronga
Salvatorika Savigni
Sissi Lauro
Tiziana Mignosa
Umberto Maselli
Ute Reindl
Valentina Gavrysh
Valerien Bressy
Vanessia Falconi
Vera Mancini
Vincenza Fava
Vincenzo Russo
Vincenzo Tesone
Vincenzo Trani
Vito Nicola Paradiso
Viviana Mancini
Ylenia Pilato

… e certamente ne ho dimenticati molti altri.

Nelle seguenti otto Antologie abbiamo pubblicato pagine di poesia, di pittura, di fotografia, di arte ceramica, di prosa, di recensioni, di presentazioni personali, d’interviste, di ricordi, di storia locale, di notizie e di bibliografie.

In esse abbiamo pubblicato almeno 174 artisti (molti dei quali in più di un’antologia) residenti in Italia, Lettonia, USA, Australia, Venezuela, Romania, Bulgaria, Ucraina, Marocco, Spagna… e forse dimentico qualche nazione.

1. Ischia, un’isola di poesia

ant1-cop-in-5autori
Bruno Mancini
Daniela Baldassari
Elena Mancini
Italo Zingoni
Liga Sarah Lapinska
Lucia Cassini
Luciano Somma
Pamela Allegretto Franz
Roberta Panizza
Valerien Bressy
Vera Manicini

2. Ischia, un’isola d’amore

A2 DAVANTI 2
Angela Barnaba
Angelo Zotti
Bruno Mancini
Christian Preziosi
Daniela Baldassari
Dario Rustichelli
Elena Mancini
Franco Trani
Giancarlo Grassi
Italo Zingoni
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Luciano Somma
Mauro Montacchiesi
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Pamela Allegretto Franz
Roberta Panizza
Umberto Maselli
Valerien Bressy
Vera Mancini

3. Ischia, un’isola di…

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Alberto Liguoro
Antonio Mencarini
Bruno Mancini
Christian Preziosi
Clementina Petroni
Dalila Liguoro
Dario Rustichelli
Duo Colombo
Fabio Salvi
Franco Calise
Franco Trani
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Luciano Somma
Marta Zemgune
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Pietro Massaro
Roberta Panizza
Sacha Savastano
Umberto Maselli
Virginia Murru

4. Ischia mare e poesia

Cop ant 4 iniz bozza 2 comp
Alberto Liguoro
Alessandro Monticelli
Anonio Spagnuolo
Antonio Mencarini
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Carmela Di Lustro
Christian Preziosi
Clementina Petroni
Dario Rustichelli
Donatella Verde
Eduardo Cocciardo
Elen De Gori
Emanuela Di Stefano
Enzo Boffelli
Felice Serino
Francesco Mattera
Franco Calise
Fulvia Marconi
Inara Gale
Katia Massaro
Liga Sarah Lapinska
Lucia D’Ambra
Luciano Somma
Maria Calise
Michela Zanarella
Nicola Pantalone
Nunzia Binetti
Nunzia Zambardi
Paul Polansky
Roberta Panizza
Sacha Savastano
Santa Vetturi
Umberto Maselli
Vera Roche
Virginia Murru

5. Adotta una poesia

Adotta-una-poesia-cop-ant-001-491x700
Alberto Liguoro
Antonio Fiore
Antonio Guarracino
Antonio Mencarini.
Bruno Mancini
Dalmazio Masini
Demo Martelli
Donato Ladik
Elisa Barone
Emanuela Di Stefano
Ester Margherita Barbato
Felice Serino
Italo Zingoni
Ivana Tata
Liga Sarah Lapinska
Lorenzo Pais
Luciano Somma
Luigi De Luca
Maria Bigazzi
Maria Calise
Michela Zanarella
Modris Andžāns
Nunzia Binetti
Paola Guarini
Rita Minniti
Roberta Panizza
Rodolfo Vettorello
Sacha Savastano
Sanita Simsone
Stefano Milighetti
Vincenzo Tesone
Virginia Murru
Vito Iacono

6. Otto milioni

Otto-milioni-cop-ant
Agata De Nuccio
Agnese Monaco
Angelica Lubrano
Anita Nuzzi
Anna Lamonaca
Anna Laura Cittadino
Annalisa Civitelli
Annamaria Cardillo
Antonio Fiore
Antonio Pellegrino
Aurelio Zucchi
Barbara Carminitana
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Carlo Parente
Carmen Auletta
Chiara Elia
Claudio Beccalossi
Domenico Ruggiero
Don Backy
Duilio Martino
Edang Onomo Emile Amou
Elisabetta Corveddu
Emanuela Arlotta
Emma Rotini
Ermanno Eandi
Eva Kaufmane
Felice Serino
Francesca Bucci
Franco De Angelis
Franco Maccioni
Gabriele Fabiani
Gabriella Afa
Gianlica Regondi
Gianluca Conte
Giuseppe Vetromile
Immacolata Concetta Bruno
Italo Zingoni
Janis Lapinskis
Liga Sarah Lapinska
Lorenzo Pais
Luca Nicastro
Luciano Somma
Mara Zilio
Margherita Delle Monache
Maria De Luca
Maria Dolceamore
Maria Francesca Petrungaro
Maria Grazia Vai
Marta Zemgune
Massimilaino Iacono
Massimo Rozzi
Matteo Cotugno
Mauro Bompadre
Michela Zanarella
Mimmo Martinucci
Nadezhda Slavova
Nina Lavieri
Nuccia De Ianniello
Nunzio Buono
Orazio Abbate
Paolo Battista
Patrizia Portoghese
Pietro De Bonis
Pseudonimo 4
Rita Mantuano
Rita Massetti
Rita Minniti
Roberta Panizza
Sanita Simsone
Santa Vetturi
Sara Cicolani
Silvia De Angelis
Solidea Basso
Svetlana Tumanova
Tiziana Mignosa
Valerio Agostino Baron
Vera Roke

7. Da Ischia sempre poesia

Da-Ischia-sempre-poesia-copertina-ant-ok-Lauro-2013-06-19-comp

Adriana Pedicini
Angelica Lubrano
Anna Alessandrino
Anna Alessandrino
Anna Maria Dall’Olio
Antonietta De Luca
Antonio Curci
Antonio Fiore
Antonio Santacroce
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Cecilia Martino
Ciro Iengo
Claudio Michetti
Davide Rocco Colacrai
Domenico Ruggiero
Emanuela Di Stefano
Francesca Dono
Franco Maccioni
Gino Centofante
Gino Iorio
Janis Lapinskis
Liga Sarah Lapinska
Lucia Maiese
Luciano Somma
Luisa Bolleri
Maria Bigazzi
Maria Teresa Manta
Marina De Caro
Mario De Rosa
Marta Zemgune
Mauro Bompadre
Modris Andzans
Nina Lavieri
Pietro Calise
Roberta Panizza
Salvatore Senatore
Sanita Simsone
Teodora Gandolfi
Teodora Gandolfo
Tina Bruno
Vera Roke
Vincenzo Tesone

8. Mare Monti Mare

Mare-Monti-Mare-cop ant
Alessia Palomba
Andra Gabriela Prodea
Andris Vējš
Antonio Fiore
Antonio Mencarini
Antonio Scarfone
Aurelio De Rose
Barbara Lo Fermo
Bruno Mancini
Don Backy
Donatella Verde
Emanuela Di Stefano

Eva Kaufmane
Franco Maccioni
Gino Iorio
Giulia Vazzoler
Giulio Di Lorenzo
Giulio Menichelli
Graziella Lo Vano
Guerino Cigliano
Itala Cosmo
Jānis Lapinski
Katia Massaro
La Spina Nicolina
Liga Sarah Lapinska
Linda Reale Ruffino
Lucia D’Ambra
Maria Francesca Giovelli
Maria Stella Bruno
Marta Zemgune
Modris Andžāns
Roberta Panizza
Sanita Simsone
Solidea Basso
Vera Roke
Vincenzo Tesone

Alcune Antologie hanno avuto più di una sola edizione, mentre le ultime tre sono state stampate in oltre 5.000 copie e sono state distribuite in gratuita lettura a disposizione dei circa 4.000.000 di viaggiatori che hanno utilizzato ogni anno il naviglio della Flotta Lauro in navigazione nel Mediterraneo.

Le suddette antologie sono presenti in numerose biblioteche non solo italiane.

Mediante una miscela di poesia-informazioni-pubblicità abbiamo potuto raggiungere un importante numero di copie distribuite, e ciò in un periodo in cui, come tutti sanno, crisi o non crisi, i volumi di poesie in Italia raramente hanno raggiunto la tiratura di 400 copie!

Ed ecco che un Editore attento alle innovazioni come lo è Benedetto Valentino, Patron del “Premio Ischia internazionale di giornalismo” (il cui albo d’oro è di tutto rispetto) si è interessato alle nostre iniziative.

Ed ecco che Lucia Annicelli, Direttrice della Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia, ha aderito al nostro progetto con un entusiasmo tale da rendere la stessa Biblioteca promotrice di numerose serate di presentazioni delle nostre antologie, eventi ai quali lei stessa ha partecipato in maniera attiva.

Ed ecco che i Lions di Ischia, nella persona del Presidente Dottor Gerardo Sorrentino hanno inteso patrocinare un nostro volume.

Ed ecco che Paul Polansky, scrittore di primissimo piano – tanto da aver ricevuto il premio Human Rights Award, consegnatogli direttamente da Günter Grass – ha aggiunto il suo prestigio ad una nostra Antologia.

Grazie all’appoggio di una serie di media impressionante (e vale la pena ricordare le tre testate isolane che per prime hanno avuto il coraggio di seguirci, cioè “Il Golfo”, “Il Corriere dell’Isola e “Il Dispari”) le nostre iniziative stanno ottenendo grandissimo risalto praticamente a livello nazionale.

La nostra Roberta Panizza è stata cooptata nella commissione cultura del proprio Comune di appartenenza, Vermiglio in provincia di Trento, in considerazione anche del suo contributo come Direttrice Artistica del nostro progetto.

Abbiamo aperto numerose “Case della Cultura”ed un Ostello della Cultura. Abbiamo ospitato gratuitamente numerosissimi Artisti in Hotel a 4 e più stelle dell’Isola d’Ischia.

Abbiamo ricevuto pubblici complimenti ed incoraggiamenti da alcuni Assessori alla Cultura di diversi Comuni.

Il Comune di Torrenova ha dato tutta la sua collaborazione per lo sviluppo dei nostri progetti.

Abbiamo realizzato 3 edizioni del premio internazionale di poesia “Otto milioni” e un’edizione del premio di grafica “Nelle bugie dei sogni”.

Abbiamo realizzato tre inni musicali per le tre edizioni del premio di poesia “Otto milioni”.

Abbiamo prodotto e mandato in onda tramite teleischia (digitale terrestre e web) almeno 200 ore di trasmissioni culturali-

Abbiamo prodotto centinaia di ore di trasmissioni audio e di interviste in diretta per numerose radio web (studiounoabruzzo, radio invisibili, progetto sonora, la nostra isola ecc.).

Abbiamo gestito per anni la redazione di pagine settimanali nei due principali organi d’informazione cartacea dell’isola: Il Golfo e Il Dispari, proponendo centinaia di editoriali, d’interviste, di articoli d’informazione, di recensioni, di testi poetici, d’immagini e di tutto ciò che va sotto il nome di “cultura”.

Sempre dedicando TUTTO lo spazio alle proposte artistiche degli Amici e dei Pionieri di LENOIS.

Fino al momento in cui sto scrivendo questo articolo, i nostri 1076 video caricati su YouTube hanno ottenuto 25.187 visualizzazioni, delle quali 767 negli ultimi 30 giorni; il nostro sito www.emmegiischa.com presenta un totale di 37.492 visitatori e 2.090.463 pagine viste negli ultimi 3 anni, di cui 3628 visitatori e 94.659 pagine visitate nello scorso mese di Settembre; la nostra radio web vanta 1.661 follower; il contatore della nostra tv web segna 390.706 viewer minutes; mentre, e concludo il gruppo fb LENOIS in meno di un anno ha superato i 14.000 iscritti.

E tutto ciò sempre, non è inutile ricordarlo, in maniera completamente gratuita.

Questo elenco potrebbe durare per molte pagine.

Roberta Panizza ed io, insieme anche a tutti i Pionieri di queste iniziative che ad un primo impatto potevano apparire velleitarie, durante gli oltre sette anni d’impegno nello sviluppo dell’idea embrionale non abbiamo voluto costituire un’associazione o dare al nostro progetto una struttura codificata e normalizzante perché abbiamo ritenuto che la “CASA” della cultura dovesse essere priva di tessere, biglietti d’invito, titoli di riconoscimento, dovesse essere, in concreto, un “LUOGO” dove si potesse entrare senza altro obbligo se non quello di donare ARTE, i cui requisiti, da sensazioni ad emozioni, ci piace ancora ora definirli con una sola parola “CREATIVITÀ”.

Tuttavia, agire senza predisporre un’organizzazione atta a pianificare e normalizzare gli eventi che abbiamo inteso proporre è stata una grossa scommessa che ha messo più volte in discussione la continuazione e la sopravvivenza del progetto LENOIS, fino a che il 19 Novembre scorso, per atto del Notaio Mario Ferrara di Napoli, abbiamo costituito l’Associazione culturale “Da Ischia L’Arte – DILA” allo scopo di evitare che andasse disperso il patrimonio dei progetti fino ad ora realizzati e per dare un nuovo e concreto impulso alle tante realtà culturali che si sono dimostrate interessate alla divulgazione dell’Arte.

Ora, nella nuova veste di Presidente delle neonata Associazione, mi piace ribadire, a voce alta e con legittimo orgoglio, che il primo e più importante obiettivo del nostro progetto culturale è stato centrato poiché, grazie alla Tribù degli Artisti aderenti ai progetti LENOIS, LA POESIA, NON SOLO AD ISCHIA MA ANCHE IN MOLTE REGIONI D’ITALIA, HA RICONQUISTATO IL PALCO DI PRIMO PIANO CHE LE COMPETE.

Dal prossimo mese di Gennaio la neonata DILA avrà un organo direttivo composto da tutti i Soci Fondatori e da membri eletti dall’Assemblea dei Soci Ordinari.

Onore a LENOIS e VIVA DILA:-)

Ischia 26 Dicembre 2014

Strana avventura

Bruno Mancini

Bruno Mancini

Presidente Associazione culturale

Da Ischia L’Arte – DILA.

DILA

“Da Ischia L’Arte” – Associazione culturale

chi siamo i progetti il diario notizie stampa - tv

Bruno-ManciniI6

Bruno Mancini

Roberta Panizza

Roberta Panizza poetessa, membro commissione cultura Comune Vermiglio

 

Foto video Liga lapinska ischia (16)

Liga Sarah Lapinska poetessa, pittrice, traduttrice lettone

 

Antonio-Mencarini-Scrittore-Monza1

Antonio Mencarini ex funzionario “La Rinascente”, scrittore

 

Vincenzo Savarese

Vincenzo Savarese, redattore teleischia

 

Marina De Caro

Maria (Marina) De Caro, scrittrice

 

Vincenzo Tesone - PIttore - Villaricca

Vincenzo Tesone, pittore

 

Maria Luisa Neri 2

Maria Luisa Neri, presidente dell’associazione “Arte del suonare”

 

Franco Maccioni

Franco Maccioni, poeta

 

Antonio Scarfone

Antonio Scarfone, giornalista, presidente “Battiti di Pesca”

 

Michela Zanarella - Poetessa - Roma

Michela Zanarella, scrittrice

 

Vito Nicola Paradiso

Vito Nicola Paradiso, la chitarra volante della Curci Editore

 

Pasquale (Dragon) Di Costanzo, recordman, showman

Alberto Liguoro e Antonio Mencarini

Alberto Liguoro, magistrato, giornalista, avvocato, scrittore

 

Pasquale Ruggiero

Pasquale Ruggiero, giornalista, vicepresidente “Battiti di Pesca”

 

Biagio Di meglio

Biagio Di Meglio, giornalista, presidente associazione culturale “Accademia Carducci”

 

Mario Mirenghi  - Comp

Mario Mirenghi, musicista

 

Don Backy 1 ok

Aldo Caponi (Don Backy), il MITO

 

Rosalba Grella

Rosalba Grella, titolare sito www.emmeggiischia.com

 

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Gaetano Di Meglio, giornalista

Salvatore Mazzella

Salvatore Mazzella, commercialista

enrico Buono

Enrico Buono, giornalista

 

Diario della “nascita” di DILA

22 Novembre 2014  DILA logo

21 Novembre 2014, il Socio Fondatore di DILA,

Alberto Liguoro - Scrittore - MIlano

Alberto Liguoro – Scrittore – MIlano

Alberto Liguoro (magistrato, giornalista, scrittore) ha scritto che: “… Ho letto atto costitutivo e statuto, e mi pare che va proprio bene. La DILA, costituita regolarmente con atto notarile, anche se non ha propriamente personalità giuridica (come le Società di Capitali), cmq è un SOGGETTO GIURIDICO e ha anche un diritto all’immagine, per cui, se qualcuno dovesse dire, pur genericamente «la DILA è un’associazione di masnadieri” noi lo possiamo QUERELARE e chiedere pure i DANNI morali e materiali. Inoltre, DOPO 3 ANNI dalla registrazione, possiamo accedere EVENTUALMENTE, a FINANZIAMENTI BANCARI per attività artistiche (da valutare a suo tempo). … possiamo chiedere anche una contribuzione, come rimborso spese, ticket pietanze, poi vediamo. Che si ricavi qualcosina, anche se pochissimo, per sfizio, da quello che si fa e merita, credo che sia COSA BUONA e GIUSTA… Anche nello statuto è, GIUSTAMENTE, previsto che, sia pure «sporadicamente» si può fare. ..”